Fiera Letteraria - Anno X - n. 19 - 8 maggio 1955

Domenica 8 maggio 1955 LA FIERA LETTERARIA P,g. 5 REDIMERA' UN' ESTET.CA RAGGIANTE LA MrA COLPA, LA MIA PARTE DI COLPA? POETI DEI "TOROS,, FRANCJSCO GOYA: Fipra di corrldu Miguel Hernandez Il toro sa al finire la corrida n toro sa, az finire la. corrida, quando a.uaggia il Sito getto repentbio, che il gu-sto deUa morte ~ come un vino che vieta l'equilibrio della vita. Respira cuori dalla si,a ferita, dal gigantesco crcore auo, vicino, e la ,ua forza di pietra e di pino ceaa11 nella cad1lta, indebolito. Come il toro tu sai, mio sangue a.sta.to , e~ il quoUdia,ao calice di mort,, fabbricalo con "" oscuro acciuio, tnl wrN '" bocca "" ,apo,-e df •J) a.do diluito fil "" vino apnao e /orte, dai cemro del mio cuore dove muoio. llllGUEL HERN.U.'DEZ Rafael Mora1es Il toro E' la nobUe testa nera pena che Jini&cs in dr.u, furie, dove auona un rumore di oscuro aangue irato e e•~ un profondo pianto e~ non aitotta.. S'acqrtieta nella velie poderosa la tormentosa forza innamorcita 1 che nelle ossa amanti giace c1uusa per tuona.re volando sull'arena.. lm.priyionata nella sorda. testa si agita febbrile la tempesta, fatta passion che U muscolo non mu· j 1m'ala tenace e appassionata, iin'a.Mia circondata, prigioniera, che ~lle corna ce-rea la sortita. RAFAEL MORALE~ Rafael Alberti Corrida di tori D'ombra, di sole e di morte iniprovvist. ron.ean.do , gira l'arena ferita do iina. tromba di aangue auu.rro toro. E ventagli di applaiui, girando, scendono a ,torma dalle gradinate, la ronda a coronare degli espadas. In frant1m1i va l'aria, e un fiero mare sovra8tato da meua lima grigia mette fuoco a un fanal che spegne U wnto. Buon cavallo dei tori, voi.a, sen:a. cavaliere d'argento e d'oro, al prato della tua gloria zucckero e cannella! Ci11q1iepicche sul monte, cinque onde fanno che dorai impennati divenga.no una festa di sangue e bandierine. Trina nera, divlsa la cint1ira do due fasce d'amore in,arte in oro, presidentessa di cielo e ringhiere, rosa nel 1"Kl1coMlla morte vivo., libera, e fuori sanguinaria e dura, ma di cerbiatta il cuore, prigioniera. Cristiana tnora, a te vola in omaggio, corvo muto e sen.t'occhi, la berretta lU!'ll'aureo espada che al aole gio.strando e all'ombra, sollevato in punta ai piedi, dà U ,uo giunco alla mezza lunci fiera e a.Ua morte la grazia, inginocchiato. Veloce, raggio argenteo In campo d'oro, dall'arena nascente e sol sospeso per uno 1i·tame alla gloria - ora U ton-. 30,nguigno mar di picche coronato, in panno doloroso convertito, l'arena ti comanda di colpire. Fiera di 1onà.gliere e di percalle, morta di mezza luna gladiatrice, di limone e d'arancia U girotondo del14 morte che danza e dei torm, aotto 1,n'allegoria volatrice di palme, di ventagli s di cappelli. Joselito nel cielo Piangi, Giraldiglia mora, lagrime nel fazzoletto. Guarda come 11ale al cielo 14 grazia toreatrice. Giovane amaranto e oro, come piange la quadriglia e come piange Siviglia, coiigeda.ndosi dal toro. n tr,o /i1'me, per la pena, ora sfoglia i suoi tùiveta e sparge , fiori d'arancio ùl •uo capo per l'a~a.. - Dl addio, torero mio, di addio ai miei velieri e addio ai miei marinai, chà non voglio pil4 esser fiume. Quattro arcangeli scendeva.no e a.prendo solchi di /iori U principe dei toreri in 3palla se lo portavano. - Vergine mia Macarena, g1uirdami tu come vengo, cosi esangue che diventa bianco il mio colore bruno. Guardami ttitto bagnato di un zampillo di rubini eh.e adorna di cremisino rosa il mio stelo a-pezzato. Ch.iudimi con le tue perle U ca.vo Mlla ferita, eh.