Fiera Letteraria - Anno V - n. 29 - 16 luglio 1950

Domenica I~ luglio 1950 l.GOR GRAB 1R •- 1Rllr aHo a olio di Ettore J,o G:1110 1931 '(O?lle rlR gh\ TrellnkO\'Sknjl'l di M'OSCR) N ~Tq ~L 2? ~~AGG,10 189<> a Napoli, <lopo un • t1rocm10 d1 "1orn:1li~mo ~clcttico e dopo :wcr ~cnt.ato,come tant1_i;,o,•a111 della sua J::Cncrazionc, la poesia, 11tt:at~o, la cr1t1ca, Ettore Lo Gatto, si prc• para,•a ~ spcc1ahzzarsi in rilolo[!'.i:l gcrmanicn, quando I«?scopp1o·dclla prima guerra. mondiale·modiiic:n 1 a in c1rcos1a_nzc str:1.nc il suo prop osito. Per dedicar si alL"l ~trm:uustica egli a,•c,•a compiuto studi in Gcrmanin; per mutar di proposito gli bastò pare una ancor:t scar· ~,~i; 0 ~11~1~ 1 i;,~,odeò,i~~!~ic~pl!~:,~o d~lt ~it'~ ?~i~~r ; ~ degli :uist riaci >nel maggio del 11)16 e condotto nel cam1>0 •di Sigm undshcr ber~. per :we r trOl'ato nella camera assegnatag li un volume di poe sie russe di– nJenticato da un prii:rioniero ruso;o, egli decide\ •~ ~li riprcmlcre lo studio della lingua di Puskin e di Tol– s1oj. Ch i lo conobbt> allo ra ricorda come e,l'!'li a\'c,.sc la strina e curiosa abi tudine d'impar.1r \'ocaboli nuo·:i trJran~lo per ore cd~ore intorno alle baracche dentro 11. rc.t1col:uo del campo. ::\ln i suo i compa2ni di pri– g10111ahanno conscn•ato di lui anche un'altra imnn– .tine, que lla fèrnfa.1a in caricàtura tla :\lassimo Cam- r!:16at~:c1 1;~~~\'fi~friit':Je~~nf g~: 1 ~~m;~sl~1~::C~.~~e 1 : giorna li austriaci ;ii collc,::hi riuniti nelle s;ilc tla pran– zo del campo. ::\1a la cono scenza del tedesco gli scn•iva anche. a ~odclisfar scm1>re piil l'interes se per le co,;e ru,;se cqn la lettu ra di libri che c,::li Stesso r;icco,l'!'liel'a nt'lla biblioteca del cam 1>0, facendog li venir da Vienna t"da Zu:-igo, (allora la pri,l'!'ionia di ,l'!'ucrr a d:wn :111- <"he simili possibilit:i.l). E iu co,;ì che per consi"J:o d'un ufficiale aust riaco di nazionalit:'1 ceca addctl; al campo :radtisse l'opera Li• R11ssiii e rl.i11roJ,tJ di T.'~. ~lao;,.1-r., ·k, futuro presidente della repubblica ccco– s.lo, ,acca. Fu il primo pas'° della carr iera di ruc;:sist:1 dd Lo Gatto. sebbene c,l'!'li \'OJ:!lia piutto sto ricondurr e. l'iuizio .d'essa ad un romanzo d'a\'\'Cnture / mi.ft :ri ddl,! .Sibrr.ia, da . .Jui Jlubb licato a l.i\ •orno all'c1:\ di 1red1c1 anni . JI hhro del -::\lasaqk quando il Lo Gat– t_o, orm~i .<lesi~~ a ~1e4icarsi a,l'!'li studi russ i, tornò oalla prn;r10111a. rn Ita lia. fu da l11i scitn alato a Bo!– nedetto Cròce chc_ne prese J)retcsto per un suo famoso attacco alla fi lOsofia ,russa, senza comprende re che in sc~uito alla ri\'o luzionc del 19 17 il pubb lico italiauo, come quello di · tutto il mo ndo, a\' rebbc manifestato p.articolarc inte rcsSe per le cose russe. Questo com– prese· in\'ecc il Lo Gatto che, con baldanza verament e ~io,·ani le aff ront~l\'a addirittura i risch i d'una ri ,·ista, 1'0$:',c:'i famosa ri,•isla •·Rus;ia > che ric hamò su di lui l'allem;.ione. •· Qud che , fosse il .,•:\lore dei primi passi cl("I I.o qauo ctisse. g-ià nel. 1()2:\ Giu~cppc Prczzol ini nel sun libro La rnlh1ra 1/tJlitwa: • li Lo Ga1to, che è un 1Z""iO\·;u1e i111amor;)l o della lette ratura ru~sa si è a corpo n)Orto a ffaticato into rn o a CcchO\', Dostoc\•skij , e ad alc uni minor i come Sologub, Kupri n, Sibirjak: eg li "ha .dato anche un modello d':lZione amorosa, i,Jr la c.liHusione dcli:, cultu ra e lettcra1ura russa coa la rivist a Russ ià >. • . 