Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 9 - 1 marzo 1953

Domenica, 1 ° marzo 1953 LA FIERA LETTERARIA UN LIBRO DI UGO ENRICO PAOLC * • • Do111ne 11elfo di 09111 11101•11,, Greei,1 el,1ssie,1. * L'indi•crezione di on archeologo può spinger•i ad e•plo– rare anche fra i particolari p'ù intimi di uo 1 auticM civiltà C?uesto dl Ugo Enrico Paoll. }I-- di DINO PIEIRACCIONl sua attività commere!ale. non manc11di pasure dlii suo ban– chiere, puteclpa alla \'lta po• litica. che lo a5-..corbln allora Intentamente g.omo per gior– no. fa la sua capatina all'oste• ria, 1ta tn!Offlma In casa M· sai poco: la donna Invece non esce; hn I bamblnJ da sorve– gliare. la lana da lavorare, Il ricamo. In tessitura, li bucato, la cucina. e tante altre CCltt. dl ogni genere. Ma non &I Cl'f;• da che con tutto queato la donna f~e ~ttomessa del tutto. chè di llbert.A &otto ~r– tl rispetti ne aveva; In cMa sua essa era padroni!. Ra!Oluta, comandnvn alle nnce 1 le, co– mandav11 al ragaW e Il sape– \·a anche prendere a scnppel• lotti se al mettevano attorno alla lona o al telaio e le ar– n1ffavano la mat&MR LA sua vita era però dl1tln– ta da quelli\ de.gli uomlnl; fra loro c·ern un'altra donna. 10. cort11Pana o etera; 1'mota al– l'età omerica. C!=SA è dal VI se– colo In poi l'lmm11,ncablle com• pagna di banchetti. di fe.-;te. di un giorno di plaotre. Chi guardi la ch'lltA antica con occhio da Morlco e non con la mallzt• di ricercatore di cu– rioslt& f. di sen!az!onl. non avrfl qui bliogno di ICAndallt- ~èr&Jirr~ii~. f:~ è~~: 'à~~~ ne come Frine. che fu modello dJ Pr11~lt.elee amante dell'ora– tore Iperlde. o come Llllde di Corinto o la belllsslma Ollcer11. amante di Arpa!o, 1ono noml che appartengono alla storia e bMtA l'acoennan•I: ma l'etèra comune, non tuttavia degrR• datn e volgare come le mere• tric! del popolo, e flgur11 oo– munl!'$lma nella l"OCletAate– n'ese e s'Intende che I jJlo\•a• nl del 1empo. non &\'tndo che rttre reladonl con le fanciulle loro pari, di un'etera anche si lnnamor11vnno n \'Olle 1ul re• rio: di qui gelOEle e rlste fu– r!Ole, senza che gli aten!e:,I st la prendeSEero poi molto. qualche ,·olla giuni?evano per– f1no II sposarla e pttnderla In tnO(!:!IC In questa \'lta ateniese del V e IV sceooiO che, dAt& la !unzione soclRle della donna libera. ~arebbe. com'è, senza donne. l'etèra, che donna llbe– tll non è. rl•ponde quindi a una necessità ioclRle e com– pare là proprio dove la donna UGO ESrnco PAOLI di f11mlgll11 non avrebbe ratto nemmeno una fugncc appari• zlone Se Il Hbro del Pioli potesse contlnuatt oon la donna tlle– nlsUca. SAttbbe racl'e no•Rre come la condl~one ioc!Rle dcl- 111. donna nel III e Il secolo a C. di nuo,·o ~I cRmbl. ed es• Fa ritorna n poco a poeo R par• tec:pare nl 1R vita pubblica; gli 11.ffetUfamillflri riacqulatano Il lor PQEto Importante nella dta di 01nl giorno ,e anche In (l:alanterla si r11fDnae 1·111- gentlllsce. e la vita della don– na riprende. Ma ques·o. oo:ne anche la donna nella Roma antica. sarebbe arvomento di un altro bel libro per l i Paoli, studJOEOlmparei;cg' ab.le di an– tlchllrt cluslche. e com menta• tOl'f; felicissimo di MarzJale. Chi nt che prima o poJ non riesca anche questo? Con buo– na fortuna. DINO PlERACCJOSI Pag. & RASSEGNA DI TUOI CLA SICl A CURA DI ETTORE PARATORE· * Patcrrolo della orooa~an Con questo titolo. che u di Logt,torlciu \ arronlano. Ita o Lana ha pubblicato uno studfo fUnlvcrsltR di Tor no. 19!