La Nuova Europa - anno II - n.19 - 13 maggio 1945

:..=!.....-13maggtol945------------,---- L:A: NUOVA EUROP.;1,----------------- 7 -– , I' i DILUVIO ;EDITORIALE detenninaU' compiti? Comunque non chfostr<'!re QUelfa carta. :(Non sempre D UE MO TI VI è questo 1l lato Importante della que- .tutta: un recentiSSimo scandalo ha stione. Le case edlMici già esistevano messo in Juce due editot1 1, 1 quali, co. e sono tra le più accreditate. Per esse perti illeclL"imente da]J.aloro ditta, veu: Si tratterà dl risolvere, se mai, probfe.: dneervna)~.o una parte deHe scorte ln borsa SULLA. POE'S[A Jllt interni di riadattamento, di divl• sl.one di lavoro, ecc.; ma, che esse Non c'è bisogno d'1ll"ustrare Te con· 1 stampino 1 foro libri parte a Roma seguenze fatali di Questa degradazione e 'E' _oggi,per tutti coJoro che C€t'J i ESISTONO a Roma fa Questo mo- parte a Milano O Torino, ecc., non spo- editoriale: produzione a casaccio, senza cano nello scriv-ere, nella poesia. ! mento, In ·cifra tonda, centoctn- sterà sensibilmente I! voJume della ·criterio. una stupida corsa all'arrem· ossia ~n pienezza di sentimemo, quanta case editrici. Uso una frase produzione complessiva, disposta se- baggio - cioè anche .con mezzi scor- una comprensione più vera. un attae<:Q appr05S!mativa, perchè non potrei ga: condo un programma organico. retti - sul.la produztonè st.ra" niera; alla vita - c'è una tristezza, quasi una Il raonmu,.rn•a,c,vhoe anlolan msi!aa ~pruurgga!toccuqra"taa!chrt~ c Ll~aclt°",••• raapgtpaorneeg,:a·e•,v,~,·nqflun~~,odnoesll!btorac: certe traduzi ni di cul avrebbe arross rassegnazione per una silenziosa ri– . ., sJto perfino il" pfebeo Perlno; un pro- nuncìa. E' la crisi della poesia. La crisi cercà, e non sono sicuro che tn questo ria. _Normalmente una casa editrfce fluvto di carta stampata .:.= con que- più intima, più «poetica». della po~; momento che scrivo non stia spuntando sorge per attuare alcuni fini determl· sta carestia di carta - di cui non reg- sia: que!la che la pDeSia vive 1n SQ un'altra caEa editrice con la ste.ssa ra- natl. predisposti ln un programma; do- gerà neppure H venticinque per cento. stessa ormai, dopo aver ricevuto crisN pidità con cut le margherltine comtn· po di che, sulla base dt tare prtigram; Questo è ciò che ho chirunato crisi e riflessi di crisi da yutt'dntorno. una . ciano a smaltare t prau primaver1Jt. ma, cerca ! mezzi. tecntct e commerctalt d',ncompetenza. Ora, con la crisi in rinuncia, dicevo. e per questo una ma~ Ln prjnclpale ragione per cut non è per fa sua esistenza. In molti ~si di corso, è illusorio sperare che gl'lncom; Hnconia. C'è anche chi cerca tli stoi:,. 'faclle stabllire un'anagrafe delle tante queste nuove imprese editrici pullulate petenti, In genere, divengano compe-- dirsi: chi si lancia, e si ferisce, sulle bnprese editoriali, che fanno ressa da tn quest'anno a Roma J'e cose sono an- tenti. Qualcuno forse rinsawrà e si sai: parole. App·unto pa-role, soltb.nto: segni ~ un anno a questa parte sur mercato date per un cammino· inverso. L'cYe--verà; ma la c11s1avrà ti suo corso. Se o gridi. Non ancora poesia. Una .sp,ocie romano- è che, essendo tante, e non mento detenntnante non è stato 11 non erro, t senza pretendere dt fare di ferocia. Ma 1-ntutti COioroche cei:• J)Otendo vivere tutte insieme una vita- il programma edltortal'e-eul"turale, ma 11' Profeta, 1o credo che, apertas1 con