Pensiero e Volontà - anno III - n. 4 - 1 aprile 1926

. . .PENS·I.ERO-E VOLONTÀ Anno III. - N. 4. • Casella Postaìe N. 411 - . Roma, 1 Aprile 1926 Incomp1 ..ensione Da qualche tempo nella stampa anarchica di lingua italiana. all' estero van r'isorgendo polemiche interne, che si fanno sempre più acri e stornano gli animi e le attività da qu~l lavoro di difesa e di attacco, di critica e di e~aborazione, che invece dovrebbe rivolgersi prevalentemente verso il man.do esterno, sia per conquistare alle nostre idee un maggior numero di coscienze e sempre più larghe adesioni, sia per prepararvi con mo:vimenti d'insieme delle condizioni di fatto più favorevoli a realizzazioai d'indole .libertaria ed eguali. taria. In special modo inspiegabili, almeno a pri:. ma vista, appaiono· poi certi attacchi che dall'estero vengono rivolti a coloro che sono iP Italia, e proprio a quelli che più si sforzano a fare qualche cosa per la nostra causa malgrado le infinite difficoltà a tutti note. Io non faccio nulla e quindi la cosa non mi riguarderebbe personalmente, e per conto mio non IDP. ne curerei;· ma appunto per ciò sento un'infinita. riconoscenza per coloro che fanno anche la parte di dovere che spetterebbe a me, e provo molta amarezza e dolore al vederne deformate le idee e misconosciuta l'opera che svolgono nella stampa e nell'organizzazione. Se si trattasse di fraterne discussioni dì idee e metqdi, basate sopra una repjproca sti ~ ma e solidarietà, esse sarebbero utilissime. Ma così non è. Ciò che va· prendendo ii soprav · vento è invece la sm·ania di tagliare un capello in quattro, d'interpretare sempre nel senso più malevolo le parole altrui, di sospettare di male intenzioni ogRi dissenziente, di ignorare le idee e i fatti altrui per supporre e dare per veri quelli che meglio si presta.no alla critica e ad avere ragionè a tutti i costf -Questj fenomeni si possono compendiare in u~a sola parola: l'incomprensione. Io penso che questo difetto dell'incomprensione, di non comprendere cioè nel suo vero senso ciò ohe pensa e sente l'avversario, e di vederlo quindi in modo diverso da qu~llo che è, sostituendo al pensièro genuino di lui la propria interpretazione soggettiva e arbitraria, sia •un grave errore se,npre, anche con a Gino • 1anco gìi avversari più accaniti e lontani e con gùi stess~ nemici, non per un. apriorismo evangelico o tolstoiano, ma pel danno che ne deriva alla causa nostra. Quando poi questa incomprensione c'è anche fra noi, militi di una stessa causa, allora ess·a esercita l'effetto più dissolvente e corrosivo, pur se ammantata dal· };3 più belle frasi retori che. Purtroppo di questo difetto nessuno è esente; e può darsi che quaiéhe volta anche io vj cada o vi sia caduto, ~enchè faccia tutti gli sforzi possibili per non cadervi o per ritrarmene. Lo stesso si potrà dire pei miei amici, che sostengono in seno al movimento anarchico quel determinato indirizzo di idee e di metodi che per brevità chiamerò socialistico ed organizzatore, per contrapporlo alle tendenze individualistiche ed antiorganizzatrici. Ma in questo momento, sopratutto perchè in Italia non ci è possibile per ragioni intuitive dir tutto quello che vorremmo e dovremmo su determinati argomenti, sono, due o tre periodici esteri a tendenze più o meno indiviaualistiche ed antiorganizzatrici eh~ cadono, a nostro danno, nel difetto d'incomprensione che ho sopra cercato di lumeggiare. Costretti co1ne siamo a tacere oppure a parlare succintamente, contando sulla benevola i~terpretazio-- ne altrui, ogni interpretazione malevola sì rende possibile, anche involontariamente e in buona fede da parte di col0ro che sono lon- ' . tani da noi non soltanto nello spazio ma anche per la diversa valutazione di parecchie idee e metodi dell'anarchismo. · Non metto qui dunque in dubbio la rettituòine delle intenzioni di coloro che criticano noi o le nostre idee e metodi, C'he si ispirano al vecchio progran1ma dell'organizzazione anarchica e operaia, dell'anarchismo comunista e so]idarista, ecc.. Nè intendo contestare loro il diritto di cittadinanza nell 1 anarchismo, per quanto a mio parere essi rappresentino una deviazione ed una fos~ilizzazione insieme> rispetto alla tradizione, alla dottrina ed alla logica dell'anarchia. Non insisto su ciò, poi- . chè si tratta d'argon1ento controYerso; se n1n1 se ·ne potrà discutere a parte.

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