Fiera Letteraria - Anno VII - n. 36 - 7 settembre 1952

E 1 Dt!ARDO GORDIGIANI - • Flrura » ' stlca. Il !av..,,o di Gordlg!a· ffre una panorama d'ecce– aie amolet:ta che va dal anl.sslmf anni a ora. Opera Uva, legata scm9re al scn- ento, e perciò assenza di le e di schemi: non però nza, mal, di propositi e dJ lttca, perchè all'Istinto e– congiunge un lavoro di \'O• e di rtflesslone talora sln– ope_ gol~re. ~z~~~: so~~~~~: -~~n 8 ~~rit:~ :~: a prc· salo della parola: dunque, an– parl,zlone pluttOsto rara. La e I pur sua 'opera oHrlrebbe materia di tes!; ~:_ 1 G·~e:t:S'k.:·~~vt~~~eerl~ IO o In qualehè mostra personale. 1ftT,m,j :t~~- et ~~~~ 1 ~~1:~t~~ ~~ tlnala nelle es~lzlonl dove Il pubbll- ntl rà Jà' conoscenza del pitto.I. ADA SABBADINI LA FIERA LETTERARIA J. B. COROT - • Veduta di Gtnon • (particolare) .IL POE'l'A L'J<.:HBE A ISPIRA'l'OHE Dl Pl'l"l'URA Corot visto da Lawrence di PIERO NAR.DI Uii a.spetto me110conosciuto dell'attivitit di Davld Herbert lawre,1ce e quello del pittore. E' certo che lawre11ce 11011 freque,1tò alcuna scuo– la d'arte. Prese solo, a qui11ttici o sedici an11i. qual– che le:doni dal decoratore d'una fabbrica di vasel– lame. Ma a dipi11gere imparò davvero, come a/jcrma egli medesimo h1 1m suo articolo (Maklng Plctiures>, copia1ldo riproduzioni di pitture pubblicate in que– sta o quella rivisto. , Lavoravo>, dice, e ad acque– rello qua.si secco, ,pe,111ellata dietro pe1111ellata, co– prendo 11tezzo eleme11to della quadrettatura alla vol– ta, perfezionando e completa11do ogni riquadro con una specie di procedimc11to a mosaico, sc11zapreoc– cuJ)(Jrmt menomamcnte di vastità dì velature. Era110 ore ,e ore di C01lce11trazione i'ntirnsa, riquadro per riquadro, in 11n metodo del tutto ~bagliato; e tutta– via quelle mie copie riuscivano ad avere, una volta terminate, qualche cosa t:he mi piaceva: 11011 so che lncandesccnza di vita, che a me pareva bellezza. Vnn Pittura viva della vita che Si riesce a porre, bt essa>. Tra i primi pittori che egli copiasse - li ricorda la sorella di lui Ada nel libro scritto in collaborazione con G. Stuart Gelder (Early Llfe of D. H. Lawre-=:ice 1 - incontriamo Corot. E a Corot s'intitola una delle liriche contenute i,t un quaderno d'apPu11ti del tempo h! cui Lawrence frcq~ntava, tra i ver1t'u110e i ven– titré ~,rni, il Nottir1gham Universitv College, e che eolt ha dichiarato essere le sue primissime. Ada ha pub– blicato 11elsuo libro tale lirica, che nella raccolto The Collect.ed Poems of D. H. Lawrence (19Z8) può leg– gersi in lezione definitiva ,nolto diversa dalla prima 111cui, fra l'altro, al posto di , da oriente> si leggeva , dalla lu11a >, e al posto di c. Vita> e , TemPO > si leor,eva costantcme11te , Dio,. Nel dar tradotta i1i ftolla110 la 1czio11edefinitiva, mi pare da far co11oscere qui, tradotta, a11che una strofa cke figurava i11 piiL nella prima lezione, e con le. quale que.ua aveva inizio. Eccola: La musica delle. musica è n sllen~o. o uccelli; desistete un momento, e