La Nuova Europa - anno II - n.48 - 2 dicembre 1946

L A questione dcll'imponihllc di ma– no d'oJ}cra - ossi tanto dibattuta e controversa • non è nuova in Ita– lia. 11 suo primo 001-gcrc. infatti, risale agl'inlzl· di c,ucsto secolo, in stretta connessione col comvarh'e e l'aggra– varsi ùcl fenomeno della disoccu~– :t1onc ::u;rJcola permanente, specie in quelle rcgi.o?}I lb:lSS.'l LombarJ.t:i, \'e• neto, l~nilia, Roma~na} c:1.ratteriZZ:ltc dall'Ps!StJ>m.a di un numeroso proleta– riato ntr:llc. · L'l prima \·ona che il prit}Ciplo, se non il tc1·mi,nepreciso, fece la sua com– t)an;;a «I ehbe applicazione, fu nel 1910, nel Mnmovuno, ml opera dcl1a locale Lèg:a del lavoratori :l"Jricoll ma, In .vc– rltft, ID.cos:.\non -ebbe ailorn grande sc- 1Jllito è fu .'.io!o nel 1010 cd anni scguentl che 1rt c1uest1onc si ,riaccese con esu·e– ma vlotcm.m. aggravata dalle partlco• lari e hen note condlzloiii politiche, ~onomlchc e sock\ll ·dl quel dopoguer– ra· ln cui - per tacere dl :,Itro - la fine dclln fase di 1>.rospcrltà agricola dovuta olla guc·1·r:i, la smobllltazione mJlit:.n·ce quclln non meno importan• te delle lndui;trle hellt.-.:he,:1vcvano dn– to luogo ad una fortlsslm:.1.disoccup:.,· 51:ione. tolte sindacali V orr;nnizz..11.!onc Dn<lacalc, d' alu-o Iato, si 1mnr::nt..iva nella lott.a l>en più forte, agguerrita e sostenuta che non 11cll'e1>0C:l mllcrlol'C nl 1!)15.Pc-r la pr!. ma volta le leghe ùcl lavorntori ottc· ncvano di 1>0tcrtrattare in vin diretta ed impe,Jnativa J>er conto di tutti i lo– ro ndcrcntl (e molto spesso anche per i non aderenti) le condizioni di lavoro; l salari, l'assistenza ccc. Nccll :mni dal 1910 al l:l'.ll, veniva n cadere del t\ltto H contratto Individuale di lavoro, so– ~uito dagli accol'dl dl c:ttcgot'in, ge– •crall, ohbllsatorl; contratti nel quali, appunto - fra le altre di cui qui non cl occupiamo - comparivn, cd al po– sto d'onore. la ctauspla Llell'lm1>Pnibilc tli mano d'opero., clausola che fu og. getto cli. dispute e dlbnttltl vivncissimi ma alla fh1~ venne uceolta dal 1wo• pr.\ctarl ed lmprcndltori agricoli. E' lndubhio che in Ullc acc9sllmcnto avesse gr:mdc p:trtc Il J'atlOrc politico o -:---- pili 1>Cdcstrcmcntc - il « Umore l) in cui tn t1ucsli annl vivevano k cins– i,\ propl'iCtal'fo t.'CI imprcntltu·lcl a cau– S..'l delle· nsltazlonl a sfondo composito– cconom.lco•1>olltico•sociale che avevano luogo un po' in tutte le c..·unJ>..'lgnc ita• liane e più che mal in t1uellc della bas– ,c;a Valle Padana. Tuttavlo. non può ne– garsi che il prlnclplQ venlssç finalmen– te accettato anche t>erchè esso VC'Anc d:ii sindn.cat1 pl·c~cnt..'ltocome un C'sl)C– tUentc, w1 vrovvedimento tcml)Oranoo \la adott.n·c per ovvi.il" (!::ill'cnormc tll· 60Ccuµ..izionc agricola e da abro!;arc non al}pcna le ;cncrall condizioni del paese fossero rlenu·utc nella not·mali• t~. Normalità nella quale, co~nc nòto, PERCHÈ DONSTURZO NON TORNA F UM!UO noi - e cc ne vantiamo - a ,porre per r,1'/m11 qu.1.lche ·,nese fa, q1t.esto qucslto indiscreto. Pare :~1! c:tbiiu:~~~~:::;~a~r,!