Pensiero e Volontà - anno II - n. 15 - 16 novembre 1925

360 PENSIERO E VO·L01 NTA' Del resto ciò che M. in seguito consigiia di fare è precisamente la realizzazione di que ... sto ordine da parte degli anarchici; in verità, il portare · le masse sotto .il controllo degli anarchici, il rivendicare di fronte allo Stato )'autonomia, e l'extraterrito.rietà dei gruppi anarchici, l'impedire le formazioni statali o le centrali di Potere, se devono essere azioni pratiche e realizzabili altro non possono essere se non la creazione~ per azione degli anarchici, di una fo.rma d'ordine basata sulla libertà. Ma è possibile la .coesistenza dell'anarchia e delle forme statali 1 Per parte delFanarchia sì, perchè essa come fo:rma più estesa e progressiva comprende ~ spiega la natura e funzione degli Stati, e r1e eredita quanto ,vi è di storicamente permanente, ma lo Stato, per la sua natura sistematica e quindi unilaterale e dogmatica, necessariamente deve tendere alla distruzione della sua negazione, cioè dell'anarchia. Questa inevita. bile ass~nza di reciprocità nella mutua tolle· ranza. tra Stato e Ana:rchia implica la reduzione di uno di essi a tendenza nella realtà dell'altro, come è dell'anarchia nella presente società degli Stati. Un'azione degli anarchici diretta a capovol. gere questa situazione non può esaurirsi ne! fatto insnrrezionale e ne1l'operare durante la rivoluzione. Pe1~ so_t.trarre la produzione al e:ontrollo de11o Stato, eliminare le classi, orga-- n j zzare la nuova produzione, gli anarchici devon?, prima de11a rivoluzione, organizzare, com~ :forza politica, i quadri atti ad operare ]a trasformazione, ed acquistare la necessaria conoscenza e pratica della tecnica sociale. Non è possibile rimandare questa preparazione tutta al periodo rivoluzionario. Che ·la rjvoluzione avvenga per causa di guerra, o di c:risi economica della società capitalista, o per C'ontraddjzioni politjche tra le classi di uno stesso Stato, verrà un momento in cui le organizzazioni deboli rivoluzionarie saranno re1ativamente pi 1 1 forti del1o Stato, ma sarà la forza relativamente più forte, per quanto assolntamente debole, che centralizzerà allora at. torno a, Sè tutta la vita sociale. Essa ::1.pparirà storicamente come la· forza efficiente della rivoluzione. Nulla vieta che tale forza sia l'organizzazione anarchica, nulla vieta che gli anarchici farJCiano non diremo . ' . Bibljoteca Gino Bia·nco l'anarchia da soli, ma l'anarchia con le loro sole forze, nel consenso di tutti. P. Nel prossimo n-umero 1·itornerò sull' argomerito, non per_ risponde1:e a P. col quale sono fondamentalmente d'accordo, ma per profittare deile site osservazioni ,e chiarire meglio il mio concetto. Errico Malatesta. La vera religiosità non è nel mistico abbandono, bensì nell'energico sforzo dell'azione che crea, traverso l'esperienza dei contrasti, le superiori armonie. A chi si duole delle miserie di questo mondo non abbiamo che un consiglio da dare: con1batti, lav-ora per renderlo migliore. Non sperare nessun aiuto dall'alto, confida in te solo. Non c'è nulla di predeterminato, non e' è nessun destino che t'impedisca di trasformare la realth. Non dispezzare troppo il nostro u111ano potere, non declinare le -tue responsa. bilità rigettandole sull'incosciente natura o sulla predestinazione divina, ma cerca di estendere invece la sfera del dominio umano. L' ordine del mondo non è un disegno pref9rmato fin da' principio, ma si viene a poco a, poco attuando per l'attiva collaborazione· deg'innumerevoli soggetti d'esperienza ; la realtà non è perfetta, n1a dai nostri energici sforzi attende la sua perfezione ; alle nostre volontà è sospeso l'avvenire del mondo. Non ci rifiutiamo dunque di dar l'opera nostra con la comoda scusa che .. esso andrà avanti anche senza di noi: ogni atto lascia il suo incancellabile vestigio, nulla è reahnente perduto. Ogni goccia di sangue versato, ogni parola detta, ogni pietra sollevata, ogni _fugace lampo di pensiero ed ogni contrazione di muscolo hanno un valore eterno nella storia del mondo, in quella storia più grande e piì1 vera delle nostre piccole storie frammentarie, in quella storia che non sarà mai scritta, ma dove tutto rimane scritto. Antonio Aliotta. Redattore r~sponsabile : GIUSEPPE TURCI. ' S01CIETA' ANON. POl ..IGRAFICA ITALIANA. Via Uffici del Vi-cario, n. 43 - Homa. \

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