La Difesa delle Lavoratrici - anno V - n. 20 - novembre 1916

sa è forte perchè da ragione ai forti. E ' perchè ha benedette tutte le armi che oggi la chiesa è ancora un.a potenz a. Se invece avesse scom unicato i provocatori del!' immane conflitto avrebbe perrn ogni sua forza. E· ques to alleato dei potent i, dei dornina– rori che noi dobbiamo combattere, non i! senti – mento relig ioso che p:.1òannid ars i nella coscien– za di qualche buona nostra compagna. La discussio ne è così esaur ita, e si passa al terna dei Dove r i verso l'orga ni zz azion e. Lev is Ida rich iama le compagne al dovere de!! 'organizzazione economica- Non può essere sGcia!ista chi non adempie a questo elementare do\ ere. Oggi p-0i nel periodo turbinoso che attraver– siamo. oc.::orre che co11a forZ2 de\l 'org.1nizzazio– ne si rimett3. in vigore la legge sul lavcro delle donne e dei fa:iciu11i e si rist.abilisca il divieto del la•:oro notturno. ,Uinrto Gùzstin1 ele\-a un inno alla soli:. – rierl opc:-~ia. fonte di progresso e di rivenàica– zicne dei diritti degli o;,pressi. .Herc:rnJinoE. e~pone con belle parole l 'az io– ne che de\·e svolgere 1 ·organizzazione per la difesa dei dirìt!i della donna e della clasf.e ope– raia. Segro Luigia anch ·essa esalta la solidarietà oper 2i.9.ed invita alla tolleranza. a!! 'amore re– ciproco. alla latra emusiasti ca per il consegui– mento della giustizia sociale. La r.ostra st ampa. Irma Angiono, richiama !e compagne al do– \·e:-e di diffondere la stampa per la maggior efficaci.a che può averi:! la propaganda scri tta in confromo di quella orale. Specialmente invita le donne a far penetrare in ogni famiglia la Difesa delle Lai·oratrici e ad aiutare il glorioso A vanti e il nostro battagliero Corriere Biellese. L'aa co:npagna ,ti Mosso S. M. a nome di quella sezione femminile incita il Corriere Biel– ltse a dedicar e mensilmente alla Tribuna delle donne un supplemento con un numero di sei pagine. Momigl!ano assicura che la cosa è di possibile 2:w2.zione e non mancherà di assecondare il desiderio delle cmpagne. Clerici raccomanda ad ogni sezione di in– \ i.are corrispondenze alla Difesa e di diffonder– la t:-a !e corr:pagne di lavoro. Infine ad unan imità si YOta il seguent e ordine del giorno: « Le dorme socialiste biellesi radunate al pri– mo convegno femminile a Cossato dopo aver semita la relazione sulla nostra stampa. appro– vano col!a .re!atrice l' opera di propaganda svolta dal nostro giornale in questi uhirni sei mesi di onimo risveglio femminile e si dichiarano soli– è.ali col compagno .Viomigliano e colle collabo– ra:rici dei nostro giornale. e le invitano a con– tinuare la via intrapresa fino al raggiungimento Cel!a nostra meta. Incitano infine rune le compagne a dare la massima diffusione al giorna le delle donne so– cialiste La difesa delle Lavoratrici. L a chiusu r a. Sono or:nai le 18 e gli argome nti della di– sc:.ssior.e sono esauriti. La comp-agna Clerici si dichiara entusiasta del prorr:e~reme movimento femminile biellese e por– te:-2 questa impressione a )\ilan o perchè l 'esem– pio del Biellese se:-va di incitamento a tutte le compagne. .Homigfiano ri;igrazia la compagna Clerici d~l S!.I'J intervento e èel contributo portato alla dl– sc:1ssione. Rinno;:a la protes:a per l 'inte:-namen– t0 di .'v'lari.aG0ia e inter;,reta il pensiero di tutte ~e compagf!e inviando un commosso saluto au– gurale ai compagni al fronte. .''egrn Felice ricorda ancora l'agitazione pro C?.do Tresca ed invit3 il 0:rngresso delle donne biellesi ad associarvisi. Tuni questi vo:i sono acdamati e il congrecc5 si sciogli.:; inneg:5iando ali 'ime~nazir)nale 50ci. lista. La Direzior.e del P. S. I. e il movimento femminile. ::~ella -e"<:n e ··i1::1irJ1H.: de)l;i Direzirine de! Pa:-tito Sr...cia:· ,ta T·aF,-.,_• . 