Fiera Letteraria - Anno IX - n. 49 - 5 dicembre 1954

_D_ò_m_e_n_ic_a_S_d_ic_c_m_b_r..:.e_l..:9..:.5..:4 __ _ ___ ________ ~-----~L:'...A F I E R A L ET TE R A R I A GUSTÀVE FLAUBERT sebbene sls. stato tradotto 1n !tallano. ho nmpre&lone che « Bouvard e P~cuchet •. Il romanzo JasctRtoel non compiuto dfl Gu– stavo Flaubert, alla sua morte. non abbia, da noi. molti lettori. Uu tx>' greve, questa !nclclopedla nssurdn che vuol arrlvnre al– la ramosa frnse, rl!er1ta RI due protagonl• stl, Inadatti a ogni genere di studi. e che riprendono. alla line. li loro mestiere di ;\– manuensl: per amore invece che per tona: r Ils s·y mettent »: 05Sla: sl rimettono a copiare. Bel rammento di due esistenze. che s·erano congiuntamente proposte di lstrnlr– M al pos.slblle. Ma che co.sn r tcoi;lernnno Bouvard e Pé– cuchet? Un immenso sciocchezzalo. tratto dalle opere dl grandi scrtttort è, soprau.ut– to, da scrtttorl 6peclallzznU, Ne esiste una breve sceltn. a cura dello stesso Flaubert ~~ ~~~~~do~~"C 1 c\~~tt1~ =el~;.!\ tanto parlan da sè. · e Un abate credeve "di e..r;screun grano di ~':avr:iefn~~:~. ~ n~ 11 :01!~~ :~~·~: re di ca.sa . per Umore che I polli lo man- giassero. (Z1mmermann). · e La tlsl è tnlm'ente contagl058 che un marito. avendo abbracclato la moglie che :itava morendo di detta malattia, perdette tutto Il pelo del mento, sul quale la moglie aveva appoggiato e lnbbrn, benchè la bnrb.'1 CO."ltlnua.s.sen crescere lntomo alla parte ::l.epllat.a •· e Nelle Etlemcridl del curirut della Na– tura c'è la storta di un individuo che morl jl apoplessia per nver annusato polvere di tabacco ln quantità eccessiva•· (Orfila). e Plotino mori per non aver voluto fare un cl!Stere. polchè non credeva ehc rosse degno della pudicizia. nè ,deUn purezza. dJ un vecchio filosofo, servlrsi di un Simile ri– medio» (Ric11eraud ). .-Un Uroelalc di marina, M. O.. portò per più di ,,ent·nnnt lo.sua costipazione sul ma– ri lontani, In \'atil continenti e nelle i.sole. Non san\ senzn e.,;trema sorpresa che l lot• tori apprenderanno come. hnbnrcato su un \'l\&Cellodiretto a Gorée (?) c che si tro– \·avn nllorn nella rada di Alx. Il malato prue un purgante prima che Ja nave fn– cesse vela: e non ne risenti l'c!Tetto, se non r~ei!I ~ii~:~i;udefi~n~teii~l~n ,::si~ che; alla voce: Costipatio11eJ. e un·1ntem1iera. per lllettcratn che Sin. è spesso un gran medico». ( Raspai1). r Il contadino meno erudito e meno dot– !ore. era sul vero su questo punto. come su r:noltl altrt. ( Raspai1J. « Il vaccino era noto prtma dello Jennet dJ Scozla. 1n India. In Cina. Ecco un altro LE VECCHIE S'.Il'AA.l\.lPJE ~ Dallo sciocchezzaio diFl ubert Sciocchezze, sciocchezze. Con che amore le collezionava-E rilegge– tevi il suo "Dizionario dei luoghi comuni,, che non è meno divertente «U ALDO (),UIEIUt\10 ~~~% d8 ~}t~~dlfosl~. ~~a!!xzW;~lo ha pre- c 011 Ammalati rispondono In modo tan– to sciocco che, per la diagnosi di molte ma– latt!e. l'esplorazione muta è preferib!le ai dntl fomiti dnll'lnterrogazlone del mala• to •· ( Boulllaud). • La bi.rrn male rabbrlcata. dà le verti– gini. La poca sanità mornle di Parigi deri• va probabllmcnle da questo» (Max Sìmon), e Con rabltualc saggcrzH. ·1a. natura non ha dflto al corpo umnno tes&utl Rdlposl i.e uon dove Il grAMOera utile; e, al contra– rlo, esso manca dove Mrtbbe stato nocl– m ». (Adelon). « Il vitalista non si pom\ mfll questo problema. che è contro le. natura delle co– se: trovare IR sede di una malatt!n ». (Chauf!ard). « Se I purganti rimangono nel tubo di– gerente. lo Irritano e J)OSS01todl\'ent.are causa di irritazioni Interne pericolose. Chi ~rebbe affennare che· un dato medtca– menro sarà purgativo?• fPiorrv e Lhe· rltler). e Lo scopo .dell'esperimento è di Isolare un fatto dalle clrco.,tanze accessorie che lo d!Sturb3no o snaturano la sua llberl't. manl– fe&tar.tone: ml\ per il ratto medesimo di 160larlo, Il fatto \•lene 6l'll\turato>. (Bec– queral). • Durnta della dlstruz.lone oompléta del cadaveri: Secondo GosseJtn. da 30 a 40 anni: Secondo P-ranck. da 24 a 25 anni; Secondo Walker. 