>2> mirante ad esauri re tut ti pro– blemi vellelanl In ba.se Ml una nuova lmpostaz.one. Vellelo Patercolo è uno del cosiddetti autori minori della letteratura latina. ma fra que• stl emerse per Ja .singolarità dell"opera sua; e uno del po-– chl propagandisti del ttglme Imperiale. e a propoalto di uno degli Imperatori più dlscus!.l. per non dire odiati. Tiberio; pur essendo poco più di un ao!– datacclo. è ottimamente rern\– to dJ tradlz.lonl retoriche, e quanto a stlle rappresenta un interessante anticipo niente• meno di alcune caratteristiche taclt!Ane.; è uno storiografo che Uen conto lclamoroga ec.– cetlone nella 11toriograt1a ro– mana1 J de.llA cultura lettera• ria. fino al punto di Introdur– re dlsgresslonl In cuJ ne ! trac• olalo Il bllancio per le SlnJ(OIC epoche; è ,:crittore di una sto– rta unl\'enale che va dalle ori– frini al suol tempi. c·oè lntro• duce o mCMl!O rinnova un tipo di storlo"ra!la che avrl\ una enorme fortuna nel BMl"O Im• pero. e 1oede In ambiente crl• 11tlano. DI qui, naturalmente, I quesiti piuttosto lnsl!ltentl, e mAI riAOltl In maniera ,oddl• ,facente. l'iulle tradlz'onl cui• t.11r111I che J)O$l'Ono a\·er suiJ{e• rito a Vellelo IA .strntt.urn. del• l'opera sua. specie rlgu11.rdo RI• le dlsinesalonl di carattere Jet.– terar1o. Il Lana tk:e da una scuola. quella torlne!C, che, plasmata da Gaetano De SanctLs. ha profondamente curato, anche ad ~ra dtl •uCCU..",Orl. a più vlrtle conneuJone fra storia politica e atorla letteraria. Chi scrh·e. pur non app&rte• nendo a quella acuola, 1d è sempre aforz&to anche lui di rLspettal'f; tAII esigenze e per clO non pub !are a meno di appreuare e additare lieta– mente ogni sforzo tendente a rlaullall In accordo con es,;a Soprattutto per la lettel'1ltura di RcmA antica, e soprattutto per la storloq-rn!I&..un sltl'atto canone ooatltu!.sce un obbligo Imprescindibile Il lno\·ane au– tore. oon baldlUl!mo rove&cla• mento di tennlnL ha deciso perciò di farht finita con le 1terll1 ricerche 1ugll anteoe– dentl relorlc! dell'opera ,·el– ltlana cui al \'Ole\·ano subordl· nare le lndttginl sulla pos11-IO• ne politica dello 11orlco, e ha pr~ le IDONe proprio dall'e• same di quuta, cercando di gradua-re In rapporto di dipen– denza da sUTatto punto cen– trale tutti gli atteggiamenti più squlsllRmente let.tert1ri e strutturali dell"opere.. !a scelta del meu..l. Va da lé che casi ricevono una luce nuo– va oertl particolari retorici deffopera çeJleli.na. spe~e le sue frequenti e~lam8%!onl. •· pO-'ltrofle tirate. Lo donno oreco nell'antichftd 1Flreru:e. Le Monnier, 19~3) è un libro che molti, speriamo. leggt'ranno dn\'\·ero con piace• re Di donne del mondo greco tutti oonoscono più o meno le t-rolne del mito o della trage– dia o. se mai. qualcuna delle anmdl oortlginne che lspln\· rono I capola\·orl di Pra.Mltele o di Scopa. pochi peNano alle donne di ogni giorno: ragazze, mo(tll e madri di ramlitll a. vis– sute fra le mura dr.ila ca.sa greca e scomparse poi n ella oscurità. Quelle plù famose. le donne della m!tolCfl:lao della st-Oria letteraria o artistica. hanno Il loro posto sul libri; le &!conde - ed è meno facile - b!so~n andarle a cercare frs le tlgurazlonl areheologlche. 