La Difesa delle Lavoratrici - VIII - n.9 - giu 1919

LA DIJII!JfM DBLLEJ LAVORATRIOJ caz.ione del fig!Jo, e forre c,recloni òi far bello a sgrid~l'li e a nelle aù i'ugiu1·Jarli · cazioµe del figlio, e forse ét'eùo'-lo di fai'. J)lC(X)lc (ll-e~tnre attiod1è si r;:imrucn!ino ùeU..n ecvPra ]e:t,JOne. .. ll) L,1 ll\'OI<, nut11<'ro-s:1 ,·1~sso fa intie– THd1rc gh nttctt1, pel'Chè 1 p]Ccoli innocClJtl ~~·~Y~~ spesso 1.lèlle es:igenz~ e delle <:atti- <') _s•~ggJunga hl no1H:uranz..1 <lel marito, l'he. nnc·a_s:.1uùo. Kpc.~o avvinato, C<HlJin(;i'.l a 4.L'lrc 1 esemt:,ao ~stemminudo e in ..... iu• rinn<lo. l:) .. cl). s:aggiung-ano i pettegolezzi <le.i vi• t1n1, 1nv1.CHosìe jgnoranti: << Eb, con quelle \.~!1~zze. l'i vu<Ylèbeu altro!>>. E in1ì ue n Ja voro es.:.tgt")ra to s'ad<lo~&l .aJil'unica. ma,%;Uia di una casa : ess.-a. deve fare dn cuoca, ùa bambinaia, da ·1,1vau,kìda, ecc., e poi 011<:he andarsene a gu.:.1<lagu.aT"C fuori! Ca.riente le po.vere donne di tutte c1uestc fatiche e di. tuttP queste mi,-e1·ie,, poi pre– tendete che resti consciu- della su,1 mle– si011c: l'cclueuzione del figUo't Ecco perc·hè sl\lgn. il sno r... uurn.:.nico e lu sna ira con quei .piccoli te1;oreèli cbe le stanno nlle sot– tane_ lil arlùio aiJge!o delkt famiglia. 1'Jet– tetcLl in un nh1o di pace, d'amore, e non di fnugo, e v~dretc elle le '-!O~C<;aUJbie- 1·nuno 1J.'aspe-tto! J). Rauci1ua. lDA Gtl!Rh!\DI. "He~~urn una ~onna ~Imon~o intero!,, La compagna 1,. P. ci w<rn<la la tradu.– ~ionc di. un capitolo tratto .dat Hb,·o t< Uo– mini in guerra Q, <H .1ndrias Lalsko. Cti- 1i:. :i.amo lllHl parte del capitolo, a1.:•1:erte11do 1.:lic la HY'11(~ atcadc in •Un 08J)cclale militare. La mo[.1lic di un 1uogotlncnte ferito alla te5la i... ·rc;1 ula. a tro1.:arlo, e gli .'Si.. è messa ikl0ri10 aJj"è(/UOMUIWllle. b'gli appnre COJilC JJt.,rd-utoin u;ia louta,ia risio·nc <li orrore e 110n mrJSlra à i, accvrg,1nsi rl i lei. L'ora della partenza del treno si aY– vicina, le donne hanno dovuto lascja:– re l'ospedale. Gli ufl:iciali impietositi t-eut.a,io di fare parlare un poco il ma– lato: •< Tu hai 11na. moglie strn.ordina,– ria., bisogna riconosce!.·lo: con1p1imen– ti I O. .AH.istante egli si titra$Se spa,·cnta– to; la piccola. cosa ·raggomitolata e miserevole. su'3sultò, come scossa da una. forza subitanea.: ~ )foglie sorpren-· dente? LÌ, QL una moglie spnYalcta ! :>. Queste parole usci,-ano dalle labbra, frementi di nn 'ira c-he. tumultuosamen– te le dèttava: « Xon ht1 \'ersato una lagrima quando ci banno spediti .. Tutte ern.no 1nolco spavalde quando siamo partiti. Anche la moglie del po– \'ero Dill, molto elegante. gli ba get– tate- delle rVic nel rngone... Ernuo 1:,~1:ati da due n1esi '. ~- Il luogotenente ritlc,-a d'un riso sar– donicn, chiudendo i pugni, lottando contro le lacrime che lo soffoca rnno: , Delle rose, eh, eh, e dcj gridi : Arri– vederci! ). 