Fiera Letteraria - Anno IX - n. 40 - 3 ottobre 1954

Domenica 3 ottobre 19H LA FIERA LETTERARIA Pag. 7 ·, UNA TESTIMONIA·NZA MILLENARIA DELL'ISPIRAZIONE DIUNPOPOLO che l'e!preuione furbuca, m1 &eo ui11ico di Coloni11, buona, degli occhi • 1111lpcbre Foue 1'1we1e inruntrnln nella cl1ine e del'3 bocca 1un1id11. vita, <1uu1·uomo nato t~r il <'0• I'Jl'l[NERARIO UI UNA ~OSTRA :+. Tracce di in1on1co bianco in• mando, ma 11ieg1110 all'obbedicn• dicano che la 1tat11ina era di- u, 1ìmido e aheuo10, bonario pinia. Ogni i~pir1udone ucc1ic1 in fondo, nel ri!o che l,1len1 fra A h I I Idd Il I qui ni1nc11; è la ,•itn tlcua, ,;., i 1)Clli delln Lnrl,n lllll:P7.H, t ~ IUtA con Ja 1ancu11 J>rittiu del l.a 1aggcn11. tlhentll Ji,rilmen• ree ee• o osce o e a ass poeta T' ao T,icn: le umorhmo nel dnc!C che non Il I r1 , p ione e: Pe,- butarc a 1c 1tcui O()(:Or• puO lauin111rc 1en7,111orritlere. re rutare nei limiti - e io non E come 1101rei )udire i11die• ~:•~t:i:i:~! ;;;~:rt i ~~~}::;; :::;!)'.'.::~;~~;;;u:::::.::!.;::. . vino è ('aldo nu1 lo muco d, gliuue d'oro e risale ,Ila dina, La Pfauetta. Porta della me>. sia Han, Vedete la be11iola men• Carta, Scola del Gl!!antt. e Un Buddha della dina&tia Wei Ire 11nnu111 l'aria nel JH'e1enti, ancora au r,er ampie acafu ci prCffnta il numero 261 Oav. men10 di una no,•i1à che po1reb- fino a danze raccolte In luol XII); un Buddha M1trey11, oui11 be e,sere un cc~J)O di int:11111 d.i&crete do11e, lasciate fuori le che deve 11ncon incamusi; d■• por11110 dall 11 m11uaia. solari magni/lcenie arch.ttct• tato dal 492 d. C. AlleY1ttrice dì lartarushe, pot• toniche, altre ne troviamo. Le mani - dice la diduc:alia fO at!icunrvi 1:'henon ti dà nel men vi.sto.te. Jlglie dl un"antica - 10110at1cn;ia1e a e abhara > e loro n1ondo un pili fedele cam, g~v~:;di·a~~:/~a .sir~u!,p:.'acftu~~ e nrada mudra >, i getti che in• rione. Qual mai letteuto ha in• to contemp/azfo~ del ml.stero dic11nocari1à e auenia di timore. tmlo il pennello in un v110 cHi del cielo e della terra In og11i Mentre con la !lalua di Sa• prodi,ioto? Fone quello c.he loro a.spet.to di vita. Arte che kyamuni ,iamo nell'arte pur:i e 1crh..1e la vi1ione delle no,•e pro- non con~c Il grido dello pa.s• con quella di 1ervi1ore nell':irte vince: ,ione, del dolore. ti tragico popolare, qui 1iamo nell"arti;ia- e:Win Tzu rfti porge dro~he della morte: che con.sfdera nito &aero, fono rer le folle, di vi11 - E Sien mi amm1nisc:e :~~1ag:;/e{e~~~o d!~!~~ii,~~ con i pregi e i difeni c-he gli 1tr1ne vinnde. - Con 111i dhi non metro e paragone della 10no propri in tutti i tempi e 1campo ai riti di morte; - al- realtd circo.stante in un oroo– paui. lungo il filo dei giorni e di,·cngo glio dominatore clic. altroue. Ben di,·er,1a la Apsara deU:a immortale>. ; fa di lui cdnone eccellente di dinulia Chi del Nord. Non mi tento im•e<"edi mcl• ogni arte Jlr.,urati,,a. di ALBERTO GJIJGAl\TJl\TO .,otterrante, .sembra morire per poi rùorr.,ere. gura che cppena adombra gla vita.le