6peCllllmente &UI\'Ml greci. O nelle notizie che l)()Mlamo rl• cnu:-e qua e là dagli scrittori antichi. La\·oro queMO da stu• d.1060 di nntlchUA clas.,!che. che è quanto dire IR\'Oro fatto nppostn per Ugo Enrico Paoli. ProfeS!!Oredi antlchltA greche e rumlllle e ora di letteratura l11tln11a Firenze. Il Paoli. con 1 suol lunghi anni di ricerche (non diciamo quanti. che . .sezn. pre amnblle e giO\'Rnlle com•è anoora. potrebbe offendersi) è uno del pochi oonoscltorl di tutto Il oopploso mnterlale ar• ~~.eo~looco~!etr~~r~ 1 ef~~~ IStudlOM> serio dJ diritto l{ttCO: ~:~noll~~~~~~~l,11 a~O: L"UL'Jl'IA!\.O PRIE,'"\i'- 11(1) V ENIEZl[A'? * Che Vellelo. li ,;eterano delle i:ruerre germaniche sotto Il co– mando di Tiberio. sia un ap– passionato panegirista del suo generale e Imperatore. e ooea evidente. e la sua fama pres– so I posteri ne ha lungamente 110ffert.o.perchè l'opera sua fu scoperta quasi cont.emporanea– mcnte al libri degli Anna/e, t.a.clUanl in cui era compiuta la più splet..ala requl.5itorla an. t!llberlana, al che, pe r con – traccolpo. Il fa.scino del ma.ui• mo stOriOEl'.rafo latino r ese Ine – vitabile per lo storico soldato la taccia d'Insincero. smaccato adulatore, Oli ulteriori studi aull'lmpero di Tiberio hRnno, a poco a poco, qua.si. ro\'e&cla• to la situulone. n,· alutando l'opera. di Vellelo e soprattutto rl\·endlcandone la buona fede e ponendo 1n chiaro, d'altro canto. quanto d1 preconcetto e di tenden:rJ0&0 v'è nell'lmp!a– ceblle rlC06lniZIOne di Tacito Ora il Lana rlnverdl.5ce Il &0- Ma li Lana. aettando la pro– b!cmatlca su Vellelo nel fuoco della grande oonteAn degli 1to– ricl Intorno a TlberlO. In rondo ha aggrauto le dlffloolta del suo MSunt.o e, In genere. della critica Rii auo Autore: Chi le,r– ge Il suo volume non puo rare 11meno di trovare che Il qua• dro t troppo schematico; TI– berlo e !"equivalente di un mo– derno dlttatott liberticida che, tacendo 1e,,a 1ulle eia.sai me• no abblenli. 10Clalmente e po– liticamente pr!\·e di tradlz"onl. ttnde a scaiure rMtlca clalfe d1111tenteOra. credo sia giun– to Il momento di sot.topOrre a severn. revlitlone Il preconcetto della po,slbllit.à di un lfb~rolt. .-mo nella Rc:xna Imperlale. Il quale sia pur lontanamente 8\'Vlcinablle Il caratteri del moderno Uberal.lsmo europeo. La miopia e rcs:oum,o polltl– oo e sociale dell'artstocrazl!l terriera di Roma. e11:Waleper uno S\'tluppo delle enormi Po&– slb!llt.à.economiche e ch'lll del• l"lmpero. e quindi prima re– gpomab\Je della crisi de.I re• gtme. credo non abbla bisogno di ultenore dlmostratlone: e d'altro canto ml sembra. trop– po .semplici.stico profilare ra– tJone di Tiberio come rl\'Olta sin dall'Inizio contro Il Senato. Al riguardo Il Lana avrebbe fatto bene a riflettere. più a lungo (egli. ooal giustamente .solleelto delle tradliionl faml– llarl del personaggi dl Vellelo) 1ulla derivazJone dell'Impera. tore dalla gen., Claudia e sulle ~=e•e,~1 ,fl'"Js~:.t~n~n~~le s~~ alcune epigrafi tteentemente poste in luoe. ccme la ~lebre