Fiera Letteraria - Anno X - n. 27 - 3 luglio 1955

Domenica 3 luglio 1955 LA 1' !ERA LETTERARIA Pag. 3 · GAJLILJERI[A DJEGLI[ §CRJITTORI[ I[TAJLJIANI[ PREZZOLINI DALL'"OMAGGIO,, DI GIANCARLOVIGORELLI Nel solco delle idee del 2lfanzoni ... Come Prezzolini giustifica il suo fascismo - L'antidemocraticismo ed il nazionalismo vociano • Due casi di "rivolta,, al prezzolinismo ed al vocianesimo: Capitini e Binui Lo pseudoumanesimo ed il formalismo farisiaco dei vociani "ufficiali,, La Voce tu antidemocratica. sWl'esemplo dJ Sorel o magari di Péguy. Cosl riassume e spiega Prezzollnl. E nella misura di quel loro antldemocratlclsmo. 1 vociani. a rt– guardarll con la distanza della storia, furono gli anticipatori di quegli Ideali del quali Mus– solini fu 11 realizzatore sommarlo. Perchè - dice Prei;zollni - perché meravigliare!? « E' una l'era carat.t.erlstica della storia, che gll Ideali quando arrivano a maturaz.tone diven– tano mostruosi aglt occhi dJ quelli che Il hanno carezzati da principio. Gli Ideali si mani !est.an attra,•erso misture, contraffazio– ni, violenze. Scorre Il sangue. Cadono i mi– gliori e quelli che sono stnll nascosti durante la baUaglla s'approfittano della vittoria. I sogni s1 commercializzano. Cl son del com– promessi, Cl son delle sopravvivenze dell'or– dine che si voleva distruggere. Per queste ra– gioni, mentre provavo repugnan:r.a per molti fatti ed uomini del fascismo, non me la sen– tivo di oppormi ad esso. E cercai per molto temPo di tenermi lontano da ambedue Je parti con una equanimità verso Il passato, che sapevo tramontato, e Il present.e, che non era roseo•. Era l'equidistanza di Sorel; fu quella Ini– ziale dello stesso Croce, convinto della morte del socialismo, oome aveva dichiarato sulla Voce. e sospettoso ma non prevenuto di fronte al primi atti del fascismo. Ma al di là delrequldlst.anza. c'era la com– piacenza Ingenua, più affettiva che pollUca. per 11 fatto che 11 fascismo fosse venuto fu<> ri dalla Voce, e non appena perché Musso– lini ne era stato un collaboratore: guardate, ancora oggi Paplnl e Soffici sono rimasti candidamente fascisti, pers1no più di Prezzo– lini; lo 5000 unicamente per una ragione formativa e direi addirittura per una nostal– gia di generazione. Avevano scommesso su Mussolini come su un compagno di scuola. e purtroppo puntarono su un primo della classe! ~ PrezzoUnJ, in queste sue memorie. L'ita– liano inutile. come a rendere legittima quella infatuazione. si attribu.!sce una profezia, scritta sulla Voce nel 1914, quando aveva detto che Mussolini gji pareva « destinato n dirigere un'Invasione d'Italia, non fatta dn barbari. ma da italiani». Ma era una mezzo. profCUa. e sua per metà. perchè Sorel rave- :~;~::u~ =:,:n~1fnr= = un soclaltlte ordlnaire. Cro1,1ez•mot: vou& le verrez peut-étre un 1our a la téte d'un ba• talllon sacré saluer de l'épte la bannlére lta– lienne •· Dietro a Sorel, dietro a croce, Prezzollnl, aenza specularvi, continua la sua difesa, sino a mettere 1n bocca ad un immaginarlo giu– dice la domanda a bruciapelo: e Slcchè Cro– ce preparò Il fascismo?