cano oggi, c'è un velo di malinconia. normale. ce ne sono dt ouelfe che, dopo H possesso o fa speranza del' possesso fa crisl della carta, essa ne snrà sem- Sentono VC(:(!hi e inutili gli arnesi dl : aver levato un fievol"e vagito, non dl una certa quantità di carta. L'edito: pre dlpendent~ e sl chiudei~àcon Quella. una volta: 11 loro mestiere di poeti, il · dnnno più percettibili segni. dt vua, ria è diventata - non dico tn tutto, La parola sarà alle grandi cartiere di ·se-nso delle p.arole. E' un'E'5J)erienza di oppure vivono una vtta equivoca, che ma 6n una larga zona-ti sottoprod-Otto Val padana. Allorchè la produzton~ poesia, che bisogna rifarsi. Questo aV?: ,non può esplicarsi alfa luce del sofe. dei mercato nero della carta. Non è cartana entrerà in uno stadio. relati- viene, specialm~nte. in Europa occiden, · Slamo dunque dt ~là In u:na condi• un mistero che a un certo momento. vnmente normare. 1f mercnto editorlnle tale. Sopratutto Jà dove è stata l'occu- · zlone turbata e malsana del mercato sut priml del 1944, 11 mercato èelfa fittizio avrà un crollo, perchè si regge pazione tedseca. E non tn tutti, là, st . editoriale, e nulla induce a credere In carta s1 è comtnclato a contrarre. Un sul monopolio dell_acarta tn mano a_d capisce. Ma anzi, l'ho detto: solo 1n questo momento che ra crisi potrà ces: certo numero di persone in possesso dl alcu~i specuJaton. Bisognerà farlo Quelli che cercano un 1e.1tame, una com, • eare per assorbimento, col sopravve- largo capitale liquido cominciarono ad crollare senza pietà - impedendo ener- prensione più piena. Pe-rchè, questo è nil'e di. migHorate condizlont economi· investirlo in acquisto di carta, e l'im- glcamente un 1ntervento statale, che accaduto: la vecchia poesia non basta-:– che generali. Prima di tutto la situa- magazztnarono. Alcun\ continuano a sarà Invocato a gran _vocee difeso coi più, se cosl si può dire, non serve piò. ~1°enep; 0 n°:~~e~~~e~~1~ ~t~~!i fa~~ ~we~fiI!~fm:e~J~~~:nJt ;;;;!~~~~ ~ ~~~~~~r~~t~~~z~os~.,:}g;>;> :~] c:: ~1~afl~\1!n~" ~~?s~8Ji 1 ~~ee~~· ~~~: fattore aggravante sul mercato libra· aftrl, Invece, dalla sola eststenza della rlo di una rinnovata Industria del Hbro i poeti di ieri, quelli che cercano di cal , no; e po\ non può ragionevolmente 1 carta ln magazzino sono stati lndottl, In Italia. pire, sta Ja crisi della poesia. E' triste, prevedersi un rn3glloramento di quella o animati da cattivi consiglieri·, a In= MARIO VINCIGUERRA e comunque avviene con tristezza. la che a lunga scadenza. E' più saggio rinuncia dei vec<:hi mOdi: eTano modi., non aggiungere all'errore dl facilone- familiari, timoni e bussole e carte di ria, eon cut si è messa tn piedi una • rotta. con cui i Poeti navigavano. Ades 0 mastodontica ma Inefficiente attrezza R I eo R D o Rtcord-0che, quando cravanw raoazzi, so c'è Questo Sile-11:zto del mare con CUI turn di p!'oduzione cdltortare,una nuova e studiavamo tnsieme JiiosoJia aU'unit Vercors chinina il suo libro. E non c'è facifonerla, che aspetti Il saYvataggio versitù di Milano, nonostante il S"UQ alu·o di vero, n-elsuo libro, se non que~ da elargizioni di industnali e banchieri carattere cordiale, oiocoso e auasi ,u. sto silenzio, questa profonda U'i~tC'aa. o, peggio ancora. dall'(ptervento sta· fantile. per -una 'di qu_elle intuizlont Bisogna dire che, vei·cors. da questo si t.,Te- moro fascistico. . di de/la fantasia che raugiunoono i! vero è mosso a raccontare, e solo questo In La presente crisi edltorlafe, alla (luaTe più dell'osservazione- dei J.utt1, nu ero ultima è riuscito a lasciai-e scritto col st è andati nllegramente incontro so- fatto di ,lid un'lmmaqlone di Jantasta suo libro: solo questo, chè sJa vero e. J)r.tttutto CJlli tn Roma, è prevalente: e o L o R N I in contrasto con iL suo aspetto. A OC· rimanga. E Ciò. nonostante la bugia mente 1ma crisi d'incompetenza. Anche clii chiust, Colornt. 