Pensiero e Volontà - anno II - n. 9 - 1 agosto 1925

• PENSIERO h VOLON1'A' 199 combattere la controrivoluzione e gli a.vver- · sari del maknovismo si macchiarono di fatti abominevoli come la tristemente celebre istituzione ,bolscevica. V'era oertamente una forte corrente anarchica nel movimento di lVIakhno, mn era una coqente e nulla più. Si cade dunque in grave erroTe a ,batteziZare per anarchico tutto il movimento, allo stesso modo che sare1bibe erroneo il dire a.narohica la rivoluzione russa, solo perohè. una forte corrente anarchica vi si manifestò dUirante le g!ioirnate di ottobI"e 1918. Io oredo c.he prima o poii, se il morvimento non fosse sta,to sconfitto, il dissidio sarebbe sarto tra 1Iakhno e gli anarchie.i. s~, ne ebbero sintomi notevoli; e basta ricordare, in propos.ito, la risoluzione significativà vota,ta dal .co;nvegno anairchioo in agosto del 1920 sul movimento maknotvista. Si sa che vi furono dissensi piuttosto aspri tra lVIa.khno e qualche anairobico conos-ciuto ohe non vo leva totllerare la dittatura di lui e del suo stato maggioire come pure il suo modo d'agìrè non sempre anarchico. 1Jn fervente maiknovista, P. A.rcbinOtff, ha scritto un libro sul movimento di Makhno e lo si può considerare come lo storico ufficiale di esso (1). Ai nemici del morvimento, maknoiv'ista diremo che n-o!Ilsi potrà mai dimenticare la }ot. ta instancaibtile condotta da, 1\1akhno contro l_'oocupazione tedesca, contro Denildn, retlaura e W rangel. Non si potrà cancellare dalla storia questo fatto, çhe i distac-camenti di l\1akhno hanno validamente cooperato a liberare l 'lTkraina e la Crimea e ohe i giornali com unisti furono pieni, durante un certo tempo, di articoli in lode di ~1akhno. Trat_ tare dia rha.ndito un uomo che, µo1 si loda è un agire da banditi ; per:chè non alt-ro che de1 banditi potrebbero incensaire un han~if"."' Un uomo sincero, che voglla giudicar~ obiettivamente, devie dire che un gran malinteso si è prodortto fra due parli della e.lasse operaia: n1a!inteso deploTevole certo, ma. non di più. L,a sto,ria dir~ chi aveva ragione. Per ora noi possiamo soilo 1 augurarci e sÌorzaQci ~he tut,to ciò non Ri ripeta . . . . . . . .. * * ·X· GH ana,rohici giudicheranno da se stess1, da questo abboz.zo sul n1ovimento russo, se l'azione dei lo'l'O comp~gni è sta,ta buona._ '1) Questo libro si è pubblicato l'anno scorso in franc,esE': P. ARCHINOFJr - L'histoire du mouvement makhnoviste - Edit. Librairie Jnternationale, Parigi - fr. 8,50. ·81b iot ca Gi o Bian·co Pe1·sO(Ilalmente, eccoi la mia opinione: il movimento anarchico 1n 'Russia è stato atti· vo, energico e denso di speranz~, ma ha mancato al -suo scoipo. Ha incontrato grandissime difficoltà 11el suo lavoro, e speCllahnente le pe.rsecuz.io!lli gli intr~:dciarono il cammino; ma 1 hisog.ria anche conìessare che· gli anaroh1ci medesimi so•no caduti in gravi enrori. Essi non compresero la lo['o, funzione stori,. ca,; e, jnvece di tendere tutte le loro forze per gittare ·in Russia delle solide basi per l'evoluzione delle idee ànair,chjc;Jie, per la loro profonda penetraiiione tra le masse '"1av<».-atricl, gli anarchici si sono l~sciati trascinare dalla illusione di una possibile e immediata rivoluzione anarchie.a in un paese ,dove, fino al 1917, non si sapeva quasi niente ·sull'anarch1smo e spesso non si sapeva distinguere tra anairchici e banditi. Non si è tenuto conto del fat0, che il popolo non aveva ancora Yissuto la vita soiciale e che gli operai non erano maì stati organiz,zati in sindacati. Ecco perchè il movin1ento. anrurchico ebbe . bensì dell'ampiezza. ,ma fu superficiale, brillante 1na erroneo; e l 'erro11:e hn, genern.to la debolezza del movimento. La, Rivo1uzione Russa ha dimostrato la saldeizza di base dell'anarchismo ma ha rivelato che la tatti-e-a impiegata fin qui dagli anarchici è err'11ta. I/ a:vTenire ci dirà se gli ·anairohici sapranno trarre un insegnamento da questa grande lezione storica,. A. LEVANDOVSKY. Ho S( ouito, trad4.1,cendo, con vivo inte1·esse l' espos1:zione docu11ientata di tutto q1.1,eRtoarticolo.,- 1na ora ehe son gi11Jtno in fon do devo aggiungere qual che altra parola alle poche note messe qua e là durante la traduzione. Si ha l'impressione che l'autore dell'articolo sia piuttosto indulgente coi bolsce'l!ich ,.,:· mri (Jn:esto re11de JJÌlt attendib1:li le notizie storiche da lui date sulle persec1.1zioni del gover'J?Jo ru.sso, contro gli anarchici. Quando poi egli eniettendo u,.n suo ap'])re.zzamento, dire che t1 ra bolsce1.,ichi e anarchie,,: è ques'tione di 1.t1i se1111>lice ,nal in teso, 1ni SP1nbra ehe esageri... Il ronflitto trci bolscevisnio e c111arc!?1.sniol,unai dall'essere· frntto di un Re,nzJ·l1·re1nali'.nteso, è la se1·ia, 1·ne1Jifabile e tragica conseguenza dell'insanabile con/I itto tra aiif orritcì e libertà, tra le concezione au,torita1·ia f ~fatale del Ro- <·ialisnio e della ,,rivoluzione e la concezione libPrta/J·ia ed anarchica. Nelle 1.dt1:me righe dell'articolo rni Re112bra,

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