Fiera Letteraria - Anno III - n. 17 - 2 maggio 1948

P _'_'8_in_a_2 _ _____________________________ ~LA FlEH.A LETTEltAlUA 2 maggio 1948 TRE INCONTRI DEL BELLI L'rd,tort Fau.,111 Sladtrini, u11 td:!Ort rnttrna.tr, ilo ~r tm,riard la no"a Stren- 11:1. dei Romanlslt (19<1S), riaa di cin– qwontatttte srrilli , di dnquOJIIOtrc j/. tu,lra:kmi, r torrttlaJa d'ulfa bfblio• grafia r0n1a11a a tura di Ctt:eariws t ~ ..a. /Umoirofio ,omOlfO. a cura d1 Lt1fgi Ctttart/1{. Ett01tt u11 a"ticipo: Dei primi due credo che il nostro Giuseppe Gioacchino non abbia 1,.1pu10 mai nulla. So ne fo86e H:uo 11,•,•ccti10 da qualcuno, :ivrcbbc sgrnn:ito ~1uei auoi magnifici occhi bruni cd c5cJama· to tutte o due le ,•ohe: O bella! Con– tonti,simo, Jterò, d'essersi incontralo con due scrilloroni: L'l si,;nora di StaCI e Ch:itcaubriand. Il ten:o incontro, in– vece, dev'essere slalo lui a iwovoc:ulo. Ma procediamo con ordine. J. Nell'in\crnu del 1805 la ~ignora di StaCI er::i a Roma 1>er raccogliervi le impre!!!ÌOni che poi dove,•a utilizznre in Corimie, li 14 febbraio l'ospite il– lu....ire ru acdmnata pastorella d 1 Ar· cadia e ditso nclln tlCde accademica una sua traduzione d'un sonetto di Ono. frio Minzoni. L"abotc Codard. cu.sto•le seueralo, e gli altri pastori 0011si ;.tan· cavano di fe!tcggiare la nuova coruo– rella: ci forono pezzi di prosa. \'CCSi &eiohi, carmi 1atini, o son,;tlj da non finir più. L'ossalt 0 fu ripro~o due gior ni dopo da un nuvolo « de pelil4 poè– lCi,1 tous annés de r.onnets ». Cosi in una lettera a Vincenzo Mon1i la StaCJ, che in quel tempo •"era incapricc.iuta del maturo poeto. E aggiun&e. rncco· mund1mdogli di non for pcttes<>le:i:zi t1ulla confidenza: u On mc préscn1e l'un qui me dit: Sono un in.seno ilei Por nn,o. Codard lui ~aisi1 In main Cl dit: E' un cigno_ ne ri1pondo. Quel garnut et quel diologue! » li Monti da Mila• no le scrive che il racc<1nto l'ha fatto ridere a crepapelle: « Voi con un trai• lo di penna mi avcle raua una gra~io· aiuimn pittura del Cheni. Vi com+ glio di appendere divotamente un vo• to ad Apollo per a,,ervi Mlvata do quei dilnvi p0etici. Mo convien perdonarli. La presenu della divina Miner,·a lia portato nei me1chini loco cervelli una •pecie di verti&ino, e il desiderio di farvi onore gli ba falli più che mai peni•. E 111111 ue Jùm10 pi1i seg110 dc uita Sin clie ,m. ie 1"<1ccowa er cawl,1t(1rio A dijc: Il Emine,11is~i1110. è /initt1 )), S1cndht1l. in Rome. Nfl1,lcs ci Flore11. ce. r.1ccon1:.icli un bambina che assi• ~te ::alla 1>roceH,io11c del Corpus Domini iu piazza Sau Pietro e alla \'iUa Jcl Papa iu :ulorazione dihauzi al Sacra. mento. dice alla 111:uuma: «. Tu non mi aTcvi dello che il Pa1):) era morlo ». Ma la 1101nzioneè lrOJ)J)O!e<:ca, non è 11iùche un apJ>unlo di un ideologo, e· non ric,.cc a muo,·ere b fontasiu. In Chu1ca11briand la vi~ione fonta~ti· ca c'è, ma lo scrillore. ben conscio dei ~noi mezzi, •e ne sen·e per un:1 <liquel• le gr:1ndi ord1c,;1n1zioni che du,·:mo uuo spasimo di w1lu:1i1::ii nC"fl i delle sue ascohalrici. , E" in ona letter:i ali:. Récamier, e.olla funzione del Mercoledì S:11110 al· 1:a C'tppclla Sistina pochi f'iOrni do1}0 l'e.,ahazionc al pontificalo del caduco e già morituro PioVIlt. Cli affreschi di Michcfangelo ei \'Ciano d'ombra ol e.rider della eora, e i ceri dell'oharo che si ~pengon0 a uno a ono, esalando ,un lie\•e fumo biancastro, fanno penmre al– la transitorietà della vila. « Lcs cardi· naux iitnient O genoux. lo nouve::iu pn· pc pro~tcn,é nu mèmc :miei où quol– ques jours a,•ant j':i, 1 ni~ vu EOn 1m!de– ceseeur; l'admirnblc 1>rière de péni· tence el de miséricorde. qui nvait sue· cédé aux. L:imcntations du propbète, s'élev::iit par inten,alle~ dans le eilcn· ce de Li nuit ».