Fiera Letteraria - Anno VI - n. 43 - 11 novembre 1951

J'ag. 4 bella ~r tuo. Più tardi, nel teu,ucclo. upett<'lndo Il son– no, sffondav1,no il pensie– ro. come una sonda. nei caos dell11.memoria: si sforzavrtno di t.!rarne fuori Qualche mo– mento dennllo, preciso. di annodare del nu. di tessere una storia; si sentivano con– sumare In Quello srorzo pe– no.so : e QUP.lcuno,certo, plan– zevs. Qualcuno venne a plans:e– re, di ;-!orno, nella mia stan– zetta 347: non ne poteva più, non reggeva Più. ave\11'1. blso– ino di sfogare Il suo tor– mento stg-reto di solitudine tfa le braccfa di uno che si trov,ay<'I ad essl're. un poco, Il . padre confessore di Quel J;Tan com•ento di novizi. Poi riprendevo a dlscut~re e a sorridere In giro; o n.ndRva. tempo permettendo, a fllre 1: tifo per la .squadra di calcio del suo alberp:o. m R"locato– re numero uno era. come non ricordarlo?. Il terzino Vacca.– -o"3; e, QUAndo entrava lui .n campo lo snlutava con un :nunenso mus:-glto...). Questa fu la soft'crenz.a del miei glo\·anl amici: che non \ uol essere paragonata, si capisce, a quella. ben Altrl– ment.1 crudele, dei deport.Atl e del prigionieri; ma che fu pur una prova morale a.ss11.l dura. C'era anche Il suo buono. U· suo bene, ln Quella. soffe– renza. La perditi\ della JlbertA so– ciale rest.!tulv!\ al più forti n stnso ,. n gusto della. H– ber~ lnt#-rna, la piena au– tonomia dello spirito: men– tre la solitudine Il obbligavi\ A. riportarsi su se stessi. a trarre da .sè .rnll. dRIIR pro– ;,rla. anlma. tutto li nutr!- LA FIERA LETTERARIA L'AL 1 1 llO .V EllSANTE DEL Per 1ara 1uu110 ,... ,.,.U,ile co,rae Vflleri è P"""ibile 1111.tri,•d ,li quella poe#la clte proure,11,mc 11el.l,a tn1di:io11e, e 11ora perdere di "fstta l'fllt,•o ,li,.cu""" .,e,•sfl11fe dellta c1•eu:io11e llriefl, che è q11ello dei1U e,•meticl e tlellri lo,•o 1wlemic,a Domenica 11 Novembre 1951 ALCUNI GIUDIZl SULLO SCRITTORE :n'!nto per l'anima. Impara- I .. a.no a conoscersi. Ad Appro- U N IPOTETICO lettore cli ADRIANO GUEHRINl sto fisico e metafisico paesé""· dlce nella Introduzione alla sua • Guida sentimentale dl Ven~la ,. Certo, ne.s.suno me· gJ',o di lui. fin dal suol primi versi, ha saputo tare di unR lirica un dlplnlo, della paro!:\ up tocco di colore. :~ndlrsl. a possedersi. a con- eh~ a.prlss! per CMo Il •·1vtre Intimamente con se primo numero del cCon- modernls.slma. Vogliamo allo· ra rorse rlaprlre una polemi– ca, una Quest1one ormai st.an • tla anche se Irrisolta? No, troppe \'CCI autorevoli ne ha.i– no parlato a lungo, specie dalla rh1e della guerra In poi. SI tratt.a. solo cU comprende· re Il e caso Va.lerl•• di com– prendere un fenomeno o~gl uro. tipico di una sltua1.lone. .:t!ssl-. vlvlum • di quest'anno, tro\'e- Ed anche a convivere con rebbe un ben documentato .-;'.! altri. PPrehè. lassù. non s 3 gg10 di Luc,ano Serra, do- a\·evano più luogo I cont.rn. - ~rd:rl~d;r~ao~:: ~f"~~: ttl di interessi, di amb!zlo- do dal rancrazl) che II poeta nl. di vanità: le relazioni e uno del pochi • che ane01a d'affetto nascevano pure da riescono A flrad',re al comun! ,Oi'OJ sottlntf'SO o /lallnteso. lettori colti, e a non dlsplace– lmmunl da calcolo. determl- re al p!ìt ramnatl cd cspcr– ..nate soltanto dalla semplice ti•· Forse quel lettore. anche s.mpatla umana: e le ami- se non conosce~e V1:1-1eri, Jcg-– ,clzle s'impref:nAvano natu- serebbe d'un !lato, per sape– ralment!' dl t,ir,nernz..'