Fiera Letteraria - Anno VI - n. 15 - 15 aprile 1951

Pag. 4 LA FIE R A L ETTE R A RI A Domenica 15 Aprile 1951 Veneziàna o no la pittura di Cariavaggio ? I PRECRDRNTI tO~IBARDI I PRECEDENTI VENEZIA * t'er circa vent'anni, o poco me.110,molta critica si ostinò ad applicare al Caravaggio gli effetti di una grammatica storica per lui affatto scaduta lo preferisco in sistere invece sul semplic e e schietto precedente amhieativo del cinque – <·ento provinciale bresciano e bergamasco 'f. L'ai·ti sta, quando può , tizianeggia e venezianeg– gia gagliardamente: ba sti citare le due grandi tele di S. Paolo a Milano - Si direbbe ebbro di Venezia , dove le fonti asseriscono che egli , pur come era ·co sa naturale per i sudditi della Repubbli ca Serenissima *· di Giuseppe Ji'foeeo O er O Ollfl pittorica di Ml~helanget, avuto lo sfogo che merltiva. e derll acoordl cristallini: quelli d j JI I, t L h' L A GRANDE rlvolurlonc meridionale non aveva mal lenant.e; aveva perso l'amore da Caravaggio 1~011fu ta- che Il barocco altlne le diede. che Antonello. l'avo più vicino. C IRCA 1rent'1anl h. quando e1••• C'Ome indegni di ttori1. oppo,10 rbe il virile peuim iimo le solt.nnto per l'Europa Il barocco che fu_subllO pro- aveva lmJ)05tl, e i1 miJHor ù critica ,•ohe nuo•~men• Ma. ohre a quu te difficohi di df'll'a~o":'b~are carav11.1u~o, a d'Occidente. a cui faclUtb In palato da Roma pe.r l'Itali a e Paolo Veronese rirualdatt con te lo 1gu1rdo vu,o 11 C.11• reperire I r,rettdeuii document.11, quel! ommumo pron- ho1·10 e comprensione delle conqulate per 11mondo; voce perentoria. altra apertura alnfonl ca. r1u1g.io . questi. 11lu che ri e filologici dei :.. ~,i c.11r.11v.11,, min coliatieo che tc.11lu1do con l.11 del rinascimento U.allauo, lìf - che al chiude col eenlo solare 51 pot~bbe pensare a un di nome (un nome .11nrora1uno gett·hj, J.11 ctilir.11moderna ,i ri• sua unianiti 1\·en1olante un o• fermandone un'altra v~lLA,do- di Tiepolo come In un'estrema Savoldo, ma rorido di colore romanliramenle a,•,o llo nell'alo- 1rovan, bo gii dello, di fronlt limpo rriuianiu.110 da un;s in• CARAVAGGIO - e Cristo nell'orto ,, (MUMO Imp. Fedcrlao) po li temp0 romanico e 11go- fanta.smaa:orla. Fuoco dell'arte come un Lotto. davanti a quel ~ di iempetta delle 111evlcen• a pu 1icolarl difficohi d'indole quietudine meteorologic-a anro• tlco, l'unità entro l'ambito di di Caravaaalo ruta dunque la pruodlrt o. che dovette cadtre J,. -norulD. era uno dei pitto• melodie,, Abiiuata. com'era, alle ra ha di mira una feliciti non antol'll ,ui 1receden1i 1toriti del \'Olle alla ricerca soprattutto C m:mcato di attribuirlo an- un comune IJnguagglo arttsllco. pittura , che vince per lui la come un bolide arroventai.O nel ri meno cono1ciuti. di tona J'ar. r■cilhnioni, per dir èotì grafo• ili que•t■ tcrn. Oh Ruben,, Lu- Car■uggio, ■,endolo gii fallo per la prima ondata, che c'in- che al Car;wagJ!io ! Fu prima tale per Roma ; per sua ptù gran de battaglia: quel, torpido pantano del mametl– te italiana. logiche (morelliane O ger~ani• dovito. Bernini, Cortona! 11tuo tempo: piutto!to di accrc- terc\sa: e rammento oltre Il Il secondo è 11 'Suonarorc la Tosca.nf\ e per l'Italia meri- la. come abbiamo detto , turo- smo: come dovette r'6uonare Inevitabile, perciò, che la ri• rhe), degli ,rhemi cuati dalle Oggi. del_re!lo non è neret• 1cere il rorpo. del.l'~pe~11aua, ■t• Ter B.ruJ:!J;!htn il caso del Fin: di piffrro ·:. ent~a)o da 1 oro dlonale: cioè per l'Ualla tutta pca. Non dico basti la storta a terso e ammonitore, per venire ctrc■ do,cue durar fatiche parti• epoche della pinur a cttiliu a• tarlo 1lr1Hnrere. Le aHer111a• tro\C'rao alcum orii1nah o, qutan• son d1 Bru1ts, che fu uno dei ucl musco l·1tzw1lham a C:1111- Il che significava lml)Orrc dlm0&t.rarlo, ma anche la sto- verso l noatri t.empl; il verso rolari iolo I rllrovar la huuo la 1■ >, di , primitu, • 1u11o il RI• zioni 1ui 11rcceden1i culmrali do hi!o,:ni, ;111rhe per via di co• 1>rimi a ~iunj?'crc in ltali:i., bridi:c. con la' natura mona' dovunque. ati ravcr 5o alle sue ria giova, quando orienta.. di Leopardi fra le lnchlnevoll di un primo orienlamento, Per nu cimento, tffl non u peva co lombardi del Carau gg10 e 1ul, 1 1e, pur e,;~c prez.