Fiera Letteraria - Anno VII - n. 50 - 14 dicembre 1952

' ._, l •• \ \\\ \ ,LA -FIERA LETTERARIA Anno VII • N. 50 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE Domenica, 14 dicembre 1952 SI PUBBLICA LA DOMENICA Direttore VINCENZO CARUARELLI QUESTO NUMERO L. 60 DIREZIONE, AMMINlSTRAZIONE ROMA, VIA D'ARACOELI n. 3 • Tele!on, n 684.097 e 684.098. Pubbllcltà: Amm1nL<trazlone e LA FIERA LETTERARIA> • via d'AracoeU, n. 3 • Roma - Tarlfle: CommerclaJ! lire 60 • Ed1tor1al1 lire 40 ai millimetro * ABBONAMENTI: Annuo L. 2.700. Semestre 1.400 • Trimestre L. 750 • Estero: Annuo L. 4.000 • Abbonamento speciale <insegnanti e studenti>: rata mensile L. 225 Copia arretrata L. 100. Spedizione In c.c.p. !Orupp0 lll • Conto corrente POStal• n. l/3H28 UN UOMO DAL PENSIERO DINAMICO * DVEPOESIE ILSEGNO DIBORGESE di VICENTEALEIXANDRE '* La presa di posizione polemica fu molto utile allo scecchiamento dello spirito accade– mico della cu,ltura e della società italiana (Dalvolume inedito"Historia delCorazòn,,) di GUGLIELMO PETRONI Lo. storia letteraria delle nalit.à che trappa di reoente sto, perciò lascia un vuoto ultime generàzlont Italiane abbia compiuto la sua vi- che solo l'esame attento e manca. di uomini lndica.tivi, ta terrena, ogni conside- comp,eto PoSSlblle m altra non tanto perchè vi siano razione affrettata. può risulta- sede .ed. in aJtro momento po– r Presentiamo qlll la traduzione di due Uriche di Vlcente A.letxa.ndre, tir::.tte dal volume inedito: Hf.Jtori<i dtl corat6n, precisando che Il teoto della prima fu già pubblicato sulia r1\1st1 spa,gnola Insula n. 50, 16 gennaio 1950 e che quello' della ~onda è st.ato conet6!:o dall'autore eepre&s.ament.e per La. Ffera Letteraria, aff!nchè lo pubblicaa;e nella. veI'6lone 11.allana. ma.nca.te le pen:onalità, quan- re errata nel buono e nel me- trà st.abutre, to perchè la biografia è la no buono d1 ciò che si ,tenta Chl ha avuto occasione In bibliografia della. vecchia e scorgere in essa. Il fatto ve- questi giorni di parlare con al. p,uT viva generazione ci pane ro, l'unico che per ora può cuni uomini detle lettere 1ta– purtroppc dlnnanzi ad évo- essere affermato senZR tema liane che gli furono vicini. ai luzloni che, ravvicinate, pre- che la. fretta cl induca ln «::r~tempi della. sua v101ent.abat.– senta.n<1 spesso tali contradl- rore, è. che una personalità tag!Ja contro tutte le accade• zlonl da metterci a.ttu,.lm#n• non !ndllferente ha finito di mle, contro la lnsufficeru,a te in imbaràzzo: n,on si trat- ribadire con l'opera e la pre- umana d'un costume culturale ta di una valutazione, ma di senza, 11 suo contributo. Bor· e 32·tlstlco che, al di là delle una constatazione che molte ge,;e, anche se tanti dPgl1 ul- soglie del19, bellezza formale volte è imJ)06S1,bile precisare e timi anni era stato da noi non procedeva, è rimasto cl amareggia la stima ed il lontano, era uomo che occu• profondamente colpito dalla godimento sereno del frutt.o pa.va non senza una. forte e ge- ammirazione, dal calore con del lavoro di molti uomini dal ntale prel)Otenza, un suo Po· cui, nel dolore della 1·eeente quale le generazioni seguentt, 1,------------, scompa,rsa, si cerca di comu- LAFRONTIERA Se guardo i" tuoi occhi, . se ;id essi i miei av\·icino, CARLO CARRA' - e Paesal"rio » ( .uo.sira della Calcografia Nazionale a Roma) oh, come le5go in loro riAesso tutto il pensj(:ro di mia solitudine. Ah, mia sconosciuta amomtc che stringo o~i dì fra le bf3ccia. UN LIBRO ALLA SETTIMANA PR~SENTATO DA CARLO