La Nuova Europa - anno II - n.48 - 2 dicembre 1946

. cl' -- 2<11ccmb.1915 -------~~----- LA . 0 N U O l'.-l EU ROP,I -------'----------- I __ -D·UE L I B E L L I S ·'1' I SENECAE PROCOPIO toc<'a netl'int1'0dll1.ione: u1cl!a fìgur,t d: talune contraddi_7,fonl ln cu! ;unbe– morale <IlProcopio, quale ci sl prcser\- d_ue c~dono. Se Procopio disse bJanco ta nella Storfo Areami (egli SCJ.·1,•cJ, negli Eò1f.zi e nclic Guerre ma nero non v'è uuu~ d_i r!pusnantc ~ <~: odioso. nella Storia ATcana; Seneca~ stia ,•ol• •..Pare qumd; hen vcrosimllc l.t cou- ta d!S!K!' bianco nella ,e ro:,solatolia • A gcttliru ... che Procopiù f~ssc condolto Poµbto e ncJ!'clOgiofuncltrc dell'lmpc. a scrivere· una· segreta ,_Pa~lrn:i:c:Ua pro- ratore, ma riero ncH'.4.pokolokyntosi$. prlo dallo sdegno e dall 1rr1taz1011~ per Onde - come altra volta notai ~ l'er, • 1 · . <l 1 , (' _. . la I L L'l lmposizlonc .o per la necessita crn rorc <li vedere qualche cosa d. umori- A VOl.'fE s'incontrano, ne corso sia 1 ~: 1 cpoca 1 1 6 11 1 vc: 1 ,s)o,<lm <. a_ uc.alta' no aveva suo malgr<ido dovuto 1nchlnnrai, stico Jn quest'ultima operetta scricclit..-. (W-lla storia, opere Jlltr d~,•cn.c e e a 1 ~b purn o 1 cu oob. 1 ove,in esad' re e che cl par più saggio, comprendere oa; In q:ualc hn·eC'~ ha tin Ìono far.se : nella forma. nell'nccen\o, netrcpo- e cc_e rare qu3 e: n I e pegn? un che condannare, conslderando tempi ~ '-Came.ntc aniaro aHra\•crSo il 1é ca di cou,f)OS!zlop.e; ma che tul~,•la si migllorc_ avl,•emre. tddto redivivo in costumi. .. » (l>p. 17•19).·Bastl pensare brucia no~ già 1\,;mni:mr bc.nsi ~ . .poosono cla.S9tficare in una mOOCSJma ten·a. Questo ancor ~0\'31le e promet- che II Gibbon s\.cS50 (cap.<XL) ,•cdeva li· ·on "l r1 . t" t • lO dr eate:::oria: sono tutte manlfest.:won, <h tcnte tmperato~é cr-..t. nientemeno - ancora la Storia At·oo11a sotto l'Db'f}ell? 8 ~~to cC.~mu~~ d:11 0 °s 0 ~n scgre · ~~~~)~a:s~ :~"J~~ ~~•~. Po~~~~ ;.i.~~a=lo forse J)iù trn· ,~~~~;a1e"~ri:~:pe~r:p::oo: Intendendo" a!flbedUCqu(:'ste.~pere Le u:oer!enze d\ questi ullhnl tem• gioo delle epooht" ln cu·i Ju llbe_rtà ago- _ e In parUcolarc gli' b"di/ui _ aveva• come espressloi~i di un a~~logo rt~ntl– Jf. et 1'()G':K)no .insegnar.e motle cose: r1. nizza. So)O un..1. totale dJsperaz1onc s11 1 no avuto presso l'autoc'rate mento. pur: fra tante <lh crs\là che l~ gua1'do a Questa furnxmdn ·scte di ean- conto della Ubert.'t stessa ç<Iun appello OB'{;.'I iÒ. realtà J'un!co cl~mcnto dlC contra(ldi 5 lmguono. HJ>nst toglie mo celiare e· abbassare tn tutti i poss\t?lll estremo a riconquiStaria con le prop!'1e può uicno OSCufaiuente spiegare l'P· valore: at .C?utrarlo. SI farebbe del ba~ moiJl la memoria del <1es1l0ta •. del suo m8nl _ potrebbero offrire una J)OSS1bl- nJgma della cosiddetta doppiezza Co ~oJe ~r~ClSffiO- nel concludere .che ,a:o\'l'f"no. del suo en.toumoe: &:"t~ uer ln Jllà.d1. sa1vcz1.a. Invece. ad ogtU morte voltafaccia. 