La Difesa delle Lavoratrici - anno III - n. 11 - 7 giugno 19

LA DIFESA DEL LE LAVO!: ATH ICI Il congresso delledame I giorna li borghesi hanno pubblicato quoti– diani riass unti del Congresso jnternazionaJe femminile a Roma . E un gio rn ale graYissimo ha pure fregiata. la sua terza pagina del ri – u·atto di due tra le più illustri congressiste : La dce regina d Irl and a che presiedeYa il Con– gresso e la contessa Spalletti presidente clel!.{l,, sezione italian a. ::"\essun giorna le ha pensato a far dell'iron ia, su questa accolta di donne che reclam a diritti politi ci, indipendenza dalla soggezione ma- 'e che si propone di entrare ape rtamente ne lla Yit a pubbli<:a. Dell e azioni, dell e parole, dei propositi di grandi dame non è permesso ridere imp rin1endo esse della luro grazia. della nobiltà di tutti i loro gesti nnche gli alt i considerati più antifemm inei ed antiestetici. Se si fosse trattato di un conYegno di donne operaie, la cosa sarebbe stat a di,·ers:1. Quante risate su per i gra \"i fogli borghes i e che sala– cità ,·olgare di commenti! I più buoni, coloro che non dimenti cano rnai di dO\·er essere ca– \"alieri a\"rebbero alrneno almeno pregato le donne di non \"Olersi guastare, mascolinizza.re , occupan dosi delle gra\"ose questioni di cui si occupano gli uomin i di serbarsi alla casa, ai figli, al silenzio ed alla ignoranza della , ita, le più care doti della donna. Agli occhi di gran parte della gente per bene, dh-enta bello tutto ciò che den fatto pro• in– ganno elegante dell'ozio, che non è suggedt,o, imp o dalle necessità della dta. Che cosa reclaman o, che non abbiano già, V' grandi dame del Congresso di Roma? ~ell a c;;ocietà attuale, la ricchezza dà, unic a, la li– bertà, la indip endenza, assol\"e un cumulo di obbligQi, dà, incredibili diritti. BATTUTA DI CRONACA La notizia è stata data in poclfr righe fret– tolose di crona ca. Chi se n e occupa ormai? Il tribunal e ilaliano, nel bel suol d'amor e ha ·distribui to parecchie centi naia d'ann i di reclusione ad alcun i arabi, dopo un dibatt i– mento somm ario. A noi la noti:ia ha dato una volta ancora i brividi. Perchè la reclu– sione è terribile e, qua,~1o si ha davanli a noi ·un uomo, sia t'Oli un arnico o un n emi co, un fratello o un reprobo, un vinto o uno sventurato da giudicare, sempre noi lo dob– diamo guardare con l'occ h io sereno della giusti:ia, e inda gar e, e pensare e cèrcarc di capirlo, e salvarlo quando la salvez za si irnpone dalla cl'rte::,a dcll'inno cen-:.ao sol– tanto dal dubbio ... Venti anni, dieci anni, trent'anni di reclu– sione / r uol dire la vita finita, l'orrore e la tenebra e la 1norte spesso, la 1norte sen::,a con/orto e sen oa pietà nel muto tenore del- ~ u~ . - A.hiinè! La guerra e l'oppr essione e l"in– cle1nen:,a ct'el vincitore sono ugual i in tutt i i tempi. I verd etti terribili che colpisco no gli arabi lasciano pressochè indifferen te il popolo che legge con rnorbosa curiosità i lu nghi -reso– conti dei giornali e s'appassiona e tréoida pcl processo per omicidio che si /a a,iu na donn a che non iu salvata, dall a trag-edia, nè dall'amore, nè dalla maternit à. Perchè nel ,processo d'Oneglia vi è il ro– num:o e laggiù non vi è che l'oscu ro