Fiera Letteraria - Anno II - n. 23 - 5 giugno 1947

l2 FIEHA LEll .. :HAKIA Due • • • 1mpress1on1 di città italiane GENOYA. Sa: v!·.,n!gi;;.aino::;~Gc:::i dtf::t~i oa;ni motivo di 1eon1cnlcua e di 1ntcrcaac, iJ compito ci bnlo qua.i pc, •Cln•la1c da un t.encno bianco i nuovi eventi e i nuovi 1crmini dopo i grandi. fitti nomi, dopo le grandi conqui,1c. Dico quc1to pcrchè non appaill prc,unluoto l'apparire ne: campo delle lettere di quc1ta Genova un po' f,ia• bile e di quella Liguria o..idRtn che si proietti.' nel 1uo paMato di lcllcnuic ,tam.. peri.e e che .i fa forte di nervature oggi ,più compa1Ntc o remote. tltlto d• continua conqui,ta e d1 toluzioni. Lo c>edele ora l'ombrcnle delle aimpaire e Nella fa11e di 1nterfcren2a gli altri i1upp1 d1 ddle onlipalie pe-ra ,o.no/i (•nc>ero poche pc,. ar1111i f•nAo ora parte di una voce cii 11ece1. chè, paraf,o:,ando, ~ Cio,cuno a •uo modo •• flone e di cons1e•1azionc che però c.1oppa1e ,i pol,ebbe dire) dolJe gli uomini ai 1limo– a..ai meno teA di quC:.la che o ntrasllll 11 no o ti di.prtzmno .ento miacr,c:ordio, in mondo delle;; lettere reao c:ontin9c1 le per le uno atmo,/ero /oz.ioMJ ed orgogliosa} Melle. ,iapp1u1zioni effimere dei valori attolutamcn· /cci allora dciii ani.ti, nella maggior parla te opachi. pillori e .cultori (una quortmlino circa), il Occoncrebbe per quc11·u1timo un ambicn- c:ui nome non ~ afJailo /ermo o Varese (bC1- te. la precipitazione in un luogo ncn c:hiu90 .tfc,ebbe rft:orda,e Dc Bemardi, Monlonori o e non 1icde1tre che per il momc1,fo è 11u\ SalU:ni per fa pillu,o, Prallini e Tooemor1 fondo di un vicolo, in un forno di farinate. pc, la ~tlu,a) e immoKinote come /e pie:. dal Bc1to, qui (per poco !'nitro giorno Ilo e COie cd .umane 1n11ut1e poNOno K:Op"'orc, Mon1a·e in peJIOll(I non fecero la loto ap· più op~onolc. e giurale di quel che nel parizione: e.i erano di Pll"-'iiio per Ce· gronek cenl,o non Olll>ef!IO. Le lettere liguri aoffTOnOdi un, periodo di quiete, di 111.an •vcr1c1uma2.ioni qua1i 6lo1oii– chc dopo i rumori .cechi di Sb.,baro (nume neceMario ed M:"Cidcntale olla prima nostra c1pericnz.r. crce.tiva) dopo il taglio net!■ di certo decrtioni è il !1chiamo di Bo per un libro di poesie del 19·0 (I Canti Civi:i) che .econdo il 1uo ac.umc ui1ico tta al di fuori del libro ultitho della. noelra poesia contem.– por•nea. Queato fatto che ha C1"t11loun'ecce· zione è nel tempo M~ tinaol.umenle sciu– pato come il frutto di un'occ.uione, come l'eNenzi.alilà de'.la natura •leMB di un poeta che urla n<,( bloa:o dell'ultima IC'CCNione. nova e Monl&le. era lo prima volta che lo ve· Spente le du.e ,t,ondi figure diafellal, devo, m.i fec:e l'imprehione di un canonico '• boline ", &,lini e Della Chino. la Id. di curia veKOvile) ti di,cutc, ai mau;ia quel feraturo oaretino ai pul) dire morfo. EHo fl poco nella carta, e tra l'altro ,i fi-no I rro•Je,,tce in un 01ac::ort0 1enerar10 noz10. termini di quolc.he manifc•to per sunp1e in• noie cOn un oolumdlo d1 poe:,,e. " /nwn– viaibili premi letterari, puntuali voci di inaur- talli", di Piero Chiara pubblicato dalle cdi rezioni ~nziL.i, qua,\ invenz.ionl per il d.