BO ,.. Quanto soavemente bacio, adagio, adagissimo, secretamentc sulla tua pelle, la delicata frontiera che da mc ti separa. Pelle preziosa, tiepida, dolce presenza invisibilmente chiusa, ln qualche modo, hanno avu- nica.re quello che fu il fascl- to alcune cose da lmpa.rare. no della intelligenza e della In questo senso Giuseppe A pag. J e 4 forza di persuasione che Bor- Antonio Borgese, dal tempi gese esercitò su .quanti gli tu. ROMANZI ~J RACCONTI che ha la te~situra soave, il colore, l'offerta dcltc1fine magnolia. n· suo stesso profumo, che sembra dire: "Tua sono, offerta mi comt- una foglia hev~, appena resi~tcnte, tutta amma sotto le ~!a no. lo la bacio, la tua pc11e, 6nissima, sottile, quasi irreale e ti sento daH'altra parte inafferrabile, impossibile, negata sono all'essere che adoro, sue fresche labbra •. quando b bocca b sfiora, dietro la tua frontiera preziosa, la magica tua pcl1e inviolabile, che no! vivemmo di rUlesso GALLL~R (A rono alllfvl, a.miei o collabo- nel quali, nel bel ,nezzo del- I', ratori. El>bene a-nche ques.ta l'imperlo del gusto e della ammlnwone piena di rlm- da mc separata dalla tua superficie delicata, dalla tua severa mas:n?lia, co1po chiuso debolmente in profumo \ pu:-ezza. formale, tra il catte- pianto anche questo cosl sen dratlco professore e l'acceso DEGI f tito ra'.m.marico cti coloro eh; m!Jitante, Improntò le più fa- J h9,nno avuto ragione di sen- mose palemlche del suo tem· SCRITTORI t!re più profonda,mente 11 do- che cst.fsÌa da lontano e che, :wvolto rigorosamente, come una dc.a, da te mi separa sotto [le mie bbbra mortali. Po, invocando una clamorosa. lore della sua--SCOIDrparsa, ci di. rottura con la cllra stilistica, cono soprattutto quanto valga ~". u~fi'!~~l~~e)~1i:."~~t~d I TAL [ AN J la vita d'un uomo il cui con- Lasciami dunque con il mio bacio percorrere 'il carcere segreto della mia vita, pelle pallida e olezzante, camalitit di fiore, ramo o profumo, un coraggioso contenutismo, I tributo ~!a stato soprattutto 6d una dlcMara,ta necessltlt. urr con!:nbuto urna.no, , di !dee, di vailorizzare le Jdee e 1 fat- di lotta e dl difesa. 'L apporto Anche per i romanzi e i rac- ta.sia e la. capacità di tradurre un'altra Lettura, a.pparentemen- (.l<;DIZIUNE ~ESCHINA) soave carnazione che delicatamente ti nega, mentre chiudo gli occhi, nella sera che· s·estingue, ebbro dei tuoi aromi remoti, irra"iungibili, signore di codesto petalo inticro che la tua essenza mi nega. tl Noi tutti oggi sappiamo 8 d'una personaUtà di q4el ge- conti dt Descalzo non si può compostamente e con una buo- te pMtica. e favolosa., in realtd c~me il battagliero atteggia- o r~ese nere, resterà nel tempo in fare a meno di un momento di na misura dt ecowmiia arU.stica anat piU stretta alla realtà di to bo 1 iù èhe un gran parte discutibile quanto sospensione critica e, almeno a i motivi della vicenda. In/iM quello che non .siano stati dopo ren di rges :zio P lù che - . lo è la vita militata al con- principio,. bisogna porsi la do- egli ha _saputo liberare .il .wo li· molti scrUtort ne~reaU.stl. Il pe- 3tto CO.S urne, P f to di eJl •• 1 ta manda: fino a che punto questi bro dai pericoli 11iagq1ori; pùr scalzo aveva ta.p,to che una m- una reazione all'impero della ron qu a con1iemp ~ ltbrl sono autonomi e possono cedendo aUa sollecita.ztone df un terpretazio~ è tanto più vicina bella. scrittura. fu l'insorgen- e conc1'usa sul1!