dram– ma di anim e cui /orse, la bellezza e la luce della libertà si spensero con troppo dolore . POLEM I CHETTA Cn gio rn ale catlol ico di propaganda fem– minil e, La donna e il Lavoro, che ci fu sp es– so l'onore di riporlar e articoli noslri , parla clella Difesa ,te/le Lavoratrici dir etto dalfo– narchica Kuliscioff. A parl e l'i msa ltezza su l– la qualità d( ,çlirett ric e, sttribuile ad Anna Kulisciofi cl~utPurtro pp o per le sue con di– zioni di salute non ci può esse re se non pre– ziosa consigliera , \·ogliamo fermar ci su que l lilo!o di anar chica che ci par detto prop rio in mala fede per far impr ess ione su delle leLLrici ignoranti e bigotte che a tal par ola si posso no spave ntar e. Chi scrh·e tali frasi sa certamente che sia Anna Kuliscioff. Sa che essa fu in C!lrcere quando il soc iali smo costava assai caro, sa che riman e sempre una delle menti pili illu– mi,rnt e del parl ito socialisLa. Appunto perciò tanlo è il disprezzo ostentato, qusnto il me– rito che de\'e tsse ,·c riconosc iuto a questa ctonna anche da avversari che sie no onesti e non beoti ciel tutto ... ll trafil elto del giorna le sunnominato ter– mina ammonendo le donn e cattol iche cli ren– dere vano il noslro lavoro oppo nen do all« nost r:1, la loro azione riparatrice. Po ssiamo dar noi la risposta : Orm ai il cattolicismo non può con tar e che su lle forz e del passato che sono del re sto , se ne rall egri il redattor e di quel foglio, ass ai forti e pre– ponderanti. ~fa le forze nuove non posso no esse re che coi noi e per il socialismo. Il corso del pr~ gresso ha dei ristagni, ma non può retroc e-– der e.. . Le grandi dame chiedono ciò che difficil– p1ente può aggiungere felicità olla loro vit a, si occupano di problemi che inlere .s 1no molti _altri- I}Qll loro. Perciò, come sempre, sono chic; e non si ride. LOTTEE DIFESADEL LAVORO Sc ioperi ed agitazioni. Quando, in,·ece, in un·assemblea operaia o di Partito, in un Comizio o in un a dim ostra– zione, donne senza diad~ma e recanti i segni del 1a,·oro sul \"iso e nell a persona, di~cutono, Il noslro giornale, per esigenz 2 tipografi– si esaltano, grid ano il lor o entusiasmo o la che non può ra ccoglie re le notizi e ultime in– loro soeranza. non \"i è inganno dell"ozio, de- torno ai movimenti di classe. ma può nella sid eri~ del nuo\·o, dello stra\"agant e, del proi- sua tappa quindi cinal e raccogli ern e l'anima. bito - Quelle donne sono a quel po~o . per una e il fen·ore, specie quando, com e in quest' o- necessità "·era e sentita , dolenti di non a,·er ra l'-elemento femminil e è schi era to in pr i- con loro la moltitudi ne delle assenti; sono là ma linea sul campo della lotta . a diiendere il lavoro, il pane, l'eS:istenza pro- Che dire dell e 16.000 taba cchin e ch e offro- pria e dei figli, a reclam are il diritto d 1 impr i- no un esempio meravi glio so, impr evist.o di mere anche di loro stesse la \"ita sociale. r esistenza tena ce? In ogni città i comizi so- E il mond o degli esteti e dei moralisti.ride no semp ~·e affoll~t.i ssim_i. A Milano anima ride allo spett acolo inau dito . del .m~v~mento 1 oper:1.ia Varè e la Cara- c;;t jj.c e mo~on Q_Jllfil_a~s,.ol_u~: iif,r- belli d1ng Qno le a~semble e e