· Chnteaubriand. d1e :ilio ,pettacolo dei grandi declini sto· rie.i rabbrivi1foce di strnno pioccre. v& de in quel vecchio papa me:r..:zo parali– tico. circondalo d::i cardinali M:n7.a sJ)lcndOC"e. U Simbolo d'una eh'ihà che celebri le proprie esequie. Trn qut-i cardinali non maucavrmo gli uomini d'in&egno e di spirito, Più di 11110. mc~!o nell'altcrnall\"a di sce,:lie• re trn Chateaubriand e il Belli, cre– do rhc avrebbe optato per i « cadavc· ri de morti :o di que~l'uhimo. E tutti 11en:ra eccc,:iono :avrebbero dichiarnto che al celebre autore del Gt'inie du Chri~ stianisme raceva diretto almeno l'ir1ù cri&tiana: la ~peranza. Ili. Un incontro con Virgilio nel noti'ui. mo eonetto La nottata de spavento. an• ch·~.,o del 1835. no11 tutti \'Orrnnuo n1m11c11crlo.Ep1>ure 111 )l0t><>l:1na Tuta, che \'C<ic il nmtilo nrmarei lii coltello Jlér vemlicaro l':1ffron10 rice,•uto in una ri~sa. e gli si aggrn1JJY.1 di.,pcra1:i 11cr lr:ittencrlo, e dul f;Cmito 1,upplichc,•ole Jl:•se::iaIla' dis11erat:.ienergica 1iroteua (« 1'11 111111 escl1i tic qua: no, mm .tO' Tuia - s·e~chi JJ) e final111en1erilorna a implororlo in nome tlcl Joro biml,o 11d1lonuen1a10nel sonno dell'innoccn· za, ù uua <1upe11d.iri:im,:1rizio11edellu virgili:rna Creul'!a al 1110111Cul 0 del i,uo conciwto C.slr<:1110 incontro con E11c:1 in quelb ,mollala de lìl,ave1110 » che ru l'11him11 di Troia. Meglin del lesto di Virgilio, gio,•a rilc,::&cre In 1ratlnzio· ne del C:iro, piì1 ,•icina al 1e~1 0 del Belli: li' ,;,; ,li /l'"ro cfo,,1. " In $Ì11i.•m1 M'adattat--a lo scudo, e /Hori uscia, Q1111nJ"ecco iri su 111sogli,, a//mr,-ers(ltrt l!:'re1ìsa mm11ti a' piè mi si di~1e11de E me gli abbraccia; 11 'I /anciulle110 )11lo M',1pprf'.~e111,,.z mi dice: Ah! mib ,con· [.sorte. Dove ne la<ci? Se n murir ne vai. Chè non teca n'adcl11ci? E ,e ne /.'armi E t1e fu e$perienza lwi speme alcun.a, Cl,è non di/e,ufi lr, tlla ca1<1 in primC1? Ove Ascanio nblxuuloni? ove 1t10padre? Ove Cre,ì.~a 111a.che tua 1'è detta Per alcun tempa? E ciò gritfurulo, em. [pica Di pÌ(III/Q e di J1rid,,r /ti et1,,a t1111a. Creù~e po1,olane, rnolli 11'accor:ito abbandono o aplcndide di Cnt'rgia. fC ne incon1rano ancor 011:-ia Roma e 11iùce ne dovevano eucre :si !empi Je1 Bolli, q1•ando lo plebe era più schieua ed ingenun. Nella fonlasia del poet:1 moderno reahii c1uo1idinna e J)Ocsiu clu!l'ica t.i rinmndavono lnme 11viccn· da. E' uno dei tralli che pcnnettono di avvicinprc il Belli a Barlolo.meo Pinelli, lroppo s1te!b0 11ominuto imieme ,•on lui non per altra ra&ione c.he per es• ECr ~uo contemporaneo e concit1adi110. C'è un brij!;ante del Pi11elli nell'ali~ di aepararsi dalla 5u:, comp::i,;na che non r,11ò non rar pc11~are(come h:1 ben dello V:ilCt'io 1\fori:lni) all'addio di Enore acl Amlromuca. Il pittore p0polan() (cofi acnulemi('O quamlo 11i abban<lon:, :tlb routine) e il poeta bor,i:l1~e (cori ac• cademico anche lui nelle Cbcrci1aziòni in lingua e cofi poco borghe~e quando è veromenle poeta) lmnno comune il privilegio di aaper ritrovare intono il scp10 della clas&icilà~otto le incro· stazioni della polvere a"ca_dc1nicae di riconlarsene al momento opportuno. Pietro Paolo TROMPtO So nel 1835 fosaero stati ancora nvi l'autrice di Corinne e il cpntor cli BH-· Aville que11i avrebbe riconlalo il Bel· 1i invece del ~beni. Di quell'nnno in· falli è il sommo Er .zuccl,etto der de– oòn de rotn i;ui festeggiamenti per la porpora cardinalizia conferita al dee.a• no degli avvocati rotali. 1.4 prìma ter– sina è 1critta proprio con lo eteuo in· chio11rci di quella battuta della StaCI: ~@!Mii' &!!.(g. ~@~& \Y/0& Poi ruui: « Evviva er no1tro Mirien. [ti.nimo! » E quello ori1p0nner.-o: «intlegno. tn· ldegno •; E quf'll'antri: u Oigni1Jin10, digni1• [,imo». Il. L'incontro con Chateaubriand av-,cm• ne in un lampeuiamento di Apoca– liue, in una vhionc di Ezechicllo. Il aonetto Le coppdle papale. del 15 apri· le llP5, che ,i svolge nelle quartino come una iatira eorniona e tale vuol euere fino all'ultimo, ci presenta quc· 1ta terzina giu.s1nmcntc famo!a e- ot· limamentc commentala da Giorgio Vi· golo nella sua ma11nifìca antolo1,i::ibcl– liana: Li Crudinali ce ,ranno ariccòrti Cor bnrbo::o inchicxf{,to sttr breviaro Come 1onti cadaveri cle mOrti. Il lettore ~upelìciale ride di <1ucita ultima battuta,. e il Bolli infatti ,•ole. va rar ridere. Ma chi ,i sente arrerra· to dalla fonta&ia del poeta non ride. e anche nella aeconda teraina. dove- la visione macabra ,i atempera nella co– micilà, avverte il 1ocdo prolungamen• 10 dj quel hrh·ido pourot.o: ED ALTRI LETTERATI A LONDRA In 11mblc11tc squbfbmentc modento, dovt: al potevano ammlnan: anrlatl fulgidi (tn,leme ad .11trl, forse, meno fulgidi) cstmr,I delle arti fi– guratl,·e d'Occhkn\C, ouh1 nel eandldo lnt<:r– rato del clnrma londlucac • Ac;,demy "· Mon.