Tabulo Heba.na Per giunta ml sembra ch·egll abbia. soltanto sfiorato Il problema del rap• porto rra T1beri0 e Se!Mo nel progrnmmn e nell'azione. mi– nacciando dl ricadere nel pe. rtoolo non evitato da molti studiosi. quello. cl~. di Intop– pare In un dilemma: o ricrea. re la oonoezSonealherlana del• la coppia criminale del pnn• clpe e del IUOmlntstro, o ad– dossare t.utte le vere o pres– sunte colpe a Sciano, per sc11- glonarne Tiberio. ma facendo cosi fare a queat·u1l!mo. fmpli– clte.mente. la fiRUr&dell'lmbe• Studi .sul diritto attico del 1930 e I suoi Studi 1ul procuao attico del 1933. Ma Paoll è anche esp osltol'f ; e tllustnnore brillante. spei.so pieno di ar• fi':J/: : ';!~ 11 g i ~::d~~n:~!: sibili e chiari anche ooncetU e oose 11.strusee poco oomunl Si che que.sto suo llbro. che è anche riccamente 111\L!trl\to. s1 aggiunge ora degnamente 11lle sue pubblicazioni magg 1 or1 del• lo 1Stesoogenere. come Vita ro– mano e Uomini e co,e del mon– do antfoo che e!>bero lRnta for– tuna Anche a1reatero. Il primo perllno ln plù tradutJone, In francese, tedesco, olandese. spamolo. Ch'unque abbia una cono• scenza anche superllclale del tnondo antico. mstcrA colpito dalla grande dh·ersltà fra la ~ldone della donna nel mon– c'o omerloo e Quella che essa ebbe neJretà attica del V e IV ,;eoolo a. C. Nell'Odtuea. Arete moglie di Alclnoo. re del Feacl. è donna e signore. e re(l:lna e come dea è \'Cnera– ta dal popolO l cui magg'Clren• tl né a.soolt.ano oon attenzione i pattrt. Ulisse si rh'olae a lei auppllee appena giunto alla oorte del Feacl. oome a lei manda pnrtendo 11 auo ultimo mluto. AJrll eroi omerici Il pen– &lero della moglie è aempre presente; a Ettore nel 100 ul– llmo Ealuto. come 11.Ul'Me che. pur &malo da una dea.. pensa 111nc-or11. alla sua donna che lo a.metta lontano. Ma nelretl\ attlc11 la donna non è più libera di sè: eMa con duceva un a vltR rlt!ratl&..q· ma. chh.1.sa nel suol apparta– men t i; useh•a di casa solo In pochi casi. un funerale. una pro«.Wone rellft101a. un rito dJ nozu. poi quul mal. a me• no t-he. s'Intende. non fOMedi f11ml~II• po,·trls51ma, senza servitù e 006tretta 11.dandare 1n glro per le SJ>C$e o uscire per l'at-qua alla fontana o. peggio anoora. appartene~ al– la Infima categoria delle ven– ditrice dl pane o di frutta .sec• ca. sul mtrcato dtlla città Tutto questo mondo. Il Pao– lt. che den·antlchltll ~ un CO· ~ltott lmparegglablle. ha ,anuto penttrare e sondare nel minimi particolari Attraverso le testimoniante letterarie e I dati fomltl dalla archeoloc{a. Ne ! venuto fuort cosi un libro 1nt~rt'!~antlssimo acrltto per aiunta da un orlainale 1crlt– tore come è Il PRoll: quando h• trovato Il filo del IUO ra– r'lonatt. non lo las cla pi ù nno in fondo e cerca e fn.ut: &e in– daga a non 11nlre. Ognuno se ne convlncen\ da R se. finita la prlmA parte del libro. quella ner Il l\'.f'OAO pubblico inmm– ma, getterà gli occhi sulle no- La carne, ilcavaliere ele fo~lie d'autunno ~t~I CVe1l!