Fiera Letteraria - Anno II - n. 23 - 5 giugno 1947

6 ìlumcrc & brieha, e che la penna abbia corso p;ù del voluto. Infatti In illuslre auemblea dei profeuori dimissioJnari 11011può certo adontnrsi (nè c,e, do poua adon1a11i g. pi. se è p1ofessore uni· veuita,io) d'avere a compagni e colleghi uo· mini ahrellanto illu~ri. Flf-:HA u:rn:HARIA " E i nomi? e I ha profondamente addolurati un w,1ivet" Oggi. LO\'CfO, non c'è da invid'are nè da incolp:ire C'è da giudicare. E padare d1 ,eone o che deve finire come J>Crun mJCchto : 1 ~~1:z~~::a:~~i1~t: 1 :io:"di ~:: ~~:d~~ L___________ _:::,_________________________ _ parlare d, offesa alla K.uola i1nlian1t perchè Ung:uett,, uno dei maggiori poeti viventi cioè, e De Robcrtis uno dei critici valorosi, tono ,incorn prc1-end nelle aule un'.veuillmc italiane, mi scmlnn prova di tToppa vivac1tlÌ verbale. se non alt,o, d: facilonc,ia di giu dizio o peggio di indicai.ione sctttuia e gc• nt:.rica.mcntc politica. lo a firma g. pi. ,:.il numero S 0 d, Scuola Democratico. Ci ha profondamente addolo· rati perchi nel giornale .,bbiamo 1itrovato le firme di molli nostri amici e collnboratori. ~rchè il giornale ci sembra vivo cd inte11ì– QCnlc, L'argomento che g. pi. trattava era quello ormai Manlio delle nomine univers'larie per chiara fama. Argomento che rec.entemente ha cauaato le di'miuioni, 1econdo noi 1ngiu1(fi· cale. di alcuni illust1i docenti un'veuitn,:. L:1 qucationc è stranota e non è il cuo q:.ii di 11auumerla: ma se no, 1tcu1 per pr:m1 siamo pe1 natura e pe1 volontà contrari a molte di quelle nLurdate nomine fuciste (che spesso po,uuono alle c:ittcd,c degli incapaci e degli incompetenti), non pouit1mo però d:me111icare che alcuni di quei profe,1011. eliminata la zavorra. ti trovarono ad aver riconosciuta. spe&10 aU-:nsaputa steua del nominante. una ~~~f;ndc;r~:;{\a~;,t'.lj ~ila u~:i:~;~ 1 ~1a ii! ~. e Ora g. pi. parla d, tc::oncio: non fa i nomi però, e noi seni amo il dovere di chiede,glie– li. ·remiamo infatti ch'egl_i voglia in un sol mazzo gellare via anche Ungaretti e De Ro· berli1, intelletlual: di autentico valore, cui, già qualche lempo fa, andò il riconoKimento e In stiml'I di moltinimi nlt1i intellettuali ita· liani. Allude dunque g. pi. a questi due, par· lando di K.Oncio} Ho paura che ollora le pa· role gli abbiano p1eso. come •i suol dire. la M11 pul> darsi che nelraffanno di cita.ie 1 professori dimissionari. g. pi. non abb.a vo· bto alludere ai due uomini di cui prcnd'amo oggi le d fese. Può darsi che abbia voluto accf'n11a1e ad ah,, ,imastigl; poi nel cavo d~I la pcnnn in11eme all'inchiostro residuo. Se co,l meglio per 1u11~. Ma vedn un'alttn vohn di cilflre sempre i nomi, di indica1e di clnssifict1re. Le nccuse gene,iche. gli uonci $OMO miseri II fla1:.i1 vocis n se non li 1i ap· po8iia di argomcnli non voglio d:re 111110, probanti. SJ)f'riamo quindi in una chiarificazione I pross)na: una chiuifical.!one che se vuol ac– cusa1e uonun1, ilb~ri {~ fortuna loro d'og~i e di sempre) sopaltutto per meriti non poh· tki. ci offra almeno la poss:b1lità di d11c.ulc• r~ verbalmenle su un terreno più aolido Se no, che ci permclln di pere.onere insieme li, st111dndelta defasciatificazione della 1c.:1olll che tanlo 1ent'.nrno e tanto difendiamo per unn coerentn pol'.tic.., comune a quella di molti collabornlori dello stesso periodico. C.