Pensiero e Volontà - anno III - n. 2 - 1 febbraio 1926

28 PENSIERO E VOLON'IA' di Nicola I di riconoscere la ,cos.ituzione finlandese era ancora vivo nei ricordi di tuttj; ma Alessandro Il era amato, in specie a fielsingfors, e, quando nel 1818 co1n1nc1ò la guer 4 ra con la 'furchia, l'armata finlandese (otto battaglioni di tiratori)' andò alla battaglia con entusiasmo e si distinse sempre nei combatti1nent1. Niente di tutto ,ciò è più ri1nasito doro ohe Alessandro 111, 1ncoragg1ato dal partito di Katscoff - quello dei padlroni in~ dustriali dì Mosca - e N icoia 11, spinto dai gesuita Pobedonostzef:t, ebbiero soppressa. l'au tonomia finlandese e manomesso perfino l'in segnamento delle sue Università. I .picco~i· borghesi nel Uno degli errori soci-0logici, che hanno avuto conseguenze deleterie nella vita pratica dei ·partiti, sopratutto dei partiti di · rinnovamento e di liberazione umana, è stato quello che sotto l'influenza- dello sviluppo scientifico ' . del secolo, scorso e più specialmente dello sviluppo delle scienz_e esatte, ha preteso di cataiogare i fatti umani dai più semplici ai più complessi in determinate categorie schematiche, come se si fosse trattato di fatti fisici e chimici, sempre uguali quando sono il prodotto degli stessi elementi posti nelle meèlèsime condizioni. A tale· errore risale l'abitudine degli scrittori marxisti di catalogare, partendo dal punto di vista unilaterale del determinismo eco- . nomioo, tutti i partiti come espressioni specifièhe di• singole categorie economiche. Così, per essi, il partito socialista è - naturalmente - "l'espressione politica della classe salariata e proletaria; il partito conservatore quella della grossa proprietà fon diaria e latifondista ; il partito clericale, della borghesia terriera ; il partito liberale, della borghesia industriale ; i partiti democratici, radicale e repubblicano, dei medi ceti, come esercenti, i,mpiegati, pice;oli proprietari, prof es sionisti, artigiani, ecc. e na volta incasellati i vari partiti, scegliendo per sè la casella più simpatica e assicuratrjce d'una maggioranza numerica, almeno, nominale, ogni polemica diventava facile. cc Noi siamo il partito del proletariato - . essi dicevano - e tutti gli altri sono partiti borghesi ». Il che era relativamente vero, se si badava più agli scopi che alla composizjone nun1erica e· qualitativa, e sopratutto se per B"blioteca Gino· Bia CO N è questo è tutto. Le n11sure oppressive oontro le Università hanno fatto si che migliaia dri. giovani finlandesi sono andati a fa4 re i loro studi nelle Università germaniche, e noi ne vediamo ora (1) jl risultato: essi lavorano nei ranghi deHe guardie bianche, per conquistare la .Jj'inlandia alla Uerman1a. PIETRO KROPOTKIN. (1) Ricordare che Kropotkin scriveva tutto ciò ai primi del 1918, quando la guerra europea non era ancora tèrminata. Malgrado tutto, la Finlandia è riuscita a conservare la sua indipendenza nazionaie. 1l traduttore. . - . movimento proletario . <tsocialismo» s'intendeva non un par_tito politico determinato bensì in senso ampio l'ideal6 della totale emancipazione umana da tutti gh sfruttamenti e da tutte le oppressioni. Ma non era più vero affatto, quando uno solo dei partiti con finalità socialistiche s'arrogava, per sè, esclusivamente, questa qualità di partito del proletariato. Ho già esaminato un'altra volta come assurda sia questa pretesa di un partito· poJ itico, sia pure a larghe basi proletarie, di autoeleggersi a rappresentante di una classe così vasta e numerosa come il proletariato. 'rutti i partiti, i corpi, le agglomerazioni di mass~ sono nella maggioranza nun1erica, o proletari o di origine proletaria, anche il partito cleri- · rale, anche il fascismo, anche la polizia, - se si sta, 'naturalmente, al solo fatto materiale della classe cui la maggioranza degli individui appartiene. Se invece si bada allo scopo che i varii partiti si propongono, allora avrebbero diritto a dirsi partiti o movimenti del proleta,riato tutti quanti quelli che se ne propongone la liberazione dalla oppressione salariale, -- sian9 essi repubblicani od anarchici, socialdemocratici o coinup.isti, riformisti o sindacalisti. E se una preferenza si dovesse fare, se. un partito vi dovesse essere che più degli altri potesse vantarsi « partito del proletariato », questo non potrebbe essere che l'anarchico, sia perchè in proporzione esso. è quello in cui gli ele1nenti non 11roletari sono pii1 rochi, sia sopratutto perchè il partito anaròhico è quello che si ·propone una liberazione pjù radicale ed effettiva del proletariato da tutti gli sfruttarnenti ed oppressioni di qualsiasi specie e sotto· •

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