~~e=:an~o c~~ opera sua come dettata, fin ntl minimi particolari. da un co– sciente llne propagandi.stico della politica t1berlarra avver• sa all'antica classe dirigente Cosi è racllmente rioolto Il pro– blema dell'e,·ldente sproporzlo• ne del racconto \'Cllelaoo. sem– pre plù mlnudoso quanto più cl si awlclna al tempi stenl dtll'at;t.oT"e; ~ annullato, comt pri\'O di ragton d ·evere. quello del rapporti di struttura fra l'opera vel_lelana pen·enutacl e quella plu limitata che Vel• lelo proclama di ntr glà oon• cepita: è sp:eg11ta la sctlla del tipo di storia unh·-ersale. cui Vellelo sarebbe stato Indotto da fini dl contropropaganda, pereh! 1:1-A ali storloarafl plù recenti di llnaua o di cultura gn:ca <Tlmagene. Pompeo Tro- fi~ ~~~~ri;:~ l~~~i-ot~ mano In confronto con Altri Imperi delrant'rhltl\: ! lumeg– giata persino li\ maniera con cui Velltlo mette In luce I per• sonaggt conttmponuiel e I loro antenati. In blkc;ealla loro ori• glne l!IOClale, RIceto cui appar• teni;::ono.e quindi anche la fun– gjone e la tenden111.del giudh:f di natura lette.r11.rla. Che la grande. pass'onale storl()fUll!iR dell'età Imperiale abbia la sua humu.s in uno let~ teratura prop11wandl.stlcao Ad· dirittura llbelll!lt!Ca oullul~n• te proprio a partire dell'epoca di Tiberio è \'CritA che si ra strada con 1empre mucJore evidenza; chi serl\·e. nel suo Tocfto (Milano. 19!>ll. ha ctr• cato di porlo In chiaro nel ri• auardl della s.toriografia RT\• tlmperiale. ch'f' del resto Il rt– lone più 11.bbondanleme.nteper– \'Cnutocl li Larla cl prortla l'opera di Ve.licio come un e– sempio di taie reno'lleno. spun– tato proprio Afrll albori di que• 1ta aottospecle stor101r11.fla,ma nel campo 11.wen§O. E Il suo \'Olume rlmarrà v11lldl.s.,tmo CO• me stono d'Inquadrare I c11- mttcrl 1tot1ogrnflcl delrOJ>tra vallelana entro una tradtz 1 one storico-politica che li "1ustlfl– chL sia pu~ In prospettiva po– lemica; e anche come Indagi– ne prorooogm.fica relatl\·a al numcroslulml personaggi rl• oordatl da Velle 1 o, e quindi co– me documentAz·one, apparen– temente Irrefutabile. di una coerema ldc ol~ca. di una ve– ra e proprla dl.sc! plina di prtr– tlto !<lttostante all'opera del• lo storie-o.con 10ttlle. quast lm– ~~~e:~~~ &.~~ ~~lt:: Tiberio. In molti partiool11rl della 6Ua riCOl!trutlone storica ,1 .sente che Il Lana è tutt'ora legato all'JnterprctaU.one tncl– tlana del fatti LA vita polltlca è cosa trop– po complessa, troppo c:angian• te e mut.e,·ole. anche comt rl- 1uJtante di grandi forze sto– riche. perché cl al JX'ISt• mu. dere dl ronarl11. entro rirJ1dl schemi: e Il periodo tlberlano. momen10 cruciale nella storia delrlmpero. è fin tropp o ri cco di tragiche lnterfereO?.. e.di ln– compren.o;;lonie di contrattem– pi. pe r poter es:.ere racchiuso ent.ro una comoda formula. Perci ò anche la pur dllijlentLs• slma analisi pro&e:pograflcadel Lann va rlvedutA con pruden• :,a, 1>ere\•llar di valor:lzzare In un tenso contrarlo alla realtà storica la 1la:ura e l'opera di molti personaQI Il punto più debole nelle oon– cluslonl del Lana è poi In do– ve egli \'UOI far d.lpendere dal pret"Onccttl politici di Vellelo anche l'Introduzione delle 1ue dlsgress.lonl di natura lettera• ria e il cttrattttt del 6UOlglu• dizl. Questo è Il banco di pro\'a per a.soda.re come runtT"oclt.