•; e la sua risposta è sorniona, se volete, ma Cin senso privato se non In senso storico, o se mal diviene storica 60lo perchè fu Il pensiero di molti), essa non è una risposta falsa, è ln. rlspostn della sua generazione: « Fu proprio perché. borghese. reazionario e antidemocratico, che Croce piacque a me. ed a moltl del mio tem– po. Cl rivelò Sorel. combatté la massoneria. Cl fece studiare Hegel. Aveva un grande or– goglio borghese e non l'ho sentito aver pro– blemi di coscienza per i frut.tl che rloavava dal terreno lavorato dal suoi contadini. E poi fu pro-germanico nel 1914... Non dico che lo facesse apposta [a prepn.rare Il fa– scismo), nè lui, nè Pareto. nè Sorel; dlco soltanto che l'effetto di quel che insegnava fu d1 farci considerare di poi Il fascismo co· me un fenruneno storico e non come una cattl\'erla o birbanteria di alcune persone. Essi demolirono la democrazia del loro tempi con critiche teoriche, e sopratutto con un profondo disprezzo morale•· Capziosa O no. questa è la giustificazione prezzollnlana; e 10ho voluto di propo.slto fare una digressione sul suo fascismo. anche per dare In parte una spiegazione a quel silenzio, che è durato troppo 6Ul suo nome. In fondo, durante li ventennio, tacquero su di lui I credito a Moravia, a Lorla, e molti altri, e fascisti utflclall, perché ne sospettavo.no l'ln- da una pagina dell'Italiano inutile veniamo d.lpendenza. e per di più certi meriti erano a sapere di dovere a lui l'avvallo dato a Go– decantati at loro occhi dal rapporti lntratte- betti per gll Ossi di seppia: « Veniva da me nutl con Croce e con Gobettl, con Sforza e [Oobettl] per chiedermi consiglio. Lo ricordo con Borgese: gli antifascisti gli rtnraecla- ancora appoggiato allo stipite del portone vano l'amicizia con Mussolini e quel suo della gabbia d'appartamentl dove abitavo a mezzo eslllo In una gabbia d'oro, prima a Roma, una sera che ml mostrò e ml fece Parigi e poi alla Columbia Unlveratty, leggere alcune liriche di un certo Eugenio In me7.20 tra gli uni e gli altri. e col pre- Montale e, per conto mio, gli dissi subito di lesti ora dell'uno e ora dell'altro. stavano I stamparle. Infatti la prima edizione di Out lctteralJ del momento: i rondisti superatiti. df seppia esci da Oobettl nel 1925. E..,lu forse che ritenevano chiusa la partita coi'voclanl: la sua migliore trovata come editore•· I novecentisti lncelz.ar.tl , che piegavano alle Ln. prova che non aveva disertato 11 campo evasioni e ripiegavano nel!'« ottimismo» _ (a parngone Paplnl, Soffici e tutti quanti si cosi si Intitolava un articolo di Bontempelli 60no semprt: Impuntati a protagonisti di In– della fine del 1928. ristampato In quell'lrri- tramontate summe ldeologlche e poct.fche - sorlo idearlo che é L'avventura novecenti- e dopo di loro è l'errore ...} l'ha datn nelle stico, sempre nel 1938: « L'utile esperienza edizioni successlve di quel suo panorama, La dei valori oltremontani fatta allora per ope- cultura ftallana, dal 1906, al 1912. al '23. al m della Voce e del Lacerba. generò in qual- '21, al '38, che sul plano critico non è che cuno del più esasperati un certo atteggia- un cordiale libro di Informazione e di ag– mento che si credeva spregiudicato cd era glomament-o. un manuale divulgativo. un balordo, nel senso appunto oggi deprecato baedeker delle belle lettere del prtmi trenta dall'articolo [di Solllcl) che ml ha mosso anni del secolo. mn aperto alle nuove espe– queste ooservazlonl: ma la Guerra prima e rlenzc senza I pregiudizi e senza l'astio del– la Rivoluzione Il hanno liquidati subito(. ..) l'uomo di Ieri: e se mal le fedeltà al suol e oggi non sono più che larve di un passato anni erano la fedeltà a quel fondo di cultura spiritualmente assai remoto». . liberale, che lo appartava dal C06tume del Eppu're PrezzollnJ non aveva voltnto le fascismo, anche quando non se ne dipartiva spalle a nessuno; era lul 11 primo a dart: per dalle sue