mal lr. ripoto; de• ~~~!:itd:.t ~ :::::· è sr;~~If-1 fened:: :~;~,-1 c::ia~~:h1ie~-! ta fn ,carai volumi e In lince Selene &111 Partenone. Non 8/uogenti, dnlla quale umbra .sono più i piccolf Cl!t:allt .slno– attcndersi In divenire un c.s- mongoli. tau:/. dalle aambe .sere perfetto. e.sili. dalle r.,ro~ e dal petti Gli animali. invece. ,ono rotondi. vivaci e un po· grot– attentamente considerati da tc.schi. che cf .sono noti nef questa arte. pcrchè, nelle loro cortei dei ba.1Jorilfevl delle .specie domestiche. part.edpl camerette funerarie Han. ma della vita di tutti. e. allo ,ta- f grandi ,talloni della Tran• to .selvatico, u,,rt.s.sfonl anche 1o.rianla. di raua arabo-per– u,e di QUelle immense /orze .stana. che le armate tmperlali del mondo che trao9ono ori- riPOrtavano dalle loro scorre• vine dalrenergfa prima vitale, rie verao l'Occidente . .sino alla 11 tftO. che tutte le governa: proutncia del Ferahdna (Tur• .,1110 a conJfg11.rar,i. con una kutan). nterf .sono ancora H per .ser– virlo: Il Jalconfere d.al orande berretto ros.so d'I cuoio. QUa.&i un elmo. tuffuno col tuo ,tal– lone. attende. oli occhi ftui al auo signore. un cenno per H· berare Il falco che reyge flll• Je mani congiunte (Cat. E,p. n. 312). Il mt:rcante non ,ard separato dal canielli. &trumen.– tl del .ruoi commerci e della .wa rlccheua: gH .sono vicini, già riapondono al grido del ca– m.elleri iranici, M.tutl. dai r=,!o ~~: ui~t~~c':vaapnf~ ta in una ,morfia begarda: hanno cnche il loro carico prezforo. prontf a riprendere. pa.zfentl. le aride pt&te caro– vaniere della e Strada della Seta> . .,fno al lontano Pamir. l r I !. L:a mitica danu1~i«1 è rappr& lere fra le \'ere ecuhure la 813• Lo vedfamo già in questa ae.ntala con le ,·uli flunuanti 11 1 tuin 11 cli Buddha in ceramica mo.,tra veneziana In onore di venlo, come la Nikc d'Are.ker• Ting de.Ila dinHliR Sung (n. 541 :~~a~~o'e ~~n~~v;:,~ci~~~ mos, ~ in ano di ,udnRre il l•m• del Catalogo); 11crchè somi,:lia solo. ma .superbo e.semplare huro. Porta una tunir11 1collat1 lropJ)o a quella paco1ille grnio. della prima civlltd neolitica con cintura; i cape.lii ,ono rac• ia da cui il puhhlico occitlcntale dne&e {li/ millennio A.. C.), un colti a mnzocchio aul c1po. Il auol fnni un'idu dell':arle cine.- vaio elegantl.J.timo $ti cui &i vi!o dai luni:bi oC<"hin1ongolici ,e e giappo 11 uc. .snodano. in rapido di.segno on– è chino nella atleniione dello Il Buddha è nel ,:e!IO dhyana- :::· aTt!:!li ,:~~cr':tT\ig~~~ In Questa decorazione. che ai è convenuto di chiamare la e grammalica decoratiua Sllang •· .si anerma olà. la predllezio11e per (!Ud orajl.smo co.sl atretta~nente apparentato alla scrlt.tura ideor,ra/lca, r.c– ccs.sario qutuf per un'arte elle ha .sempre ten11to fn onore .soprattutto la pittura a .solo inchlc»tro. Le forme sono tingolariulme. l'd e.1primono. idealmente connaturato ad c:aae. lo spirito rcllgiruo che le ge11erò. mistero e /orza. e le c:.s.,cnzc: vitali de9li uomini elle nei .,eco/i le