'J A.Ml: Secondo Pyler. 4 anni; Secondo Molet.. 3 anni: secondo Orma. da 15 a 18 mesi•· ( A Becquerel). « ~ un figlio. dice Il signor Legouvè. rappresenta la speranza sotto Il tetto pa– terno. ln giovane ha per mlS11lonedi rap– presentarvi )n pure7..zn e la grazia•· ( Meri– ville De Ponsan). « Fil nel 1503 che l primi schiavi vennero tmsport.ntl dall'Arrtca a snn Domingo da– gli spagnoll; stcchè la coltlrn?.lone dello zucchero e In tratta degli schJnvl. OM!a quello che esiste di più dolce e quello <'he es!Stc d! più nmnro nl mondo. cominciarono IM!eme i.. (Dizionario delle Scie-n!:e Medi– che; all'artieolo: •Negro). e La donna. questo ftore della natura vi• vcnte. queMo stelo eSM"nzinledel genere u– mano. hn un'importante nllsslone da com– piere sulln terrn E' dCAtlnnta ad e.'!Serc la compagna delt'11o'mo •· (Meuvme Dc Ponsan). « Lo studio troppo assiduo delle arti bel– li!: 11 disegno di tonne ntlctlche: Io rtu– dlo di una m11-,1rntenern e mclodlooa: la frequentazione nbltnale o troppo continua– ta del Musei .. • (Cause di malattia. Louver– Valermay, Dizionario delle Scienze Me• dlc1ic} . « Forse. tra tutte le cause che hanno no– ciuto nlln sahtte delle donne. )A principale è stata Il moltlplenrsl del romnnt.l al'lnU– nlto dn cento nnnl n questa pnrte». (Pom· me. 1?69). e: r pregludb\l Popolari nnlrnnno con rn– vero Il sournvvcnto sull'lncrcdulltA sclentt– flcn; e le osoorvazlonl delle donnloolole fl– vmnno rai;t:ionedelle teorte del dotti. Qunn– do si trattn di 0,.'i,.C:Cn•n?Jonl Ingenue. la i.cicD?.n. troppo tracotante per sun nnturn. è sempre In arretrato n paragone del buon senso del pubblico». ( Ras:r,ail}. • La mnlnttla delle patnte hn per cnuAA ll dLsnstro di Mouvllle. La meteora ha nltito di più nelle ,,am. hn sottratt.o Il Calortco. è l'effetto di un lmprovYi.so rnffredd11.mcn– to». (Raspail). Sciocchezze. sctoccheu.c. Con che amore Je collezionava l"raubert! E rileggete\'! Il 6uo « 017.lonarto del lupghl comuni»: che, più noto. non è meno divertente di Queste Amene Ce non tanto amene) noterelle. Ecco ora un nitro gruppetto di !rMI rac– colte da Oust,we Flauben: e che non eran da lul nel loro comple&SO. chiamate lo e scioccheu.nlo ». come lo chlamtwa Vol– taire: ma era proprio la stcs.sa ~. Materiale per li e Dltlonarlo delle Idee ricevute». Matertnle per « Bouverd e Pé– cuchet»? Non dalle opere del Flaubert tolgo quute citazioni. 61. da un Volwue che, pubblicato nel 1939. è plutto&to difficile da trovn.re : e Chronlques. Etudcs, Corre.'1-pon– dance dc Guy de Maupn&,;ant». pubblicato a cura di René Dumcanll dalla Llbra.!rie Grnnd, n Pnrlgl. Credo ben pochi saranno riusciti a procurarsi una_ copia di questo grosso tomo: 11 quale rnccogllc. oltre a nu– mero.se e lntoressantl lettere del Mnupn..'>– sant (soprattutto lntc.l'CMftnt.iquelle a.J suo padrtno Flaubert). articoli di giornale non mal veduti dagli affezionati del llO-'>tro scrittore.· Ed è In uno studio sul FJ11ubert che vi 30no le molte clWlonl: delle quali ,-1 offro una scelta tolta da note del Flau– bert a un volume nppart.enente a un suo amico. . I Greci corrotti dalla filosofia raglonntrl– ce: « Que.sto popolo. cosi brtllante. non ha fondato nulla. non ha faLto nulla d1 dure– vole. e d'esso non 80no rimMtl che ricordi di delitti e disastri. di libri e di ,tatuc. Questo P0JX:IIOmancò sempre di ragione». (Ùtmennazs). (!) e I sovranl hanno 11 diritto dl mutare qualche C068 nel eostuml >. (DC &CO.rt &), e Lo studio della matematica. comprl- ~~~~o a ~~u:C~~l~l~! rispl~~:at?1~r.1=_. slonl •· (Dupanloup). e L'acqua ~ fatta per sostenere quel pro- ~i,~~laUed~~ii~mS:117}f~~nJ.che vengono e Lo stesso Shake.'lpeare. per 8J'06SOlano che f06SC. non mnncava nè di letture nè di COl\06Ct'n7.e •. ( La Harpe). Stile dei sovrnnl: e La ricchezza d1 un pnese dll>ende dalla pro.,perttà nazionale». (Vdgi Napoleone). e I cani sono ordinariamente di due co– lori Op.P'.