1ion mt sembrava del suo libro, nonostante la falSità, per : se di QUIa poco tntervenissero ind1:1 più tiè all'eoro ne socievole, 1/lfJ solo. fino l'insulsaggine talvolta, delle cose strlaH, banchleri e .funzionari dello trtste, In -u.ngran vuoto,· dirò dt più: e-be racconta. di tutto il suo ra~onto. mato - ammettendo l'ipotesi tmproba· destnrnto a distruggersi., Nella sua Dt vero c'è solo la sua commozione: la blle -. la Sltuazlone sostanzialmente L A Ztberazlone dt Roma fu per molti amabilità, si sentiva -unacarica di vto- muta malincollia d'un P.(letache· abban•. non migliorerebbe, perchè ln<lustrtall come annebbiata dalla morte di lenza dtstrutt-riee, che sl -volge-vaauora dona Ja sua poesia: wi· velo sulle sue !(non appartenentt all'editorla), b{!n• Euge11.toColornf, fl cut a-nniver: agli altri in forma di esame morule e pagine. E' inutile cercarv•l· Ja e Jeggen• cnieri e funzionari sono altrettanto tn: sarto rtcorre in auesto mao!Jio.Colorni di oludizto rigido. La sua conversazio-- da» dell' Eurol?a occupata. Sta n. api competenti quanto gl'improvv1sati edl· fu ucciso a revolverate. 1n una ~trada, ne, eme/le scherzosa. tendeva sempre punto, la sua buglia: quello che an<:ora tori de! mercato romano d'oggtgtorno. quando oli. anolo-mneT'lca11i erano gtd ad u.n solo fine, di metterU l'ant-mo a Vercors non sa dire, non ha il modo Per farct un'Idea più: chiara delfa si· sui colli Albani. n dolore che alLorane nudo, e cU scopr1re 1n te i moventi Pi.ù di dire. C'è solo un vecchio poeta d'una tunzione rlsaHamo un tantino alle orl- provaTOnoolt intimi, e elle st rinnova veri e meno c<m/essatt.Ma quest'inda-. Europa Qecupata, nonostante Jl rac.conl ~fot. sempre, è diverso e più arave tlt queuo gine continua, elle 1ton avresti tol(e- to, anzi contro il racconto, contro l'Eu~: Ln città dt Roma è stata da tempo che si prova per -un wnno polftico ca: rata da a{trl, ti oiunueva addolcita claZ 0 ropa e la Francia: è -in questa contra, Jmmemorab\l"e refrattllrla ad una fio= dttto sulla breccia. Nella morte dl Eu.. l'indole ,:rl1l simpatica ch'to abbia mat dizione che Vercors sente J.a sua· vw rida industria editoriale. Buon mercato genio v'è qualcosa di non dovuto, dt conosciuto, Così, ver questo misto di chiezza il suo silenzio. &I è significa~ .. J1brarfo - spec!a"fmente ner ramo an- sfuggente aUa togtca, dt cui 011cora acu.-mee di simpatia, la sua influenza ttvo ché solo cosl se ne possa parlar~: tiqunrlato -, per n grande afflusso dt oggi ·mm so darmi fXICe... sopra glt a1trt era orande, la sua vre• Ma solo còsl merita che se ne parll~,~- ~:rs~~f. c ~ov~nl~~~.o :l:~~it~a~i~t~~ ,.Non potrd comprendere questo chi :r::el~t/!o~e;t~~:ssle:::r~:c:rad'~~se:: ~ r~~: ~r ~ttsi{::/ :~riu~~~nfe n~<:; . ~~,i~iff~i~aE"\~:~~ ;~:n~h: ~~:n~ :iu~?ono:sct':::o,c~ig;:i/!~a:t~.:z~o::. 7am~i11t· Più ttardi. La t:::isac!i',~i::~ ~~~ ~g au~n ~l~~ i:~l~h~~~n"~.