La Difesa delle Lavoratrici - anno III - n. 3 - 1 febbraio 1

I NOSTRI LUTTI Ir 'Z7 gennaio ci giun geva fulmin ea la no– tizia della morte dell'on . comp agno Pil ade Gai, deput ato del 4° collegio di Torino. . Si par eva tutti tras ognati I A 43 anni , quando il popolo torin ese era orgoglioso di averlo mandat o al parlam ento, rappr esen– tante aut enti co, il più degno, della classe lavoratric e! Noi che l'amamm o compagno intelligent e di propaganda e di lavoro, sen– tiamo tutto il tra gico vuoto della sua scom– parsa I E ci associam o all 'imm enso lutt o della Famiglia del Pr oletari ato, del Socialismo ! Il 26 gennaio è morto improvvisament e .Duigi Sola, Direttor e tecnico della tipogra– ia dell'Avanti I La mori e di un figliolo , soldato in Libia , 11ell'infausta giornata di Sciara-S ciatt , ave– Ta aperta nel cuore del povero padr e una ferita inguaribile ! Alla Vedova, alla Madr e, tri ste di du e lut.– li • La Difesa delle Lavoratri ci " manda le tr'atern e comm osse condo glianz e ! BATTUTA DICRONACA ll Consigli o pr ovin cia le è taccagn o. Taccagn o ~p-~ . . Ha di scusso a lungo per un mis erabile au– mento di mill e lir e sulla somma di tremila staruiata per combattere la pellagra. Par eva ehe la prop osta non dov esse neppur e _es~ere discussa. In vece n on è stata appr ovata. S1.disse che la pellagra non esiste più, che . n_on vi sono ormai che pochi vecchi pellagr osi, ingua– ribili. Ma u n consi gli er e ha asserito il con– trario . Il malann o tenibil e, l'immag ine tra gica del– la mi seria esist e ancora , all e port e della città gras sa, n ei pa esi della pia nu ra u bert osa. nel secolo che ha tanti sogni radiosi . Egli ha vis to dei bamb ini con le stigmat e d.ella pellagra , povere creaturine votat e a ·una vi ta peggi or e della morte. Nella sala del Con– siglio il pensiero di questi bim bi no n ha fçztto passar e il brivi do inten so della comm o:ion e per la pi età di loro , per la verg ogna dì aver ancora casi di un a malattia che sono una con– danna per la societd. La vi ta oggi, an cor a, ha verg ogn e che n on dovrebb e consent ir e a nes– &uno l'or a della pa ce e della tr egua. . Se la pellagra va scompar endo , ogni ann o aum ent a qu el terribile '(f,ar,ello della tu~ er~o– Josi aum en tano le malatt ie dovute alla miseria, all ';cces so del lavoro. all'incuria della soci e– là, alla ign oranza. La Soci età condanna e rinch iude in carcer e chi att enia alla vita e alla salute dei suoi si– mili. E tesse a migliaia le insidie che minano la salute e la vita- MARIA- VAKIETA' I nostri bambini. Negli ultimi tempi bo ricevuto parecchie lett ere da mammin e in telligenti e scrupolo– se che mi interpellavano su questioni igie– nich e e su problemi peda gogici. Tutt e han– no espr esso il desiderio ch'io rispond essi di– rettam ente ed io ben volenti eri le ho accon– !entat e. Però... già, c'è un però. Fr a le do– mand e che mi furono rivolt e, alcune sono eosì interessan ti che propri o non so adattar– mi a tenerle nel camp o angusto di una di– scuss ione pr ivat a. Io le esp orr ò via via , in questa rubri ca •ol desid erio e la speranza che altre mamm e interv engano a dire la loro parola . LA DIFESA DELLE LAVORATRIC! Comin ceremo da una cartolina eh-e ho ri– cevuto proprio oggi. Chi scrive è un ·operaia . E' una m am ma . E deve ess ere, agg iung o io, una donna intelligen te, poichè mi rivolge molteplici domand e ed esprime il suo pen– siero con un a fr anc hezza ed una energia che fann o indo vinar e ·un car att er e. Mi spiego. Ecco il probl ema su cui vorr ei accend ere un dibattito. La moglie è religiosa, il marito è sociali – sta. Nasce una bambin a. La moglie vuole il battesimo. Il mari to non vuole. Il marito pone allora un dilemm a atroce: O rinuncia– re al battesimo, o rinun c iare al marito. La moglie piega il capo , ma ora chiede: Ha fat– to bene mio marito? La domanda è ardua e delicata. Per rispondere degnam ente occorrerebbe sapere tant e cose... per esempio: quali di– scuss ioni sono passate fra i coniugi prima che il marit o ponesse qu el feroce ultimatum, Quel marito non ha voluto