()Stl. uno chiaro e !'nitro scuro. In modo che. clornnque 6I trovino. In caM. J)OS.'!llno venir veduti sul mobili. COI colore f1~r~~~J}n altrll~:!it!pf;•e~j.bbero confuf ». « Le p111cCLua:no. ~unque si trovJno. ~~ c~~h~t· t• 1 ~tf:1!>0T~Jd::eto~ mngglore fnéllltà. f Bernardfn dc • Safnt– Pierre). e Noto. n proposito del pesci. che è mcra– vlfll!OSOche J)O&S8no nascere e vl\·ere nella ncqun del mare che è snlnta. e che la loro rl\f.1.a non sfa da llln8'o tempo scomparsa ,. (Gaume). e E' necessario os.,;ervarc che Qucstn sclcn• za (la chlrnicfL) è assoluLAmcnte fuor di luogo In una lstntzlonc generale? A che cosa può es.;a. servire al ministro. al magi– strato. al soldnt.o. al marinalo. nl nego– zlanlJ'? ». (De Maistre). e: Molti hanno pcns.'\to che ln sciem.a. nel– le nWli dell'uomo . .rende alido Il cuore, fa perdere i Insctno alla nntura, conduce gli spiriti deboli nlrntclsmo. e dalratelsmo al delitto». fChateaubriand). e Secondo noi è c-oonda far plètA ·\'ede're oggi l'uomo e mammifero» class!ficat.o. se– rondo Il Sfstcmn di Linneo. con le sclmmJe. l plplstrelll c nltf:1 anlmnll. Non era me.- !~ol'~'::~~li ~(ote.~~e~art;~t'tf~~n]fuJ~ e In nntum?>. (Ghateaubriand). i- I SUOI movimenti (quelli del 6CrpeDte) dltlertscono da quelli di tutti gU altri anl- ~~~lpro~h:1 gfiu~~r:t,Jn d{1;:u~:t':,oi'~ chè non ha ne pinne, nè piedi, né ali, e tuttfn1a rugge come un'ombra. scompare come per magia». fChatcaubrlandJ. e Se ~dessimo un dlzlonnrio delle lln• f~i~ 1 ·u::'~v~~~a v~n~rg:~i:~la~C:~t•~ popolo colto; e. pur se non li trov8531mo. da clb risulterebbe unlcarucnte che Ja de– gradazione è giunta a tale da cancellare nnche quegli ultlml resti•· ( De MalstreJ. • L'Insegnamento della stortA pub avere. secondo me. lnconvenlentJ e pericoli per Il profe.s.;ore. E ne ha anche per gll scoln– rl •· ( Dupanloup), La PruM.IAnon rivivrà: « Nulla potrà 11· stabilire la potenza della PruMla, (1801). Questo ramoso edifizio, costruito col 6llllgue. col fango. con le monete faLse e con I fo– gli di certi opuscoli, è crollato In un batter d'occhio. ed è finito per .sempre•· (D,, /tfalstre). " San GIO\'lllllll Crtsostomo. QUCSto Bos– suet n(r!cano! •· (San Giovanni Crt.&o5tomo nacque ad Ant.loehla in A61a). (Jaùu Jantn). « La città di Cannes, doppiamente cele– bre per lo. ,•ittoria rlportat.a da Annibale sul Romani e per lo sbarco di Napoleone•· (!) (Julei Janln). Abcf'a~~. t~fgl ~ ~a~~~r n~1T4t~tai belardo, nel 1079). ( Jules Jantn). « Smirne è un'Isola•· (Jules Janin). e Cl vuol più genio per rare II battellie– re sul Rodano che per 6Crivere ·· 1.es Orien– t.ales" •· (ProudhonJ. Economia Politica: e Nel 1823. gli abitan– ti della città di Lilla, parlando ln nome dell'ollo di colza. esposero al governo che un r~~:rsrrc:~:'in1 1 ~rn-ièr~:i1~1:~:in!ziiA~: se diventava generale, avrebbe fatto ab– bandonare le nitre, tanto più che l)3re\'n tOS3e migliore. e a mJgllor mercato ecc. E quindi pregava umilmente. ma con fennez– r.a. Sua Maestà. protettrice naturale del loro lavoro. di \'Oler preservare da ogni con– correnza I dlrtttl acquisiti, proibendo in modo assoluto quei prodotto perturbatore•· (Fréderic Pas$JJ). Stile R.om ::m1c9: e Slbllla. quando suona– \'a l'arpa. cm Beneralmentc adorablle. La parola angelo sallva natu."11.lmcntealle Ia.b- br~n:U;~n:~18a:ooff,ct~u~ltJpoch1 pru;sl da guasta sl;enn eosl vivace. n capo spa– gnolo. Immobile. rwnava unn lunga pipi\». (Vtl/emafn). Alla vigilia dell'Impero napoleonico: e Non è mal esistita una ramlglla. di sovra– ni alla quale sJ pos.sn dare un'origine ple– bea. Se un simile fenomeno sJ manUcstns– se. sarebbe un·era del mondo». ( De Maf&trc). Crtt:Cn Storica: « Se si considera Napo– Jeone dal punto di vista delle qualità mo– ralt, è difficile apprezzarlo, perchè è d.Jffi– clle andare a scoprire ln bont-A In un sol· dato .scmpre occupato a rtcoprir la terra di morti. l'amicizia In un uomo che non eb– be mal