Pensiero e Volontà - anno III - n. 6 - 25 aprile 1926

t 124: PENSIERO E VOLONTA' gruppi autonomi uniti per ajutarsi ·reciproca.. mente nella propaganda· e nell'attuazione di 1m programma liberamente accetta.te ». In piena coerenza quindi coi principii d~l1'anarchismo, coloro che credono necessaria ed utile l'organizzazione anarc.hicu, debbono, come primo loro dovere, metterla in· pratica oraanizz,andosi. Gli altri conseirvano natu- o ralmente il loro diritto di critica.; non hanno però, dal punto di vista anarchico, diritto alc.uno di metter lovo, autoritariamente i bastoni fra. le ruote e di impedire agli altri di fare a modo proprio. Se fra. gli uni e gli altri si terrà fede al. mutuo patto di reciproca comprensione e tolleranz·a, ~arà assai più facile agli anarchici che si saranno organi~,;ati il vedere e.be cosa d'altro si3; possibile fare, senza più equivoci nè esclusivismi settari, dì accordo anche con quegli anarchici che per dissenso ta.ttico restano fuori delle. organizza- . . ZlOnl. II. Non v'è nulla, di più puerile, a ben considerarla, di questa paura. dell'organizzazione e.be hanno gli anarchici individualisti od antiorganizzatori e perfino a]cuni anarchici che l'oirganiz.z,a,zione accettano, sì, ma con una quantità di riserve e.be in pratica annullano la loro accettazione. · La verità è che l'organizzazione, anche nei partiti autoritari - esclusi s'intende i partiti di governo che hanno giudici, c.arceri e gendarmi, - non riesce a imporsi che ·ai mer]i, e la sua maggi.or violen,z1 a consiste nella ... espulsio_ne dal partito. 1\1olti han lai fobìa della tessera, quasi che un pezzetto di cartone sia snl serio una c.atena per sè e una rivoltella contro gli a]tri ! Io ce n 'ho a.vute per degli anni tre o quattro in tasca (del] a università popola.re, della mia le~ ga di mestiere, d'una società sportiva, ecc.), e non m 'han dato mai fastidio nè lesa in alc.un modo la mia « libertà individunle ». Quando pori si tratta di 01rganizza.zioni anarchiche, che di tessere non ne hanno mai avute, -e.be non nanna organi ufficiali, le cui commissioni hanno semplice ufficio esecutivo e di coillegamento, « senza. alcuna attribuzione -che le sovrapponga o imponga a,i gruppi e agli individui », allora poi il timore di autoritarismo, di centralismo e di funzionarismo diventa addirittura una Ruperstiz-ione ridicola come la paura del lupo mannaro! BibliotecaGino Bianco· / .. * * * Questo serva di risposta anche a quelli dei nostri arnie.i di parer contrario che ci dicono che a.bbiamo ragione, se per organizz,azione intendiamo la società · futura dei liberi ed uguali, cui tutti ci proponiamo dì arrivare coi nostri sfo~2.i, ma che abbiamo torto a pa- - trocinare una organizzazione ànarc.bica, degli anarchici, che vada più in là del gruppetto locale, perchè nella società attuale, in mezzo al regime borghese, essa presenta ~anT ti inconvenienti, non può essere che imperfetta., vi si possono sviluppare prepon~eranze di influen,ze personali, ecc., ecc .. Tenuto conto délla osservazione fatta prima. che per le organizzazioni che si basa.no sull'adesione volontaria dei soc.i, tali inconvenienti non possono mai esser~ di troppa. gravità, convengo però che di difetti ed inconvenienti potranno sempre esservene e ve ne saranno certamente. ' Nella sC1cietà attuale - sia fra, anarchici, sia pi11 genericamente fra operai - senza dubbio l' organiz,zazione non può essere che imperfetta. Anche in anarchia del resto non vi sarà mai perfezione, la quale nelle cose umane è, forse per fortuna, irraggiungibile. Nella socie.ttt attuale oigni organismo, anche il migliore, partecipa.· dei difetti, e.be il corrotto a,mbiente borghese ed autoritario genera con la sua influenza, magari indiretta. ' Chi 1o nega? Ma questa è la .sorte non soilo degli organismi collettivi, bensì anche delle persone singole, e quindi di tutti i nostri atti, _ individuali o collettivi, dei piccoli gruppi come delle grandi federazoni, - della nostra stampa, propaganda, agitazione, ecc. Vorremmo noi, per paura d 'errnre, inibirci ogni movimento? No certo; e perciò non rinunciamo neppure a quel mezzo di propa_ ganda e di movimento che è l'organizza- . zione. L-a quale, per c 1 uanto imperfettn, sia, è in_ dispensabile al movimento anarc.hico. Tanto che -·- tranne il caso di inerzia generale ed as'soluta - se gli anarchici non costituiscono volontario.mente una loro organizzazione. che dia le dovute garanzie di indirizzo libertario, un'altra se ne determina autornaticnm,eint.e, a dispetto d'ogni parer contrario, pii1 o meno anon_jma. od inconsapevole, ma con difetti d'autoritarismo e centrali~mo assai ~iii- gravi, che nelle organizzazioni prestabilite su basi discus~ da tutti e da .tutti liberamente accettate. ,.

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