Fiera Letteraria - Anno II - n. 1 - 2 gennaio 1947

11 primo prol,lt•mu che la cri1ica eontcm– poranca dcH' uffronrnre è quello della « gcnuinilÌl ». \la c"è un 1crzo a-.pt'lto '-ul· to il (luak -,.i dc, e eon ... idl.'ran .. • 1111 pocrn: una specie di 1,:1r1,colarc th Kiudizio ~-hc può c:.:-ocrc pron111u:iato !:Colo nei ~uo1 au· ni a, anzati e chC" dcH~ l,a-.ar..;i nou :-ol– t:m10 :-oulla ~un J>Ol''-ia, ma ancl1c -.ui prin– cipiì ddlo i,:cri, ,·re d1c egli ha 1·11l'IIII> ifi. (·ato e difc~o. l-:, ilo la 1n1rolu i11/lut'11:(I pcrcl1è ì..• 1>cricoloiio ,alu1.1rc un pocla ,!al• l'influenza da lui cscrcit.atu. Occ1.lrrono al– meno due 11cn-one perchè 1>0,~11 t>... i~teoo un'inrlucnza: colui che la C"cn·i1;1 e (.O• hu che la ~ubi:!it'e, Que-t'uhimo può e.s– ..crc uuo scriuore i cui versi nuu t-arch– bcro slati di alcun ,•a!orc, <1ual:,.i11~i111• (luonza uvussc co111r1buito a formarli; op• puro po1rcbbc cS'-crc !<1:lto influcuzato in 6CIISO crra~o ù Ju CO:,C danllObC jll('Olltratc nel lavoro del poeta rotto l:1 1,•ui influcn• za si è trovalo; od anche p()lrcbbc ,•s~cr na10 in un periodo meno fo\ orevole al– la creazione artis1ica -· benchè questa ~ia una que~1ionc di C'Ui cono!lcinmO' 1>ochis• simo. Perciò non 1,arlo d'influenza, 1ca dc'le cOilt, elle> un uowo romc l'ounJ ha bOStcnuto nel ijllo tern1>0. Per apprczz:.rl,~ ci occorre, innanzi 1u110. come ho su~ge– rito al pr nr1pio. ca1l1re <1u:..~•t·o-.a dc"a ~i– \t1:tzionc della poesia ucl momentn in cui il poeta cominciO a 6Criverc. E ciue-10 si dimentica facilmente giacchè ogni genera, zione è porlatn ud acccllarc la situaz onc <·lic trova como se fosse sempre prcval, sa. Credo che Pound ~ia stato il (>rimo ad inbistere sul fotto che la pOe'-ia è un'nrtc, un':1rte che esige lo .studio e 1•~1>plic:1✓-io• ne J)iÙ ardua; ed auche ad osscn•arc che. nel noHro 1empo, essa deve essere un ·ar, le 3Ssolutamcnte eosciemc. Comprcndev:i, inoltre, che un poeta sarebbe troppo po• vcrnmenle attrezzato se- conoscos!c i:.o 1 um– lo '3 poesia della propria lingun, cosi ('O• mo lo sono il pittore o il compositore f'ho conosconn soln la pittura n In musica del proprio paese. Il p<>ela, 1,iù degli altri uomini, deve preoccnpar~i della sua lin- E' un'idea tanto ai/jusa quanto sba- gliata che la crisi del libro e il /at– to che tl pubblico non legge dipenda dall'alto prezzo di copertina. In verità milioni e mtlioni di persone tn t.utnta– lia e tn tutto u mondo non /!anno mai neppur saputo che il costo dei libri h..a suouo aumentt come quello della carne e del pane, e quando si parla a, criSi. del libro accenniamo act un problema che interessa un numero limitatissimo di persone. Facciamo dunque cttstinzio– ne tra lettore e putJt>lico. Compiuta questa ctIsti1IzIone, di che cosa sar(i. opportuno interessarSt m que– sta rassegna, del pubblico o del lettore? La storia del leUore dt questo dopoguer– ra è breve e conosciutisstma. Da un on– provviso, prevedtbt1iss111zo e momentaneo interesse alla lettura siamo in breve sci– volati nella crlsi. Crisi che in Italta da– ta da più dt un anno, tn Francia eta qualche mese appena, e che in America 110n è che un /al.lo di gionu. Alle agita– zioni della "Clucago Tvpographical Union" che eh.tede aumenti di salari, l'" American Book Publishers council" ha rtsposto recentissimamente ammo– nendo che il libro, salencto dal suo prez– zo normale di 1 dollaro (per 300-400 pa.gg. ) e ctal suo prezzo dt guerra di 2 ,, 3 dollari, " 5 o 6, rischia tli entrare nella Iuxury class, nella classe ctoè de– gli "oggetti" dl lusso. Da questa ammoniZione mt sembra cne st possa partire per /are un piccolo qua– dro del pubblico. E premettiamo anzi– tutto una precisazione. Restrt11gere Le considerazioni al lettore in S<.\ eQuivar– rebbe a parlare di poclusstme persone, e per quanto riguarda l'Italia, a non piu di cinquemila. Ci sono poclussJmi paesi nei quali t termini pubblico e lettore si identificano, ed anche in questi casi il discorso si Jarebbe complicato. ll pub– blico francese, ad esempio, è mdub01a– mente un pubblico di Lellori. E' suJJt• ciente /are un breve tragitto a Parigi in metro per osservare tante teste chi– ne, clu sui libri citi sui giornali, cosa che nei tram e negli autobus ct'llalta non possiamo constatare. Una limitata. categoria dt persone francesi ha da tem– po L'abitudine di comperare un libro cl gtonio, una categoria phL vasta ne ac– qu1sta uno alla selltmana, quast tutti voi ne acquistano uno o etile al mese. Diamo un piccolo sguardo agli Stali Unili, il paese che ha vtsto tirature dt un 1mtione e ptu di copie di qualche li– bro. Ebbene, sono numerostssimt i casi di libri che hanno avuto e continuano ad avere tirature dt sole 10.000 cop1e. Pure, tra la co1iJederazto1ie americana, tl Canadù, l'Inghilterra, l'Australia, tl pubblico dei p0ss1btli lettori di lingua inglese <' di almeno 150 mtlioni. Si so– stiene proprio fn questi giorni di dicem• bre che la recente cnsi ltbraria amert• cana l\ dovuta all'aumento della 111ano d'opera. Ma io credo che, come per ogni editoria> questo del prezzo e: un elemen– to eh.e riguarda solo i Jettorr abituali. che sono pochtssimt. Sia in A1nenca cli.e rn Italia, msomma, se 11rlle ltbrerie ap– parisse sen::.a alcuna pubt>LiCit,; un li– bro col prezzo dt copert.i11a di mia sola lira. la tiratllra non salirebbe certamen– te in proporzt011e alla dtmlnuztone del !(.11:1: dc\ '<'"sere 1>iÌ1 -.cn..ihdc allt• impn; ... -.ioui, più cdouo dt•l JSig111ficat() tli ui;n1 p:1ro'a che adopera t..' pili edouo dcJla t;IO· ria della lingut1 e di ogr11 1>:irola che m,a. Dc,c, in ug111 modo, ('OIIOScerc qu:.into \HÙ e po-. .. ib,le di parct·thi<' ahro lingue: per• dii· uno tiri \an1aggi che ci viene da lJle 1·0110 ..t~111H1 è una migliore comprcn.;ione della no-.1rn. L'(( cnu.lizio11c » tli Pound ;. "tat:1 esagerata e, per rop;ioni c-.1rarn:c :11 ~oi;g;t•1to, sottovaluta111: pcrrhè è stata .;•u, Jic:1la pirinci1>ahnentc da eruditi poco "rii• J1bili ~Il:, poesia e tla poeti po1·0 eruditi. Il grnntle contributo di Pound :.il la\oro degli alLri poeti (se <1uehti intendono .:::c• ccttan.: la sua offcna) consi~lc nella 1,ua insis1cnza a ripetere C'hc il lavoro a cui <l..:,o $Ollopor~i il poeta deve e~o;cre in11n("n– so o ro ..,·ic-111c; e nei i-uoi im11,prt..