La Nuova Europa - anno II - n.37 - 16 settembre 1945

-- JGscl!Nll. lOD --------------- :L,:A NUOVA.'. EU J: 0.PA -----~------------ ll --· \ A R·I STO C RAZ lA LIBERTA' E RESTA ORAZIONE ~~~~ro~::.:~;:; sto mondo retrivo e. quast in simbolo, oionwtlsti, e nella co'nfustoue trn ja storia della sua decadenza e ùeiio libertà di Slampa e v1·0Jessi.oncoi-Or11a– sua rovina- Era nato nel 1761:1. Nu:rlto liSllcCl, ha ritirato dalla linea di com– di. buont ,·cechi slm.ll g:ur\dicl e tette, battimento l'arllntieria minore che s·e- S ULLO scorcio del 1.832 Crimillo di · Cavour·scrlvt!va da 'forino al cu• ! gino Paolo Em111o Maurice: • Le notizie politiche occupano Qtii slngo. ' 1arment.e gl! spirltl- J I <.'Oro degli ultra canta, grida e urla più che mai: ora sono elegie commoventi sulla prlgio, nia della donna eroica, ora canti &li'cr rcschl per tmimarc al comt>ott:mento gll Olandesi o .chiamare al loro soccor• so le potenze dispotiche. !.la più speS,';o essi si abbandonano alle lspirnz~oni del loro divino con-uccio contro la };'rancia, Il secolo, l'lnc1vil'.mento e s1- J10 la rnzza umruw. Voi llnmaglnatc che figura farei io In mu:.:zo a questi angetc1 concerti: cosl, qm:mdo vedo che la Congresmzlonc minaccia di ca. 1Htnrc da mia zia. melto te mani nel gilet ti vudo a fare della tranquilla dotuina col buon !:,ignor <le Ba rame., La RestauraZl'.OQf è: sotto uno tlel più importanti aspetti soeinll, la crls\ della nobllt.~. Nel vecchio palazzo del, Cavour vivono Jìan<..'O ,l fianco, unai dal profondo sentimento tnrnlUare. cn visi sul terreno politico, lo. nonna, la ;Jo.Jarina. esperta di molti rtschl, di inolte l1voluzlont. e nel rondo un po' ò'lacoblna; u prozio Frnncblno. ultimo ~ dodici Jigti, figura oscetica dl ca– detto; il marchese Michele, che ha la mano agli affari e nuLrc qualche am, blzionc. che ha fatto le sue armi sotto 'l'impero. ha deprecato fieramente U ritorno degli antich~ sovr.:mt, poi ba piegato aile circostanze e st l'! U(.'<.'OSta. to all;.1 Corte; Il conte cl'Auzers e la duchessa dt Clcnnont-Tonverre, cho non sanno arrundcrsl alla re::tltà tli ciò che è avvenuto dall'S!) in avanti e crt'– dono ingcmmmentc che con un po' di forza s\ possa tornare mdtetro, rt,– stn.urarc allu vecchia maniera il trono. l'altare, I prlvilcg\ della nobiltà; e in, fine li giovnnc cadetto lrrc11ul.eto, chi! giudica senza pietà tutti quelli che gli stanno l..ntorno e sl ribella alla tiortc da c;1i l! ~nato condannato ad una per• pctua lnrer1orltA- E' tutto un moneto 1n travaglio, di corruzione e d'l rtnno vamento, con sfumature, attegg1ameu. tl diversi da persona a persona, SClOll• do l'indole, la cultura, le condlzion\ di tempo. di .luogo. di famlgt.:.a. Prosegue, o riprende con J>iù vigore. dopo l'esp<.:– ricnza rlvoluzlonnrla e napcleomca, ri– prende nella d!.scusslone e nella vi~'l vissuta, la questione cosi ampiamente dibattuta nel Settecento da stot1ci, po– Jitlcl. cconomtsll, ftlosoji, sull'orlg.'