Pensiero e Volontà - anno III - n. 13 - 16 agosto 1926

\ ,300 -... - ---· -·--- __ ,. . polizia come prostitut? (ne V'al ila pena pi farsi iscriv€t1·~ ne~ Jib.ri della polfzia co~~ pxostitut.e ·per poi recarsi alJa · fabbrica. a lavoi;a•re ?) io .4i contro soste~go che ho viss-uto per iunghi anni la • I • , yi.t~ di 1~ vòro_ con oper~e e con impiegate, ~ che Ìnai ebbi a rilevare che fra le. mie compagne cli ' \ . _fatica serp~~iasse il veleno d~lla prostituzione. A meno che non si voglia dare la qufl,lifica di pro ... stituzion~ al naturale desiderio di amare e di esse- e • ; , re amate che si agita nell'animo e nel sangue di J tutte le donn~ giovani e san.e. ' . . Non ~i qilungo ~u questo tema perchè, come dissi più. &opra, il problema del femminismo non è un pro·bJiema di ~oralità sessuale. Su.Il' argomento dell'amore io e .Berneri si potrebbe dis·cuterè al-- , r infinito, riempiendo mol~e e molrt,e pagine di questa, rivista con dotte dissertazioni e con stu .. diati rìehiami, ma 11 torneo letterario-filosofico non concluderebbe nulla. Mentre il Berneri persi .. stfirebbe, nel dimostrare, come fatto indispensa .. . . bile per la salvezza della donna e- del!la genera .. zione, la. n(.-cessità di imbrigfiar,e l'amore dentro I l' austeri1à di una rigida morale sessuale, io - convinto positivista' _· continuerei a sostenere che l'amore è un fatto puramente istintivo e personale. ie che di conseguenza la morale sessuale non si può teorizzare in linee, particola.ri perchè ognuno - uomo o donna vhe sia - ha il diritto di ama~e, ed ama realmente co~e meglio crede, n~lla famiglia o fuori-, a seconda de11.e combinazioni e <lei fatti che segnano il can1mino dellla. sua vita individuale. Mi soffermo, invece. sulla questione economica ·còminriando coil' affe1 mare che il lavoro della -<lonna .:_ alludo al !a voro extra domestico - non ·solo, è .necessario nella società d'oggi, ma sarà necessario anche nella società , li òerta,ria eh~ noi ·tenti'amo di · costruire.' Nòn occorre essere eco1,omisti profondi per eompr€.ndere che se doma .. ni· tutte · ùe donne dovess~ro dedicarsi esclusiva·- 1r1én'te al •lavoro domestico. lfeconomia d€Ua 'produzione· riceverebbe uh colpo tanto fiero che la vita sociaJ1 e precipiterebbe in condizioni di forte miseria.· La meccanica; della ··vita pratica di ogni ·giòrno ~- cohlbinat'8. in' modo che la· necessità· d~ 'produrr~ sempre di p'ìi1 è la pre1r~ssa al bisogno di ·consumarie ... I bisogni sono tanti e tanto sva- 'riati; e' per sod.disfàrli sì deve lavorare, e molto. Così oggi, così domàn i. · ; · A que~to punto i1' Be:rneri 'insorge opp~nend~ • • • • ' f • • t una se:né di argomenti:. e~è la _question~ igienica é e'~ la ·questione e~geneticà; c'è che le camerìer€, e le commesse ;ono condannate ai « piedi piatti », · c'è che le lavoranti nell'industri~. · d~l v'estiario son:Ò condannate ~lla deformazione del . . . torace. c'è anche il tabagismo, il benzolismo ed Biblioteca Gino Bianco. · ~n'infi11ità .di. a1ltre .malattie con nomi diffiòili· e d1 origine complic~ta. 1/ amico Berneri ha , ra-- gione: anch'io penso ohe. 1noltissimi lavori, specialmente del ramo industriale, sono dannosi alla salute di chi li svolge. Ma. nel contempo penso ohe la s~lute dell'uomo vaJ.e quella della donna, e di cons€'guenza ne· deduco che il problema· non· si risolive escludendo la donna dalle officine e dagli ,uffici., ma disponendo la, tecnica e l'ambiente del la varo jn modo che la salute di chi lavora sia efficacemente difesa. Si tratta di un· problema· sociale .generalé, -0on1e dissi più sopra, e non di un problema particolar€ che riguarda la donnia~ - , Ma il Berneri 'rirucalza sostenen~o che la donna diventa madre e che perciò l!a questione eugene-- ti9;:i, s'impone. No, non nego la realtà del fat~o eugenetico, 111a sostengo che per risolverlo non occorre proprio escludere la donna dal lavoro produttivo. Innanzi tutto perchè non è detto che una dcnna, dai diciot.to ai quara11tacinque anni, debba ($Sere 11nn macchina per la fabbrica della prole, jn secondo luogo perchè non è difficile sta1bilire e seguire dei principii che possano difendere la sa,- h.1te della donna, sia durante il periodo della gravidanza come in quello dell'allattamento. Mia anche ciò non persuade ili Berneri il quale sostiene ehe la qut-stione s~ssuale, da me cacciata dalla porta nelle prill'e frasi ai questo scritto, rie~tra dalla finestra. E scriYe :· « Il la".·oro nott11,rrio la promiscu.ttà dei dorrnitori, l'atrofia del ' pudore. la sovraeccitazione fisica propria della officina e d<:i grandi aoglomerati umani, la disoc .. c11pa~io,1,e ecc., sono i•ncentivi generici alla pros.fituzione della do'llna operaia, prostituzione che in -molti. casi è circosr,ritta alla .farilità rhe per1nette dl trovare chi aiuta ». In più c'è il fatto ché « le g1ovani operaie sono le più esposte alle violenze carnali ;, e anc~ra c'è che « oltre alta suggestione dannosa clelle cornpagné 'peggiori e d_ei compagni di la1,oro· p1ù corrotti o male educati,' le giovawi operaie. sono soggette a stti.ggestioni ed a disgusti deriv<J1nti dal genere di lavòro. Ad esempio: le ragazze che lavora11Q nelle t1pografie dove si stampan:o l1bri o giorr11ali licenziosi ». Infine c'è « l'ona,nismò professionale » ·causato d~i particohi~i movimenti che le operaie sono costrette a oompiere pet svolgere il loro lavoro. Ed altro' ancora: . u~ quadro- foseo ed 'orribile che la mente del n~tro giovane compagn·o dipjnge a,d uso della· sua test, ma che· nellà realtà non esiste,' o ·almeno esiste a tinte· ~ssai più dolci. · ' ln realtà esisté questò fatto: sia· nella vit~ indu~ striale come in quell'a commercia.le come in queÙa • ' '. • ' • . . I I ... agricola~ vi sono molti lavori che possono. beinis- . . .. ' . ' sifuo ·essere affidati alle donne; anzi dal punto di vis~a d'elJ'econoinia delÌa 1 produzi~~~,- crédo sia ..

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