à del criterio scelto dal Lana Ja. sci eRetll\'amenle intolutl mol• ti lnterrot(ath"I Indubbiamen– te VelleiO, uomo venuto dalla provincia t ronnftloal nell'am• h!ente militare. dove,·a SCOrJl'C· re spontantamente nel suo TI· berlO. e !o?R con un pl:cr:lco di !tmpAtlca l~enultà. lòOS)rat– tutto Il grande aentrale e Il prudente Interprete. insieme col provinciale Belano. delle nsplrazionl del ceti nuo\•l, por– tatori della nuova stor:\a: Il Lnna ha avuto Il merito di chlarlrlo m Tilhnlera de'.inith·a Ma di qui a fame una sptcle di capo dell'uffle!o-r;tampa del- 1'1mperatore. di OOebbels o Dletrich di Tiberlo-Hlller. cl corre. Ptl'<'lò dO\'temo anoora domandarci come J)OSl!ano spie.– Farsi certe ttndcm.e let.terarle di cui l'opera \'ellelana è ln• tereE&nte documento ETTORE PARATORE percetUblle tendcn.r.!osltfl nel- • Dallo Sl)OJIIO dr-llr- pl.lbblleaa!o-- ----------------------------------------------------------------- ;!ur:tb1fo~~~.-i.:~~u~1 1 ;r,1~ Jl N'Jf E RV JCS'Jf E FUO R ][ 'Jf E-NUPO !l,,~•~.!.~.:r:.~•~~?. ','i:.; IN VILLA CON :* :h\lit:,El~Tr::t;nc=E nr111. L'Italiano tlj:un peri.oc.o ANNIBAL CARO al 4 posto dopo l1n:!He {ffl OP.), runr-r1cano (211:J op.1. Il ttiieteo !117 op.), 11 1rKO fltura c:on 21 o:iere, Il R.uno c:on 2'f, 10 spaano• lo c:on 22 I.e o:>e:r- t~otte da\1'11.allano tono cosi dtr.ie, Blblto:::n.!:'l, 0:,r-re aenerall , I >, scie.1u o:ur.- UO~~~:b~~~~ Saufrite~~~=~I g;:· 109:aau,,::::: ,!e p1':!'~~~~ ~1n~f~:,~:,~1crd:,cc:?r~~~ noc~o0()~~ ~n:1'11:l~bo~~!e'~- dftn1Utlllar copr'cci di quel ~t~ ~~a n~n°'J:U~u:r;e .::l/~":;: finlj i::er;J =t~a ora IICU· ~W:i/:~n:n?1ità i:~oa ~~ ~lF~;/:c:::ir~~·n:{l~i~I~ che con un gioco di wrpme e delle cc.te del mondo .rl gotcr- vedc\'O In lui plu li col!tzionlsta tl\ndogll li frutto plu dolce del- r-.on ravea 6 J mal f!\tto: egli orremmo norf.na di poco Pae- nl petti della sua collezione di 80SJ)lrato. :-.aiura·u"~~~.M!:s~~~a c:i 2", T:c::~~ t! ~\=~:riien!°an°d1 1 :iol~r::::;o :Cah~ 0 nn~Jt"~hip;~~n!e'in;~oco~~ ~~i mJ:.si 8 :~c,p~~~1l~:!e~:;:r; ~~ s~i[~ edln11e.ll~ a 1 ~~~et~·ui:;: ~g~~ ~~ss~~=k)de~bfi~~~t 0 p:r q 1 ~~!~~ ~h~u~7e~· 10 d:r::~~er:r~ì"::i~ :~.•l~fcoerd~n :~fne~llde)u v~j ce~~- '';Jo; 0 ~n/'Oc':~~ ~1ept t ~;i, 8 ?t:7t .HJi. 8 ~~~er.o~r~~ f~:t 1 ~t~•r°s~=lo~en/~~~ !ir!~1~~- ~~~~ fg:s~a hr~:. ~fe1~~:tJ:8~r p!~r~v~~~1~br~ tlc~ ":::~~opinione prima che di ;~t:i~e a 1 te~:~~ a punto rc~e;o~a~ ~~~;~ 1 :~t:. que• :~:11\ c~rl~~: 0 \~a~~o Jlte:'\ :t::~d%f 1 :e:e:oc:id-~~;';;;~ 1 :: t:~;~~c l'ec::::~! 0 ~ ll::O"n1 ·:r,.!~ avre~O\'Uto t~ner fronte ad pre trattenuto que.~to lnstan- plcaa del \'Olto. non 11 trorl lntcra17Jente fra g/1 dore ml duole a ricordarmi lo ~to mondo ten7.R carta ecrltta 811 chiedo che Impressione ~li di rcputodone. Sono tanH che r lgl cinnu'ldo 11 , 0 ,u,uo eh ccr•o wta perronal lta m,allrlatn e cabile scrittore di !ettett dallo Ptr la prima domanda di uomini In niun loco, In nfun mJ.Jcrla dello· .scritere Ofmt! Immoglnattti che be'la pur- ha poi fatto Il libro .stampato gU /anno contra, e dicono co.sc, L tri. • L'Oro!o,io. 1 i.. ).lont:-9}. nello stes.so tempo difesa da SCr:l\'Cl'f;In un·opera orift"lnRle prammatici\, Il Caro ha i!A temPo e In n'un grado. Ma &e ch''o ho t(ra.•aquesta èa.rrctta' oazlone dtl mondo &arebbe .se dal Torrentlno. tali che non ml piacciono. .• • n l..:bro nero• di oionnn..t ~I ~1c:r~n;~!~~. 