•zzal1ili con'-igli <'Ìrt'a il genere di e'-crrizio al (lmt• 1 e deve darsi il poern: cioè. ~ludio di for– ma. nwlrica e \O('abol:ario 11clla poc;;ia ,li \'arie lc11crnture. oltre lo ~ttuli 0 di buona pro'-a. I poeti dovrebbero t"Ontinu:tre a 6tm.Jiarc - e ~e la poesia sopra\'viw• lo fo. 111110 ccrtomcnte - la 1,oe"in di Pound, che gcllo 1111ponte fra Brownmg e S,\ 111• burnc e il 11resente; e nrwhc i -.uoi "Crll• ti ~ulln JlOC"ia. Egli ci dìt 1mre un esem• pio tli <1uella devozione ali'« arte della ooe~i:1 » d1e. nei nostri 1empi, può !ro– , arc un parallelo sohanto in Valéry c. fì. no a un certo punto, in Yca1s: e citare ,1ucs1i nomi dà un'idea de 1 1"import:mza di Puund como es1>onente <lc-ll'ar1e deìla 11oc• ~ia in un pniod O in 1·11i: The ''age demcmded'" d,iefly " mmd,1 in 11mle wi11, no loss of tim,e. r plast(!J' A pr0S(! ld,wma. ,w,. riol a.csureclly ,,ln– Or the ".(culpture" o/ rl,yme. {bast"r (L"cpot:u domandò sopratullo una forma di gesso • Fallo con ri:.parmio di tCIIIJ}O •• Un.i 1>rosa • cinema: non sicuramente ala– ba'-1ro · O « 6Cultura » di rima). T. s. E1,IOT del lettore prezzo; certamente i nostri 25 milioni (o quanti stano in Italia, facendo calcolo solo degli adulti (' dt cht sa leggere) m possibilt lei.lori ignoreranno quasi Wtti di avere la possibilit,; di acquistare 1m libro ad una sola lira. Queste cose, sia pure esposte in un modo leggennente paradossale, dovreo– hero far rtfleUere proJondamente ect a lungo gli editori che st preoccupano so~ lo del prezzo. *Oggi, naturalmente, u prezzo è t'ete-mento princtpe delle edi• :doni, anche e soprattutto perCltiJ la lt– mitatisstma classe di lettori che abbia– mo non e) in grado dt spenctere. E" chia• ro invece che quaSi tutti t libri che han– no avuto da noi una certa diffusione in quest'ultimo ventemdo erano libri di un prezzo considerevole. Non ,•. nep– pure vero c11e questi libri dt prezzo con– siderevole siano Jimli sul tavolo di per– sone ricche; possiamo cttre che sopra'• tutto la media borghesia e le impiegate abbiano fatto la Jortuna di Mondadori e di Bom.ptani. Se questa gente ha fat– to delle spese, è solo percllè disposta a fare alcuni sacnJtei. Dectuztone (e ci scust chi non gracttsce questo argomento quasi matematico): i ttbrt che si ven– cumo rientrano quasi tutti nella luxun class. E' quanto di peggio si possa dire del pubblico, dell'ectiturta itattana, e di noi tnlellettuali che slamo un pi} re– sponsabm degli altegglamenli sia ct.ell'u- 110 che dell'altra. L'aroomento "educazione del pubbli– co" ha i1idut>biamente un grande valo– re, ma relativo. Un pubblico educato co– me quello francese tradisce, e in que– sti giorni accentua, una preJerenza spie• cata verso le letterature americana ect inglese; concecte pure la sua qttenzione alle letterature nordiche, che sono en– trate nelle sue abitudmi col favore clt Ibsen e di Strtnctberg; ma non presta 'interesse alla letteratura italiana, a quella sudamencana, a quella balcantca. Dl1Jic1lmente uno scrittore di queste ut• time letterature si Jar(i strada in Fran• ·eia, e la stessa lelleratllra nazionale, che pure presenta un certo interesse, gode 11.nfavore relatwo. Evidentemente l'interesse del pubblico (parliamo sem– pre per I milioni e te centinaia di mt • gllala, per