egunll Intorno n sè, la probità In un potente. pndrone delle rtcche?.ZC dell'Wli• \'ersi,, E tuttavia. per quanto quest.o mor– to.le si trovasse al di fuori delle regole co– muni. non è impossibile cogliere qua e là alcuni tmttJ della sua fisionomia•· (Thier&). « Ho udito più \'Olte deplorare la cecità del constgllert• di Pranccsco 1. che scacciò Cristoforo Colombo. Il quale gli offri\'& le Indie». f Montesquieu). (France.sco r sall eul trono ne) 1515. Crlst.oforo Colombo mo– rl nel 1500). ~ ALDO CAl\iERJNO Il paese infelice dillario Pomilio « .Se. fuggito nel sonno. ed or la vita t.l contempla con un dJLo i.ul labbro .. ,J: sta forse in QUeEto .stato d"at.l.(!168.e QUMl di &OSpcnslone di !tonte al reale Il aen&o della poes.la di Paolo De Bencdct.:J? Il suo stesso ritorno alle radici del miti (gl ,·edano Atlantutc. Bndimione. Memno– ne. Diana ecc.) non è solo un modo d'evadere In una condl– zlonequa.sineocla.ss !ead"Incan– to e di rtmpJanto - nè solo un t.rJbutu. del resto appena per– cett.lb! Je, Valéry -. ma è anche un e&pOdlente per t.ras!erlre ruorl d! sè e Isolare enl.n >t.ra – sparcnze d1 cristallo un'Jnqule– t.udlnc tutta intJma e forse an– cora !lon consumata. SI ba la lmpre&$1one. leggendo Il paese fn/elice lOuanda edltorc. 1950, d'aggirarsi t.., una &Ort.adi Hm– bo scntimc.,talc. tra un t.rape- ~~~ ~f::1=i;,r°at!:~ra:1c;~gt~ nicti d'unn solitaria e qua.s! marmorea clausura splrlLunlc. E 11,llorn. s! pub correre Il rh;chlo dJ sc&mb!are quello del D~ 'Be– nedeUJ per un calcolo dell'in– te!Hgeru>.ll. per un rifiuto &!&te– matico del senUmento, per una evasione gratuita e tutta let– teraria dal mondo del reale a quello del mlt.lco e del simboli– co: quflndo Invece slamo di fronte a un'esperienza partlco– larlssima e quanto mal rara. do,•e Il pudore e. diremmo. l'or– rore d'ogni slancio effusivo, la assenza o quanto meno Il ri– fiuto della con!e.ssione lntJma S! rivelano poi come bisogno d.! sorpre.'ldere non tanto Il &enti– ment-<>. quanto 11 suo risultato, non tanto li rJvelarst del motJ dell'anlmo, quanto 11 loro tra– PM.O:O a un mo1o d'c.ssere sim– bolico e non più attuale. Ed è. rtconosclnmolo. un im– pegno difficile: quella d&l De Benedetti è un'esperienza wtta lnteriorlt.2.ata, sofferta nel sot– tofondo dell'1m!mn e lnt.e.ra– mente bruciata sulla .soglia del– la co.scleuza.. un nutrirsi di ra– dici remor.e che al'estemo. co– me certe piante sal'gono app1ma a screpolare la superficie del– l'flcqua. non Ja&el.nnotrapelare più d'un Ingorgo. o d'un'ansie– tà ratta di stupore. &lmlle a quella prodotta dallo sfumare dei sogni: come ad e&cmplo in Atlantide: « Per 1.roppo peso d! bellezza e sogni/ con gli anima– li favolosl. I boschi/ di felci, e le sue torri, In una notte/ il bel sogno è finito: e dopo 11 buio/ seminato di fiaccole. è salita/ l'noqua eterna. Il silen– zio olt.rematino./ Sol qualche Immensa nuvola di uccelU/ è rimasta nel cieli... •· Lo stupore: stupore di fronte al reale e al suo rlvellU'SI per apparenze sensibili: è qui sen– za dubblo Ja notll tipica. ma an– che la nota critica della poe.&!a del Dt Benedetat!: se ad un f!.l)– prodo essa deve tendere. è ap– punto a unn sua definlzione che ~n deve mirnre. resUtulrceJo Intriso di senLl.mento. E non è a dlre che per entro Il \'Olume non s·avvert.a la pas.slbllltà di unO sbalzo tn questo senso. Sa– rebbe anzi racue. de Il paeie infelice. tracciare una storia. se ,_ ____________________________ ,___________ :_ ________ .;_ ______ ,j~~~h~~Ol~~• !~:lle~l= CRONACHE DI JT ... E'.11''.Il' ERA.TU~ A. A~ElRllCAN A Il 111ontento da/ Auéhineloss nelle ultlme pagme. dove un apparente prender 1emosse da certi stimoli ungaret.tlant si rt– veln poi plut.~to gusto delle e\•ocai1lonlterse e stupite. d'una densità qua.si magica. come cer– ti moti Improvvisi e lrtlpetlbl- 11 dell'anima (Il mezzogiorno cammina sulln vetta degli abe– ti/ con Immensi occhi d'aria) e In st,upendn Poesia d'occ«wone et~ ~ 0 :;re dàa ~~~afou~~~: E' il migliore rappresentante fra i giovani del dopoguerra di una nar• ?mtare /lla snte ;ntàguj{r~ 11 ;ft.