• ,,1.1., Montale cd ahq ,c.r!nori, aun:o? .a.ti da opere di :O.l.1grl11c, Dr Ch!fko, ~ e Modl– gl!uti, 'l'IO~n1cmenlc U11m·natc al nC'Ofl. han– no p:ute-clp.110 :i una ~rata dell'Arte proen• ri:i.111 dJL un folto pubblko, In putc fmpc:lllc– cl.ilO. r, 1enu. dubbio, competente. llanno ltllo eannf e J)OCml ~fonlllk e I poeti Ma.e Ne!ce, O;ay Lc.,·ii. cd :i.ltti ancor.i.. o lo Krlllorc Bcr– na.rd \Va.li ha tudotlo • currenll alamo •• !n !uctdo lrfl!ek', le Jlll.tolt Introduttive di Mou– ,•b. (d:i.11.:i. ca!da voce ,•e.naia di lnflasfonl rl> m11ncschc) ;alla no,·clht surieallatica mon,v!aua ., Il qu11dro •· :inch'C5h cffiatcn1entr tradoH.a In lng!C5C da Iltmud WaU. Lunghi applausl b:umo :accolto quc:sto r:u:.:on– to, elepntcmentc buoc-co. ,',ppl.\llll calore.I hll.n- 1to ""'° om :i.gg !o 1. un tr.ag: ~o e commovente &.1rn1c a.frlcnno d'Amc:rkll. dttto d:a un poct.1 :an– ch'cg\l africano. Malaugunu:amcnte al termine della ~r.».ta, quc– !<IOpocla dell'Africa ,·enne prepto di unu.re, In gub.11. dl rnc]opu, li plà dn.mmallco di t"llt cumi. ~ tr:igcdh1 ln!cns:a e terribllc: nella flU• m. 1i1tentc rlpctldonc: di una fruc: che rilluume– ,·a con atroce rtudlti b. mlterla. i- chlaccl:i.ntr degli afrlci,nl, dkwtò trlslc nenia dt J)O','Cri nc,cri, lulbclllo q\111...-I lnCMrtiHC Scmbru·• di udire l'ululo dcllt prclk.he li. una uppretenlulonc dttrt/ f.re" ia di "Esdi.Ilo, P•· !'l'\'ll un ritorno alla foresta priml~nl.1. al to:-r• mine di un"uccs:a :all'Olimpo, una folata di quella cupa tr:Stciu 1.>:M'b1riu csprcua 11'1:I clan– gori del J11.• d'og{, cbc. faCC\'I. 5C1.Ulto a un Qm\C nobile. pctchè di un dolore intenso, ma arrlnalo, di r0rma. e cadcnQ. annonlOK, di r(uno 11,rave, m,1. non tenebro,o come Il perc1101crc dd tamburi ltoplc.ati Xon v'è dubbio' che que,tl carmi degli ;1.frl– unl d'America. etnlgn.n11 coatti del nuovo con– tinente 11ivtb Intensi come la poes,lll. maggiore, e le 111ffin:atc-ue drll"artc: lcUrr:iri.1. d'EW"o()a, che si .1l1tm11.v.1noad es.si p: ircw.no, per conlrll.Sto, più scl:1.lbc: e pili smortt, quul dirci e ulp.. poncpiantl •. Ma quel cht :av\-ltnc allotthè !'arie africana lnnucnd le arti d'Europa IP poteva scorgere In alcune sculture cspo,!\e nella &Ala cht: tlvel•YanO pu1nl di conl:1.llo Wt1 quel• le statuette, g{unte d: 1.II' Africa un:i. trcnt'.n:i d'ui– nl or !IOIIO, r.ht. dr,tuono vivo sc::ill)O(e ~ le loro fomw, nuove e col~lmcntc .c.,.uali. Si d!n::bbc che I contatti tn. Apollo e I Tottm dian •frulli di ceneree I.OKOJ, ma che l'caubc--– ~z:1. delle ~Il d' Ahla. ae l'UKfc:rf:lta da&II l'.Cfiri d'ElfcOll:i., fruttll'ichl nobllmcnic . L3 seuta cominciò e terminò fra gU :applall51. Monta.le ICMC il " B.,lw ,, • L:t Ca.t1.1 dti Dop_ nitri "· cd altri Juol n.rsl e prima. dcli.a. tibie melopea Uc.1 poeta afrlca.no , ~i udirono nelb 11,11.,– b, tndotli in lnalor. ~ L'inlinlto, e Il • Cor1> dei :O.l«tl •· Leopudl In lna!ese. I c:uml dcll'Afrfca. I poemi df Mac Nclec, di D11.y LetVI&. dl Monta. te, di G:i,c:oync, e di akrl contcmpQr1111cl, e l;i. nO\•cll.l.surrcall"IQ mof!lviana furo:io le Ylvan– dc !<UCCOlcnkdi queu' Ap,pc lctkra.rla. llluml– n11t;a .I.I n«lfl', e bcncdtlfa. dalle leone dcll'E-- 11re.,ign!.tmo. del SimbJH,mo 11 ~u,n:.11.~mo mentre (cffìgi1110 In bronzo) .-oa'rtdcva in un :in– ._-o:o. mefu.lolcllamcntc, llcrnardShsw,e, nella dl,1:mte Amerin, l' Anato!c Fn.nc:c doti XX SCC(>. lo, AldOU!i Hu:irley, ~~1g:a,·.1o sta\~ meditando b. sua. lnunlncnte cr:1iaa alla clvl\ti contem• i,onnca. e .1llorch~, In un d~to di quello sleuo contlrtl!rlc. dcli' i\n1crla Scttcnltionalc un gruppo di $1:knd;all e ttw!cl spcrimeiftan nu1> ,·e e più formld11.blli deflagni.loni nuclearl Aldo LIPSOH TRA LE (/2,itJiJle dl1111tetlieane Gure def SOO,gli 6tudio:-1 fia:nno fer• malo il lor 0 pçnaìero sui movimenti lctterari·storici, entro cui IJ3nno volu• IO vedere lullu L-t pienezza della viLu e Jcllc idee del Rinnscimcnlo. Cosi J)Cr il ~aggio ~u l\facbiavclli (« hulica », I, I 19,11, PI>, 1.11) di P. 8. Bnrris, o ,quello di J. G. Fucili:, in « S1udics in Plrilologr » (XXXVII. 