~ioni di PoachiOùo (C-igioniJ nel 19◄), o/. domani ok.uro che per noi 11pe110 non ha l'ora dd rilomo in p,drio, e c:on la /rodu . ncccatitl di forme nè di vita comune e nor• rione Jj •· Addio allo armi·•. di E. He. male. mingwc:ry, curata da Ciantiro Ferrata. e do [)ante I.elfo, bo,ino olllentico. Aui.i:iamo anche qui, a Genova, dopo le tenaion1 e gli eventi creativi ncerbi, euen. ziali, a una dàten,ione della m111te1ia lettera· ria, a un diluirti dei cumuli, ad una ]evi)à 0 ggeltiva che •i fa tenereu.a, u10 necessario dell'anima che ,olt,11,ntondéri1ee ,u ciò che iriè. è rieolto o ricade 1ul pinno • fo»i:e li di una trawcendenx.a non più obitu.ole e cruda. N1cou G111c1.10NE VARESE Siamo al vano punto di una deudenza e di una congiuntura, è l'evento &e<:ondario, la coincidenza popolare, che Il eapande come motivo di intercue nelle plaahe nuovomen· ,Voi, JWOIJincioli, m.aJgrodo i notlri lrodi. te indelmite dell'otcuro evo nazionale, il menti. ci .entiomo ~mpre /eredi O doppio quale, 1ulla falNJip democratica delle ~- filo allo nO.,ra terTo, o quella lerro cioè allo !emiche, accetta il ri1ucco delle formule ant 1 • quale ci co,lrinre più d'uno ~one _ che cd incompiute per vane iniurre.zioni che non aio la mera co,uolita della no.cilo o umane, per voci d1 interenc p~rticotare ~ de.'lo morte _ e dalla quale ci avviene ,pc., uaolulo. Ritorna nelle ktterc I epoca degli .ro di /urgire, con un .en,o di ribellione o ewoai aPOluti e Genovo e 111Liguria m11'.gra. di nou..eo, do le voci •p&rM; e candide (Bauili, L..u· In fondo, ~. c,edo, U'n po' di lulli quealo rano Dd F"abbro, Cicciarclli) e la voce nuo· ponicolore otloc:c:omenlo (do e.,o lroe I' origi– va r'fila di poella gentile (quella di Silvio ne quel plurale iniziale), che cono«e i bi. TaMino) docilmente ,'incurva ,ul!o •f~ndo s1ic:c:i più crudi e !e e.preuioni più omcre. de: trapano di una finta epoca di tergiver- l)o/i, ccnl che. od onla dell'abituale (nece,. -~:n~ ~:tt:u~~:c::-:~rtila è ormai la COIII- :," 0 ~d~-;r:;,,~:i:/g~,:;:~,::/~=~:~ ~:e•to;~aJ~\:~:n~ •~!ui:C':":a~t 1 !:r::t\'.ii ogni /enlaliL)O di diana od ogni leUero d, rn:,mentanea h•ttura e .e;ina t'ctigenza di p,-;:;;~rc:/ 1 ~ il di.cor'90 parlicolare di Va. un.a in,unczionc, di uno spettacolo che an· ,~ d"ta .tempre, in me, uno oUelluo•o nulli l" mi8C.l'cdenui tc0no■ciut" fino ad og- simpcfio quando, d'improoviao, oounq.ue mi gi per noi giovani del pari ingenui e barbari• occorra di euere, mi dò ,u della ooce con