~~W.e ~~ ~!~~~ 1 ~ 1 ~~ ni f te li he dl ;~k. er c!rat: dee!Vftrt pr~w_care/ e glà &I ranno rtglde e n- lette~~~;~ anieerl~::n:!ri so- rati va portata da Edith Wharton ad un notevole grado di perfezione tagonlstl rtcordano quelli di nlte/ come statue dl pietra dle- no coloro che non sJ mostrano alcuni personaggi secondari di tro n. me./ Quante Ignote abl- f~~ge~~da~rie1~~~~10 ékl tll GIACJOIIO A.~'l,O~INI ~~ Y:: ti:o \~~c:r:· fin~~~ ~~~~~!1::m:t'°~p~~~J\:~~; &uo procedere alla tranquillità ., Rglo. Ed In questi racconti li- qua.si &van!te.Come pub/ Ja lu- r:~1:~n~1!i t~rs~ le ~ eit~~~ fr:~:e ~::10~~ ~~ iti'ih ~~1r~1TibWb~;e~o:~n~<:f~~! ~~:!,~~s~rii~~nirù g~f~~~ Li! t~~et:t:e Pi?on8: 4 {e1adlm:O~ ~~e ~he°~~~ ~'!ìetfe~~~~~~ :n~~ ~a~~ glcfim~u~~en~~ ~o ~yispi:ug~~~fi!c:5 ~~ri ~~r~lll=~~;i:r~!7ie~:;\~~~ fg~:ti>n d1ie~:w 6 ~o~t 0 ;:r1qnuet ~ 1 1~1s:'~~m~ 0 \1r~1ni~~l~~r~r ~~nnz~ v~~~-gl!l~~iinc~ ~isJ~cail ~~g~i°à\n~.la matuln :~ 0 i~,i~èd::l~~~. /:~~= della necessità d1 Wl cont.rol- getto di un rinnovato intercs- tn nel confronti dl quelle di al- sempre nlla propria glovlnez.za l vnlort Urici $0nOpredomlnnn- SI è in un cllmo. molto vi- Ja sua sofferta e qua.si coartata lo, di eu~ rlgore 11 st,lllstJcf· ll se. Che la sua concez.icine rn!- trl St.atl nord-amerlcanl In alla possibilità di un amore: ti, o romnnttco od allegorico la cino n quello di Edlth Whar- ('ontcnutezza ! già uno sbocco ~:-r!allS::~ ;~rse ec~~ qut ~~1~•i:rteu:i~~~,~~~e. 1ni~an;: ~~n: s:::C~~;~~nt:rnd:l~~:: ::~~~r~:~ !~d~"n~in~el~~r ~!"~~%1ri~:~1.;~~n :!:poiin~~; ~oritacigifc ~![~I= ~1~~ :~f~u~He conquiste più lmpre- ~~o e~1yhaJ~vato ;ublto ere- grnn pnrt.e come una plttura che n tutto vnntagglo degli 110- partmncnto di Cnrl .pur &aI)C.11- del tutto trascurata. Mn Jn un Je leggere grndunzlonl dam- Punto d'arrl\'O d'un'e.,perlen– rezz lri'ldl errn °fe 1 Jn pu- minuziosa. armoniosa nel toni mini meno facilmente lmpres- do di dover Interrompere l'a- roman?.o psicologico reallst.a in blcnte d1 uno del membri lm- y,a e d'avvio a una Sorte poetica deu! sJI om:on e tgtt!iza eppur \'!va ed approfondita 11lonatl dal volgnre modo di mlclzlh, prima di separarsi dc- cui l'autore hn !noli.re li dcsi- port.nnU dcl!a fruulg:Ua. Ma nuova TI paue Infelice sta cosl ~coMlderlli: v~ltà O d.1 uri ro. dellR commedia soclnle trovJ procedere degli avvocntl sJ>Cola•clde dl concedersi a lui. Pur• dcrlo di dUcnderc una tesi O contano maggtonnente ancora O te tÌmo lare d'una f!l,Sedell- lmportnnza. QUa J) ma :u~no;r~~a~~~1t~!,os~~l ll~~~~~n emi:~~a~ DllV.•ortJ1 SO· r:ip~ l'~o~~~~o~m11ito~u~: iìi~a!fon~~~~·dad~~rid~~': Il~~~ ~~rtlì::~~~~c O:S!~~\~ft~~c~~ cat!~lmn ndell'attività del suo clc~/~ 0 ~\~n~ f~~l!~h'&; suo scrittori giovani dlspo.'>t.ino unn delle tnnte coppie dclln momento tbm dctèctlvc privato t:unente i postuJaU In veri&!- ne !5000 la conseguenza. RII.e- giov~nrl auto~. d~\la rrluzlo- ~i:b:u:~bte! l~~:lt~~/~ ~~: ~o~~d;~:o:C. di~1:rt:}h~~~ ~t~~i1~r~~~ri. nWiit:t~ 1 ~;~~ il~ 1 ~erl~ :~~.ra~~~l~rd~ 10 ~ ~Jg\~n~-;,;r~::~·~~ ~~~- ~~f!sc~~e: ~'!Y ~~li~~~ ii!: ~~n'~1o"ì ~u;n~nl e~~~~~~ per 11 , solLiglleu:n dcll'lndnginc ton tendeva verso una forma bella donna. ancora glovnnc. cnsn Elolse trbva le vai'fic ,glò gc lfouworth r,u~ essere nccctf. mc.• sono non soltnnto di uun Ja sua futura att.Mtà. ma addl– pslcologica sarebbe apparenta- Clnsslca nella sua perfe:,Jone Purtroppo è stntn sposata scn- prc1>hrate. Essa viene cacclatn tnto soltnnt.o fino nll'lnh:lo del scrittura linda ed ammJrcvoà1 l"itturn. st.arei per dire. le pos- ~~ a;.z:~ t:mes. Edlth Whnr- :~io~~~:~~ ~\~~~~!~cl~ ~~ù ~~~~a~~. ~,r;~~Òvg~~:~:~~ g,~;~~'.n~o:r;nnt~e~~,n;:~ 1 1~{it r~~ ~l:lt!:onn ~~~~~~ Ptl~ ii;~n g~~~d~ 0 ~Weil.a m~ dl febl~!t;e.t::~:i~ ~ia~u~: Mt&i eosf 1n 5fi1!t t~~g~~:~ cur mirando n rinnovarla nel- llglln. nvvocnt.o di grido. austc• ton che ne rapprcscnt.a gli in- ~!