19;10, J>P. 409. 434). e 11ucllo dell'Ullmon in 11; Pbilo– logical Quar1crly » fXX. pp. 212-.23), e nncor 111tglio quello amJ>io e solido di P. O, Kri~1c1lcr in tf l1alicn » (2. 1947. J>P. 93.Jl2) con l,il,lioi;rafia. Qua e là. ma -1cm1>rc più. r:ir.:1mente, articoli ~11 (ip1rc minori, come per A. Fircn• 1.1101:i in "Priut CollectOri' Quartttly JI (Marck, 19•U, pp, 85. 109): pocbi&si– rno per il l!Cicc.nto e settecento, fe ,i e,cludono i img:gi del Fucilla in « Mo– clcrn L'lnguagç Quar1erly » (1, pp. 311. 322) o di S. Stouderninc in « Hisp.:inic Re\•icw)) (IX, pp. 184. 9) ,ul .Mc1asta• sio, la sua opera e la sua fortuna. Non frcqm.•uti Kino :incbo gli articoli eu ao– tori contcm1>0ranei, diciamo. pc.T in– tenderci, dal 0' Annunzio al Moravia. Abbond:ino. im•ece gli eguardi p.:inorn– mici, vaghi e generici, ,utla noalra Jet· teralura come per B. Weisingcr in ,« Philologica) Quartcrly » {3,1946, pp. 221.%47), e più ancortt le bibliografie . I 5.000.000 Notc\•ole :-1llc11zio11e è posln dagli ctu· tlio,;i s1r:111icriai problemi della nostro culh1m. Le ri\•i~te d::inn°i ,iicsso e br· g:uncnle ospi1ali1ii ad articoli o sa1;i;i fl.ul' 3 noillf:I lett,;ratuni e su figure e ;1q1e1ti 1lclla uostr:i storia. Indubbia· 111c111e l'OJ)Cra piì1 ricordai:,, J)ii, Sili· diala, più 1111nliualunollc i;ue lince g1..~ ncr:di e nei J):irticol:.ri t! la "O;,,in3 Cur11111eclia » di cui ai l:inciuno in \'Il" ri paesi e jn v:1rie lingue lr:1tlur.ioni e co111111cnli. Mu anche le opere cli altri ootori 111a1siori. vengono gunrcl,11econ nllcnzione e con inlcrcs·c. !Jl~So legato e ,·isto in ra11por10 a 1>:1rlicolarit1ilu:1· zioni ~loriche. ~!K:'rn invece inlerJ)l'e· late :1 !umo di c,,i.,odi e di a\~'cnimcn· li. di relazioni e di tendenze t'On ahri p:iesi e ::altregenti. Non mane:, lo .studio e l'inter°"sc anche 11er la leueralur:t conlflmporanca. come in Spn~na parli· colarmenle JKlr Papini. in Frnnci:t per Piramlello e Mornvia, in 1111?:hihfffa r~r lo fonne e gli aspetti p0litici delle no– srre lettere. in America e in C-erm.J• nin, per questa almeno, fino al. 19-W p-t'r i 1110\•imerllicrilici e le correnti l1•11crarie, Ma prr elii:irez1:3. limiterò i rifori· mt•nli aHe ri,•isle :tmcricane in linf;U3 inglC!c, rim11111fondo a,1 ahro arlico1o lo c~anu.:degli 11hri in :thrc lingue. In ~e,, nere il 1,eguire tJueslo lil,cro oricnla· 111cn10 verso la nostro lctter:i1ura ci cf• frc anche b p0s•ibili1ù di intcndl're lo spirito e qualcl1c \•oha :111d1egli inie· rcMi particolari che hanno 1110~0 t:li studiosi ~lranieri a 9rc(crirc quC!to 4 1111rl10 usr,-tto di un"'opcrn. F come ra– .-c un::i t,loria delle r<,•isle con un valore rctro,pclli,·o o perriò mnrale. L'arte e il pensiero di Dante: aono atati impo– .slali in Gc~mania e in America t,U ba,i critid1e Ira loro molto v•cinc. Ciova pcrriò rilevare le vorie ,~izioni Ira la rritit":a 1odcs1'ae amt'rjcnnn. L'opera d: Dante in Genn:inia C srnt:t nriamonte lrallala. oltre nel « Deuli'chen DanlC· Jahrhu,.h ». in rh 1 it.te e periodici. oro am 1 ,i:unente or.a in brevi accenni. m:1 !"em11re scompOsl:i nej suoi clementi no· rici. ruhur::ili e pneliri. Co•i in et ha· lien » (Monal3Sehrifr d'. dtseb. italien, Ce~cll~ch. Brimburir) in 1111 artico'o d; J. Evola 18 u « Da, My11crium der V. N. Zu cineui neuen » (1, 942 pp. 260,5). e 1 .cr B. Ehi, ivi, pp. 279.82; cosi in cc Monatsherte nationalsoz<:ilist o. in un largo se0ardo alla posizione di Dante per U. von Basscl, « D. tMl.bfds. u. lta– Jien1.europ. Sendi;. L. Zeichcn Dante$~ (XU, 1941), r-,,. 912.18; e in« Romani· scbe For&ehungen » in un buon 63ggio tli E. R. Curlius (lltl. 56 1942. PJ), 3. 22): e anche in rivi&te di, particolare orie"ntamen10, come in u 'Mapzin r. re– lìgiOse Dildg Kalh. MonatsllchriCt. Ehin· gen » in un arlicolo di IIdete (Bd. 105, !9-1-2, 111,. 