venerarono, conferendo loro un"indtvldua• /ltd vivente: ognuna. poi, re– galmente reca il manto pre– zi.o.so delle pdtine. fnugna della iua antica e nuova no• bilt4. a.,trazlone patente di pen.,fe- , Nella .stc,1a epoca fu Il pen– ro, un animale /avo/oso. Il 1icro di un letterato. o la bfz. drago. ma!erla e idea. .rim• zarria di un artl.!ta ad Ima– bolo delle nubi. della pioggia , ginare una pietra da scloglie– e del tuono. Ml/a "poten;ia i re inchio,tro in forma d-1tar– divlna e dello Jlancio .spiri- taruga? Questa in arte. e pfiL tua/e» (Grout.set). La &Ola particolarmente in Quella Ju• decorazione di una grande la- neraria. era simbolo di im– itra Jlttfle tombale (lll uco- mortalitd: ma a11i l'arti.,ta. lo d. C. Cat. E.sp . n. 2R9) con- con la tUmusa materia del· .siate in oche &elvatiche ia.ffl.• l'argi.Jla, certo ha uoluto aol– gurate In voJo tuo. e cert'f e tanto mer.,lio raccontarli. nel· lupi landatf fn corsa .sjrenata. la precisa definizione pla.1tica. imagini frementi di vita nella l'atteggiamento df Quello 1tra– bula dimora sotterranea: e no animale. Nella te.sta che ancora: in un'altra di queste .si è volta d'un tratto di lato. la.sere .sf rievoca u.na ,cena di •c·è un·auenzfone ln(!uieta, e caccia. dooe uomini. .salda• un po' anche l'a9gres.s-itritd del mente impo,tati .w cavalli a 'rettile. e nella IJ)inta robu1ta galopJ)O sfrenato. ln.aegflono. delle zampe il vi!]ore acquisito .scoccando frecce. cervi df'f'e• per la dura Jat:ca di portarli rata mente fn /uQa: .stupenda Indosso la ccua (Cat. E.sp. la rappresentazione. nel rigo- n. 298). In Quett!! .so.sta dd nostro Itinerario ;on troviamo wl- ~i~ !::ag~"nt:h~h~u~fae ~::: r; :f~~~10:~~~~ 1 r"cC:~t~~ 0 n~j:J) ~ oontfnuerd r.elle tenebre. 1e• duto .sui calcagni. il .wo arido di richiamo. 12ua.!l aoatenendo col guto delle mani 1)0,tate sulle olnocchfa Jo 1/ono della voce che erompe dalla bocca .spalancata. Piu oltre, con le .,quf.rite eleganze, che ci ven– gono incontro. delle anfore. piatti, COppe a .,malti colati multicolori. re&tlamo ancora a,~~~ 0 -la graiiota ruhà della fi• =~'~[a :ui!~!:e~;:dii:~;;;;i,:: ft!::,';/~/ 1 Jfg/~~:;; ;~~,e~~f~ gura contrutano sii uueHi sti• l'una ,ull'ahra. ridotte a motivo ornamentale liuati che acmbr11noiorreuerla li volger delle pupille Teno dall'attenzione dell'occhio · e fra le aampc. il centro del vito esprime con• dalla de.streua della ,nano E un"opcra bella. d'lltrlÌlla hm• vensionllmente la ,-!,ione inie• (Cat. E'f'. n. 284). E, proce– lutico, che ha le.no le cinque riore, Nel cai10 ricciuto è la ali• dendo. non vi è .,cono alcuno. canzoni Tzu-Ych: lizz.uione arti,:ii,nale di uo mo• ':n,~1:fu::i a~:~~ 2 'f'r,1~~ft :~:::;~ Per i' vivi e per i morti era. invc:ce. la r.,lnda: nella .sua /or· df\~t!~!-o~~~nc:.u;!/nt:!~Yt:~ \ \ :,, e Col mantello 1opra il brac• do di fare la cl1iom1,noto •ne.be ci (Dincutia Shana. 1523·1026 e.io. senu meller la cintura, - ai veci. A..C.) nati. Qutui per miraco– aenza tingermi le cigli, !tarò in Mi 1i fari un 1ppunto di non· lc»o a~nto, senza a.scenden– piedi alla finuu-a; - la mi.