La Difesa delle Lavoratrici - anno X - n. 20 - 14 maggio 192

7,A. DIFESA 1J1r,,L-/', LAVORATRlCT- 1 RESPONSA.BILI DEL A CRISI t·qale minore di quella" prevista. !la.I -0i– t11to n.rticolo 12 del De!ereto Legge; a, Ricono,scimente deUa, famiglia, di fatto (quando non vi sia la fa.mig1ia. le– gale) e tanto in ra-pporto all,i, donna convivente con l'assi'Cnrato che in rap– porto a,i figli natura.li ; pagno e incitatore a reclamrure il diritt.o suo al-la vita polit'ioa. E' dovere dell'u0tmo non dimenticare nella :Pi"opria Iotta Idi ori1ancipazione quella della donna: perchè_ è tempo c_he finisca la -pU<lflle ooncez;<on~ che la donna sia inferiore all'uomo, rn quanto ciò dim~tra una· vera e grande ing•u– stizia., ,e mi sp;ego meglio. Noi la:vorn– tori abbiamo il doYere di aiutare le no– stre compagne ad ottenere quelle isti– tuzioni che - ~a-rn.ntiscn.no l'csistcnr,a, lori> e dei propri figli, perchè la donna ..,.. pendo di a,,ere l'a,ppoggio dei propn compagni acquisterebbe molta più for– UI. (non. mus.colare, intendiamoci), r,,a mora.le , sa.pendo• che- la dignità su& " Qu:,,ndo noi so:·ia,!ìsti r.lformiamo e-be gli unici roopons,.l,ilì delle cnsi e do: gli sconvolgìmcoti ~-conomic1,mondtn-h sono i Mpi~n-list-i, c'è della. gc,nk, che 6i ùico istruita., che noga. l~ Yontà_ <lelle nostre ,1.ss, ~rzionie tenta d1 far ncade- 1·c sulie •!•allo del proleta.riato tutte l_e rcsponsoh1'.it.à. delle malefatte d1 lor si– gnori. (_;ia-echèora ci oo ne presenta,_ la occasion~ vo(Tliamo anoora. una volt.a. Hl– tratt<'nerri tire,veruente sull'n.rgomonto --· non giR. per r-0riYinrore gli a.vycrsan nostri ,-1,e s.ono in mala fode - ma per rivoodicn.··o ancora, ona volta. l'es'lttez– "' dolio nostre 11,ffermazioni cho si• ba– s~no cesenziaùnente su delle ragioni si-o– riche. Tul'i sa.nno che l'odierna. crisi ccono• mica ha coinvolto i principali rnntri ùel– l'iudl!stria moderna: J>li Stati Unit-i, lr.. Inghilterra. I& 1''r&nc1a e l'HaJia e che si va cst~ndendo sempre di più. Se noi vogliamo gua.rda.rla oon occhi-o 1&erPno_ 1 impa-rzin.le ci aooorgia,mo che essa è pii, acut.1, non già. noi paesi vinti nella, guer– ra. ma in quelli vincitori i quali ha.nno -- escluso in p&i-te il nostro paese - t,na esteso. produzione, forti riserve a.u– '"" o nn oUimo stato di cireola.zione. Gli Sfnti Uniti a Am<}!'ica.,l'Inghilter– ra e Ja.. Francia. sono i princin::di na{'~i -olpiii" da.Ila crisi, mentre la Germania. finorn, ha. i-isoot-ito in minor misura. gli -/fotti dclln, crisi. Ciò indica che il- lr.– rnent..~.