221.224). Ampia, par– ticolare e nccurala si pr06enta 1Cmpre la « ZeHclrift rur Romaniscbe Philolo– gie », che porta aem1,re notevoli con· tributi, anche so nppes:intiri, nell'CM· me di opere critiche e di poesia: e ivi si può leggere un lungo Eaggio, minu– zioso e dolio, di J. Ocscbger su o An· tikei; und Mi1tel11l1erliches. bei D. » (Bd. LXIV, 1.2._. 1944, pp. J. 87). ove 1~aulore, mettendo a pr0\13 la tuo pre– parazione e cultura esamimi i versi di Danio a lume del pensiero e della atO• ria antica e in riferimento alb criticn d:mt05C3. Questo rapido EJ;Unrdo :rT Dante, 1e. desco, d11 tenersi ,eml"fe presento l'o• per.a ben più profonda di K. Vos!ler maestro in quc,ti 111\Jdi,ei pone nel. '3 possibilità di i111endereil lavoro cri· tic.o. ,·eramcnte intenso. ehe 111tudiosi &tranieri e italiani E."Volgono in rivis1e di linttua ingle.se . COfi il Leo ba pre- 8Cnta10 in u: llalfra, • (3,941, pp. 97. 106). l:i rivislu che più continuamente si occupa di Danle-, le eonquiuc della t'ri1ica danle.,ca in Ccrmani11, in for· 1110 6Cm1,lice e @erc1m.Altri cri1ici h1111· no s\·oho del pcn~iero di D:mle gli 3fJ1e1ti JliÙ vari, or:1 quello p<,litico come il Carler in u Ormtcs' Poli1ical hle:it.» nella buona ri\·isl11 « Rc,,•ic.-w or Politice- l) (f-Cpt. 1943, pp. 339. 355) ora quello l111guis1icocome A. H. llnll iu « 51><:culum » (mnrch, 1942, J}J). 1. 10) in 1111e1::ime delln « Ques1iono ~folla lingua dal « De ,,ulgari elo,1uen· lia l) al Bembo, o il Cnudi in « 'l'he Text of De V. E. » in « Rom:mie Re• view » {XXXII, 1941, pp. 129. 139), o l'Auatin nella ricco « Pubi, or 1be l\:lo· dern Langu:igc Au. America 11 (LV. 1940, pp. 660, 7l3), in ,,arie puntuali chiese sulle tre cantiche. Su o: Persona– li~t» (March, 1942, pp. 62.70), e EU u Thought \) (Sept. 19;12, 1,p. 412.32). rispettivamente per L. Collins. o L. Stur• zo, ubbi:11110 leuo anche acuti &11g&iul mondo J>Sico101ico ed c.11le1ico di Dante. A hri contribuii non mancano èU « 0- r::ite FralrC;.l 11, su o Wcllesley :Magazi– "" u. e in repertori particolari di uni• ,•ersilà e di 11tudi 8Uperiori, come ih • Studie, in En1liah 11 (Univ. or Texas). 'DoPo Danto, per intereMC di illudi e ricerche, anche gli altri noslri grnndi autori sono esamin31i e chio;a1i, Al @loriche, leuernrie, lingni.&1ic11e (come in « l1alic.i ». 4, 1942, pp. 133.157), di ,1,:uiverarncntc bencmeT'iti EOno J. G. Fucilfo e C. Prezzo1ini. Ma non voi;lio chiudere quC6ta ras– ~egna ch'è per ncce1&itOdi cose bre– ve e rapida e che ha ,clo valore di pt'imo orientamento d ecgnalnz.ione. senza ridriamar_ci in modo particolare alla migTiore di queste riviste, a quel· la ch'è dedicato particolarmente agli studi it81'i:nri, cioè ad • Italica», e.be si 1mbblica in quaUro f:ucicoli all'an• 110 sotto la illuminala direzione, dal 19-13,del pror. J. C. FuciThr deJl'Uni. ,•orsilà di Northwesrern {Evnnsten.. Ili). Boccaccio il Cioffari in 1: Italica• (12. Ad e~ra collnbornno uudio.11i italiani e di Americeni aderiscono •i BOOK CLUBS I.A CIINIALE I.VIZIATIY-A K' STATA n. ,YALJIENTE REALIZZATA IN ITAUA OACU AMICI DEL LIBRO eul 11d.,11ntl ;adono d•lle aeou•nli 110•• I.J• Hgn•l•ziona m11n1/I• 1r•l11il• di •n libro di ,uec:•uo tc11/,0 /re qH/11 r•• unl•m•nle pvbbllc:•li in llell• 1 Il.) • c:on1•;n11 e domlclllo • prezzo di CO• perllne, /r11neo di pari", Hl libro d•I MHe richi••lo d111/'ebbol!fl'to, lii,)· o•r•nz/11 di rJc•..,.,e I vo/•,,.; n•lle vute • 11/ pr•zzo 1.11111'..,;:dona I" ca11111n.reio, in eppatil• tlrelw•; IV.J • ln..,lo euolurem•nle grelulto, ,., ogni tra ...oluml 11cqubt11tl, di un Lfbf-od•I M.. e e sulle d1111"11bbon1110, V.) • Hrrido ;,11/1,1//0 di ln/orm-~ c:on11.1/•nze librerie. l"... K>n11 et#; Amici del Ubto i libw. e °"'•Ile • •I -,,.,, .. con l'•c:qwi,to d1 - Libro Hl meM. GII •det•ntl che pHMnleno tr• n•ovl • bonetl henno dWINo• K~li11re gr11Nll•men, 111ui, Libro d•P M•N. Rlo...._ - ;_,....., ----.u ..,,,. ,... __........ "'....... ,u .. ~ Ml UHO ••• VI• .,_,.. 11..-. 1 • a-. 940 pp. 129. 137) ba dedicato un buon tlr11nieri e glì articoli sono redatti in c>><::♦c>.