0 anche_ come.di r-ecen• I Apokolok:untos,s e ,la Stmia Arcana, quale ;ibbiamQassistito nd·un.a ecatom- di tiranno; gH uomln\ flaocaU e <le• te è stato <letto _ «doppio gluoocu)· CQns!dcrate ht tal modo, ,•cn~-ono per. oe <li faSt>t Uttort morallZ7..atl 1icad(;no a. .ut.om :1tJc~ment9 ·d~ Procopio, è I per l'aJ)punto quello conoogu~nza s~alutat.c: ~n~. p~tl Non ù\SOllla P: e.rb cr edere dw q,ue- sempre ·tn una t!100es1ma- at11:1cin~~d0- 8 tesso· che agj&Ce inconfondibilmcnlo pa~'SiOruill. ~ studioso polla cer-to e sta demnatlo memarlac s1a )H"etlrilnta ne; che la scn1lu &la ftn".ta. pc.rchè U uen•o~rett.a senechlana tradòtt.a da' dovrà• COllSJ~lerarlc storicamente con ed cscglt.t:i sot.o e prevalentemente da nuovo. Ur.3nno - tra l'una C l'altr-:t noslagnl. E' il Upico risenumento. ~ ~uteTa: ~a nel!o .stesso tcmì>o, tit.rG– ooloro che avevano lottato e aueso·1Jer e1argiz1one frum.enlaria - doncr-à loro. feriuenta non già In ooloro J quali han- "\'.~ndo i.!_1 ~ le du_e _Impronte _gemelle annl cd anni n momento di ricauqui.st.1'1- per usare w1c, stonca dist1n2.lonè dl no avuto il oornggto e la PoSS"ibHtt.à. ma- ,dun .médègJmo sentimento che .sotto re la Uù,ertà: 1a cancellazione ~ata lord Stanhope, quella Ubertà che .do- tena~ dt a.TI •ersarc u despob· bcnsl fotp?c dtv~rse riappare COb1.nn~~ -ne,1a del sJm.bo!l dell'atitoçrazl{t, ri1~lto. io ,-rcb~ tnyece essere conqu1~ata comp in ~oro che. per u»a-ragtone (lmdsla· l~1-iga stona d~la U~rtà e dc1loppree 4 ffilinlei"1to dell'autocrate e de~ ~uol un ·<11r!.tto, percbè, donata. non f! altro sa _ anche buona come Queila per la ~.one - il ~ntunento doJDroSO ed und: schcraffl.. avvengono sopr~Uutto·- fe- che un•insullo. quale Seneca ,·.olle restare alla corte li.&nte. ~ pur ~oso.del nn~- .. nomcno · caratteri.Stico - ad open. cti Anche ~ec..1 dUtKI.Ut';- sc~e ncronùlna. non. Intendendo. ta.sci.3ré 11 iQ. stutlJoso può atablllrc un più ,.1.,0 coloro chC O avevano creduto· 11C1 d~ egli a. sia c1ment_ato pol nella. cfrettiva posto ad unà cauaglla <Jet tipo di Ti.- rap~o tra I le an~ic,!icc~rl~nze e r~ funto regime aut.oç.ratic~ -OQrPUl"C I)('!' e tormentosa direzione polttlca alla gellloo _ hanno do\'uto curvare 1;, esper.cl }ze d, om;t. JJi pc1 con~ucn'T.3 necessità s'erano tr.ovµtl costrct.U tid corte di Nerone.- non fu Immune "a schiena rlccveb<lo inaPrl benefici dai pub plu·_COnC:l·eLamentc - J)roicltan– inchimirvisl. 11.moto passionale dte s1 questo _·conta.~10:00 Olldeggl:J!'1ento 'di despo"ta' Stesso. · <'9v1. ·la luce· tra_gìcb.. ma -f<:COn_da d~la traduce In slffattt gesh d'ortcsa e dl· sogni e-atroei n6\'1?SILtinctiegll_ uma- MutaUs mutaitd.is questo è u caso sofferenr.a um::ma - chtanre mct:he t :~o,,~~1:~1~~b~!ft\~~t~1~1~11~0 r:1~! ;::~~~~,!!ut~ .. aàJ!~~~· ~1:u:C~ !:eU'ftun!' e8:~~l~ua1t~.:1tfui~~i r:t:lt cr!Hct che 'ti~ (JlicHe opere go. core ecJ n rlSentlmento cbé' pa1'iano. lncompostl moti <lcl!'animo contro' , appare .umlogo. E analoghe .sono quln• FOJ~'O i\1Aft'l.'I:l'.:\Z1'A)id. E• cla questo punto di v·.