<oriln,.,ssa.'1lcntodella, v-OlontJi.la,– ,·oratirn. delle ma.se ,:,, come o,;n,co n.ffor– nare g 1 i iiidustriali. è unn. mC'-n,o~ncrh. ~ ba.ssn. insinua2Ìonc e ni<-nf 'n1!;•o. Il •àtto eh:> la ocisi si fa senti re, di piìt là dovo e,'ste una estesa prodmior". for– t~ ris-'ne c.ur< Y' ~ un ottim<> s! n/,o di cir– ~ola.zion~ c:'igni"ica (he vi è in quei pae– sl un <''"''"'S.'3'0 di proAuzion,.. ,.h_. ir.:~.nJ.r<– s:1T'crn. 1.....rapacità di nesr,,himrP,.'l dr-i rr(;rr;,,ti interni dei naesi c,l"\- .. . rrtldet.ti. 1"'"'1 1 rr:··--.!=·:f~,.;ent:c sb"'"CO :,,.JJ'r-st,,,.., P""'." l'e'im;na~ion!"'clr,l m-c-<"!\•to rl"l rri".si del– l"Euro~n. centraìe e tiella RtiS-sin.. Ecro.,.h-0 00~1:. ~crivf" in pr.:,;·c,'\;.,~ Hein– Thh Cn'"'r-w nella Rivist:!.- n Dii! NeuC l'eit » ù,• 1 1'11 febbraio c. o.: ù C:ìà nel marzo e nell'aprilr.. rlell'un- 1·0 .,rnr:-:o &Ì np,nleaarÒ~,o ne'Jli Stati i·niti i r>rimi s;nromi di 11nn rrisi com- 1ne.rr1ole che pror•'>rffronn rrolli di 71rez- 2i. e, ·un a:,mrnto del cor,,o del 1nn reo ri– .<petto ~I dollaro. Da fi"~ (feunaio a fi– ne ma!tflio fl corso del di>l/aro ~r;esP, ---,·11- 1atti, du 100 n. !l9 marrl,i. L',,minne 11.ord "lme1·iran:i, neqli "t1ltim"ianni <!elfo _que1'– ra/ ar,..··a accumulato rno-mi st::>:ks d, ,rrodoit,-, specie maferie. ;iri:ne e -derra– ,~, ne 1 ta ~pero.nza che al termine della ,111erra t·i ,arebbe ,to /✓1 111111 jo,·te do– mnnàa rla parte dell'l:11roz,,, ,jornitn. di tutio. I,' infatti, alla ro11chr7ione della ,,ne~; cr 11UJ.l:JfYldo della t/"i7hi11uita po– 'e1Jzo. c/"arquùto della ,mO!](lir,rparte de– ili Stati euro~i vi fu 11»0 forte dornan- 1~ dei prodotti ame,·ic.i,,,, e/1,:· d,be 11er conu!Juenza ,m ulteriore aumento dei 7,rezzi. Ma subito dopo le esportazioni americane, a causa del/,a scarsn >potenza d'ac!]uisto dell'Eu,·opa, cominic(lrono a derlinare, · e d'altra parte, poichè con– tro queste espo1·tazioni dell'America non si ave,,ano sufficienti rimesse di merce d« parte dell'Europa, gli Stari co11ti- 11e11taliwbirono un deprezzamento della loro ~-oluta, il rhe 110n poteva 110n ac– aesrere la difficoltà d'impor/are merci d"ll' Ame·rica. Ayli Stati l)niti voi la 710/itica delle banche di lùnitazione dei crediti vrorocò un attivo -processo di li– •1uitlazio11e. u U110 r!ei mezzi con i qunli l'industria c..mericana cerca di rimediare alla cri– . ,,- ,' quello di 11na ,·iduzione dei salari. (iJue~ti 11ltimi, 'l11fctft1~, sono.- rl'isre~~1:, t?I ·n,edia, 11elle di1•erse i11dust1·ie, del 30- J5 71e1·cento. wL'odierna crisi economira 11011 è c/4e una conseg1.1e11za di ·uu'ercedenza di 1Jr0· duz,one 11.ell'un·i01ye 1101·d-a111.e1'ica11a e nel/' lnghillerra e dtll'irnpossibilitcì di e– sita-rl,l sul mercato internazionale a J'Jrez:d con ren ien ti n. Avete ca.pit-0? Il Cunow scrive in for_– ma, che è impossibile fraln_tcnd,,r_c,. Gl! industria.li nord-amoricn,n1 e rngles1 hanno scatena-to i'a.ttunJo ·e.risi !D()ndia,– le gettando sul iasll·i,·o milioni e ini- _ lioni di la,vorn.tori, porchè n_on F:ono eaiLare sul morco.t,o 1ntornaz1onri.1c 1 lo– ro prodotti