par_l~no~__9.!L .acil!:!ea~t: v!'f::;l ala re che dué""ilees lS onu 11 - -a _rg? m ent.az , oni serrat e. Le compagi:i e \ so– pre : un o ad uso dei ricchi, ra ltro per i po- c1ahste sono sempr e accolt e con entusiasmo. ,·eri . Da quanto tempo !e donne della borgh esia vi\"ono fuor del ritiro austero dell a casa, par – tecipanti alla \"ita. di s\"ago, di piacere, di di - ;:aga zione degli uomini? . Brillano nei teatri e nei balli, non solo m compagnia dei mariti, ma più spesso e p_iùsi– gnorilmente, in compagnia degli amici; mtra– prendono lunghi ,·iaggi lasciando ad alt ri la cura della cas1 e dei figli; la caccia. !"alpini – smo, ra,·iazione, il giuoco, tutto esse conoscono e tuti.l) è loro concesso, senza che per questo, ~1 gridi che il mondo \"a a roYescio e la donna perde la sua grazia migliore. Il male comincia quando le donne prn!etarie accennanrJ a fare, per ragioni perfettame nte r>pposte, spinte da cause perfettamente aiverse, quello che le borghesi fanno da tanv:> t.empo; \ i vere cioè non più e solo per la casa e per i figli, chinarsi od erigersi per ascùltare il gran rombo dt::lla vita umana che si abbassa come un mare contro la casa in cui la solitaria "ive, avere CYJnsape\·olezzadel moto che ad ogni vo– lontà., ad ogni individua t dato dalla \"it'J. di tutti. Se ogni giudizio fosse liber(J da. lP.gamenti sr::colari e f<)SS'!spassionato e serff10, noi po– tremm•.J trové1.rt J'ir<JT!i<!. pn Jr:: SignrJr~ eh~ par– lan0- di ri\"endicazioni pr:Jitkhe e sociali; po– tremmo udfre Ja domand:--.1 (e Che co"a volete di più? )J. Per le donne pr0l',tt:--1fif; n<J1 <l0vr-rm– mf.J51"./Jrgere l':1.mmirazio11~. udirP la parola di inr.:ora.ggiamr::nt<J.Cr:: in esY:, nella loro opera &.CC";!Jn~aÌ.a ar,pena., lo sforz<J del gerriirJglio dii:: tt:nt.a. di fondere Je nevi:: di r.11i e riC'JfJi<-rt<,. pn ::i.HungarsI a bere il fJriffl'J !'VJle, <:he e 1~ \it:1. Dovrebbe &-ssen:bdlo, a d11unque guardi que– st'"-'segno di vita int!'.::ll~tt.ualee deli<, spiriti, que&trJ volgersi delle d<mn&:: OfJf:taie \"~rYJ un '-ioino di riH;ndicazione, eh". nor, pu<J eBY:H~ di sesso, ma di;•,;err>r fr:,rza c.;1::ntir--,1 di ,;Jass,;; que– sta enen?"ia nur.Jva che si manifesta a dirn_rJ– str ir~ chB tutto muta ni::l temr,rJ e che, :.1.nct1e chi ha \ issuto in un perfetto <Jblio, [JU'Jdivr•n– tare un LrJtta.VJr~ ~ a d•'J lù spingorrn Jç, nr~ri<-•– sita. delJa vita.. ~WrA (j(JJA, La fede (i richiede per li ro:zi pr;poli, che dei;ono esserP 9,:n:ernati; e la dimostra:.ir1nP, cioè la scien:.a, P"T li contemplatori rhe çr,m~ no govert1.arP st et altri. GJOf:DA..XOBRl'NO. La Cam era ha respinto la mozi one -del com pagno ~1erloni , per la qual e, di scut en– do in sede di bil ancio, si chied eva l'aboli– zion e dell'ora di straordinario. Le clas si di– rig enti hanno dunqu e d imost rato il loro ci– nismo daYan ti alla richi est a. più uuurna del– le tabaccaie. E lo sciopero continua. Anche nelle altre categorie è vivissimo il fermento: dall e ri saio le alle tess itri ci è una fioritura di scioperi e di agitazioni. A Bor– gosesia un importantissimo sciopero delle manifatture lani ere si s\·olge in mezzo a tut– te le provocazioni. Si tenta l'ad escame nto delle donne, specialmente, per il