11. L•rGatto•c hc po,;,;jc<l<'O_t!J,!'i una delle piì1 ric('h .! lnhho1ec!tc· di •lcttcratura rus <;.ache esistano in Eu ropa, ricorda con nostal,l'!'ia che cominciò a pubblicare .. Ru.;sia > J)OsSedcndo solo ire o quattr<> libr i ru'!'i1 e qua lche vecc hio fascicolo di ri\•ista. Il kttore poteva pensa re che i p.rimi fascico li· di •Ru ssia• contenes– sero articoli. racco nti e poesie scelte; wsi contenc\·a– no solo quel che' il caso a\'C\'a mcssr ne lle mani del · l 1 idcatNe·t1ella r.i,•ista; per es .• una ,l'!'hiotta 1,rimizia, qua le le due poesie di A. Blok: / dodici e G!i Scili . sc ritti a matila su foJ,!'liclli vol:rnti (purtroppo in 1,ar1e indecifrabi li, il che spie,l'!'a perchè / dodici non fos-.cro comp lçti nella trad uzione pubblica ta dal Lo Gauo). La ril'ista • R.u,;:,sia> creò al Lo Gatto una rrle di amici in 1utta Italia (tra ,l'!'linitri Piero Go– ~lli, il Prcùoliui, il Papini, il maeslro Cui , il ;\1:\– Hr ccc. ccc.), le cui lettere di allora il Lo Gatto moo;tra :ah·oha·a,l'!' li amici come uno dei suoi pila cari ricordi. Chi2ma-to a Roma per or,:anizzan·i I'• Ist ituto 1wr I Europa Orienta le•• egli ,·i tra spo rtò anch e la sun ri,·io;1a che rimaS:- lutta\ ·ia sempre un organo J>CrSO· 11ale del Lo Gatto che Ira l'altro vi fece conoscer:: anche~ 1•:•prim: scrittori so\'iet ici, qutl ,l'!'ruppo di • comJlai:ni di strad a >, che ccrca\'ano di mantener e anche la tra dizione della \'Ccchia e J!r.lnde letterat :i 1, ras~a. Il Lo Gatto ave, •a intanto conosciu to GorL 1 e alt ri scrittor i ru ,;si (emiura1i o in ,·isita ;11, 1.al •a~ cd ;weva potuto sempre 1>ÌÌ1 am1>liare il campo della sua a1ti,•i1à. Oi\'eutalo nel 1922 liber o docente di lin – i,:ua e letterJtura ru ssa (il primo in Italia) e_t!li died e •Ila sua atti \•ità un più spicca to carallcre sc ientifico. prcparantloo;i cosi a quella brillante carr iera uni,•ersi– lana che' lo ha \"1sto im e,l'!'nanlc di letterature sla.v.:: a Na~li da l 1927 al 11)29,di filolo,l'!'ia sla\'a a Padova dal 1929 e infine di lett eratura russa a Roma dal 19-11. Quando nel' Jl)J I eJ:li veni\':\ dichiarato vincitore per la ca11edra padova na, la commissione si dice\ •a "lieta che l'unica cattedra di filolo.(!ia sla\'a nell e uni– , ers ìtà italiane ' potesse essere coperta da uno stu di os~l le cui all i\'ità. in ,111 cam1>0 cosi difficile, torna nJ c.nore del nostr o pae se>, rile\'ando implicitamente an– c!le che in meno di un decenn io il Lo Gatto a\·eva mes– so la sla,·istica italiana in primo piano nel campo dcl– l'intercssc-di,una schiera assai più lar,l'!'a di quella d:.:i puri specialisti. In quel tlecennio il Lo Gatto a,·e, •a conosciuto il .mondo sla,•o dc vis 11, <;on sOJ?J:iorni in Ru !'lsia, in Polonia e in Cecos lo,·acchia, trattenendù, .;,nche attra\·erso·l'Istituto per l'E uro ~ Orientale, rap. porti con le . prin cipali istirnzioni Intese alla cono- 1ccnza del mondo sla\'O e con innumerevoli sl udiosi J.a Cecoslo,•acchìa e la Po lonia ne ricon osce,·ano i me.riti dccorandOlo rispettivam ente . deg-li ord ini del l. co11Bitt11co e della J>òlonia rcstituta, mentre Istituti scientifici come ,la • Schoo l of Slavonic StudieS > di Londra, Jo. • Slo\•ansky Ustav • di Pra,:a, cd altri :o 11omina\"a110h>ro mt'mbro. Le prim e conferenze tenute all 'estero: a Prai:-a (all'Istituto sla,·o), a Pari gi (alle Sorbonne), a Ginc· ,·ra (al· Circolo slavo), ad Amsterdam, ccc., do\'e\ •an'> :~~ir!i!c~a!!o 1;;<;1 ~;~tg :dn u~t~~~ s;~~tlFunt~c: s\~it:t Londra. Qu::\ che 1! Lo Gatto produ sse nel campo dei su li ,i;~udi nci.:li anni sc,l'!'uenti è aue stato dalla ricchi ss ima h1hli~r;,fia che ci mos1ra in lui non soltant o un oio – nicre, quale_e~li ama dir si, or.