~n{ iri!rnmi~ìe da lui unilmégnblle egicdcla 11n~rrat!• so\ur.lone le ragion! della pura sembrano glà Indicare una tra- e~i~r:~ ~~f~~:'~~~6nrnm~i : ~il c:t~~Ìd:nd!1~rrrJ~: ~!;"6io;t:~~~ j~ll~h~~~ di assunt."I cont~ ogni suo lnt.C- ~il ~'it~ri~c~a~glo-n~~~°rì~ ricerca. stilistica. l'ansia de~ diz\one od almeno un lndlriu.o tempo In cui scri,·c nd e.r;snrl- re anlmfito da uno. lncstlngul- et.tenere che le due bimbe vcn- r;cssc. Elolse è fin quasi dal- cana è vcnut.n Incontro a Louls verso. 1 a~.Hlo verbale,! laJuggt, ~uoto~.P1;;!soi ~;gJc ~c~f! torna. blie sete di successo. Durante ~aft~ affidate escluSlvnmcntc ~~ 1 ~~~ 1 ~ 1 v!~~~~~b~P~ ~~~~e~:" ~-ch~~~olco~b&'ii!g ~! 1 ~~~ed:~ 1 ~;~!:'r!f:!ie q~at m1::: narrat.lva aw.erlcana. hanno La personallta\ artJstlca di più. di dicci anni ln vita co- ' · pare mal come una crea tu." formulato. rattesa per quanto rn contlno nella storta giovanile ~ ~~~e c~~~og.~r~~l u~!"~~= ~u~ra A~c~'::~ i~!~ ~~ ~g~~~nif.~1~c!nt~a~~g~lnnn~ vof:n~~o~t':u:~es~a~~~~uRo~ ~~~ :~~~~g~~I ~~iro~lo c~i ~:C~ dare nel prossimo avve- !~F~n·~~!ia~tR~ul~~~tefo~ 1~1~ h~~ ~n d~~~~To ~i f:iil! ~~~~~t:'m1eslìb~ 1 ~nx r! 1 wsri: ~~~od!Il~~:. ~~n~d~ 1 dr~1~f! fe~l~~ 1 n d}!e~i d~ 01 l~o~~è e~~~~~~;~~Lf~~~ u~J~1iiitp~: GIACOì\10 ANTONJNI di scmpllt1c!\7JOneesp~va in- re rlbpegno stlllsUco ad una the Llon • e .-The Romnntlc se. non piì1 glovMe ma non mn gli nllcna tutte )e simpatie. 811 soctt."\torL * dubblamente assai rare. De Be- profondità d'indagine ps!colo- ~~ 1 ;:e ~ov:ua'1ftnn!i f"IT°~~ ~nr~~r~lu~~fn1 1 f~ur~p:~r e;~ rl~~~~~l~o.P:n~~I~ ;~~~- Il modo In cui viene <'Ondut- · ~~~~:n~ gltR~~~~:!h:°~~ 1 i1! fa~~r~~t.gne 8 ~e~\o~ri~: tl. Trn~tnndosl di un rowan- pcrtodo d1 rlpooo in cnsn del ca rcnzlonl. nuoce gravem.cn~ ~~cfu~~ dJ~/vo~: 1~ 1 ?to 60 f~ ~ Ra2:3cn'!i%c~bnreffl~ 1 1 t 0 !t~c~~~~ proprta. ll!"~nltà: COQ'll&rle alle dia sodale. Inoltre SI• può In• 7.0 e d un volume di raccontJ genero. Oeorgc detcst:i. la suo- n Qcorgc come pro!csslonb,t.a e cui 11 fotografo ed "tj pollz.lot- una conversazione tul tema: .- 11 loro or1gim e rovesclRrle &\lo ~::~~~~~~are ~r~~ th ~~~if~ cae~~:J:1~ l~dvtA1e ~= ef!~nt~d'e1tn pe~r~l~t~~::":l;::~ ~~. ti1~rig s 1 i1 ~?!~~J~!!!ag~or,~~: to Irrompono In un apparta- ~~:.!!;~~ leil~t~~crt~ .~LA a~~= ;f1~~~-!nFm~r~ 1 d: 1 s=~t!~Ì da Henry Jamcs mentre Sco\;t slbllltà dcli autore tro\•ano un leggerczta, del \•!zio. di tutto torlt.nrlo lnLransJgente domina- men~ prlvito ~ 11 j 1 scei1d~e,o versar.Ione si è svoll11,nella i.ede senslblll quella lumlno..'Re ml– Fltzgerald ha scÌnpre professa- nnturnlc sbocco. Ln Jnslstei1zn qunnto Il suo animo purlt,ano tore deve cedere di fronte nd ~a{~nmc~ e ~ 1 ~m n_cdJ~ romana della .- Dnnte Alighieri•• sterl~n terra vergine che è og- ~r~fo:!11bo una sincera nm- :~ ~~I r~~~d~u ~~~ ~J~ ~~o~ ~~~e lontano dnlla pro- ~1l1~~flo ~1t~f~1~~fa c~~ffu~i1~~ m~tt':l~n\1~n~ c~\1qu~t.é ed a ~loun Flrt'nze. . gl il mondo poetico. Ma amine.ssa la pnrentela le sem~lanze personaggi analoghi Ll\ pre.i;cn?.adi Irene rrea un te di riavere anche Elolse è n.ssurde !Inno le leggi newyor- ~:,;; 0 "i~sc:,(lif,'!:: 11:: ;,~/:'orti.~ _ lUARIO POl\flLIO dlfferenz.e dovute anche al teru- è I Indice di unn più serln primo screzio. provoca scena• troptx) tnrdl. Essa ha rntto kesl. In • ed.e letteraria, ciò è di brk'a d1 critica leltO'l'arla sttl ~!~ fi!a 1~%i":11 ci!u~~~e'!!: i~~~f;i!~~c. 1f 1 ~1 1 ~:;~ d:f~ ~o:u~ n!~~~~~dgJ01~~. ~~~~ ~:rrer:\~1tc~pe~t;:17;èr 0~~~~ ~;a~ 1 ~~ta~innT~oprn1;~; ~::!7~' 11~0,:: ;;!./::1r~:;/ 9 d 1 ~:r:i ILPREMIO DELLA CRITICA ~a~dl' c~~o :e 0 n.~~;::;,ò<;()ri? ~~~tnr~~~~o. c~;!~~f ~!!~~~ :!~1ti 0 ~~~~irntc'~~~~~~~ 3i! ~~~sin ~!t:e 8 uz:\n l=~~n ~~~ ~ 1 ~111~0~1~~:\~ie 1~~d~;!~6: ~'!B-',~,~~t~;~t 0 8tn°:~~~~~~~~: st!