Pensiero e Volontà - anno II - n. 16 - 16 dicembre 1925

384: PENSIERO E VOLON'IA, che diede luogo alla sua tamosa espressione. Che ne deriva·~ Ne deriva questo : - noi siamo in uua disputa (in un ambientein cui il motivo ispira tore della vita sociale è la religione nazionale) tra coloro che inteudono tollerare la c.lo1ninazione politica straniera, heti di conservare le forme del culto religioso, e gli altri che, pieni e preoccupati dello spirito di quella 1·eligione, sono condotti a non vedere nemrneno la dominazione straniera. 'l'anto gli uni che gh altri sono dei decadenti, che hanno, a 1n-0d-0 loro, ciascuno una metà scamb~andola per l'intero. La disputa viene risolta, sì, ma formalisticamente, con nient'altro che con un bi sticcio. Si r~uò dare a questo bisticcio altro valore che quello, del ripiego dialettico 't O, se un fon• do, non ]ogic!o ma psicologico, c'è, puo esso es. sere in altro che nella consapevolezza intuna della hontà del n1etod-0 scelto al fine della ricostituzione dell'unità spezzata, può esser connesso con altro che c9n la contingenziahtà del tempo, del luogo e delle persone 'l · NI a la storia camm1na, e quelle contingenzt' sono tramontate e per sen1pre. La loro trage~ dia ci può riempire c.li rnahnconia, ma è a.s~ 1;urdo pensare che la linfa estratta da un 111Oribondo possa, innestata sui vjv1 - se sani o ma1atj è un altro conto - rit1scfr loro salu-- tare. Piangjamo sui cadaveri, se piace; ma rin10viamq1i da noi. AI,~ri tempi, altre battaglie ' OH. DESPLANQUES: <Jommunication (Plus Loin, Parigi, anno I, n. 7 del 15 settembre 1925) Ritraee1antlo quasi 11 programrna stesso dPJ Ja Rivù,t,a, il cornpagno J)esplanqueR espone Hl questo Tùodo i bisogni odierni del n1ov;n1en1,o anarc.;hirù: « La crit1ra sociale <:' stata· fatt,a, e fatta bene e abbondante1nente. N cu v' i1 istituzione borghese che trovi oi~g1 un d1:tensore ('CH· _ vinto. <)ggi noi <·.i pon1arno ~op1·atut o qucf-ìt,• qujstioni-. eo1ne <·ondntsJ e co1n0 organ1z1.,i.rSi per esse re capaci cl 1 v1ve1·e sr.nztt e hc '-1 f;1 :1 !,. _ sogno <l'antorita't >>. Non mi sembra <:.he 11 co111pagno 1Jes111anqHt• abbia reahnente indov1nato Ja cond1 izione u 1 nisogni odie1·ni deJ nost1·0 1110· 1n1~nl-0. Uerto la, critica. sociale ò stata fatta, L>eue (\ abbondan_temente com'eg1i c.l1ce,n1a eia cio non deriva che noi siamo già a,l punto da poter ct1re : ecco, ormai ogni ostacolo alla nostra attivi th è superato, yedif\1110 come dobbian10 vi v,,_ re P organizzarci in modo da non avere hiso-- gno di autorità. 'l'ra. il trionfo deJ le rag1oru Biblioteca Gino ■ 1an o della critil'a anal'ch1ca. e'è di n1ezzo un ost-acolo che no11 può saltarsi : la persistenza deIJe istituzioni dì cui teoricamente noi abb1c1n1O trionfato e, quel eh' è peggio, attrave:rso la pel'sistenza di queste, anch,.; quella della men talità e della psico logia ad esse inerenti, nell' a1nbien te generalt-. J, A rne sembra dunque che 11 problema· scot tante dell'anarchisn10 non stia nella prass! della vìt;:i anarchica, n1a in una sintet1zzaz1one. di principi e sopratutto in una concentraz1011e e t;OOrdinazione d1 energie che possa.no rerrr1ettere di abbattere anzitutto nella, realtà ciò che ~ st,ato svalutato nel concetto; poichè è sullo stesso terreno occupato dalle vecchie società\ e non altrove, che c.lovra sorgel'e la nuova. so eietà. anarchica, e po1c11è le 1nodalità della, v1ta anarchica, già del resto anch'esse sufficientemente ,-;volte e diffuse, r solo da.Ha app}jcaz10 ne pratica che attendia1no sia il definitivo collaudo sia la dimostrazione di ùover entrare 111 nuove fasi di elaboi-az1or1e. Il problen1a di oggi è l'azione, la 11resa 01 possesso della storia: se ciò debba farsi alla spicciolata o in ben articolate falangi, F;e da sol-i e, c•on alleati, se in singole zone o su vasto fronti, se subito o fra quale.be te1npo - ecco -;,ò che pre1ne discutere. Certo nessuna idea è definitiva, e tali non saranno e non potranno essere le idt;e, o 1nolte i dee1 diell' anarchia. suscettib1 li sempre, se non altro di approfondimenti, d1 eorrezionL d1 a1npiamenti - perchè nell'anarchia di veran1ente essenziale e i1nmutabile non e'è che nna cosa : 1 'aspirazione verso di essa sentita r.ome inerente alla natura un1ana, con1e la sua surema, più pura e più alta espressione. La r~elaborazione teorica è sempre in atto, ma non è questo il compito, 0 il con1pito ·preponderante, di oggi. Questo co1npito rin1ane e rin1aTrà se1npre più urgentemente quello della sìntesi,. del contatto, dell'ìntesa. ----- « Se si 1naneggiassero più i libri che le armi non sj vedrebbero tante stragi, tanti misfatti e tante brutture, tanta insipida e tetra. lussu- . l'la ». .A.Ll)O MANUNZIO Redattore rqsponsabile: GIUSEPPE TURCI. SOCIETA' ANON. POLIGRAFICA ITALI.\N. Via Uffici del Vicario, n. 43 - Homa.

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