• gon• ricordare la 11ele ìn pielra gri- za jlnora nota. in /orme rigo• n1 fu1idi0!a vuole 1Cmpre 1vo- ,;ia rappreHntnnte il Buddh• con rO!Omente de/lnite dalla de• luure - e 10 un po' mi ,'apri- due Bodhi .. ttva, dcli• rlinutil'I .stinazione rit11ale e da una rà 1arà colpa dello Zeffiro>. Wei, già nella raccoh 1 Gualino legge ""prema di .,me. So,10 ra di grado civile o militare: nuda di ornamenti neffeM piiL antica. QUa1I che a .rigni– jlcare la dignitd dei .wo u/11• cio ba.sta.ue la preziosa purez– za della materia. Nelle /orme del di&CO Jorato (pi). e di un blocco quadrangolare vuoto nella 1ua lungll.ezza (ts'ung). simboli ri.speWvame11te del cielo e della terra: con eMf si rendevano onori di culto. nei modi rioorori dei riti tradizio– nali. a (!ud/e /orze cotmiche a&trattamente concepite con J)Oteri divini. all'injuori di ogni rfduzione ad lmagini an– tro110mor/e. CO.ti pure il &U• per.stile oOriva te.stfmonla11za pietosa al defunto 710nendor,II sul corpo amuleti di olada, determinati, .sin dalfantico. nel numero e nella 1pecil'. a/• jl.nchè. anche ,al.terra. Potei• ,e continuare reOetto propi– :?io di quei .simboli gid bene operanti »elln vita com11ne. Anche Qui o,ni rappresenta– zione umana è a.1.scnte, tran– ne che per una minuscola fl· re st.!U.sttco della pura lfnea. Qualche .secolo più tardi (DI· del due temi della ,cena: il mutla Tang. 618-906) cue1ta terrore in cerca di .scampo umile arte JltUle quale mondo degli tn,e9uftf. ran.sfa di pre- di Jfaure, numerc»e e vivaci. da de9ll tn.segultorl (Cat. EIJ). p11ò rappre.sentare! E' il CO· nello 1tc.1&0tempo: ,ono. ma .wttanto per f -vivi. l'arreda– mento iontuoso delle m.en &e dd ricchi. nel gusto di quello 1tfle uotioo venuto in voga dopo le conQut&td dei centri fndo-europel delr ,bia Centra– le. /n. !fem.e.ed a contTtUto. ap• paiono anche Quelle protor,or– cellane bianche che. proceden– do noi ora idealmcnts nel tem• P'u-Mtn1-Kakemono (Dlnutla YUAN, Z.80-1368) Della dinutia T'ang mi piace ed ora al Musco di Palau.o Ve- ~;'';:~gi~! ~lc~:li:/i'::.Jl~~oi prc!enlare l'uomo II cavallo in nezia; m1 non è in quet1'opeu loro t'no-t'le, ma.scliera anf• terra colla in,·etri:ita, proprieli vi1101a, a mio avviso, il vero 111i• male probabilmente npotro– del Pror. Giuganino (n, di ca• rilo della 1cuhura dncl'C, d1c paica. probabilmente anclle 111l010 312). qui ai confonde con 1nodoui al- terrificante per i non Iniziati E' una piec-0!1co111,ma chiude IN!ltlHllO generid dell'India, del• ai riti del culto degli antena– in 1è un'cpO<'.a, Il cavallo è una la Corea e del Giappone. ti; con i motfui allu.sivi alle brn• bulia intelligen1e, av\'ezr.a Ma ehe nle pre!enlare un OIC•grandi /one elementari della • fiutare il \'ento con il muao geuo di pili o di meno, quindo natura: il drago, la .spirale a 11rticola10e aguito. il ,rande moro della ,cultura fi'efun:;g_. \~el~~~~~- c~~~r::1~: li realhmo 111iegalo nella t& dne,e è irraniungibile per chi aue mliterlo.se tra.,mutazionl 111 dell'animale ,i perde nel- non lo cerchi nella ,u:i vera pn– J'uomo, al punto che il cavaliere 1di? ,ì fonde con 1B c:ivtlca1un1. Con• Him111i ili ranlli rlrll"i11tJW"f:I• !t!