krumirig – gio, ma inutilmente. Le raga zze rin chius e nei convitli , costr et– te pertanto al lavoro, non vengon o lascial e partir e nè rilasciate ai genito ri che le richi e– don o. Così attraverso a queste fan ciull e i– gnare, impaurite si compie un krumir:1ggio I delittuoso. L'entusiasmo è grande e la fibra di quei lavorato ri non si pi ega facilmente. A Vigevano un impo rtanti ss imo sciop ero tessile costituito in maggio r part e di donn e i: in parte chiuso con qualche buon a con– quista. Gli add etti ai cotonific i hanno otte– nuto aumenti dal 5 al 7 per cento. Cli add et– ti al cascami ficio, importantissima ditta con– sorziata non hanno ottenuto nulla , benchè quegli azionisti abbiano realizzato la rghi g uada 6rni, e perciò perdurano nello scio– pero. Si tentano ora rappresaglie e licenzia– menti per intimorir~ la massa. Ma nessuno cederà. Altre agllazioni LPSSth notiamo nell 'i ndu– stria s1;r,ca a Como fra gli operai dello sta– bilimento Dola ra ed a Torino sono in iscio– pero !r· setaiole di Venc ria /lea le. l nt anto nr.:lla dasse trssile si è iniziata un'az.ione con– tro la sentenza di C'.l..%azione che ha resa nulla la Convenzione d1 Berna la quale pr oi– biva il lavoro prolra.llo dopo le ~2 ove esi– stono le d ue mute di l11voro. !\'oi assistiamo eon giubilo a tan to fervo– re di battaglia, anehr, p,,rchè possi:i m o co– statare eh,, la ù<Jnna lavoratrice una volta compresa del suo diritto, di venta il miglior solCÙlto di ogni buona causa. L'ori entamen- to che qur~stc l::!.vora.trici coraggi osam ente prendono verso il partito nostro, <:i fa spe– rare eh,, a lolla firnla, v,\1.oriil o la scon fitta non conta, esse avranno fatto certam ent e un buon passo verso la loro emancipazio ne e verso il socialismo! IN RISAIA Dove si lavora, dove si sciopera e dove si viola la legge. li hvoro di monda si svolge in pieno. Dal 28 mag gio le mondariso hanno messo pied e in acqua e continueran no per un mes e an– cora. Dal 23 al 30 maggio i treni ha nno ro– vescialo nella Lom ell ina e nel Vercellese de– cine di migliaia dui donne votat e al duro e snerrnnte lav oro di monda . Dond e venivano? Dall'all- o pave se, dal reggiano, dal ferrar e– se, dal piac entino, dal mantovano , dal bo– lognese. --uanno abbandona Li i lor o paeselli rid enti e tranquilli per veni r qui in qu este zon e <li risa ia ad offrir e le loro bra ccia a qu esti fil– tabili milion ari , arric chiti su llo sfruttam en– to di mi gliaia di donne e di uomini p role– tarii. Eccole le mondin e curve al laYoro: le gambe nell'acqua sino al ginocc hio , il viso quasi a conlalt o collo sta_gno dal qual e es~– lano odori mefitici. L'occ hio indaga alla ri– cerca delle erb e para ssita rie. Sono entrale in risaia stamane all 'alba, coll'acqua fredda, mondano a mezzogiorno coll'ac aua scottan – te, e continueranno a lavorare fino a sera. Il sole cocente sfer za loro il dorso , domani, for se, la pioggia si rov esce rà su di loro; ed esse continueranno a lavorare, sempre a la– vorare . Appena una mondina alza. il ca po, per godere di un minuto secon do di ripo– so, il caporale - aguzzino quasi sempre - s'affretta a ri chiamarla: - Giù, giù, piegati che il tempo p~ssa e bisogna m ondare il