10 ,. '-itato vQtato 1· ~-:=g,1e.,+e ... ,rdine del g-ior;1r_,: In attesa delle dec1sion• dei CMlKYl'fSi na :;,onal( la [Jireàone del P. S. I. drlbera chr Le do'tlne socialiste pouano or;:ari:;:;arsi a11- ·he :n Gruppi fenim:n:/i sef,arat: dalle Se::io– ni ufficiali '> 1 relrt·ando le tcsserr del Part:to direttamente dalla St!greter:a s·ono r;conQsciuti aderenti a! Par(to sofo quei Crup/ 1 i femminili che si unifonncmnno al preliec.:o della trssera per tutte le ·nscYJtte Nelle aue:s(o, i di int, resse grncrale il Gruppo f~mminile dr1/esserr ronr,•ocafo in sieme alla Se=ione del Partito La Dire:;io,ie compiacendosi po: i. 1 i1·ame;~– te del fiorire d1 qursto movimento. delibe,ra di dec·ol,·cre alla tropaJ;anda ed alla orJ;ani=– sa=ione femminile socialista i proventi delle tessere CU'i gruppi costituiti e da costituirsi. IO L ~ DIF'EI.A DELLE LAVORATRIC I Le com,paig-ne pren<leranno atto con p-ia:e– re dì questa 1deliberaz..ione, che, nella p.rina pa.Pte, viene a ,dare tuia no•r,ma precisa pe il ri-conoscime-nto e il funzio.namento dei Gnip– pi Femminili , e, nella seconda 1p.arte, cdla cle \ibe.r.aziò.ne di de,·oh-.e-re alla pmopaga.r::la femminile il pro,·enLo delle tesse.re prelev;te dai GPu,ppi sitess.i, dimo stra l'inteJ·essamerto vivo della D!rezione del Partito verso il ro– stro mo\'i.mento. Le donne operaie Gscit.e dalla gnerra non entreremo sic n.a– mente in un perlodo <li calma. prosperosa . ..,e scwse <l:i assestamen~.o conlim,eram10 a ten:r sospesa, incerta, ,·a,ri..a.bile la ,·ii.a dei pa6i scony olti i la nonnailità dovrà e::;sere ristal.i– iita a poco a poco e nessuno può \'adere c,n precisione se la normalità sa.rù qnella d i le·i e q11an.te trraccie porterà, mCYrtifere e Yit~i, d-cll'uragaino. Pare cerl•o pe.1>Ò che ci trov~– remo cli fronte a condiZJioni nuove. a nuori stati .ct·anri.:no, e problemi econom ici e morali che non pce,\·ano f'}.'ic:i-:1·e :a.ffa,c._:\::1ti prìnu d'ora. Gli organizzat o-i-i si preoc cupano, ed a n– gione, della donna operai-a . della sua aumen– tata pa1rleoipazio.ne a•ll.a \~ita dei cain1pi, de'.!e officine, della produzione in ger:ere. ~ on se ne occupa.no, mi patre, le fommir11r ste. E come se ne occ1.1iperebbe.110? )Ton pos· sono esaJta,r e l'avYenimento delle do nne im– piegate. tra1llf\·iere . meccainiche, .spa.zzine, ca. me 1t1 na Loro conquista, .perchè non è airisto– crazia 111 1ximo luogo, poi vi ebbe part e sola– mente la gillen-a . la n-ece.ssiità, iJ fartoo-e eco – nomico i11una parclia : la pr e~Licazione fem– minista Yi è co1n1p,letaunente est ranea. P1oj es– se stesse, le affenmatiri.ai pla.ton iohe <li un di– ritto uni\·ersa ile halllno rirnunzria,to .in parte a qnella 101·0 università dii d i,ritt o pe r a!lx!ere , con motti altrl sace rd,oti d'ideaJ. ità, nel cru – de.le hncen<lio dell.a guenra .. ~., Della donna . for za p.11oduttiPice sempre p1ù vasta., è giusto che si occ upi.no , ,inYece , or· ganizzato1·i e<l econon1J:stii. Che cosa le porterà e che po rterà ella a.l doma11i? . :.