è mi /11ggo via la vita in mezzo a qtiesti ricami/ Veroin d'Amore, inchiodata, come il toro, in me~.:::o al f"'UO, guarisci tu U 1110torero e ridagli la aua apada. Che poasa, Vergine, possa tornar con vita a Siviglia e in testa alla mia quadriglia brillare per l'Alameda. RAFAEL ALBERTI ll toreare, il destino del toro, il tragico gioco dell'uomo, l'Immagine dell'.arena delirante o vuota. hanno commosso I poeti. Le loro fantasie sono state lnva>Se dalle eccitanti e suggestive figure del toreo, e ne hanno tatto spesso simboli e leggenda. motivo di meditazione, e anima del canto. cono~ 1 c1~:~"i!:r~l s{~~~°a ~~=~:~fa:i~~Jtsd:~n~~ir~~tr~~rc~~a ~:~~ ci1 ~ri~~ versioni di pc,csle meno nole, di Gerardo Diego. di Ralael AJbcrll, di Mlguel Hernàndez, e di altri poeti. 1 fantasmi di Joselito, Lagartiio, Espartero, celebri toreri, appaiono In questi versi. dove suona li compianto, l'esaltazione, la malln• conia della loro !lne. Albcrtt disegna la leggenda di Joselilo, raccolto sull'arena da arcangeli e supplicante In cielo la sivigliana Verglna Macarena di restituirlo alla gloria colorata della sua vita. Con diverso linguaggio, lo stesso Albortl dipinge una corrida barocca, di un gongorismo acce('ante. vertiginoso, labirintico. Gerardo Diego !a l'elegia, astratta e umana, dell'arena vuota. invasa dA.lsenti– mento del tempo. Ma anche il toro è cantato e compianto. Ne !anno qui fede Il toro doloroso di Ra!aeJ Morales (che gli ha dedlc&to un Intero libro); Il tllro patetico, umana– mente sofferente e Interrogante, di José Mar1a Valverde; Il toro tragico e slm• bollco di Mlguel Hernàndez. FRANCESCO TENTORI PABLO PICASSO: Lotta fra U canllo e Il toro Federico Garcia Lorca dal "Pianto per lgoacio Saocbez Majias,, Non ti conosce n~ tl toro n~ il fico, n6 formiche di cosa n6 cauaUi- Non ti conosce il bimbo n6 la ,era perchd sei morto per sempre. • Non t-i conosce U dorso tùUa piet,-a, n4 il raso nero dove ti con11umi. Non ti conosce il tuo ricordo m1Lto perché sei morto per sempre. Autunno tornerà con le Bit.e chiocciole, uva di nebbia e montagne ammaHate, ma neuuno vorrà guardarti gli occh.i perch~ sei morto per sempre. Tu ,ei morto per sempre, come son morti i morti dellG terra, tutti i morti che noi dimenttchia.mo in un mucchio di cani cancoUati. N e.ssuno ti conosce. Nessuno. Ma io ti canto. Per l'avvenire canto U profilo e la grazia. Canto 14 tua saggezza, la t1«i t>lta matura. La tua sete di morte e H guato del auo bacio. La triatezra celata nella t1ta audace gioia. ~:id'fu~u:~~ltgJ:;~~ : ~::~a:!m~~~• Canto la sua eleganza. con parola che gem,e e ricordo una brezza triste in 1nezz9 agli ulivi. FEDERICO GA.RCIA LOR.CA (Le versioni delle poesie sono tutte di Francesco Tentori) GLOSSARIETTO DELLA CORRIDA ADORNO$: ornamenti, fan• tasle, bravate spettacolari che Il II matador• .tf permt.ttt. nt.l corso del proprio lavoro. AFICIONADO: colui cht. ama la corrida e nt. conosct. lt. rt.9ole. ALEGRAR: stimolare il toro. ALGUACIL: vestito di ne- ro, alla moda