\ trater- re 1 ch\ sia quella • rua avb ... _na. Molti di quel giovani e qual sia II sei;-reto di un rl– banno t1.ppn·so cosi eh~ cosa sultato OJ[gl cwl difficile: .,·uol dire. \"eramente. volf'l'SI gradire alla comune persona bene tra uomini: e saran tor- colta e non dispiacere ai raf· Intanto, che Il tatto si ve– rifichi, è tuor di dubbio. L:'1 poesia del Valer! p~aee alla maestrina Ingenua e al crlt•ico scaarlto, e se Il suo pubbllco non è co~I numeroso come quello di un Pa:i.col! o di un :~:~~e a~,t ~~:r~~t~~~ ~~nc:r~ t'i$i~ 1 o Infatti al centro :te! vtllo più pronto a capire gli ~~~=m~uf/ 1 ~a scc:1\t~~t ~:;~ :~fon~~ez~~ t~c~;r n~J. 1 ·c1~ vlllu;1ml e barbarici. a.mano ~hlaa ~:~a() ~~fb'ri~~-oV~ altri cervelli. Tanto è vero può rla55umere ln due pa:-o– Chc non c'è male che non le: rapporto tra autori e pub- porti un bene, E viceversa, ~~!rea°:" tftÒ e~~~ c'oi~v~~~ e;~ che è lo stesso - potrebbe a– verlo, cioè 11 pubblico è ln 8Tado di apprez.zarlo. ,purtroppo. ~trettamente un rludizlo sulla DIEGO \'ALERI VltLllt.\ steMa della poesia. Non cosi per qu11~1 tutti gli altri poeti contemporanei, o– ratori senza uditorio. P'ate-vol Valeri e la critica Olea:o Valer!. Prtm!o Nova-ro 1943, è nato ~'E1o1,edi .Sacco Il J.2) i'!ntalo 1881. Ha pub– blicato In volume: ' ,Uea,1,1:ino , Nicol a (Trad.>, ~mano 1921. Pot.ti Jronct.li del "o.stro tl!mpo, Mi- lano 1924. Ariel,, Milano 1925. .Vontatgnt, Roma, 1926. Il campanellhlo, Torino 1928. Soregina, Venezia 1928. Po1!.s1e v~hle e nuovt.. Milano 1930. 1934, 1939. Mirella, (Trad.l. Torino 1930. Fantasie veneziane, l\.1llano 1934 e 1'142. La &ignora Bovar11 (Trad.J, Milano 1938. Sehtrio e /male, M.llano 1937. Sa!7gi e note di letteratura francesi! mo– d!rna, Firenze 1941. Guida ,,.ntlmt.ntalt. di Vtnerla, Pado- va. 1942. Tempo cht. muore, Milano 1942, Il ro.u:o t il nero di Sten.dhal, :,.mano, 1946. Tacct.Uno sviiuro, Milano 1946. Terio ten~po, Milano 1950. * :s AREBBE, per U no.stra caro Dfego ·va- lert, troppo lu11.go di.scor.!o riandar, alle orzgmt e alle i:arle parentele delle qualf ,·t valso 11e/ cor.so della sua vita lflt– vrar1a. Voleri, occorre dirlo?, t un uomo conthiuamentt. in marcia, ogni sua poesia t .!tata Jtmpre una partenza, come un pcu– sagg/o, come un arrivo, e non è a dire come g/f abb:0110 g•ovato certi motivi e certe e/– Ju.slont, crrll rtch/aml e modelli cht In luf ha,rno ttruro luogo talora a rivelaiione. Ma dote, comunque, troveremo scrittore ' pl11 ... aiiarch'co (Valeri, per carità, non ml /rain',ndal di lui? Intimismo post-parnas– s ano e m1presslonismo to.sca,10, sen,ualltà ·dann.u,a'rina e crep1ucolcirilmo alla mari– nomorertt. poes•a pura cd. ermet.smo quel tanto che biuti a non dimostrarsi contro corrente ...., ma non ; mal stato in lui un nbl>a11do110 totale a que.sta o quella scuola. Sempre, ir.vec~. alla ricerca delfe.tpreulone piu onesta e più trasparente. pi1ì inllma– mtnte esatta alla sua inteni one, Diego Va– Ieri ha .!