~a ~he'tf\<1~'a Quali la- tradb:l9ne stoioa cerea1,ra di . , ~ porsi tlCI' apprezzare due ope~ usc,te reagire. Ma appuntò· Il messaggio mo- di rcocnte in Veste italhma: opere di- rate SCnechfano, col suo tentaU\·o 111 I l ,•ersist-imc ,ra Joro come tO!lO, ~e. trovare l'un:co .bene l)osslbllc e l'uni.- A· R T E • epoca <H ~mpGSizionc, Cppur ie,ple d3 co valore morale entro 11netto dcU-uo- unn <'!erta profonda {lffinità. ino solo, Isolato, circondato daH'ab1sso: ~o'r;l~i'!1!sdlS:n~~ ~~= l.!t !fe!1~i~~as 1 fi 1 ~~~~!~ :r~i:~ .:: ·~---------.,-----------,---------.J· to SCHgHuto contro il ca(la,·era :mror,3 stn6 alla lucida concentrazione del- ~~~!·~~:~~~~it!~~~i~c!\~s~~:n~~ ~~~r-:· a!~:t\~~~~l'fr~:~ctc~~: )I0S7'RE DJ Pl1'1~òll.l ;ra!!~/H=~n~~ ~ ~n~~Wr.!i!{~' e, in ..i1>.J>E:11dlce. un'inte1"<'ssante ·serto ca, gettandolo dalle bassure· deU'eslllo ROMANI · rosu•u!scc ed agisce t suoJ <1rJmmi: dl note d1 crltic'a testnnl" tforino. nur altezze a\•,•elc-nate,<.tel e ministero tonnentato, l.utta\'ia, da quer cont!nuO CJ1i:mtorel. _ Sçncci •· Quanto appare n Jul superio- L a ncccssiLà di giusUficar.<1i cli.fron· usci.re ed oggetti,•arsl dcli~ lmrhasfn.i B1iosa è l'introduzione, rlcc.1. di dot .. re, S0 1 tl? quest.4 aspetto. il Monte- te alla tradizione ha aiutato gll lta· nell'cplsodio, dalla gra\•ezr.a reaU~tk:a. trini. e di , 11 vacità, parUcol~mlel.llc ·tn squleu. 11 quale - con Ironia _d!,?gna llanl a caplre che 11 nuo,•o Un- che oonscn•ano o rH.rovano, èlaUc brec· queHa rw,rtc tiguarda_ntc 1'inte11>reta•davvero della grande tradizione mora- g:uaggio figuraU,•o <1ol CUblsmo era 80" cc che H moto slcsso <lell'at:lone apre zlonc del -~-tetio:so thol~ • .\1>0ko!o1.-:un, HsUca. francese - osscni-ava che, non prnttutto un Jtuo,·o modo dl lettura e tra interno ed e.,--terno. Un btsc,.;110 dì tosi,. u qualè ha un s1gn,fic.JtO 3tUnto per . virtù_ ma per ~t~ro e capFlccloS? ~fintcrpretazlone; <la non riportarsi rottura e di e,oastonc. che in C-Jé!li ~ da una metafora osccnri. Note,•ol.lSSi• s1>1r1to dJ eontr:Kklizmne 11spett<?~1 suita· natura. ma suBa storla. E se almeno altrettanto imperioso, -e tc1Kle· ma, ~- ~..i tr..idu~tone. eh<.:, cC'rc:. -;- ~11 loro predeccssor!, ce111 caltl\-1 p~~nci~ quest-0 i-cs,ritlSC la loro partccipa,:lonc aù uppagarsl nel fuvolo.so e ne! mito: unabit.t.'\ consumata, <hetro tn qua_.~ pi sogliono talora compJerc, agl 1n'-z1 ·alla nuo~·a cutfura artistica europea onde un m.:1ggiol"agio dl esperienze e stanno, 1:1econdoJe abitudini de~ Rosta del loro ~rlnclpato, delle ~none rifor- pure collSClltl loro di cogllere, del cu: d'Incontri e di nuO\•i ncqulsU formaii. gnl, f<it!<·hetutt'altro che 11c·\·ie inten. me (Considcratlo11s, cap. XV). ,blsmo il senso essenzialmente criU<:o. ma anche la <llfflcott.à di giu.stlficartl~ so. 1:n•or'O ù'-int~rpretaziont! - di darci Sc_nonchè, solo da tale intensità d'c- La pit'.tura a: tonale» tli Morandl lndlvi· fuor d~lla sfera <11un rarefatto sUH· nallt1 phì :-iùerente e vi\·: 1 forma u.aua. spencnza e <li tormento, nel c.1so ~I du.t, senza CS\t:iz!one\n Cé;,.annc, 11 pro: smo. in una con.erelo. ooscicnz,1 Cella na, 11011 rifuggente da pnrolc o fros: Seneca, poteva nascere la sua filosofrn blema del Qucile il cubismo volc,·a os· st0 rla. ;;~~i~~~i•." r a~~;1~t ' 1 g'1ll-O.::!nW ~~~r nv~}~ ~:1:è 0 1·~!,~~I~~ ~~d;~f :?!