Pensiero e Volontà - anno III - n. 6 - 25 aprile 1926

130 PENSIERO E VOLON'I'A' · .. -- --- -- --- -- - - - ----- E in generale, il proletariato . organizzato è. quasi dappertutto una minoranza, raraanente una 1naggioranza. lvlalatesta, il volontarista. deve riconoscere che il movimento operaio, que sto fatto uni versale, non nasce per generazio ne _spontanea ma è una creazione dello sforzo delle minoranze che a.giscono nella propagan da e nell'organizzazione operaia da divers1 punti di vista. Quantunque si dice il contrario per attirare gl' _incauti, nessuno vuole i sin1acati neutrali e nemmeno noi li vogliamo Per noi •il 1novin1ento operaio non è una n~ zione astratta che esi~te indipendentemente da noi e dagli altri, ma una creazione del nostro sforzo e dello ·sforzo di tutti quelli che vo gliono intervenire nelle file dei lavoratori, siaper essere eletti deputati, sia pe:,: cercare nej segretariati pagati dei sind~cati un mezzo dj vita, sia pèr preparare gli uomini con la propaganda, l'educazione e l'azione ad uscire / ' da questa valle di lagrime ed entrare nellJ terra pron1essa dell'anarchia. Un'altra inter, petrazione del movimento operaio dovrà ~imoPrOblerrii di Il lavoro. I. Incominciamo coll' af:fermare che la ricchez-- za di una nazione o di un popolo non dipende direttamente dal denaro, ma dalle risorse naturali e dalle energie produttive di cui questa nazione e questo popolo poss(?no disporre. Risors~ naturali e cioè: suolo fecondo, miniere, boschi. materie prime, positura geografica. Energie produttive e cioè: agricoltura, indu-- strie. mezzi di trasportor capacità tecniche. Si sa che il lavoro è una delle più imperiose necessità della vita. ·S'intende: il lavoro che produce cose utili. Perchè la civiltà cayita}jstica, per un complesso di fatti e di leggi economiche che qui non possiamò d:il.ungarci a spiegare. alimenta ed esige il lavoro superflwo, che è il. lavoro che contribuisce ad im ... miseri re le classi povere e che fa sprecare le già scarse materie di cui la terra è avara. Di re dove finisce il lavoro utile e dove co~ mincia quello superfluo è alquanto difficile. Le esigenze della vita sono tante e tanto com-- plesse che non si può stabilire con precisione ciò che è indispensabile e ciò _che non lo è. Sì può però considerare come lavoro utile quello del contadino perchè strappa alla terra generi di assoluta necessità e di grande e continuo BibliotecaGino Bianco · strarci pri1na di tutto che si basa sopra .sopra esperienze reali. Noi non vogliamo i} movimento operaio che non vuole la rivoluzione e se. pos.siamo distrugger lo lo distruggiarno. Ora per rivoluzione ~;'intendono molte cose, però noi · anarchici desideriamo un n1ovimento operaio rivoluzionario ohe intenda per rivoluzJone l'anarchia e non un « governo di operai e conta· dini » come quello dei bolscevichi o uno splendente repubblica tedesca - orgoglio dei sociai· democratici - con un granduca alla testa. II male di que~te discussioni è che non si dirigono al gran pubblico, ma ad una niinoran, za di· c<?mpagni iniziati, e questo non è quello• che occorrerebbe oggi. Ma che possiamo fare ? Ber lino, Marzo 1926. · D. A. DE SANTILI1AN. ♦ ---.--__,..-_ Per ragioni, di spazio ed anche p<7r care troppo i leUori riniandianio al . nu niero la ri·<;poSta di Jl a1atc.,,ta. .. non sian- . prossi,novita libertaria consumo; quello dei mecc~n1c1 e deg.li operai · in genere. in quanto pro·duce macchine agri-· cole ed industriali, mezzi di trasporto ed oggetti _che sono richiesti dalle esigenze della vita civile; quello degli addetti ai servizi pubblici, quello di talune categorie di professionisti che disimpegnano mansioni sanitarie ed intellettuali. Ma sopra questo lavoro utilele esigenze dell' economia capitalista fanno pesare ii :forte peso del lavoro superfluo che - ' è quel. lavoro che invece di dedicarsi ai bisogni real-i della vita·, si dedica alla soddisfazione di tutte le forme di vanità create da ehi ha molto denaro da spendere e nessun lavoro proficu~ da fare. Alludiamo alle indu- . strie di lusso; a certi mestieri più o meno v~ rosimili che si sviluppano nelle grandi città e che occupano migliaia e migliaia di persone; a gran parte della burocrazia. Il la~oro super:fluo. oltre che allo sprecare energie produttrici, spreca anche materie prime sottraendole ai bisogni immediati della vita. Nessuno può .negare che il n1ateria]e adoperato per ]a costruzione di un'automobile di lusso destinata a trascinare a spasso 1ttn inutile sfaccendato sarebbe più utilmente speso nella costruzione di una vettura per trasporto merci o di una macchina agricola e di lavoro. E se fabbricare gioielli. ·chincagli~- -

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