a l'-rezri co111•enienti! AILi-o eh" incolpare 1I pro 1 o'. a.rin.to ! Ab 1rno disce omnc.r~. PIETRO Pl[TROBELLI 4. Pagamento dloll'assegno di lire cinqua.nta mensili per sei me~i alla fa,– m·iglia. dell'as&'cnrata. defunta. o quanto meno ai figlj minoroo"l)i (sotro a,j 15 anni) dell'assicurata defunta. Il tempo in cui l'attività· della don- queilla. dei suoi figil:i è gzra:ntita. Oggi na. si limita.va soltanto alla, vit.a, ca,- l'operaio è uno schiav<Jt del capita.le , s.a,linga e l'unico valore riconob·c:'utele ma nel contempo è tre volte schiava I& era· nel .siooso ma.t-rimoniaJ-ei ~ ormai donna.: schiava del capi tal.~, 1Sch:fa~ lontano. Da. un,i, part·e i progre,;si della della bocietà, schiava del proprio com– massa, proletwria, e dall'11,ltra da trn.- pagno (mn.rito) ! sformazione del lavoro nei divetoì rami Schia.va del c:1piLalo: la vodiamo nel– ùtill 'inùnstria hanno roso meno fa,ticoso 1e ot!icine; -scl1ia,·a d<1 1 -la società: la il ln.voro t~nto ùa. essere c,seìguito anche vodiamo ool trattamento iniquo ,ohe le dalla donna.; e anche la insufficienza vì ,e.ne faU.o specialmente nel rompo eh"' dei sala.ri p('1·cep:ti dai pa.dri; fratelli è convenuto chiamare morale; vi sono e mariti ha strappato la donna <lella &empre due morali: una per l'uomo, ca,a gettandola negli uffici, nolile fa.b- la,·ga, co.lnc ,la, misericordia; l'a.ltra per briche, nelle sartorie e persin.;; nelle la donna che non ,deve avere anima, bi– miniero, facendo di lei un elemento at.. sogni, a,spira,zionì ! ·schiava del ma.rito, tivo nella vita. economica! p..rchè qunnte volte la vediamo coi pro- ùosl \"<>diamo in, parècchie industrie pri bimlfi scnJzi, s<>m'nudi - e forse af!Uata. anche la parte direttiva alle anohe privi di un tozzo di pane - di donne, !',;empio:- nelbei :industri-e t,e,s- fronte al marito ubbria.co, impotente a sili, tabs,coo, ,cartoleria,, sartoòa, ecc, liberarsene perehè legata a 1-ui da, una e-cc., tutti i ,a,vori sono dis'mpegnab cat.ona, chìnma,ta. pn.trimonio roligiosot dall'opera femminile. Ciò dà la sensa- Rolì,giono che l.obl>liga n, sottootare zione assoluta che la. donna. la.voo-atr:ICc "'! marito, anche ~ in-c06Cient,o e non nello. societ.,ì, economica è pari all'uomo. curnnte ùcl-1.a esistenza di e;;sa, e dei La soc'.età però non le riconosce que- 5Uoi fil!lli. sto merito gacchè, pure do"e .essa la- E'<lovere di noi opE.'>raiil porsuadero rnra sostituendo l'uomo, è paga.ta me- le donne proletarie di qualunqu.e età e 0<1. o per <,opprapiù trattata ma.le. Nella na.zione md unir.si all'uomo nel campo vit?, p-olìticn. ed amministrativa dove d,e,lla /.atta per l'emancipazione dei la- sì discutono le questioni importanti, ad vora,tori, ma è urgenbe sòpratutto per- d ~,• esemp'o: la- ent.