><~~ .. '4>:::+c>><♦~.,./4r;o> ::ss~ :1 1Ta D~::~c:::::, d:l~ ;rn~;r~~~ ~~:::ee 1 ;i a:~h~r;:..:~:~~n~; :;e o::i ::~ $ ♦ appuntato la « Teseide :o con rirerimcn• ulililà veramente grande, gTidogli del- ~ ,f ti af Chaucher in un lungo saggio ~t1 le rivi&le americane per arrieoli di cui- ASTROLABIO « P\1bl. Modcrn l.ang. AMI,» (6epl.. tura itali:uu. che riunii; coHiloiACOno • ' 19-1-T, pp. 598,62D; e sul 1: Dceamero• di per ,è un eonl'ributo h'ii,liogra&co ne» in ingle..e è utile il .i:agpo di M. di prim'ordine. A queeta rivista. alle ;~ ~t Munsterberg in et More llooks » (XIX. altre cilate alle biblìogufio del Prcr ,, 127.31,. A S. Bernardino da Siena è zolini e dell'Evolà~ come anche ad slato dedicato on numero ,pedale del· elenchi e catalogtii di librerie-- e biblio- f t la rivista « F"nmciican Sfudio1, » (12, teche lo tlludiot,Q può rh,olGeo.i per t 1944, pp. 309. 413) con vari &.ip:gidi ttudi e ricerche. :G-. Vn grande iucca.. diversi aurori. PiU ohe aa singole 6- Aldo VALlOME Y i$ =------~-~=-~-~========-!' t ~ di un, attac&ùw. dicio:ttenne, Ì Sigmund Freud i Q.. auu, al ~>1tro, o,tti t1rdero-.-•• -,-,n-,-,rn-,-,_-N-,.-. -. -, ,,, . ,,, 1,,. ,.,., 0 , •~ "' •"""" ; ' i oo,o,, ,, ,.,,,,,."' ,.. ,.,-,.,~, """ ""'""'. ''"' "" .,,.,rn,, "'"'" ••Il• t Ps'1c1t~afni 1 og1·a ~ :t~=~::;;,~ d!,:ru;:,o::~w!~'~:t:~o,S:,!~ ;' a1:!~iii::,~:: f:,~;:,c;::1>tt :r:::o',..~;:":;:; • lff • d' nottambyfi ~~n"ti. Ctro, c11mt""'alma~ 11-..ordi else, eomo fj .11<ardatlomo in /at;citl, J,j ,4. ! IJ"a caJaUnça, /a,.ulla,r. /IO Ca,.,po di Fiori -::o/1r.,ano di statta. I!, foiJlarammo o to,.ourrc '{I' o piana NatPQrlO,dntrti, t1ivi ,Di• Jl<T "" n1òa. i. /)41lra; ,na coo p,oprio QWffla. cltt1 sCnbi/1,-. • d I J O -, .t(>/io di ratto, ,m twso Ut1/at11di. vla•d111:lt, va t,a ,.oi e toro "" .,,uto pollo di ri.sprtto ,4. e a vrta .. "" mon11on'a 11! /0t11/H1rl/a ,u;lpro,o: t pu tua, /orsa JO/o p~ tssa, llr-- *"' ' t Ma hdlo q11csto non ci o!Jrif.!U en,o:ip.,i, Ol<llf rivommo quafclit WJ//a a P,,tstan:i scombltval- çj &ella~ nt//'~ta10, t lt: i vkoli r. k p(a::- .,,,..,,, rolla, u:alt, PtN,ct//i 't ad afl6"0rci fii Wta di R11n1u. cr. no,Ht,1, ,o,u, btUi, qw110 111,m uni I 111alfi/tstl dtglf alm. Ma antht noi ~ i ~ d /at;n.'lJ un gnindt tDtlfo, arlor4.. Fu "cll'•lt,- "::>ll"mo IDJ•il u" pw1110 di rl/erl.,.r,tto j,. ot"""' t O d • • ma Jdtimana, la pli.i . . calda, cht. wm{nçji) /a stanl:t'tte in ewi JÌ ,tspl,aoa orla da Quarti.e, qu R I 'I ana noJtra IW['C'Ntu,o,. u.. a di qurllt af.lT.!t'IIM•t. tht CrnHalt o si la~ravo a ritmo autlorato 1 do/Jo. A IJ 11rll'A1t•trk<sdtl s"-,/o 1ea,10 ll't"t'Wno il "°'"t. ump/kt p,rpa,asìONt dt/l'a11auhiuag1io a/ COffl• f • • :: ~,~':; ~:::~:• :,:;,::/ .. ,!:':;·a t~o:';::,o"'~i ~:~~:o,.' !~ 10 ':..a~;-"7 ntt;~~,~~~~ ~~:: ~ t $ :~~u~=:o;~·,. ~~ar:;:•:;i;;, ';°~!,,! :; m,w, il lo,o aiuto, ,·1 loro '70" .,,.,o,c, il IMO t Applicazione delr. Psico• $ u"a smì,,.a,ra - "" t>iat.rlo Oll•at-mo Jane vio. ::'i,'~s;:;:,. ~~~,,,";'~"';:a. ::n:;"::,,~al"':: t $ tria più mllt~fol•, t7ÌG '!1id. pii, ~ri/,ritllt (lo /le- quasi tulto finito, dopo la /atfroduln,a g{o,-,,a/a g. A rl/t:ria ~ , .. 110 UH u,0,,1/o Q Jt, {/ QuarlkeWI" r/dto,al,:. ,a1 .. 1ai Iuli{ g/f_omlei di q,,r; ,w,-,,i: f analisi ali:' iotel'pt'etasiooe f :::~i~, °;:;;fan!~, a;:;:.:1! 0 st;:;::;:, a1'f: ,.";. ~;::"•,,~;;a1:::/to; 0 :pp ~~:,-::;:',: d:d iu;:,:;,:; ' ' ,1,e ,palle, la,rìW lontano lontt,,.o, tli -1tin,i n,anlfali; G., col ,oproerl1IW destro ~tr<t:rtr• ~ degli attiidellafltacorreote. ~ ::::;-:~i,~:;u;-;:~G:s:::'.e .. !::i~' :. ~ :o d:n ":Oa,..:;r;,~nt: ;::~ < n::;:·::::; ' t ria di b.u:alo sir.so aJraprrla: "'a baJtavo t•ol- torsi ,o,.1c uno s('blnuolo J" pc, """' itala '111is. ;♦• i f,trsi a tkstro. ,t., un blKco di Co.J""i pncosa- 1ilfia, ton qudla Sfla fau:ia sr1t11"t 1orridnctt, V ;r:!!J;,~f~": 10 ;,: z:t.~· :r ~~! b;,::;!-.,.!