~t~~n~. ~~~=t~"~ei° t:~o tr~~ y;~:: ln~~tt ~1~ 83 G~~ 11 Z::n~~~~~n~c•r:it buffoneschi dl questo ghiotto e sa.Pori- fico morale, elle g1•~mped\sc:.1 d'essere tltà 0 1 -cclprocltà di ·co1o;c e di luce i-etto della realtà; e proprio per essere tissimo testo. Abbondanti note atutaho sommerso e poh•er,z;-.ato nel marosi che si rornmla 11 nuovo-valore di unO maturato nello b-Wdlo SC\'cro <lell'Im· li lcltom ad afferrare le 11postc allu- <.icl!a vita. L'atte1.7,3d'umanità cui è spa~o cletenninato dall'esistenza ptt·. J)rc.s.sionismo e del Post·ltnprcssloni· slon! della saura sen~h\nna. E.,;;eml)la· s!unta, nella sua fase estremn, _la m,'!- torica deJl'oggcUo, cioè dal suo nssu- &1110, quel suo colot·ismo aspro c n "ci.SO ri sono Poi le note cr.tlchc ncU :tP,->en· <l:tazlone morale seneclùana, è m rap. mere fuori. di ogni relatività natura· hn Ja !orza dJ fissare l'o;,;ctto nel dato d\cc: esse recano emendazioni ad un porto diretto e inscindibile con- la pro. llstic3 un sit::nifìcato assolutÒ· e finn le· della percezione è d'hnpcdlrgll di pro– testo .che, per i suoi c.1.nntc-ri d 'i.bt' i~\- !ondità dell'esperienza• umono. troppo benchè superata la bl:-e,•e crisi. mcw1{ pagarsi o approfondirsi o_ trasfigurarsi. smo. lw poco da invidiare :il SaCvricon umana, da lui pro\'ata in precedenza si. sica: s'intenda che -solo in quanto l'og· eosl nel senso che·ncl .sentimento: Sic· di• Pctroulo col suoi lnsotuhìH romp?- no aua· feccia. Criticare questa llCr getto (Si pcnSi a.Hc_bottiglie di Mo- chè la .sua Pi.ttura è tutta disc~no, uh c..1.J)O. V~llo qut ricon:lnrc almeno tJ esaltai:e quellu. sat-ebbc come amare la randj) sl caticn òl tutto il séitlrncnto disegno che Ylolenla la r~altll e la im.· brillm1tc .rjsanamento del l)llsso 11, 2 pittura e dcl;-CstaroncUo Rtésso te~oo dell'artista può attlflgere ·a un cosi p!P· }lrlt~1c con l'energia <li. un~ ruùe vo- chc si lrnSClnava 'illegglbllc di edizione la luce lropoo viva. rio e UU1l1Hato valoi-e di realtà. Còsl lontà morale. Jn c-di;,:iorie, nonostante le faticJ~e Cfo 1 L'altra ooera di cui vogliamo parla- t.rasJ)()StO <h1ll'esterno àu~llltcrno, l'og- Non ,.. ogHamo negi\rc nll'cs..1.sperazi-0• Moanmsen -e del Buccheler. re è la Srorla A.nxma <11ProcoPto. geUc c::onunua a Vivere e mo<IIOcarsi ne di &:l\·em le rusioni. morali che so· Il r..ostagni trova ',n ()tlC.!i:t'A1>0~Jo- Di _quest'opera. l'editore roinana: ~a- (a,« formarsi• plllorjcilmentie e~a ·•de· no- (..'OSl scoperte in Guttuso; ma l'ea· ky11tosi.s un senso di c.ffic:-icia morale, lombi ha nubùhcato unu tradw:lone. formarsi 1 rispetto a1 dato empirico) scrsi appagpto <U ~ questa consonanza un ,•a!ore di' propaganda politica (pa- <10'._'11ta a Guido Astuti. L'Astutl .....:. che ln un processo ormai indistingulbi.!e ,•lclna invece di ris.,Ure