Pensiero e Volontà - anno III - n. 2 - 1 febbraio 1926

,. PENSIERO E VOLONTA' 29 qualunque veste si anunantino. l\ila gli anarchici non soffrono di queste fisi111ee non pretendono a monopoli, i quali sono inutili per un partito che non aspira a dirigere nè a Comandare. Essi si •1imita.no quindi a cercar d1 impedire agli altri partiti, che ne avrebb~ro men diritto di loro, quel monopolio del movi1nento operaio che non vogliono per sè e che rjterrebbero in ogni caso deleterio ~gli inte-. ressi del proleta'riato. La verità poi è che, in pratica, le suddivisioni sche1natiche dei varii partiti in distinte categorie economiche, in rappresentanza d1 elassi di verse e nettamente separate l'un a àa1r al tra, non rispondono spesso alla realtà. AJl'ingrosso e, per dir così, in lontananza, certe distinzioni hanno una apparenza che fa a prima vista una certa impressione, che appaga magari il nostro spirito di parte· o i nostrj schemi n1entali ; ma da vicino, esan1inati i tat- • .. ti nei loro ele1nenti, coteste catalogazioni risulta no assai arbitrarie e si vedono non di r~ dt• s1nentite e contradette dalla più ele111entare realtà. In ogni partito o movin1ento un po' vasto, che non sia cioè una :formazione artificiosa d1 piccole clientele intorno a interessi di singoh, n1entre putroppo le masse di n1anovra, stru1nento passivo, sono sempre fornite dalla classe più diseredata, gli altri elementi provengono, mescolati. in proporzioni variabili ed incostanti, dalle più diverse classi sociali; ed il loro atteggian1ento è deter1ninato dai fattori pii.1 svariati, fra i quali predon1ina spesso quello econo1nico. questo è vero, ma non sem.. pre coi n1edesimi effetti. Le idee ed i sentimenti hanno la loro influenza· sull'atteggiamento degli individui e dei gruppi; e non di rado quelli si sviluppa- . no in ambienti contrastanti, indipendentemente dalle con°dizioni sociali. E se ~ vero che queste condizioni esercitano una loro influen-- za determinante sulle iaee e sentin1enti, non la esercitano sempre nello stesso senso ed in tutti. Per esempio, la n1iseria può in certi casi eccitare sentimenti di rivolta e idee d1 libertà, e in molti altri casi lo spirito di soggezione e l'adattamento alla schiavitù; e così pure il . benessere può essere ·fonte di movimento e cagione di stasi. Individui di una stessa clas·se possono, da un deter1ninato fenomeno sociale identico essere spinti gli uni verso una direzione e gli altri verso un'altra. N·on si può dunque apr1oristicamente stabilire, fuorc;h.è in modo molto vago e generico praticaro.ente inutile, un caratt~re sociale pre- , . "blioteca Gino Bianco . c:1s0 per ogni partito. V ed i amo bensì, 1na non sempre con una separazione troppo netta, da un lato dei pa· ..,iti borghesi o capitalistici e _dall'altro dei arti ti proletari,. se ci atteniatno agli interessi che prevalente1nente di tendono ed ai progra1nmi di realizzazione che si propongono; così come possiamo all'ingrosso distinguere i partiti di libertà da quelli nen1ici della libertà. 1Vla lo scendere a partico-- la 1·i attribuzioni, assegnando quel partito alla grossa borghesia. e questo alla piccola, l'uno al capitalismo industriale e l'altro al1'agrario, questo al proletariato salariato e l'altro all'artigianato o alla gassa burocrazia. ecc. ei sembra davvero puerile. * * * !Vla se è· amn1issi bile, come sopra abbian1 detto, una divisione generica tra i partiti della borghesia e quelli del proletariato, trR. })tlrti ti conserva tori P- parti ti avver~i al pote-re, il precisare un carattere dì classe o sottc.classe per ciascuno dei partiti fuori o contro la classe dirigente, i quali vogliono r1forn1are la società pel bene di tutti e fanno per ciò diretta1nente appello, con metodi e program1ni diversi, ai dominati ed ai salariati, alle forze popolari e proletarie, a tutti coloro che soffrono a causa del sistema vigente, è una cosa ancora più ridicola. Le classi soggette si mescolano in tali pn rti ti in proporzioni diverse e contrarié ad ogni apriorismo sche1natico. Delle volte un partito che ha un program1na e;he a noi sen1bra «più borghese»~ raccoglie nelle sue file un maggior numero di proletari che un alt1~0 partito d1 1netodi e finalità classiste più avanzate e intransig~nti. Non è dunque la Composizione nun1erica che può essere per noi elemento d1 giudizio. Ed in quanto ai prograrnn1i, v~ con s~ che ogni partito, il quale aspira ad ottenere j I n1aggior seguito nella nun1erosa classe. dei proletari, vanta il programma proprio come il ((più proletario» fr~ tutti. L' esan1e del le idee, dei progra1nmi e dei n1etodi ci offre certamente j 1 mezzo di valutare e graduare i varii partiti. a seconda che l'interesse del proletariato, o meglio la causa. della sùa liberazione, ce ne sembra più o meno avvantaggiata; n1a è ovvio che tale valutazione e graduazione è del tutto soggettiva; è una op1in1 ione che ci sembra giusta e buona e per ciò cerchiamo di propagarla, ma non t possian10 affern1arla come una verità obiettjva o scientifica, cui debbano inchinarsi anche i nostri àvversari. Noi esaminiamo le idre e

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