dell'epoca di Flllppo 11, precede nt.lla sfl· lata I combattenti ed è Inca– ricato della polizia della pista. ALTERNATIVA: consacra– zlont. ufficiale di 111ovllleros• a e matadores •· ANTITAURINO (Antltauri– sta): colui che non approva le corride. APARTADO: Separazione dt.l tori, in apposito alloggia– mento, prima dt.lla corrida. La designazione del recinti e quindi dell'ordine d'ingresso nell'arena avviene per sor– teqgio. APODERADO: manager del torero APODO: soprannomt. adot– tato da un torero e che sodf– tuf.tu Il nome di famiglia. Esempio: El Lftrl. ARENA: edificio di forma circolare dove si fanno le cor– ride. Anche: Plaw. ARMAS: le corna del toro. ARRASTRE: trasporto fuo– ri dell'arena del toro ucciso, mediante traino compiuto da tre muli o cavalli. ASESOR: consigliere tecni– co-taurino del Presidente del– la • jìesta ». AVJSO: avvertimento del Presidente quando il torero prolunga la sua• /aen.i II oltre Il tempo prescritto dal rt>9ola mento. AYUDADO: pa.sso con la «muleta• tenuta nella rinl- 1tra. Il «matador» aumenta la superficie della • muleta • con l'aiuto della spada in/fl• zata nella stolla. BANDERILLERO: addetto alla « cuadrilla • di un « ma. tador •• e la cui funzione prin– cipale è di plantare • bande• rma.s », o dardi colorati, sul rforso del toro. BANDO: editto solennecon– tenente l.dru~fonl per fl buon ordine dello spettacolo. BARRERA: barriera alta m. 1,60 e dipinta In rosso che circonda la pista. BECERRO: toro giovane, di meno df tre a,1111. BRAVO: toro combattivo. BRINDARE: dedicarea una persona o a un gruppo l'ese– cuzione di una • suerte 11, o l'insieme del g/uoco 111 « mu– leta•• chiamato • /aena •· BRINDIS: prima dell'ulti– mo atto del combattimento Il• matatlor •· munito di« mu• /eta» e !!pada, va a ,aiutare la persona che vuole onorare. Gli si pone di fronte, si sco– pre, gli dedica la morte del toro pronunziando queste 1)(1· role: • Dedico que,to toro (ad esempio) al Preridente della « /lesta 11.O lo lo ucciderò o lui mi ucclderd •· BURL.A1JEROS: ripart di a1sl vicini alla « bnrrera 11. CALLEJON. corridoio largo m. 1,60 eh.e separa fl bordo della pl/lta dalla prima gra– dinata. CAMBIA DA: passocol qua– le fl torero cambia la dlretlo– ne della corsa del toro. CAPA: cappa, mantellina, roua di fuori e gialla df den– tro, utill::zata da, toreri per muovere e attirare Il toro, e per studiarne le qualità e i difetti. CAPEA: corsa di tort In una piazza di villaggio cui partecipano aspirantf toreri. Anche parodia della corrida. CASTORENO: il cappello del plcndor. CITAR: provocare, con la voce o il gesto, il toro. CITE: l'azione dt e citar» Il toro. COGI DA: toccata, cornata. COLETA: treccia di capelli codino, segno distintivo del torero. CORRA.L: recinto dei tori contiguo all'arena. CUADRJLLA: «troupe» di toreri agli ordini di un • ma.