Fiera Letteraria - Anno VII - n. 50 - 14 dicembre 1952

Domenica, 14 dicembre 1952 LA FlEKA LETTERARIA Un amore coniugale di 33 secoli fa In una bella giorn&ta risplendente d! irio!a d! vivere e d! luce, una dahabievh, l'ant!chlss!ma. !mb.,.ca.zione egiziana, di– scendeva. !n •Uenzto !a. calma corrente del Nllo. n vento del Sud gonfiava. l'alta. vela d! pcrpcru. Davanti allo. barca sfilavano le roccle di calcare, color ocra e ruggine, al piedi delle qual! si vedevano, µI quando !n quando, le m~hle de!le oasi. col ver– de e Il turchino delle palme. Indietro, ripa,– rati dal raggi del sole da una tela tesa dall'un cavo al!'aitro, due giovani distesi su de! tappeti gu1m:lavano, attenti. Egli aveva. dlckwmove anni ma. ne di– mostrava dl più. Ern un giovane e6ile e magro, d'a,,petto malaticcio e quasi dolo• rant:.e. In un movimento continuo d'atten• .ione e di preghiera, tendeva In a vanti Il capo dal cranio lungo su un gracile co!lo, I suol lineamenti pUrl, l\nemente model– lati, splendevano d'una grande Intelligen– za., ma 11.sorri!O delle sue ls.bbra carnose a•eva qualcosa d'Inquieto e di triste. Pcs· ••deva. Il ta&elno misterioso e un pcco tor– bido ohe hanno· I visi ulmmetrlcl. In lui tut.to !nditM'a eetrema ra.tftnateua, sen– sibilità e IIU'StopertettJ, ftno a un non so che di decadente. El!&, sedici anni, bruna, esile, di uguale de!lcatezr.a e perfezione, univa a:Jla belle•· r.a e alla grazia gqulslt& l'Inquietante ta– i;clno della fragilità. n profilo aveva puro, Il volto pieno di luce, e 4a sua bocca ben dl•ernata sorrideva con mode,;tla. S'!ndo• vlnava In lei una gran torta, sotto le ap– parenze della. fragilità: un essere tenero ed appuslooa,to. - * Racconto storico di H. DANIEL-ROPS sta degli animali-dei, discendenti daill antichi to(em delle tribù. S'erano adorati la vacca Hathon, Il talco Rà, la leonessa Sekhmet, l'Ibis, l'avvoltolo, e Il gatto e Il coccodrillo. Il dio-sole Amon regnava su Que.sto panteon di' most1i strani. di miti complicata. l\<Ia,abbandonando a un tratto tutta quella magia, la giovine coppia regale a.veva proc!amato una religione unica, del divino Aton, che è potenza di vJta, e tentav.a d'imparla nei suoi stati. Strana e commovente storia. quella drl– la rivoluzione religiosa provocata dal due fara.oni adolescenti! Donde Akhenat.on traeva la sua geniale intuizione? Forse nella. tradizione segreta del savi ddl'Eglt- to circolava una tradizione monoteista, fuori degli innumerevoli culti detrll Idoli ufflchtli? Era statia esercitata un'influenza. su di lui. diretta o lndlrcl,ta? E in special modo quella del po;,olo d'Israele che esat– tamente nella stessa epoca si era 5tabll!to e: nel paese di Ge->Sen>, ossia non lungi dal delta del Nilo, prima che, un secolo doPo. Mosè lo conducesse verso la Tecra. Promessa? Non si sa. Che quel tentatlvo, verso un Dio unico. sia rimasto incom– pleto, r vero, e che n mistico Faraone non abbia ca,pito che l'Ineffabile è Il Crea,tore, l'Ordlnotore del mondo, com'egll disse. ma anche n Maestro della vita morale, come proclamerà Mo.s:è, i certo. Ma è già am- mlrevole che, In un tale ambiente, mal– grado Il peso schiacciante delle tradizioni milionarie, la giovo.nl.slma. coppia abbia avuto il presentimento della Verità as– soluta. Il vla1rgio eh 'essi tacevano, dunque, di· !cendendo il Nilo sulla ba.rea, era provo– cato dalla rivoluzione rellglosa che stava– no tentendo. Polchè essi erano stretta• mente uniti, nella grande avventura: ac– canto al Faraone. promotore della nuova fede, la sua sposa è sempre presente. Essi andavano, fuggendo da. Tebe, capitele de· gli ldoll, a cercare un luogo libero ove fon– dare la citt.