La Nuova Europa - anno III - n.9 - 3 marzo 1946

--3 marzo 1946--------------- L:.f NUOVA EUROPA'------------------- 5-- L'ARTE di nert da piazza. Ma ti loro non era più un bieco lavoro da salotto, come ln una Londra fine di secolo, ma roba ~ ta::fc1a~ 0 f;• b ~c1~1~~e!Ja vg~~~t!, PERSEGUITARSI In tutte le forme di nefandezze crt. minose commesse allora si osservava sopratutto una maniera, anzi un ani· mo specJale: una tendenza, cloè, a godere dlrcr sportivamente della &G!• ferenza altrui. In Italia· per: molti mesi st è torturato, scannato, lmpic. cato o fucilato per le cause plù ru. Ulf e col procedimenti più diversi, quando non lo sl è fatto unicamente per predare, violentare o toglier ù1 mezzo qualche _perlcoloso antHascista, M~ son talvolta domilndato se In fon• do In fondo, nascosto tra le pieghe del nostro incosciente non esista un fatalo tragico 1ndUCerentlsmo verso tr dolore altruf. pisiche durante H parossismo di guer• ra. A mio giudizio fu quello uno dei phl demoniaci cedJmentl che Ja na. tura italiana abbia sublto nei ·secoU. Comunque con un tratto di penna fu cancellata allora un'intera tradizione di ·.gentllezza e dl. bontà per cul l'Ita– Jla andava prima fra 1e gentt. A volte ml vien da pensare che 11 gtgante.sco stravizzo di sangue e di torture a cui la Germania si è abban. donata dal '43 al '45 sino a culminare neHe inaudite scelleragginl di Buchen wald e di: Mathausen, non. sia statO che l'e!Cetto di un rigurgtto di cattt. vo sadismo scatenatosi su quella na• zlone. Non mal nella storia del mon· do l'uomo è stato più. lupo all'uomo come ln quei mesi. Per ritrovare solo un pallido precedente dl una. cosl atroce inventiva nel far soffrire li proprio simile bisogna risalire al fasti deJJ:J·nquisUZtone. alla implccaglone def Duca d'Alba, alla strage degll At blgesl. Si sarebbe detto a considerare la ramnata barbarie di certi tormenti che quello che al principio del seco. lo era stata un'ossessione sessuale !l• rnitata a pochi raffinati intellettuali Jnglesf, la fioritura di quei compiaci· menu· sadici cantati nell'Anactoria di Swimburne, e professati nelle camere imbottite di Mlstress Jenklns e dal chirurgo Meibonius e gli' orrori del satanismo e delle messe nere fosse dL sceso a invadere le menti i;:rossolane di questi Torquemada da strapazzo. ~~Udt·Iuseo di criminologia, l\Iuseo . d~ru;;.t,;~:\ti ~il~l ~I:t:1~1 i ~~~ A VICEJ'vDA L EOPARDI nel suo e Discorso so. pra lo stato presente dei costu. ml degl'Itallonl » aflermava nel 1824 una verità che purtroppo s'è fat· ta sp,mpre più palese durante gll ul· tJml anni del fascismo: e cioè che ea-Il itallanJ posseggono l'arte del perse. gultarsi a vicenda•· Le orrlbill cose che st son viste ac– Q{ldere in Italia spectalmcntc dopo l'8 settembre sino al termine della guerra ci verrebbe ,·oglla di dire che sono una riprova calzante dell'asser· zlonc leopardiana. Occorre però aggiungere che questa arte deP perseguitarsi, ti Leopardi la !imita più dbe altro afla conver~– zione. e Come altrove» egli dice e~ il maggior pregio 11 rispettare gli aJ_ tri ... cosi in Italia la principale e più necessaria dote di chi vuol conver. s.1re è 11 mostrar con le parole e coi modi ognt sorta di disprezzo verso al• trul •· A conslderai·e alcunt fatti e diporti di certa gente italiana duran• te l'epoca repubblichina non ci rie. sce difficile attribuire ad una vera e propria volontà dl