ignoti. . quel ,uo grido doralo all'inaelf"a dell'Eden D'altro c111nto :'attività delle 111rti figurative delle c:oholure. ha un compiuto cannc:olo nd1" Galleria • (,o. Si l)Uole in/olli. che V orete ,io lc1a1.a, c:on. I.a• dove realmente Il riKOntra il raduno vi· nolurola al cuoio, Ionio da cucre tutl'una sibile di un ambiente, Ml calorolft an,ictà per c:on eno (e ,i compie la più grooe delle in– una buona motl:ra, evocazione dnlle profon· lf'W"izie ocno le altre indwlrie, non meno dità dele i,pirazioni creative di ,cu"tori l•u- floride e wiluppote), e, diffic:ilmen1e, mi ai reati come Maine, Cheic.hi. Gar•venta ((uga- peT</oner~ di amarla cd infonder/o ,etio un e.i apparizioni fra il milanete . genovue Al· ~tv(ll'::~o :,:c~:= :i=: :~~u~;~ fieri) e dello ,tuolo dei iiovani l>'tlori che in turiamo; ~ percilJ notura ed, 0 a-1.1'0 modo, Chiti, Fieachi, ne.I:& Baz.un - ha la pattu- problema ortillico. ilia punra delle ;iovani prol'Jlel~ della pii. /)ico, 0 •uo modo, pcrchè Vere.e è a•- tura ita'.iana. .en~. è cit,a terribilmenfe provinc:iafe, r1110 LuniO I muri di que1ta 41alleria mos1re for ,enzo P<ef .. e, è ciUa J pclterolezzo. ma lunate aono llate quel'4; di lea. Petrozzani, operio, come ad o,ni buon pdleaoleuo si di Pierro, Novaretio, &rlinieri. Sullo Khe· CX1noiene a oilld di indioiduali•ti'. è, in,om.. ma fiiUra.tivo quindi la partec:.ipetione e lo mo ciltd piffflo di •• magagne ", mo ,alari; intuito, l'imm•gin.avone, è aderente ad uno e per, que,,lo mi ploce, OTTO VOLANTE Abbiamo aperto una lettera per Moravia Fra le mohe lettere che il noto articolo di Moravia ha fallo pervenire alla no,tra teda· V<>ne, eccone finalmente una del Sig. Ange·– lo Falciola che ha il pretrio di eaacre ~a~ero conclusiva. Dopo alcuni epiteti rivolti a Mo. ravla che rwrebbe rubato la reputu:ione di buon' operaio dell'Arte. 1I S1,1. Fa1eio'.a a:· cu,a 11 •,uaccennato ..:rittore di • incapaci– là li a dare una definizione erti,tica della po_r· nogrolia. E di qui, etclamando: • e no rn.10 bello t I offre un .aggio di catetic.a in una decina di righe, dove fra _l'altr~ i :i.mm~ nisce che, t( se 111 Commozione al n~p1cc1ca di ma– terialitii, tenz'altto •vremo un Arte per soci· di,fore mediocrità•. Ma. dolenti di non po. ter per ralfÌoni di 1pazio produne per intero ) ) ) ~~~·-)-'-4-<-. FIEltA LE'l'TEltAltlA .j. + i' t GONCO«SO 6 { ) ) ) J ~~ +-- la lettera, non vo1liamo privflle i no,tri :cuori della parte, finale: Imperi impari ,ignor paeudo orti,ta a fare de/l'ari.e in cui c.iibri fombreggiaturo di uno dclic.:ifeu.o luminoso: eccole uno tcena: « pornoirnfioomente li, E:io a8errl, ,._ polsi lo Lia. la ,ovelCiò 1u/ ldta. La /ecc ,uo ... , Poi quando ebbe finito, t'aiulò a uoati,acne. a peHinarti i neri co• pelli. L' occompo.gnlJ ali' u,cio. • artiaticamenle li. W aorri.e. PorerJo una /eJlla. Pal/idiuima, ooew g,onde la boceo, ma rocc-h.o .:1oet10 luce. Ezio le prete .uno mono Ella gemen– do prolc,t/) dolcemente • ao~o già lloppo tua"···· Ezio ne /u Jurbo!o. Ed ebbe quel grouo pen,iero, Ma ,lopo ella lo acca,ez::.