à. del loro desiderio. E lnfa,ttl Quel sog.no s'avverò. Noi lo con~lamo sol– tanto sotto !orma dl rovlne, ma queste •bastano a fnrel capire la vastità del dise– gno. E' El-Amarna, 11luogo medesimo ove Iuron trovate le famose tavolette che cl hanno dato la storia di quel periodo. In cinquanta mesi, in una va.sta. instnatura tra le roccie, sul Nilo, la nuova ca.pitale nacque. Tempi!, pala.tzl, mftllazzlnl, Interi GUartlerl s'innaAzarono. E tutto In un'arte stra.na , Inattesa. completa.m&nte nuova.. Poichè la .giovane coppia aveva !n sè la sclntUls. d'un genio creatore. che s'espresse lii ogni campo. Fino ad allora l'arte egi– ziana era stata ieratica, nssata e stereoti– pata In tipi astratti. Mal nessun Faraooe aveva consentito a "'fal'si rappresentare co.,l com'c:ra. Akhenaton e la sua. sl)OSa diedero agli artisti un solo ordine: e resta.re nell& verità>. Subito l'arte divenne reallstica, naturalistica.' d'una gustosa. pr..,l.slone. I ritratti cercarono di rappresentare I loro modell1 senza lde&llzzarll, di fossilizzarli. SI fa vedere negli -atfreschl la reale cop– pia nella sua vita tamùiare: Net erti ti tiene sulle ginocchia una delle figlie, e l'altra, a.ppcnlata alla sua spalla, trioca con una sciarpa facendola ond. !ggia.re nel– l'aria.; Akhena.ton solleva con una ma.no un'altra delle sue ftgllollne, per baciarla' teneramente. Al'te gustosa, meravigliosa, tl'una semplicità. uiruale alla .sua grarJ.a, alJa. quale può essere paragonata soltanto, nel capolavori della sua sculbura, quella della Greola classica, dell'Italia r!nascl– mrntale o del nostri g,,.,ndl artisti di Reims o di Amiens. Pag.5 Il raraone Akhcnaton, della XVUI dlnuUa. Cosi Akh~n-Aton, f&r&olle della XVIII dUlLStlL, e la SU&- Nofertltl, &CIVO· lav&no sulle MlQUedivine del gran nume, core&ndo Il luotro ove Il 1011no eh 'eosl ave– vano fatt.o s.i J)()te6se «.vverare. Ciò acca– deve. cl!·ca trentatrè secoli fe., pi(! di mll– letr..,en,;o aruù prima della nostra era. Già. da duemila anni l'Impero d'Egitto segu!va il corso del suol fa.tosi destini. Per un uomo di quel tempi la costruzione delle plrnmldl era tanto lontana quanto il re– gno lii Clodoveo pUÒegser!o per uno di noi. Ma, UtrUalmente da <luemlla annJ, di dl- 11Mtle.In d!nMtla, l'Impero fe.raonlco e.ve – va ma.ntenuto Immobili le sue tradizioni, I suo, metodi lii governo, I suol riti rellglos1. Pareva che null& e nessuno potessero mal mutare l'lntlesslblle corso di tale rigida Cosl la giovane coppia. regale aveva se-1----------------------------------– t,deltà. Tuttavl&, Intorno all'anno 1350 prima della nootra ne., ùn& giovane coppia tentò una. cosa lnconcepiblle. SI amavano. Per la prima volta nella storia del mondo, un uomo e una donna, t que.11 p0rtavano la doppia coronp. dell'Alto e del Baoso Egitto, &\levano pre!e.rlto vivere secondo U loro cuore piuttosto che secondo le Immemo– rabili t,,adt-,Jonl. lnv""e di nasooodersl nel loro pnlaul, Idoli lnacee,slbill, essi avevan voluto esoere simili agli altri uOlpinl, nlle altre donne, e far conoscere :11 loro sud– diti. In una tamlllant.à. .;quisltamente sem– plice, la !ero vita. di giovani sposi felici. • SI vedevano spesso. In pubblico, giocar con le Jo,o tlglle <In clnQue anni di matrimo– nio, ne avranno sei!) Le principessine li accompagnavano, al cortei. Quando si fa– oevan ra1nr..1rare da.! pittori ufftciall, era sempre con ,sse, nell'lntlm1t.