Fiera Letteraria - Anno VII - n. 11 - 16 marzo 1952

Pag. 6 A."-USICA A RO,'\..-'\.A * ·Clandel ioff nenza ~lilhand "Claudel mi aveva indicato in quale nw,nenlo desi– derava che la musica intervenisse nella tra_f!,edia,, di EMILIA ZANE'!TI LA FIERA LtTTERARI.-\ NOVE ARTISTI TRENTINI Non provinciali a Cortina Senso delle erc,naehe 11el 1ia1101•a1110 tli Valseeel1i e A11ollo11io Bibf'oteca- Gino Bianco di c;1us1,,pp,.: l\'IAHCHIOHI ob!.ett.v! grad. tt: V tali gua.r– M a C!Zrra, Ro&st a Ca.forati, Argan a Ma:a. Ar('Jlngeh a Dc P131.;, u sottoscritto a Sol.· dat. Il panorama si c0mµleta co1t le 1110.strc d Wright, di Caravaggio, dc! Tiepolo, dei Veccilro e de:!c ~culture li– gnee della Camp!Zma 1otUmo tl saggio del Bo.orma),· co fll1113 µ.u d.scu.,.s dcll"a,mo, co11 l'opera di Mrau;ur.,sky e con la cou /u.sa , Tric,rna/c >, co1t ,e archttctturc e talvabi– li, de!l ai111ata, S1)e3SO $Ot:er– cltiatc da.1' .11vad.e1i.tc c d:!iz a Non poteva mancare 11cmmc- 110 u•1 ma::o cU poc.sic, di Qua~imodo, li«.1. Gatto, Sc– rcui, Parro11cld, Ore/li Ba~.1a- 111 e, tra 1c Jnt belle, d.i Mo11- talc e dt Saba •• Pett 1 rouo ,J. c·c u,i ricorda d! Mod.gli a– ni. piuito~to ac:ito, tracciato da. Bucc1; e ci 50110 lettere dalla prouino a e r1tagl• di g.onia.li , inco!tatl ili u11 al– bum per col!e:iontJh dt sto– r1el!c .sul,a v la art!sL ca 111 lla!la. Il .s-enJo dc.li.e oronache è sempre lo .stes:o, perch.i t U• tlga,~tt n_on cambiano; ma la pCT$IStc,1;;:3 dt UII acida pole• 111.caco11tro l'arte moderna è. u.n fenomeno p utlosto curio– so d.l ottu.slta mtcllettuale. Ma!allia. cro,uca, e ta11to /JIÙ ruVco.a, tn quanto fa parlare taluno dall'alto delle pira11u– <li del gc,L o r ~cntito e su– blimc. Alle uOCI ,.•pirate de– gli irltoccabm, si u11t.sccIl co– ro d~ beceri, , quali t1rcrno ai prcnu, Trl.ste spettacolo d'irreparabUI d-::cadw:ie e di equ.1voc1moraif.sml. Più sott1U e ma ·g11c le dl– .sc11.1.s oiu drg/1 .storici sulle o– pere da attriburre o da to• gllere al Caravaggio e alla .sua cerclua; p u /Jacl/tche qucl!c .1u 1 'c opere dt G;am– battista da asscg11are l11vece a Gla11domc1L.COTiepolo. Il cam,,o e divi.so da sim– patie e a,itiprzt·e, che rfliela- 110 agli tg11ari del .. tc.mpera– mc,iti, dom 11at/ dalle pa.s– slon:; degli e stonc. ar::illf, vigorosi, sangutg,u e mg u.1t1, an:.1chc ch.us • n.cgli studi e 11ct'c b!blio"eclt.e a Jar la pl"r– te dt1 le!r. u111an1,SU. l'lr.giu– sttzia e utile ta:ora, perclte dal!' in ~lustiz.fa nascono le rca.::011i dei d1/cn..sor1,nuov, stvdi e 11uave 1ndog1111, che allargano la conoscenza del– l'arte. Gli e storic~l > .1anno fa. re davvero delle polem-che u– tili. Il e Par1oram.a, di Val.tee. clu e Apollonia c11umera a11. che la ,n/mita .1crie delle mo– stre pcrso,wli in Ilalia, no11- chc delle mo&trc con premi. Non po.,.sonod·rc gli art.stl dl cs&ere /aJc1at1 nc'.lombra dal– la so/1t<J. e cricca · degli arri• 11ati: no11 r1ma11gono11asco.ste I~l:' 1 ~~~ 0 ;~!d~i°! 