– t11dor 11. Comprende: « mata- dor 11, « plcadores », « banderU- · leros •· CUMBRE: culmine. Termi– ne laudativo: torero-cumbre. /aena-cumbre. DERECHAZO: passo di • muleta 11 (natural). La • mu– leta• t nella mano destra. DESCABELLO: colpo di grazia al toro. DF.SCANSO: entr'acte, in• termeuo. riposo. DIESTRO: sinonimo di « matador•. ESPADA: sinonima dl « ma– tador•. ENCIERRO: spostamento a piedi dei tori da combattl– mento. A Pamplona 1a corsa dei tori per le $!rade. f'AENA: Insieme del lavoro di «muleta•. FERIA: fiera. Per e!ltn!IO– ne: insieme di !peltaco/1 tau– rini. ~ - . •, FJESTA: per estensione: corrida. FLOREO: /lorettatura. co– me «adorno•· GALLEO: pauo di« capa», In cui il torero si lascia Inse– guire dal toro. LIDIA: combattimento. .UANOLETINA: passo di • muleta II usato e volgarluato da Manotete. MA.RIPOSA. pa.sso di «ca– pa•• di grande mobllltd di ese– cuzione, con la« capa» tenuta sul dorso,all'alteua delle rt.ni , e fatta .1civolarea destra e a sinistra rinculando a 2ig-zag. MATADOR: da« mato 11, uc– cido: C il torero, nella sua fun– zlo11e di « estoqueador •· E' buon • matador• colui che manifesta il prowlo talento con In tpada. E' buon • tore. ro » colui che il dlltlngue nel (: ~li 1-);,. ·-- . .,;: .- .... ;:.i. -· -..:.: GUSTAVO DORE' picador smontato ibliotecà Gino Bianco giuochl di v capa• e di • mu– leta•· MONTERA: Il coprtcapo nero del torero. MULETA: bastoncino della grandezza di una « banderil• la• munito di drappo rosso, maneggiato dal «torero• 1ia per stancare e preparare Il toro alla ,toccata finale. sia per comporre con l'Insieme del a1uoco di « muleta •· detto • /aena •· una serie di gruppi scultorei di grande forza pla– stica. la cui preparazione e progre.ulone tono sottomes&I a dl!cipline e!ltetfche e alle regole della creazione e dram– matica•· La «muleta» t dive– nuta strumento di un modo di e!lpressfone artistica. . NATURAi.: J)QS!IO di« mule– ta » nel quale fl torero aspetca il toro dallo stesso lato della mano In cui tiene la «muleta». NOVJLl~ADA: corrida con tori giovani (« novlllo, »). NOVJLLERO: giovane e ma– tador II all'inizio della carriera da distinguere dalla catego– ria superiore dei • matadores de toros ». OLEI: e!lortnzlone e ap– plauso del pubblico. OREJA: il taglio dell"orec– chla del toro t la ma1,1ma ri– compensa conceua al • mata-– dor 11. PA.SF.0: parata eh.eprece– de la corrida. PICADOR: componentedel– la • cuadrllla • armato di pic– ca e montato a cavallo. PRESIDENTE: dirige Il combattimento. Ad esempio. con un fauoletto bianco dd fl sepnale d'Inizio; con un /cu• zoletto rouo ordina la posa delle • banderillas • ecc. PUNTILLA: pugnale usato per finire il toro morentt.. QUF.RENCJA: terreno pre– ferito dal toro. REDONDO: passo In cui viene fatto compiert. 11ngiro completo alla « muleta•· REJONADOR: Torero a ca– vallo. REVISTERO: Il giornalista «taurino». RUEDO: l'arena vera e pro– pria. SALVA TORERA: gu1to della corrida. SA.NGRE TORERA: Sangue torero. Torero per voc02lone ereditaria. SOMBRA: ogni arena è di– visa in tre parti· ,ombra (Om• bra), Sol v ombra (Solee om• bra), sol r&olt.J,corri&pondentl alla posizione rispetto al iole. SORTEO · estrazione del to– ri, al mattino di ogni corrida. STATUARIO: passo di «muleta• f• avudado • dal• l'alto). col corpo dritto, In at– teggiamento impaulblle. SUERTE: alla lettera •for– tuna 1, «sorte•• •rischio•· Nel hngungglo taurino de!lg11a (anto uno dei tre nttl del combattimento fsuerte de ban– derilllis), che l'azione del to– rero (entrare • en suerte »), che Il singolo momento della azione (passo de •capa• o de «muleta•, stoccata). La« ,uer• te suprema II coru;lste « en mll– tar el toro», TALEGUILLA: la culatte dt seta che fa parte del co– stume del torero. TENDI DO: file di poiti al– lo