\TO'\I· lua:1oni SI ,11odano co11 un rigore i11lef lcUuale che /a pa,ura, lanla è e1al!o, con u11a co11,e,turmzialilà foKiC4 del /aHore vi11'i;o d1c a lungo andare /a delle ,c. qucn:c ahrellonle gefide uniformità, Se i 1:0/h degli allori r:011 /oucro cui 1lcui - e a loro in.apulo , delle uerc e pro• prie ma11Chcre d1 umonild • (Dougla1 ,_-ofrban'r:t jr., Thoma. Milchell e. più che altroae. Rila Hayworlhj, /o,ae .st polreb. be parago11arc i/ va/ore di aingole inq.uo. J,aturc alla rigida poelica di Coclcau. Con lo di/j\eren:a c/10 qui la •lrapolc11/c f0r:.a del , rifmo1 aalvo il tulio. dandod re.alla mituro di un • racconlo • e non di u11a 10/11 ti of11101/cra•· E allora percl1è •proibito.~ Alla ,1c1- ~:,;:::::~u!~,:~h:~1eb;:; :i:Of!, ::~~ parlorila dalr1nlell1gcm:o allrallo da sè, ville11!e ne/ • limbo dcUa nal.ural,:::ur •· ROSSELLINI "enfant prodige" ·c1nema' .Jrjg_ u Il libro delta /ungla •• che Zollan Korda ha r1doflo per lo «:hermo, da uno dei racconti di K.ip/in11, è /or.e quanlo di meglio fa mania del 11uper,pcllaco/o , di A lexonder Korda ci obb1a dolo finora, La al.mo, Jera del rucco,ilo indiano è /edc/. me11/c lro1porlalo in lcrmi11i cinema/agra• fici, 11e/ dic:loBO ctJoc.olitJO e umori1lico, nella ,ce11eggialuro nalurole e ~Ionie, nello bo11Jà di lu/fi g/1 inlerpreli (degr,i di particolare 110/a Sabu e i/ Callcjaj, 11e/. la regia conl1nuaf11Ja e otsai spen.o denMJ d1 rirxhi •igr,i.ficat1 emol1t1i e Ollt)C'nl,uroti, nella 1plcnd,da Jofografia (Wc Garme•) onimo 1pcciolmenle negli ellcrni notfuf'– n<, nd merav1glio,o commcnlo mu1icale di Mi\/o, Roz,a, in un monlaggio {•ia l)Ìtfoo che 30noro) ,erralo e aUenlil-'imo che, /or,c. d la COia migliore del film Anche IC in jlran porle girata su m~ dc/lini r,egli • ,tudiaa • credo che Kipling 110nawebbe pofolo de,iderare più adatla cornice- ,ccnica: lo .ieuo /a,to che .! no. tura.lmicnre nella junglo I qui lr0t/uso, /e t10c'i degli 11nimali e fa /.uga dalla /oreala in fiamme aono indimenlicob1(i pe::i d1 cincmalogro/o. De Sica. Rosse.lim, Vi«:onti, tono, in di– ver1<amaniera e con caratten peculiari, 1 gio• vani rappresentanti più qualificati della ten. denza reo.lista del Cinema italiano, Su di e$· 111punta. oggi lo aguardo, oltre che ,u gli or• ~=i· ; aste~:i~' ,::t::e::a clico~:~il:Nldi ~:,~ leLtuo.'.i e di pubblico dccianmente orientala verao un cinema alrcllamcnle leguto alla vi– ~. a;li uomini ed ai fatti odierni del no• atro paete. Rea.liala è un termine lato, aul quale pesa una tra.dizione, ma che ai adaua ai tempi, alle circo1l.an -ze. alla. atona, Non rappre,,enta, af11luo un bina:io riardo, vi ai può aiungcre o ai può conqui-.tare atlraver.o eaperienze molteplici, ma è pur xmpre un°e1i;enza nel campo dell'arte; per qucalo aderirvi vuol di• re aenza .Jcun dubbio ini.tiare pi)J o meno consapevolmente - uno .celia. E.t&ere realista nell'auunle dopoguerra vuol dire I\Oll 110hanto J>Orai all'nv11n,1u1rdia ne: c1tmpo alrcttamentc profeulonalc (pur non e.tendo questa, com'è loirico, l'unica