/rondato la sua_ poesia. del troppo e de!l'bwtile da11dole l'impronta autentica. J1tlla 1ua at1ima sentimentale come della sua graz 1a trtpfda e nostalgica. l rllrggere oggi tu~te le me cose non pouo non ripemrare ai giorni In cui quelle .tue delfcateu, /uron lei.te con .!aporc di 11ov1- tà. F. .!embra che sia pa,sato ta11to tempo, che cost lontano sia quel g,orno. Oggi che siam giunti al Terzo tempo, a guardarci in:– . d etro p.ossiC'lmo già ria.nnodar le /Ila, già Jar la storia delle sue e.tperienie poetiche: poe– s'e nuove. glcì inclini a modi nuovi, armo– n'osi sempre , mu.sicaliuilni ne.Ila moderna modulaz:one del ver.to, che danr10 l'imagine /elfce e fresca dt suoxi e colori u:hietta– mente valerfanl al di Id dr ogni co11tamlna– z!one e di ogni maniera. F'ra I primi, se 11011il primo, credo sia stuto Pietro Nardi a intereuar.ti di lui (a curarne, anil, la .ttampa de.I suo primo. volu– me di ver.s!J nel volume • Nòvecenh.rmo, (Mllo110, Unita,. 1926, pp. 115-140): è un ar– t.colo clu 11t-erlla un'atte11ta lettura per Il modo come lo scrittore vede il poeta e ne illumina fl ienso e I caratteri de.Ila ,ua arte in. un quadro veramente suggntivo di te– .!tlmonia.11ie poetiche. Del Nardi ricorderemo ancht altri scritti: in • Ll"OMrdo •• 1929, pp. 184-186; nell'• lta/fa Letteraria,, 1930. n. 37. Ma già A.I/redo Galletti avell1l parlato . a lungo in un elzeviro dtl .. Giornale d'lta– Ua, (4 Jebbraio l925J, di Arlele. Intorno a quegli anni comparvero gli articoli di Pietro Vetro (La poe.sla di Diego Valerl in • A.rie Jascl.!ta •· 1927, pp. Gl 62J; df Luigi Tonelli; nel • Giornale dt Politica e di LeUtratrira • d"'l giugno-luglio 1929, pp. 628-633; di Carlo Calcaterra in e Convivium ,, del mar::o-apri– le 1929, p'.r,. 161•179; di Camrllo Pclliuf ne e Le Lettere italiane del nostro secolo•, (Mi– lano, Libreria d·1talia. 1929. p, 160; • ... La 1 ua poe.tfa ricorda un poco l'lntlmlsmo Jran– ct&e del gruppo post-parnauiano. e un J)O· co... i coslddti •crepuscolari• italiani e gli impre.u:ionisti tc»cani dtl periodo /uturi&ta. Ma reca, a dl!Jerenza da quegli altri, ,in pi– glio ,uo carattenst1co, familiare e bOnarlo, una /actlità che argutamc11te nasconde Il la- tlO~on~::r!~~ u;: :f~~~c::: f.~~j~-;,-•j; Pie- tro Panc•azf nel Corriere dello ura, 14 ol• tobre 1930. fII poeta. Diego Valer!: e in , Scr ttorl del NO'Vccento .. , Barf, 1934, a pp. 148•154: P~sie vtcchle e nuove di D. V.); iblioteca r di Benvenuto Lt3taro (Valer! e Il suo ulti– mo llbro di poe.sla) In • Convtvfutn ». 1930 k~'r1~~-~!r!fl:r ~j!~~ vzy~J~~~) e 1~;'J,~'/t~11~ che .terfve -., ottobri! 1930, pp. 309·310, dt Al– berto Neppl (~ L!r1che di O. V. nella e Stir– pe•· dicembre 1930/; df Glu&f'ppe Longo In • Apts -. 1 di Palermo, 1930, JJp. 38-40 (su Poe– sie vecchie e nuo,·e,. E vcda&i unche, Jra I piu no<evolf, E. B~vilacqua, D. V.. in e Le Tre Ver.ezie,. del dicemòre UJl: M. Val11l- 111lpli, La poe-,;la. di D. V., e Pega.so .., del Jehbrrifo 19JI, pp. 22H-Z3'1; .M. Daz::I, POt'.slc vecchie e nuo,,e, • Ateneo vr11eto ». aprile 1933; F. FaUorcllo, D. V., e Rivista Ltttera– ria •• febbraio 1933. pp. 27-28; N. Ba,agiola, D. V., e Nene ZUrchcr Zeitung •· Z ,ettembre 1934: S. Branti, Fantasie dl V., in c ltal'a Lttterarta • 1934, 30 e G. Lo Curiio Fanta– sie veneziane di D. V., In e Giornale di Si– cilia-., 21 giugno 1934, sulle prose. In quello ~feuo anni,o appo.re !n Francia uno scritto di L. Portier f• Revuc de l'Unlversité dc L11011 -.). /ebbra 1 o 1934. pp. '11-87, sulle l1rlcht. Critica qua.si un,rnimc ,id giudicar, Il poeta, nel fermar.si sulla sua .sen.slbllftd, sul– l'cquilfbrio del ,entimentl, ,ulla ca;,acitn e.tpre.tSlva, rlvelat/$1 di anno ht a11no df più .ttcura