•oie d:oa lii forse J;!1àmnanz 1 11 1610. re- di m:ucna le potenza, quasi a:enlal! Interpretazioni dotla lu- Mlchclangclo na.sce nel do- sonorità di Monti . Tutte le ra– il Carau ir;gio infatti e per l• 1u 1 me muo,cra ,, <in•le nuovo u he- la tu■ 111\emnone poe11ra fon. ettellenu del c-uo e J'u11htà can_do seco una prim a form.u- :,I\ 1R°li:rna. ce e del colore. le conquiste plt.- minio lombardo-veneto della ne e I l'O.'IPIsi appiattarono c-c-rchii imn~ iata non ii 1ra 11 . ma rin,enire in un■ pinur■ eo1ì d1n1en11le d1 una e forma delle t'he ne µroHene 11tr 11 ntr o, ta• laz1one ma111er1st1casul tipo II ttrzo e la j!randc' Rernr• toriche come elemento ~ n- Seren issima Il 28 settembre spauriti a riprender coraa:glo ,a ,olan1tnle di riparare • u1, viito1:1men1eprfra di 1ehemi, ap• on1hre > (ecc-o forte uno ,d1e• mento di 1hri originali 1marri1i del Goltzius. Ora, proprio in rczionc di Cristo ' ciel :\lusco t.lale dell'e$prcss1one. 1573, nella provincia di Be.rga- nel più profondi anfratti del- lunio ,,i amento del gutlo; •i punto perrhè. per la prima voha. ";I• pili utile de~li ahri ■I no,1ro poi di fiu■re e di ordinare me- ra1morto con quell a .s~,a cu!- di Chica_l!O, anch'_cssa parai- Il mondo seicentesc o .s'affac- mo. dove t rute lagun are che le loro tane . iu nau anche di ricoitruire una e piltura direua >, imrnedi■11; fine), tonti en1n1e ormai nella ilio rbe non ,i !ia fatto fin QUi, tura, pur senza potersi ascn- lcla a un <inadro d1 ec-ual soc-- eia ;>cr QPera di un coal !l'Impone e grandegi111da Pal- Fu uno .scandalo per Roma; oorìa. e 1)(!rciò una critiu che, e 1e,:reteri■ della nalura > av,eb- c-on1uqe eo•d enu cri1u. I t11i pii.i antichi del le1ui10 vere a suo co,!10,sta un grup'. l?C_tto, dipinto da! r:·iuson a provvidenziale aral do, con U ma Vecchio a Lotto ; arte fil- che rima.se addirittura senta in e-.;tenlo, non er■n mai. tllle be deuo il Buckhard1. Anc-or01• Ma qui non mi tocc-ain1i11er~ c:arau 11Hco. PO c~rentc d1 opere do,•e m~ .\1-c n_cl 1610. Q~.' ntorna_no: preo;uppQStodi cotesta pittura: trata per t.Ante via ne& stessa (lato quando lo .spavaldo arti- tcrine: e I■ ricoitruzione ,·eniv:a gi è pili f■tile che uno 11t1dente P~_rd1 !c.i::-~cre 1_1n altro f~a I p,1t1on_camu~tc p1u maturi_. 1 la. quale. nelle sue Infinite grn- Mllnno. Non fece mervtgl\a sta. con lo stacco p1$pr1o dr-iill 1 proporre delle e•igenze nicto• di Jrnnsthi1torisehet Seminiir ■1• UN lLASS/(0 E"-l,MP10 Pili ant1ch1 !1~1 personali di r•c~mh d~ll a1111~0_ e pe_rsm_oduazlonl e modulai.Ioni che quind i 11 contr ibuto documen- tnva.satl dello Spirito, decorb, dirhe , frano particolnri zttehi la di!tinzione fra un Sa· ù e!., cultura mamen 1t1co-car a\'a~- 1 figuranti del dmmto Gn1~t1- coinvolgono. oltre al dominio tale e critico di Nicola Pcv- Intorno al 1590.Ja famosa cap- r . d 1 ; . no di P1eir■ e un Sa.uena rhr iesca uiani Ormai 'Cecco del Ca- della Terra ferma molti aspet- sncr, apparao nel 1928, che pella di san Luigi del Fran • lari;: f1;i 1:n.~: 1111::!trn~ ,.. ~" 1 ~~ non f~• un 0 i\hnf red1 e u~ n1; lA RA VA GGESlO Il grup po si apr e, con ravagJ;!10' ,embra ,•olcr of- ti dell'ru-te emiliana e setten- diede a cotesta suggestione u~lB ce.al, sebbene lo zu ccarl .a•ar- . 1 , bi I d' n1er E fi,:um1moe1 a1 1emr11mt• 11curioso quadro della • Cac· fn rc alcuni so11nt1 es-.enz,a h trlonale. riman eva essenzlal- ba.!'eposlllva, definendo In t:il- tanna sse " spiegare agi Invi- :•: ''a;;u:; 0 P:~: 1/; 0 :;:; r~MI~ 1111lidi 1 1ueu:a r11iru a c-he !or- ci ;i.ta dei mercan ti dal tcm ~I Douffot e all'mtcress ante men~ veneziana mone Petcrmano, li qunle_11011 dlosl romani lui che aveva ti,: er I ote•i tu~ un 1~~ioilo rano, )'ho deno. a circa treni 11n, PIO• che fu g1a nella l"allt n a sc11?la d1 L1c1?1 Oaltra pan e li compito di manca di pavoneggiarsi obce - avuto consuetudine con Vene- !', P . 