\"ell'a.gricoltttra -s.i era giunt i, in ltahia, oon 1110,hte lotte, a },imitare la oonco ,r,re.nza della do1ma 1 la sua ,preva lenza sull'uomc; vi si era giunt i, or.gamizzandola, aumentan<lone i sala.r,i. ayvj,van do Un lei trn bairlu.me d,i co- scien:zia. <!.i claiss.e. . :.\"egli al·lri ,ea1npi tdel la.voro Tl tom o · no-n conosce\·a quaisi affatto la nec essità dri lotta – re çontro la e-ornpagna i<lella su a e.a.sa , della sua ta,-ola, della sua Yita ; ora il prob lem a s'impone anche negLi altri camp i. Vasto come sembd-a? :\!on ho dat i per g-i1u– dicarne e se ,dovessi tira,rre deduzion i <la.i paès i che ho \1isto, d~rei che gl i eserciit i fernrn~nili non sono co sì grandi, in Itali.a, da poter .::;en-e-rare \·eri e propri srpost.ament:i ne i rap – porti tra capitale e lavoro e ndl'economia del pa ese . O, se anche sono grandi di n ume – ro, come tutti i g li eser .c.itiidi guerra, non sono pennanenti, pe,r fortuna. delrunua:nità . Io credo che con la p.a.-cee il ritorno -degli uomini . buon numero di donne lascieirà i po– ::,.tiche occapa . Li }asceranno non solo per necess.~téi ,di cose, le opera.:e dei proieH ,i.ficj dove poi è occup ato 1 ored-o, la maggior pan.e di questo es.eroito nuovo, 011a al·tre, altre ancora a cui questa anorm alità di viLa è un peso senza esempio. Qu ante mogli, qu9nte madri potranno continua.re a lasciar vuota la casa~ Finita. la guerra ccs.sern.mno ainche le opere di ass.is.tenza . .\"idi, asili, dopo scuo la, non sa.ranno più ~perti a prote,gg(:;;-e i bimbi nel– l'as.senza del padre per la guerra. della ma,– dre JJt-r il la\·01·0. Sarà ventura .... e sorgeJ·ann.o a:;ili sufficien~i per gli o~·.fani dei ca<lnt i. L'assistenza dei b.imbi, ~pecialmeJ1te nelle ~:tta di fJrOYincia, in quei paesi rurali ove ù.-a la g-uerra ha creato in<lu'jtrie ed operaie, tùrnera <lfrettamente. alla ma<l:rc, la qtmle sa– <à liet·i -..e pcJtra ricor<lare come temp-o di .sventura e di !a.trriTT.e quello in cui dov<: la– sciarlo. Cna q,;irte di donne .resterà ceTtamente alle nuove •ùCcn;1ttzio11i. H.est•~rà r,-er l'a bitu – dine, il ia.c(•rP. 1a necessita <lel guadagno e della in<lipe·irh·nza che ne deriva, perchl: spe– cialin...<tta on11ai in un <lato lavoro e perchè ,r]'infJ1, '(;1h !:!te si fara11no o•r,ni sforzo per– che t ,a rimJ!l~ra Si ripe 1 cri1 11c.-ll'irnln:-.tria ci,J chr• a>1H:- 1 ; va n<:ll'a:;ric(Jltura, p; ima eh(" i jir<JpùrzicJn:h .... Crù !!"iu tame111e i salari e che, norv;stante tutto, n<.>nha cess.ato cli av– •;enire: f .,e <l0nnc, dùve potranno e.11trar<·, ,tranno prdc.ri !e all'uomo. ç11:(· ,,t;t sorgente qi.:a-;.iancùr;i intatta di ric,chc-zz:1che: l;i guc-r ra ha :-i··1-.:!ata nr.,n ,arà a1>1Jan 1 Ìùnata facil– mr•nv--. E .a cilJ con-,i<òieran1~r.,, corr"' nel!':t.:.;rie<Jl– +ura, i sala,,.i JJ,.1.~:-.i di etti la. donnn si Cùntcnta anu.ffa, l'a-.-.irluit,i nel lavùr<J. h .:,i('norile inc<..r !l.sa ;,evùlr·noncuranza con cui conçede le <"Jre delia ,,ua fatiea ,l'ignoranz:t della p~o– pria utilità e di q•J~r J ,11:rito di classe che ;renera le nCJbili ribellioni e ~11 a'-;pri cc}n– Ri1 ~ i r:: .,1~-'o o,::eu11ar-.1di qne,te donne che ri- marranno 1 imprevidenti. ed i:n:<libfese,anche dopo la giuerra. E se pure.nessuna rimanesse, poichè il problema è p-osto, poichè • è p.roYato c.he oggi o doman i se le condizioni prese,n – tano entreranno in Of:,'lli c.ampo di attività, è bene -cercare la soluz.ione . Da.Ile