il pubblico cto,\ che ci augu,· reremmo) ,, soggetto act inJluenze di va– rio genere, che non sempre cterìvano dal• '(a cullura e dagll elementi a/finl. /1. questo proposito, sar() bene avvertire che in Qllesto discorso ci te,uamo vo1on– tariame1He lontani dai concetti di soctc– t,;, di storia, di cultura, assai JJÌIÌ com• plessi, e che si collegano d1retlamentc, ma con una certa complicazione, alla letteratura: mentre l'ect1tor1a per 11 pub– blico di cui parliamo non i ~oua,ito " tutla letteratura. Ambtztone degli scrittori ovv1ame11t11 sarebbe di arrivare al pubblico con lrt. sola forza della loro arte. La criiica e il tempo possono a11c Ile ouenere questo effetto. Ma da un punto di vtsta sola mente pratico, ci sembra che il proble– ma sia di arrivare comunque al pubbli– co. L 'cdi torta ha il dovere di far propri i metodi di certa propaganda politica: prmw avere il pubblico, poi 1strmr!o e convincerlo, E non si ctir,i elle questi ml'– todi. nella loro traspostzrone, non glla– dagnmo in legJUimilt) e in onorab1llt,}. La conquista dt un vasto pubblico ml pare elle st sottometta alla prectsa rt~ sposta a questa domanda: che cosa ,, fl libro pe,- il pubbltco? Il concetto ha 1rn.:tmportanza addirittura vitale, e cer– cher,ì di dimostrarlo. Un vtccolo esem– pio: alcune ed1;:iom motto vendute nel• 11 eca Gino Bianco FJEH I l,ETTEHARI I l'ulllmo decennio erano eleganti, rilega– te m tela, ornate dt fregi dorati, forni# te talvolta d1 apposito mobiletto. Quesre ediz1om rrspondevano soprallutto aUP. nonne estetiche di/fuse da Gio Ponti e dagli altri sLUdtosi di arredam.ento. Nes– srmo del pubblico che le acquistava m quella ectizron.e le avrebbe acquistate nella solita rilegatura a brochure, pur sapendo che il costo sarebbe dtminuito almeno del 20 per cento. Questo dimo– stra ancora una volta come Sfa relativa la voce "costo " nell'editoria come c. og– gi. In breve, st a11ctava dt1Jonct.e11do .l'idea che ogni casa dovesse avere una ptccola biblioteca, dt libn ben curati ed eleganti. Una piccola biblioteca che non conteneva nè Dante, nt• un vocabolarìo, nt mt libro di Tolstot, ma che fosse bel– la. Il pubblico certamenle rispondeva al. l'appello: ma con quale vantaggio per la cull.uru e per 1l futuro stesso ctell'edt– toria, (' chiaro da non dirsi. Questo dimostra du,nque che tl pub– blico <\ suggestionato da impressiont ctie di culturale non hanno spesso nepJJure la parvenza. Ma torniamo alla domanda "che cosa sia tt libro per il pubblico". Bontempelli sostenne molti anni or sono elle il pubblico s1 dovesse abituare al lt– t,ro come si abituava al giornale. Gli editori dovevano aiutarlo in questo lan. ciando fascicoli maneggevoli, economict, coperti per ogni dove di pubtJlictlà, che dessero la precisa 11npressione della lo– ro transitorielci, Alvaro, insomma, Mora– via, Ptovene, tutti gli altri, come •· ro– manzo mensile"'', come un'editlone dt poco costo, che t lettori aspettano come una rivista e che magari getteranno co• mc si getta il giornate, o clie conserve– ranno con faciltl(l perchè di poco ingom-• bro anche in una casa piccola. I libri destinati a restare patranno anche tro– vare pru tardi la loro edizione