1 111 fa Allor:11ad or;m ru coi1er111LJ mvcrs1one cara\•aggcsca fra le due braccia dondr G111st1111am cd e oggi nei dePO· Su oucsta traccia nn pare Venezia, alla fine del Cinque- polo di Tltlano. 11primo mBe- da che quelle pitture non ~:~ 0 .' 5~no 0 ; ••:: ~=:u : e: ;:: 1 ~ di un·bd qu;dro e naluralbtlro • dei valori cano111c1 corne inchiodate suÌ crma l~ siti ~cl Musco d1 Ber lino Le 511a co~i ri,orl!end~ cr1t1c.,- cento, era esaurito . dopo aver stro del giovanetto prodigioso, erano che fatti p~edentl da naturalisft e 11 imp~e:ioniati era dif6rile non ~nd1re addir11. dt chia roscu ro plas 11co, della luce, sorR'ono le tlue parti ampollose e decla n.1ato- mente, nna delle PHI note, oh traboccato nella provincia, cc- messo undicenne per q1.of' ltro Olorgione franr'°•i 1,.. il ,L, e 1, 80 non u•:u• 1ura il nome dello ne•■o Cara• normale m cui acco moda re 11;1man, conserte. le p1ci,:-~c n e .s1n!d ano senza trapasso f1J:!'urcdel cara, a(!'J;!'1 ..mo nor- citandone ,dal F)-iuli a Bt't'SCla anni dal pad~ 11.l auo tirocinio , Rlpullµlano In queu·erolco ~ro firmare, e non a,u-e ro •e- un;io (ti c-hi di noi non l'ha coroo. non trova 3 Cscmp10.~m .!ltn zzatc, quas i lanc1nant1 con le Pili au;n te. documenta- dico della pruna C't:ncraz 1onr da Bera:Rmo a Ferrara. Il pi~ a principiare dal 6 aprile 158i complCMO. che ha per l'arte r■nlo a ,è, come h:mditon . c-ri qu■lrhe vol1a grid110 9 ). •~•e• d as,1co che nel :,01t1nsu a della carmc,a. come nel Da- te sul vero \ edere.per cscm- A/ • ,.. • aosLanzlOM> e \'arl Oconsenso. E Non vorremmo certo MPttl- modern a un poco l'lmportanu lici e iiormil •I d ll'miell J:'°n c-hè quello che ancora non 1m• lume radente sul \'ISO della \'1de Bor_l!hcsiano; tulto 111-pio, la magniloquenza un PO- ITt aspeLLL sottl1llez.za o forse .superrtclall- valultlrl o. sebbene sia cvlaente che aveva f\VUto la cappelli u di un Ceff~o~ d u O~rel 1c-ndcu, en1 I■ d,fficohi pi1c-oln, V'crJ!me entro 11 famoso qua- somtua e qui inventato, se co ston ata del Cristo; o anche d Il . là dire che questo mondo, sor- che rart l.sta , quando può. ti- Brancaccl per l'art e del rlna - e 1in1ili. lmm1~in,111~ oh~ 11et u~ Jitll d, 1tab1lire prevenliv• ~ en ~! Odel lA)uYre, 111 qurllo dclii 11011C:,C~\110, da l~n gr 1110 del Quel c~du10mcasse ttato 111 uno e a lezione to In un'aura t.r'fL\•aa:llat.aed dane ggla e \'enezhmegala KR- aclmcnto, e quella Ovetart per rivolgimento totale del uito e 1e ,e unn deli'rmin1111,11uau nnr Santa Lucia nello !ifrCR°13tlS• bianco e nero. ?-,; ~ssun club- scorc io .saoicntc. e tutt e le • eroica, debba essere già con gllnrdamcnte bn.stl clUl.re le II Settentri one. per l'ura:en:r.a. per un lunso u adere dell1 11 riccr- c n11tun1le> polei•e eu ere 1,11111:>Imo d1p111to.s1r:tc11san~ o 1n b10 che questa e I idea dt lla suppcllt1tih e le parti "!c hi- dP/ larOVO O't{lO CnrM•agglo definito cbnrocco •, due grnndl tele di S Paolo a quru.l Inconscia del ricordi. le u erutlilll, immllamipmoli dnnen trt ll11dal C11rav11gg10 oppurr no. Quello 1lcl Lazza ro ncll .1hret, :\laddàlena d1puna nel 16o6 t~ttomche, cari che dt un t-ru. f'? come lo rermnmente credo? E MilBnO MR che queste 1Jtlg• visioni del passato Anche n liri li per cenlo O centoeinqu■n- r.o,i, prr ciru ,cni'■m,i O pn, tant o :i.Iterato dipmt o \l ess1- dal Cara vagR°IO nella campa- d1z1onc ar caizzante. soht a Questa dei nord 1c1e, del re- ciò anche se parecchi matema- mate lagun 1.rldel maestro po- non n.mmett.ere. seppure sedu- t'in ni Che <'O!a ncu drehbc 11111 ro mrno, moha rr ilica II oilinò ne1tc :\I~ 11 Cara\•a~~•o s, eu a romana , solo res1andoc1 nelle rnentt nordiche al on - sto, sto ria mei:.:ho cono:,cmta tlcl cronoa:rafl lnorrl dl.scono, a teMcro eue re obliterate, sup- centl.s.slma e tutt'altro che ln– rrim■ ripreu dell'attenuone c-rl ad aiipllrarc anrhe ■I C■r:nn,:• provò un alt ra voha. e altr t"l• da lamentare che il l·m,omus, mo conta tto con il rmascnn en- llt'I 11art1colan l,('raz1e alle ri- 11entlre quel nome, come I re ponendo Peternano giocasse .congnlR li\ colleganza con