>::~sc: ~=:~ c~~c1:: 1;,~~~JJ::, ~ . T';~;::i'a~~• ~:01~:n:l~a!~unJ\ per quanto ai 11,•nnl11ggi del ber• alatue, cammini de~li 111iriti,chi– rello da parata. mere a guardia dei moni, non E con,e è a po~to. p~irolo,:i• rouono conoKeni dall'europeo umente, il JHIO delle brattia "'dentario ,e non 1r11venol1 pro• conserte, com'è ,·ero il ,•oho im• duzione fotogr11fit11,• rui ha panibile. a pi,lpebre C'hine, co• fatto ricorso 11 11eu:1.Molln ve– me chi !lii di,,•anti ad un peno- nczian11. na,:11iodi ri!pello o C'eli,,10110 b Non dimentirhi11mo però qncl• indifferenza. un suo mulo dolo• lo rhe dire Alhcr10 Ciu,=:u1ino N:. Le cig-lia 11hit•ime 11 .. mm •I neJla tua inlrodur.inne •' C11t:i, volto il o!'enH dcli' inelunahile. loio (p. XXIII): e Il 1ern1ine ri• Quuto nrlhta ha forte leno le ne&e chyu shenJ,:.J1m~. ,empre di• pouie di Po-chu-i: b11tulinimo ntlla 1111inlerpre-j e Per la 51radavidi ,·e.nire uno 111zione.,può letteralmente tra-, a cavallo - pallido in ,·oho, ne, durai: ".~i-'On:UIH_(ron,ona~~l ,;li occhi uno itrano terrore. - deJlo 1p1~1to_ ~ mov1n1cnlo d1 \'I• Amici e p11ren1i11t1enrlcvano11er la , e_ u;n1fttare nella r_a1111r": dirgli addio; - ili venivano in• ~nln1()11e .cn.ncetlu~le 1le1 auo_1 torno, ma. lui non n5:a,·a ,ostate. 1~cogr1~n11 1:armonia dello 1,p1• - Stupilo chiui :11111 ,:ente th~ rito (u.mve~ule d":lle rose). l"hc mi eru vicino - rhl foue e cOill dt:1em11n1 11 mo,·1n1ento v11ale mai gli ione ncudnto. - Mi di.. (di. eue):_ e perci?, te an~be lo :~~o _c1;;e::/~u1:~:i:~~eri~ ~;~~: ~;~u1:,,~•':;e1;:,•~~r;r~eq~::::,m;I •u• cui ,·oli::ent lo 11010. - An• ~ordo l"!n l'•h~•• !". dun11urn·1 con ieri rhiamalo II un raduno v1t11 >. Qui non u dut1ng'!e. fn d'eroi; oggi e1ilia10 a[ p:aese di 1rle monumei:i111le o. nnnore_. Yai-rhou. - Sempre co1ì j con• Anche una ptrrola s1.11d1. puo 1i;dicri del Rei >. a\'Cre lo theng-tung, o mov1men- Fra g-li 111tllalori 1) puuggio lo vitale•. del mini•tro è forse d• n1ellere Nelle p1ceole 11a1ue che 1h– il p1l11frenicrc. che porla ni?l ca• biamo vh10 c'è 11 1teu1 arte 1aloro il 0 . 309. eh, 1li~enla ! ~oloui, e 11 110• n. 290). ,tume. allora ancor piiL che Due tute di cavallo fn ter• nelle epoche precedenti diOu• racotta (Periodo Sef Dina.,tle. .so, di arredare le ca.te dei mor- 222-549. Cat. Efp. n. 303). ti con I doppi e .so.smutf delle frammenti dc:,li animali inte- per,one e delle co.se ad uri •ri. .wppel/ett/le Juncrarip. po,- care in vita. a[flnchè non re– .rono dare rauvio ad un lungo ,tino ,oli e non abbiano tutto racconto. UI nobiltd ~Ila raz• perduto. Il principe ha ancora za è evld.ente nella lunoa te• accanto ad nilietarlo o ad ono– .sta scarnita: l'occhio mobili.I· rarlo lo sua corte numer0$4 e simo. le narici /rementf. quel 'f'lendfda di concubine. di di– .a,ilono un 1)0. /croce della on/tari. di danzatrici. di mu.!I• bocca. sono &egnl di un·ener- canti. di .servi: i ,uoi pala/re- 1)0, ritroviamo in e.1emplari di ancor pili .squi.rlta /orma e fat– tura fra le ceramiche Suno (960-1280) che aono anch·e.s,e elJ)re.s.sionedi una .socfetd nel• ~~r~:~Jie d,t 1 !