atrada), e r11re1ta.rele correnti rnalaane della noalra ci· nemotografì.a. da.: brngagliamo al manolismo: vuo'. dire anche offrire un conlenuto morale alla p1opria opera d1 arti11a. E' evidente, co• me ..bb•amo accennoro, che non oc.cormno un metro r•irido ed un"adesione .ac:hematica per far propri i canoni del reali1mo. Se noi ouerviamo 1 •precedenti• dei nolllri più va· lnroai registi della. seco11da generazione, ve. dremo facilmente come e,pericnze diverse hnnno condotto Vi11eon1i, De Sica e Rosse!· ,:,c>I, che pure si di111ing11ono uno dall'altro per tempero.mento e per acile, in una steM.a. d1rez.ione. Luchlno ViKOnti, rea i.ca crudo e violento, polemico e pouiamo pur dire esa.• •peraro, ai è cementato nell'a1moefc1a del cinema france.se. La aua adcaione al reali• .mo di marca cerebrale (che •I nO&lro amieo ViJ.Zzi ha ddlnito lf populi1tn 1} dei Rcnoir. Ouvivier e Carné, n1ale al rempo delta sua e•perienza france~, uccnnto a JMn Renoir. Vi«:onti ci ha dafo • Osac11ione •• un fi'.m 1e1ili1ca.,e &i attendono da lui, con unn certa anllla malcelata, gli sviluppi delln sua pcr.90· nalità. Viltorio De Sica, invece, ha dap· prima acoperte le quali1à e.preas•vc della noJfra più ricca trndivo11ft popola,e«:a e pro• \ lncia e. ha saggiato le aue forze d1 allore d1,vdoto e comunicativo aul polcoeccnieo e davanli alla macchina da preaa 111 a,•ventu· re a r1tro90. Si è immcrto d, nuovo. come re· g1,ta, fra I telefoni bianchi, lk"r rinno\'-ore, ,,j. cino alla m.i.turilà. il ~o mondo .entime11· 1tt!e e 11e.h1vo,di•.imziato mn pronto alle più natur4li eva•1oni immergendosi co11iin un rea· l11uno p,atelico ed nccorlllo, che si fn corpo. 90 e profondo 6 contalfo d1 ambienti in for m&Vonc. autentici ed ancora ecotia.nti e per. tanto faci i a .scivolare (• Sciuacil). Queato • ultimo• De Sica ma11.1re,1a I auo• addentel• lau più c,•1den1i nel M napolclanitmo • di ie– ri, d1 Matilde Serao e di Salvatore d1 Giaco. mo, e •n qudlo di ovsi di Eduard.o Dc Fi. lippo, In quanto a Roberlo Roaaelliru, possiamo dire che il suo istinto nativo. rnntur111u111 a1· traverso mutevoli eaperienzc d1 v1tn, 11!lume d1 una intellis:enza diremrno 30pratlucto • aen,ibile •. lo ha conacw-nato in braccio ad u11a formula. che fin dnl auo primo timido rivelarai. ha aderito a: auo mondo poetico. Capil&to :t.l cinematografo per c1reo1lanze del lutlo occasionali, ha buttate le aue carie m•– glion e plÙ urgenli dove '..a auo &entibilità non perfettamente controll1ua e portala ad un n.a,furaliamo fisico e mora.le . lo comanda· va: ed eccoci cost ai auoi primi acupendi do· cum.entar1 ,ui peaci. P01, na1u,almcnle, pro· .e,aui il ,uo cammino: 90110 co1i u1eiti dal. la 1'Un man 0 agile e libera pcrchè non vin· celata dn preconcetti e da. viz.i cerebrnli, tre film successivi che contribuitcono cffìca- ccmenlc (aoprattullo La m•ce b1a11ea) a que. genere • documen1ario • che negh uh1mi an• ni del fasciamo 81 1mpo5e all"atrenzionc dei criuci attenti, A questo punto, dopo la c:odu· ~ dei lacci vincolativi. qualunque u.ltro re· ir,ta. meno fedele a ac ,teno ed alla pro. pria i,piriuione, nvrebbe cambialo •ndillzzo. Invece RoNC!lini non ha mai tra.dito ·a S\lì' formula, o ceduto