Pensiero e Volontà - anno III - n. 3 - 1 marzo 1926

.. 66 PENSIERO E VOLONTA' -- ----------------- - _____________________ ...a,__ _______ _ La vita degli Europei e specialmente degU in~lesi, gente alla moda, non potrebbe essere p-iù «dolce» .. _La nobiltà protegge la sua «pu, rità» di casta contro la plebe: la gente minuta non può aspira1e a tanta altezza! Solo i diplomatici e le persone molto ricche possono avere tale pretensione. Non importa che la n1aggior parte della nobiltà locale è co1nposta dR- antichi saccheggiatori e da avventurier; da antiehi saccheggj a tori e da avventurieri e ~he si sono arricchiti colla vendita dell'oppio e col loro «lavoro>) nei bordelli e nei club; non importa che delle gran.di signore abbiano alt're volte ballato coi marinai nelle bettole a buon mercato - e norì abbiano sola1nente hallato. L'oro copre tutto. Adesso queste antiche prostitute posseggono ville e auto1nobili e vivono come delÌe matrone antiche a spese dei poveri ("ltlis nudi e sempre affamati. Qnesta civiltà grass~. e sottilmente voluttuo, sa è protetta, oltre che d&lle navi da guerra straniere che stanno sempre nella ·rada, dai Tobusti poliziotti conc.incinesi e tonchine~i. F., per completare la difesa vi è anche un corpo di volontari arruolati tra gli elen1enti <<sicuTi » della colonia europea e tra la borghesia giapponese e cinese. In nessun luogo la soli~ dari età di classe del la borghesia j n ternaziona lc st vede così chiaran1ente come a Sc~i.an· ghai .. Cercando una mano d'opera a buon mer~ ·cato e trovandola qui i capitalisti stranieri fondano continuamente nuo~e intraprese. Le filature di cotone, le vetrerie, alcunj rami del~ l'industrja ri1etallurgica si sviluppano rapj .. damente. Per le stoffe di cotone e di seta, Shanghai ocucpa in Cina la posizione di Man· chester in Inghilterra. Non è piì1 il tempo _in cui Scianghai era semplicemente un porto e· sportatore di materie prime ed importatore di manufatti. Profittando della guerra- mondiale, 1 l capitale locale ha conquis,tato le branche del]P, industrie più redditizie ed è riuscito anche a diminujre considerevolmente l'imrortazione giapponese. Scianghai si sviluppa dunque di più in pji1 e parallela1nente a questo progresso indu-- Btriale aumeta anche il nun1cro dei c1tlis, rl~- gli schiavi rnodcrni. :\la •...:omesi produce quest' au1nento di carne da lavo1,·o, tn.n to profittevole pei capitalisti ? Dj dove vengono queste masse. di citlis? D~lle can1pagne, <li dove, cacciate dalla fan1e. mn r ciano ve1·so le città. E una volta giunt~, sono hene :bbligatP a piegarsi èt qualunque cosa per v1vere. , BibliotecaGino Bianco Sì, dalle campegne dove il contadino devo nutrirsi col prodotto di un n1isero pezzetto di terra, la cui parte coltivabile è ancora diminuita dalle tombe sacre degli antenati. Non fii può im1nagina~e la piccolezza di queste « pro-- prietà agrarie ». In uno spazio eguale a una lr.ivol a il contadino cinese sen1ina dei cereali e ùegli erbaggi e lavor·a l;:i,sua terra quasi P-sclusi van1ente con le unghie. Non possiede anipia]1 <lornestici, deve ingrassare il terreno cogli escro .. Jnenti nroprii e della propria famiglia ... E' notorio che malgrado la mancanza assoluta di be~ stia1ne e di utensilj, i cinesi sono i migUori <101-· iivatori de.l mondo. N ullameno; ànche con due raccolte all'anno il contadino cinese non può riuscire a vivere. 'rutti gli anni, ora in una provincia ora in un'altra, milioni di contadini muoiono di fa., 1ne; ed altri 1nilioni di giovani lasciano ln terra che non può nutrirli, affluiscono verso le gra.ndi industrie ed aumentano il nun,Aro rl,~i disoccupati. Sempre tormentati dalla faine, essi sono più inoffensivi dèlle bestie. Dei bigotti inglesi non han n1ancato di fondare a Scj anghai una « Società protettrice degi animali » - idea lodevole; ma con1e far rispettare le bestie, fìe non lo sono gli uomini, se i culis che ha,n fatto tutti questi palazzi, queste ville, quefi;tl magazzini lussuosi, queste fabbriche ~ono pjù maltrattati che i cani-1 Basta eh~ un culì disputi con un europeo o con un cin•ese ben vestito, perchè sia tosto hast-nnato dai poliziotti indiani, pei quali i c1tlì sono sempre colpevoli. E che cosa si fa loro nelle caserme della polizia 1 Si può f acilmente imn1aginarlo al vedere il terrore da cui Rono presi questi poveri c1tlis alla sola minac-- cia di esservi condotti.. Essi si gettano a terra e supplicano il poliziotto di batter li fì n r~hè vnole, n1.a di non condurli in caserma. Delle condizioni di lavoro di questi poveri schiav~ non si può parlare senza orrore. Basti dire ·che Scianghai, il più gran porto dell'Estremo Oriente, non possiede ancora -elevatori : il lavoro dei citlis costa meno di quello di una macchina! A.ccade spesso che· degli operai restino uccisi sul lavoro perchè gli intraprenditori non vogliono spendere ed. adoperano materiale fracido. Nelle fabbriche i rulis lavorano 18 ore al giorno in condizioni spaventose e muoiono ' ogni giorno a migliaia a causa della cattrv ~ costruzione delle officine. . E quale ecaton1be qu~ndo una fabbrica prende fuoco.! Il 'più ijpesso tutto il personale muore nelle fian1n1t.

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