maturità, di pfu vario inlcreue, pronto questi a dir che il poeta JlO&Sadalla malin– conia al rfmpfnnto, quello dal sorrl.to all'ar– guiia, e chi parla di colloq11io scopC'rto e di .scoperta con/e.u:font e chi di .ttanchez::e, di adattamenti, di eccessi :ti tono e di colore che to!r,0110alle .sue lfr!cl1e i11tcn.t1ta, mi.!11ra, armonia: turti co11cordl pcr6. come t\ gi11- .tto, nel sottol neare la .t1H1 vc11a .mpic11tc. la &ua tendc.11::aa Interpretare i.tta11li o ntmo– .t/ere. Gli è clic Voleri, lo .t1nagato Va/eri di ucnl'a11ni /a, è rima#o ,emprc lo stc.uo , l'uomo dc/ sentimenti s/11mat1, della poc.tla un po' cantante, vool/0,,1 d1 colori. 110etadtl– la nn.stalg,a e dcll'accomto sorridere. Sono dtl •3,1 a11cl1e le J)agl11c di Dt Robertis (M1 Fant:'1!,.leven<"1.inne: poi raccolte nel vohm1e • Scrl!tori del Not,tcn::, . Lr /lforrnit.r, U941i) tU crll 1101la pena /ennarc qu,.ste ct– tailoni: • ....Se Valcrl 11011 cl dli u11a pot,la - poesia e una prota - prosa, 1110 ,erivc co,e che hcnwo 11Joro pregio, /anno /e.!ta (o u11a malinconica /e&taJ: che è mal, e cht, .tlpr.iflca l'arte sua? ~ Colore, benedizione di Dio» sta .scritto a rrn certo luoqo di questo libretro: e .10110 parole non dette a caso, ma nate dli. una ragione e u11acommo::·one eh~ le fanno r/11elalr1cl. CIie ,orta di colore, du11- q11t? Colore che fermenta der1tro c .ti tradu– ce m Immagini? No. Colore chc ,tcoppia In .sticentcrle. /1/a e /il d1 logica e si raggela in meta/ore lirate fino all'a.!surdo? No. D'una fantasia Janci1dla, o d'rm,1 /anta.tfa .!tanca? Nasce e .ti detennina co;-1 la potenza d'un .tlmbolo; o è p1uo abbellimc11to che con.tumn se steuo7 lo lo dirti, se dir .ti potetsc, un colore orecchialo dalle tauole de! p1tlorL u11 colo– re di rima11do. con i modi propri della pit– tura. an::i della tecnica pittorica, toni, :zone, concordan;z~ e. anche, dlscordnnu, una pro– spettiva /ondata .!lfl più o meno tcnue (non sul p/11o meno /orte): gioco /abili1.t1mo, che erta come un alone mulet:ole intorno e, qual– che voltn, darl'bb( a divtdere vlrtil inventloa e /anta,Ea .... >. Una bìbliogra/ia critica dtll"opera di Vo– leri potrebbc /Or(C, anche /mir qu!. D'ora fnna11.:zi I crllicf non faranno che ricalcar le Jtcue /rasi, glf steui gludh1. Tuttavia, nella qià va.tta .terie di Jcrittl szd poeta che, Bnr– . gellini. nel suo •Novecento• chiama dolce– ~ognanle ca11tore di delicati accenti, p1ttort di quadretti gentili nella lor gracile tonalità crl"pu.scolart, potremo .!ceglitre. a parte le me.s.te a punto di F. Llora e del povero Sllv'o Bcnco, rorticolo df M. Ro!Jtrto::::, .fullu Gu1dn. ~entlmentnle di Vcne1ln. ili e Scrittori 1talia– t1i contem,poranel• (Milano. Leonardo, 1912): di Monara Valgim1gll in e Uomini t &crittorl del mio tempo-. (F1re11::e,San:10111,1943); di E. Bigi, ,u Tcn.o tempo, ir. • Saggi di uma– nismo cri.ttiano • (2, giugno 1950}; t, srm– pre ltt quc.!t'11ltm10 volume, di Valerio Vol– pini <D,ego Vnleri poeta senza storiai nella • Fiera Ldttroria • del 6 agosto 1950; di A.r.– naldo Boce/11 lL'n.ltro versanti!) nel • ,\fon– do• del 3 .tettembre 1950: di N. F. Cimmino in e Idea• del lO .ttttembrt' 1950: di L. Serra In e Co11v:V1um •• ge11naJo 1951. E ueda,I an– che Diep:o Vnlerl r le cre1.ture di Rticlne, di P• .Marino Puz.:::olia, nella e Fiera Lettera• ria• del 4 Jtbbrafo ancllt del "SI, t, J)trcht no? la paginetta che A.nd~ ca Sorrentino dt· dica al poeta ntl suo volu1~1e • Il frammenti– smo nella letteratura 1tat1ana dd Novecen.