a lusinghe commerciali; ti è invece 1deologicumente impegnato chin• rendo in quce10 modo magziormentc 0 la 1ua per90nal11à di uomo e di ar1iat11,allorchè af. fronlÒ un tema di balloglia come quello di Roma, ccUd aperto. On. con Paiad, IIC&rlntc le ,ovraslrullure di un mestiere non tuffi. :i~:'=;;/.: :i:: 1 :na:i'1i ~~::::~e::: d~'. minarlo, e a 1ua vola ha conlrollato forh"· mente 1 ,uoi temi. Risultato: un'opera l~vi. gala e lavonlla co11 un cesella di 1uper1orc qoolità l11tcnzio11ipiù ambizio~ e coacienti, rispcttO II Roma, cilld ape.-ta, e clima •1ili•1i• ca.mente pii1 S11ggio. Un altro rcalilll\, dun. quc, della • eeconda gcneraz.ione •· clic og• si può dichiarare I auoi titoli.. balla_-ili;,,ie ad armi P3..; •u· piaoo dell'arte. Dn i primi ten· tauvi, un bel p:ihO in avanti. Un. delle doti più tipiche d1 Rouell•ni è quella di selezionare • .carnilicare, portare la sua mntcrie na"ativa in un re"CIIO che sem. brerebbe anelo, ma che poi invece ,, 11vela d'un'efficacio immcd1a1a.. Il 1110 :i1,g111tg1J10 narra.tivo 1i 1noda linearmente, quiui volon, wriamente 1ncurnntc e sciatto; mn 111 morncn· lo dr;J11 rua dei conti non avendo cooceno a ne11un argomento ealerio.-e e fo1malc, cgh si trova ad av-er mietuto lorgame11tc. Cinema popolare, 1>r1vodi qu.alsaa,i bellurin, che col. pisce o apellalore come un rom:m:io di cap· pa. e •J>&da, Sc11111110. con un montag.:10 fan· F,u1010 o 11er>zaconcea11oni. Roacll1111 J>.nl.. remplicemenle mo tcnza la.sciar r•prcndeu.– liaro al o apellatorc: insomma è concrrto e si111etico,aperlo e cordiale, ~1c1to hm1no del re,to confermalo i criti• ci e Q"liintellettuali fr.1nc~i che, come è no· lo, 1i 110110 e1p:e11si in termini addirill11r.a au· perlativi di fronte ni due uhimi film. d1 Rot· sellini. Tanlo che ci è venuto naturale clu:-.. ma.re queato n0$!ro regi,tn deTultima leva, I'• enfant prodigc • del giorno. ~I \S••:iMo \IIU\ Tre film e tre attori Vopo aticr ui,to un film gioi/o, nu ac· cadevo auai 1pc»o di ripensarci o d,. 3/on:a, e ollora /'afmot/era 110n ero siil più quella di una voha, le parole crude e i se•h bruciati ,; distaoca11ono, nella mcmorio, come g/1 ,pari ..cechi di palle da biliardo. Il film na11 era divenuto che u11a gamma d'1mprc-u1oni. l'• dmo,jera, di un ricordo, A nchc qucsfo occadc ol film di Ben Hetch, • A ngel, del pec,colo •· dOUc il r1. gore d1 una .ccneggiaturo per/ella 11011 batta a logl1ere quel ,o,petlo acre d1 ma. 11iera lellcraria, ch'è /orse la pecca pcù gra11de del rom,rnriere Helc/i Qumtro e,i,len~c che ,i ,volgono, i,r cate110/e l'.u11(J a//'Qffro, ne/ cor,o di u11a unic" 11oilc: dalle ,tradc piovok di Broo• dU'aJI oll'orch1/dlura aerodinamica di un locale notlumo (e le parole, più che la mut1ca, .i xand,-cono sull'ombra arte/al. la dei gTallacieh d11egru1f.i olle poreh J al• f almos/era Jumo,a e ol/uc:inata d1 un 10. l.)0/o do BWOCo bafiufo do//e lampode. Quonlo :,opro balfa per /are '"" film, mcUendoc:i magari un pi::ico di retorica, lJc11 Hetcl, non lo ha fatto. Mal per lw, OfO dirgli, Chè, in que1lo cato, la rc. tarica avrebbe dolo un po' di umon11d olio vicenda, fouccc i pertonogJ,.,j e le .,.. Due pa,o/lne all'oreccl1io, prima di chiudere