scoperto, dalla barrera alla galleria coperta. TAURINO: tutto ciò che riguarda i • toros »: llnguag. glo «taurino», stampa • tau– rina •· museo.club« taurino•• e cosi via. TAUROMACHIA: arte dt combattere I tori. TERCIO: ognuna delle tre J)Q.rlf,del tre atti del combat– timento: • varas », 11 banderil– la, •• « /aena • e morte del toro. TOREO: arte di combattere il toro. TOREO A CAVALLO: pra– ticato specialmente In Porto– gallo. TORERIA: corporatlone di toreri. TORERO: vedi anche «ma– tador•· Designazionearcaica: «toreador•· TORIL: luogo dove Il toro è tenuto chlu.~oqualche ora pri– ma della corrida. VARA: azione del •pica– dor». VERDAD: • ora della vert– td 11, momento in cui viene data la stoccata. VERONICA: passo eia.nico che t la manovra-tipo di tut– to il lavoro di •capa•· Cosi chiamato percht la •capa», all'ortgine, era tenuta con due mani alla maniera di come viene rappresentata Santa Veronica nella iconografia re• llgiosa. VOLA.PIE': stoccata del «matador», portandosi lnoon– tro al toro. VUEI..TA: giro. La «vuelta al ruedo » è ti giro di pista compiuto dal « ma 1 ador II su richiesta degli spettatori per ricevere gli applausi. ZAPATILLAS: ,carpini 5M· za tacco del torero. MARIO VERDONE Gerardo Diego A rena vr,ota Piu.ta dei tori, vcccfi.K!' e ill1utre ptozu,., <Userta a,l giallo aols d, gennaio. Scenario che rivive, arabo stampo che circonda l'assenza del torero. Amc affacckmni sulle gradinate, letto di umanitd tarda s preasata:, eh.e mi .si offre incolume oggi e vucto, del gran nrù.la concentrico diaframma.. Aritmetica cifra che l'i chiude, figura di giacente geometria, simbolo del ritorno in cielo e in terra., eterna ruota, zero della noia. Ad .es.so p1iro, silenzio•o e quieto, sen.r'orma di fantasmi d'oro e seta, e senza che radioscopie di scheletri Jiligranino il dorso alla moneta. Cerchio dcll'abit1tdine e dell'ozio, bocca del pozio apietdto e crudel.e, cluJ al tuo dannato inferno, goccia a ooccb. vai travnaando il yino dell'imbuto. Il vino spe11soe violetto di uomini - parola di vergogna - che 1i annoio.no , .succo di solitari salomon, che, la carne tediata, tempo eruttaPlO, Perché rimane, del rito che aliena, sulla lin,?ua 1tn sapore cinerino1 Che forza di assorbiro ha qu.est'areM che inaridisce. chiude, sterili.t.ta.1 Guardandola nella tranquUla inerM dell'innocente, idUlica mattina, in me ridesto stampe di corrida, trjonfatrici del tempo e della noia. U fu il toro, montagna che balena, e qui U morto cavallo piegò U coUo. Dove 11, q1te1to legno il sole giace, fulminea già ,.tridette la .,toccata. U U qua1t divino espada o giglio si spiegaoo in corolla prodigioaa. Scalava le gradinate il delirio degli olé, che si rompeva in on.dli. Qui fu, alle terze fils, dove 1'aùa ignorata 11na croce, la cornata. Uno zampillo di sangue gorgoglia, e lo zampillo ,i 31«:chia la vita. Cele:1te giovhwtto. Venti anni. Fulgore di una tecnica infallibile. Tutto pr1X:ipitò. Funebri drappi e ceri di •stiipore àenao e greve. E cos\ passa la gloria del mondo,· ma della morte, non siam stati com.JIU,ci t nell'intimo ci scava, nel profondo, un roHortJ di scn,poli e d'orrore. Lo feata ~ locita; ma chi diaegna. la frontiera fra U gioco ed il peccato1 Tra la bestia che é spinta dall'abi.tso e tl diletto del pr,ro apwssionato1 Dou'é, in