1 d!11•; 1 t~~= cr.tlca degli orti.sti. Nemmeno uria. E i11 quanto alla sommo dei prcnif. faccia il calcolo per noi u.,1 ragiowcrc, ti cal– co'o d:I ml/Ioni d strlblLltl da cntt e privati agli artl.sti tta. lla11I. Non ci vengano a dtrc che v,cmi so,10 dati soUanto af rapprc\e1ttautf delle e ten– d.c1.;.emoa~rne . : fior di 11u- 1!01i! /1nts~ono ·mpa.rzialmcn. te nelle ta.1c1te di lutti, acca– dem:'.ci o ata11guard!.st1. E coi mtlio11, n.el giro vorticoso del– la fortuna, crescono tn su- pcrbfa per la no.,tra danna– :ilone d.t crlt:ci. Venga U ra– gioniere a fa.re le wmme; e vedremo chi avrà il diritto d1 protestare. Dutge11ti /ilio aUo .scrupo– lo, Va/secchi e A1101lonf 0 11a,t- :80 °~{~~:go 1 'Juf:;~u~n.% 1 bf~r~~ graf a delle pubb!ica~ion1 del mese, dei periodici artistici e letterari, no11cllt u11a scelta Ulumillato. dei miglior~ artico. li appar.sf .sul quotidiani. CIie cosa vo;ete di piil? Il i bro è bc11e 1111pagmato, ben stampato, scn~a refusi: una vera man,ia. per 110i elle .1pcs– so .1iamo•cO.Jtrctli a seminare ccnthiala di croci a,Uurre sul. le pagi11e .spropo.sitate del li– br: mOdcrni. t;· un libro da conJcrvarc; u,i libro che vorrei pote~ .sfo– gliare fra Ci11quant'a11n1, col mcdc.1lmo gusto e/te ho oggi per i libri del primo Nove– cento. SI potrà $COpr1r-vf 11 JCn&o del tempo? Arri.schlo una pro/c:la al/cnnatioo. Cost 1 11ostri nipoti i:edra,ino r,11 uo. lllilli df .ogg 1 , le figure di og~ g1, .!periamo, con un pO' dt umana .sfm.pat•a., GIUSErPE l\lARCRIORl Domenica ! 6 marzo I95! I LEONOR FJNl MOSTRE 'l'RIES'l'JNE Leonor Fini L A pili im._portan!c manifestazione artUtica trfl:st!M durante 1l nu=u di febbraio è :senzadubbio la mo.1tr4 d1 Leo,wr Fini, alle.stil.a all.4 GaUeria e Ca..sanu.o– oo :i,; e non e certo da dire che l'intere$$e per tau mo.1tra Eia minore :solo perché invece di una .serie di quadri 11 olio - nei quali la Fini, come t noto, cc«lle e.eta cui e al/fdata la cclebritli di qut.$la pittrice argcnllna-tritsti– na-parigina nelle tcndenu :surrealiste dell'arte contem– poranea -, .10110 dati esposti numcrQ!i di.segni in b1an.– conero e colorati, diver:si abboZ<:i ed e mipre.uioni,., a penna ed alcuni .schizzi per balletti e corcogra./ie. Infatti, pure quc.sla attività minore giova a penetrare nel mondo orti.stico della Fini ed a conrrolla,re, in altra sede, la cocre11.ut d ei suoi spu11H fantastici e delle sue e occa.sio– ni > e la piena adere1u:a c.,preu,va del ,uo linguaggio. Tanto più che un·arti.tta, quale t la, Fini, l.n cut la per– fezione dtsegnatEva, la sicurezza della linea e del tratto di colore, quella, in.somma. che li può dire la prepara;;ione tecnico - accademica. hanno gra.n µarte, meglfo di altri mo,tra, appu11to, nella sua produzione bouetti.sUca e, comunque, marginale, la propria originale capacita e rie,ca a pre.se11tare,come in compendio e In nuce. alcuni dei d.ocum.enli tipici della sua visitine estetica. Quale .sia il 111011do della Fini, lq criti.:a ha spe.uo cd a,iche acuta1Fiente chiarito; da parte nostra, pu.r te– nendo conto di quanto è ~tato .scritto da. altri e da.U. disparita di co11clu.tio11i cui gli &tu.dio.sisono giunti, dire– mo eh.ela no.stra pittrice. traendo le mos.se da.ll' esperiemt1 .surrealista, ha .saputo crear.si u11mot«to di libem e, sog– glun,giamo. perver.sa e demoniaca 1m.maginoz1one, non privo di .sottili allu.sio11i ps1canalft!che, di comptacenu .snobl.