à. umana del loro focolare. Che str""8. infrazione alla stretta OS11ervanmdell'etichetta taraonlcal In verità quel mutamenti negli USI e nei co3tumi era.n parte d'una vera rivo• luzlone, la più grave, la più essenziale In un paeoe dove tutto era •trettamente le– sa.to alla rella'!one: rivoluzione nel dogmi e nella tede. Fino ad &llora, da due mll– l•nnl. J'Efll!to era vlM!utonel oulto pclltel- INTERVJLS'Jl'A CON gnato profondamente la sua traccia. Ma il suo sforzo non fu coronato dal successo. Il bel .sogno ch'essi aveva.no reallzi.a-to con– trasta;,a duram.ent.e contro Interessi. usan .. ze, ed anche contro la dura realtà pcll– tl,ca. Nell'universo ch'essi volevano, sotto la dolce luce dell'Mon, non c'era posto 'per l'odio, per la g\lerra, per la violenta. Tutto, secondo loro, era amore, PoeSitl', e fede in Dio. Il mondo, Il cru<lele mondo degli uomini, non avrebbe perdonato a toro. Epi– lettico, tubercoloLl<:o, Akhenaton non pctè sopport!\re a. lungo 11 peso schla.octante ciel compito Intrapreso. Stiori, e a tren– t'anni morl. La .sua opera. non gli sopra v– v1sse. n suo genero, Tut-ankh-Amon - colui che al nos.trl giorni doveva essere famoso. !n seguito alla scoperta della sua ricca tomba - abbandonò la fede del· l'Aton unico, si sottomise al cloro pclltel– st• di Teòe. La bella. capitale tu evacuata. Il nome df'll Faraone rivoluzionario f,u scal– pellato dalle Iscrizioni del templi. Netertltl sopravvisse una ventina d'anni al marito, vivendo" oscuratamente. E di quel •sogno, di quella poesia, di quel mistico slancio, altro non cl resta, nelle vetrine del musei, che la bellezza di quel due visi, aorrldentl, un poco tristi. ma attra.verso I secoli, cool misteriosamente vicini a noi. HENRI DANIEL · ROPS rtratluzioM di Mario l'u:c/t.lJ JIJ>AN li.EL• RO.IP 'S * '• Credere o non credere lla~: 11f:1'c'1~~~~!n J1 '. A diciott'anni vide per la pri– ma volta -Rom~ Napoli e la Slcllola,e da allora non c'è pro· vinci& ltalian& ch''etrll non ab– bia. vi,gitat.o. Or& 1t1. percorren– do nuova.mente la peni&ol&. in r:i: ~~~:nz~r:~o~ 1 1 u : ;partito per Napoli, Cata.nla. SI· ra.cusa.. Palermo, ed è toma.to nuo\lamente qui per tenere un! conferenza su san Bernardo. Lo ecrltt.ore parla con voce minuta, oon calma, quast con freddezza. E' cli medi& ata,ura. sottile, con le spa.lle ,trette. craclle nel corpo come nel vi– so: i suoi llneamentl SQno fini, come fin.e e tesa. sulle ossa ml– nut.e è la pelle del suo viso: '~Questo problema • dice lo scrittore francese • rappresenta il centro focale della mia opera,, di * Afilfflfj PICCHI - Dobbiamo 51lvare la scln– tllla divina che è In noi, quella dt cui parla anche Platone. - dice - ma non limitarci a con– servare del VA.loriwlrituall che rfgchhmo, per nostra colpA, di restare parole. L'uomo deve e- :1fie~to 1 ~o~::Castàet~!· i;~: rizzato, non potrà essere che una sola: sl muoverà. verso prire t seeretl d.J uno scrlt,.. certo, c'i at4to un itinerario la sua mlMlone sulla terra. vlctolre?, e tn!lne L'EpU cl.e quell'archetipo superiore che è toro tanto 1egret.o. ,pirltua!e ohe !'ha con.dotta da!) ~1ando l'Qpera usci, nel 1943, /eu, ,ono state altrettante tap· Crt,to ... - E Danlel-Ropg fa - Non ho alcun segret.o di romanzo• aUa. storia. Suppongo fu sequestrata dalla Gestapo. pe nella mia vita.. Ora ml son un esemp\o: i preti•ois>enll: e lavoro - rtspande,JJaniel-Ro~. che tn questo tra.pa ,sso vt sia (Bisogna aggiungere che que- d~taccato da quel modl dl parla di uno di esst. Michel Quasi avesse capit.o la mia In- 1tato qualco&a di m.olto pre- &t'occasione, che possiamo dire espressione. Favreau di Bordeaux, 11 Quale, genuHà. _ Applico sempl!ce· nlttllt~to, tomt la !ttlta d'una e esterna•· eorrlspandevA nd - Dt/lnltlvanwtttJ nelle ore libere dal suol dover! mente n vecchio principio 11:1.