~:! :~: -~~-'::C'!":,a:~ ::t:r ~l~i •t:rl ~o::::": ' '' llilQ 'wl iJ/ ;♦• ... :.:.,)\. = ~u•:r~~:,:; 10::/ ;;: :o, Porl:~~:~: ,::i noi :::,: mtnlt; affam~i. Stnw la'MlrO, nn:.a ioidi. Qwt//a ~ palli t risolwfi, dtsillui di /olt11: nl /'awibitfll( ;;o~ ..::, ";-::.,~.fo";;,, a1::;':;::ol~ : ,,i;:::;, * d din"/lwd<N, Cera ili #iro un'aria di attan,-ddrautobws, nello 1f6rruçlla,c ,Jr/ trt1m, ntl b,.,. ~ * /)/Jmt,.10 in or"''• "" attom1amtnto '1Jtilr: t sio della folla Prr te d...sdc 11{ Rom•, srntfoo ~'I :~ ,~,.,~~o~:"a~d1),.:;:8;"';;i f,",.,;";~~n::/;t:~ ,o .. tin1<amentt lt po,01, else. ti a:·l!TDdetto ..,a t CA"' ali E(l f t f ~o~:::~"~:·" ;;;11,,:,!"r;"" :=:~,";; ~ 8 r CC * :},:r '::\':%::ad~:;::•,,:;•,,::~;,~ ~:" t~ ~ r1ol, ma ""' ,e t-rorta dl'lfa •ti~~,. r # I • le f'Otarv, t: con ~lo. "" odio ehc /au·,10 spa,. , :::~: :: '!:°do~~: :r::;w1~:~,t ,~::al ;,;:~: ii: 0 11;,~,,:;;,r-ti fl ~ dfl /•mr I a ,;,'~: A s T R o LA.BI o t ,t,tnlt,, Cli i,o,,,fni ,,_,,. ditt'WlltD tanto: $/Ollr- GIiberto TOFAHO R o Ili n ----======--------===-----==-= ...... -----"""""'-""""'"""""""" ~ * t APPENDICE DE L LA F I ERA LETTERARIA I· ---------------------------------------' DIARIO DI UN (16) Per accettare, ~n q-ue! momento di perdere la vita o di affron. tare un'esi!,tcnza di sofferenze ;nfinite per una causa secondo me stup:da, sacrificato dagli interessi degl~ uni alla ferocia degli altri, non fu necCS!,ario soffocare forze vita]~ elementari e v:oicnte? E non fu strano il modo con cui al sanatorio di Corbio ebbi da ·•n g:orno all'altro la sensazione d~ guarire? E ciò, perchè, mentre m: !:wavo le m:tni dietro a un para. vento, avevo sentilo il medico capo, Dr. G ... , ctre, credendomi lontano: c1 Quel povero A!lcndy, mi ha proprio !':tria di voler .fare come Sadou! 1, Era il compagno che :1scvamo !teppellito :11lamattina. Ricordo ora quale ~nunensa p:ctà per mc stesso mi avesse pene. tralQ in qÙel momento, mentre !tino a!lora avevo visto l'aggravan,j del mio stato con pedctrn indifferenza; poi l'impeto di rnbbia venu. tomi, quasi G ... avcs.se voluto la nù, morte, e la mia volontà di guar:re. Ricordo le misure prese immcdiavunen1e per la!,cjare i! sanatorio e troyarc un altro clima 1 e il mio lavoro sui tempera. menti cominciato la sera ste!,Sa, e infine la certezza aSiSO\uta di gua. rirc durcvo!menle apprendendo, qualche mese p;ì.1 tardi, che G .. era morto dopo ventiquauro ore di una malatLia indiagnosticabile. Tutto ciò non era né log'co né spiegab;Jc, ma quanto potente! Ora capisco che per volere p~ichicamen1e la mia guar:gione, mi era stato necessario sbloccare i miei sentimenti aggrovigliati, trovare tene. rezza per me si.esso, odio per altro, liberare illfine dal punto mor10 il mio meccan:smo effcuivo, teso s:no all'csp!osionc. Il modo con cui. le mal:1ttie !tono distribuite nella mia vita è abbastan7,a s:ITlgolarc. Tra !e due guerre non tenni mai il letto nean. che per un giorino, per nessuna malatt~a c:imbi:tit mai il programma del mio lavoro. A nessun CO!tto avrei ,·olulo essere ::mnovcrato tra i malati, e tale accan·mento a 6Crbare l'atteggiamento dc!la perfetta salute, mi sembra oggi, che sono vinto dalle manifeMazionj clella malattia, a!quanto eccessi'Vo. Certamente siffatto nueggiamento mj indu5.se a delle imprudenze. Ma era forse una reazione contro una tendenza più antica: quella di r;fugiarm~ nella malattia. MEDICO MALATO di René Allendy La malattia ha avuto certo una parte impor1ante tra i miei lrè– dici e quattordici nnni. In ta:e periodo passai i due terzi dell'anno a !Ctto per bronchiti più o meno banali, ,e altre malattie più o meno gravi. Dopo una difterite che mi lasci.ò braccin e gnmbc parali1Zzate per pili di un mese, smisi definitivamente di ammalarmi, !,ino ;\) giorno dei ga5 Lecleschi. Ciò coinCsc con la pubertà. Dc! periodo malat:ccio della mia infanzia, ricordo la volutth di rann:cchiarmi nel lc110 ,e di sapere che non avrei p'ì.1 dovuto sostenere né sforzi né responsnbilità per un periodo indeterminato. ~fa. che cosa aveva in me provocato i! b:sog-no infantile di rihigiarmi nella malattia? Per quanto ho potuto verificare seguendo l'orma degli antichi ricor. di 1 è st:tto il di.spi:tcere di vedere Giovanna, la giovane domestic:L che aveva circondato i miei prim~ anni di un tenero amore materno, lasciare la mia c..1sa per sposarsi. Avevo