tn volu– me. Su questa vta, mi sembra, si arrt• va a un concetto nuovissimo dt libro, al quale il progresso della stampa, del– l'mJonnazione e della cultura et dovran- 1io portare fatalmente. Per un'in/init,1 tt ragioni di cut credo di poter rinun– ciare l'enunciazione, il libro lta btsog110 cti diventare nella società di domani l'abitudine e no,t 1l lusso super/lw:, dt ogni sia pur diversa persona e dt ogni sfa pur ct1versa casa. St tenda o non si tenda a questo con• cetto mocterno di libro, resta pur sempre il vroblema della sua dt/Justone, sutta quale vorret poter parlare ptu a tun• go, e che si ncollega a moUe cose gtà dette. Abbiamo venctuto molti libri (e t·erostmtlmente se ne generava un Incre– mento culturale) quanct.o t'edftoria go– deva l'e/Jicace aiuto ctel copriJuoco. Og– gigiorno ia cnst del libro sarebbe risol– ta se si trovasse un sostituto del copri– fuoco. Altri fattori (interesse paliltco, circolazione ctellù, moneta ecc.) hanno /ac1lttato la venct.1la dei hbn negli uut– rni anni di guerra, ma questi non scal– Jiscono menomamente L'Importanza del /altare, che cttre11;0 "meccanico", del coprifuoco. Questo /attore a volle si tro– va in altra maniera. In America è mol– to spesso l'adesione di uno dei BooJ.:– clubs, che /a la fortuna d'un ltbro. ll "Literary Guilct" ha 1.100.000 soci, tl " Dollar Book " ne ha 600.000, e la lero adesione è deelsiva. L'adesione di un'as– sociazione proJessionale l anche molto importante (Jarebbe, ad esempio, la for– tuna, se ce ne fosse bisogno, ctei manua– li f/oepli). La cotncidenza ctt un'edizto– ne con la programmaztone ct:un Jtln1,, tratto dal libro ,, già provata anche 1n Italia. Quello che in Jtatia non è stato ancora ottenuto (ect è mollo), si pud an– cora ottenere. •Nuove speciali edtzio11t (negli U.S.A. sono stati pubblicati dei classici al prezzo di 25 centesimtJ; la critica quot1ctta,1a sulla stampa; sopra.t– t.lltto la persuasione che la lettura sia una necessiltì, una regola mondana, tan– to che una bella ctonna deve saper par• lare dell'ultona novit<} libraria quasi quanto del suo cappello piu recente; la creazione di b1bltoteche; in/i1ifli altri accorgtmentt da parte deglt editori, del· la stampa, della raaio; si realtzzt quest~ ed altro, ed i tennini pubblico e lettore, di cui parlavamo al principio, comince– ranno final1nente ad identlJ1carst. ALFHEDO Pt ERO:\ I E:' uscita: LA RASSEGNA l\'.lUSlCALE diretta da Guido M. GATTI Il l• ,wmero co11tiene: L, H.ONCA • Cr1•i d"orl•n1amea10 C. l'Al',;NAIN • A110 di n••ci1• Jdl'■n• mool.,n!rdi•n• ,Il. MILA • A..:oh••• I■ m1uic■ S, D'AMICO. \erdi ,n .. 10110 ~ior,e m,uie•I(\ A. MANTELU • I.a po•i&ioo" di S1r1° wm•ky 11ell• wu1,e■ modrroa C. CAVA/,/t;NI • 1re recenti p■gioe CO• nli di l',uem VITA lllSICALE • ,oTIZIE E l'OOA– \1 AZ ION 1. llt-,(; ► '1,SIONI YHA L ►. Hl\ JST ►: Un numero i~ola10 L. 150 Abbon11m•n11 I,. 