1 futte erano patriote, in quei ten1pi. Il nostro. colonnello ha felicitalo Dill, perchè sua moglie era stata coraggiosa a.lla partenza; molto coraggiosa, capi– te 1 Come se si partisse per Jc- mano– Yre ! !... ;,_ Traballante. colle gambe malferme, il luogotenente era in piedi; appog– giato al capitano egli Io fhs: -i.va inten- 0amcnte coi suoi occhi in~uieti: 1 < Sai che cosa è ancennto al po-cc,·o Dill' Io \i Pra. Lo sai i '!J. Perplesso il capitano guarcla,a gli rJiri: ,, Va,. andiamo a dormir-e, non ti stancare '. ~>. Con un urlo trionfante il malato gli rnnpe la parola esclamando co-11voce sc:Praece:itata :· .r Tu non sai ciò che av– s ennc a Di.ll l ::Son lo sai 1 Xoi erava– mo là, come adesso : egli appunto YO· leva mostrarmi la fotografin. che .sua n1oglie gli aveva- 1nandato 1 lo, sua. mo– glie così: coxa.giosa, eh, eh, la sua, pic– cola moglie così spavalda., poi eh è spa– valde lo erano tutte. E, mentre e1·a– vamo là, ud 280 scoppia lontano dai noi almen9 -duceento passi... )/on ci siamo neppure voltati. Ad un tra.tto vedo volarn una cosa nera. .. , Dill si .sprofonda con in . mano }a, fotogra-fia della sua piccol,i moglie ta11to spa.,·al– <la; nella sua testa si era conficcata una. scarpa, una gamba.! _ uria scarpa con la gamb>t di un soldato del -treno che jl 280 aveva. frantumato lontano, da noi .... )>. .Egli si arrestò, fissò Yittoriosamenlc il capita.no ; poi ripre.se con fierezza e odio, interrompendosi qua.Jchc Yolta, la voce fatt>t rauca d:1 un rantolo slra– u~mente gutturale: « _-on ha detto più nulla il povero Dii!, con lo spero– ne nel cranio, un vero sperone di sel'– \·izio grande come una. rnonet.a di ci11- que corone... Ha Ti,-olto gli occhi, gua.rclato tristemente il 1·itratLo di sua. moglie, percbè ella a\'e\'a potato per– mettere una tale cosa... nna tale co– sa ... una tale cosa ... mio caro. Per to– gliere ]a, scarpa ci siamo 111essi i,n quattro, in quattro; l'abbiamo girata e rigirata ... lo sai 1 Finchè un pezz-etto di cervello uscì con la. scarpa, come una radice che sia. ,svelta.... come un polipo biancastrn morto là sullo spe– rone ... :.>. Quando con fare dolce un ufficiale gli toccò la spalla parlandogìi amich/3- vohnente per deciclerlo ad anelarsene, di nuovo egli si rialzò. con un n1ovi– mento brusco, e scoppiò in un 1·iso tri– ste,, doloroso: « Così noi, in quattro, gli abbieomo strnppata la sua straordi– naria, moglie, abbiamo tirato finchè essa fosse svelta... La mia anche è paJ tita, la mia anche è strappata,; tutte sono ~trappatc ! )! on , i sono pii, clomw, piit ..