suggestioni e soluzlotil Immediate. morte ldee e cose del suol Uhrjahre o a C'è di più, In quel fondo culturale tra li trattarle con un vero distacco. come del resto liberalismo e l'Idealismo egli ha Istintiva– fa qui In queste memorie: ma la curiosità mente qualificato e distinto li suo ateMO e l'attenzione per quello che venne. e che umanesimo. che neppure all'ombra del suo veniva dopo di lui, non riesce a nasconderla Machiavelli, non sarà mal per lui un paradiso neppure a settant'anni. Fu t.m i primi a dare estetico sul tipo del classlcls.mo di terza ma- Una recente fotog-rafla di Giuseppe Pren:ollnl no degli arcades ambo PaplnJ e Soffici. ma è li neoumanesimo (qui più gent.illano che crociano) che si è sbarazzato della tradizione: conservatrice dell'accademlsmo. del carduc– claneslmo, del d'annunzlaneslmo, di tanti prlmatlsml e lmperlallsml. E' l'umanesimo critico, e non encomia.sti– co, dello scrittore Italiano che non arresta la tradlzlone. non esclude Il romanticismo, non salta a piè pn.rl Il risorgimento. non lgnorn nè Bruno né Vico. nè Il Celllnl nè Il Goldoni; è l'umanesimo che s:.I è salvato sull'antlumfl– neslmo del Manzoni. Non sembri un·assurdltA mettere 11 Prezzo. lini nel solco. non dirò del Manzoni. ma delle sue ldec. E' manzoniano secondo gli sviluppi Ideologici desanctlslani e genUllanl; un man– zoniano minore; un mnnzoniano dlscoraivo e divulgatore. Non vi siete domandati, come mal lui, to· scano. non abbia mal ce1uto all'antlman:r.o– nlsmo carducclano che ha trovato il suo erede In Paplnl, Il qua.le nei suol stentorei ritorni alla tradbJone é convinto che Il Car– ducci è colui che ha fatto rientrare nel fiu– me della classicità quelle r.cque che Il Man– zoni aveva deviate? E nel riguardi del Man– :r.oni, passati I primi omaggi del neolltlsmo post-conversione, Paplnl è arrivato a scrive-– re queste bestialità: e Alessandro Manzoni, ricco del più velenosi succhi dell'lllwnlnJsmo francese. non vede nel Cattoliceslmo se non un wnanitarlmio sociale con del riti da go– dere più •che da approfondire: aspetta che siano mori.I tutti I giansenisti Italiani per disdire le sue prime tentaziorù di schifiltoso rigorista. e nemmeno le disdice: rappresenta un Vescovo talmente grande che è difficile trovarlo nella vita e nella storia, fuorché nel Santi. mentre 11 suo. santo non è; rapprt:• senta un frate, dlsslmJle troppo dal suol pari e superlorl; una suora omicida, lussuri08ft e manutengola; rappr:esenta un parroco tanto vile che San Giovanni Bosco non glielo per– donerà wal; non dice una parola, nella sua lunga vltn, a dlfesa del Pontificato romano nell'Ottocento. sfidando condanne autcntJ– che della Santa Sede. a cui obbedivano. pur soffrendo, vescovi, sacerdoti, laici...•· Misurate queste parole a condanna, sul corpo del Manzoni, deU'llltunlnlsmo. del glan– &Cnlsmo,del liberaJlsmo. de:I laletamo; misu– riamole su quest'altre di Prezwllnl, che ten– gono dietro, nel primo cap;to10 de La Cul• tura Italiana, a un elogio del Manzoni mesao Il apposta a Inaugurare li suo rifiuto del tra– dizionale letterato Italiano, « Il letterato dl parole che non ha nulla da dlrt: » e che « costruisce Il suo guscio intorno alla sua unlma spenta e l'opera r1f.SCC un sontuoso sepolcro ». Ecco la sua ferma condanna della conservazione culturale Ce religiosa In radi– ce) della storia letteraria Italiana e de:I suo stesso costume; « SI può dire che alla lette– ratura Italiana sia mancata la « vaccinazlo• ne romantica,, come allo spirito religioso è manoata