Pensiero e Volontà - anno III - n. 10 - 16 giugno 1926

,. .. . PENSI~RO E VOLON"fA' 229 danza e del parto. E' noto che le risaiuole, in-- tente alla monda del riso, vanno soggette oltre che alle deformazioni scheletriche, a disturbi mestruali, ad aborti. ecc. Alla posizione curva è prossima qualla seduta perchè quasi sempre falsa, quale si vede nelle sarte, cucitrici, ricamatrici, ecc. Oltre alle sopracitate deformazioni della colonna vertebrale, tale posizione ostacola la circolazione toracica e la funzione respiratoria ; di qui cefalee, epistassi, al).emia, la quale ultima ·può contribuire a predisporre alla tubercolosi. La posizione in ginocchio non è solo delle beghine, bensì di molte lavandaie, di molte domestiche. che debbono luciàare i pavimenti di ampi appartamenti, e produce calli e bo1·siti in corrispondenza della articolazione del ginocchio. Tra i veleni del lavoro il più temibile è il piombo·. Non per nulla nella Terza Conferenza internazionale del lavoro (Ginevra, ottobre 1922) fu esclusa la donna nell'industria della ve1·niciatura. Quando in Inghilterra le donne erano ancora occupate alla produzione deLla biacca, risultò da un'inchiesta in una fabbrica nella quale lavoravano 77 donne che neì ' periodo di sorveglianza, si ebbero 21 nati morti. 90 aborti, 40 lattanti morti per convulsioni dovute all'avvelenamento materno. Tra i 18 e i 23 anni la salute di quelle operaie risentiva maggiormente di quel lavoro. ed erano cecità, paralisi ecc. Da una statistica di poco anteriore al 1892 risulta che delle donne gravide lavoranti i 1 piombo, in Germania, il 58 % abortivano e su 100 oarti vi erano 78 nati morti . ~ e ~ei nati vivi appena il 13 % · raggiungeva il secondo anno di vita. L'azione deleteria deJ piombo Aui prodotti del concepimento è stata osservata anche negli animali viventi nel 1. adiacenze delle miniere argentifere di piombo (uccellì, vacche. capre, anitre, oche, ecc). Se le donne sono state escluse dall'industria della verniciatura, è ancora permessa la fabbri .. cazione a domicilio, quindi nelle più sfavore- · voli condizioni igieniche. dei fiori artificiali, nella quale lavorazione sono usati spesso, per colorire ed incipriare. veleni a base ·di piombo. La donna è colpita dall'avvelenamento saturnino più gravemente dell'uomo in quanto non può segui re la regola profilattica di tagliare i capèlli per allontanare le polveri di piombo, ed è colpita negli organi connessi con la maternità. Metrorraggie·, aborti-, parti prematuri ed altri gravi disturbi sono collegati al lJuso del mercurio, che dà anche 1 uogo a notevoli disturbi nervosi che passano sotto il nome di isterismo mercuriale. In Prussia il ibli teca Gino Bian o - ---- -- ------"---- --- 65 % dei bambini di donne che lavorano nelle fabbriche degli specchi dove si adopera mer-- ~urio muore nel prin10 anno di vita (G. Broccardo. La do1-,;,nae il socialismo in «Nuova • Antologia» :: 16 febbr. 1g92, pag. 697). Il fosforismo è uno degli avvelenamenti più ttrribili. Colpisce le operaie che lavorano nell'industria dei fiammiferi (in. Italia sono cinquemila). Le fiammiferaje, oltre all'inalazioni di va pori. sono esposte, nell'operazione della inscatolatura dei fiammi ferì, a scottature caratteristiche. La necrosi è terribile. Si estende alle mascelle, alle ossa. nasali, lacrimali, frontali, zigomatiche, palatine. Divora. Giunge a perforare il palato, a determinare la meningite, l'ascesso cerebrale, ecc. Vorrei poter riprodurre le fotografie scelte dal dott. Ranelletti_ nel suo interessante libro Le ma.latf ie: del lavoro (Spoleto, 1925), dal quale tolgo gran parte di queste notizie. Il benzolismo, o intossicazione da benzolo (benzina di catrame) colpisce particolarmente le donne, poichè esse vi ' hanno predisposizione. maggiore nell'epoca dello mestruazioni. Questo intossicamento porta al 1 a degenerazione -grassa degli organi interni' e specie nelle donne delle pareti vasali, con e-- morraggie deU a pelle delle mucose e degli organi genitali che spesso riescono mortali. Sempre nelle donne produce metròrragie gravi. • • Non tutte le malattie del lavoro sono collegate necessariamente con la lavorazione. Alcune si potrebbero facilmente evit~re con mag .. giori precauzioni da parte delle operaie o con sistemi e mezzi preventivi. Le congiuntiviti, ad esempio. delle operaie, addette a cotonifici, • canapifici, jutifici, ecc. potrebbero esser€ evita· te provvedendo le maestranze di occhiali da automobilisti e impiantando potenti aspiratori. Le operaie addette alla 1nanipolazione dei bozzoli soffrono di congiuntiviti prodotte dai frammenti di crisalide e potrebbero evitare quel disturbo senza grande spesa. Ma esse non ci pensano e i padroni ancora meno! Così l'avvelenamento da ossido di carbonio, cronico nelle stiratrici, potrebbe essere evitato con un'aereazione più intensa. Così per la luce, scarsa o troppo intensa. Tipografe, cucitrici. ricamatrici, adette a laboratori fotografici, ecc. sono soggette a miopia, prodotta dall' a ll unga1nento del bulbo che segue lo sforzo per vedere; e per la luce troppo intensa. Altr~ lavoratrici sono soggette a. irritazioni delle palpebre e della congiuntiva, quando non portano a retiniti permanenti, specie nelle donne bionde. Basterebbe una razionale gradazione e, ancor •

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