riso a lor signori ! Prima che la monda cessi, qu este donne sa ranno sfinite: la risa ia a\-rà bevuto pa– recchi litri del loro sudore, la loro carne sarà div entaLa floscia o i lor o occhi soffe– renti. Dopo la monda par ecc hie ammaleran– no per la malaria. contratta e qual cu na 1 an– che, ci rimett erà l'esis tenza. Il pJclron e, al raccolkl, in casserà parecchi fogli da mill e, e le mondin e tireranno la somma dei propri pali menti. Nel Vercellese la risaia è tranquilla ; le mondine locali l11nno stipulakl, a tempo, un 1liscrclo contralto: L. 2,80 per 8 ore. An– che le forc,ticre, agli effetti del salario, non sono troppo mal contente. Pur e nella Lomel– lina , salvo che due o tre paesi, clovc gl i a– gricoltori non manl engon fede ai contratti , il lavoro procede tranquillamente. Nel Milanese invese si batl1glia e si scio– p2ra. Ad AIJ/Jialegrasso le mondine sono in campo per con qui star e le otto ore. Nel Lo– digiano c'ù una rivolta gene rale contro l'i– niquo sfruttamento dei fittabili, che non hanno avuto vergogna di offrir e un sala rio di L. i.25-1. 50 al gio rn o, per 9 ore di l:ivoro. Nella Lomellin a e net Vrrcellese, la legge in buona parte rispettata, nell'Abbiatense e nel Lodi giano è completamente messa sotto i piedi. A mezzogiorno, invece che d ue ore come J,rcscrive il regolamento provincia– le - gli agricoltori fanno riposare le mon– dine solo un'ora e mcz7a. Non viene d1slri- buito il chinino, m:in cano le tabelle degli o– rari nelle casci ne, manca l'acqua potabil e e la si traspo rt a. in secchi scoperti, lavora no in ri sai a ragazzi d' età infe riore e delle don– ne in istat o di inoltrala gravidanza, con de i certificali falsi. È uno scandalo, un obbro– brio1 que llo ch e avdene nel!e ri saie d el mi – lan esel Al prossimo nume ro dir ò delle moclifich a che si ren dono necessarie d 'apportare alla legge, per la di fesa clelle clon ne che fatica no nelle ri sa ie. CARLO Azn10'.'iTI. Unavittoriadell'organizzazione l gnanese elaoneslione della Convenzione d Berna. Le filatrici della i\'fanifattura di Legnano, or– ga11izzate, hanno compiuto e fatto una nuo va conquista. Poche filatli ci itn liane conoscono il motiYO per cu i gl'industri ali cotonie ri hanno adottato il sistema delle due 8quadre di l 1voro. L a Convenzione di Derna latta fl·a tutti gli Stat i Europ ei sta bili\'a non poter il lavorn delle don– ne e fanciulli oltrepassare le ore 22 di sera. E già per circ.1. due anni questa con\'wzione era rispettata, allorqu ando come sovente succede, il capitalismo industri ale tro ,·ò mo-do con una scusa alquanto losca, di ripri stinare il prose-– guimento del lavoro fino alle 23. La Corte di Cassazimrn diRoma da,·a ragi one agli industriali · ~n qu anto dhe, essi dicevano non essere ritenuta valida la convenzio ne, per– chè la Spagna e la Danimarca non aYe,·ano apposto la loro firma. Le filal!ici della :.