Pensiero e Volontà - anno III - n. 6 - 25 aprile 1926

132 PENSIERO E VO,LO·NTA' • ,nune, ella ul i deve un',indennitò · per t,u,tto cu) che gli ùnpr>disce di produrre in(l/ustrialmen, te, nui. non gli deve clie questo». Parità di re, tribuzione, dunque, fra lavoro intellettuale e lavoro manuale perchè i due lavori si integra-. no e 1•j sl!ondono ad eguali necessj tà. Bakounine completa Proudhon, ed oltre a~ lavoro integrRile propugna anche l'istruzjonR integrale. Ogni individuo - dice Bakounin" · - devP; essere n1esso in condizioni di pote" sviluppa.re liberamente tutte 1~. sue fac!oltiL Lavoro in tellettua]e e lavoro manuale sono pa:i;-ti di un'unica attività L'operaio non deve lavorare solta,nto c;oi muscoli. ma anche col cervello. Per diventare artistt e scienziati non . è necessario possedere beni . di fortuna. basta avere l'intelligenza. La società deve dare mez, zo a tutti 1 Ruoi 1nembri di istruirsi senza r,rP.~ OC(;upazioni e senza inciampi, ed ogni membro una volta. istru·1t.o. potrà scegliersi quella vi.fl, che vuole: « Tutt ✓- llevono lavorare - d1cP. tu, stualn1en te - e tu t't,i de ;_ 10no essr:re istru,it,,; A riò si 1·isµunde ('he la 1JJ·o1niscu,;tcì del la,,,,- 1·0 1nanu..al1; e del lavoro intellettnalp_ arreche-- 1·à detri,nerito all'uno o all'altro.,· i lavo,ratori 111unual t varranno ben JJOco carne versnne {;(JltP. e gli /ntellettnali fa1·anno una niag1·a · /1-·[Jura, conze operai. C io è ve1·0 nel la società attu,.ale, nella r11tale tanto il lavoro ,nanuale che 1:1 la ... 1 oro intellett1.iale ve11oono pariuu:ntì fa/.sa,tt dal!' isolan1ento artific-/ale creato ve·r entram, b1·. Jla siamo convinti che nell'uonio v~tale e conipleto. ciasCU1UJ.,delle due attività musco-. lare e cerebra,le deve ave1·e eauale ~1riluppo e . ' . <'he, l1.1,nr1idall'essere di reciJJrOC'Odanno, dP11,-. <·iu.·cuna avpougiarP-. estendere, rinforza,r~ L"aftra >>. Istruzione integrale e lavoro integrale, non d1visione del lavoro, n·on uomo macchina che per tutta la vjta e per molte ore al giorno r1" pete continuamento il medesimo movjment.o fino a diventare i'!)hecille; ma lavoro int.elli ... gente e produzione illuminata. Oggi la ms:issa dei lavoratori della grande industria, salvo la, eccezione di pochi individui, non conc,ece un mestiere ma sa. compiere st,lamente dei movìmenti. L:istruzione è privilegio che colloca in condizione di superiorità; il proletariato mantenuto nell'ignoranza pon pu9 ancora es~mre padrone della produzione. Venne creato il cuscinetto della media borghesia. A questa media borghesia venne affidata l'intelligenza del laro, creandole una situazione di privilegio perchè rimanesse fedele all'ordine consacrato. Durante l'occupazione delle fabbriche abbiamo visto quanto sia stata preziosa, per la classe borghese, questa fedeltà. Gli ingegneri non Biblioteca Gino Bianco · fecero causa comune sogli operai, e gli operai, rovinati dalla divisione del lavoro dovettero • rallentare la produzione. Michele Bakunin, nelle serie dei suoi articoli « L'istruzione integrale >►, sfiora appena il' problema dell'integrità del lavoro, mentr6 J~ropotkine_ nel suo volume « La1.1oro 1·ntPLlet, t·nale e 'lai,oro rnanuale » vi si approfondisce. Secondo Kropotkin l'intellettuale deve dare alla società il suo contributo di lavoro produttivo e dice: « Co-nie il poeta sent1:rebbe ·nieg!io la bellezza della natU,ra, come sarebò~ più profonda la sua conoscenza del cuo1·e 1t-~ ,nano, :-.;e, contadiino egli stesso, contempla:ss~ 1 l levar del sole stand o in 1nezzo ai coltivatori della terra, ~ ;;e lotta;-Jse contro la ternpesta al fianco dei niarinai, _ suoi fratelli, e se cono .. scesse la poesia de.I lal'oro f del rivoso, i do• lori e la yioia della lotta e della vittoria! >, In questa frase c'è un po' di poesia 1na più . , innanzi nello stesso vol urne il nostro teorì_co documenta con cifre che se tutti gli uomini dovessero dedicare le loro energie a lavori utili, baste_rebbero poche ore di lavoro quotidiano per avere una produzione sufficiente ~1 bisogni dj tutti. E dimostra anche come nel passato uomini di scienza e di lettere abbia- . . no sempre dato· il loro· contributo di lavoro manuale. Galileo fabbriea va colle sue mani i suoi telescopi. N evvton lavorava come fabbrie;atore dL lenti, Linneo faceva il giardiniere, ecc. ecL. Le di1nostraz1on1 di l(ropotkin tendono c1, stabilire due verità: I) Se tutt1' ci si dovesse dedicare a lavori produttivi, basterebbero poche ore di lavoro gi'()rnaliero per ricavare dalla terra ·e dall'industria qÙanto necessita pei bisogni della vita. Di conseguenza re-- sterebbero ad. ogni uomo molte ore libere da dedicare alla scienza, all'arte, al lusso. 2) Il lavoro manuale, praticato in forma n1oderata, non diminuisce le facoltà intellettive degli intelligenti; anzi, le integra e le completa. Noi non siamo d'accordo in tutto col Kror,otkin, o meglio, non condividiamo alcuni eccessi del suo ottimismo. Noi non credif1mo chY ln terra sia facile a concedere i suoi frutti. Il lavoro umano, malgrado tutti i progressi della meccanica, sarà sempre faticoso - e la ' terra, ma.lgrado tutte le scoperte della scienza, sarà sempre avara verso, l'uomo che la lavora .. J.Ja terra per produrre chiede continuamente fatiche e sudori: sulle zolle incolte non ere .. scono che cespugli di erbacce, sulle zelle mal colte la produzione è limitata. Occorre penetrare nel profondo con l'aratro. con la za,ppa e con la ·vanga, occorre combattere la- siccità,

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