- :>. E dopò a\'erc scoss;1 la testa, egli la chinò; snl suo YisQ infinita.mente triste lente lagrimc sccn– de\'ano. :Òieiro ùi lui comp;1rrn il ca– pitano, seguito <la.1ra.iulante maggiore che era ùi i,;uardia quella notte. <{ Dcvi andare a, dormite., luogote– nente >. disse l'aiuta:nle maggiore con una finta se,-erif,i,, ,. Il malato alzò la testa senza caoiTe fissò il viso ec ;t.ra– neo; quando l'aiutanle maggiore ripe– tè la frase a voce pii, alta. i ,moi oc- chi si illuminarono tl'ùn !,ratto ed egli generalo avrel.Jbe poLulo fo:· nullla, se approvò col capo. Jc donne non ci avc.sscro lasciati a.ccP:· . « ~Ìfrogn_n, a.ndarsc,nci natura,lmcn•tc., ta-starc nei trèn:, se e~sc a.vesscro gn– npBte egli con un luno-o sospiro 'l'ut- dato éhc non ci :-1 1 :rcbbcro piì1 guar– ti, d~bbiamo partire. Chi non p;rtc è date (.e fo~::;imo divcr.nf.i degli ~s.sn.E~i– un vile, e non vi <levouo essere llei ni. Neppure uno b,1.robb<· pnnito :,e cs– Y~l,i. Ecco c~e ca.sa. \·i è: 110n cmnpren• se avessero gjul'~1to rhc ta.-.:. c.un: 1 di· h"'– c!i I Ora gh eroi sono alla n,oda.. La ro anebbe mai pi,'i dormi tu. con Ull splendida moglie di Dill ha ,-o]uto tt- UOhlO che w,e&se sp.,ccct:o d,·1 c,an•, rnre un eroe. Eh, eh, p<'l' questo il abb,1ttnto degli noml\11 ., , olpt cl). fc:c1- pov?ro Dii! ha don1to portare lonLa- IP. uccisi cleg!J 11ornrn1 -~ c,_,lp1 m col– no rl suo ce1TelJo_.. Anch'io ... Tu pu- ccllo, ncppu,c cmo. , i <11," lo uon ,o– re ... B1s?gn<:1'anelare alla n1ol'l,e, biso· levo crederlo che esse J.DLC3~ero sop– gn~. 1asc1aJ·s1 calpe-5tarc ... calpestare il J P.or ~arlo: r:;se fingono. pc·ns,_:.110esse ce1,ello:.. _E le donne guardano ... s 1 vmcouo ancora, ma, quc.nclo la Joco– Stn1.ord1nanc ! Pcrchè è la moda)>. motiva fischierà, gridcrauno, c1 st,ra.j1- Con pena egli sollevò il suo corpo peranno dal treno, ci salnranno. Una st.an ~o, magro, appoggiandolo. sulla, \'Olta esse a.vrebbcro potui.o protcg– spalt1ern.. della p~nca.; attendeva .. una. gerci: non hanno v~lnto che. ~sscrc, ;-1,ppr0Yaz10;11e,. ed. 11 suo s~un.rdo 1nter- ;,pava.lde, Jle] mondo 1ntc10; nllll :1ltro rogatore si nvols'B- ,i qnellt che lo cir- che spa,·alclc._. ». con_da.vano: « fon è. tr~ste 1 >) domandò J :•,·Via, luogotenente, ar!cljJ.mo a. rjpo– e~~1 doJccmenLe. Po1, Hl ton.o sempre sarc, disse il capita.no con una bono– pm altoJ colto_ ,la. una rabbia ,;ub,t:i- mir, che cercava di na,,conderc: le don– n_ca, gn anelo 11~ n1odo che la. s_na. :7occ ne sono cosl. .. Non si pnò· nulla:>. ns1.w11n.