quctla K'ltimo110, o/ 1e1i,1a Ma• rio So/doli. No" uoglio eucre malig110, ma dcuo dirglielo {pcrcl,è ne /10 gronde .tima}: ti Pcrcl1è lei ,; 01Jino o voler /ore del cinemr,togrr,/o> Non ,i accorge di e•· ,er-e datalo di u11 1en.ibi/e buon guslo e di u11a Bra11de inle/J1geuza, ma 11icnlc di più> • TutJo quclfo nor1 b-alla a /are del • cfoemo •: ci uuol ttltra ( e Soldati !la di che .i tratta). Andato a vedere • Da11ic. le Corlit • dopo aaer l)lt/o .una qualsia.i 11 Va/I<! del Dc,-ino, o ar;che • Il ca11e/. lo d1 D,aRa11wJ1c-lc •. Doo'è f'ouol.ura del rocço11to, la •crmegl(iatura, gli inlerpreli. /'u11ilà coerente di racco11la. /olografia, mo11laggio, ccc> Ccrli lropa1,i dc/ • Co,. ht • 10110 per1ino incompren•ibifi, degli errori di lcmpo nel mo11taRgio co•lituiaco· no oltrellanli • pug11i 11etl'occhio• per lo •petlalore Qua11lo agli 1nlerp,eli, Sarah Churchill 0t1arà la fiRlia di un 1randc uo. mo politico, ma è poco e,preuivo e nem– meno bella: gu11to il Cer&.11; ab.ulico e /a– lolcggianle il CaHma11, Do notare fa /o• h'co,istima mimica delle .aprocci,.lio di Ruby D'Almr, per lcnfcre d, cucre alme, 110 un. po' e1preuivo. lnuano. F'll>ELIO Luzi risponde ancora SiQ'. Oircllc1e. è di/ficire di/c11der11ì do tolo in quel d1c n1u/la il /errato callel/o del "l'ale Il signor G1agn1 l1a pOlulo a,laccarmr a m1d intoputo, &ercchè /0:,11 anch'io ormo1 un colfobo,alarc della • Fiera 1, meRlio ancora •I rcdaltore di una rubnoo, e 1,. IICl(WIO rna11lencrc il pru>ilegio. replicando /cpidamcnfe e pro11lo. men/e o volonlà. La d11ftc,enza ti• lrallamcm· lo dipende cerio do/ /allo ('hc le mie /eUerc com1ncio110 con un , 1i~1101 l)ireltoie • e le tue con u11 • Caro Angio/e/h •· Rinu11cerò dunq.ue xn:'o/1,o all'impari fotlo, dopo ovcr rc-.p,11/0 ,o/Ionio la più artificio.a delle .rue 1n.-nua:ioni. Il quarlo arriva • /u pret'!nfo. lo alla.Dire:1011e P,o,a di Uad10 Roma .In dal 19-42 , cc.mc PQUo /ac1/menle oUe,lare e come il ddl_ Se•l(lo Puglruc può con/erma, re-, C1 li in/ornu. po1chè io nun ne .., aua– lulamcnte nulla, e magari p,e,.a En:o Fer– ncr,, •u che 011110n°10lc , Un quorco a brid. ge, degli ome,icon1 Bur,lc e Slcwart: il •i· gnor G1ogni potrebbe rimanere r,;radcvolmen. le ~rpreto.,. per q11a11lo f'u11i,;a ide11tità te• matiea fra I due loiJOri con.,1fe in uno pcrfi. la a carie. l{localO: peraltro do quottro vìtJ'i ne/ mio loVom.. e da quottro mc-rl• 11ell'al1ro/ \'c-a,u11 o/Ira incide11:a fcmahca è nJCcnl,o• b:/c e dunque ,le 1[ loooro dC"I due colleghi amcriconi ri,ulterà po.Ccr1Me 11/ mio, io non impugnerò l'acrcu.a J1 plagio/ Per quel che nguarda poi la mia • 1 raged1a anonima • _ opero, chiuà perchè, per la quale 11011 p~ eh, hanno pcr,o le ,ta//c - e • Senza. 