Fiera Letteraria - Anno X - n. 46 - 13 novembre 1955

Pag. 4 •.A FIERA LETTERARIA Domenica 13 novembre 1955 ------------------------------ Appunto su Rimanenze Da un discorso modellato sul sospiro della riflessione solitaria a un più agevole ritro• vamento dei sensi d'una umanità comune ·* n:c SERGIO SOlf,1\AI IL libretto della Rimanenze, clte ho qui s1ù tavolo, ml ricond1,ce al problema deUa poeaia di Sbarbaro, della sua poaizione nsllo auolgimento deUa nostra -poeaia nouecento.sca. Che mi pare straordinaria.mente sintomtitico, 3ia sotto l'aspetto morale, sia sotto queUo più propriamente espre,Hivo, della corrosione dei .t: contcn1iti > e delle eatreme di/ase affidate allo stile, che caratterizzano la seconda fase del taTdivo deca .. dentismo italiano. 'A vero dire, le poc.!ie di Rimanenze non costUiii• scono, di per set prese, 1mo stadio 1ùteriore ri8petto aJla lirica di Planlssimo, e il vero svolghnento di Sbarbaro, che presenta itn sorprendente quanto na• t1',rale parallelismo con quello di altri dei maggiori scrittori sitoi coetanei, sarà da ricercarsi nel prosa,. toro d'arte, nello svagato annotatore lirico e natura,. li3tico, nel roesegnato moralista in un ambito di 'biografia desti,iata e im1nodi{icabUe: Questo scarso manipolo di versi, che vanno dal 191:J al 1932, è piut– tosto da considerarsi come un'appendice a PJanlsslmo, e, al pili, come un caiito, e :rpesso felice, tentativo di in-aerzions dei colori, degli incisi paedatici, dei sa– pienti acidi delle pro86 più tarde, nei modi stremati o doloroaamente interiori, come di uno sfinimento csi.ste,iziale, metafisico, che dominavano in qi,eL li· brctto, fra i tre o qllattro più atttentici della nostra lirica in quel primo scorcio di aecolo. E con ciò Sbarbaro non esce, in questi versi, dai termini genera.li deUa sua prima ispirazione, osria dalla dimessità di 1tn discorso modeUato sul aospiro della riflessione solitaria, della desolata constatazione di sé, dall'aù:me -che circoscrive la f1iggevole combu– stione sentimentale. E laddove tenta di uscirne, come in Liguria, con accenti i:{llasidi <laude>, si avverte, prtr tra bellinime immagini, lo ataoco e la sottile sforzatrira di tono. Forse, coi Versi a Dina alla fine del vollimetto, che sono del 1931, ima acioltezza n1wva del suo dire - i,i. cui si articola 1ma storia sentilnen.– tale - sembrerebbe, p1,r se11.za che si esca davvero da quei termi11.i, an11.1mciarel'apert1,ra di un'altra via, che lJ quella con/tuia.mente cercata dalla lirica d'oggi, dopo la fa.so di clausura ermetica, verso lln più age– vole ritrovamento dei senai d'una umanità com1mo, e deUa varia avventura di esistere: O strada tra le case, benedetta, dove la prima volta nella vlta pietà d'altri che me ml stI'linse11cuore. L'ha forae egli, in aolitudìno e aegreto, per qualche tratto percoraa nei modi del 1:ersor O, come sembra più probabile, s'è da. allora unic!f,mente attenuto a queUi del ripiegamento proa(latico, accettando in via definitiva uno dei termini del difficile rapporto e con• traato, che ha carcttterizzato il filone centrale della nostra Urica di questo secolo, SERGIO SOLMI Camlllo Sbarbaro nel 1939 con Montale FBDBLB ALL'AIITB PURA, COMB R GOLA DIVITA, COMB CONDENSATO DI\IBHITA' * P • • • 1an1ss1mo e . t· t,fS I • • 1er1 e )f., Trueiol·i • 0991 UON'FIDEN' ZIA.LE *· di ANGELO BARILE iblioteca ianco LA CASETTA DEL POETA SULLA RIVIERA * Spersaio un silenzio ehesmarrisce il pensiero * dl GIACOiUO F. NATTA tamente, senza incertezze, la ca_aa.Oltre U paasaggio a liveUo, al terminp d'una stradetta ras.sa , in. leggera salita, linda come !'aria che ai apre cinque mi11.uti dopo fra giardini bonari, tra orto e giar• dino c't la CUfletta del poeta. E' spersa in iin silenzio che 4maniace il pensiero, lontana com'è da Qlfei riimori cittadini

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