la « vaccinazione protestante». Per essere completo dal punto di \'lsta europeo e moderno un Itnllano deve rifare da sè questo doppio processo. per via di cultura. provocando nel proprio i:plrlto quelle crisi e fasi di cultura e di pensiero. se vuole com– prenden: Io sviluppo della letteratura e della filosofia contemporanea. In.fatti gli studt ser– vono In Italia a fare ripassare ogni giovane, Jdealmentc, per questJ periodi. e ricevere una dooe omeopatica del vaccini essenziali alla vita Intellettuale. I cattolici. che ne restano privi. non esercitano lnfatU l'azione che po– trebbe spett.ar loro sempre per nwnero. so– vente per l'Impegno; e restano come una massa arretrata, una zavorra. che pesa. sulla vll4 della cultura. I compiti nel quali riesco– no meglio sono quelli dell'assistenza sociale e del conforto del semplici: essi sono come l portaferiti ln guerra, che per Il loro com– pito devono rimanere sulle seconde linee, GIANCARW VlGORELLI' (Continua a pag, 6) La casa di Prcuollnl, soli■ trrrazza di an Jrattaclelo, a New-York, 419 West 119th Strcd EREMITA IN NEW YOB .* I « La fede dell'ora, in se stessa così pura, solleva ancora dentro di me un certo entusiasmo e una nostalgia che non posso nascondere» DI ENlRJCCO FAJLQ>UJC Superata infine l'ineerteua al• giniamo appollaiato nello ega· dalla 1>er1uaeionecho e la reto• la ten.a raocoha del ,uoi ricor· bu:u.ino eretto 1ul terrnu.o di riea è fobi1i e porla aUa vigliac• di Jeuuari (te~, dopo Uomì· un grauacielo, vicino alla torret· chcria >, è arri,·ato alla conatata· ni 22 e cimi J e dopo Amici, ta del 1erba1oio dell'acqua pota• zioM che Oil!Sa inH~ce e è 11,cuo r,ie:p,etl.lVame111c del '21 e del '22) bile: se lo n•diamo la9iSÙ, CUI" la tuprcma vccili e porta all'e– convenbee meg.Uo dar "per ti· ,·o a ,criv« libri ed artiooli, 10'8ino >. e Se la levale, non rc- 1010: Memorie d'un 1iomo falli- Nlmc &e trenta e non ecllanta· Ila nulla.> Pro\·a ne 1ia - ag• 10 o d'un dileuar1te o d'un poli- due annate gli J)C51t99C'f'0 sulle giunge - che a lui, t'0n la tua grafo o d'un imbecille o oddirit· 11,allc,~, ceco, è •llora d1e ci cfreddeu.a> e col il.IO cidcale di tura Il morlo che · porla, Giu• lornan,:, a mente gli ~iliti. Da 81ilc matcmalico> non è riu..cito 1c1)pe Prenolini 1i de,·'e.cre buon ecgua<ie di Nn Simeone, di combinar nulla ne di farsi triiltorncnte rallegr-.tlo nel erede· anche Prnzolini fa perti1enu prendere 1ul &erio. Un Italiano re d'aver coho nel qno con: in cima alla colonna, Eremita inuriJo. Se cdlliarir cene idee egli 1/ltaliono inutile (Longaneti, Mi- ne.Ha fore11a di New York; 60· J1aliani, indicare le loro inftt10• Jano, 195'1),Stiamo-ci dunque al• litario nel bailamme di Droad- rilà per farli migliori, O:fl'Ulleri•• lenii a leggere la raocolca per il way. E' come ee intorno a eé Hrc popoii e movimenti llranie, verto giUfllo, facendo che all'a· aveeM crealo il detieno. Eppure ri. tradurre da varie lingue. far perton di mento co1Ti&p0nd. in meno me mal Q mondo è per cono.oen dei &fovaoi di Hlore. nol l'apertura di ouore, &e non lui, osgl, un deterto. Al sogno indicar-o,randcsu .-:oaotdule>: 'f'ogllGmOincorrere nell'cnore di ddla gioedda univer,1,ale è IU· tc quatto fu il auo progrwnma, fraintendere e duconotcctt in bcn1ra1a la realtà deU'ingiut1i• ccli ha uputo attuarlo tenu Prcazolini uno degli Ital~ni ri· ziu ruotativa. La 1ue simpatia, pern1C:1.ler,i né fingcn1i di ew;ere ,-elatisi invee-e11iùutili al rinno- che ieri and-a-.