(!'OJ:lioso che per merito s110, 1 suoi discepo li possano o~,:i procedere nello stesso campo senz a. Je fatich e del dissotlnto re da lui so1>portate, ma anche un rcalizzalore ardilo e nell e, :.te-.so tempo .equi librato. Di particolare unportanza nella ,·alutazion e d-:1- rop era di Et1ore- Lo Gallo sono i suoi so,l'!'giorni 11..-i pae-si sla,·i:,in Russia c,:li fu ripetutamente: la prim a ,·olta ne! 1928 come rappr ese ntante ufficiale de.ll' lt a~ lia alla celebrazion e dd centenario della nascita eh L. T olstoj, nella qual e occas ione parlò in italian o e in russo nel e Grande Te atro • di ) losca . Cna secon– ,Ja volta ,gli vi fu nel 1Q2Q per la\·o rarl! in torno al!J LA FI E R A LETTE R A RI A Pagina $ PR O FIJL O D J[ UNO §JLAVI ST A ETTORE LOGATT questi tc11111i Ji ulegnosc '- l?i~eS:u~:bt1: 0 P;ii;:er.~:niJ igi=~~~ P OCIII sono coloro che in ::~;,':;:::;;~::;~;•;i;:'::~~;':~: IJ ff AN I ~ 1 A ~~rr,;·r~:~i~:.fF': ~ .. ~:; loro ili g'cneroso, fiducioso e ac- d I ~~:,~;lui~::: t cc~::!~e :::; DI v ·· r ··A E ~ '11ìfl o ~~~o;:f.:~~~:r,1;:;; •e;;:n;;~::~~n~! ,ili 1111Ji tli lc11en lur:i ru!!:i in l,__., 19'. . ~ _._ -. to del 1110più gr:rnde e più uni- h~lia 1lebbono, ohrc thc il ton- ,euale poeta rom11nlico. E pia- !~~I;~~= '!ell3i 11 ~;it~:; •:1:re:~ .e~~ li in llali:1 h:mno ,111in10 fonli corrono a form:1re la fisionomia ,:nilicalo dcU:1sua 01.era Ji sto- te i;~ sare che t • p d•l di:lo~o ou;i unn nutril:1 !thi~r:a lii gio- e,1. :1iu10 ind_i!(W:nsabile, mo.lii- i~dhidu:1lc ~i qucu~ _m:1ulro, ri~o e_ di cri!ic~ d~ll.:1Je11e.n1u_r11. ~::;: 1 t:: 111c 0 ; 11 r:tc ::t,u: :,/ ,·imi cuho,ri. Il o ,·islo tlegli 5111_ J}hc:nul~ cosa :.nche rn:Her1al- s11.q1_1ello d, e 11mani ta > (pro: E q111. che !1 g111!llf1ta e_u cimi- Jio, thc egli ha niiprcso 11 «r – Jcnli venare i•er ):a Jlrimn ,·oh:1 memo _1 opera ilei Lo C:uto, ~he 1 r10 •~ q_uclla ~fomah1r:1•che I rlsee 11 ~enso del .suo mtonlro care la , ia di una ierena e allo Jillt le·iioni univcr.;itnric ton ,:rnrro _a~ncnle pre,1a :a scolari. ~ cono!c11or1 del ruu o unno tro- ton Pu&L-:11!, che ~gll hn matunto ichc:no~• semplicità e di un ,,uclln curiosità Ira lo sv:ig:alo f' :ul :11111('1.' con una 1110111ne1t11 ,·11rcncll:a p:arola e gum1111nO!l > pcr lunir;ln :111111, 3Jlprofonilcn- accordo iJenl 1 1 ·i· il tliffidcntc di coloro die i c,hc SIUJll SCC e .con(o~111e cre:1 c~1c nort_a in 1è irn_chc il 1ig11i-donc l'_i1lc:alc come una 11orm11e ricerca di e i•e~:ct:~:: 3 _"~:, ~ iirimi me~i ,, 311 gir:mdo ,fnub I n1111o~ff"r111acr.10!11,11 111um:1- r,.rn!o '!' e 11~1ncs1~10~. Quc11a r?rn.111r1te della coscienza e che Creni al brmco riaHiorare 't1el- i!! auln, e poi euere atlr:atti tl:al• no roll11bor:trc. , ,,·1rl~1 1 1!11111111 .to !1 lll)eH ctl ". rifle~tc nello. elcH~ suo •?otl.o l'imop iirimibile malinconia. I ,mpclo \'il:tle del ! UO inccgn:t- Il~ sempre (Jen•:ato rhc !I 101.