ùsi:~~ 1 lt ·~~o V~~ tf.cano a impsdi;,e rL 1·Uomo di Don ft~:-~~~;1{~ 0 !~ 11c:ov 0 ;~·b/:0 ~(zr,~ che la Sa,ita Sede -p.onha n1tlla in·cOn.· trarJo a, -rltorno dL Don Sturzo,; m.a « 1t.01i µuò nor~ ricordare clic iu. ltalfrt tJ Concordalo sancisce ve,· i saccrdott - senza alcuna eccezione - il dtr;leto d'iscrlvcrsl e mimare fa qtt.alsia.st par– tito volitlco,. E cosl at1c/le questo 1m.n· io sembra cltfarlto. Don. Stur::o 11C1n torna percluJ sl ,·ichlcdc da lut l'tmpe· !J1UJ (maaatormitc la cl<m .so[ri concol'· datarla) di 110n. occupar.,;i. di politica. ~ r:,::;:r:,ftè~ie '~l~:O~~::i~'~ ~~:,c:t: blfcana, non. iJ graflUo,· si vuole evitare che t'!JU ve11oaud assumerla In 11.ai :a . Doue. c:01n'i? 11010, nessun sacerdote si occ1t1xi 1nirtimamcnle cli .1J0litlco, pro o co,w·o qu1lsfast va1·lilo. TORMENTO STUHZIANO I. s. J J.., Por)olo 1k'L27 novcmlm: c/al)a ~ma bre1Je notizia. che~ 11d mulinello delle aJt,·e 11oti.?ic !11torno alla crisi, parei;a im'oasi di tc:nerczw fami/fa,·e: .tn ull moth.'Sto01>11art.ouncnto lll Brro, hlin. u·a l libri. lavorando l)Cr Il suo l'ac. SQ uQt10:1tontc li:-sue prccnr!c cond!J:.!oni <li s.:i•:t1tc. Oo!i J.ul1,,'1 Sturzo ha celebrato i; m:o 7,l<J comp'.ronno. C'cra.110però au,-c notfr:le ,lall'.,lmerl· ca -ri11uarda11ttil i;encrando uomo, e dl· wrczialamcn.tc le pubblicava l'Avanti! tn qHc, 1ucde1imo ,"Jlonro. .Do~i Sturzo, t.A. NUOVA éUR01'11--------------2cHccmù.HH:j --- L'IMPONIBILE 01 MANO D'OPER~ « svlfup1>0 l'~Zionale » e quindi si tra· vav:mo a sostenere costi su)lcrtori a quelli che avrebbero sostenuto se Ir• bere dl unplcgarc pochi Javor.itort combinandoli con una•masgiore quota d1 m.icchlnnrto agricolo. In alu•i termini, nnzlcJtè delta m!.– sura In cui era dlspontblle il fattore più scarso, le dlmens,oni delle impre– se avrebbero ·dovuto essere detenni– nato dalla quantità disponibile del fat– tore più abbondante e per dl plù da· Impiegarsi secondo allquote prefissa• te• .iua· cui consistenza avrebbero do– vuto «aggiustarsi» tutti gli altri fat– tori hnplegali; .Con quale conscguen~ te lndetennlnatez,.a del problema che avrebbe dovuto risolversi, è :i:;evole-, anche in Unea 1>ur.:unentc tcoriC:J.', comprendere. . non fu nìai possibile rientrbrc anche ).)Crehè,con l'avvento del fascismo, U pressocltè contetnpol'anco mutame11to nei rapporti economici lntel'nazlonall, i criteri di politica economica instau– rati· all'interno, l'Jstltuto rimase sem– pre in vigore ed am•-1 ve1me dal siste– ma corporativo fatto proprio, dlscipll• nato, sistematizzato, introducendolo in tuttl 1 contratti collettivi stipulati sue• ccsstvmnente può dirsi lino allo SCOll· pio della seconda suc1Ta mondiale. Date· le premesse da cui l1 slstcnm stesso parttv:1 ( e cio~ riduzione al ml• nimo dell'cml.grazionc e poUtlca Inter. na di « full cmployment » ad ogni CO· sto) l'impcniblle dl mano d'opcm dl· vcntava una insopprhnlblic necessità e non può obbiettivamente dlrsl a tut· t'oggi. che il modo con cui venne np. plicato - sempre date le pl'emcssc da cui si p:irtlva - fosse errato o non ri– spondente :tg}i scopi. Resta çomunque sempre da vedere.e da calcolare (sem– mai • un calcolo simile 1.