1i1olo• d1 Corwin, ebbene 11011 pr,ucrà mollo tempo clic tulle e due utcira11no llam~Hle: oz11i api• rrlo bc11nolo polrd f(iudicare do ,e • tleuo c1uonh ce11/e11m1 può uolcre• / 111.inuo~ione. puO rn,tarc e" /ìnchè c'è vita. egli dece to· Preci,o altre•ì clic na11 solo Fe11ieri e Radro lire" - 80Cllb quella che facilmenfe ne rie· 1Wi/ono ,; degnano d~ lrasmc/lere le mie ape. chegg1& lalllC ahre, da Solvcig e .Pcer Cfnl re; '" maggior copjo d,' tro,m111ioni mc fa ,o- a Glauco e Scilln - ecco ch'egh pa.rtc in. no mer1tola •ino ad agg, Jo Ha(Uo Roma - e fuie con l'augurio 1roppo fdloso della Mo cioè da queffo Dire:•one clic •crcname11le ml dre 'ch'è invece a1à preuga e, piegato da, E,iud•ca e poi do Radio T ori110. greve do!ore del "enerc umar.o. ao~na e Per finire: è cerio che 10 non ho aggredì· annunzia " un figlio d1 p,dro ·• e fa 1no!lre lo o menomato moralmente neuur1 collega. dono al fig:10 d1 un anello non meno aim men/re C,agn1 che vuol cuer pure un col• bohco. In eff"elfl, e que.Co n'è l'eaallo punto lega - ha .Cnlllo l'urgente b1aogno di ag-' d'incidenza. ti 111d'0dr1Jnrnll presto 81 s:on· gred1re me. Pazie11:a. S1 C4lmi ora. // mon. fìa d'un timbolinno non più «:arno cd ca. ter1erli più IC'rC110e franquil/o pcircbbe /rul· tenziale e div,ene uno specie di 1umma •.. torgli ollrclulto qua/che ... radiod,ommo, a cui di 1utte le acquitizion• romantiche 1ul lema.. cuRuro b.uona /orluna. Così. dopo, mi dele. Ora !a m1Hci&di Ro:ando è cominciata, Ro· ,tcrà meno, lando cade in 1e11111zione.Rolando giunge til Gl,\N .FttAl\CE5-CO , LU/I Un dramma di Mac Ieice - • La Torre 08Cura •• d1 Loru, Mac Neicc oon mutiche onginali d1 8a11jamin &illen; CompagF\ia d1 Proto d1 Radio Ro- mi;~:Ì:o%eG~r:i 1 ::~:!~g~::1· e di ehiu. aura del 1uo rodiolavoro quello a1e11k) eh "è al 1ermine del cammino urna no, 111 Torre Oacura, rl.:noto, il Drago e i1uomma: la Morte - Mac Ncice vi avvia e.oniro l'ultimo diacendcnte - Rolando - di una. famiglia. eroica eh 'è poi ,! ~mbo o d1 lutto mtera quello parie dcll'ununitii. che vlv<", lolla e muore per are.guir oirfolc e co11a»cen:a: un~ fami;ha di uomini che, qualofa d1ment1cht del 111nomio • onore. dovere. neceaa11à •• avrebbero più anni ma non IOrebbero gli 1teur: una fom.iglia di oo/e111i i duri aconl~i :n)a !i:r:d1(1chtu1~t t'!:}e~;;, io;;::~:~. '~ii infingo,,di dello spirito. quelli cui l'anima muore prima della materia, coloro che vivono alla aiomata ed utano, wempre, u11 me::o per un altro me::o anzichè un me::o p,cr u11fi11c. All'inizio dd radiodramma è lo ma· dre che erudi-.:c Ro:ando aulla 1nad1zione di famiglin. aimbohcamente aeoncndo un al· bum all'indietro. Poi Rolando è affidato ad un educatore che. a sotto\incrc lo 1pi1i10 mar. z.iale de.ll' opero, è raffìgurlllo corno aerire111e: 11 11er1e11leinacgna a Rolando come a1 1uo· na la tromba ch'è qui, nel.n Sllt1, 1ignifica. 2.i~ne medioevi.Ile ., paladina, wimholo di erotarno, Rolando farà poi I.. cono,cenza di un grll.ft 11ole11lo, Pcter, oro pentito e cieco J>Crchè " quando ,i son ui.fc cerle COie, 110n ,i VO· g/1on più ocJerc ": più che mai Rolando a,enle lo aprone ad emulare coloro •• fa cui vi• la è una ricerco, la cui morie i una 1>1Uoria •• e dopo '.'i11co11trod'amore con Silvia. pre· tto risolto con la dipa.rtila po1chè egli non Il C.O.N.I. ,\lr, I, - IN IÌJlrJ drllo p,i,,~d~d'1Nt it,i/jaNa allr O;{mM~.Ji l11trr11a::ion<1/i d'Artt thr ,I r.'i>I• irra11no II l.andr<J•nrf 19-18, I 1111/rllo "" C41" ,orJa N,ulo,tt1le di Sr;ultura pr, oprrr df bpi,a mionr 3NJ•tit.