-. ?U• tO!t r11r:a,e b drnn·e ad tl1 !f'nt,re l111•11n. D1 Puskm 11 Il earallc re dell'ntti,·ità tlorica mento. Vi in lui l:a ccl:al:i !crn11111'! rhc_ !ioua .r.:1cd11uJcre •?lrndt're, oltre che la 1 euon:a- Lo Callo 11:i il cuho cd egli non e critica di Euore Lo C:1II te– e iorritlcnt e !:1ggci:z:i di chi rn 11com1 lcuo d1 qu:ali1a fhe con- ltti del Lo C:auo, :1nthe il si- 1i 11:111r11 di parl:arne ai 111oi tto • ttimon ia di 1111 toncor rcr: di incontran i con ;:li ahri 111 d1 _______________________ intereui moltcpl iri, 1uui volti :a lf;~:~•Ei~i.;~{· 0 :ff.:I~:i 'fESTIMONIANZA A I OG TI 1 0 lfif:~J 1 ~nE;}:i~:i Hl, Co•i In !lori11 ilelle lcncr c. \ 1 fluire ton inaspenot:i ritt hezu n.1s~c ,·ie11C ri,·el:mtlo!i co111t1 J j di mo1i,•11zioni, ad .1mpliare 1in• ,•1umla no~tr3 cii in•iemc uni- g:ol:armenle la por1:1n ilei suoi 1·t'rsalo e l:a conostf'n1.a uc ii !ludi e l'I 1e~n3me il rarattere ;:~:t ~:~i~~:;:~;~ 3 11 ! 1 ,~10 1 ;: ::,:~.,.:~~:~ * r::: :': :re inc ;~; ;~:! iir.~i;;o~';c s;t ~,: i' 1 ~110 81 ;:m 1:l~~ it11ar•~ 11 ;!f 11 ~~~ di EURfALO DE MICfffLIS ;~c!~: 0 11et s~:: ~7d7an 11 oe,ll:,Jtn; !~: 11:1c,ionar•i tome 11cr la pri111: reriste rimanere su di un piano ,oh:1 ai prohlcmi tlae ,i en 11ro• fOl!Dnai:ilmenle umano: 1 er cui ponendo agli ~col:ari, , 0 no il Q UAU sono f menti ,clen!:• campo ;en~ lctlt~ahi r a ruua, giovanile baldania non oua1ta1· ha potuto anche 1ent:are, in u:,1 lmgu:i~,:io , il o the <'~li r:-r11 /l~e/~i!:n~:;o, a:~:::t~! ::'e~::ico:e!7s!in~L t,;~ro~i:."~~ :: ~:,:'~,~:'~!:ca~~~ntf one inle~pretazion~ persona!~ del!• nt'I t~rnlo,;o .~hc s11l110 con loro atier :ppllcato allo ,iudfo" dt!la temeno che la cono,ccnia della Que1ta te,tfmonianz.a "rorret ~)or1a leucra~,~ ruua, ~•. conti· 1-111,mrt- i'\lcntc J, meno ae- grande letteratura ruu a dell'&i.!1, lingua, tutti piaceri umili, cht rendere a Lo Gatto, anche bi l~are la 1rad1~1ona_l~cr1hca 10· l':ulrmu•o ,Id n10 mc10Jo, rhc Jra f pnmfuimf 110n ,oltanlo poi no,i Jigurano, rlurclic bi• nome dcgU altri a me ,oono- c1alc ton un an1lu1 puramente 11011 " frctMa r~po.,-11.ione m:t 111 /talla, lo scrupolo Jllologlco, bllogrd'fic}1e, prestito di libri, 1clutf che in altre .stante della c51ctica e f:iungere a Jare giu– l'Or,lial" e fctomlu comunirar.il) - che è rispetto prima di si clic tradlf~fonf di cose auolutamen- sua casa lavorava110 gfova11dosldizi di profondo equilibri o e ,w, rn, ,·iHata tbll u J)rc~cnzn ,·i,·:i cll altr11l, e di cui i11vecc parci.-a ~1on~ 11" 0 ~~} 11 ,co 11trollo di trodu• del 111ofJfbrl e dd .suo tacito. ir;imtczza intcrpretn1h- 11• Atl Rc• ccl .elo,.1un1!c dei. 11oc1i e ~lo~I~ ;;:ra , !~~!~:i~a fri1!r~::f ,e!~ ;pfcclolo, 1 ,;~r!~~~o V~~t!~vo:~ ~~,t:~::t~! ,:!"':• ,:;:!~~~ar:~ te ~llm e tJt!eua disposizione di ~l'flllOfl ilt'r_ ,11ml, !r:ill:i: ,I, ru_, 11c1/),sull'cscmr,lo dct /roncc,1, clic al cieco è l'11rnlle accom- con sempre nuove richiede: e :,n1mo sto. ,I fatto. che 1:1lette~ lc,;,:c e ra l~,:gcrc 1 1~•11. 11crth11 primi suol scopritori e dfJ!o,i- pagnatorc, ma In que.sto ca,o lo loro occulta prc.scnza nelle ~tu ra rus~~ non e !olo p~r lii~ 'uolc rht' ,,na110 e , ,lmno ne· dfrorl nell'Occidente europeo qua,1ta 10111111a df ltlJJlcnza ,pe ,t ante di là, rendcoo la pronta 11 luogo d 1n1por1.111t1 e br1llant1 ,:li ,rol3ri come , i, ono e , ihra- Prima della e Slama>, che rl• elfica occon-ct•a pc:r accompa- cortesia del padron di casa co- •oluzioni ad eua limi1:1te rn11 no in lui. allr:i,·eNo la to111i11i-mane mauimo monumento cdi· fnart: il cieco! Preasappoco ton- ,I facile ad acceJtar1f, co,I glu· pure un:t ,·ia ad intendere ,rii •l:a ili 11111c le dumahir" Jcll:a tor/a/e di tale mutato atteggia• / ,fe "1 oo/cra 1 al Wilde 1'C 1 lta, co, I naturale, come in un ilt'~•i problemi filoiofici 1 pir1• •IHI Olll:tla lin,:1111 rll!C(I. •= •e n mento degli italiani nel con- :roc~ena "r:i':~a"r~:,~: :::: luogo do;ie la cultura non è una 111i,Ji ru!! i, 1en1i1i nella loro \'A• ,0111• il 1ono ili un:a lc1.ionc ~i tonti del ruui . i grondi capo- /al), e fn uri'àltra glornat; di ~;/ 0 °:: ',~n:O':n accodemf:, m!I• lidilà unh·eu:1le. Forse, poncn· rlt''_n e , i Ji•latra. 