\o. ~IT~~l~cl~ir~fn~~~:n~ spetto' da ambo nutrito nel rimane evidente a chi scmtn dito ai suo lavoro d'uUlclo hn- rità col suo compagno, A,Gcor· vrebbc sorvolare e trl\.SC1ra ~ S0/1/atl. Berto, Pommo. John Brown per 11 Ruo I Pa– confronU dell'opera d'arte le Jc cose un po' nttcntnmente pone In ca.sa la sun volontà as- gc pub offrire soltanto un·ami- sfumature di cui invece n:o:. ♦ i.e no,•IU1.zn.nlchelll: .-AMem- norama della leLterfttura eon– personalltà dl Henry Jnmes e che Il primo Impulso a seri- solut.n mentre trn.~urn uun mo- ci1Jn che egli ncceLtn con gra- ricca la gallC!I'la Idi ~ g~ blcc della Repubblica romana•• temporanea negli Stati Uniti•· ~~~a:~~i~alr J:; 0 s~ ~; :r;i~r/ èS~toco~e?rii::,~e ~~~~ r:dee!~Pg!~ 1 ~1!~i!~~l~t~lo;~~ tl~l;i~st.a è In linea centrale ~t~~~ » l~Ho~i~l;~n. :~~i~ Ì:,~~~1/ ~ !"1~~~rti~a 8 fnn'J1~~~~Yo~:tonefe{~~7. s;:~wnd 1 rtsf~~ Wharton ma anche nel ca.so 1 autore. i.e sl.e..'IM e gli altri. dolce di dell'lntrecc!O numerosi perso- cdlt. Boston). una serie di llm- nel periodo normnnno ,: ti ~ Ca- In Francia In qualità di oor– r.uo conviene mett.ere raccen- e A Lnw tor the Uon • cnraLtere. Mn ,;t.nncn di e.,;.-;ercnaggl ,·engono ad arricchirla. ghl racconti collcgntl dalla pre- tulll Codcx Brlxlnnu1i,; • L Um- rispondente del e New York ~4 }a°mii~ 1:~to es;r~•~ !::1!f !~~)gh~~ ~!~~':, T~~~ga~fti }~~~~~ ~~ ~~~cd~~?t1~\'~n~~; ~~v 0 r~~ri11!~j1~:1!~l\~e!~o ~n~c~ : 1~!~1~~ ~:: ~!1~~~oj~~: ~~~a n~f 11 ·~rl~t~~la,nella lctteralu- Tl~c.s ;rima stesura dell'opera Sono questi gli elcmenf1 che qualità di scrittura non è un nmlclzla Ln trovn frequcnt.au- resse. lnfnttl l'Ingegno di Louis zn nlla, mat.uri 1 à In .modo dn ♦ 1,a ,wulhl Ron.1onl: 4 Poc,16 n- è stata direttamente scritta In r~~pi°!d n:i~~~~~~e d~ru~ 1 tri: ~~rn~~t~ 0 1~1~:~~~ote~ 1 ~Ìi t!n~:t ~~~ad:1 ~~\~;~i i1i1~ ~~lc~i:àc~':ie ~r:~~e1i~ ri1\\J~!: ~~~r~ 11 :rilk1~ 1 one dt una In- {~'! 01 /i a,,fc~::o::L d!'t',, ~~~~~~:::.: irn::i~~~ftt~·irit 0 ~h:u~~ vano ln Louls Auch.Jncloss e amblzlosl Jntentl. è un roman- bohème Jettcrnrla di Grcc.n- re Jrwln. Il i.!mpntlco Bobb\c • Pctcr in « Thc Romnntlc E- ro~I > 111 Ap11lofo; e 1,a rc,11,a In università di Wa.shlngton cl Inducono malgrado una sua zo mancato. Ma le rlsenie pur- whlch Vlllage. L'amlcl?Jn rlmn- Chnpln, H!lda In figllfl primo- golsts» non hn mni In pnrte rlr-llc_/(IIC> lii Sp<'n.. 1 cr; .-P'lortm- do\·c egli ha altresl ln.'>egnftto =~~:zlo;e d:Crn:~oti 0 ~f t:~!~ ~~ d:n:c~~:~I l~ 0 ~1c 1 1?:tf~~: ~~c='<l:rJ~~I~ ~~n~ri1 1 ~e ifi~~ t :;i~t21~. ';~;, ·ci~rn 1 1~ 1 ~ 11 r 1 ~ ~f t1. ~~t:~ril~~i,J~~n~~~~ r,:~::~~{lfn'i};°:\;f:i:~J;~: :~ qu~~~7! tel~~· ~~df6bb~f,j ~=:pr!J~:nc::rar~~ I~ n~~~~: ~~!~ l~~~g:r~~nuon n~~~~~ ~! g~~;;n~,~lldc~ieGi~J~r:T~ ~fina~i,~ri~·,a ~:l~nl~e-~~~~~ ~;1iro~t~-~1\~:d~ulsc~lfè 1~:~11 ~'i"'' or:i~ic:~1Ìi ~~~11/X">~; (I.~~~~ ~::~ll=~~o». della &tortcltA di del dopoguerra di una narrn- delle sorprese. Se Il romnn?.o di Irene e le maldicenze di Har- 1ore. le danno vltn e sapore. In rum! di collegio n quMdo adul- rii Sfouannl narra; J11an R(lmon Il Premio delln critica, dr.I t1\•a portata. da Edlth Wharton dopo un felice Inizio non riesce ry Hamllton, ramlco suo più loro sl ritrova l'Auchlncl0,'15di to vJnggln In Europa e sogglor- Jlmi'n<':: .- A11lmaln ili /O'ttdO>, velore di 25,000 franchi. \·lene ad un notevole grado di perfe- n mnnt.enerst alla stessa altezza Intimo e compagno di lavoro. « Thc Jnjustlce Collector3 » e nn a Venczln. si OS.'>ISte nd un o cum di RlnaldD Froldl. conferito dal 1,indacato del ti~e.è sintomatico per n cam• g:~~·n~~~~1:ne~ladl ~i~~~~ ~~~t!~~~g1~0.e~~1~J;r~: i,\~j8~~.~~; ~~~~P~h~ b\ 1 ~nt'ero~r~l~~o1~,l~uf~e,t~a~: ~r:7~::~ 1; 0 :fi~.,,.'!;.~-r~,:~ 1 dj~~: cr~ 1 ft~~~bJrRJ1:11t ~uria Pag. 5 Enzlo Cetran,olo, ritratto da. Nino CaffO Vir~ilio tradotto da ENZIO CETRANGOLO DAI «FRAMMENTI BUCOLICI> Viole &ceglie per te la bkinca Naiade pallide; e li«Jt)e &tacca di papaveri alti stelli e Z'atJ,etoanche vi uni&ce fiore odoroso e il narc~o; pòi d'erbe 3oavi intreccia la melis&a e tinge con la gialla caltndula i giacinti. * Incerte ombre mosse dagli zefiri. E' più quieto il riparo della grotta. Oh guarda come di radi grappoli l'ha tutta rìveatita la lambrtt8ca. * Ora le mandrie oonno verso l'om.brii e i pruneti nascondono i ramarri verdi. TèatiU prepara erbe odorose: peata l'aglio e il .serpillo ai mietitori 8fi?