~~fe~'!r~f;"/ef: lo .spirito. co.stltuivano la vera dlgnltd del vive.re civile. Ecco le t.lng-yao. di un sol colore. un bianco magnoJia. tenue 1f'late– ria nata _ .si direbbe _ piiLper fatto naturale che per artijlcio umano: le lung-chilan yao. I célndon della terminologia oc– cidentale. di un verde pallido. che al tatto llanno una lor tri– vc::za qucuf 11egetale: Ci attende ora un giardi– no In jlore: le porcellane Ming (1368-1M4) bianche e azzurre, dalle ricche degantlfflme de– corazioni floreali, segno anche es.sedello .splendore della Cina ri.sorta nella e gran luce» (Ta Ming) della nuova dinastia nazionale. dopa quella dell"ln- 11a.sore mongolo. Come non re– stare presi dalla bellezza della materia e dei di.se !]ni. dal oo– lore azzurro per Il Qrtale i cf. 11csi hanno rietiocato auello e del ciclo do710 la pi0f1Uia»? Cori pure le lacche. le stoOe. gli 1m1entl. oli ,malti ci lndur– rnnno a sostare non 30!tanto con il richinmo delle loro ap· parente. ma anche. documen• ti. con voci 8upcrstW di un mondo remotf&rlmo. in tanti altri .suoi aspetti d.f vita inte• ramcnte Jlnito. le oasl d.eil'A.tia Centrale, vin• colata nelle .sue /orrrie dal .rl· gore del canone fconogra/lCO primitivo; tuttallia l'htterpre– tazlone, nello 1P!rito delfute– tlca cinese, re&titul.sce Questi arch-etfpf fn una ver.slone IJ)l– rltuale che. aalvi Oli attributi e f ouU rituali. dfuolve la materia Ano cd upre&tionl di luce. Com.e ti vede .sopra– tutto nella ,cultura del tem– pU rupe.stri dl Yun-Kano e Lung-men {Dina.stia Wel. IV– Vl ice.). OJ1rfamo Il no.stro tributo di ammirazione al Buddha del Mu.teo di Stoccolma (Cat. E'7'. n. 254), ti (luel/o del museo di Palazzo Ventzla In Roma rcat. &p. n. 924). Il primo. anche con le ""e mutilazioni. df co.si fPlcndente bel/eun. l'altro c11e ioroe impctuo.so dnl movlmen• to ondo.sodella ve.de e si com• pone al sommo nella luce del suo sorri&O. mune origine !J)irltuale. ed 4ll4 necu.!ftd dJ un mezzo pronta ... mente e,pru.slvo di fdu. nOff gi() di imaoini rutltult.e all4 vllta con un arllJlclo illiuorio. Perciò è ignota la pittura cU cavalletto all'aperto. e inv~ U ,~lit':i!~/'J'~~er:u!t:":f"u~ mano.scritto. e .w c!i e.uo. con lo .ste.s.sopennello e lo ltuso fnchfo.stro della comune ICl"it– tura. il pittore, meglio Il let• terato pittore. annota f pen– ,tieri di ricordi. di emozioni. 4' rievocate contemplazioni; ,te– chè la preci.sa e &empre ltml– tata c.spreulone fdeaUva ddla parola .fCT.ltta è .superata. J#'l1' lui. dalla virtù evocatriu m,,,:– lfcale dd ritmi lineari. dalla orchutrazlone di aueqU ,pa- ~tec~ ~ft"t!frf!z~~ ;,!!J~ to della vita•· e nei quali ogni co.w è animata dal • Potere creativo della natura». Due ,ono i temi /ondamen– talf di Questo Unguagofo. l!l montagna e l'acqua. ! cui fd«J. grammi a.s.sociati .sfgnfftcano c. pauaggto •· la /OTmlJ- com· f.