il battesimo proprio perché ripu gnava alla sua coscien– za il rito religioso o per fare una bravata davanti ai compagni ? (\Vi sono tanti :Papà che non vogliono il battesimo per non esse– re tacciati d'incoer enza, ma poi non si cu– ran o affatto di- sorvegliar e l'educazione dei !gli). Quel marito ha cercato di rischiarare la coscienza della mogli e, d'inculcare le pro– pri e idee col ragionam ento tenace e pazien· te o si è limitato a fare il padrone dicendo: io voglio così. (Il fatto che qu esta donna pur non essendo socialista, anzi confessandosi candidam ente « carica di pregiudizi " legge la Difesa e chiede consigli a me che ho idee diam etr alment e oppo ste alle sue, dimostra ch' ella è intellig ente e aspira alla luce). Da– te queste condizioni , mi pare strano che il mari to non possa iniziarla gradatamente al– le sue idee. La mogli e esigendo il battesimo, ha pensato all 'imbarazzo in cui poneva il marito davanti alla sua coscienza? D'altro cant o, il marito ha pen sato al grave dolore della moglie, che, essendo fervente religiosa, COR_RISPONDENZE A MILANO Ebbe lu ogo domenica 11 l'assemblea. delle e– du catrici dell'infanzi a Che raccolse un numero str aordinario di socie, trattandosi della prima riuni one indetta , dal nuovo Consiglio diret– tivo. Dopo le comunicazioni ratte dalla presidenza. e la sostituzione delfa dimissionaria consigliera ;:sie~r~~~~~~ tgf!.~~~oa :efiJfa_si discus- _ E all'unanimit! s1 deliberò di presentare al Consiglio direttivo delle, due Opere E-?ie (A– sili Urbani e SJlburBani) raggruppate, un sin– tetico memoriale riflettente i principali d~ide- rata della classe e cioè _,- a) Modalità per l' assunzione del personale educativo, in seguit o a relativo concorso per tito li, in modo da assicurare alla istituzione educatrici verament e idon·ee alla loro misSione; b~ Class ificazion e del personale in categorie e miglioramento degli attuali esigui stipendi; c) Limite massimo per gli anni di servizio e tra ttamento di pensione ; d) Pr oposta di orari o secondo i dettami del– la igfene e de'lla pedagog ia . Fu espresso anch e il desideri o che nella com– pilazione dell'org anico venga consultata una rappresentan za den a classe z La Pr esident e Li nda Jl..faln ali delineò poi il pr oyr amma mor ale dell a associazione : dis– se dell a necessità di port ar e in pubblico e nel– lP massime org anizzaz io ni il problema degli Asil i I nfantil i , i quali, sostenuti ora dalle due non può procurare alla sua bimb etta quel rit o che è per lei d'impor tanza capitale? Come si vede il problema è assa i com– plesso. Se i du e sposi sent ono entramb i pro– fondam ente la pro11ria fede, è innega bile che il dissid io deva addo lorarli in egual m isur a. Io vorr ei che mi scri vesse ro entr am– bi e mi ill um inas sero un po ' m eglio intorn o ai loro rapport i spiriLuali. Lo faranno? E allora io poLrò rispond ere con piena cono– scenza di cau sa. Non mi rispond era nn o? Ed io dirò con franch ezza il mio pensiero giudicando , s"in– tend e, cosi a lum e di naso. Se aUre ma m me vorranno esprim ere il 1o– .ro pensiero su questo problem a, io ne sarò ben lieta e riassu merò le lettere ricevut e in qu esta ru brica . L UISA DRAGHI MARTEGANI. Lia logfoa dei sempliei - Senti , Matr oena , la mia mamma , di– cono, era buona, mi voleva bene: perchè Dio l'ha fatta morire cosi p.resto? Di contro alla casa dove abi La il babbo v'è una don– na che batt e il proprio figliolo da mane a sera; pur e, è all egra e sana. Forse che Dio non ci vede bene? soggiung eva la piccola Vera. - Bada bene a quello che dici : sei una povera orfana: non pronunciar e mai il no– me di Dio invano ; la tua mamma prega per te in paradiso. - Dimrmi, Matro ena , che cosa vuol dire essere buoni o cattivi? · Matroena, solenne , si segnava e borbofr lava: - I bambini sono cattivi quando vo– gliono sap ere cose che non li rigu ard ano. E la piccola: - E allora non bisogna sa– pere, per esser buon i; cosi che le bestie 5a– ranno più vicin e a Dio, loro che vivono sen– za pensare e ch e si las ciano uccid ere. per dare a noi la loro carne da man giar e?... (Da