Pensiero e Volontà - anno III - n. 10 - 16 giugno 1926

• .. •· PENSIERO E VOLONTA• La risposta è agevole ; la coincidenza dei bi· sogni irmnediati (e quindi dell'az_ione per. soddisfarli), non può annullare perchè non "la può risolvere l'antitesi fondamentale delle classi. Per alcuni partiti la democrazia politica è il fine, per noi (cioè per Nenni e i suoi), rion è che il mezzo e neppure il -sole,· mezzo per realizzare la democrazia economie~, cioè per distruggere la dittatura del capitalista nell'officina. e sulla terra. Se questn. coincidenza di contrari annullasse l'antitègi . di classe, &e cioè la risolvesse. (non sì annulla un'antitesi che risolvendola), il socialismo sarebbe un grosso errore. La storia, in vec~. insegna in maniera non dubbia: . . 1. Ohe le dit~ature suscitano o sv11up1nmo il bisogno di ordinamenti democratici; 2. Ohe la democrazia politica borghese pa. lesandosi. rispetto al suo principio base che è l'auto-governo e :finchè il potere economico . è monopolio di pochi, una illusione, suscita Cl· sviluppa le forze so<~ialiste e il bisogno di una democrazia economica,. . La democrazia politica non è cioè che una tappa. Nel momento stesso in cui il prolet~ riato socialista. ]a conquista; esso dialettica ·mente la nega. Ma non la PUÒ negare che dopo averla conquistata. Da queste. premesse i] Nenni deriva !;insegnamento di quel che bisogna fare. Non basta dire che la opposizione deve essere storica e non contingente, classista e de:tinita e· non occasionale ; bisogna scendere da queste astrazioni generiche, per preci~are le cose concrete da. fare. anche se non siano cc storiche » e « definitive ». ìvia l' opposizione ali' ordine presente può essere nel medesimo tempo storica e concreta, per l'appunto scendendo dalle afferm3:,zioni generali e generiche ad una agitazione politica su ciascun problema posto sul terreno. dalle ~anifestazioni del regime. In appoggio a questa sua opinione_ il .Nenni cita una opinione analoga espressa da Lenin nel1' nnno 190~: · ~< In che cosa consiste l'educazione politica 'l Ci si può forse limitare a propagandare l'idea che la classe operaia è ostile all'autocrazia 1 Certamente. no. Non basta spiegare agli operai la loro opp.ressione politica, (come. non basta spiegare loro l'opposizione dei loro interessi con quelli dei padroni). Bisogna fare dell'ag-itazione su ciascuna manifestazione co'IV- <'.reta di questa oppressione. Orbene, siccome attesta .oppressione si esercita nelle classi pÙ.Ì, d1/Jerenti della società, siccome essa si mani- • I ca Gino Bi ·neo !e~ta nei campi più di.versi della vita e della attività professionale, civile, privata. fam1• bare, religiosa, scientifica, non è evidente che, per sviluppare la coscienza politica degli u verai. c:1, è necessa•rio assU,mere e oroanizz(Lre la campagna politica contro l'autocrazia'/» Ora bisogna vedere cosa c'è di giusto e che 1 coHa d1 errato in queste opinioni del Nenni e dello stesso Lenin da lui citato. Ma il :farlo e: condurrebbe troppo ìontano. Qui ci limi-- tiamo a osservare che. se è vero che sarebbe puerile l'esimersi da ogni azione concretà 901 pretesto di non aver contatti con questo basso rnon<lo, d'altra parte vi sono contatti che di-- tuinuiscono e non accrescono le possibilità di azione concreta. Bisogna rico1·dare inoltre che ;i, Lenin del 1902 eitato. da N enna. era un social-democratico assai diverso dal rivoluzioua,ri0 del 1~07 e dal dittatore del 1918. SÉBASTIEN F A.URE, DUQUELZAR, LECOI~, ODEON, ed altri: A proposito dell' ille.. galismo. (Le LibertaireJ Parigi, n. 5t del 2 aprile 192H). Si tratta d'una specie di -dichiarazione che i suoi firmatari, componenti .il comitato dell'Unione A,narchica. francese, hanno pubblicato sopra la questione dell'illegalismo_ nei rapporti con l'anarchismo. Secondo i firmatari, l'anarchismo e l'illegalismo rappresentano due ordini di fatti del tutto distinti, che solo l'insigne malafede degli avversari dell'anarchismo tende. a confondere, con scopi facili a capire. Un atto d'illegalismo non è, in sè, un atto ci'anarchisn10, e può anzi esser compiuto da chi ignora del tutto l'anarchia o magari le è avversario. Anche se compiuto da. un anarchico il gesto d'illegalismo non diventa un gesto d'anarchismo se non 1 per le cause che lo determinarono, lo spirito che lo anima, le circostanze che lo accompagnano e il fine che esso ha. Per lo meno in Francia, la ·pratica dello illegalismo non ha materialmente contribuito che in una debole e insufficiente ·misura ad aiutare delle iniziative anarchiche, mentre tnoralmente ha nuociuto non poco al nostro ideare e, ia conti fatti, è stato più dannoso che utile alla 1 propaganda. Per queste ed altre ragioni, i sottoscrittori della dichiarazione richian1ano l'attenzione dei con1pagni, specialn1ente dei giovani, Sll queste conseguenze matedali e morali dell'illegalis1110 : 1. - Quasi sempre chi, rifiuta·ndo di

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