-, bellezza d un vivere staccati dalla misura senso superiore, si è ben ouar- alla realtà se non la .st stacca VAGABONDO C NTINUO za di una personalità tutta e verso >, ma e apparto che della poesia? Per fortuna qui si dato dal trasform.are i peno- completamente dal gtlloco ctet impostata. in quel suo ruolo, gli uomJru non dimenticano tratta soltanto di una domanda naggi in simboli e, nonoatante sentimenti e all'arte della foto- per manchev~ezza. di quella -t ~rchè è moda di vita, è isti- retorica; i due romanzt e i rac- l'ostacolo cùl titolo, non è ca- grafia, più o meno interuaa.ta sensibilità. dalla quale lo sorit- ga.zione al coraggio di vivere, conti. lunghi del Descalzo sono duto i_n una ~arnia df lettera- e calcolata, egli -pref!ri ,u.lnto Lcnta(l'lente abbiam camminato, senza mai finire. Partimmo una mattina, tempo fa, oh, sì, molto tempo fa. Abbiam pèrcorso sentieri, spianate, viottoli, steppe. · · torr italia.no volente O no. al coraggio di cercare la liber _ do.lati di una perfetta autono~ tura dimostrativa o p~agram!114- quella ~~ lettore! dell uomo. che erede d'une. 'tradizione d'alta tà nell'azione . e non nella ~~~ edfv~g~i~~~:° ! ~~~ ~:i 0~·.::,. ~e;:lz:~;;f; en~:~; !~::~ 1 ~:r::it::izfg~: ,~=,~,i! Le barbe Jlfii:estaftibte do venti lunghi. l capelli albcciati a polvere, a spine ed I rami, [tah-oli. a dei &ori. compiutezza al'ttstica, non contemplazione. è un contri- aiuto aJl'i1nmagine del -poeta. sua umile condizione, -per le Ja- torte. non sem.pre upllcit•. non può ei;Ltpersl senza appa.rire buto a. cui si PUÒ attinael'e vorrei puntare !peciabnente tiche e t tloloH 4ela aua vita. umpre ìmmedklte. La forza di un artefice .grezzo e manche- direttamente. Sul primo, ~elusi, pubblicato c'era in qualcM modo ghutf/i· EsclusJ ,ta qui, nell'a.vere rifiu- vole anche qua.odo umana- liiil,.,.,,_,._, Borge$e, per la maggior nel 1936: qut la /avola derivata cata la formazione di germi pe- tato uno sfruttamento laterale Udimmo bramire 1c fiere, nelle notti, quando presso un fuoco ~rcnatore ;iposavamo. E nelle albe stilbntl udimmo i gridi degli uccelli. ~ ,...edemmQarossi -seri,enti disegnar la loro domanda, strisciando su 'la polvere. E b lunga e. lont.n.a risposi. dclb torma degli elefanti. mente ricco: ma sa.ppiamo pa-rte va visto sotto qu~to dalla realtà aua fine conqui!ta ricolosi; se avesse ceduto allo che, data la matt:ria, .tarebbe anche quanto Borgese suppl\ ~petto, a.rmato di idee, di opL ima sua acc~ione poetica ma invito di molt~ modelli .!tTanie- ttato facile e ,nell'aver fornit_o a questa sua. manchevolezza nioni, pronto a concederne e proprio per 11 fa_tto dt essere ri famosi ( e I auot critici non al ron;r.anzo un aria che alla ti- con una intelligenza. pronta comba:ttorne secondo 1 casi lib~ra !. staccata c, consente_una hanno dovuto faticare niolto per ne coincide con una immagine lt nd .... 1~ .. , ' serie dt personaggi e lo svolgi- pas$Gre da London a Gorki, da di e tempo,. Ora, senza temf)O una ou ura sorpre eni.ç, v seçondo l impulso vJtale de~a me·nto di un'azione. Due motivi llanaum all'Infinita schiera de· non si dànno romanzt, e·u tem- Bufali e bisonti, larghi, stupidi ippopotami, coriacei caimani, deboli colibrl. E le enormi cateratte dove un corpo umano cadrebbe C0l!le una foglia. E il ventilare di una brcu.a incredibile. va. elastica. e moderna. Tutto sua,. lnsofferehza plu congem- che non gli hanno mai pennesso gli scrUtori a voce obbligata) pa di fi.aba di F.sclusl ci aveva. ciò, benché oggi ci PoSSa sem- ta che raziocinata, per ogni di abbondare nelle amplifica- gli sarebbe stato