.ne della nobilt;)., sulln sua (unzione [)Olt: tlca, la sua decadenza, I fedecommessi e la pmnogenltura. In miseria del ca· detti, a cui si vuol trovare mtgJtor rl– n1t:dio nelle industrie e nel commerci, C'he non nelle dlgnl.tà ecc1e.,iastlche o .n~\ grucll mil\tari 1 C'è 1'11so di rl.cchct;• b'1are certe note det diari e deli!c let- t ~!cs~t~a;~~ 1 fSt~o 1 aam~~l~~[~~~~~gf ~~~ rari, fu per dccennt l'Argante. Il Ro- ~i,:;,~;:!~{:i ~I :; 0 ~j fe~• ~1 :ie1:::;: i~~~n~n~o S~~rc~n~~rs~~:;~t' :u I~ lAlipl Ei11au.dt - 1Uustre amico, l"im- tlcl. salvo a falllre ogn'. t ('llta qu 1ndn maolne della cut faccia arouta è leoata la sua ambizione, Ja fid1.1cta d~1 grandi, in 1110<10 i11canccllabUe nell<t mia me- U ~~~e 3t~~~~~s~~ 1 :Y:J t \c~!~ 1 t;n ::~;f 0 0/ 1 ~:~~~:~c 0 nn~i a i~nr~~t~'nac~~ rolaia all'azione. dt sagr,·.:.~·~ ulln pro. mercltti aL qiwrto piano. senza ascc-n– va del fatti t suoi pian! e ,e sue prCJ• sorc - ha ripreso la ormat vessata messe per reintegrare la m')nar~h 1;, (J11cstio11e del nostri albi profcssionuU e rlcondm'l'e ti secolo coi :·cLto ~ldll in Risorgimento liberale deL 12 set– via della salvazione. Ste:-lìi-dl rlsull:itl, tembre. m<'! lllumln:itl da una r.e.. ta eavnlle1·0- lt rispetto e l'affetto sono u-naragio1tc sca generosità per la devozione verso di più per parlare co1i tutca Jranchez.. Maria Carolina, furono l tentativi per ~a. So110stuvito che in u11.cerveUo la riconquista Ò'. NaPoli .il temp\ <.h cosi nawratmente l'ucJdo e spesso chla– Giuscppe Bonapa11.e e dl Giom:chlno rijìcotorc st riproduca. come in cervelli Murat. Compiuta la restnurazi<lne, ten. tanto meno vtvaci e intufrtvt, la mede– ne due volte Il Ministero di 1>01\zln. slma confust<me che ha vrovocato oue– l'una per c:nque mesi nel lSHì. l'nltr::i ste discu.ssloni- Clot. se rl/!etto al fc• tre mcst nel 1821.qu~ ndo la rh·oluz\0• nomeno, non c'è da stupirsi. t,:· il <·aso ne napoletana pareva aver tJato un tipico dt:lla dcfornwzione. dottri.naria. valo!"E' profetico a1 suol PiJJerL di L'Einaudi si a!)gtrn dentro le pareti del 111ontagna. E cadde la prlnrn ,·olta per liberalismo cositùle.tto Cl0$&lcn - che lo scandalo delle bande del caldernrt poi, daL punto di vlsta della scoria dt>lla da 11.~ O'l:b'''<mizzate, la seconda, t:1 se- cult-wra, t molto rom.antico - del, « U· gulto nllc Insistenze. del e-onte di Flc be,-atismo Ltberistlco ». ver dirla col c1uelmont. per gli ;ibusl c-ommpssl ne· Croce, che ne ha }atta u1rn di~umhut ,;li arresti e nel procedimC'nt! contro crilU:a definitiva. Ma lui ci si è as· costituzionnli e rivolm:tonan. ~uo com, .scrra{llialo dentro. come wi an.llco fl– J)Clitore e suo antagonlst-1 1>01!t1co, (lttOTc fcuda{e nel suo ca.st -ello. Di tanto odiato fino alla morte, e oJU•c la mor- in tanto pm;ga nella bertesca . .! dà tlnO te. era Lulgl de Medici. un uomo del suuardo sprcz::m1te oiù uclla v;,lle. do· Settecento, un convinto rau1ore, coma ve tanti povèri uonzi r.l !!!.titano mu• ll Consalv!. dcll'atnnlga,,w. cioè della tihnente, fJetclu1 non conoscono o 1itm pacificazione e della conciliaztone tra avpflcn,w lo svec,fìco !ie,n.vricl.fsirrn e 11 vecchio e 11 nuovo. laddove II