1 ~nc~ la 1u:u::r: ~~t~~~n:~·~::ni~~~ ,,~~}! :1a. 8 ~~r:. 1 s~~~ primo fr~dolec~ ;r:vfn ~a•~~.::::: ~j :::i~1c~ 1::· ~: ~:, ~:J'ift!~l ~c~::::?rfu:;-11:,~/t~ri~ drt;~~ pi!'~ie; let~, ~:r V:e~~!"c:·~1 ÙJ~~~~~~t! tc~i~lOr:~~u~ r ~~";:f~n::~~!(l 1 : ~~fE: stanco e precocemente Invee: esperlenttt di cortigiano. e la che .ron ,ano; che. ml pare net componimento dc 1 1animo delta b c. Co.1toroche i:oglfono ti libri, libretti, l'braccl, ,car- aer.~etto da ognuno. per la CO· mandato. P'lamln"r:on 111 ~tl;tl ~~~a:r~ ~h: 1 ~el~~l~Jc~ p~~ :~~ 1 1\! c,:rg~~::.i. n:!:11 lii~~~: g;~, ~': .. m1' ::,~ cah:C:i~~a1 :: ieitt~ 1 rr:::~:i'~/::!~:t; ~:~ao ~:~,:r~,a~~t~endt/ 0 ~:~ ~~:a~c1,:a;';!f: ~~t;e ~m:;~aa'::1: ~m!!;ee e;:. ~~a:rt~~:1dia.~~:j in~:O;~~.,~ fi:c\e 1 :i~ 0 rir~;~~ :;t,;i":''}~lr~~ 0 :t•g~_,: J!t 1 i. 0 1~ ~f1~-~~ori.~1~f1~~p~e~C:~ ~t~~~e~: ~ 1 '1~1 1 C::~ ,; rt~A~~ ~:~~~roc:nl'ti:;ira~:ert~d'V, ;;: ~:"~,:~1:~ 0 n~a~: ::Je~~.,!~ :~ir!'"- :r;::::;~t: 1 ,~,o~~i:n~ ::,;: r!tr~ ,:"~f:r~l:no Il CU· ~: .. co:n°a b::~a.'~r•::?it e,:rtc:~::; ~:~ ,;;:,:~: n~in~::ri~~ ~: :;~an~~- /t 1 ìuciJl~ 1 ~~~:/~t e oontrart. 005\ riJl.uelmentale. plont; e chissà. pensR\'O tor• di 8tar &ano che di_&a1>(re: ho di quaogfu. Siate rit'rato prl~ di &temporard lo ,-iomoco di _ Non ml direte. che avete .tara perpetua, percht l'istoria .1to dolore di piu. ch'io ne. ,ta. ~q~~nXll ':f~~t d"l:, aO~re r~i ::o~~a •• ~l i~p~;;::r ~~ ~~~~ ~onca:'a ~~~,~~~ilei·~~ ~t~a~:i-e~~:rr::~·~::;ita~J~ ~i,~n :-:e 1 ,:~u::e ch,:,,::~~e'1 r~~~ ::"~~na;,,i/:u1~"::a,:, dJ1c,~:~~ ;!~~ ~"~t~,e~: ~~-~~~I~ let~:::::rla., e la moterto di• ~~a.;t~ r:~~o~rr~~g:~:eneC: <: 0 ~::\uu,ciot• di "'°"' 111 li;na• sorprtndcrmi come se mal a- lo orn muto e ora Joqunce. ora Ile co,e fatte. Ed in questo, ,e rare: di poi, per appartarvi do- do di morlrrl di fame parie• 1.la d'una certa traduz.lone - Dllette\'Ole 1arebbe anche mondo .1'lntroduceue un uem- t'lo S!lon" -.tene- ■nnunc:tat.o nella i~~::it!~~ ~~e ~~aP~~~~ian~ ~~~!? :e~~a o~fe~~e 1~t;1~--::() 1:' ,g::;~''!,~!~ !::·m~ ~Z: ~~i,auo~!~'i ~!f/~ 0 ,l~rl~u:~~ rc~~~t!~~t: :!: a~~'f fiu~:. ~u~o~C:0 dccie flgr{a~f 1/j:g![,~· ~f:ac~~~v( edizione del \'ostri pfQ:1 1 ::;ti~ ~fr~~~rso. chic- ~::~?!€:lt~~!a:~•~~t t~/;:" 00 \·e~tta;cich~~O:r}, n:~ to~~n~': ;>!ea~d,loa~11~n~~a s:1~ 11 df~~o at!r1: 1 ~r~![!v~ ~:t'l°::~et~i ~~zf~nj~e;; s~l_tred~ scrittore non ~ del C~ 0 ~~h:;,.~~r:: i~cnh~'. ae:~b•~~~:~a 1 'ì~~':::;,~~· _;; ~:;:3gi:/ i~~ t;1~~:~~-~~; j~~ :I,~t//~,.~• ~!u~o~~bb;~ autori: sono. si. Il documento casa di \"la Arenula. non c·ern.,. RomR Egli prima ml -1quadra agr coltura. In un odo con di• P u com · , e 8 1• 1 di c~e fu /atta Sono piu dl t:en- che è anche un congedo. ,to!lca della dl.clPilna d a OA.atf• dellnltl\"O ma per itluns:;:eread non l'ho trornto neppure nella come per acce.nani che. \'alga gnfto; tolto dal rn•go. non da- lo ho /atto questo mut ere ;a c're ml 1cad:e ~cl fn '7:° h t annt c ht. fu /att a a r: chfe.na Studiate meno cl .!tudl HNI circa Il a111u.no Euearut co un pieno 'incontro con !'umani· \'IJmll di fuori Porta s. GI0\'8•. la pena di (armi lfl pre-dlca. C r,ll am'cl. da?e pAmpe. non da tolti :~ni In::· rrne/ire :~~- ~~:f~ C:~r:ncoonm vlf a:nr de' miei padrc.ni, d'un .soggetto rete più e ne god°eret~c pfu lu~: ~~~!ti: lt 0tfnv:~; .,.t~I S ratt~ tànoch;e/u 1 n 1 1 1 e~~~/~~n~rè ;}a~a~:e d~:c~~ s?.