Pensiero e Volontà - anno III - n. 3 - 1 marzo 1926

(i8 PENSIERO E \tOLONTA' La durezza e le atrocità della lotta si spiegano faciln1ente a chi conosce la storia del f eu- <lalisn10 in Sicilia. Il' libere; lavoratore della terra conserva anc-0ra le stig,m'ate dei soprusi subiti quando era giurìdica1nente servo della gleba. Ci è accaduto di sentir dire qualche volta dai contadini o dai carrettieri, additando un villino o un can1po, questa frase assai espressiYa: « Non ci pensare! te le .farò pagare tutte... anche quelle dei tuoi antenati ». Le prepotenze subite difficilmente si dimenticano se non sono Yendicate. Si tengano presente poi i rapporti economici che pa.ssano tra il labfondista e i coltivatori <lella terra. Questi ultimi sono, quasi sempre, dei poveri contadini che non hanno, oltre a qualche &01narello e pochi attrezzi agrari, i capi tali per 1~ cultura dell'appezzamento loro affidato. Per le sen1enti ed altre scorte, nonchè per il pane, l'olio e quanto può occorrere pe1· il sostentameint.o delle povere tamiglje, ricorrono al ga,belloto; quindi, alla fine del raccolto, che viene diviso a .metà generalmente, essi debbono restituire dalla loro parte al latifondista sementi, farina, ed ogni altro capitale preso a prestito durante il periodo di cultura con i relativi interessi che, ad esempio, per le se1nenti sono in ragione del 15 e più per cento. _E' facile i1nmaginare quel che avviene. Siano buone o cattive le annate, il coltivatore ne esce quasi sempre indebitato e perciò obbligato a lavorare gli ann.i successivi per saldare il <lebito. Le ripercussione di tale sistema sono fortissime. Igienican1ente e moralmente avvilito, il contadino sente covare in sè il sentimento di ribellione e di odio. ])a qui al]a ,·endetta · è breYe il passo e le condizioni favo~ revoli : l'in11nenso e deserto latifondo, cui egli ha <ledicato infruttuosamente la sua vita, gli sa,rà can1po <li attività e luogo di rifugio. In quanto ai rimedi, l' A. non ne prospetta nessuno di assolutamente ed esclusivamente applicabile. La questione è vasta e si co1lega con altre questioni pii1 vaste. Però la risoluzione completa del problema del latifondo sarebbe già nn forte passo innanzi, specialmente se non sj limitasse allo spezzettamento, ma questo fosse con1pletato da una. quantità di provvidenze sociali (strade. acqua,, r~~ se, credito, mezzi di comunicazione, scuole, ecc.) che permettano la diffusione di un modesto tenor di vita nelle classi misere dell' agricoltura e la formazione di più numerose e più progredite entità agrarie. Come si vede gli obiettivi che addita il Ber- . Biblioteca Gino Bianco tolini sono 1nolto 1nodesti; ma le costatazioni che obiettiva1nente egli fa non possono non . . . 11npress1onare. BORIS Souv .A.RINE: Il congresso bolscevico. 11iuniste, Parigi. - n. 1926) quattordicesimo ( Bulletin (/om13 del 15 gennaio .. Quasi certo questo articolo è una specie d1 con1plemento a qualche altro apparso in nun1eri precedenti del « Bolletin »; ma anche in' questo (che abbian10 potuto avere indirettan1ente) noi trovia1uo <li che farci una idea abbastanza chiara di ciò che è attualn1ente il partito comunista in Russia e di ciò che è stato il recente congresso di colà, di cui anche tutta la sta1np-1. borghese è piena in questi giorni. , Etfettivan1ente il Congresso del Partito Co1nunista Russo ha prodotto un rivolgimento interno di una certa i1nportanza, in quanto alcuni di quelli che fin qui erano i capi indiscussi del partito, come Zinovieff e Kan1eneff, s-0no stati in certo modo detronizzati. Forse si tratta di una rivincita di Trotzky, eh~ da alcun tempo era stato 111essoin disparte. Ma solo il te,mpo potrà dirci, sia pure un tempo non lungo, se si tratta in R_ussia di un eambia1nento radicale del n1ovimento cosidetto comunista ( i 1 quale orienta le direttive del governo) e quindi un cambia1nento . politico vero e proprio o in meglio o in peggio, . oppure si tratta, co1ne pure potrebbe essere, di un 1nuta1neuto del tutto superficiale limitato alle pèrsone, nell'orbita del famoso e... internazionale « levati di lì, ci vo' star io ». Ma, i con1men ti del tutto frammentari del Souvarine dimostrano qualche cosa di ancor più scoraggiante : 11rima di tutto testin1oniano dell'influenza pern1c1osa che la teoria e la pratica dom1natica e dittatoriale ha esercitato sull'autore, il quale nel 1918 era un sindacalista anarcheggiante e combatteva le idee dittatoriali, ed adesso s'è così rimpicciolito da non vedere e non capir pit.1 le cose che. sono al di là dei limiti della frazione del partito comunista; e inoltre dimostra come il partito stesso che ha in mano il governo di un grande paese come la Russia sia già arrivata alla decadenza caratterizzata dal discute1·e eterna- . mente su questioni formali, d'i1nportanza secondaria, e sull'interpretazione da dare a questo o quel testo ufficiale. Boris Souvarine fa parte di una minoranza all'opposizione nel Partito Comunista frane~-

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