~·a s0,mllante nel gia1·chno; J;'o·li ,·olcv!"I continua.re <·creando \< Non e un 1 no-anno eh ' 1 uu.-. frodt•? ... :::, - ,_. -- · · ' I · e ' ~ . u, ~ · mentre discorreva eh tirare 11 inalato o er~ t:ll uo~~c:.-C~J._J~ci_c!1 dare, dclJc in casa. senza. chd egli o;;enr• aYvcdcs– eoltel_l)tlc, un _et... assu.o. ,'.ou le ,inda- sr ma. lrt sorpresa gli ari'cstò Ja paro– :◊. p1u a_ g·c1~10·~ A_bbinn~? ~l __ ovuto e~- ia.: in 'gaia. l.a carcas;a· senza fo 1 ·zà. e s~1.c dolci, p1en1 d1 gentilezza, sensi- vacil.lante che si era. bsc.:iata rialzari.; bd1, e:·: tutto ad_ tul tratto, pe.rchè ha dall'aiuLanLe maggiore f PCC un salLo, c,~tb!~to- 1 è;. nrncl,i-, ess( ,vogliono dcgh e allargò così violentemente le bracci:t a t~·~ 111 !· d,PI!:iC, 1 .(]nes · 0 • >). . .· • che l:Oloro i quali ]o so:-tcnc,·m10 !uro• in;~~-~s~~li 01 ~~lfnaipulc~J·lc.npi~ggiorc) eh no spin Li. bnrcOlianti nel c·erchio ckg1i .- • • I • ... • • !, ~ ~o a I _oco Ppcttaton. l,, su;.i ,ooo si a.fhevoh, fino ,i 110n es- Allo,·a si rialzò su se stesso. pieo·cc1,- scre che un lamento tn gola. come ti · · • 1 · '.f h balbeLtameiito ùi un ubbri;ico: « La do sulle grnoc': ll_a come un ace '.no mia. anche era molto spaYa1da ·si ca- po1:tan_tc 1111g1 ave p.eso sul~~· nuca.._ e pisce. ~on lrtgrirne ... io ho !tspctta- COSl p1eg:ato, le vene _Lun:pdc, scl11r to ... sempre aspet.lalo che si rn·cttessc nuu1te eh rabbia, egli ripete le 1_iaro.e a. grida.re, che altinc mi ~upp1ic.asse di del do_ttor]: « Andl1am~, '1 s~no h~~l: s:1~-– scendere di no11 partire- di cc:,sere vi- n.o cosi. .. la quanc o, en .. on ci1 le per !Òi. ìlfa esse non' haiJ~~ avuto t1t,o_p,Ll'lare clclle suffra,~elle_ che hanno questo cor.agglo; yoJevano soltanto ~h1n.f~eggiat~ a.lcu 1 n1__ m111:st.n: ~n_cencha~ essE:rc spavalde ... L-à. mi, 1 mlche ... Ja io dc1. musei., e.ho s1. sot10. l.1sc1_ate 1e 1 mia anche ... S\'entolanL il l'azzoletto gare a1 lamp10m_pei· 11 clmtto _ti, voto-. come le alue ». · ;per 1-l drn.tt_o eh vot-0, capìSC1, e pci: Le sue bracci:--i..trcinautlo coo,:uisiva- l l_oro nrm1n1 non unn. palOhl, non un 111ent,c si tesero come a. prendere il A 1 ' 1~ 1. 0 .- ~ul~a .... >>.. _. . cielo a tesliJnonio: -1. Onello che fu pili ~1 fermo un JSt.~nt.c, nprcsc bnto; -spaventoso, vuoi sa.pcr~o l _ 811 snrrù e- ~<?ffoc~to. da_ un.a. ù1.-spcraz1one s~lvag– gli ri,olgendosi a!l'ufficia,Jc. quello che gm, si nalzo nn'1;1tra \'Olla, lotLando tu piìl spaventoso. fu la delusione, ln. contro 1 s1ngh1o~z~ che gh .