nell.i coscieu· gina 2:oJ. E ritiene che t:alc ,·.1torc del- .si ~ mostrato un traduttore attento e da quello <1cl sentimento: l.n un e sur· 7,a c_splcgarsi ne-i propri moth•i storici l'o1>erc.1 - desumibile fra l'aHro datfc preciso, dand?C,I una prosa italiana leJi- realismo,. finalmente immune da pr~- .e umani, hldeboUscc talmente l'lm~– pnrole <'he l'autore ))OJ1e sulle 1o~brn germente aulica, 1:;ura, saparosa, e a.o- tesll pslcol~l. so Interiore da obbllcarto a fcrmat'Si di Augusto (10-11) - non fosse tra le che n1olto personale - ha e:mosto nel-- La Mo.stra del JUtmvo raduna I alb prima occasione e.sprcssh?a: che ultime c:msc determinanti nel 11romuo- l'lnfonnat.ssima J~1~roduzione tutta 1~ protagonl~1J di quel « tonal~mo » romn· può cSScre Io smalto di un colore che vere la cksuctudlnc in cul stavano gi~ 1z:1tricataproblcmallca cui ha dato ort- 09. che muowr appunto dal mo\'imen· rimane materia o un tema <lt·ammaUco per cmlcre le apoteosi, le dil'inizzai!o- grne la Storta .4rcan.a. • to del « \'alori plastici». Ch.i rloordi.ll che rimane. pretesto. E II l)lttore di· nl òegl'lmpcratorl: desuetudine che Bene ha fatto l' AstuU a suggc- vigoroso csorclio di MelH come sculto· venta il 1•egist.adi una sua corcocn&a m·cJuse del resto alla susseguente- abo- rlre parngonl- cd mmlogle tra eventi- re circa trent'anni fa avvertirà ora <11 lince e d1 cororl: che J)OSSono anche li1.lonc ufficiale di questa tln!ca for- recentissimi ed C\'Cllll n{ìrrntici da Pro- p1h agevolmente la Qualità plàstlca ~~:ravarsi di aUU3'oni segrete,. ma ri· ~~~1 ~!~5;~~~'?~~~1r~~~o~,'::::::~~~ : i1t~~µ~ ·0 1/~~~fici 1~:foi;.11s: t:~:ouo d~~~-t~n~Po~ ~~a1;:1aa~:~: ~~ ~~rtf~~Pl~~n~. 'in~ 1 1 ~:!gi~;tirl slone di profonda amarev.a sul lettore· va dal copr1fuoco \Ua pressione fisca- l'affinat'8i di un disegno, ch'è o 1 ,nal ta. E poich~ 11 pittore sa d.:1 prima Ognuna <li quelle battute sarcastiche: le; daJJa borsa nera agli assassl-nii po. sott1nto llmit.c o cli.Stanza fra toni ac· tutto quel che può attcndcrs< lla!la re· che !-tibìl.H10 come colpi di frusta;-ognu. litici; dal. ~ro,:ita al razionamento: costati. E noterà come una ragione citazione di un (:i.allo o ù"un :l7.7!lll1."0 no e}; c1ncgli scherzi ehfl non riC~ono dalle reqmSJzlon, di guerra alle frodi plastica regoli i rapp0rll colori~'lici ùi o d'un violetto sulla tela. manca il da 11ot..17.ionl ·eobrologiche (era un'an- n1onetarie legalizzate e aH'inOazlone Cav,1.lll e splnb'R Capogrossi _ Si veda tempo e Jo spazio a un'av,·ci\turn Ln· tica 1r~dizione, che ris.'flh•.n. non solo Ad-una frase di Procop:o come ciuesta: l'ottimo Nud-0 del '-15- a far crescere 1.enorc. Ch stessi contorui <lurl.cspres– nd Al'i~tofru1c, ma persino al -Cìtlopc « a quel partito nccorscro allora molti sJmultaneamentc, l'uno nell'altro vo· sionistici. che dovrebbero ($Sere una curl1>i<ko) 110n può non riC'Ori.1arclhe giovani, che mal non si erano prima lume e colo.re . · ' condl7.ione del -drammu. sono im•ccc lt'nutorc·sn di potere scrivere cos1, so'.o interessati <11 tali cose, attirati dalla Ma Jn storin <li quesu ultirot venu un accomodamento, se non facile. i.n· pcrchè .. .t'11111>eratore è defunto. La frc 4 concçssa facoltà <11 ricorrere :il!a fot?.a annl dt".pHtura romana non è s<J.tm1to tctn1>cslivo: come i suol motivi r~ quc1w.:.1 con la quale Claml:o viene e alla prepotemm » (p. 66), il miglior la coeren;-,a di. uno s,'Olgl.mcnto formo.