e.scottate. ascoltale reverenti 11 Tut.to, perchè le voci non fanno che rende:-e vano il senso. Il pensiero corre all'Odt> per un'Urna greca di Kcats , Le melodie udite .so11o dolci, ma quelle 110n udite sono più dolci>. No11dico per il motivo informatore, che si determino diverso e si .sviluppa con più. ferma purezza flt Keats. Dico per il tono che apparenta que– ste due liriche concepite entrambe in presenza d'espre.s– slo11i d'arte figurativa. E direi ,che la parentela di tono, nata dall'affi11itCJ dell'avvio, ,i mantenga in vir– tù dcll'ld.entitti del processo analitico. Restrh1ge11do la otte11zione a loiore11ce. mi par proprio ch'egli, compo- 11e11do, J)(Jrtlcolarc dietro particolare, questa sua liri– ca, procedc.sse giusto co,ne ,procedeva, copiando, ri– quadro dietro riquadro, rii:>rodu.z:ioni d'altrui pitture, e CRONACHE per tale via ponesse t:ita 11ella creazione poetica c9mc era pers1taso di metterla i11quelle copte. • Nel caso specifico della trasposiz1011edel figuratiuo di Corot 11elUrico di Lawre11ce, -mi .sembra evidente che porre vita sioni/lcasse mterpretarc. Nè dalla ln– tcrpretazio11e di Lawre11.cea 1ne è riuscito di prescht• derc, vts(ta11do, alla Bte,rnale venezla11adi quest'a11119. la sala, di Corot. Che cosa spira in/atti 4atle visìo,u d1 Corot - da quelle più sue - .se 110,1 à11imaziorte dall'intimo, parola occulta di vita Capace di poten– ziare il vero co11tro tutto il co11venzio11alee U calli– grafico cfte lo aveva su11otato di spirito ~tella il1ci31oo linctura del Calame e del suoi imitatorl? · PrERO NARDI Plù alti si leve.no gli alberi e ancora più alt.I. sorretti da un guizzo sottd.le di ne.mma fredda e grigie., che spirando da oriente ha filtrato ranlma de.Ila trame. d'ognt foglie.. Perchè Il lento e tranquillo rapimento della vltJ segue occulto Il suo corso, naturalmente celato da foglie lucent.l e clamorose; e, 1otta di forme oppresse da un vento 1mpetiuoso, il grigio avanzare - pellucido come Hmpldo plasma - d_el turiilnoso seop0 delle. Vita sfolgora · dove alt.I alberi, chl.nl sull'a.cque., fanno ca.sualmcnt.e cadere falde d'ombra Intorno. 11 sottile, declso ftot.to di tutta la grlghi. nebbia spumante del TemPo che guadagna incedendo alla sua mèta Ignota è visibile nelle. brina del filo della ragnatela, è udibile nel bisbiglio senza vento delle foglie. nella fatica silenziosa degli uominl nel camPo, nello stille.re di teneri fBSCI di nuvole che I clell ptovosl producono. nel fuggevole bat.tlto d'una !<>glia che cade, nell'aleggiare del fumo su un tetto rosso, nel tenue sonare di passi d'uomini sotto scuri e.Iberi cosl vasl1 e altJ. Perchè, chè cosa può tutta le. materia de.I deciso pro~ rfilo se non lmprlgjonare le. lunghezza dell'onda. in un Incresparsi a ritroso, . [rivelare per un attJmo Ja veemente direzione. cogliere una sclnlllla sotto la ruota? In verità la Vita scorre turbinando, confusa e vasta, creando la vena sce.ne.lata dell'uomo ' e della foglia, per proprio pru;sagglo; un'ombra gettata e