~c1ncvano parteoza, non la guerrn. ... La, gnel'ra è nella. gola: _e grido coD la p1u J?rofon~ ciò che deve e-sscrc: ti ha 1 ne.ravig1ia- da d1S:()eraz101~e, cor!lc una besLID:'agli to che essa sia -crudele 1 Solo la par- estre,rn: « Hai sentito parlare_ cli una tenzal è stata. una. sorpresa; che delle donna _che per suo ma1·l'1 Sl- sra., n1es~a ct,onne ~iena crudeli, ecc<;> ]a, sorpresa. l!aYant1 ad _un ~ •re.no ~-., \o. 1:ef'e !~~t;i, Che esse possano sornderc, getta,re 1,na, ~h~ pc1 noi ab_b1=. sch1a..lcg 0 iato deJlo rose, -che esse; <lieno i loro ma,ri- un 1~un1stro 1 , Che s1 su1 geUa.:ta. sulle ti, dicno i ]oro fio·li i Joro ra.O'azzi che rotaie'l Ve n 1 e sta.ta una cl!_Cs1 sia do mille volte hanni ~ullati, coµ~t·ti ;nille vut" strappare da) treno 'l :1\ eppure un,c volte cli carezze, la di 0ui vita è fatta h>t l~ttato per nol..... ne!)P\ll' 11na e; della loro vita ... ecro 1 ecco In. ~orp·rc.•- h,a c~1fcso... nrppurc · UJ~a, ~1 e mossa ..... sa. C}1e es.se ci n.bbinno lasciali anda- ~eppu1·e una, .n+t:;l 1~1ond,? .1ntero ! ~sse re, 1n.an< lati 1 manda.ti ... E questo per- c1 hanno c~ccml.-1. via. Ci 11a11no clu_n~a chè ciascuna µYrebbc avuLo Ycrgog-na J.1, bcrc~a. Esse C! _l~mu10., « spc:onutc -' di essere senza un eroe. Ecco l'immen- come. 1~ poYero Dil1: Esse ~1 h.annt' sa <lelus.ione, 1 nio caro. L'redi cùc ~a. nrn.nc ~al1: ad <.~ssa-ss1'!1are. C1 h~1~no remmo partiti se esse non c· 1 a ressero :11a11dn h a.-.m~nro per la loro "\-'Un1La .. man<laLi ?- l.,o credi? :\Ia domanda. al .fu vo1TcbL1 drfenderle? Dcyono es~ere, pili umile ~oldato perd1è egli ,uolc tu11.1. d~vono essere str~p_:pat~ come _la gl'~– medaglin, prjma, (li andare in ]icen- m1gna, ~on le rad1c1.. rn ().Uattr~; 1~1- za: Perchè il suo pacs~ lo amerÌl.. di sogna t..1rar? come ccl lJOVel·~ D11l :_ J~l 1,iiè,, perchè le do,rnc gli corrernnilo qualtro, b,sogna, ~vellel'lc. fn sei 11 dieLro. perchè con la Sua medaglia. e- 1!1agg1orc1. Va, .,sqnarcw, la- mia. ~esta. ~li potrà pili facilmente i!1nrunorn.r~ le ~on ,.. ogho p1n la Llouna. 1 f1ra. ilonne: per questo, solo per questo... ::;ua.ppa ... >. Le donne ci hanno mandati. ):css.,:i ANDJUAS LATZKO. Oh, l;na cosei da nulla. A ,-etc udito chr è necessario a t.utti, appartiene a I -,--- Non hò p.otnlo la ,-o rare: ,ono si alo tutta qudla gente eh(' mormora e va lui solo; ,,gli se n'_è impadronito colLt· ;umrntlato. . .. i-cminando il malcontento fra 1.naufra- btuz1ei ecl ora lo cl1lrnclc c·,•n la forza... - Al!orn. non e colpa ·1T<stra. An,z, ,, ghi? Bi~gna farglie11c pa,ssare il pru- m_a. !~ sua forza e lu. f_orzn. ùri suoi gt1a.r,-- intcrc·sso ùJ luLti noi ~~-H~ guarial-: .pr{'– Tito. E ,se. o,:,asse. alza.re la. Yoce e le !Ila- <l1an1 che cosa sono d1 fronte alla n0'51l'a sto-, pcrchc. quanto inu HUrnPro,1 sono ni. difrnclcrmi, e guardare che nc-s~t1no forza!, E a.llora ?... i sani rbr lavorano. tanto meno gra.