Pensiero e Volontà - anno III - n. 2 - 1 febbraio 1926

PENSIERO E VOLONTA' 45 generale, un largo fondo di verjtà, non poteVJ: soddisfare i conosèitori ~ei testi biblici ai quali non può sfuggire !}intimo legame esi-. stente t:ra le figurazioni estetiche di alcuni passi profetici e buona parte dei Vangeli; nonchè il significato storico e nazionale del messianismo ebraico. , · Pertanto un'altra corrente di critici, di cui è rappresentante massimo lo Strauss ( è fra essi Proudhon), si diedero al lavoro di sceverare dal Nuovo Testamento l'elemento proveniente dall'adattamento di passi profetici o altrimenti biblici, nelrintento di ·giungere, per via di eliminazione, a stabilire il nucleo ge- ·nuino della yit~ e del pensiero di Gesù. 11 metodo era veramente scientifieo e il risultato che se ne attendeva sembrava ricco di promesse. Senonch~ lo Str_auss finì per accorgersi che l'eliminazione, passo a passo, diventava t0tale ed escluse la possibilità di ricostruire comunque, in base al n1ateriale esistente, una biografia di 0-esù. A questo punto la critica negativa riprese nuova lena, ma Alfredo Loisy 1 riprendendo la. rotta abbandonata dallo Strauss, affern1ò ooe tutto ciò che si è detto di Gesù è semplice applicazione di passi profetici, ma che tuttavra è certo che egli esistette. Senza la sua esistenza 'non si spiegherebbe la nascita del cristianesimo che è la trasformazione delle credenza ' in un Messia da venire in quella di un Messia venuto. Un avvenimento proporzionato deve esservi in mezzo a queste due fedi, e questo non può essere dato da altro che dalla presenza di un uomo ohe si fosse creduto o fosse stato creduto il Messia: Gesù quindi. Il lavoro del Qouchoud prende le mosse da questa sitqazione. Il Ooudhou_d riprende interamente, con rara competenza e maestria, tutto l'esame degli ele~enti storici, cristiani ed ex- .tracristiani, intorno a Gesù, dimostrando, ciò che del resto ora.mai si sapeva, come i primi non sono altro che no proieziòne ad ho1ninern del messianismo politico e occasionale dei profeti e gli altri interpolazioni o falsificazioni. Ma il contributo tutto nuovo ch'egli porta alla quistione consiste nell'avere scoperto çiò appunto ·che aveva trattenuto il Loisy nella posizione positiva, cioè la spiegazione dell'anello dj congiunzione .d~i due stati messianici, l'attesa e l'avvento. Questo avvenimento, che fu come il fermento della nuova orientazione della società ebraica da cui sorse il cristiànesimo, il .Couchoud lo identifica, con acume veramentè geniale, in una visione mistica, di cui .. ibl96teca Gi o Bianco è cenno negli Atti deg] i apostoli, che partì da· Pietro e a cui gli altri si associarono. Tale soluzione, oltre ad essere perfettamen- • te soddisfacente per la quistione in sè, getta · anche nuova. luce su altre quistioni secondarie, noµ u,ltinio il dissidio tra lo scuola di Pietro · e quella di Paolo .. Per quest'ultimo infatti il Messia è soltanto morto « secondo le scritture» cioè secondo l'interpretazione largamente messianica del cap. 53 del libro creduto ai tempi di Paolo, di Isaia. Nonostante una certa aria di reticenza e .di snobismo che inquina la virilità tlela tesi nelle • parti non strettamente critiche, il libro del Couchoud è tale da meritare la migliore fortuna, com'è da augurare all' l tali a, che in proposito ha· molto da apprendere, un ·editore che glie lo faccia conoscere; giacchè il libro di Milesbo, unico del genere uscito da noi, Col cedere troppo alla tesi e con i gravissimi errori di interpretazione testuale che presenta e che l'autore non ebbe la lealtà di emendare, ha co,npromesso grave1nente la quistione. GAETANO MARINO. Rivista delle Riviste FRANCESCO BoNANNO; L'interno della Terra. - ( Zarathustra, New J ork. - n. 6 del 15 dicembre 1925) Non è ·priva d'interesse, benchè diversa dagli argomenti che più ~n1ian10 trattare da queste colonn~, la discussione di cui ci riferisce il Bonanno in questo suo arti~olo : se cioè l'interno della Terra sia, come comunemente si è ritenuto fin qui, di matel'ia incandescente, liquida e gazosa, oppure di materia solid~ come han cominciatò a sostenere da alcun tempo diversi scienziati americani. Ne} numero di agosto del 1924 della_ « Scienza per tutti » di Milano si levava alle stelle -i opinione 1dliOliviero Lodge, il quale sostiene che la Terra, al contrario di quel che si è so- • stenuto fin qui, deve nel suo insieme essere solida come il vetro o l'acciaio, e che la· rocc~a sotto la pressione dei materiali sovrastanti non potrebbe fondersi, comunq~e riscaldata; per cui, nònstante l' al~issima temperatura, rimarrebbe sempre allo stato solido. I vulcani non possono essere considerati più come prova <lel1'esistenza del fuoco a grandi profondità,

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