~• t che sio,ro stalr tompiutt c111111 l'ulfimn , 1 ,.a,t,,r,roiio. fu11i gli orfiJ/i 1111tfu11i ., rc11olar1t1t11tr 11a1uraliczotipos,0110 pa,u,,pu,11/ AIIT, 2, raie Co,"orw con1prrndr tre PnN• ril>Gil snW,.i· ■l ,cullu•a a l10tlo /r,,.da; b) bol· ,o c alto ,Uin-o; c) tQfghcllc t u,rJog:.'r • ....-r. J. Si J/J'«ific,;; dcc IN'• up,rn,w"r ,pn,. tit"O ti illfndr la iHIIT/lrtta~O•t a,listi(o di MN csaciAO Il di ..., O::ot't'NilfftJO/Q 1,0,til'O NOIIChi– alltf(orft r can1,o,iri0ffli d•r oalri110 Jr,1,ort, S01141 p,rtnro rulu<i i n1,orti di •Oli 1/19•11::i I/No.loro """' sWINo r111>p,rsr11/Qlj NtlrtJcrd~o dr/lo sP41,1 ila ,ui prutk11to (I (OOIIUIII/NC no• obbialfo OI• ttt1lti"'t11to olf t1/lrt1sio11t ,chirltonirnt, s,Orlfri Aar. 4 - Il C.O.N,l. mtllt iN po/io /tlJ I COH• eorrc11/I i ltl{UtHli prc.,,i; 1) sttlltura a lt41ro 1,m. do; J prc11rlo L. IZ0.00'.); Il prtmio I.. 60.000; ~~~c;.u~:la;:.:~!~. ne ~:to 1-?nc~;n1?: :c.io; : a volte un po' gratuilti ai pensi 50pralullo a queL gioco della tombola - e ,cade quel. la ;iricitì.. non acmpre di buona lega ma al· meno per ..atcnle nel'.c •ltrc parti e 11uffì. c.icnle a celare l'anenza d'un ceppo dram· malico vero e proprio. Seguitando il IUG cammino Rolando aupera la Fore1ra. giunge al Dc~rto dove ormai , è ncceasario I af· frontare la Torre Oscura e qui tentenna, in. ,·oc-l la :\ladre lom,1 iudielro sino ,1lla Fo· re,t.a "d o Ire, avvercc che l'Uomo è nulla ~nza il confronto corag,io,o con la Torre:, !orna all'assalto, è ,ul luoao della loua, ('C. co la Torre O.Curi, che 111Vanza,ec:co tutti i auoi di aeue generilPOni cd ceco il Sergente per 1nci1ailo alo lotta ed ecco che Rola11do auona la iromba. reggendo inera,·igliONmen· le r ulrima no 111. La nota 1e,1na il vertice del crescendo e 1ul verhce l'opera finisce in lron· CO, Opera. per 1ut1 fortuna, d'u11a 1ug;e11ig. ne immed1a1a; co•i che riesce a 111111eocre, durante l"esecuz1one radiofonica, tutte quel• le critiche che J>Oi1i rivelano foci.i, a cauaa dcll'antologismQ ecceuivo e .non privo d; disaonanze, oltre aali 11lt11appunti già n10a. ~- Natufalmente buona parie della aunc· ,tione immediata ed 1nnegabi.c 11uaccenna1a 1i deve anche alla muatea di Benjamin Brit. len, Mu.ica fllta e lugub,e, piena di impcn· nate epiche, d1 note lun,he e disperate. di gravi suoni di campane e di tamburi apic. lati. Musica, per in1enderci con una aola pa· rola, pama,. Ceorge Ronald Hill, che come mpitc d'onore nella lr1tsmit1cnte romano ha beneficiato di tu,ni eccezionali di prove, ha curato un'caecuzione abilmente mo!JM e 11er. rata nei lempi, Eg i ,"è dimostrato at1enu1· simo nelle caratterizzazioni aonore degli am. bienti, coaa del re1lo nalurole per tutti i re· aiari racLofonic.i non troppo ... pigri nel r1. tultar tali. Cli attori dcli.a Compagnia di Radio R.:na hanno ,upcr•to bril:a.ntemcnle anche queata prova, in un periodo per loro parrico'ar– mente impegnoUvo e lallcoso. e L'ARTE ••c,.11d!, /•111 eh, ,,,,,,", ,,, n=c11i,r p,, q1111 sio1i ca,.,a """''r lr uP,•r '""""""No ,,. JM" CQNSllfftl, • Au. 11. - Allo Jta/)o ,/1 t•o/arou4,~ ro""" drxll a,tiorl, Il (,'umitmo o•l{C111luaro,~ 1u1umml lo mcdiozia11r <k/lr rr11,Jrtr dr//c oJJt•r 11/HUlr •I p,c::= drr ,ara 111110 dlchlorc,/o dflg!i' arti111 1alt ,11tdio:io11r I 1:•fll11ll'I. Il ,,,,~ dr//, 01-r,, dll':Ta ustrr i•11Jlra10 f,i hrt ttal1•nc rd IN Jur llerlinc. AD I?. - A//INrli, /<1 ,crrcaJ,Orio•r ,tQ/1.,•• ollt Oli,,./liad•' /JO•U, t1Jrrr l>tii rr,,,."tfl? rd rf/1 dtlflt, il Comitarr, rffllJM/Ulllo,c si riurt'CI il di ritta di i•t-llart oUa,,,a arti1rl di g,a,ul<"Ja, ,a AIT. Il. - GJI t1,0s1rorl a:•r,i""" diritlo a1 ,,. btro illgrru;, alla Tr,:J<1 .