perseguitarci a vt. C<'nda una delle massime ragioni del crollo ultimo dell'Jtalia. Una tendenza, dunque. un gusto del farci male a vicenda ·starebbe nel fondo della nostra natura? A tal ri· guardo è strano come mentre l'Italia• no che fu sempre considerato uno det popoll più umani, temperati, genero_ si, più nemici del sangue, di balzo e con la più grande lndif!erenza. in certi momenti cruciall della sua sto– rta sia stato capace di dimostrare non solo 11più gran disprezzo verso l pro. pri simili ma di raggiungere una ve ra e propria· efferatezza. Le bestiali torture 1nflltte con la più spensierata Indifferenza dagll aguzzlnf della poli. zia repubblicana durante i' mesi che precedettero il crollo der fascismo non starebbero a dimostrarlo? Ml si obietterà che quei torturatori venivan dal basslCondl. E' vero, però n~n tutti, taluno era pur dl Clneestra. zlone: e, comunque, eran popolo tta. llano anch'essi e ltaltant erano i Jo. ro Istinti. In realtà lo penso che Questn facl• lità a traCilcare cor sangue che il no· stro popolo non aveva mal dimostrato Sino allora, se non ln casi di violenta passfone sensuale, si è diffusa tra nol soltanto dopo I'oocupazlone tedesca. Furono i tedeschi e massime nell'Alta Italia, a contagiarci di quest'orrida Iue, perchè, pur durante 11 fnsclsmo. tn Italia c'è sempre stato ritegno nel l'uccidere. La soppressione dl un uo– mo è sempre stato un caso eccezio• nalo fra noi; aIla soppressione spie· eia, alle fucttazioni nel cimiteri, ali·~ e fosse• scavate da[ morituri, al tor. menu inventati n per n per puro diletto sadrco anche i p1ù scannati fa. scisti prima dell'8 settembre non ave– vano mai osato pensare. Il fascismo, tranne cast. sparadlcl come Quello di Matteotti, come punizione, non era an• ~~~. irl~~~~aen~ 1 n~nr~nor3~~:~~~1f!: t? saccheggio. Ma ecco è bastata che la Gestapo, instauratasl fra noi, cl mo. strasse qual'era la maniera clura <la usare perchè con quell'allegra procll• vftà ch'è Innata ·nello sbarazztno·che t1!à it verso agll altri, la feccia no· strana si è buttata sulla gioia di que. ste pratiche sanguinarle: a uccidere, a Impiccare, a saccheggiare, a orren. dere coi peggiori tormenti fislct e mo• rali la sacra maestà della persona umana. Son cose incresclosc da dirs[ ma son del parere ch'è megllo dirsele una buona volta per vederci un po' chla• ro in Questo garbuglio della nostra Mio Dio, avrebbero mal irnmaginato gli amici del Divino Marchese o gli Amis du Crlme o i dilettano del vampirismo, o l buongustai dei vari Jardins des Suppl,ices che tutte le loro crudeltà studiosamente rarrtnat<" sarebbero venute a un mezzo secolo di distanza a ossessionare le menti di alcuni marrani, e sl sarebbero rea. llzzate in una turba dli triviali per• vertltf, e da loro messe in pratica con ben altre audacie? Come ci sguazzarono dentro quei sordidi zelatori del nazismo in quel tempi di macabro cannlballsmo e un pò dappertutto, clttà e paesi, dovun· que cl rosse un sotterraneo capace dl spegnere le grida dei tonnentati! E i nostri? Con che lurJda efferatezza t.i eran dati ad .Imitare sulla sacra car. ne dt?lla nostra gioventù le masochl– sttcho torture df Gllle de Rais e a fare o chl ne tnventava dl più origi• nall e barocche! Ci misero •un estro da mentecatti, una fa!1tasla da gioco· :;~~~a edaf~i~~u~Lro di colpo, con Quasi per scusarli allora lo mt df. cevo che Ualtanl eran pur stati, if Valentino ed