'l)•C•IO 11011 1 :;::!,a~~ :::~~= J!'~;~t,ii;atr;! /oooro, .per rimetterla a po,/o davw:roerc~iglon!~"c:e~:t~' ::'e~ d?Ji come 1tudioso occidenla!e ~;i~ 1 ,e 1 1 1 ~:t~;; 11:~ '~:!~~;:~o ri~~;:I~; :~t;;:i'a~:~ ~r:~iov:~1::0~~•~lt~~:i:n::luaia;~::t~:~ i c/~ se~:: ;,°;~:::/e dadc1:!:::nea ~~O~~ •oo: ~i 1 11~:;i~r :! ,!: no:;~"\te l~=~:; ; ,h,,, ,li fronte :ill:i .m(I lcucratur, 1 dotte dalle dfshiooltc manipola- .=Ione.clii sempre /io t.1110 c,tre- proprio e rl1pctto all'altrul. Mi 1en1i10 e il problema della re• 1;~li ,a prornrc 11ucorao,:gi, ro • ::lo11t, che ebbero in Fro,ic/a f~~..,:~clall~ ,aotk,I di /ronl: al accorgo, tcrluendo cosi, di 110nclprorilà spirit1111le come il pii, 1110 nei 11ri111is•imi :anni dei 1 noi l'avallo del 1lgnor tli Vogilé; ma ca/I ltiL'Ore ~bb:na~:: 11,:; 11 t~· 1 ~~~ ~vcrcJ!~/lta ma: sulle labbra del importante per 11 11oria del– siuJi. a,sal prima della e Slar;la >, gfd t,.: le doti contrarle a Quelle ,!te· sa~d. q;;:: e 1:;f: 1 e 1 mahii 1'11m11ni1à >, secondo le prtrolc Dalln hm,:3 dime•lichczzn f:Oll f" ~,11 Il Lo ~atto lavorava della manurnlana Donna Pras- ,uo Caso l'omaa:fo all'i;!io n~I da lui 11euo pronunzi11e q11:1l- 1•i11"" 'Ji f' grnti sb ,·e egli h:i ile- t: ,ul c :totl.sc ;t'• e ~on .soltan• ltdc, e piil acan.:;o 11c9/I anni, 1clen:a 'dl'vc1ra naturalmente rhe me!e addietro in otcu ione •1 110 , 1urlla romunit:11ha •cm- ,Ho est" maao ore .s;igge- pii, so raro la co,a 111 clii 6 ,ma sola co.sa con l'omaggio al 1lell:a 111:atommrmoraz ione ro- pliti 1~ rhe in Ru••i:a lo facc,·a min'~~I. ~~/r;;:,lJ 11 ;:m~:tr~~ttc~ 1, 1 i";;rnqu~ ~alcuno: /or,e plil Maedro. man 3 di Tom:t• J\fouryk. 1111•13re lun,:he .ser:atc intorno 3 J polemtCtic.cronache, che alali;~ ac e 1/1' a roni, se fn cJsl la F.URIALO DE MJCIIEl,IS OLGA RAG GIO unn 1:1zz:1 di tè :a di!corrcre con vano turn,ufcme a dare a qucl– oprr.1i df"-ld~ro~i di J:tpcrc e rlic lo enorme letteratura Il ,uo lo 11otl11or.a in giro 11cr 1•1t 3~ •Jondo, la 111a prwpell/t•a. l'am– lin n ,on,·cr•llrc con ili 111 Jitori bie11te fri cui leggerla. Q11clta ~ pii~ ,nri, in un _rafrè. tome i~ ~~ur!"~::~ak, cm!~! ~1n:/m~~ 1111 : 11ln3r~nde111ra. e ron r:11 .stra mfopc all"immcdlato 11ic• l'OII hcnc ,. IICtorJa 11uclla 1101:i CtUO. ,li 1i,:11orili1ù 1u11a 11:i,·a, rlw Tuttavia non è questa la te- 11er 1au1i :umi 1lis1in•c ai nonri stfmonlanzo elle 1111 preme rc– ocrlli d'un romun 1r:1110lo •lilo care oggi a Lo Gatto, bcrtsl 1lr,:li intellelluali polarchi e un'altra, elle nasce da 11t1a /re- ru-.i ira ~li f'Uro11ci. Pic~rolmr• i:en;i::ir: ~a~u!i :::il cl;: ~~o,;~ 1 i. 1111 ;1o~~~-a 11 \ ~-a11!: 111 l 1 ~~~~;:: :r::zl:~:i~n if1::f::a. n~ro~~:~ corgouo liH11li :i,:li otr hi ,leitli campo mat1trl, et è accaduto di :1,toha1ori nllr:a,·crio i ricordi ar,vtclnarne, meno e plil fnll- 1111oti1li1111i di quc~10 <'01wcr•II• mamente, e ne_ cono,clamo, al lorc, t'on.1eI? r!,·clcranno preSI~ :7t°:g~~e! 1 c:;~Ìa~ r~~~:(:, ~I rrnhhliro 1tal_1ano~e 1 3~1110 111 Qlltlla che negli uomini di cul· ~:~•o~:;~::~1:a:11~10,·;,::~li}:oc~~hc:,:~f;!e co;~j::,7:!a1:"ac11:c/f;:'~: IN 11i di lt!11raturn ru.ua . E lo rammo a co11osccrc nel Jeromt ~e111e 1opr111110 thi penrlr:i col nome di e gl11occltlo dclln nella 111:i ca~a-l,ibl io1rta, do,·e lavandola>; vogliamo dire !" , i,·c un 3 Runi 3 intcp;r:ilc: 1111 i gelosia d~l proprio lavoro, c,ie Jo~o pa..