\loJl,11 cfA,tr Sport,, An. I◄. - A rlchirJt,i dr( co11carrt11ti tltr ,,,,. bior10 lfichiortllo i11 /nuf'O lo lo,o J,Or1tdJ>q:io111, Il C.O.N.l. crrchr,J ,U farllir11,, il ,am11tto rm, &Il an1bfr111i 1/1'1,lfr/ Ili 1>rt,.rlo L.. JO,M; b) t,om, e olio rltlr.n ,-----------~ I Jwtttrfo I,. 90.()"(l; li pc111io L. lfllY)J; Ili l>•r• ttlio L. 20.(W'(); e) 1or,.hdtr , mtdogllr: I p,,,_ mio I,. 60t'll0; 11 rcmio L. "l.!\òV'I; lii prtm"1 L. IHffl An 5. - Le 01>"c ,.~w,,"' c,.,,.,o,,<J ,~,a11. 110 ,aualrc a nt1a dtl CQflli/at41orga,ii~o,, PI """' J.lollro .\IOfloNoJt d"A,tr lsp/,0/4 41/o 1/'0•t cli, ai-,-a INogo a RD'"a rol diutt1l.rt 1111~ /u:r, 6. I.- 1'h'ldc di iJcri&fo11r ,frb1tamc1t1, rlt1111'llt1 dur.•r<J'llfO Prrt·~niu 11/l'l'f/lcla Jtost111drt C.O.N I. - na dtl/o St1utio 1/t, Rau1a - lii ltllrra ro,c;,,11011dBfo, t111,o // 1 clut•ll> 1?-li. An, 7, - ~ opt,t t0IICQIUH/!do:i,n,mq ''"• wnir, ,,.1,0 Il I. nM'e,tibrc li/li pr,uo l't'f/iCIO Ma11,a del C.O.N.I. - l'ia drllo Sl<Jt/io 1,, Ho– '""• a 1prst • ,i.uhio drl ro11.-ornnU (tia prr r11Nd4ta clit J,tr il ritorno). L'forbollagfi,i dor,I rurrr /Mito rt,1< ci,n ;,. r,,,,urfr r.u,~ i oi ,, pr,,ltl <lcn-ro11110 nsr•r (,,,.,.,li a,11 'f'•ll AIT. S. - t·N,, ,i,.rfo ,a,npoJt.1 d1 rrr n1r11,Q11, 11,rlsr/ r c,itirf ,f <1.rr, , J,ra,udnl od t11111 prlmu l«ÙII drlt, opr,r i11M•it, ,: •t ,..-r"a fC1rdl11011,n- 1a •rUa Ttrto A/OJlra. d'Att,: {sJl/,<Jru 111/0 ,~.., L'tlritto dttlt 0l>t•t esposi, 10,~ pubb!i,11to sN/111 stom/lO quotiili111<a.Lt 01>Cr1 NON 11u,11a1r ,to. 11,an"o t"crr r11irotrentro I.S xiami 1Jatla f111bbllc11~ :ia11e di talr rk11to; doJ>uru/r d111a il e.o.. ,· I 11011 tuJ1uuc pii, 111'u110 rnM111ab{ll1a a loro ,/. çuorrto. IA 1tr110 RÌH,ia i11tt1r11t1J ila aft,i du, mr,,.b,I J,f'(Kr.fr,a alla scnlo (kllr a,trr drg,ir lii ,art,d,Or• allr- Olimpi1ufi e rOflfm'r,) I ,or111i d, cu{ alfa.rl . -t An II I• •r1·u11 cuo lr qt,,, 1urrtM1r o/ Ctntt.or,o rd rJJ,fU1" olio, J.fosl•a ,.,,.a11110 tJlrrt ritiratr d,llf411dorr " dalf~r,ctuolr co11,,,a10,c, jlrir110drlla flnr tki (;iNO<ltiOti,,.Jnd, rtttflN/JU qiullt (lit """ JatvNIIO ilf:iatr II IA111t,a, ,,., dOI.TONIIO tJJrr~ rlt,rotc t•ttsa ,,, Jrtlt dr/lo Jfo- llra rnHo 21) ,fo,11/ dalla 111,i rh/WJNM D<1P,, ta/r dola il CO.,\' I H011 out,mr l'lll Wt1Hlfl rt 1p.a,u,11llit,I 11 /oru ,ig11ardo A1r. 10. - Il Comitato or.r,wln1110,r , pu, 01·rn1la lu mtt.uinru c11r4 drllc cpr,r ,spostr, 11011 IJ.IJUll/t fl/CNNO ,opo,nttbilli,I pu rt'rH/U'I/{ ,tt111Ni I uu•. l'klMI \OLU)II U>L "Ut,Ll'I NO,. S►.GNANO UUt, ~UCCt.:551 Ut-:LLA NAkkATIVA ITAL1Ati'A Cualtieri di S. ta::.<rro PARICI El<A 110R1 A l'ACUtF. JJt .. L/Hl: JJI • I irgilio Ulli CAZ7.E1'TINO 1J11 - .. ao """•'••11•• • ..... ,,u. ar.,1,.,..,.,1• .. ,.w,.,.._ GARZANTI EOITOHE MILA.NO

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