Cano- infallibile del i a, 11rlsmo. ·J'rn questi, sa, nella sua cecità e nelln i-ua astrat· L'E..'inaudlo,ra ha creduto dt riconoscc1·e tezza. era persuaso che con un po' di una wrba di « pedauti, falsi 'Drofcssori forca e dl fntSta. con l'oi-ganlzzaztonc e oJ.ornallsti mancatt •• i armi.i per 11 di bande armate di contadlnl, con lo fatto che vouliono metter:n .msle,n.e e stabilimento di un;1 polizia unica per fare una orr:amzzazione 1.,rc;Josst<inale tutta rtalia. non cl sarebbe statn d'.f- come tutte le ultre, sono t'U:cu.rnti da ficoltà a cancellare li pnss.1to e a ri- ltti dt voler Gt tmvedh"e t:.U-rut di pc.Il· <lurre I settari alla ragione. 1-'oichè, sarc con la propria testt1 ». ~o'"n~ti~~l~~~I (~~~1tt:rt•~;~~ur:~li;1~ E.'(JWMlO chi olfelo ha cféttof Da qua· politica !U111ana, erano costretti a ade• le E~~~~ 1 i 0a:'8J::~a:,/:Z:JJ:1:r~· 111~_ ;::~s~h~e;v::~n~'r%(';i: 1 ~~~~~~~a~\ 1 ~: sto. ,iomuntssimo albo dei utomaUst, t1 vocare contro un mo,•lmento nozlona- afflitto da wi !e, una polizia nazionale. e a superare cx~- h0JU1eurou c'xeès d'b\dégnlté con ciò stesso re vecchie barriere; dl L'albo dei aionJMisti. qtU?11do si ,net· p:ù st trova,•ano lm·olontarlamente terà in piedi, 11.o,i sarà diverso da qu.eUo uniti a molti patrtoti nell'~razlone dt. tutte le altre professiorti che glà lo contro l'AusUia. ch'cssi odla,·ano per la lw,mo da tcm,,o: e cos-l e:iualmcnti! la ;:t\~ 0 ~?;~ 10 8 u<Je 1 f:~u;~!:~ 1 ~~~~~; nostra dlsctpli11a professlon.a{c noi de• temperanza verso t Ia1,sl degll ultimi shlerlamo che non sia diversa d.i auella rivolgimenti- delle attre professiont. Ma b prop,'10 Tra il primo e 11 secondo ministero questo che L'Einaudi non può H•PJior– vl fu un periodo cl'csil!o; un nitro lun• tare, per 1teS-'tuna professione. i.e al: go esilio dc,po il seconUo, e durò fino tre professioni 11(nt sl sono fo!.te i11U· alla morte. Jo"'ttori del Rt•g,10, li quadro midirc dalle scomuniche dell'l:.'f11rwdl, si allarga e si moftlpllc.n10 le relazioni. e si sono org,mizzatc e àlsctpli»ate, i1n- ~·2n~:1: ~Ji~~;c~~ 1 ;:~i;;:1~c;efz~~~a~~~: piantando il toro brm:o al.bo . Or., c.nche che supera ranch'essn 1 confini del set• i ulonwlisti entrano de{tnrn,·amente te stati- Rispondono alle lnvoc1ntont per Ja stessa strada. Questo (} 1t coi. del Canosa, Fcrdlnrmdo Vll. Carlo X, mo· maledetti stano i perl:,·1tt. i fal~i Maria •rcresa, Carlo Felice e F'rancc• professori, f oiorualistl niancatl. f.,ar• sco I V dl Modena. Fin che non ne è 00 ,ioli altri, I quali. dl :~ l'Elnaivli, allontanato ln malo modo. Modem, è, son.o come i poeti (« r.',m P,:--fste ·un :Il· ~C~~~~-a~n;f t ~l)i~r:i~O ISr~r;~s;~ fi~~ll~~ bo dei i,octl e rton può eslJtcre WI (lll;O del duca nell'assalto alla casa di Ciro dd (Jiornalisti ». certo; ma se !a 1Joesla l\Ienottl. Combattono dietro di tul per la fosse una· professione, com'è ll g!<,nlU· buona causa e sono prea. alla rete del Usmo, esisterebbe, ,iei tempi 1io.~trt, an· ~:?~ ,/'è_;!