·e1 ai e moroli1ti >, <tua.I~ più di un e utile dintl• vame:nto della no~.ra wJtura. ,·a oggi ai e birbanti>. Quello ga1orc>, e am:i vantandoecne. Cuhurt1 di cui da prir,cipio fu cho una \•oll3 gli pareva e il e Che mi imJ)orta i.e ciò che giudic1to foe:,e un irnpt"eeario, e proocuo razionale del mondo, facevo era at>J»ena 1grOMal0 o poi un amha11ei:ttore,ma di cui la diaJe:nica del reale, e il do,-e• destinato a durare il giorno o oggi a lui 6C:ffibranon el&Cf'C re r.u :iom.lc di scguirlo >, ade.o la Jdtimana, 1eeondo il foglio d1e un caf)Or.ale. gli ecmhra e &e:mpliccmcnteun• do\·e esci.va, o i JM>chi anni con• Spetta a noi _ ritro,·andooclo gr:mde fantuia, un c:a()f'iccio U· cOHi al libro di informazione d 11 vallli amareggiato dal aentiN.i nivM;ale, entro !1 quale ,ballia: t0pi:a un da10 mo,imenlo o un divf:fltl!Oonuai tolnmiero Hl pa• mo il no;,lro p1cc,olo giro d1 1>:1-Ne o una que.sc, one? Sape,·o tria, dopo 11mt'anni di lontanan· danza>, Di ~nsegu~n_z~, 1iudi• bene che tutto ciò era dettioato 1:a.~-he, &e pur volontaria, A di che,-,em~cho 1 ttz~o.Lm, ! t11du1~ 11. quello t1eopo momeolaoeo e eeaho - 1pc1ta a noi ccn:ar non dall er:o~o nel c1m,mo. ~on Cl bile>. fon'aJtro di comprendttlo nel hastera ~ndor ano che e ~~- Afu Ml>ev.ianche - e vi ripo· pa&s: .t.oe nel JM'Me'nle,nella fi. 8'Con50 _dalla fe:cJe aUo fCCl~ICI• neva H!Cgnamento - che: e ae òucia e ne.Ila 6 fiducia, nella lllu- &mo? S, OJ?porr~ ~ la _suae la qualche cc»a di più in me può ~ione e nella delwione: 8CgtJÌt· feroce m~linc~~•a d1 chi !1a do• ~rci, lo ,i vod-rà da tutto il lo nel tr 11 ,'ltgliato itinerario che \'Ulo IMiemr 1 ideale per 1I 1ea• mio la\·oro e dai rQSuhali della da ,•ia della Robbia in Firenze le. Ma Prenoli~i da un pezzo mia genendione, più che dagli dove nel 1908 m1cque la J,'~, 11''C\'8 tme&eo ~• 101nare: ed(· sc:rilli>. lo ha condotto in una ,oHill:i ,~nlare uno 1onllore, for&eun fa. Da allora è p&Mlltauna tren– di Nf'w York, come profCMorc l~iofo, magari u~ 1wofctaed un lina d'unoi e qualche po' di bi• Wlffito della Columbia Univer· riformato«.>. Ru.ale ol '21 una l:tncio si può gii :n~-are e tily. ,ua oonfus1one, nella lc-1tcra-de-non chiude in perdita. Jn quan· * dicatoria_ di Amici all'editore to alla Voce, nei primi cinque . . V111lecchi. anni, dal '9 al '14, sollo la dire· Raot'.onta ~he IMeu e ~o~lo d! e A poco alla volta, faccnJo zionc di Prct.1:olini, e ,·olle eue• una _bella.~·•sta,.dcli~ vu1te d1 la critica .cv«a agli Rhri, l'ho ro una rivi~la globale, oMia let– poch1 ~n"":1 cari e dt moh~ lei• lana eever.i anche a me si~. 1eraria, pt"atica, economin, poli• ture d ogm .~.cnoro >, ~ ~1oura Non 10110uno tcrinore, non ho li(-a (non di partilo però), uni• t~e < or~, pm ~he m~i, ~h P~_rorigina!Hà di filosofo, e d;Hido \'Cf'litaria, pedagogica e filo.&0fi• di !0dd1,5fafi!:11 dcs1deno Pili di coloro d1e vogliono rifare ca>: e ,·i ai profcesò e iJ culto il1f,Olentedella .-ua.vita>: _l'indi• il mondo. Ma una certa chiare7,• della ,·erità >, approfondendo l...--------::_-::::::_-::_-_-_-::_-::::::::_-::::::_-::::::::::::::::::::::::::::::::::::_-::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::.::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::_- IC lo unma- za di idee, 111 ca1mchi di afferm- tempre più la nece.uiti e l'uli• _ re il canillerc di un uomo o di litit della critica por le e per gli 11n mo,•imento, Ja fori:a d'nni• iahri; vi ,i cercò e di unire la• mo I>« non la!M:ianni &edun-e lc11era1uracon la ,·ila, o tH rin• da an1icizie e turbare da odii oovar,e