-ata. in guerra di una sua.derc,, gli uomini, i nostri compagni l'asnu:aùnJ d'.nvaE ilà e Ymurn a ~a.zione o nei Consi;;,li comunali dove tli lavoro "' compiere il loro dovere i-– sono trattati inbe~essi anc,he suoi essu risolvere l'eterno problema det!l'emanci- pe r le la'°oratrièi è bandita. pa-zion.<idolia donna. L'Istituto d-' p ,twidenza socin.le di Su tutto qi,esto non s-olo non è ascol- S. SOLON I, R·oma ~~ulla as.~icurnzi, ç.ne invalidità e li9..t•a la •donna ma è tenuta in ben poca ------- ! • con-,iclcra.zlone e perchè non può ma- L tt J d vecch;a.'.a, fa voti_ perchè fra e riforme ,ùfe.st ,,,·e l,e, sue >dlee pubblkamente e oraper e onne da a.pportarsi ·al .Oecreto'-l<?gge., siano ,corno J"ucmo, dr-ve subì re le conseguen- adotta.te n~!.i::nter,: 3 se de,'le lavoratrici, ,e piìt amare! Chi scffre più di tulti FILENI - l'rcsso il letto di le seguenti innovazioni: qut•".<lo ,il pa.dre, il marito e il fra- mortè di un socialista . . , L. 0,31 1. L'nssicurazion-e <legli oper~i. am- t.e!Jo v'ene mandato al mace:lo (alla HUGO - Non mi lido del pre– mogliati s'a fatta iu forma colletf,va guon-;:; 1 per difondere colla propria, te , , , , . . . . .· . . • 0,:,0 comprendc-ndo c:cè sulla tesses·a cli as.. ,itn· gl, int,?re&3Ì di un'.\. classe non sun.1 KUOPATKIN - Ai giovani . » 0,3e sicurazion-c an.ohe !a mog.'ie, ger.,eral•iz- e chi soppo;·ta le maggiori conse·guen- LIEBl{NéCHT - Lettere dal zandc, cosi il concetto già praticato ne; ze Tùcl ca.ro- Yita. _se non b d_o:ina 1 I cau_ipo, dal carcere, dal reclu- riguarJi dElle massaie appartenenti alle Non deve stup·.re se lo spirito della · sono . . . . . . . . . . > 3,51 famiglie colon:che; Jonnn. e sempre st-ato co,ì èlebolc e del SUE - Grido di protefta di 2. La pen~ione di vechia a alle donne -l-ltlt'.l as3rnte. Unii donna perduta . . . . ,, 0,31 ~ia, !équida.ta . a 50 a ,r.ni , 0':jl\lparando le Non: è n. 01X'-dere·che questo stato di TU(lATI Il _voto alla donna Jònne alle ca•egor:~ previste dn.ll' art,- ;.llfer:orità debba -durare in eterno, per- e le salariate drll' nmorc , . • O,St colo 12 del l):,creto-leggc, c;oè qi,elk ·-,hè in tutto il mor.,Jo la donna ha in- ZIBOUDI - Ai fanciulli, pa.gi• che_ in rccr me di assicuraz1one fn-rol- cominciato a laYorare per la sua eman- gin.e di educazione clvi'e . . > 3,- tatn n, _ godevano p~nment1 ali~ don- cìp<:zion-0. _Co2ì l_a, Hdiamo _ i:clle or- La Terza ln-ternazionale e le na il di~:tto di l,qu.<lai·e la., pensione a I )(an:zz_a~oni e ne, partt_h poht1c1 sulle donne » 0,11 55 anni. Però si fa vot-c, che la d-oourta- d,re,tt,ve della. lotta d·1 c-la.sse, pure . Inviare orùina1.ioni nlla Libreris ,·o:ce de:ln pens'c_mc si:', nei riguardi s,enza o con be,1 poco _appog~io da.I- iell'u ,1t-anti'. ,,_ Milano, vio. S. Da· delle donne, apphc11,t,a, rn una, per=- I uomo, che dovrebbe essere 1I com- mia no 15 e vta Dogana, 2 _ pal.1n-e b1nnchc e ro3se:, un penna,iuolo APPENDICE D-ELLA II DIFESA DELLE LA YORATTIIc-I " l \I zaino cl, pelle, un pallottoliere con le L' '- b ùi 1-egno luc.do . U O m O e U On O Il figlio nveYa lezioni di vio,lino, do– vew1 impa,are il p·a,nO<forte. E fre,quen.