Ezzelfno da Romano e Barnabò. Perchè, pur esecrata, la co– sa era quasi \Tenuta dl n1oda! Ogni giorno st sussurrava dl nuove forme d'orrorl commesse sulle carni del po• veri patrlotU: sl cttav:mo nuove tro. vate di torturatori, i cui nomi eran dlventatr popalarl come t canzonettr– sti', come l grandi crimJnali: rll loro sr parlava con terrore ma con una cu– rloslt~ ma! celata, dllegglandoll, na• turalmente, ma non senza un certo sottile e morboso interesse. Ma anche allora cf sl dlmenUcò di proclamare alto che questa ferocia, questa pas•. stona del sangue altrui ce l'avevano Insegnata t tedeschf, che senza dt Jo. ro, senza 11 loro contagio mai e poi! mai anche 1 nostri aguzztnt nostrani sarebbero staU capact di commettere sulle vittime la quinta parte del tor– menti che tnfllssero loro Più nostra, Invece, fu· fa delazione. Io comprendo l'ira, la pnsslone, l'in• teresse che sboccano nella rappresa. gita ma qòesta sordida coltellata al • basso ventre mentre ·sorridi alla tua v1ttim3! Ahlmé quando penso che questa forma eccelsa della viltà ha menato tanta rapina nel nostro caraL tere! Perchè dl css., s1 può dire che non fosse un'arma prt vlleglata in m::mo '1!! pochi; molta gente comune ne usa· va, era diventata una maniera df mor– ti. Ed ~ ben strano questo spirito no. stro che come uno trovil un modo df rar male alla gente tutti vi sl butta. no a.·usarne, come rosse un cnrnova• le. A!cunt della delazione si serviva· no con diletto e ben sapendo t hi'.. stlssiml effetti cli'essa avrebbe pro• dotto tn quell'atmosfera esplosi\'a e clic molti cran stati massacrati in ba– se a delazioni anche anonime. De\''esserc proprio Innato in nor, come dice 11 Leopardi, questa orrlbf· Te a.rte maledetta del verse-jruitarsf a: vicenda. L'ULTIMA SPERANZA N°~~d!~i ~\i~~~e:~ R~ 01 ~1~ ~l\eLf~~i berg. hann~ fatto esperienza d~= retta delle cose tristissime che il regi· sta svizzero cl racconta con tanta scm• piicltà, sobrietà e um:m1tà. :Ma lo che, seppure in circostanze nssai meno tra· g,:chc, dovetti fuggire e ml sentii rl· suonare più volte alle orecchie il gri· do maledette « arrivano i tedeschi~ e trafelato. tirandomi dietro in una ,·ali· gia la mia poca roba (ma anche. come uno dei personaggi del film. Il mano· sc1-:llo del mio romanzo allora inedito Agostino) dovetti arrampicarmi su per ripide coste. sotto la r>iogglabattente. per non mostrclre i miei documenti .i. due luridi caporna prussian~. ho pro· vato. vedendo 11 film. il senso dl an· goscia dt chl si vede immerso di nuo· vo In una atmosfera nota e odiata. tra c()SJ) e sentimenti il cui i;cordo gli brucia ancora ,Jolorosamentc. E que· sto è. oltre a qualità notevolissime di rappresentazione artistica. Il maggior pregio de L'ultima speranza: la verità raggiunta non tanto con le crudezze di un rea~:smo cli marca veristica <iuamo col calore cli una simpatia delicata, In· telligente e p1,tva di enfasi. !.,,'ultima speranza è un ottimo film ma anche una buona azionP.. Consigliamo dl ve· dere il film sopra.tutto a colo ro che trop])O rac:lmentc sono porta.ti oggt a dimenticare il male che nazisti e ra· scisti! hanno fatto all'Jtalia e a tutta e I ·N E M A · s~l~n~ 1 ~~e ~;~~~~~t:1e;~~t~oc1~f~; stro popolo sono arrivati all'uso co- I Pcrchè allora tutto st spiega. Sarebbe soltanto a cagione df que-. ..._________________________ __, stante dt questa vigliaccheria, avreb- l'Europa- - La storia