500 O,ru.ion": \ i• Po 36 ,4,nm1nu1ro1ion•: Piano Modal'l'lll I in Hom• Edizioni della Dus8ola PROTOCOLLO PRIVATO Heplica del Lcalranlc al filologo llha.tr (• e f'aro i\lario PraL. la seconda V('rsio11e <kl mor1ologo d' A• mfelo ch'io lw citato ,wll'ulti11111 "Piera /.,(!tt{'ruriu" è opera d'wi. gi11c.i11<' il qutile. stll(liw1<l0 per di1;c111are11ttore, <' 11011 1,0• tentl 0 "'(~0l11tw11e111e recitare il 1.csto trfl• dottu d(tl Piccoli. l'lm rltrmfouo rome ho potuto, c,l è vcnulo a portarlo a me. J,e t'ho girato per Cl)mpet-e,1:11a te. J->ermet• 1imi di ri11gru:i11rti pubblict1111e.,uedei lu· mi che mi tiÌt fo tua rnJJO\!ll, E.,;<;<1 de111 in p1111tn (tn'. cmcl1e a me 6 scappato ,111el "p1111tu" cfie a te disp«Jcel) per confer• 11lf1re la ualitlità della mia wttica Jemm• eia, circa la /ralt11ra ahi <1ua11to grave c/ie esiste i11 questa 11os1ralwlia. fra il 111011• do dell" cultura, e quello d~t teazro. ,wlfo fo ,ua prnom, itfl <1uella c/11> f,, di lui 1111 arti<-ta ed un rnae'-Lro c/10 0110- rn d11tt<'rn l'arte tlr•l rroctrn paese; - d1e t!,scuter<' ,1 talento di Turchi o di 7.~ lretl (prr citare i due gio1-•a,ii che primi m, si <1Qaccia110alfo meme) sig11i{icfl o 1w11cn,wscerc la musica o essere in per• /<!ttr, nù1fofedr (io 11011 ho JXmra delle po• r11l<'). IA diM:11..uior1edeve restare ,ma di– sctMsimic di idee: e ,e per acventuro. pe, sc1111Jli/icar(•.ci copirerà di c1tt1re op,,re r,I autori, si ricordi chl.' padiamo di u(fì. r1ali i <11wli ha11110 fauo le loro •provr. e ~i son guadagnai i /fJ pmmo:;io11~ le d('cO• ra:;io11i f' le ferite: e cl1e i capi-ramazza r>ancia/ichisti ed imboscoti 11011 lu11111u il diritto di i11teroe11ire11ella discu..uione 11è, 1<11110 me110, di volgere e, loro profitto i p,,uibili errori di chi combatte sulla linea di fuoco. E che taluni ,ielicatiuimi 11r~o• menti. di discussione sono leciti solo a rl1i ,,bbia "le man.i pu{itc'' e sia per/ettamerr• te disi,ueressa10. Ta1110 pn inte,ulerci. Ecco lJUa: da 1111 1010 u11 attore il <1ua– le, volendo recitare Shakespcore. si dispo· rtt che il testo propostogli 11or1 sia pro• 11t111cùibill', e .~i trov,1 co.strett(• o tc11lllr di fog~iorsc11e 1111 0 per conto suo; e dall'al,. (iufuti cordialissimi. tro 1111 i11sig11efilologo che gli clirtlfutrn Do,11- .... ~1co DE' PAOLI com.e il primo, Cimwommciflbil(', sia it Nel pro~ ..imo numero, :i chiusura della polemica, pubblicheremo una rispo~1a di Cui,lo Turchi Le condizioni di Cinccittà giusto, menlrc il secondo è "approssima• 1ivo" e "sciallo .. e "oleogru/ico" e "pac-– chiano". Che cosa dirò io, 11011 filologo, e 110nattore. ma lettore e spettatore? Pr,en. derò alto, mio Dio sì, che -•pesi" 110,i è ,,reci.smne,He ".w,s.~i", 11~ "im1ufti" Jìixni, fica "mcn.:ogue", uè "farclelli" efJtliimle a "scosse". 1lla mlii e ooi mm riconoscerù che, in italimro, "porr~ w1 fine, ai mau•· Signor direttort'. debba 11ccessariamel'}le.sig11i{&«rrl' ''rlar fo. nel numero ,lei 19 dicembre 1, 0 leno il ro uno scopo". Mai e poi mai m11me1terò breve articolo riguarda/Ile la riapertura del che fra '',ma piena di morbi'' e "un mUP Ce11tro SJJ,erimentoll' •per la oinematogra• di guai" /'1 locu.:io,1e scfotttr. pedeSlrc. ool- /,a. gore si,w 11 1! d:nle1talismo. ''°" .~it1 la .se• Mi pcrmella, nella qualità di ammiriutra• ~~::.:~•·,1~1,; 11 :;e,::~u/;ì°f4ll~i~~:!::: ;~:;ic:u!