La Difesa delle Lavoratrici - anno X - n. 20 - 14 maggio 192

11' Magglo N21 Giornaledelle don,nesocialista ABBONAMENTO Àtl»::> HRlln o Colonie • • • L. 5.- Eatero • . . Fr. 12.50 Een1esfra r,. 2,50 1''1. 6.:,o REDAZlONE ED AnININJ5TRAZJONE: MILANO - Via S. Damiano, 16 - MILANO Esce il saba'lo ----- Un numero cent. DIE,CI AI CIRCOLZ ED ALLE .SEZIONI:· P~l' copie 5J ù. 4 - PoJ.' c·opie 10~ L. 8 Donne lavor al lci, mandate oll urne i vostri uomini perchè salvino il proletarlaf o dalla violenza borghe Bi5D6ff RVIHtEHE loro fatiche; ricordate, 0 donne pro- R .-chi· amo I gaJ10 gli uomini alle urne, per dimoot,rà,, I t · h ] b h · · è re cho l'Idea, per la, quaJe sanguinam- . e ane, c. e a org esia non 81 ar- mo, e c,he. ai vorrebbe fa.,· morire, è vi- restata dal sacrificare in questa lotta, A quale, triste vittoria chia,ma,no il va,, a,rdc, ecl ha. ancora. le sue file com La sfida è gettata, fra poco il re- alla propria ferocia, donne e bnmbi -I-Oromondo a ra,ecclta,, ·le donne della, pa,tt-,,, di a,postoli e di nrnrtiri. L b h · 'à t 1 I d d d'I maiµa é della, piccola borgherua,1 V9i lo ·Compa3ne, nell'mrt così grave, in cui sponso. a org esta gt pregus a.. a pro etari; ricor ate, o onne ta, sa.peto, donne del popolo, •donne ope,. da,lla funa, d?va.st.aMice,,.v_ongon d,st;rut- villoria : i pugnali, le bombe, gli in- lia, il mònito che ci lanciano dalle loro· ra.ie ... la,_vittoria ùel capitale sul la- ti _1_nostn ed1fic1 çostnuu_ co~ ta.ntt sa– cendi sono state le sue armi in que- tombe i nostri morti. voro. Dello sffotta,t,orn sullo sfrutta.to. cnf 1c1, ed 1 nostn u_omrn, m,glwri so. Oh mie com:rrugne, umili O reoncsciu- no 1nsult?,t1, per.segu~t~t-i, derisi,-strin– sta lotta. La civiltà che pareva appena Noi non chiediamo venàetta, sè pur ~.,.lontane.e disperse O mie umili com- gete le file, ren·atev1 rntorno alle no• affacciarsi a!la conoscenza umana, avremmo voluto che una grande pro-· pagne di lavoro, e di 'a,gprozza., come ho stre bandiere offcs.e; è Ja, lotta. per la, vi– dispera,tamonte teso le bra,ocia, verso voi ta, e per l'umamtà e da.te il vostro aiu- sembra ora ricacciata nell'oblìo pro- lesta d.ovesse fare il proletariato ila- in. un richiamo d'a,more e di fecle! to ,ed 11vostr!f consig.lio, e.clil rostro,,,_ fondo. liano. Compagne, oggi c,liciamo sol- Oh donne <lei Ja,vòratori che si cerca more, a,lla ca,usa, santa,. ·1 t b' t t G · · · t'/ p ·ò · d di disperdere, di avvilire, di intimidì- Non può morire l'Idea, no. non teme- E' nel nostro paese 1 errore ian- an o : uai ai vin I erct St eve ro di offendere clonno dei combattenti te-. Uon l,e frecce ,;on s·i ·uccidono le ,tel• co, quello stesso terrore che solo ieri ricordare e ricordando si deve vin- di'ieri che 'tutto' soffriste daJla, tempesta le, con le bornbt,.·non .si 11ceidono le idee. faceva fremere per !e sorti del prole- cere! mà-~ri di giovinetta, ucc.isi ,lall;t, cieca, GINAGIANNINIAlESSANDIU. fu1•ia, umaJ1a,, spose dei Ja,voratori· che tarialo ungherese. Viva il Socialismo! scinp;i.ronò la giovinez2a, nell_'aspro la.