~-ati 111!11i e. ~anii ht i no· :!'te:;;:,:~~r~:n:~: :e~o;::e a:~ nu 1lcll c1111ell1ic11c1J3> runa, c,.';t caparratrlcl: lo tf aiuto ma in h :tno,· a Mcrezko,·•l.:ij, 1ln Ercn- comJ)trilo ti annetto a 'mc, dl• lmr,: e l.i1lin 3tl ,\ . Tol~1oj, 1ln venti una oemmo del serto cl1e Mur:atov a Zajte,·, d:a llrrilj:1e, qual1rnq11c grand'uomo sogna da :i O•or;tin e Ocup, e ,•i hnn- clngrr,I, Il serto df 11na dlsce· no l:a•ei:a1o ):a lracci:i d<'I loro polan::a che l11singa avere al p:aun,:~i.o i~ un lihro, . in un~ :°,,:'t1n s~~: 11 gio~~! ~~à: sf,~:t:: fo10,:.raf111, m 111111 clcd1ca; 11111 ga, avere, atlributo eslcrno dr/ t;':illi1w-:,no testi :intithi prei,:e- grand'uomo, la c11lomo prolil• ,·oli nmore,·olmentc raccolt i :.e- sa. Immortale Donna Praut de r,mto nllc 3,ti;iornntiu imc cdi- In toga accademica! 1; n1o!t1 r.ioui 10,•if'lichc. Biblioteca ili piaceri, come a ntuu n altro UN ~IO'fO DIHIO\'INEZZA Plìlt\'ADlì I SUOIo~:S'fl l,E'l'rnRAltl * l~11era111rc sin,·~ tra le più ricth~ :~~ 1 ~~~~~c~~ :ul:.::,raa::ro, df; d E:ui:011~r r.111. gran _11:artc ~e• ,e/te anni che, come IO e J)OJ· T l,m, ,I, ,!,, -,,t,co .,., comput - IO, """•• la,o,ando anch'Io nel ra Puskin e Macha "Ila J:!'lanJ c storia dclln. letteratu ra ru ssa, una terza nel 19;\ 1 (e que :.ta. volta per un lun,l'!'oso,:~iorno ) per compiere le sue ricerche sull'atti,• i1:ì. tlcgli arti sti italiani 111 Russia (ricerche di cni fur ono frutto i tre \'Olumi su~ li ar chitetti . J!itì. pubblicati , e un quarto su i pittori , decorator i e scultor i ancora inedito). Una f1Uarta cd ultima volta. il Lo Gallo fu in Ru ssia ne: 19,12 invitato al centenario del T ea tro Alcksandrin – sk1j. Jn tutti quest i via,l'!',l'!'i e.(!li ebbe possibilità di vi- fl1~~;s~0dar~!~~t~ l~i~:o;~t:~ 1 b:~~d~: :.m fi~!L "..et~ la Volga. Non l'i era.no allora ai mo,·imenti deg li stran ieri quelle restrizioni introdotte pil, tardi e cht h:inno ra;:!~iunto il loro ma ,;simo nell'attua. le do1>0 i;:uerra. . 1\d dirittura familiar i sono al Lo Gatto la Poloni. e la Cccoslo\'acchia, dO\'C c,:li ha S0,1'!',l'!'iornato JlC1 lunghi periodi, nella 1nima come studio~o per seri \'ervi i suoi sa,c:'gi su Reymont, Zcrom ski, Prus, Ka ~prowicz, ccc.; nella seconda oltre che come studio .~~ clcll'attil'ità dei:-li arti sti italiani per un'opera ancor .i iuctli1a e per portan ·i a termine la\·ori di lctt eratur .1 come quello ampli s,;imo sul poeta Br czina. anciu,' come profe ssore all'Univ ersità « Cnrlo > di Pr a,l'!'a f rome direttore dcli'• Istituto di cultura italiana • che a lui de\'C il suo ri,l'!'o~lioso S\·iluppo. La cono scenza dir clta dei 1>a.esi sla,·i e della lor .:, esistenza ha dato al Lo Gatto, in confronto di altri storici della lett eratura, quella comple ssa visione, al • 1ra\'er so In lett eratura. tli rntt;i la loro vila spiritual .· che C,l'!'liha cercat o di rendere access ibil e ai lettor i ita liani anch e con scritti pr opri e 1radu zioni di libri sull'art e, sul tca1ro, s1olla filo sofia. ccc. Per 1cm1>er:11ne1110ar tista piil che scienziato, c,;li hri dato anche alle sue opere più ri ,:oro samente sc ien- tifi che un ton o poetico; da questo 1>un10di vista m::– rit:1110particolar e rili e\'O le sue ultime OJ)crc, <1ucli:i orii::-inale ~u Alessandr o Pu slOu, frutto di oltr e 1111 ,lecèmiio di l:w oro app assio nalo e quella che C,l'!'liha