Pensiero e Volontà - anno III - n. 6 - 25 aprile 1926

, . .. ' PENSIERO E VOLONTA' 135 ----------- -·· -- ·------------------ ---- riduzione delle terre a cultura, e· le guerre nate dalla 1Propriatà, _(1) e il sorgere delle città co•n lo sviluppo apportato dall'agricoltura. 1~rittolemo, an1maestrato da Demetra, prese a girare il mondo sqpra un carro· ti- . rato da tdraghi, insegnando a tutti l'agrico,ltura ed il culto di Demetra; e col diffondere r'agricoltura diffondeva u11 migliore assetto della società e .più civili ordina- ..m. enti. Non da tutti fu accolto benignamerite, onde lay Dea dovè intervenire castigan<lo i ribelli. Tra co~toro furono, Linceo, re della Séizia e Erisittone, figlio di Driope Tessalo, e questo dettaglio rispo•nde al fatto che la Scizia e la 'Dessag lia erano le regioni meno · atte all'agricoltura. Cadmo uccide il ·serpente, Trittolemo gira il n1on<lo, sopra· nn carro tirato da draghi. Cecrope·, mitico personaggio at\ico, detto creatore <lell'agricoltura, primo re, primo legis~ator-~ e fondatore del culto di Zeus Hypatos e di Ate~a Polias, edificat:ore di città, ecc.~ era rappresentato con una for·ma umana ne11a :t)arte superi·ore e serpentina nel- ]'inferiore. · L'elemento fisico che si ?ppone all'agri-. coltura entra con1e motivo fo,ndam-entale in tutte le leggende ad essa relative. Così Ercole che uccide il leone e brucia la selva Nen1ea, è la selva distrutta col fuoco per lasciar ca111pQIall'aratro. Dafne che si muta in lauro, sfuggendo ad Apollo, è la Venere vaga che si ferma nella capanna, cli legno. Oppure sta .ad indicare, come suppone Vico, la discendenza familiare, simboleggiata dalla pianta. E .perchè ApollQl è m-esso in rapporto con Dafn~? · Secondo Vico ,perchè è coronato di alloro, -e perchè abita i1 Parnaso, cio1è uno di quei n1onti sni quali yi sono le fonti perenni che abbisognano per fondare villaggi e città. Da· peghè (f.Qtnte), deriva : pagus (villaggio). Potrebbe aneli.e -darsi ohe Apollo che jnsegue Dafne, costringendola a· trasmutarsi in pianta, stia ad indicare che la Ve-· nere vaga si fissò da prin1a nelle selrve, oppure stia ad indicare, poichè Apollo è diO' della luce, il disboschimento, che si accompagna al dissoda1nento dei ter,reni e al sorgere dei villaggi. ( 1) Anche nella biblica lotta -fratricida tra Caino ed Abele vi è l'idea della lotta per la proprietà. Infatti Caino significa possidente, .A.bele nullatenente . "b ··otecaGino 8.ianco Anche l'edilizia h~., come abpia~o accen-· nato, i suoi miti. Secon<lo un'antica tradizio-· ne sarda, Sardo, figlio di Ercole, venuto da Tarsis, cioè dalle colonie f.enicie della ~Sp.a-. gna, av'febbe insegnato agli indigeni l'a.r:te edilizia. I ponti e le strade che i· Ron1ani. costruirono in ,Germania venivano, attribuite· dal popolo agli Stpiriti cattivi (H eidemrnaner,~ renfelsirasse). E nel Medioevo fiori la leggenda della cattedrale .di Colonia costruita in una• notte dal diavolo. Anche la musica e la medicina dettero ma teria alla mitologia. A.t-enB.avrebbe invèntato la tromba di guerra ed il flauto, Orfeo,, An ..- fione e Lino avrebbero creato l.'arte del canto, il finnico Veino avrebbe inventata l'arpa, chein Grecia si attribuiva ad Orfeo. Escu.la,pio sarebbe stato l'inventore della medicina. L'in·v.enzione del fuoco ha dato luogo alla leggenda greca di Pirometeo che corrisponde a· quella finnica di Illmaire; il primo avrebberaipito al carro del Sole il fuoco, il secondo loavrebbe tratto dalle penne di un'aquila calatà dal cielo. Anche l'uso del cavàllo ha dato luogo a vari miti. Atena, secondo greci, avrebbe insegnato ad aggiogare i caval li e ad usare i cocçhi in battaglia. I .Greci d'Omero non avevano pensato, come gli Egiziani, a combattere sui cavalli. Sì ohe la leggenda dei Centauri sorse quando qualche popolazione greca venne a contatto coi Tessali che combattevano a cavallo, come dimostra. il fatto che la 1eggenda po,polò di centauri .proprio il n1onte Pe1io che è nella Tessaglia. (r) Anche i ,viaggi marittimi dettero luogo a varii miti. Ad esem·pio: i coraggiosi viaggi di scoperta e di comm•ercio che gli J oni dell'Asia Minore intraprendeva.no, emulando i Fenici, si trovano specchiati nella leggendaria ~edizione degli Argonauti, della quale parla l'Qdissea. La storiella del v,ello d'oro, che forma il nucleo di questa· leggenda, sta ad indicare il carattere utilitario di questi primi viaggi di mare. Vediamo che questa favola relativa a un fatto regionale assunse a poéo a poco la importanza di im,presa nazionale. ·Circa il nu- ·m,ero e i nomi degli eroi che presero parte alla -mitica spedizione, vi è molta varietà di tradi- (1) Anche i Messicani, che non conoscevano l'uso del cavallo, p,resero per uomini-cavallo gli Spagnuoli invasori. Però la leggenda dei centauri può essere sorta altrimenti in altri luoghi e tempi. Nel 1817 i Tahitiani ~idero nel primo cavallo che giunse presso di loro un rnal,ate. che vorta un uorno e uo,no-rna,·aJo lo chiamarono . ,.

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