è morto sempllce. Due prl· gionlcri inglesi scapPano durante tT tras!erimento in Germania e si unisco; no :,d un gruppo di perseguitati di ogni n:1Zionat:t:ì che tentano di passare in Svfzze_ra. Durante il passaggio t fug– giaschi sono scoperti da :.ma pattu· glia tedesca. Alcuni di loro muoiono. altri raggiungono la terra promessa del· }a libertà. L!ndtberg 1>er tuttQ O fifm non sl · scosta un soTmomento da una cllscre· zione dt effett[ che per contra.sto accre: sce ltt f'or7.atragica dl ogni particolare della vicenda. Lindtberg ~ svizzero e conosce perf.ettamente la montagna al· pina·coi suoi tr::inqu!lP.vilfaggl e i suoi ,buoni abitanti. Egli. cl dà con grande efficncla la poesta di quel luoghi': il lago prealpino. t freschi viottoH. le stra.due· ~e del borgo, re case dai tetti sptoventf. '.l_'anti'ca pulita chi'es..1, 1n solitudine ma~ stosa dei nevat Su questo sfondo sere– no egli e-i mostra con pietà gli cffetr. della guerra e le vittime della matvag1: tà umana incnlzate da un terrore lon· tano e inesorabile. Sen7 .. a olzar la voce, con un umanltartsmo solido .e sentito, egli ci forn'.sce altrcsl tn P0Che scene il ritratto di un'Europa perseguitata e massacra.ta e in cui tuttavia resistono l sentfm entl della fr:1 tellnnza. d ell'abne· gazione e del rispetto urna.no. I.'lnvaS:one del borgo. tutta la fuga per le montagne sono ammirevoli. L'immagine c-tnematografìca giunge tal· volta al simbolo come nella sosta nella balta e in quel fogli di' manoscritto che il vento sparpnglia per la neve. GK aF tori sono tutti eccellenti. ~Jagnifica la rotografia. NOTTE DI TEMPESTA Ecco un altro buonissimo film Halia– no che sl tigghmgc agli altri due o tre di questi ult::mt templ. L'ha gir:ito 'F'ranciolini traendone la vicenda dal notissimo dramma di Viviani. Pescato• ri, Se il cinema itaY.ano producesse ognl anno parecchi di questi film esso certo sl risolleverebbe dalla condizione di iri!eriorltà tn cui è caduto- TIbinomio a cli. la nostra produzione c!nemato· grafica deve tendere. questo film. come quello d.f Soldati e quello di Rosselllhi. lo mostra chiaramente: qualità artlstF ca e al tempo stesso italianità inten· cl<'nciocon questa ultima parola nu• tenlicità, prec:sione e originalità <le,! particolari: L'arte va dal particolare al· l'universale. questo è risaputo, e il ci· nf?ma, come tt:tte le nitre arti, obbedi· t.'Cca questa legge. Jr dramma di Vlvfanl come è no[o, tmposta una vicenda strettamente Tega· ta all'ambtente sociale e alla natura del fuoghi, In una località del golfo di Nnpoli vive una famiglia composta di due figlf, d! una madre e del m arito in seconde notzc di quest'ultf.ma. If t>a• drigno cede ad una sua libidinosa pas: sfone per Ta figliastra e re usa violenza. U fratello vendica l'onore della sorella uccidendo n padrlgnQ durante una tem~ peGta. in mare. L'uccisione passerà per una disgrar.a e la ragazza patrà sposarsi e ricominciare. lontano dal pae• se natio, una nuova vita. Franclollni ha raccontato questa vi· cenda con un senso molto preciso ed equ\!