il pens-iero con l'azione ncl1'11pprcu11remerili e 1<:onda-coerente>. Tu11'1l contrario - gliarc difdti, mi 111rproprio di come mostra di credere il Prez• CIO' CHE ANCORA COLPISCE DC PIU' IN LUI E' LA SUA GIOVINEZZA * VN ITALIANO IJTILE GIANNI GJR.ANZOTTO avercela. Sicchè, 11 un certo pun• zolini, con!Cntendo alla polemi• lo della mia ,·iu, 6'Cp)>el!itii ca contro iJ cotiddcuo e fram• l)!'Opositi ed i turbamenti rom:in- mentisi10 > - da quel che •i ve- 1,Ci,mi aon nteMo a fwr fuomo rifPCò nella pro1ecutionc della utile l>er gli altri>. Voce 50110la guida appa&Siorr.rla E!fe1tivan1ente, ira &li l!alia, del Dc Robertis? Coi tesli alla nj del '900, egli è uno di quelli mano, a noi non &embra, L'E,a– che, ~cn1.·u5ete un genio, più ha me di co.,cicn:a di un leuerato, conlribuilo a 14)f'O\'incializzarc.i e redano dallo !COMO Sorra alla diaa-cc11dcmicinarci. Ri&nle al ~i inflenz.1 ,i dMTebbe il pre- Forse senza volerlo, Prez. seppe Prezzolini è In fondo vano )ungo i muri, come pa• Prezzolinl. quand'è appollaia• verde e pronto. senza un mo• malumori. qualcosa di simile), penso che ~I un ~~° Co,~~t:.! della viia it~· ,·/llere del frammenti$mo ,·ocia• zolin1 ha creato un mito in- un anarchico ne~ senso urna. reti d"un sommergibile 1m- to lassù tra t suoi libri. sec• to di stanchen·.a o di mala- Un altr:a cosa voglio dire, gli !arà bene accor,ersl co- l 11 mr,, eh era gia un galateo eta• no, oon fu u1111 ·ricerca e una f~~~~n~ 1 .1!1s::o csi1~~fd:1~ c~t ~ deI'i~\!~~~~aE'e~~e ~~il~~ ~ae~:e ~~t ~~~~i~ ~~~ u~J: ~aa~d 0 1;~ =~:t~~~:nl~s~~a~r ~l~la,rs~e~)~~d~lscro~~i ;: ~~; rai!~~Jg~r tr~a;I~~ ~: !:1~1s~,s~~~~d1'~~ 0 c~t~~~~;: ~~~1~::'d!ite;jct:e~~~,~~:11! ~c:;~:::;;;~\;~;in dtR~t!ra~ i lio sul tetti della Cento.sedi- dell'era meccanica e colletti• pavano quasi tutto lo spazio, storante. I ristoranti buoni, sa cl:: d~bba !are, per lavo- ml diede, la séra In cui ne qualcosa da fare: dobbiamo nell'orecchio, è lil.1110 lui n mcl• 1' porlo sepolto di Ungareui? ~~l;!a a sv:s~~· y~~~ml~i1·1~~! ;~aft~e a~ ~~ 1 t~~Crf!Z~~e ii~~ l~~~~:ffi~~st~l~~o~~~~ia~l ra~o o~~~I a~r~o!~n~r!:.f~: è st:t~ ~rdètnS:~~ 0 c6m~h~i~~~ :;!~~m~~!\i~~estt~ri:~~~ ~i~ 1 il 0 n~~ 1 ~: 1 ~~1~~~~r:~~i~ ::~i!~·lnl~ua;~~I~ d!l~~la~icl;;:~ tt~:11: bv:e ''ri'~~;::u.:li~~s:r:. Ila, e in qualche modo sia le- dlcarla, come accade soltanto sulla città. carte, libri, rivi- lini abltao e sono cari L'abl• nallsta, Insegna a tutti noi dove manca ormai non so più che vecchio nemico ma una nelb peram·.a di r,ifornrnre r1ta' ,·ttDro11o Fnki A l°f · gato agli interessi della cui• a chi possa•osse_rvare_con di- ste, ~lornal_i stavano ammuc- tudinedi inanglare sais_lcciot- la dignità del mestiere, che da quanti anni. Mi rispose: schiera d'amici vCCChie nuo- lia, ·non ,ono 111 u'ora ~ll"ordin; i;mo con la ,iess;~i.,!.rti n ina~i tur:a, ,della lettere, delle re• stacco gli avvenimenti. senza chlat 1 sugli armadi e negli ti all'lmpledl. con li b1cchle• si conquista soltanto con lo-.(\. che fare? Nessuno vuole vi, anche tra coloro che non del giomo? DaUa questione m. .. 11 b M l'~ cA laz1om d~ costume. non man• !arsi prendere dal loro ritmo angoli, manoscritti da tcrml• re di Coca Cola nei bar ano• Impegno. la !atlca della rl• pm saperne di mc. Non ho l'hanno mai veduto e lo CO·ridional.. 111 noblema I t \I co O orarono , 0 ". 0 ,ini -~ : ca di salire ~~o alla città aJ. e dalla loro logica. In questo nare e documenti da mettere nlml d'ogni angolo di via, cerca, e per ogni articolo da più nemmeno vecchi amici. noscono solo per quel che ha .