>ossa farsl) c1uanto esso sia costato al nostro paese cd In quale misura esso abbia influito ad impoverirlo ed a preps.rarc la q1sl in cul la nostra agricoltura si dibatte oggi, all'uscita ùal St.~ondo e pila ter– ribilmente dJstnittlvo conflitto mon– diale. L'asvetto cco1wmi<;:1 Da LuJgi Luzzaltl che dcll11l l!hn• ponltiile di mano d'opera e un onere di beneficenza addo~s::ito 'all'impresa agraria» al più accesi sostenitori che non esitarono a procl.imarlo e 1wovve– dimcnto ottlmo e benefico non solo pet· l lavoratori ma altrcsl J>Cl' l'econo– mia agl'~\ria in cenere, lavol'cndo es· so H migliore ~-vlluppo delle .aziende ::inchc contro Ja volontà dl proprietari if:nor3.nti e 1·ctrogr:1di,,, la i;amm.. 'l del• ic opinioni, del cludlzi e delle.prese di posizione. è vastlsshna .cd eterogenea. Da quale parte la ragione? . un po' dapJ)crtutto, come sempre r.ccade quando sono In discussione problemi suscettlbill di ilnt>0staiionl diverse, .lntcrcS&1nti i campi più sva– riati e riguardablli dai punti di vl3t.i più oppastl, ma nessun dubbio che il moclo nommle, 1>er così dh·c, u-ad.1- zlonalc di impast:irc U problema nl Questione s1>!eghi dl t~r sl! i contra– sti cui esso ha dato luogo ,01che nel cam1>0scientifico e dottrinale. « E' cco11omlcamcntc conveniente obbli_gare l'azienda agri~la ad lmplc- aU'aimun.::iodella e-risi itaUana. atrell· be eS]rresso il pcrrerc t:i1c la Demcx.-ra· zia c1istfan.a non dovc.isc 11arleciva1·a od. ww combi.lU1zlone !10veniat.i·va elle 110n josse sinccram.e11te o.tltifasclsta. ll Pouoio s'imvcrma e. il {]torno do• po pu.bblicct 1m secca f.11/ormazlone: gare ln quantità prefissata e rovttlva uno del fattori della 1>roduzlone e prc· clsamcntc il lavoro?,. La risposta dei llbcrlsti - avve1·• sari dell'fmpanibUe - è nota. Se In dL'iOCcupazionepermanente_ - essi os– SCl'Vnno- è fenomeno fatale cd ine– vitabile là dove eSlste~sproporzionc fra massa di mano d'opera disponibile e massa di capitali e fattori na.tw -all che 1>ossano utilmente assorbirla, volere forzatamente occupare n Javoro esubc– runtc slg'niflca costringere le imprese ad allontanarsi dnlla dimensione plìi conveniente e qulndl dal punto di mas– s.imo rendimento. E polchè l'Italia è un paese tn cui -la massa di lavoro esi– stente ha se:np1•e ecceduto Jc p<issibi- Quasi sempre, 1>crclò, la ricerca o– rientata 1n questo senso si muovo.va in un circolo vl1.loso: per razlonallz• zare :l'imponibllc occorreva conoscere ~~e~~l~~;sig,~~-~~r~~~ng~'pu~l~· l'i:: ponlbllc,, ~ imposslbUe conoscere b1 partcuz..1. ~à ?1t~S:t;~:~'i!