\·{' 1oc:•·hi il pn.inolo. Fu un lampo di luce in qtwi cervelli. è Ja, fatica. eh~ !oc:1·a a {;jast'.mo. Pn~n· P<'!rchè? Pe-rchè i pa{honi ha.iino ... il piùuolo; (:ioi- la tf!rra., le minie-n"'·. gli st-ahilim<'n– ti intlustria.li , le. fc1TOYic e le navi. Ma 1utti questi mezzi di produzione e :;eambio, ~1n_ando ncm wno, eomc, Ja. 1r'l'- 1·a e lr ni1n1P,rc, il dono ,lr.dl \!tcrnn r:.no– J1lmo delJa, 1u1lun1, chr t-c~a.s.ono se .non ln- <. reazione,, del lnxoro !tm.tno '? _ Eta bPnc. Si int.escro, si unil'ono, ~i recarono clctc ~n('.h<: ,01 la YOSLra.. razione. E da- qurl gioT,nO la, fetta di polenta dal padrone dr! painolo_ - E vo1? . . . divenne anch~ prn magra per la po,'cra Egli vide subito che non c'era. niente _- lo non ho ani lo voglia d1 Ja, ora.rc. ùa ·rR.rc, e che Trsi~tere sarebbe stato Er~1. nno dcg-li antichi gnarrliani ù-el J!CÌ-t<;;,,hi, un dì no,anclosi 11el bosco a come volerci rirnf'lt<:re qua.lf 'hc co•a di parnol,n_ . . . f::u· 1a lrgr:a, '! ,-c<lr:n,clos.i ln tanti_ così pii, <lr-I paiuolo. - _Caro, m; ~hsp1ru~e m::i. non posso ,p:1ruli in volto e naotu a poca. 1,olpa - Prr,ndelelo: fu la. ,,ola narola. ap- clant nl'mmf'no il llH'<Sloloda 1,·cc·are. a,tla<·cata alle o»a, c:ommcrnrono :e JJC;1-. pena intelligibile, che gli ·u,cì u:tlla, sa,·c e a <lorna!Jllan,1 eomc ma.i e.,,,, cnt strozza. ;,rane, c ·o.si numero:,i _an,·ano potut_o Kon se lo fecero dire due mite. iJie,garsi alla volonla tl1 un solo, fJ~r i_l Potete /iguiar\'i la fc:sta tlcll'inrloma- q11il,, erano coslrett1 a la,oran, e sof- ni, quando fr.,,cro la polenta nel paiuo– ftjre. lo. <liH:.nuto la JHoprietà co11:t1n{' di _ E 6 Ji ,.,a il padrone <le] painr,l,i: ,uLti. ;. \Cl'ù ....\la. con qual <ln lt_to in fin•: <lri La. roT1•,;-,<•ia.rono s11 un:1 l.w}l,1 tavola •'.ùnt1. SI" uc r·ra 1rnpadron1to·? Come P 0 : ,. nP incominciaronr, la dis1ribuzionc. 1P\·a Pg:Ji <lir]o ~un. <";;<·ludrn<lùn~ lutll Finalrrwntc l'r~Yr••ì1hrro manrriata 1·Jro- l . '· 11 110-... r•'-;·oJ ~on l 'axcva.no . 0 '. g 1 ai r1 ua ' . .::. · ·. · --:- • ( prio }oro. <·lic a\·,,vann ln.Yùl'ato: JJr•rchè {utt! insi,·me tirai-o f~ion da1!~ ar·qu 0 ? non c'era. niicn. pii~ lI JJa<l'ronc·, ùf'l pa– ~on era. _il mar~ chi: l _a,·f\va. ('(;{!:!.~<, f~-Jl~~. iti.r,!n chr si por_tn(.'.-'.{~ \lr:1- Jn_ mPtà <lell.a. 0 1onoo dei nau,1agh1,,comc la 1~ 1 '.'; d 1 polr·nt:i: 1,adl'Oni erano tutll, at1dlf )111, i! grano al l!Lnn·o, nei c-ont_~di~t, Eia· anche quello brulle g.