la li<'■? C'è poco ,lou o • prt, tdere ,:io sh ,rhcmi di un:1 sr■mmiti• 1anto dcc1.samc111e. m qucs10 a qucll ,1.fi rma amb1z1o~a.11011 IO e P 1~1 col mamens mo !la cerc hc d1 colicj!h1 stramcn e del Trionfo della morte a Pisa col nome dt:I Cadorlno, 11eam- pala di San Matteo, a cui la rhe in im mo tempo •i formrr eb- ra •torir■ pc-rlui ,ffauo triduta . ma(!'1co cffcuo . per (!mut a, lact~sr seJ;!u1r la denunzi a del hano Eppure ~I pitto re. d 1,11• .,,, s, olj!c III J,:"ran varte nel Innanzi alle bare scoperchiate ? blandolo con qut:llo del padre, cappell i\ era dedicata, come cl bero. tul maleriale ancor muto, a,; riò, ohre rh'° porl■re all'equi • 1-.0\andolo a bcHa posta ; l'ar- proprio co111p1to d1 cop1:,ta , e d,olc sua, è un na.lurah:, ta c tcno dc..::c,11110, pr111c1pali.11en- Chi que5Uona più dopo Dc non reRge n~ storicament e n~ appariva nella Incantevole e • h 1 . . be b ,oro continuo fra 11 raii~ttuo l• lano I luoi:!raf1 d1 una : \l.ul , d1 copis ta co~1 e,;atto da clo- I altra faccia dea s1101cntu- te nei p,1e:,1 del ~ ord Circa Caumont della parola gotica, a criUcamente E nessuno Insiste p\\Ì genuina edltlone di Bcrlt- ~i:,i:: 11;h: nL!'~~1•:: po:~:~:tbe; e 1 ,c-guari. vc-nne I riperruolrr~i 11asm,1 $1 ,o lge alle opere del 11n•ccc 11 terzo dcccmuo nel definizione della archl tettunil più nel proporlo no, degli unici disegni davve- il nome,,imbolo del lh nrl, rhe ron danno anrhe nella ll'°ncnl i' C.ua '.a~g10 ~•ovme. fmo all~ ~uo a,pctto romano, ment re medioevale di Franc ia, che pu- Que3te e altre faLlcose tpo- ro dea:nt di Cara vaggio, pub- a,rebhc •••orbi10 una parie dt'l int'°rprelaaione c-ri1ir■ del gran. :,~1,e.F~!~~1::;e5i 1t: nac~~';! · l,('1a :,1dilata la diastole baroc- te va dallo stile severo al fio- tesi si ft!facclavano per una bllcatl dallo Zahn. che ce lo la produuon e ii:1ovnnile del Re, de mat, tro Anc-or ou; i. ,opr11t• 1 r• { ca, la vecch ia rl\o luzionc rito? troppo pedissequa Interpr eta- offron o In due edizioni. O\'e par noir, qualche Bui lle. e, ic-,no, 1uno in Italia. per 0,tiar e al ~ : e':!e a~ch~~:~u ~;' ~~: a~~== f~:~!~ 1 : 1~ 1;: 1 j:\ ,~~er! •~~~a~!; Qualunqu e nome si dia a un rJone e piaggeria di quel pre- di 11entlre Il rovello del mal{- pertino qualfhc Cene~; 1enz.1 Jn ,f11,or1•\ole 111'°rprr t11:uonr ,li dr:mti d'ombra trasparcnte· d h d 1 f ~ tal mondo.che fu quello di cedenti , non soltanto lagunari gtore Tt:r.lano 'b la rusti cità di dire di lull:a la Gonulu e tutt:i mtro n11turallimo dcUa verrhi:• 1 • t 1 1 • ,versa mcntc e e 3 a eci- Shakupc n.re . In qualsiasi mo- mR lombRrdo-vcnetl , e special- Romanlno ma anche un lBrgo la Morhot e lii ,:iovineu 11 del rri111• 111.-ude m1ra, non •• trou ~l~l~ :1~it' 1 ac~ ~n : 0 ,: 1/~ 1 ;~, ~~; siouc cipt e:,1tiva d\ 7 cri !e 1iroi do lo si denomini e definisca, mente brescian i che Roberto mn.cchlare 0 di bistro. che prelu- Monel: quanlo al Monel piii i■r• tli mci l10 che r11po, olgrre ,il nc\la nuo,•a ~c~iola. 11011 sono :> 1~' 1\;;s~ S~ar'::i~:.~. Q,~~: 1~ 11 ~,:. Carava ggio resterà li\ pietra Longhl n.veva proposto, con In. dono Elshclncr e ~m brn.nUL: ,lo. dhe nuto ancli'euo ,,rnbo lo wohlrm■ m un nuo,o. 111e1«11• co..tumi di teatro storico. ma falli 51 r-'llllllCnli che 11 ° Va- fondamenta le della nuova ~I~ I\CUteZU\che glt è proprhl. rl- e•~ proprio In quel comple.vo ,:eneriro d, un modo, aHebbe m,.n1o. arr■drn1iro anrh eu o, t'he , e, ti di uso moderno e ouo- 1 1 1 S od t iura, tutta prot&a verso l av prenden do le tua di una critica In. tc3tlmonlanza di un !neon• in,:hio1ti1o quu , 1u11o il Sule>, t di ronudenre 11Caravani o co• lidiano I para lleli con I prim i e,:, 111 ~ 1 er 11~ i5°p 0 ua I veni~. e Il\ opJ)OSlzione al pu- dell'arte carav&gilCSCa, che 11 tro giovanile lndlmen UcablJc. un'•hn 11on11onti dei Renoir e, n1e 1'11hiruo dc, dau1 ri nn u ri- quad ri del Fm!l;On per e,cm- ne h,., s "~" 0 a~no e ou~sin sato Kallab morendo aveva lasciato Quello di Pordenone. ptu1 0, qualrlie douin a di Bou men1o1li:di ~idurlo inaon,_m:111 1110 con I' , Annunc