}e~~ torc di Ci11eci11à.di. correggere l'oppr<'::a• proporre ad Amleto, come fa il Piccoli. mento sulle condi:ioni degli sl"bilimenti. locu:io11i risibili quali "lì è L'i,uoppo··. E' vero che essi liamt(J .mbi10 da11ni non "quesio terreno 1ml1roglio ... "f"re ,a çua lievi in conseguenza della guerra e della quieta11:a''. e simili; op1mre insostenibili loro clestim1:io11.c a campo cli profughi: '"" giri; di frasi, come "perchè q11el so,mo, .. ,wn può parlarsi di sfacelo, tanto è .vero ccc.; ,let.·e farvi riflettere''• e ''la tinta ,1a· che i mc::, t,ecnici salvati .sono s,e.rvi1i, • ~vaJiJc'i:i : 1 ::: 1 i:/:t";e!,.~:e:: ..: 1 wlsat1a dal• seruo110. per al111c110 iJ, scssar1ta per cc11w Appunto perd1è le vcrsiur1i che i vecchi ~!~~ prod11:io11e italia11a del 1945 e del ~~;cl~!~°:,:,;;; a1u:!!t::• :i:!rta;:~~~re n;.,:;:;:: l teatri ~1ra111w, in buo11 numero e ..en• d~ e iradùrici e peg,:io, gli 11rtori 1.•anno :a gramU di//icoltU. venire rime5$i a pun~ in cerca di ,w011e. Ma i ]ìlologi 110 11 do, ro 11011 appena ~li s,abilimenli saran1111 li– vtebhero comentarsi cli dc11undare gli PI• berati dai profughi, ed è <111esto il pr<>– rori, cli. ,en,io e di stile, contenu1i fo quel- gramma che il Consiglio si propone di le; clovrebb<'ro 11roporre, ai vitu11ert1ti nr• rcaliz.:t1re. listi della .'(c~tm .. ttl.tre versioni clic. oltre /.,a ringrazio dell'ospilalità e La prf!go a. esser /<'del,, si P~.s!'(U/Oulme 11 o promm• 1 di gradire i s,,luti tli rm suo antico e /e• cu:;ei. ,f:e ',":!s~r°Je/~,o;::JJ!:;:o~~; i~C:,,:/:: dcle lettore. ne. il w·mo. per f/11tllll#Jl<:ttero 1 mente fe• ALFREDO ltf.ESSINEO clelc, si lf'{lge a fatica, e rc."Oltarc nÒn ."i 1mò; 11,er,,re il secomlo. malgrtulo i rnag• 1 L d" l "d g;o,i O m;n 0 ,; errori di dctwgUo, i: .,.,,. cllera 1 uno e te eve,, :a cori/ro11to piÌI. e/ficlloe. piri recitabile, tacere più ,1obile. e più iialiano -- di.e è qua,v tv dire,: .,critto meglio. E ,ma pagina scrit– ta meglio per il semplic.e Ja.110d'esserP. se.ritto meglio, è sempre meno lontana dal• la poesia origi,wria. di tltl'l Jcrittn peg• gio. Buon w111O, caro Pra~, ti te c ai tuoi tra• Juuori, clal devotissimo. IL\'10 D'AMICO Levi non ha firmato Ct1ro A11giolc11i 1 (JIICSlltscttilll(Ul{t el.'idc111cmc111e SO/IO t..O• urctto a 111w ~rie ,li rcttificl,e e di pre• cisa:ioni. E' comi11ciato co,1 la " Voce Re- 1m.bblicmw ". che ha scoperto che io so# no " cmche pillore ,. e a11clre •• do111w lu• ca,rn ", e J)er/ino " angelo di carità •·• e,O• ,;~ wue per lo meno impr1>c1.1c.In qua1110 alfo •• fiera lc11erariu ·•, in mra sua corri• spo11de11:fl ,t,1 Venc:fo. mi lrn scg11afoto come ,mo degli 1111(/ici/ir111t11<1ri del 111t1• ni/csto df'I " mouimc1110 dc/lt, Nuoufl .":>f'. CCSS~OIIC ", A qul!sto vrovositv li pregherei di far !1.apcre /H.'r fo t>eritù. che io 11011 lio Jir• mmo 11uest 11 manifesto di cui, 11011 cono• sccvo il te.ilO. c/1(• lw letto 11er la prima 1:olta :otlla //it•rti l.euerari<t. I-lo la 111as~i11w stima e omici:h per ,ili ottimi pillori e scultori clw l,mwo firmato t111cl 111011ifesto, e 11011 .solt"'1to mi rite11• go onorato di trovarmi in loM comp(IJ:rllU, ma suf)p0IIIJI) cmche tli poter f'sser(! sostl/1•• :ial111e,11cd'ttccortlo con ft, lorh i11te11:io• 11i per 1111·c111ività i,1 favore d<"-'I" culwr1 f}ittoricn in l1t1lùi. lit, lr infl•11:ioni rii ftll<'.l>,!imiei omici 11011 r,1;uftm111. ti mio •.e• vi.