naturale met- aubito colpito in una ataptone E il coltello nella selva e le bianche zanne e l'onorme viale delle fiere e delle loro vittimt brare dl nuovo a. noi ravvicl- virtuosità che cerclli prima itoni e nei commenti laterali: tere qualche accento su deter- In cui tl romanzo non era. di nato. in realtà ci suona · co- di risolversi tn bell~. ' cto stgnifica che la prima vi- minate occasioni, !ottolineare moda e la verità !tmbra.oa ri- me cosa scontata: ma, ob- Si sa l'elogio del pensiero cenda _realeche aveva colpito la con aperte intenzioni i gìuochf servata ad altri generi di cac- [fuggenti dalle fiammeggianti deva.stazioni E sialll_giunti al villaggio. Neri o bianchi, tristi. Uomini, donne. biettivamente. dobbiamo pur dtnamiCO l'elogio dell'a.zlone è tm.magtnazio-11edel De.scalzo (e della. sua memoria e tutto il. lt- eia. Per ritornare su: qua"}-tOsi riconoscere che la sua fu una bell ' è 1 to per averne una riprova basterei bro dello spettacolo uman.o visto è detto a prtnctpio, c1oe sui·nip- funzlone beneftca per la r!- 0 , ma non g us se su- informarsi .ml posto stesso della dal auo angolo di e votato alla 'f)Ortt che corrono fra poeta e llimbi come una piuma; una piccola, oscura pmma, un icmito, forse un'ombra; qualthe giunco. E una penombra, grande, rotonda, nel ciclo, sulle capanne. E lo stree;onc. E i suoi denti ca\'i. cerca d'una rotbura non ne- bito accanto non possiamo storia, SNtri Levante, dell'au- eaclu..sione >. Senonchè a questo narratore, è curioso notare cM cessaria nella realtà ma g:u- contrQlpporre la disciplina del- tenticità, direi dell'anagrafe dei punto non solo è stato aiutato il De.scalzosta riuscito assai me- sta polemicamente e' benefica l'uomo contemplativo. Borge- personaggi del libro) era tn da una -retta intelligenza. del- qlio in Esclusi che non. fn Tutti tll a.il eccbi to d 11() se l'ha fatto l'ha J>e.Wrato in qualche modo già conchfu.sa . in l'arte, ma evidentemente si è t giorni (il suo secondo romanzo u ~ 0 sv amen e sè stesso con' la, sua pr:oduzio- sè stessa. non restava che at- lasciato guUare dalla parte mf- apparso solo nel 1950 e con cui E il tam-tam nell'osturi~. E la fiamma, e il canto. Oh, chi si lamenta? Non è la selva che si lamenta. Son solo ombre, son ·uomini. spinto aocademico della cul- arttstlc che e tendere l'ill~tratore e il ne- gliore dei suoi sentimenti, e qui si presentò all'attenzione dei E' una vasta creatura soltantÒ, dimenticata, nuda. E' un immenso bimbo d'oscurità che vidi e tremai. tura e della società italiana. ne ttuf.to 'aè ~set.o anitell t scalzo fu l'inventore o meglio cade opportuno accennare a giu.dici del premio Bagutta, afio- Come scrittore e poeta sopra . n e ~ l'interprete che ha saputo pa.s- quella che è stata la norma co- randa la. vittoria. ma fl libro era Borgese malgrado l'indisouti~ tualm~nte un dina.mico. era d! sare dal limite dell'aneddoto al stante della sua bontà. Non era stato scritto molti anni prima. e E poi continuare. La partenza, la steppa. Altro ciclo, altri climi. Uomo per camminare- che nei tuoi occhi lo porti. b'l . . rtò nella. pce- questo ca.so umano, ed è dt qu.a.dro del racconto. Qui sta, letteratura, e per questo oggi la guerra e le difficolta edito• 1 e mgegno. Po to' fred- questo genere di uomini che dunque, li primo merito ctell'ar- sf4mo in grado di capire in che ri.,ali JJOi ne avevano ritardato ~la, un r,no e~ra erÙ~~~tà ln- noi abbiamo maggior bisogno, tista, e dicfani.q subito un'altr.a n~odo si avvi_cinasse agli '!'111:il_i ~ ~ pubblic~zione) do~e I.a. mate:- ezza. e una ms sa.i tipoetl gle.c.chè in Italia.. bei vorst cosa: Esclusi reata la cosa 11u- riuscisse a nconoscerne , diritta ria autobiografica e assai piu Uomo che di buon mattino, molto tempo fa, quasi da un tempo Avanzasti il hlo piede, primo piede, nudo piede. Ti ricordi? infinito, partisti. telligente ma as a.n 1m • pare chf!: ormai sappiano S"'Ii qliore di questo parti.colare li- e re solferenu: soltanto, invece diretta e scottante. E' una rt- :~n~e~o~O:zib~Un ~ te~: verU tutti. ., - f~ui~,f~f, 1 ~~zo(l;r:1~!o'ici>If~ fl 1 ;:ct;:,;~gileW1t':/e 0 :fa~i~~a;.';!: CARLO BO tativo che fu aJtail)ente ~I- GUGLlELMO PETRONI borato la purezza della sua fan- feriva fissar!, nell'ambito di (Continua a pagina 2> E, ora un momento immobile, sembri ricordare. Ma continua. (Traduzioni di Rl~ALOO F11.0Ln1) VICENTE ALEIXANDRE gnlfica.tlvo finché ebbe una sua funzionalità' liolemlda. Potrebbe sembrare lln btlan– cio negàtivO quesbo, epptire: a pensarci bene, non è proprio cosi. Non è poco poter dire d'un uomo che smosse le ac– que di tutta un'epooa e seppe FIGURE DELLA CULTURA SPAGNOLA DI OGGI wppart.are Intero Il peso di Scritti di: questa sua vitalità e dello sconquasso che le sue ldee ge– nerarono, anche se 11signift– cato di quel suo sommovl• mento era già in partenza delimitato nel temPo, Chi non sa che l'opera. e l'esempio di uomini di taJe tempra, anche quando sembra.fio gpegnersl nel perimetro della loro vita, la• scia.no invece una traccia. un mes,agglo che raccolti Poi, forse inconsapevolmente, si– tuati e assirnllattl,-sono un be• ne che dura. Dicevamo in principio che vi sono uomini t ~u•ll · sem– brano essere rimasti · vitali eppure non cl sa.nno· da-re in· dlcazlon! ohe l.a$Clno un se– gno: Borgese uri ségno l'ha lasciato, forse ru· 11 segno di una violenza paco controllata dalla senslbUltà, ,ma fu CO· muOQue un segno eh.e ha tra– mandato fino a. noi I suol frutti e, se fosse passibile esa• mlnarll in noi, .corretti daJ temPo, patremmo !orse dire che sono ancora· vivi se pur , limitati in un perimetro ben diverso da quello che lui stes– so sembrò volere sta.blllre. FRANCESCO BIONDOLILLO * FRANCESCO BRUNO RENZO FRATTAROLO * PAOLO MARLETTA * NICCOLO' SIGILLINO * Dopo una lunga vita in gran parte vissuta lontano dal suo paese, Borgese era ri– tornato come tanti, nostro e pur straniero In patria. Situa• zlone dolorosa., ma invidiabile perché mùla mentiva. della sua storia. per chi ben sap• pia considerare sotto le a,ppa– renze la re,.ltà. per chi sap• pia storicamente Inquadrare uno. situazione umana e In- e 2 poesie di tellettuale che sembra sfuggi– re ad una. inquadraitura mo• rallstica o crit.ìca. G. A. BORGESE Ma, come tutti ben sa,ppla- 1 mo, di fronte ad una perso-,.._ _________ _ VIGENTE ALEIXANDRE ·ot ca Gino Bian-r.o Una pioggia sottile, insi.1te1&~ te, penetrante mi accompagnò -per-tutto il viaggio dalla capi– tale spagnola a.lla Sierra Gua– darrama, la montagna di Ma– drid. Quivi e, più precisamen– te, a Miraflores de la Sierra, tra:scorre sem.pre le su.e e-stati Vicen.te Aleixandre. Il poeta Vlcente Alelxa11dre, chiudendo questa lntera,l11ta, ha espresso U suo t,lrissinao deside• rio di conoscere al più 11resto Il 11ostro pae111e Gli avevo pro,nesso per quel di RINALDO FROLDI f.~~!f~ /Yz'~~:'/no d::ifr:itu'::;:~ è quello di due anf7tte deside- Alei.xandre riconosce d'aver (alla pioggia si accompagnava rose di conoscersi a. vicenda e tratto motivo di soddisfazione un freddo pungente che il mio d'arricchirsi. L'atmosfera si da queato comportamento dei leggero impermeabile non sa- crea immediatamente. Si com.