Pensiero e Volontà - anno III - n. 3 - 1 marzo 1926

PENSIERO E VOLONT_t\' 51 ' sure c.oercitive che si prendono. Il contadino, stanco di dare il suo lavoro per niente, riduce allo stretto necessario l'estensione < campo lavorato. . Intanto nelle città si m•uore di .fame. Dovunque dei distaccamenti militari di ·((sbarramento » imipediscono ai cittadini di II)Ortare per sè ed -i loro cari delle derrate dalla campagna; per un sacco di farina o di pa- . tate si rischia d'esser fucilati. I « distaccamenti di sbarramento » sono in tutte le stazioni; i tr•eni sono perquisiti per scov:are ' qualche venditore ambulante che, à rischio cleJ.la vita., osa tra9P.Ortare nelle città delh.· !I)tovvigioni, · sp1.:rando di venderle a<l un prezzo tanto più elevato quanto 1 più grandi sono i rischi che si corrono a portarle. tJna situazione ·simile non poteva durare. La grande fame del 1921 obbligò <li oercare una uscita alla crisi economica permanente. Due cose erano possibili : o rinunciare al t< comunismo militar.e » in favore d'un comunismo ·lilbero, lasciando piena 1 liibertà d'iniziativa .all'attività dei gruppi contadini e operai, OPIPUre ritornare alla libertà di commercio nel senso dei regimi borghesi. Il governo bolscevico ha !Preferito questa ~econda soluzìone, _pr9c1amando, nel 1921\ la cc nuova politica economica » (la nep). Il comm•ercio -del grano è divenuto libero; il cont&-dino può ora vendere il grano a chi g 1i pare e -piace, salvo a versare allo Stato, in natura o in .danaro, un tanto· per cento del raccolto. Le perquisizioni sono cessate. Lo scQpo dell~ politica del governo. è ora non ipiù di- favorire la !Parte più ,povera della popolazione contadina, ,dirigendo le folgori della repressione ·contro la parté più agiata; ma d'incoraggiare al contrario quest'ultima. Nel 1922 una n-tiova legge è v_enuta a favorire le tendenze individualiste nelle campagne; proibendo le' ripartizioni generali o autorizzando le rLpartizioni parziali soltanto ogni 9 anni.· E queste rirpartizioni medesime non debbono esser fatte che nei limiti di un solo comune (che diviene il possessore de- .finitivo delta terra) e tra colòro soltanto che sono membri del comune o hanno IPer lo meno conservato dei legami con esso. Il mo- .do ·di possesso - comunale o individuale -' · viene de(iso dal comune stesso, a mag.gioranza di voti <lei suoi membri, dei due. sessi, di più <l; 18 anni. La vendita, la compera, ·l'ipoteca, il dono della terra,· sono pr.oiBiblioteca Gino Bi'anc • Ljti; ma si è cominciato ad autorizzare l'affitto e, dentro certi limiti, il Lavoro salariato. Tutto fa prevedere che qu~sta politica continuerà e s'~ccentuerà ancora di più (1). Le sfere dirigenti russe si occupano attualmente 1Più che mai delle campagne; gli uomini politici 1Più in vista ,parlano senza posa d'incoraggiare l'iniziativa ,prirviata· economica, di facili ~are l' esistenm alle « ,gestioni modello » <Ìt'Ì -contadini agiati, di spingere il contadino ad arricchirsi più C'.he può .. : Forse q·uesta nuova politica riuscirà a creare ne:le campagne una nuova borgliesia contadina, come se n'è .già formata una· nelle città. E allora 1a lotta in nome delle tendenze egualitarie ricomincerà nelle campagne. Può anche darsi, altresì, che la massa contadina riesca a resistere allo sviluP1Pa•rSi di questa nuova borghesia. Vi sono, a tal proposito, dei fatti d'un grande significate,: lf)er esempio, da qualche anno si va manifestando una tenrdenz.a a costituire delle unioni di piccoli proprietari (anche laddove ill possesso comunale non è rìuscito a prevalere), in comuni, per così dire, di formazione secondaria. E' un fenomeno molto interessante che vale la pena di non trascurare. M. ISIDINE. · L'articolo precedente ci pare alquanto contradit torio. ivi entre convincia CO l dire che la presa di possesso della terra fatta dai. contadini e la espropriazione di twtti i proprietarii, grandi e piccoli, che non coltivano la terra colle pro, prie mani, è una conq1.Vista stabile e defimtiva della Rivol1+zione, finisce poi con affermare che si è cominciato ad autorizzare, anche netle campagne, l'affitto ed il lavoro salariato, eh.e si raccomanda ai contadini d,i arricchirsi e che .forse la nuova politica cc riuscirà a creare nelle campagne una nuova borghesia contadina come se ne è gi·à formata wna · nelle città ». Ed infatti, poichè è assoàato che vi sono ir,, Russia «contadin'i ricchi>>, è chiaro che vi deve essere una massa di lavoratori agricoli costretti. o per 1nanranza d,i ter'ra, 0 per 1nan- <'anza di capitate, a la.vorare per salario -e cioè a lasciarsi sfruttare da itna classe privt/1egiata. Alprimenti, SP davvero non s1· potesse poss-edere,. irw;livù;l~almente o collettivame·nte. che la terra, .che si lavora cotle proprie ma n·1 come potrebbe avvenire che i '}J'rDgressitec11 icz,

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