Pensiero e Volontà - anno III - n. 6 - 25 aprile 1926

. 126 PENSIERO E VOLONT A' Il movimenotoperaieo-·l.'anarchism (Il punto di vista di un compagnoargentino) Non è colpa no~tra. se dobbiamo insist~re fino al fastidio sopra lo stesso argomento, perdendo su d1 .esso un tempo prezioso e foriSe senza la prospettiva di giungere ad un accordo pratico. '.Torniamo a riassun1ere ancora una volta j nostri punti di vi~ta che fino ad ora non inc;ontrarono che una sola .opinione serena e ra~ gionata, quella di Malatesta, quantunque questa o·pinione vale per molte. Nelle obiezioni dei sindacalisti vi è tale un cumulo di contradizioni che la sola cosa in cui .si accordano è 1 a frase malevola e offensiva. In questo 1nodo s1 potrà far della demagogia ma non si possono dj~truggere i nostri argomenti. ]~san1iniamo dunque le a±fermazioni di 1\!Ialate3:ta, non contro lo stesso -Malatesta, nel quale non possiamo che ammirare l'unità di crite- · rio di tutta la S\la vita e con il quale questo dissenso non impedisce affatto la più intima cooperazione. ma contro quei burattinai che sj servono degli argomenti di lVIaiatesta per con1battere l'anarchia e levarle influenza nelle file del proletariato. Il proposito finale di ~Ialate- _sta è eguale al nostro; solamente noi crediamo che la nostra tattica è migliore della sua, che il nostro modo d'inte·rvenire nel movimento operaio è più promettente del modo raccomandato da lui. Nullameno, nè noi nè lui diva-- ghiamo nelle regioni della metafisica: tutti de-- sideriamo essere realisti e tenere in conto ie prospettive che ci offre l'ambiente nel quale . agiamo. E l'ambiente che tenia.mo innanzi a noi, in J)iù di venti pae~i di lingua spagnuqla con una popolazione di circa 120 milioni, è il seguente: .. In quasi tutti questi paesi l'anarchismo non si concepisce come un puro tratteni1nento filosofico; le nostre idee stanno legate ai più forti movimenti di masse e polarizzano le attività della parte più sveglia del proletariato. La parola anarchia, non fa paura a nessùno,. ed · lavoratori che la temono o la respingono sono gli avvelenati o della propaganda della Chiesa e dello Stato o da queJla dei partiti politici, e qqesti lavoratori in generale non prendon0 parte al1a guerra sociale. Possiamo permettercj il lusso di fare a meno de} concorso di quellj che hanno in· orrore la parola anarchia, il che ibliotecaGino·Bianco non i1npedisce che la nostra propaganda $i <lir_ige ad essi come a tutti per convincerli del loro errore. In una parola, in tutti i paesi di lingua spagnuola ed anche portoghese, gli anarchici formano e posspno formare organizzazioni ope· · raie maggioritarie, vale a dirè concentrare le forze più nu~erose del proletariato militante sotto la bandiera dell'anarchis1110. Può Mala-· testa consigliarci di non far lo 1 La sua preoccu pazion e è di restare in contatto con le masse. ForSe che il no~tro 1netodo non è più efficace che il suo appunto p,er restare in contatto coiJ le masse 1 Malatesta ci accusa sempre di non interpetrar bene il suo modo di pen~are; trascriviamo allora le sue opinioni : « Sostengo che non essendo anarchica, la massa degli operai, una organizzazione operaia che s'intitoli anarchica o deve es~ere co1nposta solo da anarchici e quindi non essere altro che un semplice ed inutjle duplicato dei gruppi anarchici, oppure restare aperta agli operai di tutte le opinioni e per conseguenza ridurre l'etichetta anarchica ad una semplice lustra buona solo r1er compro1nettere gli anarchici neìle mille transazioni a eu.: è costretto un sindacato che lotta nell' am-- biente attuale e vuol difendere gl''interessi imn1ediati dei suoi n1embri ». _Prirrìo: in tutti i paesi di lingua spagnuola J'in11nensa maggioranza degli operai organizzati o che <lesiderano organizzar~i tengono già delle noz1oni che permetton loro di .distinguere il bianço dal nero; gli operai .che non djstinguono il bianco dal nero non si organizzano e cadono nel raggio d'influenza religioso e politico delle loro preferenze e delle loro tradizioni. La propaganda rivoluzionaria e la • propaganda reazionaria sono giunte a tal punto ohe non vi è luogo in cui gli operai no_n abbiano udito qualche cosa sull'argomento, e così si van formando le opinioni. Poichè nei paesi di lingua spagnuola i nostrj compa,gni sono stati pii1 attivi delle altre scuo le e partiti che si disputano l'orjentazione d_el movimento operaio, furono e sono ancora essi , quelli che. formano le pri1ne organizzazioni dj lotta proletaria e naturalmente proclamano fin dal principio che in religione sono atei, in politica anarchici e in economia comunisti. lJ- . '

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