iazione• !,~ucd~t!c:::l!C~~~ ;~a&'r~ O,~~'. Anche se 11barocco. nel suol nl primi capitoli, e che egli Non aveva nemmeno dovuto d1n. pareed u Lcbouri e part e- 1101 tpeNe d1 e portiere d, noi• del i6.iz sono ('\'!den ti e ,I I B I S h • h I Impetuosi sviluppi. RSSumcrà aveva fatto 1in dR giovane la faticare a recarsi a Venezia, rb1 ~p1M . Non u l)IIÒ ne11pu~ le> dtl Rin~•t 1men10. Varin io, dipi nto sarà forse anche un ~hta~~n~h~•s'car::~c~o\ ; b 1; ~ aspetti 6Cenoen, flcl, e amerà sua fntttu011a predilezione, ac- pc.r avere questo i)'lulano ac- r1tlud ere t'he al nome del Cé• ne tnllo 11u~ mc-tro, non ~ ()()COp,ù antico. circa il , 10 darsi anche qui al prmc ,pio stupire, oltrech6 conquistare gli canto a Marangoni, e a Lto- can to a casa, a Corte maa:gloro un~. oltre a n1oh1 Pu,arro, ma,nrat■, pro temporc. nt111ur'° ,I rovello lce-J;!cro. quasi mc- natura liM•co delle e gene ra- occhi e II cuo~. gli Potremo nello Ventur i. ove esistevano e In parte ei.l- 1oc-thertbbt , prt!n1101 ot'o ■rubi un 1n1urrct■11one In manieri ta llico. dei oanneJ;!'J;!le sopral - uon, • 111 confronto alla scin• ben perdonare. se ha nutrito Il Dire del reato Savoldo, Il si- 1tono opere davvero p~ ara - 10, pii.idi un Cui111umm. u1r:1 e nc-od u, ic.i del m11e11ro tu lio dei hm bianchi è m fat• 1,re conccs~a libertà delle ~e- genio di Rubens e di Rem- anorllc glorglonesco Savoldo; vaggc:sche la pala Imperiosa, Ora, quello che fortimattmicn R■mn1en10 c-be nel '22, ai 151orni 11 JI mt:dts imo che piace an- nera.z,o ni di idee. Su qucJla brandt , I quali non so come dire Romanlno. che si afferma- ora nel museo di Napoli, e IR 1,. non ti lorrato, e 1100 poie,A, di 11uell11i'M•tra del Se1crnto • che a quel nulane se. ma for- falsar iga st fiturcbbc per d,ir potre bbero comprendersi senza va a I"Rdova emulo del giovane 11.Cndardacon la monumental, •Il■ cécole libre > dcll'Onocen, l-1renr.c rhe_ fu 1 1mma rreno• matol\i a Roma. Gi.an Ball i- 1111 credi to ai pochi tra tti ac- Caravaggio e senza la crisi che Tiziano ; dire Moretto. che mo- Dcl)O.Sl:r.lone del Sepolcro dl 10 franc-u e. ioccò 1n, et'e alla lo,a ■1101eou del m11e,.tro, c-radi ~,a dr l :\lavno. che i:i:ì dal comodati e francesc mcnte ra- Il b~rocco determin a. dulRva ancora sul tipo di Ca- Crlato, rimasto In po.sta, e I\, ,c-uol• libera del primo Seic-c-n• mod■ nei ■aloui r•rlu c ~i un 16 12 diff onde, •a in Spagna, ziona listic i nell'ope ra del Va - D a!Lra parte ebarocco • si- stelfranco quellR sua gala glo- Cremona nelle lumln06e pareti 10 romano : una rerchia do,~ hinom_io Carau~.~•o-Brontmo o più sQuisitamcntc, un .smiile lcnti n che 11011 alla sua in1d- gnlflca tutta una rivoluzione e vanne rivelat.MI dopo la rece.n- dt:I Duomo a:11affreschi più si~ ,pe.. o I■ produzione non el"'Imagan Carn agg:10.Jngre~ : me~- modo di ,•edere, liJ;!cntc frattura del preccden- tutta una cultura. che va, nel- te pulltura a San Oregorlo g:nlflcatlvl, r,ubbliu . iniendo di de,tinni onc- tre la filoloJla Jerman, ca, 111u Chi sia poi lo stran_o pii- le man frediano : una c,>: .t.tn• le arti, dall~ pittura del rlbellt nelle Alpi presso Belluno: dire Ma, mentre Il richiamo della urra, cbie.. !lira O •torico-muni• mode•t1n1cntt:, rna tur un■ 1lr■· to rc non è scnmlicc di re. 11 le mdipende nza menta le cti~ Merlai, ali architeu ura non l'aHucl nante roman tico lotto, dramm atica pala dell'lmm aco• cipale, m■ qu••i se_mp.re _i,ri~ata da n1~no _1or11. creau quella del \~oss, nel suo J_ibro. orol'a_n~o- j!,lt con:.cn tc. ancora nel t6.:q, meno ribelle e genl111Jc di Bor- n~n en nevare Venezia. tut.- lata Concezione si pub lnvoc11.- ,. e profana >. qu■u darei J 11 u: Canu11 10-Pult9ne, st a tr alle-'!'t:ur lo, ha fmito ciò che non era riu'ieito al Ca- romlnt (qut1 U che ha d~tto la t Rltro; era rivaluta re quel to · re 10lo genericamente , per Il la prima pinu ra in,omma per Quan10 a n1c, fin d:al 1911, oer scriv ere: ':\ fa~icr a di rava_l!iÌO 'itcs~o nel i6o;, ,li parola Più alta In tal ~m po, no provinciale meno propenso richiamo di quella potenza plt• ■malori eollezioni•li e merunl i preferh·o ln!hter e 1ul ,empliee Bar tòlomco :\la nfred1. forse il piantare fieramente la v..:è..::hia Incendia ndo per secoli I Euro- n. una pittura poco vigliata e torica che non soffoca la gran- t'~ non erano m11idichillrata• i' ,rhiello precedenle ambien1ivo Caro~clli '. )la . a parte il fat- iiaiidicra cara,•aj!