~i?vfa 1~~-~n~6f/~ ; i RaJJporti sociali m.. -ino d'opera, dovendo dl necessità di- J;:d allora? vcnta1·e ·un istituto permanente, vcr~ Allora è cl~:u·o che Jl problcm:l cosl rebbc a fopprcsentare - ai danni di posto appal'c Insolubile, non oo?o, ma tutta la collettività na7,ionalc '"""'l w1 CO• anche mal J>OStonel suol puri tennt– ~~c;..'l=~~~1~p~~~fi~. ~ 1 dare, ._rovi· ni economici e sia pure cU economia Soluzione ideale <1uindi, lasc13.rc as- azÌ1"f;i~~ sta che 11problema tlell'im• solut..-imente libero il mercato del la- ponlbile è problema cconomlco-socJ:i– voro in modo da consentire alle hn• le e come tale ammette soluzioni pra– prcsc ai,'Tlcole -dl consc::;uirc e mante- tichc. dircl quasi empiriche. e l'averlo nere Ja dhnenslonc più conveniente cd l)Cl' fori.O. voluto risolvere in termini ovviare all'esubero di fol'ZClavorative: sistematici, ra.ziouall, costttuls-cc un con una :1dcguaui politic..'l migratoria. cl'rorc - e torse un e voluto» ci-rorc .A tale soluzione --;.- dal punto dl vi- _ tli taiunl ecbnomlsU del periodo sui cconom.lco a puro• .del tutto inec corporativo Dl pti'I, Il problema è con– cepibile - l! stato pei:aJtro opposto tlnrrC'nte, pi-esentandosi Jn dctcrminn– che essa si ronda su ~Imeno due prc• te ch·costan7.e storiche che rifillf.• rno supposti elle la .pratica (anche in tcm- pc1· loro st.cs.1x1 natura di cssc1·11 in 4 • pl cosiddetti «normali») u-oppo spcs- quadrnte e cataloscatc in schc:ui 1·r.· so ha dhnqst.mto insuseistenti e cioè: ~lonali. . r.~·l!~~;:1~~ii/~~!!~!i• ~ ~ g ~tib~ gt.!;c t~~kgti~;~~~;lzca~~n3~llf1\ 1 iv~~too~ in realtà t7lssiunto Jn dimensione ottl- Contrarlo al dettami delln cconmnin ma; secondo, che i movimenti interni norn)ale, affrontando un (mere con la e sopmtutto internazionali di uomini 11icnn coscre11za dl · ciò che esso slgni– (oltrc che di mcrd e cnpi.,tall) siano 11- nca. adottando, nel caso specifico, lo ber! e possano efrettuarsl senza lntral• misura eccezionnlc dell'tmponib":!c di. et o dlHlcolt;). òi sorta in base al prlncl- mano d'o1>cm convinta che si· tratta plo del massimo rendimento margi- di. una misura che contrasta con la naif~ se le COndi1.lonl predette non s1 ~~~~n~~zi'on~f\1;,;;~nai~id verificano o non µossono verificarsi q1ilndl coi pr!ll(!tp·.o del massimo ren· pcl' un cumulo di 1.iglonl che vanno. dlir,cnto netto s!a Individuale che n:1- - tantn pct· citare qualche caso - dal- 1.lonnle, ma convinta altresl cne per il J.:a tgrioranza o insipienza. 'dl proprie- momento non esistono altre mlgHorJ tari cd hnprcndltol'i, all'esistenza di In- alternative. • tralci Interni o esterni all 'emlgraz.lo· Acc..-ettarc i1 pMnciplo, dct resto, non ne, dlfficHmentc il 1-:iglonamento Ube- vuol dire che non s\ debb.l tentare d; ristlco potrebbe 1·egge1·e e non s..