\iti dalla canicola. Viene dai rami il canto roco deUe ciaale e aotto il 3ole io cerco le tue orme. * Ecco i giovenchi riportano dai ca~pi gli aratri appesi al giogo e il 3ole al tramonto allunga le ombre. Ma io brucio d'amore. Dove h4 i'antOre un terminet * L'ultimo .so/ fio del vento é cadHto: il ailenifo incanta la pianura. * DALLE GEORGICHE Orfeo ed Euridic.e Ombre tenui venivano dall'Erebo fondo, · aimulacri lontani dalla luce, tratti da. un canto teYreno: fitti a migliaia come vanno gli uccelli a rifugiarai tra le foglie quando la pioggia fredda o la sera li rt'porta dai monti. Madri, /ataci1dli, uomini, corpi spenti d'erof, vergini morte al riao d'amore, giovani arsi dai roghi Rotto gli occhi dM padri; e intortto un fango nero, i lividi canneti di Cocito e la trista palttde onda lenta e Stige avvolta nei auoì nove giri. li-fa il Tartaro segreto ora stupiva: nei vuoto le Furie, strette chiome di nodi a.zzurr• :Jerpi, incantate: le tre gole di Cerbero aperte nei silenzio, e q11ietoera il giro v611to&odella ruota à'lsslone. La strada lunga di paure ormai compiuta, Euridice saliva all'aria della terra dietro i passi di Orfeo (era q1Leata la legge di Pro&erpina) q1«mdo una dem~a, perdonabile se i Mani perdonae.sero, fermò l'incauto amant•: e si ool8e immemore a g11ardare lei cM pareva attesa ombra sull'orlo della luce. Allora tutta si disperee quella dlffa fatica; rotti /ttrono i patti dell'abisso e /11, tre volte udito per gli atagni di Averno un orrido /raeore. IL breve dono di lei era 1mci ooce: - Quale follia, Orfeo, è questa che miaeri ci perdet Ecco la morte indietro mi richiama e il naufrago v~o mi nasconde il sonno. Addio: mt riporta la notte alle s1ce rive e vane tendo vcrao te, ahi non più tua, le mani -. E poi sùbito sparve 8Ciolta come fumo lieve nell'aria; e pi~ non vide liii che vaghe ombre toccava, lui che voi.va parlar6 della luce. ,,.. DALL'ENF.IDE L'ingresso dell'av~rno Una spelonca fonda su vaate t.-oragini aperta immane t!'asp1'osaaso contro u.n lago nero dove cade tutta l'ombra dBi bo&cM;e sale dalla gola oscura di vapori u-n tristo alito ai c~lo; tale che d'ogni uccsllo il te&o volo ~ tratto gii\ daWacquci alla morte. Circe Spirano aure su la uotte, 11,na lun4 chiara scopre la rotta alle navi, il mare trema di lucd. Ed ecco vicine le rive di Circe .s/iorat,e: mia terra ài bo.schi 8egreta, dove· si odi\ auidita la figlia divina- del Sole cantare ,iel saio palaz:o di marmo; e col fuoco del cedro odoroeo accende la- notte &correndo tele sottili col pettine stridulo. Un lamento di rabbia giungeva srd mare: leoni ci tarda 11ott.oruggivano contro catene, ~~"of:,~f}~~~~ Jrr::~~vf;~~f~}l:d~v~ 0 "!,_ 0 ~s:a:: f:::J:, dal oolto e dal corpo di beetie, ridotti cos\ dall'incanto di Circ6 cn1dele con maoiche erbe. Nettrino 9on/iò le vele alte di vento, ìmpedl ai Troiani l'a.pprodo. su qitelle sponde del furore. E /ii come 11na fiiga dalle onde fervide, da quell'invito canoro. <I S9.ggiQUIsopra pubblteati. per ijentile conee6&!one dell'editore. appartengono al volume \•1rg!llano di 1mt:n1- 11ente pubblicazione pros&i Sanson.t di Firenze, dal tJtolo e Il sonno dJ PalJnu.ro •· Nel pro..:.. ,J.mo numera sesrulranno altri saggi). bJ2.ment.o del gusto, per Il con- sa di forzato. clb è dovuto al- talmente ad Elolse di rh·cdere sono secondari e .salvo HAmll• miliare Rd Auchlncloss: un C?l· ft'o So/ml: Libero d~ Libero, Gll• figurano, lra gli alt.rt Emlle il~~fe o:id~gf.f:e c!el te=o~ !~~u~t:~~~t~iaertil A~clii 1 ~: l'a~t;~\1\•edendo avanU a 6t ~~li ng:enw.flulscono sul corso ~1~,~~Ii d~to~r~,~~fa°• \!i~ ;.~orcr:~3:rn~ 0 'I - 1 1;1,0 ~ :ro As";.::~~~t. de~J'A~~~::a Oregh. '-------------------' iblioteca Gino Bianco ...

RkJQdWJsaXNoZXIy