- giovani che ftniva con dargli peva respingere) una visita, 1à prende come .A.leixandre Po .f.ia la certezza, di aver . fatto un neUa sua casetta fra gli a.lberi es.seremaestro a tanti gioOOni passo più innanzi, di non es~ con la terrazza volta al verde poeti spagnoli. sersi fermato suUe posizioni panorama. Feci prese,i!e a Don Vicen- già raggiunte. V)lcente Aleixandre o, mc- te il desiderio di rivolgergli al- e Con Hlst.orla del coraz6n f~ioéhfZ,:a:~ce;:,~~ttt::;:m~i:1t!. ~f.s';! t~mai:eFr::a• u~tt!~!~; fl~:;:~~ d~ll:~e::,.~a.d1i~~;t ~ncor più c7ie rispettosamente e di buon ora.do si dispose ad t~. di p<,emi amorosi C?Venon a Miraflores'de la 'Sierra, mi accontentarmi. piu appare il mio antico con• accolse con cordialità squisita. Invitai il poeta a parlare del. c,e:tto çtell'aff!ore. ,:tmore. non é Mi fece accomodare i11 un ti- la sua produzione più recente. }p1u umto a dtstr"4:tone~ d mon– nello dalle poltroncine di vi- e Sto rivedendo l'ultimo mio do ata al fondo; in primo pia• mini dove notai subito la con- volume di paesi.e: Hlstorla rlel nO &tanno solo l'amante e l'a– fortevole presenza di un ca- coraz6n che si pubblicherd pro- mata. Il lib.r~ é luno~ ed ha mine'lto acceso. Anch'egli e.ra babilmente '1tei primi mesi una sua, diciamo cosi, evolu– stato sorpreso, ancora in mon- del '53. zione interna. . . C'è una prima tagna, dall'anticipato autun- E' un liòro nuovo che potrà parte che contiene !'°emt che 110e mi disse subito che si rt- sorpre1ldere i miei lettori al rappresentano stati concreti prometteva tornare di li a PO· prinio momento ma. ciò trovo dell'amore, senza che la vi.sfo– chi giorni, raccolte le sue car• perfettamente naturale• il ru; tra.scenda la natura quasi te, a Madrid. e lnt.ant.o, aQ• poeta non si ripete: cesserebbe ad espriniere lo svilupparsi del '7lungeva sorridendo. ho acceso d'essere poeta se si ripetesse. dibatti~'? amorbso nella sua il caminetto.-. Alto. robusto, Ogni volta che ho pubblicato fon.a p1u elt7!!-~tar.e. Una se– con un viso giovanile pronto un libro ho notato che i gio- co~da parte .tt r1fens~e. p:edo.– al sorriso. sembrava smentire vani, che mi si era-no stretti nunant•nent~ alla v1c1Ss1tlldt· la fama intor,10 a lui creatasi fntorn.o entusiasti per il fa- ne degir statr del senttmcnto, e cui dà. a-pviqlio la malattia scino del libro precedente. pro- a .traverso una vita, C<?71 co• subita in gioventiL e la vita vavano una specie di violenta snenza del passato: l amore ritirata d'oaoi. di un uomo de- e amara sor1>resa destinata, vissuto giorno per .giorno. l'a– bole per soll1te caoioneuole. lo dopo un po' di te,npo a trn.- more nel suo movimento. ho avuto l'ùnpressione di un sformarsi in un nuovo e di- Una terza parte, già arrivato uomo vitale e persino, a volte, verso entusiasmo>. l'essere alla maturità ultima es uherante. E cosi f,ifatti fu dopo Espa- della vita, é forse, in gualcl,e- Aleixand.re è un sionore ne.l das corno la.bios nell'apparire modo, com.e una meditazione senso più bello della parola: dl La destruccl6n o el amor sulla lunga esperienza. da una fe~1a!fo:2~°::!~~ 0 p::;:z~t!é ~~t,';.~tt~!f° t1:al:';;d/ie11~a~~ :gi!1t=orfei!er~~g f~~~edi;{!