- 11u&sione. Sarebbe troppo chfe- un bisogno ma.turato da molti - Non escludo di potervi ri- spirituali andava a rare lo ~ca– tino: e Nulla dies sine llneae >... derle di confermarmelo? anni, corrispondeva alla vera tornare, un giorno. Il roman- r1catore al porto. ed era cono– Tutte le mattl.ne mi siedo a.I Le risposte di Danlel-Rops vocazione di Daniel-Rops, il zo occupa una t.ale parle del- sciulo, ,appreuato e amat.o dal mto studio. e vi resto fino a sono rapide, senza Incertezze e quale Coi suoi libri di storia, la nostra sens1bll1tà di vente- suol compagni di lavoro cbe mezzogiorno e mezzo o l'una. rlflessiont. - Nel 1941 - co- si può dire che abbia saputo simo secolo... e, con la radio e erano lleU di 1averlo tra loro. In Queste cinque o sei ore la- mincla - ebbi l'idea di seri· verame.nle nrmonlr.zarc li rap- 11 cinema, uno dei trl! a;randl vivente esempio di carità cri– voro soltanto nll'opcra che è vere la m1a Storia Sacra... Porto tra pensiero razionale e creatori di miti del mondo mo- sUana. Mlchel Favreau morl In corso dl fabbricazione. e U e L'idea .... Lo scrittore non (anta.sia creat.lva). derno. sohtncclato da una cassa un resto della giornata lo dedico lo dice, ma ecco come nac- - ... Allora la nostra civll- - Qual'è il problema al qua- giorno che, pur essendo di va,- agJI articoll, alla. po.sta,, alle vi- Ql.Jequell'Idea: chiesero a Da- Là.- ségulta lo scrittore - ml ze oggi pensa di piU? canza, era a.ndato al Porto per site e alla direzione della mia nlel-Rops se avrebbe accettato appariva tanto terribilmente _ La frase decisiva, a Que• sostituire un compRgno: non rivist.a e Ecclesta •· di scrivere un libro di storta: nùnacciata che 11 primo dovere sto riguardo. _ dice Danlel· voleva che questi. assente per Il settreto è beli e svelato. proprio Il mattino della rlch1e- da compiere ml sembrò che Rops, - è stata detta da Goe- la. malattia della. mRdre. per• - Vorret quaìche notizia sl& egli aveva letto l'ordlnan- fosse quello di ritrovarne le ba- the nel suo Divano orientale- desse la. paea., e prese 11 suo sulla 4ua St.orla Sacra. Secon- za tedesca. che prescrive\la l'0b· si. Vi ricorderete che Paul Va- ocr,identalc: e L'unico proble- posto. do una sua dfchiara2ione lei bltgo, per gli ebrei, di p0rtare léry dlcc1'R che la società occi- ma al quale tutU gli altri si MA.RIO PICCHI ha cominciato a scrivere i su.oi la stella gialla. Allora Dnniel- dentale riposa su tre basi: 11 ricollegano, è questo: credere. VN' IN'l'EHESSAl\T'J. 1 E RACCOLTA * DEL BO INDODICI RACCON cli CARLO EMILIO GADDA DeUa tua dispo!i:r.ione al r:1c· non 1i vale di complicate mac• ma scoperta del prepotente Ja· conto Dino del Bo ci :weva da· chine narrati"c; un abbandono jcino muliebri; ocll'ottenebrato to Jlro"e precoci e felici,~1mc aceora111menteaffe1tuoto ai Juo- momento del maleuere fi1fro o 1in dal '3i-'38 in Fro11tc.11>i;io, J;hi e ai scnlimcnti ,uscitati (per nell'ambiguo toq>ore dell'adole– in Prospettive, e in Corrente, lo più) dalle C0!oe e dalle Jlcr ~ccnu: (l..'ln/cnnicrn). E anro· il foglio milanefe co~i ricco Ji ione dell' inf.tn: ti:1. ra la misterios.a donna, p("rduta 1,romeue e di !ller1111ze, di cui lnsi~lono e premono certe ;i. e iiu:eguila in luoKhi montani, Del Bo fu tra i redattori. Do• !ornanti ,isioni della e perife· che - auente - riempie di .sè cente o,:J1:Idi filosofia del Di· ria> con1n1ppo-te all'c: oparo una lunga anttoM,ia, e quindi - ri110 e uomo i:1oliticodella gio• cenlro:. della dlii: e Abilavo ri1ro,ata - riaJJpitre dal iogno , inc generazione t,rn i più nuo• allorn in una cillà le cui vie e dalla realtà inliemf', con ,tu• vi, ,i direbbe d1e le ~rovi .sol· 01>:1rhee diritte 1embranno in pdaccnte misura di racconto, lcritudini dell1inscgnn111cn10 e. le cnnalare ,cr,o la loro 1confit111m•ll'iaho 1ilentio della nolte: i11finite curç parlamentnri llon le mie ill~ioni e h1 mi.1 stc~,11 (Son 1\fortino). E alfine l'un· abbiano ,•al~o a far~li prelcr- tenace ;nemoria: ed in cui. in• no dominante profilo dcli a iin– metlcre (tuclla che !embra e!)Sc·,-el'e, la 1•erHcria prorompe,n ~:1rn!tclla, donna capace di ouu• re in lui una rongcnila atlitu- "iolcntn ron il rigoglio dei pra ro ,ortileiio e di regali mhte- dine, per lo ttfdio e l'arte del riofi incanlumenti, rl~ tlet('rmi- ra«-con111re. rla nell'animo dello 1crillorc Egli ci ai preienta come un 1urb:11111mti incon.meti: (La Zin· delicato intimista con pagine p11ra). O ancora il volto infan• che tendono a rh•i,·ere Jo jt\ ol· tilc di Maria Crhtiim, la. bimba rcrsi e il rnffermanl della 1ua rhe ripro1>one ad un tre1,ido l'lf- perjona, della ~u1111111ani1à, del felto il fucino della condii.ione dolore. E questi dodici nitidi infantile e la conlinuità dell'a- racconti propongono suhito 1n more. La donna amato e perdu, tematica Jirica di cui 10110tutti 111 rivhe nella figlia (Mnria Cri• I ramali e per\'a;i: un11 8lrenm1 Mino). ' effmione 1en1imen1ale 1 un':insii. La raJione di cui ti alin1en· di chiarire gli op:gelli dc-lla na• tano le pagine più ,chielle di tura e i molteplici rapporti umn• qne$ta raccolta tiOno, di fatto, ni rhc il vivere all'infinito ci l'umanità vi"a e dolorosa che le propone, rapporti al rui vnlore ha prin1111nentemoue e alH\i;· e mhlero 1 1 ;,rtc del gio,•ine gioie e articolate in \'erbo; u,i u:ri1tore 11cmlJrH i111r1iroh1rmcn• aderire incondizionJIO al ·,,vn~ le mirare con ,ilentc e ardirnen• per,onale dell"autore e n quello Iosa tenacia, con ~trenuo corag-, del &uo pro,~imo, do, e nun ti (:Ìo e ,•erace ~pirito di ronfe1• nHconda a quanti repentini, in- aione, ron 1rhietta umilti di in· ) ,:., cakolabili cedimenti il no11tro tenti. Co11ache tcatimonia - tt "iap:,:io terreno .sia es1>ollo, do• pure 5C ne richieda un11prova '" ✓ ve tutta, io l'alto ,egno della - il 1ingolar'c impe~no che h~ Dino Del Bo di,nità umana rice,•a dqtla ,co· lr1111Lo quesie pagint dal fondo perla del dolore - }lerenne au• pii1 1ecreto dell'animft alla ti- ti e la ,i:razia di un fiume non &ilio all'one11to o probo \'Ì\'ere - ,·elnionc della !cri11ura. ancora ,olenne, ma che però ma· il tuo 1uggello e il suo pe,:no: Saittura che vuole intcmao• nHe!lna una forza, un influuo e: E perde, o, a poco a poco, o,:ni n11lmenteoffrirsi 11 1u11i,non ur,11,e di peuu1tie.re e di pren• ragione ciel tempo. non rimei\ 1 0 o,tenlare cifre Jler.sonali, rno- dere >. if cotp.prendere il cerchio com· men1i ambi-zio~1unentc allu1ivi 1 Jn,htono e premono certe fi· pleto entro il quale è rinchiuu opera1.ioni in"cntive frcddn"l_en• iture ,cmplicemente alleniate, ogni ca-ictrnu: perchè n1i mim• te calrolale. E