- Ma· la violenza avrà ragione del di- LA REDAZIONE. voro, erl ebber.o in compenso, lç1,fa,me, rl 'tto?. la miseria " l'abbandono, io pure, in r.oriro di tutte le donne che soffrirono e Il pugnale avrà ragione della co- s-offrono, vi chial)'lo a ra,ccolta,. scie'flza? Rljnd,mgn ~r0Intar1·11 1· a ·ann Ora, qureta. cli ra,ccoglimento o di al:, Jtt t; Uuu ti ti ti ti traa.. Lo tombe, dei morti di guerra non No, col pugnale non si può vin- sono ancora, tutte chiuse. Girano per le cere Io spirito di classe, non si puù Le don.ge borgttes,:1 hanno costitnlto il vie d!-ItaJia,, agitàndo i lorq moncheri• 13 ru:-.ttl!are _nei la;ioratç,ri !a -cosciem:a ble«,o delle for-ze fcmJtlin'r.i" per ·lottare n'l· m.t i loro dc,Jori i rn'i1tila1.i, che fatti insieme al nemiei dei lavoratori contro in,giusti dalfa miseria.- e da.Ila, clispera,. dd !ero dovere. zione, si· scaglia,no contro noi, a,l'le quar I lavoratori sanno oggi quale ruina le forze proletarie e, mentre parlano a li vo 6 Jicno togliere il pano, già così du- . d Il 1 voi in nome dei vostri' morti in guerr,a ro, poI"chè anche essi hanno fame; non sarebbe per essi la vittoria e a c,as- sono spenti gli e,,hi clegli orrori della e per la ricostruzione sociale, incorag. se nemica, perciò vorranno e sa- ·r.ea.zione, nelle nostre provincie, fuma,no I l d giano .le forze reazionarie nelle loro ancora. g}i a,va.nzi di una, cjelle nostre pranno vincere. Accanto a oro e on- .gesta contro i lavoratori e non• hanno più be.Ilo Case clel Popolo (Torino). Una. ne: lume, incitamento, speme. orro-re a manifestare che questo ordine onda, di pazzi corre il pu,ro spargendo. Donne Proletarl·e, sapete che si • · t b'l't · 1 1 . la morte ed il terrore per far trionfa.re verra ris a ' 1 O « co pugP.a e in mano_ la, forza pn,drona.Je ed a,gt'a,ria., che ~i combatte una lotta a sangue : sarà e la fede nea cuore». venclica, ora della, µaurn avuta <lei do· questa l'avanzata verso maggiori con- Donn.e lirvoratrici, ,;cerdate che v0i po •gue,rra,, e voi Madri -operaie, <J mii; · · I · siete re sfruttate de·l capitalismo., le ma• so1·e,lle lontane di dolore e di miseria, quiste e radiose v1ttone, op,pure a rt- ne a,v,;t,,, la prova, ogni giorno di ta,le tirata disastrosa e il soffocamento di dri, le mogli, Je sorelle dei lavoratori, atroce vendetta. q ud barlume di libertà che a grari dei morti e degli assassinati e che per• Oh ,,ì, pace csa.no chi<ldcro le loro don– clò non potete assolutamente lasciarvi ne. Pace! senza ponaa,re àll'sx)io semi. fatica vì siete conquistale. nato cla,i loro ucmini ... Pace, per pot,er corrompere , passare nel campo ne- 11 ··-' c1· tt · ·1 Donne proletarie, a voi spetta oggi corrcro a e umo e V<.'Uer , ge a,rc, 1 mico. pc.polo in ma,ggiore schiii,vit11. un còmpito tanto modesto quanto Donne proletarie, non tr.adite !_ A questo appeHo fomminilo bo1·ghese, g rande a tutto beneficio_deJ:a vostra risponcla, l'a,ltra, femminilità, e le ope,. classe. Fate ché nessuno dei vostri LE DONNE SOCIAL. ITALIANE. raio cli ieri, di oggi, di semp-re, spin- uomini, padre, marito, fratello, ami– co sia il traditore delia propria classe, o astenendosi dal votare o votando per gli assassini dei propri fratelli. Ricordale che ia borghesia non ha nemmeno pietà del dolore dei bimbi. ,, Una ventina di mazzieri - così un rapporto della Federazione socia– lista barese alla direzione del P. S. - preannunciati da bombe e revolverate·, invadono la sera di lunedì l'abita– zione dc:t'assessore Savino Pastore, padre di numerosa e