· 1 .. ~. a e. mMdola, Croce~ 1 api_n~,~o di• ta, ai margu~1 tra. il regno senso la vita di Prezzolinl è, in sesto, lettere di Carducci Prezzollnl nonostante I suol scrivere vuole lo sfon,0 di ma soltanto vecchi nemici. - fatto ed ha scritto. Poi lo la• dnlla riform~ ec~l 119 ! 1 cn ali m~- moSlro che al P~en~h~t e. sem• della Columbia Umver5ity e di per sè, un capolavoro: è al padre, l'epistolario suo con trent'anni d'America non l'ha un'opera compiuta. sen7.a ap• Dapprima credevo fosse sol- sceremo tornare al suo ab• ':'amenio u, 11 ve':' 11 a~•0 , dalla_rri• 11rcJ)ttsa iarant.,n di hbcrta eia quello di Harlem, per 1I e: pel- riuscito a risolvere le antite- Papini, appunti per articoli, presa e non v'è dubbio che,prossimazloni e facilonerie. tanto uno del suol modi per balno della Centosedicesima • 1 della Bo~her 111 31 r:ipporti fra tt'ndenu n s-L,recon gli estremi legrlnagglo. > a Prezzollnl. si, l crucci, le disperate con- la cartella con 1e cento rl• non 1à prenderà mai. Allora Come scrittore. Insegna qual· evitare discorsi In cui doves- strada, dal quale credo non Sla1o e Cb,e&11...Ed e 6 trano ed a eentirc le ragioni delle p.1.r– Tuttl ne d1scend(?nO entusla- traddl!-ionl del 5:Ccolo nel più cette per ouocere 1-!'li spaghet• ha trovato assai più comodo-cosa di più prezioso ancora: se tare da protagonista. Poi si staccherà più, come un lJ. c~nne 1~ 11 110111 ? della sua Cdpe• ti rontrnManti >, ·cercando di sto• ~ti, come I turisti dopo esse- ~mphce _dei sistemi quoti• 11us<:ite ora nel volume spa. e piacevole farsi la cucina dajl'assenza d'ambizlonl dedica• ml avvidi ch'era sincero. con bero animale dal suo nido. r ~en1.am ~Ct"nimon11le m~,·a qu:i• ri•cizz11rlc, -,i dn "'obilir qua.si u- 1e montatl,sulla torre pa~o- d1anl, senza perdere nuHa di ghetti dinncr. pubblicato sè. E polchè pone lntelligen• te a sè, alla persona, per molta amarezza e molto rl• Ma una staglone In Italia, n adddmo alla Voce d, non Col!- n:1 cconoordia di dii;,cordi>. (Cfr. rfmica.N E ~ silo uomo e 1e sè e nulla di quello che Il contemporaneamente negli 7 .a ed amore In tutte le eose 1 1 metterlc unicamente In quel• sentimento. Tagllò la conver• una scorribanda tra I suol ~i aapu~1 for accogliere e dal• le !uc e vi1e> di Mussolini e di v ve a ew or. >, commen~ tempo !{li_ ofTre. Per questo Stati Uniti e nel Canadà e che !a, cosi è diventato esper- lo che fa, e spegnerle e rin• dicendo: - Non Insistere, ch_c paesi e la sua gente, gll da• la d:a~ rolla e rioca iulia• Amcmlola: 19:?\; i suoi qu:ader· f\ ~nafl~la S~nl~: 1ll~e~r- I~ amm}{ 'a.mo. 11 f dl~~g r~- di.cui, Preuollnl è fierissimo. tlssimo anche nel mestiere di novarle ogni volta, Quando lo In Italia non cl andrò piu, rà conforto. renderà più ca!• m, con moho incom1Hd111uenlo>,ni .,u CarH'Jrelto e Vittorio Vc,ic– t~ ~eui :1g gr~nde metropo- r; 0 ,~gsfa1 1r;sat uorRt;t di nueO:plu d ogni altro successo Jet• cuoco, c~e egll sostiene a parla d! sè, PfC:~Olinl si co,m• neanche da morto. - ma ~ serena la solitudine Qi_i~si f~ to_1~ibilc rivista IO: 1919-"20: le sue ,illogi lo 11 del mondo Prezzolinl è CO·mini vivlg che ne li anni as• terarlo. . . b~on dl;1tto. essere !-In me• ~!ace d esser c1nico,, un.po è Credo che una mossa di che s è scelta, ~ alla quale t1r11ie:,mmlc d1 cui poi~ :if- cre<lo e .\li pare...: 1923.