sparite. prlma che possiamo determinarla. Oh ::i.scolta,perchè II silenzio non è deserto. Imita la maestà degli alberi che non dicono parola della loro estasi. me. solo respirano ampiamente la brezza luminosa. D. H. LA\VRENCE (Traduzione dl Piero Nardi> VENEZIANE DOMENICA 7 SITTEMBRE 1952 AliT0BIOGRAFIA DELI.O «STILE JOU\'ET» )f ILTEATRO- E' DONO DI SE' uno , sty e ouvet. •· Tale stile trovò più pieelse af!ennazlonl nell'ambito del success.lvo mo– vimento teatrale del e Cartel • cui Jouvet diede vite. assieme ad alcune tra le personalità più slJtnlflcatlve della scena rancese: ou1- eredl e oontl– nuatorl delle teorie nuove di Cooeau. La funz.lone di t.ou \5 Jouvel In seno e. questi preci.si movi– menti culturali di cui si ~ bre– vemente parlato. e ln genere nella vita t.eatrale contempo– ranea, si pub ogstl, cercare di definire. dooo aver letto di quelle. attività lr ultime con· elusive pa~ne. E può esser.et hl questo t.en.t,atlvo, ttt Jume e di aiuto, la 1ettur11di un pie• colo volume: eE~ut.e. mon a– ml >, quul une. confegslone, In li deiindùsi specchiano 11ella l guna e dom:e dl 1W9otn. lriyoko ltaurio eoNtltulto uu 11u99e11th,u e 1111oa,l11slmo l11eoutro per li pùl, leo inte1•110:lonale dl Ve.rie:la • IJrio 111011tr•o con n1oltl 11e::l 111•e:lo11l a Pala::o Gra1111 ru.r.c! ~di.pre&e)ltare cosi tardi: yamiJ\te .slmlle tplttore che da un"~!l\omento ,all'«ltro potrà. J\UCBtte alla fania. • Non po· ~~P • 1~u;:ste sl~nì'.ri~~reco~= f~·'dhno.n!averlo,&aputo o ,~i?1cof)069ere prime., _.M~i~p?tio~lgtni~/tof:~~ ~ suol' ten'lt:!D, tu precocissimo; 1U.!'d~U imnhg,fovanlll conce· p\ -va .ste:t.ele' che stuplsoono per li ,J>O:SSè~o deI·mt!ZZl cosi pre· sto raggiunto. Da rlcordare frtt ffloite·,&Ure ,quel itrande rllrat.– to fdel PtlOre di Ront.a, fatto a ctroa, 25 anni. figura Intera lnì.,;,ledl,•:saldamente costruita e coh stile, vl\'a, espressiva, di C\11 s_embre~ capace solo un maturo j,lttore. Ma questa abL t1f.à1,non.di.viene mal' virtuosi• =:1\i¼~\~';,.:,t:hS.~:i~em:rù e&~eti.te.e sottile Non cedere •~t•n~a · facilità lnlz..le.Je.an'Zl mottlfh!arla quasi a beneficio d'UQ ~renne rinnovarsi. ml setnbr,ai tra bp()Sltlvl 'Indizi del– le ·lue doti nath•e. · Pur, nulrlta,deil' ltTlpresslonl. aino)fradcese, Ja plltura di Gor– dlglanl •resla puramente ita:11.i· na,.!:tàl,ora antl toscana: e ogni ~!~~t::,1-~~ve=zar,~\a~ mirne:altrJ. s 1 1m.~onta del suo éaràtt,ere.:. •Eill trascorre lnco– lum~, ,in ,mezzo 1 alle tumultuose upe'tlenae ,di q~stl ultimi pe• rlcw:U: ,ma è proprio un esem– plo.-;vt<lere come eMe agiscano vltalment.e In"lui per cui la' sul\ pittura solitarie. e .personalt.s. Alm'a, .fespira. !'e.ria' di questi cloml, c:çm'è• nlturale che 11le.. GòÌ'dlgtan1 non.•he. tregul\: della isba intensa ricerca, seb• behc .e~rtssloné-. dlun proprio m8ndo tln'terlore, non ~ facile f~~:-rer1,;~.:::~ i~ ~=t~1~ lnd)"1'fua1e:•C(Orlglnale. quello . ~ibliòteca Gino Bianco ~ . l • ' • di MASSIMO FRANCIOSA

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