&tlche,di COIP~picazlonlonirico-/erino-.1ess1wli e, in– fine, di preziosi ricltia.ml letterart. Ho parlato di mondo pervertilo e di fiori avveltmati; eppure, ,iel c,uo della Fi11i, $Orebbc fuori luogo /a.r i,tsa:re p0lemfca.mc11te o morall.sticamc'ltC tali caraUcri sulla valutazione cstctiea rn ..,e,uo .stretto del/a .sua pittura. In primo luogo perch.e quel mo11do, che da. circa u.n ven– tc,rnio è elaborato e svolto i1t un COIPtp!c,uo di opere sin– golarmente ricco e co.spicuo. ad onta di certe sue estreme punte c.stetizzantl e narcinf.!tichc. e dalla Fini pro/on– da,nente scnt.lto e .10!/erto come .suo, con un .1pietala e, cruda. .1inccritli; e poi perchc. la tematica pittorica dcllG Fhti, nei suoi è.siti pllt pieni di .soJta,1:iaumana, cl a.I.fa– scino e ci .sgomenta in.sie,ne con un pauroso .subco.sciente, che no,t o.slamo neppure confe.s.,ore a noi .ste.s.,ì,cd ha. perciò un valore potente di denunzia e di documento e&ì– .1te,ufalc. In tai modo. prodigirua.mc11te, il .surreall.!mo tkl/a. Fhli perde ogni a.,trattezut e diventa .scoprimento d'una pili. uera ed foti.ma realtcì, attraverso U linguaggio supremo dell'arte, della nostra autrice U$alo con una. fiducia ferma e a,soluta, che monca, o .fi avverte .solo di rado, 11ef prate112io.1f pa.stlcci allegorici - simboliuanU di Max Ern$t e riegll acrobatici cd ermetici vlrtuo.stsmt formali d1 Tanguy. Ora. C appu11to quato fatto elle va o.sscrvoto, a pro. po.silo dell'opera de!la Fini; la quale, nelle .1uc cose ,nf. glforl, rie.1cea .1volgere i .suoi te'1ii hi una hu:on/ondlbile. maniera di poesia; In w1a poe&ia piena di alacrità e le.vita. Inventivo, nella quale f medesimi e mostri, e gli e in– cubi> e gli e orrori> Ji tramuta.110 in miti /anta..sUci o In. .strane. inedite creature di mondi spenti e ignoti, e pure gravidi d'u,1 peso d'unurnita, a.uai rilevante, anche se, talora, di difficile e problematica lettura. E', arut. proprio .sii/atta poe.fia elle decanta in si l'aria mal.sana e vizio.sa di cui 1)arlavo e la ri..tcatta e pu.rl/lca ncll'e/11· cacia del tratto e nell"illu.sfrttà del colore. La .spietato de– nuncia dcll'l11co,ucio si tramuta per questa. via In un canto ricco di linfe. di echi e di allu.fioni. cifrate o sco– perte; e la parabola. della clamoroso e di.!cu.1.saavven– tura del 3urrealù:mo pittorico ha, in quc.sla artl.&ta, la sua mani/e.stazione piU degna e liricamente piri: alta. • Se questi pos.sonodirsi i caratteri /onda.n1c11talldella pittura di Leonor Fini. dobbiamo dire che tali caratttri si ritrovano lart,a.me11te no.Ila 11U:>$lra triestina. sia ncll, c11igmatfchc Srtngl - tra cui prediligiamo quella in bian~ conc,·o -, sia 11clla testa femminile dai cape.li .fcrpcn– tinl di Mcdu.sa, dfacgno acquerellato in g1a/loverde dt grande polc11za tragico-ipnotica; sia nel profilo nwschile in. grigiobruno, 011-de ema,ta un se,uo di allucmazlone ~ di chtu..sa follia; .sfa. infine, nei bozzetti per ll balletto Lcs demol~lles M la nult, ini1trontoti ad una .1orta di scltecc,1le.~ca grazia e ad una 1t {tuo.sa e morbida c.1.1en– :i1alltO di linea. elle fa done11t1«.arc il particolare con.– turbante delle donne - oatto. hiln.clu.stone, neU'cspo.1i• ~1011c di Trieste c·t tutta Lcon Fini, come /anta.sfa • come poetica. come tcc11fcd-c con PQC,$ia; con i pregi e fn,i:f,mc co,i f limiti della sua a e, URUKO MAIER LCOXOR FINI: ruu-att.o d.1 Ju.n 06nd

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