volu10 intitolar e Va ria:;io11i su /emi ,li Jcllcrat1m1 r,tt . Jtr, un 'ope ra eccezio nalmente vi,·a in cui i ricordi p::r– sona\i si intrecciano alle ric\ ·oca1.ioni storiche, lctt ~– ra ri c cd artistic he dil'cnt ate parte di que,l'!'li stei;si ri• cord i, a loro \'.Olla fu sisi nella pr ecis ione del c!ato con la rievocazione. Da quc~t'ultima ope ra, di proso;i– ma pubb licazio ne, seno tratti i ca pitoli che il Lo Ga tt o ci ha autor izz.ito a riprod urre . di A. M. RJPELLLNO T RENT'ANN I fa, quando gli studi di sla\'i stica erano da. noi pr cssochi: sconosciuti e di ess i ci gmngeva eco at1ra\·crso fonti ·stra nier e, Etto re J...oGatto seppe dar inizio a una tradizione alla quale è rimasto fedele con un'ostina– zione e un icn ·ore che denota no un 1em– pera111cnto singola re. Poc hi han no la su3 facili1à creatr ice, il suo sangue freddo di artigiano. Chi gli è stato a lun~o vicino, sa cnm·c~li possa cntusia-. m:tr$:i a liii fugge– \'ole nccen:1c, a. un minimo ~ug-geri mento e svilupparlo con uno slancio che non co- 110:.ce dubbi nè ostacoli. Guerre e incom– preusio ni non hanno scoraggiato questo entu sia smo. Noi, in verit~, non sapremmo prodigarci in tal modo. Egli ,·i\•e nella cerchia di spiriti ch'eg li stesso si è formata, con una dedizione mai corro sa da scettici smo, in una fa,•olosa bi– blio1eca, tra. cosacchi di bronzo e fantoc ci 1>affu1i di Trnka. E ,,ia,l'!',l'!'ia frattanto nt'I circondario ideale di Pu skin e di Màcha, suoi numi tul elar i. Il tcmpcr.lm ento irr e– fjllicto, esuberant e, impul si\•O di Ettore Lo C.:a110 ha il suo ro,•cscio nella tenden za nll'idillio, :1\la m.llin conia romanti c,1.. Una 1,atina d'Ottoc ento copr e le sue carte, l'ec.'.> di poeti di quel tempo circ ola a ,,olle nei ,1 crsi delle sue 1rad11zioni, un' ombra di \'CC· chia Russia si alla rg a su alcun e sue opere. Ci sembra di vederlo in una gall eria di ri– tr atti di Kipr enskij . 11a questa. solitudin e 11011 gli impedi sce di muo\•er:.i al cen1ro della nos1ra lett eratura . Vasto il suo campo di lavo ro. enorm e la sua confid enza coi • mate riali >. Quel che soq>rcnde nelle indagini critiche, nelle sin~ tesi storic o-letterarie, nei prof ili di Ettore Lo Gatto è l'ampi ezza degli int eressi, d continuo contrappunto d'arte e letteratu ra il ,·igorc analitico dello st udioso s'incontra e tempe ra in lui con la prontezza e la \'i– vacità del giorna listn. Un moto di gio vi– nezza penadc i suoi gesti letterari. T anta di,·cr sità di ricerche po1rebbe fa r pensare alla 111ai1c.1nzad'un nucleo tematico nella opera del Lo Gatto. Al cont rar io, egli s\'i– lupp:i. alcuni mot ivi dominanti, dei quali il pii1 acceutuato ci sembra quello dell'urto ira arti sta e aml.,iente, 111011,•o che ha da.t.:> e,;tro anche a molti romanzi eri storic i ru s– si. [ libri di Ettore Lo Gatto acèostano e confront:1110 i fatti ,con schi etto lono rea– listico: i risultati dell'estet ica. mcdcrna ita– liana si congiung òno in e'Jsi con l'influen– za del rc~li smo russo e dei cri tici ru ssi, soprattutto di Bclinskij. E in .armonia con tale origine, la sua pagina non si propone un gioco ri1111ico di misture verba li, ma s::or,l'!'a..imp ctuo.o;a e concreta, da un'ansia di esporre , pii1 che di ricamar e in astratto . Nct{li slndi ,;u Pu skin, a lui congenia le, e~:1 entra nel pieno poo;scsso dct propri terni e mc.ai , e la sua rifl ess ione lic,•ita. ailora in c:ipriccio, in arabe :;co, in for me fan1a slicl1c tra mate di indefinibil e 110- stalgia. li st:~<,antc.;11110 complc:1.11110 tr o, a. Ett o– re Lo G.?tt o nel ,,ieno tiella sua atti\ ·ità, ~empr e rivolta. anche in tempi oscuri ss imi, a cr eare le basi per un ant ~inamento spi– rilual c dei popoli. A. M. RlPE.LLl NO DAL "MAGG di Karel Hynek Macha INTERMEZZO PRIMO MEZZANOTTE (Pae sag,l'!'io) Il .Pa~lidocl1foror lu11oredorme 11cllevas/t pianur~, .scinttllaf!O le stelle dr11/ro il logo tra le ,11onta,<11e e 1wa /nc.