~ ~i~~tt:i~ ~ 1 J1~~:ia1:~~i~mr'i:i:~~:: ~;~~~:~:~à e:~:~~~. ~~g?t~ 0 ;;;: le~,:~~~ t i?sY:Us~/ 0 ;!,~asef/ sµo 0 moraljsm~ an~rr;~ò'!~;i~~:e~.n:~~1!f.t·~~~~~'!i centri di produzione nelle città di Mia d-t al giomo della sua morte. Non vi passando, dai ·oiudizi rioidt, a un atteo· sono i motivi da cui è stretta più da: fono Firenze, Bologna, Tortno. Si pensi f1Lmaf wt mo-mento di sosta nel suo oiumento contrario; di capge, e acc~t- vicir1:oquella ricel"Ca,e questa çrisi. dt 'a Qtlesto caso: che "t?astbl'attività di svolgimento politico: cospiratore, confi• tare tutt.o senza r serve. ,s russe a poesia. Quello che Potrebbe chiamarsi 11n solo editore - valentlsslmo, ma lui nato, elemento attivo del 'J)artitosocta• fùosofia, che era fLsuo anwre p~ùgran- n declassamento, della poesia: l'isolai solo -· l'indlmenticablle e Gtovann1: Usta durame tmesi clandest1nt. La sua de, vede11-dot>i solo lo spe/cchio ~i pro' mento d1·ogni poeta nell'interno stesso t B i 1 · preparazione intellettuale era profon! pri vizt e lo schermo clele propne pau- ~0 R~~}e~~n,~e~~f;o er;dit~~lal~~'ch~ da.. Trn i compag,ii •1<i sua influenza ftt re. Distruggeva, a una a -una,tutte {e del suo paese, lo stato d'isolamento da dico? Roma pareva di malaugurio per se-inpre logica equnibratrlce, mal fm; sue certezze, cercando di non fermarst qnuaeglgfo10·.ch,1• peeg,!!sosannegssgleored!llogs~o (pcehreso,è I A d ll 1 h vano pulsiva nè stravagante. Sarebbe dun: in ne&suna,e <-'<>nSidera1Ulole tutt come ~ 0 • g!t~i~~~pere l\i cce~h10 cn~~~~. in• quc facile rappresentar.lo come uomo po.,ç1:zioni StLcui tenta d1.rlorganizzarst Poi dramma. leggenda e storia), che col"se male: l'uno, tl Sommaruga, fu poJ-iUcoperfetto. Invece, chi lo conob· la paura intellettuale. Lavorava, ,ri sarà suo soltanto domani, o comunque coStretto a riparare all'estero con una be di dentro. sa che ln i,olitica tn 1ui que st ,uomo così razionale e dialettico, più in là. E l'altro, che è n vuoto. condanna penale addosso; l'altro - oh, fu una specie di sport mortale. condotto una violenza miStica. L'attività politica aperto· dalla Gernrnnta nel cuore dell. mlo caro. cordiale Form!ggini, <1opo con I. modi ed tI rigore del ftlosofo. Le UH era dt sollievo e di sfogo. Aveva l'Eurnpa: l'isolamento di ognl scritto~ che t'ammnzzasU a Quet modo, non sue e11erofe,•cheerano grandi, plù c1le sc<>pert.o inoHre che ik progresso delle davanti al vuoto di qutT personaggt'o, J)osso :Piùpass::tre davant\ alla tua ama- versarst in essa naturalmente, vt fw scfe-iize si ottiene mediante w1a specte ch'è il tedesco e i1 nazista o:ppressorr. bile Modena e alzare gl\ ocelli all'erta rono deviate come nelle piante in cui dt distruzione ad tnfinitum di legot sue• ù1' cu,· n•~uno t·nE1,ron>< ·,,ncora si pub Gh a· · b rll btto un ramo seéo11dartoprende il !Oprav- cessit•amcnte tmpos.te da not alta no; '-'""" /t'- sgo~~t~~a, senza ria assn su ' venr.o sugli altri. Direi che, nel suo tura. St oettò di foga così-tn -una attV impossessare con pienezza di sentlmen~ ToTniamo aglt affari. Come mal, dun: complesso, in lui 1a poUttca fu un vttà scientifica: di cut ci restano oli to. e che non si pUò più. colmare Po!"' que, questa città cost fiaccamente or- e11orme stono d'fstinti, sorvegliato ed avanzi ma. che se fosse viS.ruto, et tandosi, e sopra la mischia J>. nelle re ganizzata per produrre libri da un organizzato d.a uno ragione attenta: ,wrebbc rivelato tutta la forza della gionl della culturn - com.e ci f,u l'Utu;• nnno all'altro pure dlvcnta.ta la Mecca Per questo, anche neall uWmi 1nesi stw mente. E; distn,ttore com'era, su s!one nell'nltro dopoguerra. Due moti; dell'(>ditot1a? della sua vita, quando egli amava e chi glt stava acca1ltoaveva l/ef]etto di vi come Si ved-.?. aperti dalla stor~ Le ragioni sono due, e purame~te 1 f;:ai~r~ ~ts;hi~tt~af'~C:~~z°a::;cr:,u; ~/:~:~co: era, dtret, un p-rod-tg1oso ec- d;l mondo, che concorrono ad aprlrQi rti~3sir,~~ili=I Rc1°:1\~s1n:zi~ns:,tt;~~~~ a~: suoi amici t.cntavano di distrarlo dalla ora anche la sua fine, 1n un'attivltd una crlsl nella Slor-ia della poesia. cora' per nltrl nove mesi, rimase for- politica,· e d1 riportarlo -verso L'atUvtlà che ,iQn era la sua. discende da queste FABRIZIO ONOFRI m::ilmente legata all'Italia settentrlo: fntel.lettuale. per la quale era 1UJto.Euli premesse con una logica fatare; e que- ~~~toi:~~~~c~;tt~erlÒ 1 ~ 1 ~~~~~:~rca~i~i stesso SO(l11Ò, {mo all?11lt1mo1orno, di sto forse contraddice queli~e s.i dlc~ """"'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'"" divennero ben presto difficilissime; d'nJ; ~~~~::-i,~a J~aes~ce~~a~~,.~~la,,1:~i!ic~i ~!'~ 1 !.1~i "::ssèe::~~ 88t~:st~11°::c:a 0 ac::i. '.' ve· UAGLIAJVZA ! ,, tra parte il distacco di Roma parve allora. Non so se 1:avre"!Jbe fatto: prf; met.tere che doveva morire, e non per certo .id ogni persona sensata. I mag- ma, non.gli fu possibile.: lo portaua alla quello ch'egli amava dt pitì. E fa anche · giorl editori da Firenze In su comin• politica una Jatalltà, di auelle che nu· pena df parlarne In modo così schema: con questo tltolo appa-re la rivista ~ c1arono allora a trasferire 1n tutta scono dentro. tlcc, che non riesce a f(1rlo-vtver~.Per• Mov:!mentofemminile del Partito d'azl~ ~g~~. ~~~ if~~t~;~J!~~ ~~r~off ~~d~o~ ché Colornt fu sopratt1.1!t't m~a Vtta ~f: ne, alla quale rivolgiamo t nool.ri aui'\ml 81 sapeva per quanto tempo, 1l mercato e~ige gi lfs~e;e d~con g, aSao;i ~~e~ Ecco 11sommtirlo del pnmo numero:, . clell'Jtal1a centrale e meridionale, aY:· A FIRENZE e NAPOLI ~ 1 1 ,:!7 Pre°c:~~~pato n: tanto del s 1 w M Calogero, Demografia e ,.e,pon-,o:bl- ·11o1rcn. huèovloe b"'a1'zPoP.•caolslelaltle m"Yeerscsaetrooerdalttto-o gll abbonamenti a pensiero, quanto di scoprtre In se stes- lltd; A, Rosselll, Strtuk vecchie ~ strad!6 · so 1l perchè del _stio pensiero, Colornf nuove; G. Madia, Scu.olt prof~astonall ·riale romano s'arrlcchl lmprovvtsa· LA NUOVA EUROPA non poteva essere, come st dice volga,-. fcmmfnJll; N, GJnzbnrg, Educazt~meIn.· • mente di un certo ~numero di filiali 81 ;>o!oSODO sotloecrlvere pr(.116!IO: mente, un real1z~atore. Egli non ten: fanti.e; Anna Jlarta Enrlquez; J. Lu,. delle p\i) importanti case editrici Ha- deva a fermare d suo pensiero, ma a su La madre por.tlolana; N. G!n:tblll'8", '?El1;;,tf!t1° 1~ :.~!'ìr'~~:~~:~~~ :B{:fil:~f1 El~~;,:~~: ri:1 ::;~&:.9:11':limi~~ll !:~.f.t';.,:;,!:t .~ ·::~;.~,o~'-;, ·· COHaavverrl'.l di questi doppioni? Sa: Dott. GIUSEPPE PJSANO r1it Ma non si potreb;.iei>ensarech-'c_L'ef: Vnrgns. La. do~~ per 4! tasa o l-a ,casa j f!~'!~}'~t~d~t!~~n:h:° l:~~r~il ~-:1: via Ca1"k> De cucre, 1J - NAPDU Jett() di questa f()rza non si prol'lmoh,f, per lo donn4t;, V. duinl. Sgucr~~ì ~ nit.i, o qualcuno dt ess\ rimarrà con g. P. Bt,pi1>po. • • ~ 1 • (J .• ·, • •

RkJQdWJsaXNoZXIy