– to • (Roma, Az. Ed. lt., 1950,p. 196). RESZO FRATTAROLO :> Bianco .stessi la prova, come l'hA b.t• ta. chi scrive. Wggete prlma alcune liriche d! Montale ad una giovane maestra: saran– no scarsamente appreuate: poi alcune di Valer!: saranno accolte In ben alLro modo. So bene che deve essere cosi: Montale è troppo più lontano dal gwto femminile. Ma n determinare 1a diversità di reazione Intervengono altre cause. che sono poi le sciite, enunciabili 1n un:1 sola pnro– la: dlff!colti\; dlrrlcoltà d'In– tendere le prime llrlche; dlf– Jicolt.à di sentire, col solo aht– to della pagina, ciò che vi è stll.Lotradotto_ Solo l'élite- del tecnici (per dir cosi) della poesia, non avverte questa dlfMcoltà. Ho fatto Il nome di Eugenio Montale, perché gli e 0~1 di seppia » sono senza dubbio un grande libro di poe– sia; slcchè, se 11 discorso vn– Je per lui. vale tanto !f.ù per tutti gli nitri: I S!nl~p:nlll, I De Libero, I Carrierl, ecc. Orbene. per tornare a noi, come ma1 QUC)'ta spiacevole futtura tra tecnici e pubblico non si verirlcn nel CMO del Valer!? Se rosse po.sslblle ren– dersene conto, aVTemmo e– splorato un caso lnt.ere-".Sl'lnte e nello stes.w tempo cl sarem– mo avvicinati al punto foca– le di un p:rave problem11..Per· chè insomma. la ti-a.ttura. tra tecnici e pubblico non è solo ,. -p111.ce, •ole, ma grave, e mi– naccia - ripeto - Ja vitali– tà di una cultura. Amaldo Bocelll. a proposito del Valeri, In un articolo su e Il Mondo• di circa un an– no fa. lntltol11to e L'altro ver· sante-.. hR un'lmmai;clne fe– lice. Paragona Il nootro Par– naso a un monte con due ver– AAntl: l'uno e li P'lil coltiva– to, II più ricco mnltrrndo !a su11.apJ)arente sterilità, quel– lo che si i;.uol dertnlre • e:-– metlco »: l'altro e da alcuni p:uardato con di.sdegno, quello della poesia dn.l modi tradi– zionali. dal linguaggio chis· ro •· Per lui Valer! 3ta senz'al– tro su questo :;ceondo \'Crsan– te: ma tutto l 'n.rt !colo tende poi a dimostrare che Il ettm– mlno del poet.a. è stato e \ter– so l'aura, se non proJ)rlo ver– so I connnl, dell'opposto do– minio». Il Bocelll (che discor– re dell'ultimo libro del Vnle– rl, • Terzo Tempo•· Monda– dori, 1950) accentua voluLa– mente I pretesi eltrnentl e nuovi» della ))()('~Invaleria– na, quelli che l'avvicinereb– bero all'aurn della p<.>es\a ... -o– slddett.'l ermetica o purn: ele– menti formali: un JlngW"lgglo condensato, depurato, sugge– stivo. Il Vnleri st.esso. lntlto· lnndo eTcr1-0 Tempo• In sua r:tccolt...'\,gli hn forse voluto dar ragione ln n.nl~ CIJ)O. Cosi per la musica. Non so– lo ha provato, fin da e Cri– salide» 0919>. a rendere con le parole Chopin e Oebus.sy, mn sempre JRmuslcallt.'\, sen– S"lb!ll.sslmn,attenta, ottenuta nttrnverso un snplcnt.e gluoco di accenti e di rime, è sU\t..'l la carntterl!llcn del suo verso Lo i;t~so Infine bls01tntt.di · re. magari contro I c1·1t1cl per quell'altro elemento che è'stn– to cont1ldernto una conquL'lt..'l dell'ultimo Valer!, o,;.'lln l'ln- ~~0:1;~• ~p~l~s;~ t~~~:z:Ì:' conquista. per 1111, Vtl.lerl, Il scnslt.lvo e •voluttuoso•- For– se Il modo delicato e profon· do con cui V:1lerl hn sempre sentito la nnturn. non è ·i:tà questa poe.i.