- 2,,.) Ep· me il fauno' nel bosco: con sati a Ne~v York ~iveniva~aJ. . (De_l mito Pre7.zollni. per st1ere d uomini; e Cl si di·, timidità. Il modo d uscire di affetto potrà vincere la sua non vuole rlnun1,1are. Facc\a• fr.nnnrsì il tOlllrnrio, ane!tc ri- l>urc non è un furbo, e nemme• umori e malizie, fantasie volta una specie d'ossessione. via d1 recenti nar-raztonl, è ve:te, come ad un pa~satem•,lmbarazzo; ma molto è la tes_tarda rinunzia. ,E Prc1.zo- mogll !are questo viaggio. !IMlllo :ill:a cdMMi dirigenic>, 110 un ingenuo. S'era illUJo di sempre nuove e II grande non sa vamo far nulla di venuta a far parte anche la po, e la divertire ed intercs••forza toscana della misura, lini questa mossa d affetto la che da sè non farebbe. E a meno che non ~ ~i:,ua e fa . 1 1 amore di libertà che l'ha reso mel,!'liO~e salire ai tetti del• sua singolare abilità cullna- sare anche i suol ospiti, che I l'Istinto della conservazione merita. E' un Italiano di spieghiamogli, un po'. scher• ,oriS(".ai:,li inieressi politici. Ne.Ì rter ~re 11 1 e ~ e~o pacs_c. cosl apparentemente strava- 1 e edl I St d ria. Il fatto che si cuocia le siedono a mangiare In cuci• che non vuol mettere traguar. o-rande stampo, uno degli zando e un po' sul serio, che 1 M . . ora, ~cni:a ane~giaN,. n gemo gante, e cosi apparentemente t~as:;/~~·e ~~:;iaPr;:Z~Ìin1 bistecche da sè .e.prepari da na e lo vedono trafficare traldi per mantenere aperti gli ftalianl miglloti e più schlet• non ~ e.l'italiano lnu~ile> qull car, .. 1 , 3 ,non 81 t4: 1110 • 11 ri: 1 nco~ 11 i>_re~. :h~t'l~C d1 non~•- selvatico na ser ta di ace pranzo agli osp111. Può sem• i !ornelli, senza che la con•lo1izzonti e vivi gli stimoli. ti delle nostre generazioni che s1 dipinge: guardi In ~ere e 1 r 1 5:' 1 eone u~, 0 . 111 011 • 1 servi rmm10. e Ce qualcosa m : ·. , zl u Ci a ~ llev/alla· rta del brare, questa, civetteria; un versazione e Il buonumore ne Pre7..Z.Ollnl non arriverà mal bastarde. La Fiera Lettera• quanti siamo a volergli be· e pcn·enuto 11 ~~nohm_ ~ r 1: me che non ,·.i n,:li Italiani.> neN:Jl~l'~~e~a~~t~~r~~7a 1 C~: l'ascen~oi~ vecchis~o e ci: aspetto di quell'amore delle soUrano affatto). ad un punto In cui possa di• ria gli rende omaggio con ne per quello che da tanti guan(o dell. 11 1i~111!c~, dei 111101 li suo 1)rohlc111i,mo?Il 1uo 1>ro• mente italiani e itallantdcJ. 20 Jante che s'inerpicava fin stravaganze che gll si è vo• Standogli accanto, la cosa re: ho !lnlto. Per vivere. cd questo numero dedicato a lui. anni Giuseppe Prezzollnl cl met.z1,e de, euoi hn~, pur d_o1)01cs1an1csimo? Ma lo dice come la. sua generazione; che è dentro 'casa sua: tre stanze Juto attribuire come chiave che più colpisce è la giovi- acco!"gersl di vivere, deve e per quanto Immagini il ha Insegnato. e ancora con• a,·ef'VJ fo~(lll!o ogni ma,:~ 1 ?re uu inu,unor:110 re61)in10. E ha quella di Mussolini e di Nen- In soffitta, con i tubi delle va- per Intenderne_ Il tempera• ne1..z.adi quest'uomo vecchio, continuare ad essere quello commenio sarcastico con cui tlnua. meglio di tutti, a !arei .Fpcrn_n~a d1 rmoo,,11mcnto c1v1co un bel 1:ac-ci:trc la ,ua \'ccchiaia nl, di Paplnl e di Soffici. di rie installazioni Igieniche ed mento. In pra_t_1ca. è qualco- con tante lotte ed '!marezze che è: uno. scontento ed un Prezzolini l'accoglierà (e ml capire. , e ,pmtualc. . . . di tinkmo. A noi vi~nc il IO· Petrolini e di \liviani, Glu- idriche del palazzo che corre• sa di molto p1u semplice. A sulle spalle, ma cosi agile e cinico che s1 appaga del suol trattano come un rudere>, o GIANNI GRANZOTTO Purtroppo Prenolm1, partito aJ1tuo eh,, , 1uando as5eri~co di l.

RkJQdWJsaXNoZXIy