~~:~:~~o1~\ po1 0 ~:/f~!t,1'~f"'::rtf~uo o ~~~e da.~;n~!~~j vfr~~i,.,/rlght., iaf ~~=o ,~ç,:J~~olto J,~:ab~n: che non wno P U a. temJJO ~ ~f ;r!~!g:f~ 0 ';;r~a:n a~:: g:;~enr:-,./h/~ 1 0 ~e1:;fug;g ~~:f 1 r'.":~: 4~ 1 i1\~=~\~~luJ:ta 0 ~ nece!!-o;nrloben altro. ' un podcrttto. (OR Villa Pl&c11a.Fra..tcatl,fr1/ra.&catl11lmo ,it.l lo• Come aveste con06cluto li mio - Mn l'alf11be10 non (> poi condur ,J>Odml,per l e.rorta::fo. ra il tempo. Volt.ndola pur do• fl m~fe.atmo t•oi Non hO I m~ Bor101.,,o s 1.: L'ultimo Yin Ooch Il Caro poi non I! mal tutto e oro ribattez.zato cora.tll/a co proprio di Lucullo r .10luto debole ha con.slgllato proprio a quel traditore che c:Ut't\'_lllCne degli altri, cd un certo di• re, .Tarcf Jor:ato a metterla In po di a.glona 1 1 e di G. Ro1·elfos t. Dopo la rtrtnta nella .sua'pagina e a dlr,oorrer ,non t,0 .se per S!gnlficare \'lllaidl allargarmi da Ro,,ia per /e me. «cacc!t. e pescagioni•; ed •Solo la 6Cr1ttura coru:enA l /etto che 1io trcpato fn far offra /orma; Il che non potrei con 0: 1 StaC:e,:n~ q:1:U~a.~ri CJ"KZ1fne c:arc11nall'f•·d\~ • •: :n.J; 1 pc~g~e~n~!:1C:u:h\~e~~ ca;r t~~l~~if•!~~~~za f' .sta-. ~n t~!lt. q':J :Jf'~ 1 eJ:'/ r,::t1u'::t !~p~~loc 1 !~11:u~~clad~efnto~f re~~~~nd~11 ~~ 1: 511 l"Ò10~ rcr:;~:. ~~1q:::'fa.J2l!!!a° ,:~: /a~n!~1q 11Rf'~~f~:heologlcl rit•edere. . CL tff/ ~;;;:r,~1 :~r ~:"~;;; umann è quasi sempre una so-. ta tra li cerimonioso e li cor-, ,,i magna.no dro r:fro. Non ba- oerti \'era! adatt.l a condurlo doro Siculo che p11rla tare a oontlnuart. tro\'11.tlnello aca,·o della \1gna Coi.ne fanno lega in lui li\ ,u!!c lcut-t■ru,a bta'lCO-rt.rte-1• di Jm:lone di oontlnultA: un senso'dlalt: u do\·essl dellnlre l'Rt•1•ra toro ch'fo leggo le lor co- \'Crso le domande che ml g'lm- Que,to che Importa'! &e &a• Oli chiodo a che punto ,ta rlmanao alouanto distratto. Sto ~e~ipllc~tà ,e \1 gusto Ciel P 111 • .Y.A Floridi SJ. Cronllt'CI c:o1111m• ol~55lco dt~'ot!um, la malt%!altegp:lamento del mio OliPlte, di- .se; riti" M:rltono a neo a me, pazlentltcono In tasca: pettf mo mon co. godremmo pfu orR con questo lavoro. pen1Rndo all'opportunità di far- ra oss:, ?1 t r maS to questo ln· i,orcanN t~. , del letterato unR \'Cna ,ottile rei t'ht In lui l'ex iti;:retarlo e ml lodano, ch'l' peor,fo; r,oren• Libri non mancheran greci e e & arcrn.mo anco migliori. E' Ml trot·o ora nel decimo li· gli una d.omanda sul Castel- terroi;t;tl~o. rtifer~ è d~n UO•~unu~,j•~a~è~~~,o~ Ctn~~o :} 0 ,.'f~tl~Tioa :iu~e a~~ e~~: ~'~cf:,~~na~!1 F~~~~lo~f:la~i 1:n~7~0 ·a "~:1e\~~": 0 ~.,;~e E 10 ,/~! e ~~~:· tutto carta, penna, in• Z~~e,~,~~fe ~hc,a~:;~~,'::e o:fi: ~de. ~~a3~~,,{3o cg,":n/'u=. ~~~~~o q:~~d11°nc~~ l~E~~~ml~~ :~e etio i: P:WJa te~ta pen· ~~ 1/ 10 \~~t!:~~ 1~~• 1 ò'. •~~ii to mome..nto _ come i;of le l·O· di :rlalta Et fonde\·& amabll- tonti; e tonto ml lneol.tano, che chioltro, &ola.mentt. che appartengono in un'altra ma io non ho pr:r non fa plu presa su quest.'Anl· FERNANDO SALSANO Joub•ndt-au,. lioteca Gino Bianco (.

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