colonne della t< Difesa >> io ho udlto insistere s,pcoia,lmente sulla a1ecess!tà <li re– clam are legg i e ,di -orga nizzare le donne, di educarle ai do,·er.i ed ai diritti di classe. E va bene. li limitare le ore ed il gene re dei lavori, il cautela.re e proteggere l'enLrat..a del– la donna in camp.i .sempre nuovi di sfrutta– mento e di a.ttività, se sa lva la spe cie, difende anche dalle conseg·nenze deriYanli dalla di– soccupaz,ione e dalla diminuzione di salari ine– vitabili, qua.ndo moltissim e br accia sono por– tate , senza <liscip \i.na , sul merc.:ito del lavo-ro . Il valo ~-e dell'o n·ganjzza zione è taJe che, <li– most,rarlo . mii sembrerebbe ozioso. ln tempi nonmali essa . secondo me, doYr-ebbe prece– dere la legge s.ul laYoro, J,1. quale diventereb– be come la codifi.cazione <li un p,recetto mo– rale, d! un canone di di1riHo, indicato dalle organizzaz.io.ni e avvalo-rato dalle loro ccn– quiste. I n questo tempo in cui !l lavoro di orga,n1zza zione è conteso o lasci3:to a~l'arb !– tr io di funz iona,ri non sempre U1telligent 1 , sereni ed onest i, ed ,in cui w ·g e preparare 1~ vita per id dopo gne,rr a , o farne almen _o I pr incipii . 11 reclamo ,dell a legige e la conqms.ta della donna all'10nga·nizz;aZJione ,io ore.do ipotS– sa,no and ,aire ins ieme, procedendo ... com 'è lo– ro concesso . :\la noi non dobbiam ,o <lime,n tiicare che la forza magigiore a 1·isolve re problem -i ~pert i~ viene <lall'orga.n.izzazione. La leg ,ge difende i conpi, 110n plasma e non ,'i.nnov.a le ,anime : e noi preme, per la donna . un problema d1 rinn ,ovazione . . . P,onendo i principi i. ,per la Yita cli doma 111. i-icordia,moc i per que llo che riigu.a.rda la donna ope,r.a,ia ch'essa !~vara troppo. )fon ha tempo d'im oaira,re ,non ha tempo di n1igliorarsi, non ha t~mpo ;1epp nre di compiere la s1,a ailtis– sima funzione di madre. La guerra -che le è costa.ta infiniti dolori, che l'ha pie g.ai a a }a~ vori 1inus-itaiti, m.ascolini;:=a ndo la, •.come s1 dicevà facesse la propaganda s-ocialista, non de,·e aver servit,o a farla lavoraire di più, nè ad accrescere l' oscurità del suo cen·ello. :\lARJA GOIA. Contro gli internamenti politici e per l'applicazione della gge sullavorodalle donne edei fanciulli Domenica l 5 nove mbre il << Grup po socia– lista femm inile n di N\i!ano tenne una notevok seduta, dove, colla part ecipazione del Segre tar io della Camera del Lavoro, Mariani, e di un rap· presentante della Lega Hi.etallurgica, Repossi, si di~u ssero due prob lem i della massi ma impor– wnza, non solo per Milano, ma per tutta I 'Ita– lia,: quello degli internamenti pcl itici, e un altro che riguar <la s;:iecialmente i var ii centr i indu– striali , dove è largo , e lo diventa ogni giorno più, l'impiego della mand d 'opera femminile negli siabilimenti ausiliari i, per la produzione del materiale di guerra . La compagna Zanetta, della Commissione E~.e– c-.itiva del Grupp o, prima di rifer ire sul! 