·;.ftiEl;~~:le Ttl~::;;~1~ 1 ~: ~:io~.a(bo dei poeti senz,1ncss1,,no u~n- gno, i fedeli dell',lmicizin cattolica, li E fossero poeti! In ,·ealtd « ali al: ball COsimo Andrea Sanminiatcltt, t trh, qucllt che nspettwio nella penoni– conti Ricci11tdi :Modena, l[onaldo Leo, bra elle abbia successo t'assalto poco pardi; sì onorano della su:1 amiclzta, consideratamente dato dal Partito li· prima della vergognosa dcfozlone, 1 bcrale alla nostra oraanizzazionc pro· lamennesian~ ù'ltalla, il p::tùre Vçntu· fessionale, che rlfèJ t primi passi di ra e 'natraello Larnbruschlnl. ì\ta. di convalescente, affinchè essi possano ~~~~~J!~a~~o~ia~~~;1'd~it•~z~~~: r.:-~ slaneiarst oUa curée. sono stati sì. i nUissimf prc:;i, e bassi mercenari di• sposa anello ai bassi servi::! cli confl• ciellti. Questi so,10 • oU altri» c1ie 110I 11oll, VO(Jfitl1il0 C (1011. vorre,no mai; per• diè quanto al oiovani che entrano o che (lià sono nella vit<L gtomalisti• ca, essi saro11110 l bc11ven·uti, a aual: stasi partito appartclt{lano, pofoh~ la nostra oruanizz,i:io11e non imc11de af– fatto di essere cttversa dalle aure or• uanizza::lonl del oe,iere: essa·sarà una oroa11i;zazionc profess1o1Ullc e non po~.. litica. aperta a tutU i giornali.sti, d:l .' tutti t partiti o di nessun parlito. ~ nallsti veri>, e no1t avventuriert. · au.e, sto t il vunto, Conosco tobte::lone libertstu:a: 11ell4 libera competizione, li merito dei 11:i• uliort ulo,maliiti. prevarril, e oU edito• ri avranno tutto l'ùitcressc ad acca• D<ll'rarsi i 111iolforl. J (lsclmu.lo f11ort del, la 1'01't(1 t pegyio1·1.. Sapvio.mo ormai l t·ut.rtria molto tem·po che questa t un.ai ~ concezlone 1<1lllfca chu non risoonde : affatto alfe, 1·ealtà.. Nefl<t com.pet-iztona f Qiuocano altri clementi che non l'one• : sto merito, Il quale molte volte è so· prof/atto dat msonesto mercanteuoia• m1mlo e daU'Jntrtoo ,~moroso. S·i ao– giuuqa la situazione ancora torbida e 1 o:wura delle aziende olomalistlche, di!~ ,•ui sono r,Ui che mai tonorate le f<mtt I fina11ziarie (anche su auesto argomen– to l' Ehl.(Judl st culla nel suo /lberali!mo , stile Luioi Flllppo: alludo ad 1.m a·rti• colo pubblicato nella Nuo,,n Antolog~ CU l·uolto, il quale rispecchia - e so{o ili parte - 1111a situaztone dJ auaro-n• t'a,int fa, molto diversa da queUa di :r::~:i~~',a 0 h:stcu:,~m1:::r;t~~l~1::~::; .<;'01)1)fontare 1l oiomal.Jsta. Mancando ima oroanlzz.azionc proJesstonate che difenda validamente a giornalista. lo 11seud0Ulonta1ista si venete al ribasso. ed offre aU'industriale clic i a cavo dell'azte11da una oua11tttd di scr,;iil di carattere e.rtra-otornaJaUco, · e di oua• lità pi1). o 1nc110 losca. L'i11dust1·iale. elle, in Italia, ~ aucJst sempre 1tn in– competente, accetta con entusiasmo, e lascia /twrt la porta iL aiornalista e prende dentro 1t lestofante. Tardt si acc.·oroedi aver fatto una corbellerta: ma ~ ben dl/ficHc tooficrsi di dosso certe sarioulsuohe. 1'utto questo non fa ,una grinza se~ condo oli schemi del< liberismo r.Zassi– co. e l'Efnmtdl dovrebbe roti[lcare una simile veroog11a, che dilr.ohcrcbbc su tutta Ja stampa ciel nostro paese. Eoli forse ha sospettato qualche cosa di si– mile, quando at termine dd suo arti· colo. VfDPOllP. un « al.bo di OIIOTC. per, ut 1 inocn11.tche st avviano a -morlre a!.