~~~ J~°!e.~ J::: t~~~ei,~:~ sua eufdentc bellezza runa. per la .sua fJ)lendente vitalità l'tiltra. qutlnto per la loro ri• dralone a .simboli Jfouratfvl .U concetti astratti JUo,ofjco-reU– gtosl, 1ionijlcanti due elem.eriff e.s.senziali del co,mo. Il ma.tchi .. le e il /emmlnfle. yang e yin.. generatori. r.elle loro alt~ nanze. contrasti e accorlU, df ognf a,petto dell'Univa.so. Que.sto .simbolismo è antichi& .. almo. e In arte co,tante: dert .. va da una primltiva conce.zjo., ne naturùta relfglo.sa . che a, .. .rume una $tlll ji.s,Ud. e so.stan.. za poetica nei rltf delle fute .stagionali e in Quella dottrln4 del t.ao che. nella Jllc»offa dt Lao-ta:e. è rusenza prtmordfa-. le di ogni vita. l'energfa fnvi– .!lbfle e 01JUnQueoperante. ccm la tua legge, nell'Univer.so. F.' una !Uluett,i rii 1em:cott1 1enz~ d! ~UNII 11•~gomen_t~dal• della medeaim1 dimntia 1 'an1. J. v1tahta arguta d1 quelli. policron11, bel prutilo del l\tu• EVA TEA Urna funeraria tipo di PAN-SIIAN (periodo préls«irleo) La .,cultura. / or.se. potrebbe un 7)000 dbtO{l/lerci dal Jan– ta.stlcare del nc»tTo itinerario: poichè cua. nell'c,tetica cine– ,e. rappre.1enta. per la .sua pe– sante manuolltà t:: la .sua fm• J)OJtlbllltd di oor.cltn e.spTU• alone letteraria ftuuratlt"a. il proJessioni,mo art!afano ano• nimo: un'arte. in.somma. da non poter.si annoverare fra quelle liberali. La uern .scul– tura è .soltanto '!Uclla rdiglo– .sa derivante c!,1:,lt archetipi Indiani. con ap1nrti po.stertori cllcnt.stfcl. giunti\ in Cina doJ)O un .wo lungo p•:regrfnare per Il no.1tro itinerario ora. come l'ascesa .spirituale per aradi se– guenti e &entpre piiL alti di una Iniziazione, ti conclude con la pittura. l'Empireo deirarte cl· neae. Qui bt.ro, nerebbe euere cinuf. e letterati e di spirito antico. al/lnchè per di.scorrer– ne 710tc:.s.,ero sempre .soccorrere le piiL r.,!uate e pronte parole. non 1empre ba!tando. a noi profani, fndu.stria di lrmoo ,tu– d,io. pa.,.sione di oran~ amore. Perchè quut·arte. ridotta. per secolare tradizione, ad una .,orta di linguaggio 1egreto. ,e. condo una simbolica ,ottili.sti– ma Jllow/lca ed utetica. 8/ug– ge alle nc»tre com.uni dejlnf• zioni critiche che hanno a fon– damento .sopratutto l'esperien– za vUiva e Il canone 11,11a Jf· 9ura umana. Lfn?uaggio che ha quindi inventato la .sua .sln– oolare 1crìtt11ra. polchè auel Qraft$mo, co.st peculiare a tan• ta porte. e alla migliore. della pittura cinese. non wltanto è auimllablle formalmente al caratterf fCUo:,raJlcf. ma deve. con que,tf, riferirsi ad una oo• ALBERTO GIUGANINO ' PARATADI STOFFA :* Rassegna della moda a cura di VANESSA Biblioteca Gino Bianco IL .v• .PRE""'IO CITTA. DC ~ELFI .:+ Pittori all'ombra del Castello Svevo l, (.,.

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