Pensiero e Volontà - anno III - n. 3 - 1 marzo 1926

-P-ENSIERO -EVOLONTÀ Anno IIL - N·.. 3 ~ • CasellaPostale N. 411 • Roma, 1 Marzo 1926 In consegueaza della nuova legge la quale prescrive che responsabile delle p~bblicazloni periodiche sia il direttore, e non potendo io, per altra disposizione di legge, . essere Il responsabile a causa di mie precedenti condanne per reato dl stampa, ho . pregato il compagno.-Giuseppe Turci di assumere lui la direzione della Rivista. È superfluo aggiungere che col Turci, ehe fin dall'inizio è stato sempre nostro collaboratore, la Rivista con11erva assolutamente lo stesso indirizzo ci prima. · EKRICO :MALATESTA· Il Pro~Iema · a1rario n Ru11ia Evidentemente' è troppo presto, ancora, per 11>arlaredi realizzazioni della Rivoluzione russa. La scossa è stata troppo profonda perchè s_ipossa giudicare di già quel che sa- _rà 1a vita in Russia quando tutte le cose si saranno sistema te. Ma v'è una conquista della Rivoluzione che ormai è definitiva e stabile: la presa di possesso della terra fatta dai contadini, l'espropriazione totale di tutti i praiprietari, g~andi o ll)iccoii, che non coltivavano la terra con le proprie mani. In realtà in ciò consiste il carattere sociale de11a Rivoluzione russa; poichè ne11'industria gli operai sono .restati dei salariati {la grande maggioranza dello Stato, e un certo numero degli intraprenditori privati) e per essi tutto resta ancora da fare nel senso di un vero socialismo. Ma, nel dominio agrario, si possono constatare -dei cambiamenti profondi, dei quali lo studio non è senza interesse per l'avvenire degli altri !Passi. Fin dal principio della Rivoluzione, non appena il regime czarista cadde, il vasto mondo contadino della Russia capì che stava per iniziarsi un'èra nuova e èhe gli sarcl:Jbe stato possibile, alfin.e, di realizzare la sua profonda e antica speranza; che la sua parola d'ordine « terra e li:bertà » era sul punto d'~sser messa in pratica. I contadini russi hanno sempre avuta questa idea che la • I· neo terra non appartiene a nessuno, che essa è di Dio, e ·che, fra gli uomini, solo que,lli che lavorano con le prqprie braccia han diritto di godern•e. La. ,grande propr~tà dei vecchi signori e dello Stato aveva un bel regnare ai tempi dello czarismo, m.a i contadini eran sempre convinti che sarebbe venuto presto il temjpO in cui una grande ri1partizione generale avrebbe restituita la terria ai soli lavoratori. Così, nel,la primavera del 1917, i contadini russi cominciarono, senza aspettare alcun ordine, ad im;Padronirsi delle terre dei grandi 11>roprietari: era per essi la conseguenza naturale e immediata della rivoluzione. E nella fretta con cui in quel tempo i soldati abbandonavano il fronte non era in giuoco soltanto la stanchezza della guerra : i soldati, nella maggior parte contadini, erano invincibihnente attirati verso i loro villaggi, dove la gran ripartizione doveva cominciare... Il governo provvisorio di Kerensky si oppose a quelle espropriazioni agrarie, perchtè contava di arrivare fino alla Assemblea 1 Costitu1ente, e qui ':far 1 piassare una ,legge agraria che organizzasse per •tutta la Russia il ,possesso ,del suolo secondo uno spirito socialista. Esso non capiva che gli avvenimenti in tempo di rivoluzione non aspettano, e che i contadini non potevano nè volevano lasciarsi sfuggire l'occasione di realizzare il loro sogno secola,re. I bolscevichi si mostrarono più abili: -essi fecero pro1prie tutte le rivendicazioni popolari, -promisero al popolo la pace e la terra, e seguendone la corrente ottennero il successo. Uno dei !Primi decreti del governo bolscev~co (in data 26 ottobre 1917) secondava i voti dei conta<lini; e a quel decreto ue seguiva un secondo (del 19 febbraio 1918) che stabiliva il 11.)0SSesso collettivo, comuna,le, de1 suolo ,per tutti coloro, ed essi soltanto, che intendono coltivarla. Qui v'è un ,piccolo r,unto di storia assai curioso. Come marxisti, i bolscevichi non avevano alcun programma agrario che fosse anche minimamente adeguato aUa situazione dei contadini russi : dovettero .per ciò prendere tale progran1n12 ,dal solo partito ahe, non solo ne aveva tno, n1a si era per così dire specializzato nel-

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