-u-cb-rendere Il meno pesante posslbi!e l'o– bc a prlÒri corretto .negare ogni fun- nere rclath,•o; fipc questo che pub in zlone benefica cd equlHbratrire all 'l.tn · qualqnqùe tempo tentarsi d\ conse– ponibllc di mano d'ovcra. gu!rc attraverso una intelligente cd Di qui I tentativi di pervcniro ad illumln:it.i opera di cduCD.zlone 6.ia una Roluzlonc dlvcrsa ~ ma sempre della classi l:worntrlct che di queile • cconom:ca » - del problema, mpo~ hnprcndltMcl; attraverso la rtduz!onc alandolo •su premesse I,' realistiche» e elci costi. a cominclnrc propr~o da tendendo alln definizione dell'lmPonl- quello (fo! lavo1-o (i.1che non signifi• bile «razionale», ldeale, vale a ò\rc cn, come è noto. tener bassi i salari ,11quel!ti nlln11ota di 1avo1·0che « im- ma aumentare li rendimento dcll'at– J.)()Stn 11 .ld ogni sinsola az.iend:1 e con- tlt.iità m:mualc impiegata); attraverso, sentcntlo!C tlt sfruttare '.:.npieno gll Infine, tllttc quelle forme di accostn– allrt fnttorl produttivi a sua dlspost- mento e di· solldaMctà fra cnpitule e :.-.ione, ·la conducesse alla dimensione lavoro - nccostm)mento reale, errct• no.o St~u·zoh:l avuto uuo '.t1ngnconvcr. t:>lù convcnimlle permcuen<.lo nel con· tlvo, 1\011fittizio - che In ogni tem– saz;ionc tctcro11!c::i con l'on. 1\'.dl:.!o, Alto tempo ùl assorbire huona parte se non. po hanno atur,cntato· Ja, produttività Commissario D-11· ln S!Cll!.l. In tota\iH1 della .dis-o,::cu1laz~onc es:. dell'uno e dell'altro con reciproco e Sl)~~ c~:~m~o ~~~o~~:i:[~~;~~lC~tc~ ,: st en te. gcrr~-~~ o;:1~~~ 0 b da iener llctt prc: vorevolc n!t'attcm;lanumto l>O!!tlt:o dcll;t Gli interessi aziendali , sente che I problcmt cui te soluzioni DlrcZlone l!Ìl".1::t Uemocr~z!a CM.BUn-ua :1v1>ena .. actennatc si lifcrlscono. wn:o L!, ste.;;sa sera il Mondo tJrcctsa· m<!crca non tacile nuesta, pcrehè contc119e1&H, eccezionali, temporancl e L'ornano dei tlcniocr!.stlanl ho sc1'ttto _ 3 parte ogni altra considerazione clcstlnatl l>Cl'Ciòad attenuarsi cd a stnmanc che Lu!;:i Sturzo. in ·una couvc1-- _ l'imponlhHc, per essere davvero ra- scomparire col ritorno <le11anormalt• sa✓o!on~ tcl~!o!llca con Aldinlo. Alto Com. zionalc, dOVl'Cbbc costituire 11 e nor-1 tà; ritorno che, nel limiti del possl• m:s.,.::.'l?"io per lo S!clll:i. s! 1>arcb~ Norcs· male• !abbisogno di mano d'opera di bllc, òcve essere ln ogni modo sol!e– .so c. 1-n modo iuco11ù!z!onat:un~11tc favore. un'azienda razionalizzata al massimo I cilato e facll"itato. ,·o!.c all'attq:{t1omcnfo pol!l':eo l!Clla dtl'c- J:rmdo; d! un'azienda, ~ome suol dirsi, Una colleltlv!tà, irifatll, s!a eS;S<1 Po· z!o!lc ùe!!.a <lc:naitraiia ci·lsti,ma ,. Non e ttpo »: Tipo che varia cnonuemcnte vera ~ rlcea, J>UÒ assume1·sl de1 costi conosci:i.u~o i termini in cui qm~!la con. da luogo a luogo, Ò:l momento a mo- .soclah; l>UÒ,anzi, deve far (]! tutto vcrsa.z!onc si ~ svoHa 11~ le notizie !or- mento, per un'infinità di circost:rnzc p~r renderli i meno J>cs.mti po!.slbiU nltc da,!•:'Aldlslo c!rea le ictenlt;!Onld~•! fondamentali e contingenti e che, 1>er ma non può calcolare di poterli sostc– partiJo <icmo.c:-lsllano. Q~t che l.K>SS!