– l'ospe.dalc.' Eh 110, caro candido ami• CQ, questo s'kmtflchcrebbe aggiungere al dairno la beffa. Le oaranttsco che. in Italia c'è un buon numero cU al.or• nalisti che amano appassionatamente la Loro v,·0Jessio11e r la loro dlonitù. e che non accetter,eboero ni lo carità ,Ji un su.uidlo nl ouclla dl un trri.sorto al;• bo di onore. Alcirnl di essl han110 as• suuolato la qolcra. Ora, pei- effetto dt suooesuanJ che vengono avanzati:? in buon.a fede da pocht i1, mala fede da mow. si troverebbero cli fronte a que• sta situazione paradossale: che 11 fasr.i– smo li 111ise 11ell,a,aalera materlale. Quella di sasso e dt ferro, e tm certo Ubcrail.'0110 li rimetterebbe in una ben pUL durn ualera, la oaleru morale dt e.~sere costretti a tavornre a 9omito a oomtto. dava1iti al t<ivoto di reclazione, da.l)atiti al banco dt tlpoornfia, l.!On per• so11ealle auaU 1l senatore Einaudi ri• fiuterebbe dl strinoere la mano, con. pe1·sone che 1n alcuni cast sono stati , 11ostrl delatori. Delle due cose. mio otumo· amico. Le oarm,tlsco che ~ preferibile la prima, volcht) ta galera matcrlaJc, volendo, lascia lmmune lo spirito. che, oltre le sbarre, si s{oncia nell'aria come la ro,n. di11e. dt cui seguiva desiose1 tl volo la icune capttv" dello Chcnicr: ma la oa· lera morale impillacchera l'anima i;o– le11tl o nole1tti, ed è la pena pJfL cru.-i dele che sl f}Ossa imporre ad 1.m esse– re umano. CoJ}isco che una penri me,, rlla cht ebbe l'tnoemdtd di fars-i man,, dare nella oalera di sasso e cU ferro mwi fa; ma q1,colt fn.oemtl chiedo,w ooot le attenua11t-i e fr,vacano la liber~ tà dalla vcrooona. DI. V, f ipotesi grntuitn, tanto vale contrappor· ne una altrettanto gratuita, anz!, in qualche modo co1,-6boratn da ciò chu è realmente accaduto: sarebbe stai•> grave drmno se Cavour fosse diventa– to m!f:Jstro a vent'anni, perch~ avreb– be fcJ.il!to al suo scopo. Noi ci COlltul0· vlamo alla sun disperazione e 11 suol traviamenti:.: è lo strazio di ogni gran– da an•mn. ·In lotta col tempi, coa la mc,1 1 ocrità degll uomini. Ma cii nt dal– l'Interesse b~ogr:1fico ed umano c'è in quel travnslio un profondo interesse stortCO• l.'ostlll.t.ì della corte e contro ~a corte, gli urti familiari. l'assidua opera volta ai progressi clviii, nell'lm• posslbllttà di esercitare un'azione poli, tlca wno il dramma dclln. nobiltà pie– motltese, e ital!ana, che si fa borghese e acquista nella sua patria una nuo. ·11:i., moderna clttadin;inza. Perch~ Ca– vour potesse servi.re ::ill'Jta\la, occor:-c– va un vicendevole avvicinamento: do• vevano t:-asformarst gli Stati s.1haudl e l'Jtolla e l'Eurorm; dQveva egli stes– so già nutrito di un vago llbcr~l\smo cOSmopolltlco. te11tperare 1. g:ovanill Jurorl rivoluzionari. conoscere uomini, e paesi, e concreti problemi di vita pubblica e cl'int.rnprendcnza privnta, fat'Sl pubblicista, agricoltore, Industria– le. commcr~ante, Infine lncardln:irsl nella sua terra e, poi