•n. cliinrc 11elma11if1 •sto.lo l'lio letto :.111• fo Firrf1 <' t'l,o riteno co11 g r1111tlissimat1I· ten:io11('. mr, dt'bbo co11/ess11rrche il Il'· ,to mi (, 1mrso oscuro. Grn:;i<' " conlictl1 saluti WJlLO LE\I Contro i Cc.'lpi•ratnazza Caro Augiolctti, 11el /lirO d1 r1uart111tot1·or(• la <t Po~tilla a Collrcdo P(•!ra~~i » 1111 lw vorto/o t1111ti e tuli co11ie11siche comir1cio a,J esserne s,e. riame11t<>tdlarmoto. C'è $emprc ge11te tari• to scalini (Jt«mto priva ,l'i,1gPg110 e di scru1><>li, (lispostti n serv.'rsi (li una di.– ~cussioue ortistica per sfogare le proprie tmtivatic, Nl t1iutare le pr0J)rw ambi:io11i turfri.<:te. l,ii:ia11do mw d1.<:c11s~io,w seria e dit:inter<'--.ata soprr,, ari(0menti d'arte. clw bi,o~mn·a 1mre meuere 111 chiaro u,w t•nl• ta. 11011 ìn!<'nd<"L"O affntto fornire armi ti similt" gNHC'. 11èad alfenrmi <'On loro. De,. çi(/ero clt111q11e sia be11 c/Jioro cli<': llftl(! /1• disc11ssio11ie tutte le divcrge11:e in. ma• Sig. Oireltore, la proroga del term111e di scaden:a /ll'r il concorso reauale della Presìclenzo del Co11siglio dal 16 dicembre al 10 gc,rnai-0 11011. depone a favore dl'tla s-erieuì e ,/,e/la imJH1r:ialitii della Presi1l,•11zastes,a i11 IO· le materia. Snrebbe molto inU!resstmte $ll~re cume (lbbia110 />Otulo giungere ",la J>ii, porti"' alla Prcside11.:t1 le pr<'ssio11i pe:r tale pro• roga, se11:t1 Me fosse s1,ela10sia pure in• direttam~11te quell'a1aor1imo che dovrebbe essere alla base del concoT'so: id b,cNe fi 11 d'ore, i11111wginare che con estrema pro• babifità il rom;orso sarà villto da uno rii questi /reuolosi ritard11tari. D'altra parte 11011. era il caso di parl<1• re cli wgiu.sti:ia verso clii 110,1 avesse an,. 10 pro11to un foooro per il 16 dicembre: si .ca bene cl,e i co11corsi di c1uestn genere non. sono fatti per /"re scrivere ex wofes• so u11'0,,cru lctteroria o 1emrt1lc, 11w viut• tost(J J>er portare l'esame su lavori c/1e ad unti ccrlt1 tkrta csistt1110 ne! limbo delle 1Jpcre 11011 conosciute, nel senso d1e c:l,i 'rn un lavoro i11 corso che 11011 possa esse• re ultimato per I.a claw JJre{issa, sopporte• rà u,lo -eventufl/itcì e partec,peni ad 1111, 11ltro co11corso: alrrimPrlli 11011si ba,1di• rebbcro concorsi. ml e.,.. per w1 roma,1:0 cori tcrmi11_c di tre o ,,11,11/romesi. percltP un romm1:: 0 ,wn ai scrive in tre o quat• tro mesi. li. prol'vcclimP11to tlelft, Pre.<i:i– <len:a i.· contrario, perciò, w,clie alle con• 4ueuulrni clclfo moterlll nel mondo delle 'f'ttt>rc, e i11 defi11itira si ri.so! ue in 111m Ìrlfliu"l!..i.:ia verso citi /111 o Mervo to (o di• iamo pure, potuto osservare) il termi11f' fj~,;,110all'i,ri:io. Le ~<1rei f(rtll0, sig, Direttore, se voles– se pubblicare q,w~ta mia cl,e ùwio ,,cr co• 110\ce11:amiche olla Pr(•$ide11:a del Co11si– glio, Sen·i:io 1'cmro. Con clisti11ti saluti. l n t·onrorrcnte d1(' dci•c serbare l'anonimo 1- LODOLI] CLICffES TIIICROMIE·Bl(ROMIE ~ [RPIV\STE·~IORHALI FOTOLITO SELUI0141 POOFFSET [ ROMA] VIADCLL"OR/0 28 TELEf. 52385 I 'c:iflr":~:strp~~:a,:~" 11 :i 11 11~1 ;;:~::~i:;:~: ~=;i,..,...,.._.._...,.._.._...,.._.._.._.._,__.,

RkJQdWJsaXNoZXIy