ò al vi,o. E lui t10/eoo, oro, d1e peUinaue le lrcc:cc c:ome rii pioc:cw. All'u.c:io egli olle· llO la oooe gralJC, lritle. Chiomò "LIA '' .... Ed elfo a ,arridere .. .,. Chiamava "Ezio " .•. Che pomeriggio quello ... I Impari impari ai1nM Moroui•. Tutto i! mio .d~,:no ~ que;ie dcl.utione. Con euequio Ali-CELO FALCIOLA P. S. - Anch'io .rono uno 1cr,llore·dile1- /onle ma le auic:u,o clte /ori, de/l'orle ,olo come ,.umore di luce della Comn1o~one d1 liiocre. c.h~o~~~:,uu;,i li{~ca~l~d::r'1~1i~. u.so; ~:co::~ Retti f i Ca ~co: un 1azgio che non tupcri le tette car- ~~~,o~i~:: l~i~:!e aedcbbo~i~=:c i~~ r:fen'::""Je~ ~e::a;!7drj;; ~!~' 0 u:::: viate dauilo..criue in triplice e.opia munite OJ pubbl,'calo nel n. 18 dello • Fiero Leue,a. tagliando. ria•· opporiienc al Liceo Cinnotro II Parza. ne.e • di que.ta ci1ta, cioè Ariano Irpino Questo tagliando sc,ce pc, i nostri con· tproi; A 1JCllino}, e n?n A IXlll~n?·. c:?me. ~ ~:~o:/rmancntr· e per il concorso per uno! ::al;,:,:m::-:~u~ta,:~lore pourb1/i d1a-1u1d1, Que..ta to piccola t11la atiic>a che ti rocco– stie (punto di nnor:amenlo d'ogni dioe,,en ::.a) aftorno ol "Circolo dciii A,ti,ti ", il quale, rn,:,lgrado il particolare fenomeno di " urbonea-imo, dowlo olla lroppa uicinonzo di Mii.uno, ai propone di difendere uno aep– pur debole lradinone ed uno posizione di arxrnguardia, un po' di,perae nal.uralmenle, dal/'aS$0tbimenlo del, gronde c:enfro. Sono dello acor,o anno /e vi1ile di D. Va Ieri, col ft.10 "Taccuino Sviz:zero ', di C. C. Vi1orel/i, con •' Lo leUeraturo ilaliano è Europea}", di POMCrini Toti. coi "Lirici C,\,eci di S. Qu.imodo ", di Pino Be,no– ,coni c:on •• Le ed1':ioni i/oliane in Su-iu.ero durO/'/le la resi,ten:a ", I numerosi concerti, tJOea/i e .tlrumcnlofi, e le nurneroae morire, pe,1onoli e co/leWoe.. Tra le .ultime, degna di parlicolare rilietJO, quella dciii arli,ti del "Circolo " a /...ugano. capiti della ..Ghilda dd Llhro ", c:he ha conlroccombiolo la vi ,lita con uno colleflil)o d, ar1i,ti 1icine1i o Vare.e. .. Pure dello scor.ro anno un cido di cen/e ren~. organiz::.ofe dalla " Ca.ao della cu/lu ,a" che porimono Ira noi. Gallo, M~foHi, Ta.,ernari ed aflri. ~d oro la rip,eaa del nl.9000 anno, D'intesa col "Portico" {uno piccola li– breria che ho però un •uo programma /ef. ferorio ed arlialico netto e dichiarato) lo tic, 10 '• Ci,c:olo de1/l, Arli•li" ha or1ani::.::.ato .un nuotfO ciclo di conferenze, fcUu,c di le ,ti, ooncerii, mo.tre. Ci hanno ,ino od og1i int,atfcnu/o L. An('(!,chi, con le tue c:onaide– ro.:ioni aul pretenle acnfimcnlo