- 1..'1.r-c 1I grnnasìo. Donva studiare. Noo Jivental'e cmner~-ei·e. A d~e'ci anni aveva ---------~ La II Società J:dit1--ice .Aranti! » ho I chino davanti a'l"avventore ad a,-pet– trqui,tato per l'l lalia· il airitto di tra- ta.re l'ordinazione, a.ttraverso il suo cer– l-uz·ione e pu~b/ir•t?1011t d1 alcuni libn. vello str sciava il pens ero che qua!s:_asi ·he ltcmno npor/rrto grande mertlato altra professione è più conciliabile con ~ee,;::i_ nel, lorv 7,aeu d'_ori(line co'!'e la dignità dell'uomo. n~T. .'<:-:'f! d EuTO/("· B1ut, r1ta1e_: l;•o- Su dt lui la, mancia buttata là, fa.ceva m101_10, J5Uerr&_ d, Latzl-o,_ La mia rn- l'effetto di nno schiaffo, per cui do– ~aozia, , .' Gohl-1, Donna~!,, Afa!fdelewe veva rngra210.re. E qun.ndo la mn.ncia ;'f urx, C.ento per ~nto d, 8111cl(rn·,. ecr. veniva da un avventore, che era piì, po- 1 ra qlle,te P'"'-!1" 111". -puhl.,l,raZ?o1,i del v~ro di chi :a riceveva, dalla offesa di- 110•~ro_" Aoat>h. • f' è an;l,e quel ?J/P'. gnità ùi Roberto veniva. fuori visi– ,·,rnigl,'.,,'o ,libr~ 11 L uomo e Luano " tl, bilmente un d sprezzi:,, che ta.'ora era l,eo!'""·; Prun~, <".,e l'!nto wrre_"? eb- bra,ma <li nn~lé'tt~ e Efaocia.tal!g'ne. Ac– l,e. "' (, erm,an,a. 1: d, l]tte,to l,b, u d, cadeva anche c-:!e Roberto Yes in esse !J_uerra •~ L u~-0 e bu0:1o" n~,. -rnu:io la mancio. ad un tal avvento,~ gF r het, u:Jnre 011! a_lteno•tre /,11,-,,-,, ,·ome credito ad aYveot . ' T . a e già una bic 1cletta. E a, dod'ci faceva g,à parte cli una patriotti-ca società gio– vani1e. La v:ta · d1 Roberto era tutta piena della vit~ del figl:-0. E la fras-e « ogni upera.10 e degno del suo 6ala.rio » -era Jiventa.t-a. per lui la concezione del rnon– Jo. Rob:rrto vola,va ad eeeguire le or– dinazionQ., s'.inch:nava, ringraziava per la. mancia; ,s'inchinava, ringraziava ri– spann,iava., l')ccumu(aJVa, conteggi~va,, aspirwva a,d andar avanti; diventò {'!l– m0r:ere di stanza.,, poi capo ca.11'.)_eriere, assegnava a ~oppiett;, misteriose ca.me– rm1 tra,nqtttlh per qua.!che ora chju. de,·a gl: occhi, si struggeva di' a.more per suo figlio, lo mantlò a.ll 'lin.iversità, gli nnnero i capeL!j grigi, era beate, ùi servire. si ben.va di ~uo figlio, posse– deva d: lui un centinaio di ·fotùgrafie, aveva_ conservato j suoj vestitini, i gio– cattoli, le scrnbolctte, i fucili i solda– tinj di piombo, il berr>:>tto sui ',cu.i <itava b-Critto «S. M: S. Hohenzollern,. sè nel portafogli, trn. le banconote. Lo leggeva quando veni,·a. un forc<1tiero a. ch,ed-ere una cam-e,rn., quando sta,·a. a.I– l'angolo_ d_el b,gl:ardo ad attendere le ordmazt0m, quando, chiamato dal cam– panello, correva per il !ungo cprridoio • :o. leggeva prima di entrare nella ca.