a.Horn tre anni. ~lia madre mi descrisse un giorno la mila agitazion.c ne!l'apprendcre la notizia di questa partenza, i miei sforzj infantili per tranenere Giovannn e poi, giunto il mornen10 della p,,.'lrtcn:/a stc!,Sa, la mia completa indifferenza. Ero cosi assorto nel gioco che non avevo avuto il tempo di rispondere a! 6110 add:o. e tuttavia ricordo ancora una lacrima ::,,gorgMc dal suo occhio azzurro di giovane brettone. « Fanno presto a diment:care, i bambini u, aveva concluso mia madre. ~la io penso che )'abbandono di Giovanna s~ all'origine <li molte mie ulteriorj ango~e. Se !a parten7 ... "l clj Giovanna J:lsciò i.ali tracce nella mi,a anima infantile, se per molto tempo continuai a clomand:1rc 1 senza :lvCr voglia di mangiarli, dolci come quelli ch'elb soleva portarmi, gli è perché Giovanna aveva già guarito una ferita piì.1 :1ntica, legata prob:ibilmentc al m:o d:sgraziato svezza.memo. Che 1 miei periodi di malattia non siano tutti dovuti 1 nelle varie svolte dell'esistenza, a episocli di abbandono, di dolore e dJimpo. =~ I Mi sembra che in certe ore della giornata la mia angoscia a~suma carattere di fobia. Non è pili solamente la difficolth dolo- rosa di una respirazione affannosa o di u1\ cuore agitato: è una re.1le paur:'.l. Comincia con un senso diffuso d'inquietud'.ne, di una inquietudine certo anche troppa giu!ttificata.daJ m:o stato d'into~i– cazione, ma di una part;'.col,1re J1:1.tura; nello stesso tempo la tosse ~i fa inc:t!zantc, spasmodica. D,1 ormai quind~ci g:.Orni prendo, in tali momenti una p:ccol:!-sim:, dose di sciroppo cli-cocleina. Ho nota. to net cinque m(nuti succes~iv~ un s:o!licvo·ver:flc.111tcsl con sorpren. dente precisione. BJSogna pur ammettere che l'innocente mèd.ca. mento ha già crc,no in mc un'abitudine, e che tutte le m'.e ansie accumulate sono soltanto il bi'!,ogno di oppiarei, bisogno certo esa. sperato dall 'nttua!le squilibrio orgnnico. Ora, ritrovo, !-enza dubb:0 1 tutte le sofferenze de~crittemi dagli oppiomani: l'idea fissa e os. ~si,·a di un sollievo ad ogni CO!-lO, e l'inten!iificarsi. attraVl!r• so una paura che non d!1 quartiere, di tutte le pene abitu:tli. Dovrò dunque lottare contro il nuovo tormento, p0iché ho ch:ara co~cicnza che continuando con la mia cocl~in.t m~ lascerò sopraffare da un h',so:gno ,sempre piì.1Rcuto. e v;. con~umerò le mie ultime forze. Per quarantollo Ore ho dovuto manlcncre l:1 mente tesa ~u quesLo unico punto, giocare di scaltrezza col tempo e con le dosi, tenendo la mi;"I angoscia stretta fra i dent: in una lotta eMCnuantc, per riusci'rc a eliminare tale bisogno. Adesso, non ho più che ::, mia <L:!,pnea abitt1alc; ira poco essa mi sembrerh raggiungere l'api. ce della sopportabilità, poiché !a ten&bne provocata da questo bisogno è co.sa quasi inafferrabile, e qua!,j non ·cs:ste già p!iù ne] mio ricordo. Gli ami.ci mi sfilano sempre dinanzi; e i. loro discor~i sul mio a.spetto e su! mio apparente miglioramento mi Su!tcitano orrore. Sarei io stesso 3!t5ai imbarazzato se dovcs~\ dire a che punto mi trovo: 50!0 pOtrei. dire che mi sono allontanato dalle rive dell'Ade, e che mi sento ~cmprc: più prigione dj un corpo doloroso e funzio~ nalmcnte squimcrirnto. Se potessi fina!rncnte dormire. credo mi verrebbe un p<>' di pace. Eppure mj pare di trdvare maggior tregua di prima abbandon:rndomb col capo e con le braccia sugli angoli della tavola. Al menomo movimento mi sento 5offocare. Le mie gambe ad'efna10~ mii destano paura e ribrezzo. Mi sembra di es,.. sere annegmo in un mare <li stanchezza. Questa mattina. uscendo da una specie dii torpore, mi è ~em. bra1.o vedere t1n'ombra nera, simile al cuore de!lc carte da gioco, jn atto di allontanarsi da mc; la vi!,iOne non mi ha procur:ito nes. -suna gioia. eppure vorrei credere a un buon presagio. (CONTINUA AL PROSSWO ,VUJ,flU<U) ~ ' * ♦ <>>::'.~<>><<--9:::<..i;,,~:}<<--+><..i;,,+x [ LODO CLICffES TRICIIOMIE•IICIOMI[ PEPPIVISTE-GIOl!HAU FOTOLITO SELEZIOII POOFfSET [ ROMA] VIA Dfll'041/028 TELEf.52~85 olivetti M40/a _ ,,.r,, ....... ter~a ser1e

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