d'Europa. e V. Sereni con un inlere11anle indugio ,ullo " Poesia di un onno ", Seguiranno Bor/en. ghi, Lisi, Paci, Solmi, cd ohri. Con quealo ai pulJ ritenere el4tlrilo lo cronaca ,pic:c:iofo della V urc,e Lelferaria ed orli,tico. che non i1n0<0 i tuoi ,condo/i (la mo,lra dei Neo - realil'lil Cmisinori, Gu!tu,o, Morlotti, Taoe, nc:M·, cd ohri). Poco, mo i/ doppio filo mi /ego alla mio lerra, dooe mi indiapetli.co ap,e.., e tJOlen tier{ dooe. maledico e diterlo, dot1e polkl• gio in tilen::.i.o e dolJe ,e pure ge/o,oment~ natc:ondo /e mie OCTilà, non ,o decidermi ad oobm'ldonore dC'flnit11)omenle Il concdlo a, una ,lrodo de.erlo che piil poia di col:oni morse ad un monello in"Cquicfo, .rogno1.o,e di fughe. RENZO MODESTI Il dèmone '·t111otidia,110,, Icaro a /orzo di oolorc andò a b,u– ciarsi le ali conlro il $Ole. Oni. ti par va licei, un cerio /c:o,o dc/ " Quotidia no '' ocnendo meno ad una /radi:.ione di ambiguità si lascia ondate od insulti con· lro la " Fiera " prendendo lo spunto dal– la pubblicazione dell'ormai Jamo,a arti• colo di Moravia " Dopoguerra bigotto ", E così noi saremmo csprcuionc di '' una dc:cadc:n:.a ctcpu,colare che affonda nim più neLa molinconfo cemi/c,io/r, mo ne.lo g,ascio pu/rcsccnlc di uno s/oc:c:/o in/e:/· /e/fuo/c cd dico''. A porle if follo che questo /rose è tal· mente mal 1c,i/lo, che è Ji//icife scoprir· ne il significato grommalicolc ollrollerao il retoricume quo,eùnolitfo c. confro-ri/or mista, ci dispiace che 1I " Q.,:,lidiono ·· o /care per fui. ,echino tanto male ai col• to,ici e al cattolicaimo, dei quali abbia· mo gronde stimo e tlcrso i quali llanno gli studi e gli inlc,cui nostri più ue,ac:i, di· fu:~' 0 b:1~a::iacocn,:ntaer~ f;::oi?/";! 0 ~:!~ ba/tenta pc,, In cultura ilaliona. Mo cc,/omenlc /coro t1uo! brucioui. Pct!/~e::c1f:i~i oUIJiJOrlo e di compion· gerlo domani con le afr dislrulte, a/lo• gato nel ma,e dello tciocche.::oio. f'c, quuto, ci credo, gli 1ispondiomo oggi: perchè nulld come if collo!icesimo si può presfa,e od uno /il:.a inlcrminobile. di ba· nalitè come di uc,ilà. Basta sta, lontani dai falso sole. E pe,metla in/ine /co,o, dato il tono della nolicino, che l'cslcn~ore di essa si /irmj DF.DAI.O CONCORSI 60.000 lire a Lo Curzio • Lo Commi»ione del Concot,o al pre. mio lette,cuia di cinquantamila /i,e. de,ti. na'o dal Circolo Arlia-lico di Palermo a ul\'opera di autore a-ici/iono del triennio 19◄3-4S_ ho ded:,o Ji oflribuire i/ premio ,letto a Guglielmo Lo Cur:io, per il tO• manzo • Quelli di Follurbe •. C. 8. A.,"IICIOU,"11'1 El'iftlC0 FUI.OJICl'i0!'i'I E...-NIO DE' C0Nc1...-1 Autor11.zaz1one n. 6429-B-3·1338 del 28•1:1-4:I Conceeiilonar\a per '" dlStrlbuielooe, AOENZlA LA eoeSOLA - Vlft del Oorrldor1 Tip. delJa Bu~la - Lung, T•.,r di Nona, ROMA

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