'inter– namento della compagn a Maria Gaia, valoros a segretaria della Came ra del Lavoro di Suzz2ra, dà lettura di un ordi ne del giorno, oiram ato dal Comitaro dell 'Unione femminil e Sociali sta a rut– t.:: le sezi oni socialiste femminili in italia , nel qL:ale, prote stando vivamente contro gli intern a– men ti politici, si concl udeva e( facend o voti che !a Dir ezione del Partito Sociali sta, la Con fede· razi"òne d'er Lavuro . ré org-anizzazi oni opera ie in gen era le e la stampa socialista, sollecitata dalle Sezioni so2ialist~ femmini li dove esis.tono. intra– pren dano una vivace campag na di oppos izione e di protesta, dire tta ad accresce re efficacia a!l '~– zione par lame ntare in pro ,aeg li internati .politici, dimostran do così coi fatti la loro concre ta so– lidarietà verso la compag na Mar ia Goia come verso !e -altre vittime di una persec uzione in– sensata, che cinicamente usa amman tarsi di pro– posiri inspi rati alla àifesa e ~lla concordia nazio– nale H . La compagna lanetta dichiara a nome della COJmr.is~.ione Esecut iv:::di accettare le pro– pr-ste del Comitato U. F. S. e chiede al Mariani quali sono le intenz ioni della Camer a del La– voro per reagire contro gli internament i anch e di Segretari delle Camere de! Lavoro, come Borghi di Bologna, Gaia di Suzzar.a e di quello di Carrara, colpiti non solo per ragioni politiche, ma sopratutto come organizzatori delia classe prole taria. Mariani orede che ! 'iniziativa debba partire dalla Confederaz ione del La– \ oro per ragioni di disciplin a e di autorità, es– sendo essa in rapporti continu i colle Camere del Lavoro e con tutte le organizzazioni econom iche e politiche. E, giacchè ha la parola. tocca anche l 'argomen10 del secondo accapo dell'ordine del giorno, il lavor o delle donne e dei fanciulli ne– gli stabilimen ti ausiliar i, proponendo di presen– lé.re un mem oriale al Governo, perchè repri stini il funzionam ento dell T peltorato del Lavoro. Propone inoltre che sia compres3 la protesta contro le ccndanne mili– tari dei non militari di fatto, come quelle delle donne addett e alla produz.ione dei proiettili. Repossi, della Lega metallurgici. trova e~li pu– re necec;sar:::\ :•r di prot~sta centro gli internamenti degli organ izza10ri del proletariat0. Q11anto al lavoro delle donn e negli 5tabilirrenti metallurgic i egli, che ci vive in mez zo. può attestare quanto danno fisico e mora le esercitano sulla donna le promiscui tà ed il !:ra– , oso la,.·oro. LJ const>guen2a n'è una vera de– r,ravazione morale. e sogriunge che il lavoro mct:illurgico e la dic::ciplina militare son incom– f1atihili colla fisioloeia della donna. Os'-',ena poi che nelle norme discip linari del regolamento mi– litare è stabilito che la dcnnn non potrà essere pi.:ni12 che pecuniariamente, m.:.ntre ~i sono vi– e.te non poche condanne alla pena carceraria. In– fine egli reputa neces.ccari.Jche le donri<'. mobi– litare. per il lavoro di preparazione dei proiettili, siano avvertite del diritto che esse hanno di li– cc.nzi~rsi doro 8 Piorni di prova, se non possono rei::.istcre a quel laYoro faticosissimo. La comparna Ziratti, visto che i! Comitato femminile della preparazioT'le civi!e per la guer– ra fà grande incetta della mano d'opera delle cr1ntadine pu gli stab:limenti della produzione del materiale di guerra, raccorrn,nda l'intervento della Federazione Provinc iale SocialiSta, per chè sia vigile e pronta per la aifesa cont ro un esoso sfru ttame nto. La compa gna Genoni pensa che nelle Com – missioni che irreg gimentan o migliaia di donne dovrebbe esse re compresa una loro prop ria rap– pr.ese ntanza, col compito principale di informare le reclutate sul contenuto dei regolament i mili– tari e sull e sanzi oni penali, a cui vanno incon- 1ro, non os~•ervandoli. Propone inoltre di convo· c2re ass emble e di donne alla Camera del