·cola altura -:,i .ti affaccia [oscure, scro.1ra l quale è 1111 palo con lo mota e in cima un tcsc/1io bianco vi si nota. /11tor110 1t11 cor di spiri ti v i rnota orribili figure che .ti dcuuro l'una ~ll'al/ra la caccia. Coro de.:;:li sp iriti. C11po silc11::io a mc::::a1101tci11combe, errt1n piccole irlci s11llt tombe ed il cl1itJrorc livido s11lvol to si riflette di q1ugl i cht upolto vi fu oK_c! "• 9110/e 11l!imo arrivato, . fa ser.11.:10 d1 g11ard1a pci dorme11h, alfo .ma croce scpolcrol Jo1-:giato. Dall'ori::.:011te, nel irig1or co11f11sa ddle nubi, la Jmm entro gli spenti oalii dl'l mor/o guarda e la socclii,u a boatJ ove a11cora lttccica110 i dent i. Una voce. E' !'ora giusta, preparate il posto; nella tomba domnri .tarò composto delle foreste il despota feroce. Il coro deg li spir iti (deponendo ,:iù il cranio). Esci fuori dal rt'J!IIOdella morte, ~~.'}'g;',~i:,,!~o•'f:, 0 •,,,':::;~,aolo/:c:~orte; lllugo tempo abitasti solo, arriva a darti il cambio un oltro s11lfo riv a. Il cranio (,l'!'irando intorno in mezzo a loro), / 11 quale dr/Jr membra mie desio di ri1mirsi a11cora ,n'arrovello. 8J:a~~g~~;,e';::,1~i' •;~i:,:: ,~i:l~!'~:fto! Una voce. Il posto è pro11to, 110,, appt n sull'oli del lempo arriverò la me.::.::anollt di domani, nel t1trbi11ein gran frotte gli faremo solenni f,unerolt. Il coro dc,c:'li spiriti. Il posto è pron to; ,ro11 appen .s11Jl'ali del tempo arriverò la me::.::a11otte di domani, nel turbine i11 gran frotte gli fare mo solc1111i frmerali. Una ,•oce. Pel vas/o campo la mia voce suoni ; a mc::::a11ottei f1111ebrifaremo: quali offrirete pel def101to don i! Il palo con la ruota . D'avere me per bara ci sarò pa~o/ Le rane della palude. Noi rrn f1111ebrecattto illto,reremo/ I. a bufe ra del lai:o. Come mu.1ica avrò il t11rbi11del lago / La luna allo zenith. L'avvolgerò ,rel mio candore ttttlol La nebli:a sulle monta~ne . Ed io proC1trcrò veli di lutto! La nott e. lo fornirò le vrs timc11ta nere! Le montagne intorno al paesag,c:'io. A 11oile vcstime11/a e i veli dote. La ru~iada. Ed io presterò lacrime .1i11cert. L'erba s,cca. Ed io di f 1m10 ondate profumale. La nube al 1ramonto. Egli tJVrà fo rse la mia pioggia cara 11 f:,,r e cadenlc. e i fiori dtlle nostre ghirlandl'lle , I "enti le,l'!'geri. clic noi trasporlerem si,lla sua bara, Le lucciole. e ,ioi circo11dcrem di candelc tte Il 1cmporalc dal profondo. Cupn io farò sonarc la campo11a/ La t.?lpa sotto ter ra. lo i11ta11/o scaverò l'ullima /0110, Il tempo clic 11n .1arcofogo avrà come si,o tetto! Uno stormo di uccelli nott urni che ,•olan davan ti [alla luna. E 11uiverremo al f1111tbreba11cl1etlo! Una \'OCC. E' giil pronto il .10/c1111e f1111eralc! Dello /u110si .1prg11cil lume intorno e già lti 11110: 1 a a11rorabatte /'aie olle porte del gior110. E' giorno, è iionio! Il coro degli spiriti. E' già gionfCI, è già giorno! (scompare). (T rad. dal ceco di Ettore Lo Gatto) Di pros.1ima pubblica&ionc (Fire n•t , Ftu4i ) oteca Gino Bianco

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