-into, eh" r,·ano sla– <luuqu>è un dono u<•lla r,ionid1.r:iza, .. ,il 11;:) le ~uc guardi~. pari dd_P1~ola !;U ~!Jl tc~~;·ano 1 :- PIP,dl - A,.a.nti !_ Voi qn:1ntc 0 1 P a•,·c·tc Ll· e tip] CUI prodotto SI nul1 nano ..... 1ra vorato I ~ard1he eom,! P.gìj mettcs.~e. una _c;:1cr)e sul- I - Quattro <>re. l'is:,.la, che Dw aH.vn. cl11;toai naufrtla· 1· - HPne · ecco,-i le ,vo-trr qHc.ttro frftc g])i t>-diCf':'·.~f' ,,qu,..,;;taPm1an1no1b<n o .. 1 - -· a, n~Ji dl coltiva.ria ,, dl yi,·cr':'. No.- nnn ' 11 r,o ~r:nta .. : è i.Ji uor,Ha <li t1n dirilio che il pa1t1olo,, - E ,v; l Qui fini,ce la sloria rld paiuolo·, m1-1· - 1otr, do Pivito di, r:ra,uleo1ie, e comincia, la storia mna.na di tuUi i giorni. 11 c;ontadino zappa. la tel'ra, semina il grano, lo miete, lo ÌJ:Litc-, io insacca e fo porla- .. ul gr!Lnttio d<·l paurone. 11 minatore scava il mi.ne ,ra le nelle viscere tlel •~nolo, lo tJ"asporta a,lla su– perficie, lo scpa.rn c.Jalle impurità e ]o– nccumula._. nei clcpositi del padrone. Il filatore r il tessitore, filano il coto– nr, la la.na , la. seta o la iuLu, tc,sono ·1-c filr·, fabl.J1 ic-ano le stoffe e le rc·can\J... n<'i n1a.gazzini del pa.dronP". J Ien·o-vil'ri ed i marinai CtlJTODo Ia li'l'Ot e gli oceani, cc.pongono la vita ur.gh sem'Hr!. e ndt,1 tcmpcstr. S(·ni'.,a ·rr<"– gna e _srnz·1 riposo, di 11ottc e <li giorno, ~otto 1 I ~o1lf' o.ne e sotto li-!· bl'm11t·. pc1: c•re~r" gli utili che po1·t:mo ... JJclk ta- 0rbc <ld pacll'!IO~. 11 d'."!Ubono quf'sti men.i, ehe In. na.l nr:1- ha dato in c:o.tr1une, n. tutti gli uon1ini cho gll uomini insieme hanrlo creato ~ di cui_ tut1i gli uomini hanno bisogiw pc1: nYc1·c, appal'tcnere in proprict~1., pn\'ata_ solo a pochi 11omini. rhc pos– :;ono qu10d1, escluùrnùonr, tutti ;i-li nlu·i loglic.rn a.i pii, il.diritto !Llla :v11a '! ' Era ben questo il diritto del posso..s– sore del paiuolo; rn,i i n:1ufl .. aghi ad: esse, _01,posero e sostilui_ro_n? il proprio, il du·Jtto della eollctl1v1ta: ,, le ca~c che s'?no 1ncc<·ssa1·ie; a. tntii · gli uomini. per nve1·c, <i~Yono appartenere a tutti gli uomini uniti in sociclù. ,, La sto.ria ci dico che solo così ebbero fine le loro tribolazioni e la, lc.1·0miscl'ia. F. c0me le [rtlinc cli 1,olenta. erano di– sl..-il,uilo a ciascuno in 1·agionc ds:l la– voro compiuto, così in una. socicL:\. un1a~ na, cui sia base la proprietà collettiva d_ri mezzi di _produzione e cli scambio·, r. crnscuno ~a,·a dato scconclo l'o11rl'a pl'e– sL_ala ... e se si prr$cnt.crit qualche « i(Uar– clrnno dr[ 11aiuolo », gli s; rispon-ùcrà: Se \'01ctc m: :i.ng -ién~, tn,·orat0, lavora.te . N, B,\D·,uoNI,

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