con riò un diN" ,:ruioeKmenle JlrediJette, di don• ca, a il dolore, lo ammellf'Vo eol– piano e ~uagivo, do,•e nbbondn· ne amabili, le ffUali rh•ivono per tanto come un elemento di oape• no i modi comueti, Jliom,alieri, lui, nell'Rtto dtllo &crh-ere, ,n dali, di cimiteri e di morte, non di carn memoria familiare, 11en·un J>Dro e <'Ulo lf'gno d'amo· ~a1>c,•o come entraue a popolare 1.a iappRrenli prete~.:. Una ~rrit• ree 1A madre (Le Mnttinate del l11 vita e come fin11lmente mo tura, diremmo ancora, !enzn eo· mese di mn~1io) 1111A cui pre• lo urei lrovato di fronte:.. E' ipetto, riò è scoper1a, a·•inlat• aonia lo 1rrit1ore 111nela pe11ri• in tale ,coperta del perenne do• lica, dirctta; qu11lc è anche Ja tro,are foru e Juce e cora,:,io lorc unrnno che la l!olit.udine r.otlru:i:ionc del racconto, cbe al ,,i,•ere: e lo ora vorrei che può , in ceni, e il dolore per~o- 51er1eirueaemplicemente J'emer• mi fareue da e,,ipo ramminare nale e Jlrivato di,•iene 1in1omn Jere ddl11 11Menanlememoria, e la m.tmma >. L'infcnniera, pri• d'una più va;,ta condizione. Si I suol ca1>elll, dlvi.si da una sr.rlminatura a metà del ca.po , sono di color nero, appena ap– pena brizzolati, e benchè co– stretti dalla brlllantlna, s'ln· dovtnano leggeri: poco sopra l'orecchio ne s!uggono •lcuni. uevi come piume. Indossa un vestito di bella la.na turchina, &peasa e morbida. e standogll vtctno M sente un dellcat.lssi– n10 odore, come di violetta o qualcosa di simile. Henrl Danlel-Ropo, figlio di un colonnello d'a.rtlgllerla. è nato nel 1901: studiò a Gre· noble, e poi a Lione, dove a 22 anni divenne e agrégé d'htstoi– re >, Il più giovane di tutta la Francia. Nel 19lS 11 roma.nzie– re Edouard E!taunié fece pub• bllca.re Il suo primo libro. No– tre in.Quie.tude; negli anni suc– cessivi seguirono il romanzo L'Ame oo.,cure, del 1929: Il libri di 1toria religiO!a. dopo Rops rispose all'editore, che pensiero greco, l ordine roma.- o non credere•· Rappresenta qu.eUo &ul Popolo della Bibbia.. anebbe fatto volentLer1 un Il· no, la metntlslca. giudeo-cri- il centro focale della mia. ope- LE'.FTEHA DA LONDRA ,•etla il racconto I Bcr&0glicri. Questi, prede!tinati al aacrifiC'iO, parlono per la Ru~11ill, non più e: uomini:. non anfora eoldati, triHi ma se111.aastio, ìnconu· pe\'oli foru del tremendo de• atino che li attende, e ,ono 10- li, aenza alcun familiare o al• runa pereona gralil, rhe li u· luti nel momento della Jlllrten– u: e:••. e il filcnzio circondava questo loro di..iacco, ora cho entravano in città e li accogliC'\•a 1olt1nto una piccola campana con ,:li equilli dell'a\'emaria >. rn:~d~etì\l~~ f:c~rt~:t &~a7! vfctoire?, il suo .secondo ro– manzo. è del 1934. Il terio, L'Epée de feu, è del 1934. Do– po, l'attività di Danlel-Ropg si rivolse Quasi interamente alla st-oria sa.era, che egli vide co– me un tutto unico. dalle vi– cende del ,popoloebreo alla st-0• ria di Geaù Cristo, e poi del· la Chlo.,a. L'impresa che egil ha lnW&t,o e che sta oondu– cendo con tenacia lncredtbile. ~ '1'a.ndl06a: mA le sue capa– cità di lavoro. la sua bravura di &torico, la. sua !orza d1 sln– te&l e d'lnQuadramento, U suo gtUe.di 1critt.ore; e quant.o an• cora si voglia. - pclchè que· st'uomo. piccolo e debole d a– spetto. ha assai più qualità di aua.nto s'immagini a prima vt- !t!.• a.~pr:~e ,~es;i,. na~~tv~~~ che sf svolge con ritmo sicuro e uguale; Danlel-Rops, a.nzt, trova n tempo di coltivare at.– tlvlt.