~ mera. ,o dopo aver abb11n.<lonato la ca– mera. -co,I conto sa!d:ito e la n:rn.ncio. in ~~ano. ~ l,eg$eva io cuc:na, :n can– ,.na: al.a, latrma, <Ga.duto sul campo d.ell onore». O_nore. Era una pnrola. e si ,.'Ompone,·a di _c!nque !etvere. Cinque ettere, le q~ta,I! m"iemc formavano lilla menzogna Ùt si mfernn!P. pote~za, che tutto un popo,o _n.veva potuto csse:.e le– gato /' quest~ cinque le_ttere, ed e,;,ere tra.se.nato nel dolore p1i1 atroce ,nnr,,u/,,ca. pnm1:,a, uno tle, suoi ca• l . lib . on s gnori 1 era per pitolt. u1 un~ eraz one. I. IL PADnE. IRazta di vipere, chi vi ba ·detto che sfuggirete a!la col– collera futura 1 Già è stata posta la scure alla radi.ce. Perciò qualunque aL bero non <lia l.,uooi frutti, 11a.rà n hba,U u lo e gctLato nel fuoco. liAITEO, Yanuelo i I I. Nell anno 1894 f>ua ,:nog~ie ebbe il fi– glio <la. gran tempo mvano aspettato. E l'. amore di Roberto si gettò su questo fig:lto, oh~ .::bbe. tutto: una camera per lu,, latte ster1):zzato, una carrozzeiia a molle, una stallo. verniciata di brnnco burattini. Piì, ta,rdi mn<·hincttc a va~ po_r0, fc,rrov!~, <lirir{ibili , tamburi, <iC(abole,_ fuc1h, so!datini, dì piombo. PJu tardi ancora. un bastoncino, un abi– to al!a marml\ra con berret-Lo, sul quale c'era <S. llL S. Hoher.zoHern;- (1), uno Roberto era. cameriere m un albergo (I) l:b:ner Maiestiit Schij! •Hohenzol- in C.,, man'a. Tipo co~nune. B·ondo . .E !ern,. Rei;ia na.ve <Hohenzollern,. (N. qu\l.1luc ~:::,a irrrg.idito in <1ernlo iu- d, T,). Il figlio ayeva, vent'anni. Un giorno ebbe la oh·amata. sotto le armi e sei mesi dopo la croce cli ferro. E nell'estate 1916 Roberto ebbe la no.– tizia, che suo figlio era cadut-0 bui cam– po doll"onore. Un. mondo era stato abbattuto. E questo pa,dre prostrato leggeva sem– pre di nuovo: •Caduto sul campo <l~,1- 1 ' ono.re ,i. Il b;gliéttino lo pòrtruva con .11 camp\) dell'onot:e non era ;ìsibile non ~r~ 1m1na.g1nab1le; non era com~ prens1hile per Roberto, Non era cam o non era. t_erreuo, non era,superfìcie iio~ era, nebbia, non era aria Era il 'nul! assoluto. E a quEl,'lto egli" doveva atte~ ne_rsi, Per, tutta l·a sua v'ta. D1etro a !tu ~on ,e era nulla.. e mùla c'era. dCL.– vanti "' lut. Roberto stava, [llel sul nulla. mezzo, t· Le_sre mnni serviva.no. sa,l<lo.vo.nocon ,, p,g ,avano mn.ncia. A eh.e 1 N - c'e-rano pii, ban,eonote. E jl & prlib on della. cassn. di risparmjo er uo re_t~, campo dell'onore. E il camp~ :J:8 1\, lui 11 non era concepibile e onore (Contvn11a). • LEUNHAIW FnANK e::::: • • ======= •• ===- lbbonatsvl ali'DUffffTl 1

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