·,n d'nnlmc? SI legge e Settembre• In Arlele: 8cttcmbrc.l'lolcc tome un fanciullo lma!ato. •l ltcnde Plitro 111 la proda del (fOf.J0. tra l'trba ucca, fiorita di pall1do ftM•0, a ruardarc ntll'acqua, trl1tcmcntc Forse Che • RomAnz'ab~:loji{ • Poesie vecchie e .nuove•· non è 1ra,•e e dolente poesln d'nnl– ma? E e Occhi puri•· delicato glolello? occhi puri. 111110 r111lo. 10110 if: ctclb, VCW<lft b1mb1n, •e I'!' dolctulmc colline che l•rrLu fanno lcnl.Ql'iasrLo) ... Dunque, se c'è una cosa da sottolineare. queskl. è la. eon– tln\iltA. l'omogeneità della poe– sia. valeriana. Non c'è evolu– zione Interiore. e nep1>ure 1110- montl diversi (non cc ne vo– glia Il poct3): c'è bcnsl J)Crre– z!onamonto, nmnn'fl\Cnto del :r:i1r~:i :~~S~I~~~~~= mente S('lllJ)re plil docile, sen– sibile, e nello str..s.<:0 tem1>0In frB.se è più CSRCI\ZIRle, più li– rica e meno dtscorslvn. Perciò si sente a.nche meno, 1>rogres~ sivnment-e In lezlon,edel Pasco– li e del Crepuscolnri. Eeco ru- ~~1 ~l,~~c:~ 0 ulfii~~h:ra~~ dt rl'lgglunLnperfC1Jone lormn– lc; possesso pieno delle poll– slbllltà di lUl llngunn:lo puro, e.s.. <1en7.lo.le e pe roonnle, eonqul– stl\to del resto lnsenslbllmcn– le, dalle prime ra.ccoll.e In poi, come un esame caplllRre di e55e mostrerebbe. Da questo lato, cioè dnl lato t'he diremo espressivo o torm11.– lc, Valer! è dunque senz'altro ::i.r.dato verso Il versante er- i: metico, o per meglio.dire cmo– derno >, del nos.tro Pnrna.so. Valtrl 11ro(ruore nel J!llO al Lido COII due i.ue Alunnt (R 11\n .. M. L. llt'lleltJ Chi mette bene In rilievo In rafnnnter.zn tecnica., In m:1- gìla verb.'l.leda cui sono rette lo np1>arentemcnte mod<'~U• t~~1~·~ 1 i ;~ ~ 1 .!\~1~!~!\~~r~ 111 c\~ s 1dt J>:i~'il~<l~\~~o li~~ La sua opera pi 1Ì recente uon 1n·cseu tn, ri volgiJnen ti ;;;~::n~: irgs~~Lf.°d~~~ ~: 1 :::~ }~~ ~\\:~!~~~r~~io~r J~r c~:t i~•~~.r~~! 1 ~ucDf?,?;: o in110YazioniYistose, uaa J)iuttosto un sottile e dis• 1~:t:,~~1/! 1 ~~ sl':~f~~~~~ ~l?uro:r tt~1:::i;mr:~:~ °Jtg\u~ ~ r~~~ lb!~ 0 l~~ 11 ~:~rf~t~~~ creto 1)roccsso ti i afli IUllllCll to sti Iistieo f~":t~~nt1~~:s~l~~:rti..enee~~:~: ~~~a~ ~er~o:nrlo 1f:{~:1~1r~f~ :r:~ p1i~t~~:1~1el~~~~ir~e J~~:: ~~~eg:~~laln~~~nfln~~~~t de1 PoCt.'\ è orm:'11totnlmcnte c-ento si accompagnn un':1tlen- cli A J_J3J-3)1~'J"'(.) Fl~.L~'.l.""''..l.'IN l menti (si J)CMIa Rosetta) quel moderno e totalmente poetico: La e a.c;.,ldun rlcercn d1 forme lirico « CQUlllbrnmento• In cuJ In. sua ~en~lbllltA lirica /lòlè e tOJmllt!\ tmprontnt-e n mo- ~rriso di pc$Chl un candor fogl'ie _ e In preme dnll'intlmo :;ti n\cunl del caratteri che più 1>IoonereLn. una rngglunt& Ar· depuratn di ~nl nit.re eh!- drrnn leviti\ e frescheun. equi- di pomari ... _,E.Co.si andando e I:\.sclOJ;:lle• come una nam- s1>essosi rilev:mo nella lirica monln tra formn e ~e.nslero, ~~cen~~1f·n~~~~aot:~r::_rc~;~ 1 ~'i;iolu~~~;:~en~1Jsti:np:~to cdui frt~?! 0 c~~ei~~Qu~~1fg 1 ~~C1~ 1 ai ~~~~~ ~jlcrif!''ldJi~~\1~a èro 1 ~ ~!~~fl!rr:e[~:Cn\~;n;~~~or~~~~= ~~e~ ~~~~onjcl~ ci1 1 ;~~P~~ sta que'IU\ dellcntn pertc1.lonl' rnulOre racccslle una ,:celta di lR'-'IÙ!Che grnn mare _ dl tc.r- sn •· (, .. ) 4: Tutte le morte ro- 110. Per ~I qllllle In critica hn dcli etorno: equilibrio che a =-~~"n~~tentare 11 gu~to ;r,u ~~~~:r~o t/\J1 1 af~ 1 b~i93;~~ e 1 l:!~ 1c~i~~red:l b~~:~e!_ 5 ÌÌ 1 X~~;!; :fm~~c~~\~ Ù~it.; ~ 1 ~-i~!