tenera prole. Il /,.' Pastore è ? letto infèrmo dn sei gior- f //~ ni. Inutilmente i figlioletti del compa- 1/// gno nostro piangonc e baciano le mani . . · e i piedi ai mazzieri perchè lascino 7,:,– stare il loro papà ... ». // Ricordate che il Governo ha scar- ~n cerato a Firenze in questi giorni gli ~ assassini, uomini e donne, del mae• ·_-: stro Cammeo; ricordate, o forti iavo– ratrici della Lomellina, il vostro Sàl– vadeo, tutti i vostri morti che la guer– - Va a votare: va a vendicar a con la scheda l'offesa. ra di classe ha spento sui solchi delle Notizie e chiacchiere Mmtlrl! eregiia p rteri,ano alle elezioni ammioislrativa nel ~1io Per la prima volta nel Belgio- t11llee– lez'lou i. a.mniinistrati-ue nei. 260n corn;,1}-111. han·,10 portècipato ancl,e lè donne. Jt fatto pi,, notei·ole borghesi, è stata la J/flrteàpazione della Regina, che gittnla dàvanti alla sezio– ne elettorale cwilò a mettersi in.coda al– la lunga fila di dO//lle tlte aspettavJ1110. Ben presto qualche elettrice la riconob– be: ognuna volei-a lascian it passo al• fo: .Sovrana. « JY-iente affatto - disse Te, Regina sorridendo - siete. venute prima di 111ee pa.s,erete p-,-i,nzadi me"· Ogni inristenza fu i·ana. Si vele che anche /,e ,·e{lùie sentono l'oclo1·e dei ternpi .e clze, dopo la caduta degli Zar e dei Kaiser, sentono che anche i loro troni vacillano. « J,;i, Regina, consegnò -il certificalo elettoraJe a,nnum.iandosi: Elisabetta d"l Belgio. I oomponenti <lei seggio balza. ron~ in J;liedi. La, Regina compì con SP·Il)– phc1tà 11 suo dovere el'ettora,le,. Po,, clopo aver detto « An.-ivooerci, signo– ri ll, uscì e riprese la vettura, mentre la folla folla, 1'a,cclama,va. ". Questo il ,'lit?Yconto dei .sottocoda bor– ghesi. Ohi che 'bella /e.stai 1],fa non è finita. Ecco ttn altro fatto intere.~.sante: .,; vùlem negli uffici elettorali le Samari– tane. le Glaris.se, le Ben edet tine rhe han– no il voto di clausura e che dal giorno dell'ingresso nel crm,1,e11to ùon aVevano J>l/ì, 1·.i.sto11,n1,•nlio masehile. VedetP? _Niente me"o che l'infrazione, del 1•0/0 rl, clau_sur(f.. ,l? pa sopraggiim– ta, corre,·e il .r~çchio tlf, vedere r;uei· ma– ledetti ,wmini .._Questa è una lezione per le donne /?1·0/eforie belahe'! Se anche le moitarhe infrangono i voti, a Dio per poter votare. per gli unl))ini, vuol dire che le lerm,: de_qli uomini sono almeno q,w,.,qi,l. 7,i,ì ùnpo1·tant~ per' c,m, di {JlLelle di Dio .• Yon vi parei le donne svizzere peì la irate 11 _Uomitcito svizzero dell,a L_ega fem– n~inile inle!·nazzonale per la pace, r.iu– n! lo a Z11nrta sotto la presidenza de/lei s1r11101Yi Rngatz, ha def'?-~nd; orqanizza– rr. un'attiva propaganrlr,, nella ;<;-,)?'zzerrz per la rre:azinne d,; 11n ~ervizio cÌ'llile de– stùwtn ri coloro che r;Jiutano, per ra,-. gion i rl i rosrien :a, d' indossa,·e la divi– sa militrire e portare armi. fTna rirhù~Rtri in qu,est.o senso sarà in. <!u·iz:alo. al Consiglio fedemle in una interpellanza pre.,entata alle'Gamere du. q·a1_1tP. lrt vre.~ente .. ~f's-~ione. S7Jeriomo che nlla ·mù1ru:'Ciadi una nunr:1, {l'le,:r~,,QU;6Sti - civili - non di– venlwo m,1,tan e che la lezione Mila guerm, ,,,,·ope_a sia -!lata ,·e,-amimte effo cace per tutt, ai>che ve,- le.•• pàcifiste.

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