\Ianifaùura di LegnaJ10, perch è _organizzate mand•arono i loro rappre– sentant i al gerente della Ditta, i quali esposer o i desiderata delle operaie, ma il dirett ore non avendo av uto buon tatto nel comunicare alle operaie l'esito negaiiYo e la volont à del geren– te, le operaie alle 22 in massa abban donaro no il lavor o. Il giorno dopo la squa dra del matt ino, soli– dale con l'a iti~J, alle 13,30 abbandonava an – ch'essa pure il la,·01·0. Fu una bella manife– stazione d'en erg ia, di forza, di volontà fem– minile, term inata con quasi completa \"ittor ia dopo 5 giorni di sciopero. Esse poterono ottenere diminuzione di mez– z'ora di lavoro, cioè l'uscita mezz'om .. prima della squadra serale, aumento di paga alla ma_ no d"opera giornaliera, formale promessa di non fase rapp resag 1ie in merito . Ci a_ll~eta ,·edere come que ste compagne la– \'Orat r1c1 abb ian saputo mettersi in loit a anche contrio un deliber ato di Cassazione, e siamo entusia sti di \"edere come questa agitazione ha p~·ovocato un mo\"imento generale; in Lombar– drn, tale da fare eco in Parl.:unento, e credi a– mo ~he a quesi"ora sia già stata pr esentai a un mt~rpellanza al ministro di Agricol tu ra, Industna e Com1:1ercio, onde ottenere per tutte le lavorat rici d'Italia eh.e il loro la\"Cfronon va– da fino oltre le ore 22. Operaie, lia\"orafrici organizzatevi e \"edr e– t~ quale sono i benefici effetti dell 'organizz a– z.ione. Ora di reazione ? .\lenire esce daL carce re La conte ss_a_ o_n_ii_c,_d_a__ _ --l v er ..._ la difesa del suo onore, (d'i quell' onore eh'! e se mp_re tant o un per ico lo per le sign oru o: 1ose) abbiamo n oti;i e che a Mil ano sono ar- r~s_tat e_ le operaie rar è, Ciani, .4rrig oni , Jla r- tiy1101u .delle tabaccaie e la compagna Giud ic-2 1:~e ;;::~~~ ~i ~~il~~ero di Borgosesia, con al- Ma _sì, ma sii chi difend e il 1Jropr io [a. r?rO, l_l vroprio diritto e il lavoro e il dirit ta dt altn lm :ora tor-i, entri nell e celle a meditare ~~~lff;_,necessilà di esser più riserrate e µiu. Il governo borghese che cinicam .ent.e ha ne– gato le umane richiest e delle tabaccaie e con– seguente a. sè stesso, se tenta di stra'ny olar~ q~wsto _1:wi:nnen_toyià di troppo mirabile esem– Pt?- L ~ra ,:ea;wnaria che vede fiorire tan t' scwpen. ammat.i dalla energia fem,minile. [~ t~ 1 ;:rt j;';.1~ 0 ~~:~~la con le donne. I n carcere COMUNICAZIONE IMPORTANTE aifiruppi femminili so[ialisfi ed alle leghe dimestiere . In qu esto fervore di lott.a elettorale le ? onn? s_ent1ranno più Yivamente l'umilian te mfel'1or1ta sancita dalle leggi. Si osa affer – mtu c che le elezioni comuna li e provinc iali si.com~ iono in ba se ad una legge sul Su(tra . gw Umvcrsar ,, mentr e la metà degli indiv i– d ui che pur vivon o nei Comuni e nelle Prc– vincie cont ribui :;cono col lavoro e col pa– gamento clelle tasse alla fornnzione della l'ltThc·zza. comune, sono escluse dal diritt o di voto. Donn•· di lavoro! fate sentir alt.a la vostra p,·oLesta e colla parola della valorosa oom– pagn1 Anna Kuliscioff dite al leg islatore ittt– liano che è ormai tempo cli cancell are clalle leggi l'ignominiosa esclusio ne. Diffondete largamente l'opuscolo: Pe r questa circost anza e a scopo di propa– ganda e cl, prote sta 1bbiamo otten u ta dalla u Socil't~! Editrice Avanti! >) una for te ridu– zione: Gop,u 50 100 500 1000 L. 2.- 3.25 n 13.– ll 20.- lnviale ordinazione accompagnale di va – glia alla Sociélà Editrice Avanti! Via S. Da– miano, 16. La TJi/csa dP//c Lavoratri ci.

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