~~~~c~ ~1~\~lg ~lnc~~rJ~~ ~:ltfon~~i ~~~~.s'!';f1~rC:h\n i~~n~~f d:: e-~. ,unta nt11·ar1a .. la tua dfll«- TempO che 11111ort' (194:?) I In- di 7,afnro ora n1>pm-eor tll.~p:t- rnte specie e d'un!\ e!.Senut.. - cui s'nvvene 11<'1 Vnlerl un'eco .(.ruggente mnllnconla per U torma dLdonna· un "11010 .~lcme ad altre Inedite, orrrr:1- re _ Ecoo e nel cuor f:1nclullo trnsmutnnte e lnunutri,b"ilepre. plu sensibile, dnl Pascoli (e poeto\ le bclle12.c del mondo - !~:n~~ 0,.,~ 1 ~ 111 ~~ c~~:u\'!m!"~~ ~~~~;°J~1Ì~n~u~h:~~n ep1itn~~: 1 ~~~v~~~gro;•vlJ?e~r 1 1~/c~so u~ ~~fl~1~ 1 ~ ci?cri~~~-fi ~%~;~:~; ~ ft;,;n Pggr~c~A~~~r!~~fl~~ll; :,~~!~~o " 1 :,.Wi~•.mr .. s~~ v~ Per questo dunque, per quc- tura.. Ter::o tempo non ci rl. nuovo nmore 1>10_. deli:'I vlt:1. e sempiterna. rosn •· Non si ere. Mnttino di .tettcmbre In parti- bel vento di fogllC e namme ,: t1ta sensibilità del tutto mo- propone un Vnlerl nuovo Ile Ecco: e tutt.'l, In quell'ntttmo dn però che que:,tn musicale colare sembrano '1PP!Jnto rl- e tu bel cielo di nuvole e all– derna. per questo ombroso rl- J)OC<rie Inedite oo.<1tltul.<,,eono un:-i ltnmenso, • nel tuo piccolo pct- ricerca di metafisiche corri- condurre Rd Opera prima orr geli _ e tu bel nume chiaro !~~~!'~tls~~~~l~lequ~top~i;o~ ~~l~n:,.,,c~~\~;\v~~"ne•~~e ne ~~R~:~ ~u;,;~I 1 ~1oiÌ~~f~or~~ies~n °i~i~': 1 dt.,,n.?s~ C:nf~i: 11 ~1un!m'":,~! ~~~~~~;i,t1~l0es;i1t~~~~nA~~~ t~e~~ ro~~nt!e;,~~ 0 :ftt~\~ 1 ~~~'ti~ non d'l!lplace al più rnf- 1~i~~~~c:if~i.n:~1d:ro~i~~~o: 1 ~f. ~np!latf'~e s~lt"ir~~r~,~ic'"~lv~ ~ 0 ~vr~~~~~;~[t~~l~a- .:~i~ ~~•i11og;~~~~~e11;n!:1c;\~:;if~ti 101 _ ~ve l'a.l, stagione d'amo: Ma se noi 1mdlnmo l\d apri- fiuti e le varinntH dove si con- componhnenu - g-11\ tipici del- d<'I Vnlerl. nel!!\ qun.le nl con- francesi (Benjamln Crem\eux ~ • luci ~:tt'J p~oru~o di prull ~~ ;: ciJ°u8 1 ~rl=~ 1 ~1es;~,~: ~~~~,~~1! 1 ~W~~~1~\~~vr;~~ ri'ri~~~~lodne~lnvn~~;;nnl~: ,Nai!c.~i ~~~~~~nt\ 1 ;1~~ 11 !~:ì 0 e 81 à1:cti~~~~!~~~rd~l 1!nll';~e~~~1ia c~etf.~:;~:~e? ,.e e e e m VUotj do tempo della storia poetlc., porti -"I scoprono nell'interna scoprire II volt.o mtStcrlo..wdel- d!II lieve mL~t!Cl-"mo che si tra. •dl~ple fidl!le et commentn- AI.HF.UTOFRATTINI * \'nle1·1nn~.non troviamo qual- d!namlcn del suo nol~imento Je cose. In un oo:n-e vng:1bon. ~crivc ln un cllmn di m:1glca teur en ltnlle de Frane!, Jam– cosa di essen1i11.lment.edlver- lirico. li q11:1lenon prcsentn dare. E ancora, dopo un del!. finbn Cmpcn'II all'Ave In Arie- me.~•>: lnflu~ d!'I re.sto che so dal terzo tempo. Fin d:1 rivolgimenti o innovazioni cnto nnnonl?J.nNòl di scn~vJonl le), a un fC-"to.~o e nffettuo~ non fntnceano la sostan1.lnle . . . Valerf non cf ha dato •e Umana• Oa prima. raccol- stnitl.urall vl-"tO..'lemn eAAen- visive 1, colombi ne.I sole, Il _..enllmC"nto del p.'l.e ... n.ITcloe dc.I- origlnnlltf\ di que~to poetn, I grandi aJ!ermazicnti d'orte. i ta, 1915), troviamo ad es. Il :r.in.lmente consiste In un pro. bianco vi.~ di fanciulla, Il gor. la naturn, cosl dcllzlo.~amente cui limiti sono J)'mtto.<1to da rl- cero, ma è riuscito a portare tipico verso valerlano, dolce e cesso di sottile nrllnnmento i;tl. rlN> dni J>e~chll un pro:ires.\\\·o rL'IC0J)('rt:1 entro qucll'c aura ccrcnrsl nel fondo stesso. della. nella giovane poesia roma"tfcc fnmto. Incerto trii un trrei;co- IL ~tlco.in cui I modul'i tecnico. 