che i tempi era– no maturi. aprirsi In vi:i col giornali• smo all'attività pollt~ca. generosità della giovinezza è un r;cor, poeti auttcl della corte del Littorio, oo• do lontano; 11 motivo personale, cne oetto di inesausto 1·lmpianto: varassf• già aveva animato la polemica contro ti di lusso che vendettero La pe11na ad ~1 MP~~i~ni:n~l~l:;v~~~~n;;r~a :!f~ ==========================~ buona causa si confonde con 1 suot rt• Contro la « tcnclcnzn. del' sccoio :1 combattcvn 111 quei;\! annL e ormai cla alcuni dcccenni. Antonio Luigi Raffac– fo Capece l\Unutolo. 1>rlnclpe di Ca r,{' SJ. Il pal:idlno dcgH ultra. lo strenuo difensore drl trono. dell'altare e, sulle orme (li Montesquieu, della nobiltà La sua ,·1ta avventurosn. che orn leg giam,J, Hlumlnata sotto ognt nspetto nel fine, gustoso, bcll!S&.mo volume dt '\Valter !\Jaturi (\V, M-. ii Prlnctve dJ Canosa. Firenze. Le Monnler, 19-14), cl offre, oltre ciò che v'ò di clamoroso e 1 d!. spettncoloso nella natura dell'uomo e .~~~~~ 1 ~ue vl~en:de, p~ ~quadro di que• sentimenti e I suol ra11cprl. col btso- mlu"I,come amb chlnmarsi. egli stesso, gnc, della rivincita, cd ogni arma è le- dopo nver Jlrofuso li ricco censo fam!.– gltlima: lo spionaggio, Jn tlelazione, Il Karc e Io Jal'ghezze dei principi. che ricatto. Via via che passuno gll anni.. aveva servito, nello stampare l\hri e il primo grni\de moto re.tzh:mal'io st li belli, nell'assoldar bande, ,nello ~tl• smarrisce e declina per lotto esterne ~~~~\~1:a 1P~~;~t~t 1 ~ 1 ~f ~di Slnunentl ed interni dissidi. per la d('fezloue d} L'ass:stette ncgl\ ultimi anni unn capi. come un Lamcnnais, un Lnmbru- umile donna, sua governante. e pro– schinl, un Ventura- Tl cerchio della so- bnhllmcnte sua moglie, la terza; e di Jitudine si chiude intorno al J>rinO:p<! umrns.slma ortginc era stata la scc0H· ~~n~~~ 0 5:h/e~~;~~a~~~ ~{~ci(~ 0 c ~~:~: da, ch'egli aveva siiosata ttt:r òo,·cru amici dt Ieri, reietto da quegli stessi !a d1.~1"g: c;~~f a~~~~ ... ~~~go~~i~ sovrani, di cul aveva preteso salvare tn qualche lettera agli am:.cl: comm~ la corona. ventc-, onesta semplicità dell'uomo. Sç. spense neTle vicinanze dj Pesa• miseria della piccola vita, Ironica rt, ro, settantenne. il 4.marzo 1838. vtnctta della sorte contro il principe, · Morl povero, BeJlsario, della Jegittl- paladino della ]llOribonda nobiltà. Pietro Colletta, morto esule p<:r cok pa sua, l'aveva consegnato al la sto-. ria con queste parole: « Canosa finir~ qual bestla feroce, cacciata- e connoata nel deserti: dOt v'egll sarà sp~.nto e tenuto non da prl.• vata nemlcizla, che per morte, o ilk costanza, o tempo sl placa, ma dal g~. nlo Immortale del secolo,. C'è davvero In quesLe parole. coma •nota li Maturi, « la gioia crudele de~" l'odio•· ma non « l'ingenua fede set· tecentésca nel trionfo dell'esprit du siècle »· piuttosto. anzl, l'inappuntabile consai)evolezza che la Tabli.osa solltu 4 dine del Canosa sarebbe stata. non ~na vendctrn personale, ma Ja fine ,d-un - mt-DdQo GIORGIO FALCO- ' •

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