La– voro, sul prin cipio della egual e retribuzion e per eguale lavoro. Le compagn e Avoni e Volonteri parla no della nece ssi-tà della propaganda e d.ell 'organizzazione in mezz o alle donne, chi8.mate durante la guerra a sos tituire in molte ind:.1strie la mano d ·opera rn~schile, e !a Volomeri deplora vivacemente che la Camera del Lavoro nulla abbia fatto per op– porsi alle cons:!guenze del primo decreto luogo– ten enziale sulla mil~tarizzazione degli stabilimen– ti metallurgici. Mariani spiega come in quei! 'epoca tutte !e riunioni fossero proibite e come un ~rticolo del– la Camera del Lavoro sul\ 'argomento nell '--lvan– ti! veni sse imbiar.cato dalla Cen suira. La compagna Ku!iscioff, che pr es iedeva la se– duta, riassumendo !a discuss ione , fece osserva– re che la proposta ài rin viare alla Confecler~zio– ne del Lavoro !a inizi a1iva è· molto , ma è rro;:,po poco neilo s.tesso tempo. Chi ha amore per la causa delle sfruttate e co– scienza àel pr oprio dovere deve agire, e ! ·azio– ne troverà eco anche a grand i distanze . Pari– menti l'efficacia di un memor iale al Governo è molto dubb ia, se esso non ven ga appoggiato ç. sorre tto da un movimenta di classe . Facci ama pure voti che l'azio ne di pro testa contro gli in– tunam enti politici e per l'a pplicaz ione della leg– gç su! lavoro delle donne e fanci ulli si estenèa. e possa avvalo rare davvero l'az ione oarian :e n– tsre del gruppo parlam entar e socialist;_ ma co– minciamo qui a Milano, dove il proletariato è più numeroso, più orga nizzato, e più agguerrito nelle lotte politiche ed economiche. Sl, invochiamo l'applicazione della legge in difesa delle donne e dei f.ar.ciul!i, prntest iamo contro le messe in cas tigo deg li Uffici di collo– camento, affidando alle dame i 'arruo iamento del– le operaie, reclamiamo il ripristino òel funzio– namento dell'Ispettorato del Lavoro. ma non facciam0ci fort i di argomenti, che sono un po' sospetti e che in fondq celano una grande av– Yc:-sione degli uomini cvntro il \a·,.rorodelle don– ne: nelle industrie. Si dice commossa di tanta cura riguado alla s2lutc, alla mora le e persino alla fisiologia delle donne, espressa così vivacemente dal compagno Repossi, ma è strano che tutt i que sti sentimenti wnto cavallereschi non si palesino se non quan– ,fo le donne si presentano concorrenti in una nuo – va industria ancora immune dall'inva sione fem– niinile. I tipogr afi trovarono persino un medico - uno sc ienzi ato - che dimostrò nocivo alle donne il lavoro alle Lirwtypes e !e esclu~ero - per i; loro bene, s'in tende - dalla corporazione dei tipografi. La stess a cosa si verificò per l 'as– st:nzione delle donne nei trams. Ora si rinno vano le stesse lamentele e proteste contro il Ja– vor() femmini le nella produzione metallurgica. Si, è molto dolorosa la concorrenza e lo sfrut– t',mento capitalic::.1icodella mano d'opera femm i- 11i!e; ma tutto ciò, se può essere acuito dalle esi– N:nze della guerra, è inerente per altro al nor– ma le ~vol,ejmcnto del regime capitalistico, il qua– le. s0 produce da una parte tante miser ie e taPte dùlorose conseguenze p~r la classe proletari:J, h-1 pure il suo lato vantaggioso : spingendo 13 donna fuori de! focolarf> dome,;;tico net v0rtice • 1 111 lotta per l'esistenza, la obbliga, per neceSr ~it':i di difesa. a coalizzarsi e .?.d aprire la men~I!

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