· ,giosi sono 1>iuttosto oolu7.lonl hlltlrcw· stlsm.-.H;,;zato _come uomo mostruosa- commento è l'Inno dccli squa<.1rist1. le. In Scipione l'oggetto ha già un Vi.se che problemi pittorlcamenlc , 1 .i.6· mentl! nullo ·cnec cor· 11cc caput ha~ e Glovlnczza, gtovinez1.a ... ». E sembra senso nllusl\'O, ·sJmbolico; è U rcUllo suU. Benchè si deva notare chc-. quan· bct; 8. l), oppure. Irriso <.'Ome scc- che Proco1rio ci parii <lclla Cnmera dc: dl una realtà sommersa in una profon· do abbandona 1 temi onnai conven· mo - 1·icorrcndo a snngt1lnosc anfibo• fasci e delle corp,ora;r.ioni, quando-dc- hlit lntniorc, che l'artista scunda,:::lla, ci:lonali alla 1ettc'ratur..1. plttoric.i con· JOgi.e i:rcco-Jatme - rh·cJn nel cuore scrive quell'~sscmblç.a e priva 9rmat di è non In cerca di una m,crazlone fréu• temporanea, quelìa sua 11lltm·a suntet:· di SCncca, mentre scrh,c, la p1.-edom~- voto e di dignità. clic sede,•a come fos. dia1ta, ma delta rcsponsabilltà remota g!ata sl distende in una maggiore ma· nann <.I' uri puro e semplice rancore. $C dipinta» (p, 136). SJ dJrcbbc ch'eg't, di una stia fnQWeta.- invtnclbile lncr- turazione espressiva: come attt'Stano. fo~d~~l~l~;~a:~i~~e~'lc~ ~-!~~ 1 1~~ .:~~~~orc~}~~n ,-~~: ~ l;Ql~~,e~ii :!~n~r~ 1 := Jl 1 ci~r~·~~er:~~~o d:t~e,i~h~Y:à~~o is;~~~~~ ~ . talmente In sé la sua 1>e11a e la sun umana suole crescere all'infinito»- (pa. peccato. E per quanto sta più distesa inizi <li una sua meno 1igida st:lgio:ic samdone. Bas~ r:pens.u·e alt'itlconscrn. ;:!na 178). <lii ossena: « la v1ta era per cd aperta l'umanità di 1\ta'fat, anche pittorica. ~(e perciò tt111t(I plù traJ?ic.:1) ironia che tutti senza sorriso, (p. 208): la sua )liltura corni·ncla soltaflto al di Anche 'l'urcato, che gk è vicino nelle si s1>rigiona dt nostri oc·chi da quel 'Ma una ulteriore })ro,·a dcll'appro- là dotl'espe1icnza realistica, come un safo dch',trt Clittb,ha una partcn?..a J)re,, passo (4, 1) dove Sene<:., :u:ccnna con fondita consape,•olczza critica, de!l'ar- sopravvh·erc delle cose, nel Sl•uUnum· clpltos.1, dopo la quale cl si aspett.e· ammirata .lode al nuo,•o imcX:rntorc. t•lcch!ta p:ene1.z..'I dl significato che oggi to, alla loro ftnc ten'èna: fiOf"i appas· ,·ebbe dl ritrovarlo scn7.a fiato al pri· che cli:! resto - sia delto n 1lar1.mlcdi- l'o1>eretta procopi<'tuapuò ·as~mmere,-~ sili, .-ovine, cd un'umanità morta o mo f>TO!to. Jnv::ecc quel suo cotor.snao iOO)t>acli Seneca - anche tult<t ja poc. da• _yedcrc· in l•1 mo~i~ eh~ !'Astuti C<?ndannata, co11c1usa nella sanzione pcrento110 e ~rcssivo, elle pai· volcra.

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