à che già di per sè baste– rebbero a riempire la vita. di altri uomini: egli dirige la ri– vista e Ecclesla •· la più letta délle riviste catt.ollche francesi, fa conferenze in Francia e fuo– ri; collabora a gloma.li e rh1- ste francesi ed eoterl. - Come la.vara? - ili ch~– do, pur genu pretendere, con uri:\ stmpllce domanda. di sco- Bib ·teca sen.z:a averli premedttati. Ma bro sul p0polo d"Isrnele e sul- stJana. Ora, se nelle nostre unt- ra. Ed è quello che forma la verslt.à- st studtano i due prl- gra.ndez.za della nostra epoca, * strada per ino BiantJo mi elementi. 11 t.crzo è compie- per altri \lersl bassa e medlo- t.n.mente trascurnto. Nell'appli- ere: epoca che è esse:nzlalrnen- Vn- ~armi allo studio della Sacra te metafisica; In essa &l svolge •• .:::,crlttura ho cercato. per Quan- Il dramma previsto da Niet.z- to ho potuto, di ridare at no• sche: si tratta di sapere se Dio stri oontemporane1 11 senso di è morto O se è vivo. E, in de– una fedeltà essenzJale. Avete rtnltlva, la risposta dipende dal ragione. dunque. di parlare dl cristiani. e uno per la la ·91~,ria S,,hina e itinerario spirituale•· Dopo a.vere cominciato. hò prosegul- lo: Il Nuovo Testamento è il Chi intendesse farsi un'Idea prolungament.o dell'Antico, e di Daniel-Rops da quanto ho Quando si è capita la lezione scritto sopra, non potrebbe dl- ~'\'Vm~~re''1~ s!t~dra;.~ta\la n~~= ~~ti ~~~rl~ce;;~~~~~~~~~l :a~~ ria della Chle~a. che è li pro- lato: bisogna :iscoltare una. sua lungamento della vita dJ Cri- conferenza. Allora st vedrà st.o, che continua fino ad oggi. quest uomo gracile. quasi smar· Perciò. drypo la Storta Sacra ho rito, rian!marsl, tra.sformarsi. fcrilto Gesti nel suo tempo, e Lo si vedrà raddrizzarsi, se pri– mi sono lmpe.9:11atoin s~uito ma pareva un po' curvo. come nella grande Storta deUa Chie-- certe sottili canne; la sua voce sa, di cui è a.ppenA uscito H acquista energia e intensità.. terzo \IOlume: La Chic.sa della Parla, senza leg.gere, con chta– Catted.rale e della Crociata. rezza e disinvoltura. senza mai Ro~ ~~~a~\ifu\ ~~to 0 J1~ 11 i : ~i~~;!,·r 0 1e c~~~i.e /\JifePe~ manro; ora ha abbandonato riodi son come del blocchi di completa.ment.e quel genere, cri.sta.Ilo che gll escono dalla t.anto da !Ar sorgere la Que- testa senza Interruzione, e stione, se eg:11sia stato roman- si dlsPongono regolarment.e. ztere Quasi occasionalmente. spontaneamente, in un ordine usando di quel mezzo d'espres- armonico. Abbondano le clta– slone, nnchè non trovò la sua z!onl. ratte con sicurezza. al \lera strnda di storico, o me- punto giusto: Platone. Valéry, gllo di ap0logista. Gilson, Nietzsche, Carrel, Ma- - In eh.e modo senti In ne- rltaln. O. Spengler, Huxley, ct\fSitii del romanzo? Ed in Dost.ojevskij, Berdlae!. Mal– quale mi.s-ura dà al romanzo raux. Clémenceàu. una parte nella vita contempo- La piaga più feroce che a!- ranea? - Jli chiedo. !ll$tge la nostra epoca, dice Da.- - n r0manzo è stato per me, nlel-Rops, è l'ateismo. La for– in un certo periodo della mia ma più terribile dell'at.elm10 vita, un modo di esprlmerrill ne- non è solo quella dell 'e.slst.en – cessario. Per tre volte ml è zlaltsmo. o del mRrxtsmo. ma servito a prendere co.sclenia quella dell'ateismo cristiano. Ed dei problemi plu profondi. e a è a Questo che .si de\le rea1I· formularli. L'A.7ne obscure, dap- re. E' questa la. lotta che deve prlma.. dopo Mort, oU est ta condurre il cat-tollce&lmo, oggi. di M·CHAEL s,v~N Il ,roma.nzo della •taglone è, a. mio aiudizto e The Way to Glory > di J. D. SCctt, Che è il terzo