_l!CSCa su un pa), 11.Uesculture dJ Lorenr.o troppo effusa. che già 11gran • dl~l tà e la solldltà del volumi, men1e nè atorici nè nitid: la df'I Cinquecenlo prol'indal e brc• 10 che il Ca roselli non p1mto :-.Ilare di San Pi~·tro e:, si pc: 1. Bern ini, al melodramma di de Lermolleff aveva lndlvt- cornc Pordenone aveva ben erhlc• e•1endo rimu 111,fino nl• trlano e berg.11nu c-o, t'Oli a\\ tir• un manfr cdiano, 11011lo è nep- !', J\fC.,rl.> accJ i:t 9 ~Il-> sten · Monteverdi, \'OC.e non ancora duato. compreso, accett.ando In plen'l l'e1i moderna in Italia, 11,pan• '° i,tr indole alla r■,:io~ rinm• ourc l'autore di questo Qua- dardo del nuovo crociato del- spenta; Incontro fra musico, Con questo nel cuor~ Cnra- l'eredità di Antonello; non o nar;,:io dtl1111r.11ditione e dell:11cimen1ale ceme al c-11pric-cio dc, dro dove tant'a hr e rai;:-ioni l'Accade mia. Nico la Pou&Sin. pocala e canto. Fatto anche vaga:lo tempesta e s'Impone a facile ealmersl dal considerare erudh ione aeud e.mira e 1ulir■, radc-nle del manieri,mo . Una l\ttg~cri scono la mano di uno Ora, mentre non si nega che il que11to,non si negherà , profon- Roma. ghmtovl. è da credere. l suggtirlmentl per la Deposi• dal Bellori, 11 Lan, i. ■I Ciro!lnta•n1uu vivi•.1im1 di appunti e ◄i ll!liilitii~~I \t ranicro. Ricordiamo intan - nuO\'O_l!u!llofosl\e sul pumo di dRmente barocco. non a pena a Lermln~ dell'nl- zlone vaticana, ben presente RI ra. Una cerchia. 1011Jiun,:o, dov,. &11un1i. dai qn■li, •e anc-h, non 10 che nd 16i.,, nl"lla 'Pi na- 5travincerc. perchè di mentica • Era ponendo lo In tale .schlesa l'a.lunnnto, SI direbbe ancora maestro nella tela Imponente, non ti ou ,·a•firmare e do,·~. ira alfano ri1ohi, il Carauu io era ( AKA\'AGGIO _ & Kllrallo di Alor de vi.na eourt , cotcc3' del Svlos il dipinto è re che l'umor malinconico dei che si pote,•a vedere altlne co- ebbro di Venezla. doYe le fonti di Cortemaggiore, In quel dc.so - ,; , M■r,:un■ e Campo Man io, •lito po1to in grado di mcdiiire (l'■rlpi, Lou.:-rt J dato a Chccco del ~r avae-i:?io; concerti. di \ 'alcntin oltre a mt: questo barocco, rivoluziona- USCr1llCOno che egli pur si re- lato grondare del braccio di J'appari ..ionc e il p■!,ugio dei n1 un pou ibile riC"Omind■menlo _ . _ . mentre ~ui primi dell'Ot1ot cn- ,·iverc di ,·ita propria non rio, ealrOM>.anche se talvolta caue. come era na turale per I Crl.&to, In quel 11ublto volger.&I nuo,i adc-pti negli ,lud i di lor- dtlla 11ittur■: que•l:11 non polen• dalcna' d1_pinta a ZaJ;!'arolo o ,·eri;r:1,d1 questo, serbar ~rati - to i calalo~atori della auadre • ~aril ~cni'eco nella ca,a linj!a Intemperante. che eccita la sudditi della &!renlaslma, e di Nlccodcmo, tn quel aerrar1 I tuna. '°r■n ta •i 1roppo meltor iri do tortire pel 1uo genio 1pre• a Pale!itnna nel pnmo salto tudme. _ ria Giu~tiniani . smarr \la l'at- mestizia di l.ou 5 Le Xain: 11 rantula sino al parosslm\O, più nat urale ancora per un di tutto Il gruppo. e 1ubilanti per po1er euere fi,· ,:h1din 10. e fin d■,:li inir.i. rhe della fu~a da Roma. nel 1~ ; Analo(:'a coneitaz,one dram• 1r1buzionc antica , 51c11!'enta• che, mentre il Cortona forse ma evita talvolta la scia delle suddito tanto entuslut.a. della Erano gli eexemplo, ca.o;a- 1ati, ra1alo,:11i. 1ched11i. Cii nel <"Ome e piuun1 direll:a>, non 11 Bcl:ori r:unmcn1.1 c:,vh c1- mat1ca il mac~tro do,·cttc u,a- no in un'altra al Camom o: e già muo,·c entro di ~e il ron- figliolanze pAra,!1.,Slte. che In- pittura, Ma sl si recasse o no, llnahl. che un giovane accoglie ~t=~~i~:. =~=id~1 ..:::::; ~ in~:~!:: ;~:: 11;1Ct.!i::;ed~~:!~'ic:::;t e;n °~1~ }~;;:~r~\ecd_hi~st ~oe::v:is~!~zd~ ::o a, 1 :~~ed:~p~~,: s;~d:;·_~ :~,~; ci~~h~~f ,!