Pensiero e Volontà - anno III - n. 2 - 1 febbraio 1926

. , PENSIERO E VOLON1'A, 31 .. dittatoriali moscovite, li vediamo tutti ?apeggiati quasi ovunque (meno forse in Germania, 1na non ne siamo sicu.ri) da elementi intelligenti e arditi usciti anch'essi quasi tutti dalla piccola borghesia. E se .anche degli operai vi sono, essi sono più p:rropriamente degli ex operai, da tempo di ventati funzionari delle organizzazioni e dei partiti, i quali vr.e11no considerati come appartenenti alla class~ degli 'impiegati e non più dei proletari veri e propri. Ad ogni modo i capi, i dirigenti più influenti sono sempre elementi d-i origine ' borghese e più specialmente piccolo-borghes~. Non diamo a priori a questo fatto per con•· to nostro piì.t importanza di quel che meriti. flli uomini che occupano posti di fiducia nel movimento rivoluzionario va-nno giudicati non per la loro origine, ma per l'opera Joro, per la loro capacità, sincerità, fede. e spirito · di sacrificio; e ~ conveniamo che assai spesso degli elementi di origine borghese hanno doti di tal genere, che màncano in tanti proletari. Pure non possiamo non rilevare ·il fatto, quan do ci troviamo di fronte ad un partito che per screditare gli altri partiti proletari e rivoluzionari non trova di meglio che di trat- ,. . tarli da piccoli borghesi. * * * Indipendentemente dalle i_ntenzioni e buone volontà dei singoli individui, certo il fatto che un partito rivoluzionario sia guidato da elementi usciti da una data classe sociale non può non influire sulla rivoluzjone se e quando la rivoluzione avverr~. D'altra parte non si può evitare che ad un partito di rinnova-, mento e di liberazione aderisca.no elementi provenienti da classi diverse da quella più direttamente interessata ad emanciparsi; que- -sti elementi, anzi, come abbiamo visto, possono èssere di. un aiuto prezioso. Indubbiamente il pericolo che questi elementi portino, quando sono in numero rile-- vante nella rivoluzione delle tendenze di clas- ' :se, è sempre possibile - salvo che in un caso: che- il programma del partito trionfante con la rivoluzione vale a dir~ di quello ohe darà alla rivoluzione il maggiore slancio ed il programma più· bene accetto, non sia un partito di governo, non si proponga di andàre al P~- tere (sia pure a fin di bene), e non vogha neppure momentaneamente rimpiazzare le ,classi e le caste spodestate nei loro privilegi di potenza e di ricchezza. In t~l caso gli elementi provenienti dalle .classi borghesi o piccole borghesi sanno fin B"blioteca Gino Bianco da prima che non solo la rivoluzione non da,- rà loro posti di privilegio nè vantaggi, ma che li priverà anche di quelli che fossero loro rimasti nella vecchia società ed a cui priroa non avesse rinunciato. Le tendenze ,anche in• conscie, di classe non avrebbero modo di ill;l,- nifestarsi, Ì,~rchè non solo sarebbero spar1te le vecchie differenze, ma non sarebbe ammes- ~o affatto il sorgere d' alcuq,' altra olasse n casta dirigente di qua;ls1asi specie. Ma di partiti che si immunizzino a pr10n contro ogni possibilità di diventare la ~lasse o casta dirigente di domani non v'è che !'anarchico. Esso potrebbe, a rigore, essere anche pieno di elementi provenienti dalle cl:trssi borghesi o piccolo borghesi, senza che ciò significasse pe~icolo alcuno di deviazione antjproletaria. Eppure, manco a far lo a postr1, è prop~io il movimento anarchico che più manca di tali ·elementi ; o che, quando ne a· cquist;:t, ben presto lj perde qu"asi tutti, e li vede o esulare in altri partiti più promettanti o a poco a poco eclissarsi e sparire. Ed anche ciò non è privo di significato. LUIGI FABH!iI. , Ancorsau Scienza e Anarchia Necessitàe libertà ·Le osservazioni che qua e là ho scritte in questi ultimi tempi sui rapporti tra Scienza e Anarchia, e sopratutto il fatto di aver trattato da assurda la definizione che Kropotkin dava dell'Anarchia - « l' Ànarch,ia è una concezione dell'universo basata sull'interpretazionr~ meccan,ica dei fenomeni che alJbraccia tutta la natura, non escl'ltSa la vita della società » - hanno scandalizzato alcuni compagni, i quali non comprendendo, certamente per colpa mia, quel che io intendevo, mi han fatto dire che l'anarchismo non sapeva che farsi della scienza, e della filosofia, e si sono sbizzarrì ti a di .. ..tnostrare le grandi benemerenze della scienza e a dire che l'anarchismo è una concezione generale della vita, cioè una filosofia, senza poi toccare per nulla il punto ohe vera.mente 10 avevo posto in discussione. Cercherò di spiegarmi più chiaramente. La.sciamo andare la filosofia, di cui si danno mille definizioni di verse e ohe spesso è dav~ vero come dice ironicamente un filosofo che ' . non brilla egli stesso per soverchia chiarezui,

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