Pensiero e Volontà - anno III - n. 2 - 1 febbraio 1926

PENSIERO E VOLONTl\' 41 · ---------- QuestQ perchè il rumore monotono ed altre ele• menti ambientali impediscono che la fatica meccanica trovi una distrazione nel pensiero. Ma in migliori condizioni di lavoro, con un orario proporzionato al1a pena, (il lavoro è pena, ~empre) ..il lavoro quasi interamente meccanico non sarà peggiore del lavoro semiautomatico. Insisto su questo punto perchè ritengo che . .sarebbe errato, · in una società comunista, impiegare gli iµtelligenti in lavori di concetto e monotonj al tempo stesso. Per un poeta, per un filosofo, ecc. qualche ora pa.ssata in un lavo1·0 del tutto meccanico servirebbe di stimolo, determinando una reazione fantastica o logicizzante. Il lavoro monotono e ehe richiede at· tenzione· continua, com'è quello del· contabile, dell'orologiaio, ecc., dovrebbe durare poco in . ' modo che un largo margine di tempo permettesse a colui che lo esercita di reagire a quel processo di irrigidimento. mentale che ·è comune in questo genere di occupazioni. 1 Quanto agli I artisti, abbiamo notato come la produzione arti~tica abbia per condizione di sviluppo esecutiYo un certo grado di a.utoma, tisn10. Ebbene, i pittori, gli scultori, ~cc. po .. tranno. utilmente alternare l'attività della · grande a'rte con quella dell'arte applicata. Nel Medio Evo, i grandi artisti uscivano dal!, botteghe, e molti artìst1 odierni non sdegne. rebbero · di ocou parsi di arte applicata. Concludendo, possiamo dite: che l'abitudine ad un dato lavoro è positiva solo quando non vi è diminuzione psichica ed è quindi ne- ' ' ' cessario distribuire le occupazioni tenendo conto delle particolari tendenze ed attitudini, cercare èli rendere possibile il variare delle o~ cupaziÒni, limitare le ore di lavoro in proporzione alla pena che il lavoro determina. . · C. BERNERI. -:, Per noi ,patria ~ il n1ondo, ~ome l'acaua . . pe1 pesci. · . J)e vulgari eloquen tia, I, o. DANT.E A.LlGHIERt. La libertà consiste non nell'avete un 1 :1drc,n~ giust<,, ni:.t net non · averne alcuno. De . rep-ublica. CICERONE. E3bi tee G1 o • 1anc I Libri MAX NETTLAU: Miguel Bakunin, la Internaciooal y la Alianza en Fspana (18681873). -- Edit. · Biblioteca de « La Protesta », Buenos Aires, 1925. - Preci o S. 1.. Quel forte e instancabi"re lavoratore che'· e il nostro eompagno E:d amico Max N ettlau ci ha dato nel volume che abbia.mo sott'occhio un lavo~~o che rie1npie l'.animo nostro di fiducia i~ noi ~tessi e nelle nostre idee. N ai.. vi assistiamo al pFimissimQ sviluppo. del~e idee anarchiche e internazionaliste in Spagn~, verso il_ 1868; e c'è da resta~~e sbalorditi, og1i, al pensare con quali scarsi mez.zi un pugno d'uomini oscuri hanno cominciata la propaganda d'una idea in ~ssoluto contrasto. con tutte le idee e pregiudizi del tempo l0ro in un ambiente refrattario, riuscendo in pocni anni a costituire µno dei m~vi~nti più interessanti di Europa, ed· il partito proletarj 9 pjù forte della Spagna. Max Nettlau narra con la più scrupolosa esattezza anche nei minimi particolari, e citando ogni volta le fonti delle suè informazioni, come in- seguito al viaggio che vi fece,~ per incttrico d:i Bakunin, l'italiano Giusep1pe- .Fanelli nep'inverno del 18'68-69, sorsero in Spagna i primi nuclei della, In.ternàz.ionale ,. come si svilupparono ed in poco ten1po costi• tuirono una delle p-iù nu~erose «branche» del--~ la .celebre associazione·. Destano una viva curiosità quelle lettere, ri-- p1·odotte da -~ettlau, fra Bakunin e Fane1li non tanto .per il loro linguaggio cospirator10, quanto perc-h~ vi si scorge l'asso,luta povert:\ · di quegli uon1ini, che si mettevano all'impresa, di sconv,olger•e un mondo con pochis8irp.i s\1ldi, co,ntinuamente assillati dalla necessitl di pç,-- che lire. Se a tanto ess1 riuscirono, ~ il 1n,)vi1nento · iniziato da loro si è tanto !'Steso da· . ' esserne oggi i seguaci innun1e·:evo!: su tutt,1 la terra, dopo appena cinquanat'anni, ~aren1mo stolti noi a dubitare delle ,uc sorti' o~gigiorno, solo pe1 fatto che la crisi partorita dalla guerra ha fatto sorgere delle difficoltà straordinarie che forse s'è avuto ìl torto di• non prevedere, 111ache ad ogni 1nodo non possono annullare una spinta spirituale e socialf ormai secolare. Contemporaneamente o quasi al }.,anelli si recarono in Spagna .Elia Reclus e ·Rey; n1a que,sti fu1·ono sedotti di piì1 c1ai n1ovi1nenti Ye

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