Nota della_lava ndaia " di A. RwrzzA. E PROPAGANDA Opere Pie e sussufiat e dal Comune con sol e li– re 150.000, vivono di una vita stentata, in aper– ta contraddizion e coi bisogni cr eati al popolo dalle nuove condizioni di vita e di la voro del– le madri operaie. Gli asili sono necessari e de– vono essere obbligatori éome lo sono le Scuole elementari. Ci pensi chi devé ! Innanzi cosi non si può, nè si deve andare. Invitò le pre-. senti a stringersi compatte intorno alla loTo a$sociazione, poichè dalla oroanizzazi01~e sol:– tanto le maestre d'asilo possono sperare il mi– glioramento a cui giustamente aspirano. Esse non devono sentirsi pi'U dipendenti da Opere Pie e trattate alla stregua di beneficate: la loro è una libera profes sion e ed è tra le pi'U ardue e le più delicate. Sentano la dignità del– la loro mission e e la facciano sentir e. Per l' e– levamento intell ett ivo e moral e dell a cla sse sa– ranno indette, n ell 'annata in cor so. conf er enze, conversazioni lett erarie e pedadagich e, visite d'i.struzione su proposte del Consialio e richi e– ste dalle socie . L'assemblea s:i sciolse alle ore 16 e mezzo 'la– sciando in tutte il vivo desiderio di lavorare per_ l'increment o dell'istruzi one e il miglior a.– mento della classe. Da BAGGIO La compagn a Pr of. Terruzzi tenn e il 17 cor– rente una. conferenza sull'Influenza del Patro– nato scolastic o nei rapporti dell 'educa1.ione dei figli del popol o. L'or atri ce stessa ebbe a dolersi dell'assenza quasi totale delle proletarie U: qu~l c~mva~no,. giacchè l' arg-0mento era del più vivo mte1 esse per loro. . . Appr ezzatiss ima e festeggui~a f~ la par .lla d1 R. Terru zzi dal numer oso ud1tor10 che, sperla– mo1 si facci a il port avoce della conferem:a nelle famiglie lavoratri ci. Oa SAVONA. (essegi) . _. Movimento femminile a Savona e tanto pw sociaJista, pur troppo, non ne esiste. Gli sfo~zi veramente incomiabili della comp agna brav1s- 1rna J\'taria Lavagna che da almeno una doz– zina d'anni è sulla breccia e che, instancabile. sempr e, cercò di propagandar e l'idea ~ociali– sta in mezzo alle donn e rius cirono vani e at– tualmente (è doloroso il constata rlo). le donne socialiste in Sa vona, inscritte regolarmente al Pa rtit o, sono rid ot.te al num ero irri sorio di lre. Il Grupp o anticl'ericale femminile anch_'esso fini per questioni inte stine ch'è inutile rivan – gare e pel momento non vi è altra speranza che la propaganda che sta esplicando la Ca– mera del Lavoro in mezzo alla massa lavora– tri ce sa v-0nese possa scuotere anche le donne e farle venire a noi. Abbiamo invece a. Cogoleto un torte gruppo di donn e organizzate nella Lega Infermieri ed Infermi ere del Manicomio Jocale; sono 35 in tutto e tutte organizzate. Chi scrive presenzi() ~i~;::ri~tsi~e~r;~e i~fi1~~~8;!e~~~ ~~mtu!~t modeste e pur tanto benemerite lavoratrici_, hann o per la propria ora:anizzazione, dimo-, strando anche di essere prive di quei pr econ– cetti e di quelle superstizioni che molte don– ne, purtroppo, hanno tanto più quanto debbo– no vivere in mezzo alle monach e, come suc– cede a queste brave ragazze. Un' altr a organizzazi one che per lo pas sat o dava un buon contingente di organizzate è la Lega Stovi gliai di Albissola che. attualmente si sta ricostituendo ed .alla quale, speriamo, le donne vorranno dare la loro adesione. Per ora que sto è poco, lo sappiamo anche– noi, ma la volontà non ci manca e, se le bra – ve compagne ·Maria Lava gna, Jon e Bianconi e Rina Bersano Scotti che tanto si adopraron o– pel moviment o femmin 'iJ)e, continueranno a darci il loro valido concors o, è nostro convinci – ment o che un buon contin gente di nu ove com– pagne abbr acceranno le nostr e idee di .reden – zione umana . Da TRINO Domenica, 11, invitata dal locale C1l'colo Giovanile Socialista, composto da una r •!ta fa– lang e di •giovani coscienti e tenaci assertori cie1 nostro sublime ideale ,venne tra noi Ja l,rtp·a e instanc abile compagna Giselda Brebhia .:1. te– nerci una conferenza di facile prop aganda so– cialista tr attando il tema u La redenzione del– la donna ,i. PreSent ata con acconce