questa tragedia che abbarba. la catarsi clwJ lavi e cM gii,stifichi1 Redhner4 un'estetica raggiante la mi.a colpa, la mia parte di colpa.1 Che dice quest'anello miaterioao1 CM cosa mi rispondi t·u, natura1 Strofini la sua spugna l'anno ozioao. Tu, madre, non intendi che bellezza. Cielo limpido s freddo, non tNUCorronc, oggl in ett,o veroniche rotonde. SllUe corde oggi saltano s con06Tsan.o due passerotti con tl gozzo pieno. Tutta la piazza sente alle costure nostalgia d'erba polverosa e aten.ta . L'oblio regna, la pacs ~ sull'altura, U tem.po incredulo fa la sua strage. Esisté LaearUjo? E quel suo ge.to1 Dov't la &eia di qllell'agile alancio1 Sopra l'arena pallida ed amara, ombra t la t>lta, s la corrida sogno. GERARDO DU:GO J.osé Maria Valverde Elegia del toro della corrida Oh toro, nobile toro accerch.iato in una valle di volti a tuo danno raccolti, (n mezzo a un vento di applauai e di gridii Una pena a man salva ti perseguita in gfro. Tu non comprendi. lo sento vorgogna. < Perch4 mai ([ucsti uomini maschera.ti da OCJTte '4 ro1oeo mi acctoano con sporche cappe rosse, perché U muro rotondo, perché U cielo in un pono1 Io porto la fierezza del vento del monte e delle acque, ma per l'amore, non per q11uto; e non tioglio 8Cagliarla contro ciò che non int.- n.do >. Sm1wvono la t,w ira occulta, tra,figgono il ttw monte con band'6re, frugano nel torrente di lava del tuo aan.gue. T'obbligano alla follia, a combattere senza che tu intenda.. Ma qualcosa ti pesa tra 111 corn4, e con. tristezza frena il loro urto. La morte, che presenti. Dalla follia 110n nasce che la morts, Gi<\: sei fuori di te, pa.z::o, atraniero, in "n mottdo che ignora le leggi della tm-ra. della nube, dell'albero . Queato forse ~ la morte. Ti sei perduto onnai. E qualcosa si annuncla. Un che di nero e caldo palpita dietro gli occhi che ti mirano. CombaUer6 perché, se non c'è 11campo, a:e t'han cambiato Wtto, anche la terra, anche iL ciclo, la luce, l'ori.etonte1 Solo perchd il tuo nome non si offuschi sollevi ancorà le tue corna ... Finge inverno il torero di cercare la morte 'J)ér iiguagliarsi un poco alla tua nobUtà, perchd comunque tu devi morire. T" api che tlltto ~ inutUe. E disprezzi il s1w petto, l'ho viato. Se t" volessi, toro! Ma tu non hai il costante accanimento Utn4ft0. Obbedi..'Jci soltanto alla -magnifica legge Mi vegetali ed animali che non fan n1dla. invano; e in.,egn.andola mu.ori- A tradimento t'han ferito, toro. Mentre guardavi avanti, un lampo gelido ti colmò il petto aU 'improvvi.so come rin rettile repentino, o un'idea. Ti lascino ora in paco morire di qrtesta morte che non ca.pi.sei/ No, ti guardano ancora ... T" vorresti celarti, morire solo, e ti vergogni di quest'altra morte i11 ,erio, già fis,ata, artificiale, umana. Ho vi..,to nelle tue pri-pille, ferme nell'1,ltimo rifleaso, acatttrire dolente roia domanda. T'ho visto spargere invano il tuo sangue - in uno sfor~o postumo, al traactnorti via - nel 11olcoarato dal tuo corno. La moneta di ttllbi incisa nei tuoi occhi lo dir!\ ai campi e agli 1ùitJeti, e tutto pianger!\ I.a pitì profonda. tri.tteua delle cose: la follia dell'uomo. 001(, furono nel tuo .sguardo gli uomini1 Che sarai andato a dire a Dio di noi1 .lOSE MARIA \IALvt1'0E

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