\brato degli clTetti drammatiC"..e di quclll naturalistici. If progresso del· la trogedla è reso quasi sempre ind!ret: tamente, senza scoppi teatrali: e que– sto r:sponde alla nt?cessità di rapprcsen= tare un contrasto per niente Ideologi• co, fondato su sentimenti ineffabili e primitivi. D'altro canto, Franctolini ha resistito alfa tenta?.lonc ciel lirismo ma· rino: Il mare, H port-·.cctuolb. le sco· gliere, le barche e I pescatori tutti que• su elementi che nvrcbbero potuto for– nire il destro a qualche deprecabile e sol'.tario virtuosismo. sono abilmente rusl con il dramm.i fino. nell'ultlma sce– na dcll'ucelsione. a dfventare decisivi e predominanti. Ma anche ~ per'.colt dc~ verismo sono stMi evitati grazie alla gencr:lle sobrietl dei riferimenti de• scrlttlvl. Mnrlna Berti· (ocrchè :\Iaurern 1\Tel• rose? questo nome stra11iero sa di pa: sticcio) In una parte di vittima che non le è nuova. ci da fa sua migliore tnterpretazionc. Piuttosto Passiva e ti· m:.da nel suo gioco scenico. ella ha tuttavfa l'accortezza di non uscire dal limiti def personaggio dolente e sen· suale che è iscr.Jlto nel trattf del suo viso c nelle fattezze della sua persona. Fosco GlachetU convince J):ù nelle ul· time scene che •ln quelfc dell'inizio. Egli talvolta carica H tono di una mn· schcra e- di un persona,zgio già per sò oltremodo espressiV.; nè la sua tosca! nità gli giova in un ambiente cosl pla· sticament.e dialettale- Ma nelle scene della seduzione e dc! susseguente pen· timento, if Personaggio si rassoda c GiachetH si fonde con gl! altri'. Leonar– do Cortese appare fnvece autentico dal principio alfa fine e U suo successo neI creare la figura del giovane pescatore è compTeta. Buontssimr tutti gli. altri atto~. da Pina Plovani a Domenico Fu• sco. da Gfacomo Rondinella a Piero Fu 1 mcllf. Molto bella ra fotografia. ALBEll'.[0 MORAVIA be assunto questa mi"Ucdcttarom1a dll psicosi. che sorprese e stupl altamen– te non solo l nost1i Alleali ma. pcrOno I tedeschi rncdesiml. e che per quaT• che tempo cl Cece disperare dl poter assistere non pure a una ripresa ml. ad un rlns,wimento del nostro paese. Ora quei morbi. quegli eccessi d'a· moralltà colletth·a. sono caduti. Ma to penso che sarà bene tuttavia non df. menticarsene troppo. Jn una specle dl tumultuosa aura purgatorlale noll stiamo scontrando oggi le tragiche de– bolezze e follie ciel nostro carattere. E pili profonda sar~ l'umiliazlonc e 11' cnstlgo mc;?lio sarà per noi. Ciascuno di noi facci:1 del suo meglio per cau· tcrlzzare le cicatrici inferte al nostro carattere da una lunga tristissima. ere. dità <l'odi e d'errorl, di cui tutti pur ... troppo slamo dal paco al tanto re~ sponsabill. CMU..O LJX,\TI "LA CITTA' LIBERA,, E' uscito il primo numero della nuova Cittcl Libera mcnsi!e.con li ~cgucnte Bom~ mar\o: Vincenzo Aranglo~Rulz, Il problema del~ la Costltucntr: Guido Astuti, Nccessllcl del referendum: noberto Duce!, I,a politica d'occupa::ione degli alleali In Italia; G!Oi vonni Cali'>, 1-,a scuola media unica: Fau; sto NicoUnl. Vico e Romaonost; Agostino Morj, Verso la SllCCCSsionc di Churchlllf Gennaro '.\tondainl, La lc{la dei paesi ara1 bi e ravucnlrc della Libia: Aldo Sestr. Sci-Operi In U. S. '.A.,· Giorgio Granata, T rlmiti del sindacato unico,· Guido Carll, Prospettive di politica economica; Vlrgl-1 l!o Andrcoll. 1 senatori in Cassazione; l\fa1 rto Dono.,;tl, Dialogo fra due continenti: Guido ;.\J. G:ilti, .Vele di musica; Bruno Romani, La morte bussa fo Emaia; Ca~ s\odoro, L'aria di Roma: La Città Libera b diretta ùa Benedetto Orocc,Luigi Ein:m~ d{,Giuseppe P::iratoreed ha come redatto: rl Astuti, C..ssandr:i, Gr:in:it:i, Llbonott O Medici, Prezzo L, SO, (Rom3, vla Frattli na 59)1

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