1n:i17~'l.rsldal scn.w al scntlmcn. dor:1tn e marina• di cui parla su:1 venn e delle sue plu pe. post .dannunziana fl .!e.Mo di:l lare deca'llllabo Coa volte no- formali non sono che la s..•n- to, dall'lmpre~~lone nll"idea, d:'1 11Flora Cecome non ricordare cullar! tenden1.e, allorchè aun corrotto, tlel di.tperato, dello ven::trlo1 e ·11verso doppio, co· slblle lncnmn?.l.one di motivi una suggestione di sp:11.IIl un queJln Primoriera di Vent?fa tenult-à dell'lsplra1Jone sotten- trlJtezza carnale. non co~ si come troviamo la 5ua dc- d'ordine Interno: e J)rn~J:uno mL~tlco rnplmento Sulla llnen che 11 De Robertls. In unn. nn- tra In sco.ltrezzn dell'arteftce una materia dn .t/ruttare, ma u~~~ sen~lbllitA ali~ me~(' ~~:~~ngr~~~:~~~~lilc1!!a~~~l~e~~:.~ 11:0~~~~~ ~Il\~ i~~~~laCo..~~- ~:~ra~!el~~:si~~~:r~~~ec~~= r~~~~it lfn ~~rl~~~to:~ :~~ ~~~ht i~"1ur.c;oqu~:10 s:1;:~! f.'~ 1~~m,~~ :~~l~r:~:.~h:~~o:~!a ::~~:~ 11 p1:-i:'t~ 1 ':om(~~~~• t1t 1 1~J;g~ i~~ll~o!!!ic~!{pf;a!.\~~/ 0 ~fet1t ~~~~~n~~~~:;nJrl:~~'l ~rloc~~~~~la::~!ul~~~e:iire~ec;t~!!~~ rzre!~flJr~~~ ~ 1 ~1~el:u~~~~ 1corco 1ppen1 u pauor de, 1110 re per la gioiosa ~copcrt:1 del- sicn è ft1.~anel mnglst.ero della 1lone?>: d!\ una ner!':'ltn le8- gusto artificio.so di buOcco In I.a Nuova Italia. 1934, I,oli.o la. n11.tura r- dell'universo .1t- modulazione ritmica. In cui Il glndrm di lmprf"l;s!onl che si CcDL'\nch\ di pureu~'l. e di ge- , •. Il ca.so del Voleri è dgni- t;: :a=t :~:~t;ted:~:nc~r ~~ng?r~ 1~~u.~rn:cc~~t~~lS~l~i i!!~~eet~~~'ld~it: 1 ~~:o:~ ~~;::: ,~~r1wn;~CI~~ ct,~~~:1~~i 1 ~ ~in-_ !nr~~~~:n1~~ 1 ;f c~~e"' b~~~= :,f~:~c~e"~ 6 q~':,~~e ~~~~o Ll– ~ee~~~ che~r:s~~r:t'ì11~ 1 ra~~ 8 ri ~~,~~or:. l~l~~o 1:o~~1!n e~~~ rtin: ~~'i~e~~g~e:t\~1~~~ i'1~fc~~~n~ ~~/ct::,~::,,..~,: d~ I~~ ~~~t~ -l~tc~J::~:b~::1 ~~~1e°':; i:,:;:~ 1 1'f:!11~~fch~op:;rvlt;rto~~al/: tondn.mentall dellA 5ua poesin.: e str11na felicità sesircta _ d'nn- rime e (11. c:1den1.c l'alto con. cc che In certe ev0cnzlonl fi- iC'rn - caduto~ Il peso stanco • .tcuole e 1e11de11u. Q110,1do c'è Il oolore e 1a mU'Slca. dare e di g1mrdnre: prendere cetto di una Vltn. legata come guratlve (nltratto) può rloor. del mio lungo C!lmmlno •· (Re- un reale Umperamento artisti. Fin da e Umana• e dn e A- un po' di i;loln • da tutto, o un 1:1bellezzn a un destlno crn. dnre I Pnrnn.<;.'llnn1:da.lii\ rC'.~rt becca al po~:oJ. Non hi.~ISt('rt. co, il poeta e nuovo» tiene del r!cle •· li sen.'0 del colore è po' di pena, vagando se111.amero. ma sempre rlnorente nel felice di sensazioni vlsh•e rre- mo su l\ltrl p:1rt1colnrl rilievi C'/aulco, ed fl r,oeta clauicl.sco tanto vivo che a. volte la no- met.a. _ Una. nnestra. In fto~e. giorni. come per un'lndefettlbl • .schlr,slmt. (I pescatori) alln <temtttà di ~ltunzloni senti- 110n manca di momenti e sa– stra sens1bUltà, d'!fficllmente Un ,·olo di colombi - nel sole. le pr~enza di miracolo: • Una sottile penetrRzlone di moti In- mentali. rmdante levità di pori che ben, possono dirsi d'a. ~A 1 ti~~'il:~: ~o ~~e~ ~1~: ~~Jl~n:J~ 0 d'~ f~it~ 1 aea~ :!81ad 1 ro~::ach-:tec1~0 fi~~1: ~f~ 1 ;u~Y:f.~~ e~~ ~r:et 0 : ~'t~~=). f~~lt~~n ~~~~r1~ ~c~u~diivtsta -dr,,::ri~ 0~: tura, pittorico SOi?I0 In que- ne, caldi trLstl profondi. - Un leva • nella. corona de?te verdi sato eon plast.tca lenttua: quc. oocorre non perder di vi&ta. il ttrarld _ {Torino, 1931).

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