~:; ~~a ?n~iS a~~ ~:~\'i~i-~,:~~if\~~~in~ 0 ~\:s~:r; :~~t:r1':ci~Ul,a:r:~tede~e~1:: ~~~~:n~~~e. l~u~~~: ru= : ~ep!Oq~:~ 11 !n~ ~~~ : t::,~; ~=I C 1 i:•.~tnc-ì,~~. 11 :~i~:i::: ba~::,~ ~;: r~u.i,:ra:~\. :: :il i~~~;;;. P;;t ~;~ 1 ~i ~n~;;i::' 1 ~:1; e:te~l~ 1 ~~.:r ~~ 1 f1,~;o;::i ~~~'~ r~~~r:~!a~ 1Fc; ~~~;\:~ ·i;it6~~~~ 1 ~)~ 0 {a~ 1 e 0 r;~~;:~ ~fr S~ 11ss':t~~a:~~~" f 11 j~~fr ~ori~ ::~n~i1a ra:1~~~n=; 1a a: ~ ?r: 11 ~;laprl~;t~c 1~:~ m:'a 1 ~"m~ ~: :~1gf:~1e~~ n~~1 ~:~ r1.u: ,e il deriderio di 1tendere un l'acquario luminoso. dellti 1iri• fortunatamente. tant o buona. l' buQna co1>ia del 11111,ec, di m qua perchè gli si possa far qua(iro I\C:tndalo~o e mirabile Venezia. la rivincita di quclll'I mlnto, Immenso trionfo, è tutto ecco, a rlncRIZOdi questa at – np porto di 11ue,;1i mo, in1cn1i, mh~imc 01>ere con un qu•hi•~i da offr irci. un ricordo abh~• Crc,_nona : della qua)c ~oltanto credito di un'opera co~i nrr- d~lla & T r.t.,fiJ;!urazionc •. qua · Lombardh, che. dopo l'aspro un grido di questa venezla nlt.a tentlone , che per U giovanetto ,c-mbn confr»:are 11 diffirolli e llilrrn•, ,1orico? Coni& non st_anza preciso del i:?ram_lc cm- OJ;!l?t, d_ot>o_vcn.t'anmd1 pru\"C, coccmentc ca ra,·a_l!j!e,;ca. :\le- ,i che 1111Franz J-lah fo,~r vlt.allMlmo periodo romanico. e E' an!.I una venezlanltà rlsarcl- aenla le t:ra anche conseru;o e del tompilo. quando ette nella intendere c-he proprio quetta [!'111.t_le ~marrito. Le copi~ cor - ,ono rn1sc1to ad ottenere una ftlio fermar~i alla ,·ccchia ci- ~tato incaricato di una com• dopo Il fruttu oso con.seru;o al ta: pcrc:hé la pittura lagunare nAtura le Incontro, altri sugge – fu~e e molti Frsnzc-ti e l-"ian1, Ìll\en1:ione Jiounil e dei e U • rr1111e 1alora un po' s,•,~att', fotwrafia QUasi soddi~fa- t~1ionc del Svlos che. per mi(~iont" per una chic~a cat· ROtlco fiorito , si era appartato. nt:I tardo Ttzlano e con 'nnto - rlmentl, &ebbene trula tl sem– minghi, che \lnuo e n~n,:ono lori >, in leggibile 1n11puenu. ~on_oo fu.ro~ o nel mu~co mu- centc. r:~,a può b;l..lar oer ~111111.1, _concorda <:On oudla tolica romana? e " m11lapena adattata al rl- retto , era stata orchetrata 1u pre In orlglnall.sstmo acct:nto, non li 1i può d:ar rc,:ola >; e,- poleu abilit■rlo più 1ardi ■Ila 111c1pale d1 \ cllc1r1. nella rac - con,·111ccre che l'oni;rma!c. della o,ù ,·ccchia lhta ,li ca. ROBERTO LO~GIII nuclm,mto. toni plnlJ\II e nottum l: era nel martirio di San Matteo : lo ''°ndo nolo rbe proprio 11ue•ta inH~ndone dd la e mactbia > e.. colta Sili a Roma. nc~)a ne· O\"C è for.,c un pcn!iicro tra- ra,•ag"=c(chi stesa dal )lan. (da • Po~izione, 19-n) n ~uo 11plrtto plù nordico che tutta corrusca, fumigante e ba , gherro che sta a cavalcioni di nbier■ miJr-atoria forniu il m•J· trntiak-: e rio.è ■Il■ ea1i.■d1ii coh a C_ecc on I a f , rcn.tc ; 1!'icamcntc autobio.~rafico, do_- cini nel 1620: 'Francesco ' · un caduto, a sJ)fl.dasguaina ta. gior nurMTo delle N"dute car•·,di 1ricgliere. fr■ n1iri■di, il fo. la copia più fede I e ~ v~ toccarc all'ult1mo e J!iU C'IIO_ C_eccodel Cara,•aft1tio '. si ~ ripreso ad evidenza: e ac- C,!~~t~t: i ~.!~~:~~~- r,ii: ~~:d!ui~ ~r:~~n;~:i:. ~~-~:=~('~? J~ :~_: ~, =~~~J;!'li~h! i r~~1 1 e,,ti:~.~.t d~\·:;::;,o'." 110 d,lla "" ~rr;~bi;::t:~~~:n~m: n::_ 1 ~~~ :::~~i:a~~:~ 0 e:~ . ~~o~: celtbre lellen i nomi, e non pii.i 1ogramn1■ perii, non troulo in• del fi:un~~mgo LudO\'ICO_I·111· _ • mero che. come l'autort _eh dito. che anche Pordenone or- c-he Ì nomi. del Rul>en1,di Ciu,. to n~•pevohnenle da un• mir- ~011 .0 h1bOIIIUS, Pèrc he da l ara vao uesc h, QUC~lpQuadr?, aves~e aclrnto tre In quella tempestosa Crocl- Spap:nuolo (probabilm~nte_il Ri- rhina da riprt!■• anror di là 1~1 f1r1nata e ~at~la nel 1è:1l, O, al C,u:a"agg10 ,a nche_ P,nma fissione In fondo al Duomo di ~er~/·~!b!;:~).rod/Pi~~:~1 1( .. : da , eni~e, m~ da~I• , olonlÌ del- ~:·:1~ic~1~:Ì~i 1lsl~~~~o~he ~~~~ del N ord ~~~':/i:rcch:re;r~C:~'c!~I~=: ~~e~~~~ ~~~s~to suggestio - do di Ter Brunhen), di Cherar- l'cocc-hio mlrnon"> . Come ,,~nza, ad Ai:-., ad Arlcs. a La e-ni. Cosi mi attento a chia- Richiami quul Inconsci. 