romanzo di questo aut.ore. , Scott sJ può avvicinare a Nlgel Balchln (autore di cThe Smalt Back Room:t e di e-Mi– ne Own Executloner:t nel mo_ do di .sentire personaggi e C(). se tipici della nostra epoca. nonché i problemi speci!lci cui si trova d1 fronte la gent.e co– mune d'oggigiorno. Vi è una chiarezza ed una profondità nella sua mente tait da dar– gli diritto. secondo me, ad un posto di primo piano tn 1 migliori narratori dell' u!Um& leva. ln e Toe Way to Glory •• egli usa delle sue qualltà istin_ Uve per affrontare un t.ema poco comune: un uomo che tra il 1930 e il 1940 gi avvicina alle sinistre. come avvenne ad Auden e a Spender, se ne va a Parigi dop,o a.ver abbando– nato la moglie che non ama più. Ha una relazione con una ragazza e l'aiuta a nasconde– re 11fratello disertore. 51 trat.– t.a. di una trama non mollo eJaborat.a. ma tale da dare allo SCctt la possibilità di esa– minare lo stato d'animo di un Intellettuale che sia &lato di sinistra e glt di. anche modo dt .scrivere delle belle de,scr1- "1onl di Parli.I. Penso pera!- tro che l'ambiente per lui più stimolante sia in realtà. quel– lo della Londra del nootrl giorni, ohe conosce meglio • descrive egregiamente. Un avvincente libro di viag– gi. e A Sabine Journey •· ha scrltt-0 Anthony Rhodes. Du– rante l'Anno San!"> il Rhodes Nliel Balohln fece un vlagilo di due m.,.I attraverso· gli Abrur.zl accom_ pagnato da una. guida e a dorso d'asino. Rhode5 mostra agli Inglesi che amano l'Ila• lia quanto essi abbiano per– duto viaggiando con mezzi rapidi. Percorrendo Invece pian plano colline e boschi egli po. té Incontrare un gran nume. ro di persone strane e diver– tenti: ebbe una relazione con la moglie albanese d'un tale che spingeva assai lontano 11 proprio senso di ospitalità : ptrnottò In monasteri e con– venti : partecipò come can– tante alla recita dello • Sta– bat Mater :t di Pergolesi. Il Rhodes scrive con 1nte111gen– za e con un senso vivo d'umo– rismo e, benché si possa an– noverare certamente tra co– loro che amano l'Italia, non spinge I suol sentimenti di simpatia tanto lontano da far scader la lode tn adulazione. Talune sue osservazioni sensi– bili e profonde, divertirebbe– ro certamente 11 lettore Ita– liano. Il Rhodes ha scoperto la belleua ed Il fascino degli Abruzzi e mOStra nel suo li– bro che, esser.do d!sp06tl a sopportare qualche disagio. una visita a quest.a regione vale davvero 1~ pena di farla. ~UCHAEL SWAN Una umanità, bene inteso, rhe na~ce nel cuore, ma è conqui– -tata con lunga fatica, dopo un' 1111c-iduo incubo di p:iorni inquie– ti ed uidi, 1oandi1i nel ritmo della ,olitudine più linipid11 e lt-rribile: una umanità recupe· rata ai mar~ini dello l!JJavento, della dcsoluione interiore, 1) ,c~no maledrlto delJa no,tra età che non con,ente franche e li– bere aperture di e: dolce dedi· 1.ione allia "ila:.. Anrhe Dino <kl Bo ha oltre• pa~ato le porte dell'inferno in terra, quanlunque soltanto qua e là egli Jaeci trapelare (e il 1rndore è un 11eJno eHtlo del· l'arte) l'antico 151:omento.Qui è for!o la nurolla radice in"en• ti"II di queEte pa~ine, propo!te a1l'a1tenta brama di ogni cuore. Qucne J)agine non han bho, gno di altre parole di jnyito, J>er eu-ere lette con pieno <"rl inlimo abbnndono; solo 1i ,pc• ra e ~i augura, fraternamente, che nel corso del lr.mpo ven– gano di mollo aumentatf' e, JC• cretdute, co,icchè la noHra lct· tura poua riuscire pedeua. CARLO EMILIO GA.DDA '

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