(lmo di più, dlfflcilmcnte 1mò essere deter· nel'e indefinitamente rifiutando fc pos. ripetere con renna slcur(".,,.:.a è che !-itul' mtna.ta qu11hdo (cd è questo il caso slbilità otrcrtele di ritornare n situa– .io ha dichiarato in 1\merico dl nòu op, plù frNiucnte) li Slstcma dell'imponi- zlon-i e 1>0sizioni più norm:lìi. · provaro !a cr!sl e d! Cf>S('l~ couti-.nrloal• bile s!:i già i1.1atto. · II torto del sistema corporativo, in •~-f,:,rmaz!oocdi 1111 Mlats;cro or~JOOuto [n regime di libcrt,ì, ad esempio, fondo, è coru;istlto n()n tanto uel gc– da uno del -vecchic:;po 11 cnti tlcl1opoHt!ca un•~ 1 ;dcnda avrèbùc acquistato talune nere di soluiloni in materia adottate, Si dc\'c !noltrc rllc\·arc Cli(',a quo,nt-> mn<'.ch!ne per effettuare detcrmtnatt <1u;mto nel ritenere che tall soluzlo– ln!onna l'organo 1>a!cnnll:mo•!~Ila D.c. lavori a minor costo mentre invece, nl, ncr loro stessa natura contingenti Sicilia dei Pozwlo la tèlcron.1t.1 fra Slu•·· cs.~cnclo obbligata ad utilizzare una e iu·Ovvisorl<:, 1>0tcsscro costituire fa r.o cd .AldiSlo u,-v1.-i:uua Vl'U~rJl qu:mdo ,!:.\la al!quot:, dj br:tccfanti, finisce col b:H'>C di un assetto permanente e d<~·- ~~~l'J~a~-;~~~l'~~~~~J;~;~~;:1~.-;~i~r .. l: 1 ;~:~ 1•1nunziarc alle macchine· assumendo finltlvo e qulmli nell':1ver rlfiuluto di lito nella- fase iinttlc delle discussioni che ~~ 1 1\r~--~la st ~~:gi,~t:;z~~~\~U~'l~~~~; i::r~-c~;lc\tN~ d1~!tcl\~~~ent~e; 0 ; f~ haJmo PQrtato uUcdlm!ssioui lici i:,-overno. frcntlo pili :1lcuna base fondata per di talmti paesi, ogni pos:sibilltfi°di da.· « Gite santo uomo,· ma che tormento)}, dctcrmlnnrc la sua dimensione or,. re al lavoro Hnll:u10 cll sbocchi più csclcrm.ù dent,·o di s1l do1L Abbolldio ctd, Umn. log}cl, più e natural"i. », più l'Cdd!tlzt una certa svolta vift. as/isslaule <lcm, Questa la rnsio?1e per cui in regime J>Cl' tutti. con-versazione con a can:lù.iatc Borro- co1·J)Or:1tivonccacteva che ln maggior ca espedlcnli. come è ovvio. !>OS– mco. Qua/che cosa dl simile io e-redo parte ùelle aziende .occu1>a~ro con- sono scrv-ire a .superare dctcl'minate– che siano portati a(l esclamare un ccr• tingenti òl mano ò'opcra supctiorl :- situnzlonl cccczionn.11 ma non J>risso– to numero dl democr<illci crisna11-t ad e talvolta di molto - a quelli pre- no essere elcvaU a sistema e t~nto ah.-u.11.e ma11;Jcstazio11i dt don Sturzo. SCritli dalle « talJel!e di impanlbilc ». meno pl'Ctenderc di durare in c..crno Costoro sonO Jierl sl, di ·;,rescntarlo co- Fatto questo che l>cnchè salutato co- sem·.a ir,· 1 nare le hnsi stesse ùel!.~ im– me la gloria ù~ternozlonalc del pa-rtilo; mc un succ~sso ~ella yol_lt!~a ~ono- 1,rcvldenll sOC'lctà che con :roppo nia a:mercbbeio tanto che fosse ,cuia. m!c:l del regime. m ef1elt1 s;gmficnvu scmpUeistico critc1'10 vi rlcononv. gloria ammutoUta.. • I che le pziende stesse venivano s1>0Sta• w. ,,. [e (la!J.;:a )jnea C'he potrebbe dlrsl di . CIOVAN~l ,li, Dl SlM.Ui';E

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