51 ~ do (doè del Hon1hor11): rna è dunque non ■mmellC're th e •n C101at, a Cha,cau-Gombcrl'. e TR A il primo e il secondo de- mare 11dipi_nto col nome. fra detto, poi fatti altra poesia, plU •empre ■».lii poto in ronfronto 1aJ modo di ,·cd, rti ri•uhl\·a In altro,c a Parun e in 3(!g10; ccnmo del_secolo~ prc~cn- vir~olcu e, di 'Cecco del Cara - pacala e più uvna: quaal In- alla folla dti na1uralit1i. Qu■n• pien• an1i1e1i coU al Rinud • ne ho anzi delineato ll_lt'~ho ta mar~iori d1fficolta la ccr- \'.lt:'J;!'io • e oiù mi conforta chr coMCI, ma altnttanto vivi, co- 10 al pii.i ■tlreu.110 biografo 1e- mento. (Ome aU-imminenle cl», l'a:,pcuo. _ restitucndog_h, nel nit.t in Rorna dei cara, ·ar:~c- alla nuo,·a persona. co~':'nquc me certi richiami nel canti di duco Sandrart. &ebbene 1ornl rocco>? Al Rinucime.nto per- :\luseo d1 Braunschwe1f" d_ue ,;chi orovcnienti dal Xord, .si chiamasse. ooss.tno [l'1aP13· Dante dell'antico Vlrglllo. Ch6 ancor oui pN".ziO! , egli ebbe il rht' quuta interie:tione ombrou d1oi~t1 ,capttah. l'uno d1 t:'~O- dall'Ol _~nda._ dalla Fiandra, namen.tc_ aj:!l(re ~ar.si parecchi carava a:ltlo lnAugura la prima 1or1o di giu,n~ere..• Rorna ,·er•~ 1 non pii.idunque uhema di chia , cntu_, 1al~ro _mat1:1ro; PO"iSOdalla I•rancia. R11?c~1:amo .tn~ altri d1pmt1 d~llo stc<,s0~arbo. plttun lnlcrnllta; severamen - ~er16:, e~ ;;~~di~:r:r:~i~~(';I~:~ ~ rO!C'~~o formale) fra le .<'OIC rr,I d~~~·:h:r~•~!;t~r i~:-c~~i;,~~I~: F~~~z~~i ~ ~;·\~~~~~t~t:'h(~~t~ ' ~!rJ;~~ odt u~e..n~~w:;fon~ ~!a!~l;~~~~'::·c~~e ~~·~~~re~~ le i tanti f1111i r.sr■ nne1rhi del la P•~ r~rupleta negn,one ~d debba :>. lm:, parendonu anzi n1.i:ino e ven~ono ~oi:i I, s.1 pri"ata .~)01?n~c: \'Cr~ <;an• to. DI unR drammaticità tanto tre detenn i precedenti. d:1i qu■li ,eec.h •,0 • ideale 11n 1~opo~orf ir.o una ~clJe 01u ~!te del C;ira- puu d~r rcJ;!ola•. C, .s, duvra nor ~a.ta d1 11lu~1091smo . g1ac- stretta allo 1Jtle; severamente il nuo,·o ,:utlo e baro«o > gii ti do, e e 11corpo, ti 1n prinih il \'aJ;!l,('10 e delle pm port:.nll per tut1a\ 1 1a ~forza re al~ 111prh~. che il quad!o e f)ntO n.cl qua- guidato dnll'unltà dcl\'llluml- •llon1anau np idamenle. Ptr ul• r1,r1)0 um■no. 1 tlecldere drl tutto 11 Sc1celll?, La dr~~n- con una collaboraz _1onc. ,oli~ dro e_taluni p_arucolari. come nazione: coslcchè non si com- i imo. la ,cautts.1. e dic-i•m pure rhiaro,ruro. n1cntre nel Cau · mat1~a ~pcttra lit.a c~e. nell 111-dalc. Ouakhc . co:.~ _e g1~ la ch1occ1ola 1n primo piano.. prende proprio come un grande la N"licenu di no1ir:ieal ri,:u•r- ,■nio è )'ombra, 0 )1 luce, a ,·ers1onc ~•- cui s1 pa~la\·J., 5131? h.uo nrt:"h ult1m\ ,·e1u1 prend on~ _un 1 cv1dcn~a q1~:"1 critico, qualt: Bercn.son, lo ab- do nrl Baii:lione (16"2) e nel dt-ridere dei corpi. ialora fin Qu1 add1~11ur.1 ra1?1;?mni:canm. ~opr.11tutto . per ,a se• rn~re~hst1c~ . Aie.uni anm fa bla tacciato d'lncongntenza, Bc-llori (16i:?), ti riportino alla quui ■d annul1111rli: )urti ed l'eff etto _d1 una !ra~1c.1 ne• co~da ondata .. gmnta vc:-so ebbi I occ~s1011c d1 par.lame. per dirne alquanto bene, nesazione inlcn,ion■le rhe code. .• , i:?at1,•a: 1I collo che sa (!'On- 11 ,,: ed 01:?2"11 Honthor:.t, ma sotto 11 nome d1 F1nson, E' questa congruenza invece 111c-ritiu uudemica, pur tenu ombra cb~. c-ome 111 prima l\e• fia 1n luce, lo spacco d'om- Da,·id de Hacn. Dirck Bahn- al quale è solt_anto _.tffin~_. la qualità necCMarla di ornt r,ottr u~ re affatto di qu~II• u deno 11 l_o~bardo Lomau.o. bra :.ulla ,pa_lla. la. !?~ancia rcn. _11Crabb:ct~. ccc., sono str_ec1amente affm.c. ~on c.e ---- -- ... _.;;;;ii;.::;.-.16i!,Ji;M.lillili..1■ vera arte, e In questo caso la ~::: ddi r~;:~u/~~0.:1 ;:~~:i;j;rrdi ~i'nb:ro::O~a~~: ..h:c:: ua~ 0 ,1° ;; t '•~~ai:on~:!~ 1 pi~1~rlu!11~~!; m~~~~h~1~"h~ 1 ~~:;1ribuito più ~:~c~~od~ 11 ~o~~::;fo,c~~~ 1 sj C.\RA\ 'AGCIO - e Satura morta ,, (raoco!ta Krtss - No York) (Continu a a pag. 5) Biblioteca .Gino Bianc ;o

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