~ parla con sentplicità., senza ~~/a~~~~~o ld(i~g~at~v~:,.;~~ r!o ~troi~a)m~~e~hi~: :: 1 ~10 v~t ~nutilf mode s tie, senza noiose i!o,r.e, sembrò indicare un can,- vista s.tili.stico il volunte tende vanterie, con vera umiltà. Nel- mino tutto diverso da.l prece• alla massima se,npliftcazionl! lo stesso tempo si preoccupa dente che era. fatto d'asprezze. dei ni.ezzi espressivi, in un uso per chi gli sta vicino: il con- dalrtllucinanti intuizioni;- di più. nudo ed in.dente più li,n– tatto che .si !tabilLsce con lui teUuriche .suggestioni, pid.o del linguaggio. Ciò corri- •Pon<ù al mio Ideale di !)OUia. So bene che il poeta neceasa• ria.mente scrive per la mino– ranza, nel senso che la. massa non può arrivare al poeta, non nel senso che il poeta debba proporsi· di scrivere per pochi. Io credo nella poesia più. come strumento di comunicazione con gli altri uomini che come es-pres.!ione di pura bellezza: per questo ho sempre concepi– to la poe.sia come colloqui di ~Iò"~:/~i cr~~i~~: !o~f:i~~e·u~~ mini, non su ciò che dagli al– tri e! separa >. Aleixandre parla lentamen– te, riflettendo su ciò che d1ce e torna a ribadire il concetto quando gli sem.bra che esso ,ion -possa essere stato colto nella sua interezza. Gli chiedo se, oltre a Risto• ria del coraz6n, sta per uscire q11alche.altro libro e mi parla allora di Desamor. e Desamor si può collocare, nel tempo, fra Sombra del Pa– raiso e Historia del coraz6n ma non è un volume concepr to come organismo: è: una rac. colta di co.se diverse. C'è un gruppo di quindici o venti poes·e che cantano di,f!erenti aspetti della trt.,t,zza dello amore e della vita in una atmosfera che chiam.erò stan– ca. Seguono altri vari compo– nimenti, soprattutto ritratti di gran.di poeti del passato e poe– sie ded,icate a contemporanei (Fra11 Luis de Le6n, G6ngora, a. G. Mistral, a M. Hernri.ndei:. ecc.), parte cli lali poesie gia– pubblioate scio,te in varie ri– viste. Ci aono poi tre poem..t che Idealmente appartengono al mondo di Sombra def Pa– raiso >. Dalla conversa.zione sulle sue opere a, quella sulle sue lettu– re: .A.lefa:andre,etocogliendo le mie domande, mi disse del suo amore gtovanUe per Leopa.rd! ed i.Jt4tcò in R. Dario, Quev«~ do, Rmiba.uà, Keats altre sue preferenze non senza mfl'Ulsi. Anche G6ngora. fu per lui una voce non priva di eco. anche &e sostanzialmente diversa dal– la sua è la po,sta del grande barocco. Tra i moderni RUke ed Eliot. Vout sapere pure de.Ue sue letture l.n pro.sa. e Sono appasalonato di storta ed anche di romanzi. Anzi, a: propo.sito delle mie preferente fra i romatzziert, le voglio rac– co,itare un episodio che pocht sanno e che credo abbia una .sua gracia ed un suo interes– se: quando ero ragazzo mi en– tusiasmavano i romanzi d,f Gald.6s in anni in cut Galdos osteggiato, sprezzato, si po– trebbe praprfo dire st trova&– se tn Purgatorio. Per me per– ciò Gald6s fu un inaspettato incontro, una luminosa .1co~r– ta. Con.servai anche negli an.n.i seguenti la mta sìmpatia a Galdò.s e la confessai un gior– no a Federico Garcìa Lorca. Ci trovavamo a 7Jra.-n20in una trattarla e vidi, alle mfe pa– role, gli occh.i di Federico im– provvisamente brillare, solle– varsi dalla men.sa . Un moto istintivo di meravigliata giota e J}Ol la sua ent~ia$tica co,J.– Jerma: a-nch'er,li aveva amato ed amava Gald.6s e mat lo ave– va confidato ad alcuni. Lo riem.piva di letizia l'accorgersi di questa pie-n.a corrisponden– za con i miei gust!. > Vice,ite AleiJ:anàre, nel ri– corctare l'episodio, aveva par– lato animatamente e la sua voce .!'era soffusa di velata tri– stezia al ricordo del. povero Lorca. Mi versò e af versò u.;naltro

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