parole daJ compagno Gardano, la Brebbia incomincia ringraziando i giovani socialisti del loro vigile interessamento per la redenzione della donna dalla schiavitù del pregiudizio religioso e politico, fncitando li a perseverare nella via intrapresa e poi, con bell'impeto oratorio, entrò in argomento e, con paroJa facile e persuasiva, 'incitò le donne a non isfuggire dalle lotte politiche perohè dice: è la politica (bqrghe;!e ••~tende!) che ~ a 20 anni i migliori Hgli delle madri proletarie per gettarli nelle caserme a ricevere una edu – cazione contraria ai principii di umanità e di rispetto alla vita dei fratelli, onde farli stru– menti di difesa della borghesia capitalistica: contro la classe lavoratric~: è la politica che fa rin cara re il pane già tanto scarsi per i figli, è la politica clericale che ra di voi, buone donne , degli strumenti passivi ib. mano dei preti ; è la politica , infine, che non ha permes– so an cora a voi i medesimi diritti degli uomi– ni. Donne, toglietevi i pr egiudizi che vi sepa– rano da noi e venite con noi, coi sociaUsti n combattere per la redenzi one di tutta l'Uma – nità! Queste ed altre be1lissime cose ha detto la cara comp agna, interr otta continu amènte da nutriti applausi , coronat a alla fine da un a lun ga e calorosa ovazione . Al m oment o d'andare in macch ina ci giun – ge una corrispondenza da Figline Valdarno ed una da Torin o, che siamo costr ett e a ri11lan– dar e, chi edendo venia alle compagne. VOCI DALLE OFFICINE E DAI CAMPI AVVERTIAMO le compagne ed I compagni che mandano lettere ,cr la rubrlc .a "Voci dalle officine e dai campi,, di Indirizzar e alla "Difesa delle Laoo ratr icl,, e aon a Magda perso nalm ente . La Compagna Mag– da , lontana da MIiano, non tiene più la nostra rubrica . Le lettere per so nali a Magda che non sono per la II Difesa delle La"oratrlcl,, debbono essere Indirizzate presso Il periodico socialista ., La Campana,, - Borgosesia . r·ar a Dif esa, Da pochi 9io r ni M tas~if!-lO la &~uola e_la– voro in un yran de 1tab1lt.ment o ~ndustr~a tP. fJna co, a mi ha fatto u na str an a 1.mpr ~.uio_ne " se debbo dir ti la verità , non &O se riuscirò a• vinc er e il dify ustrJ che pr ovo tutt e le volte r he, i cosi detti supe riori , mi Tivo l(J0no la pa– ro la. Sap evo che c'e ra un r eyolam ent o, ma, a quanto par e il r eaolament o r e_o la _ la_ con_doltfi; rtelle oper ai e, n on qu ell o dei princi pa li, de1 ,tiretto r i , dei capit al a, ecc. _ Al la ,c u oia, an che qua n do aveva app ena dt~– ri anni , oli insegna nt_i ci trat tav ano con r_i– .tpett o: qui. in vece, tuttz , parl a:'-do colli: ope! ai e di tu tt e le età n on solo u rano il tu, ma ll(J(Jtun– gono galan terie tr ivia li e ~nag~ri parf"Jlacce che mett ono i n corp o la voglia di rupondere con du e schiaffi . - Epp u re, vedi, anc he le donne coi capelli yr i gi, prr paur a di peggio, sop– porta n o in pac e e il linguag(J io eccessiv amente confid enzia le e gli insul~i ~he uno &barb'!t ell o qu alu nqu e &i.perm ett e di ri vo lgere a tu tt i sen– za distin: ione. Ma n on si potr ebbe m ett ere nel regolame nto 1 ... m ar tico lo che fa ccia obbli (Jo ai pr inci pali e compa gnia bell a di adoper ar e coll e opera ie gio– i·ani e vecchie un li nguagg io più decente? u I.a troppa confidenza fa perdere la rive– renza II tJd i o vor rei che tu , car a Difesa, dic es.'ìi a tutt P le mie comvar,ne di r ib.ellarsi a questa mal a u sanza , che ci f a seriti r e il torment o della n ostr a schia?Ji tù. Per chè and iamo all a fabbri ca, an;;ich è alla scuola, dnbbiamo sopportare il lingw1qgio l.ri– via le, lo scherzo ins()lentr r 1;ill ano della (JP1 tr che ci sf rutt a ? Par la tu, cara Difesa, ed io ti rinara:io per tutt o qu 1;ll () che far ai per lP lavoratri ci dell a fabb r ica. Cara Opera iPtta , Non mi meraviglia che tu senta la enorm e differenza che c'è tr a. la scuola e l'officina. Là avevi delle mamm e e dei bnhb i negli inse– gnanti che non aveva no altr o inte resse che il tuo interesse da tutelare, che sent ivano la loro dignità di edecato ri. Ora tu sei diven tata della forza- lavoro· da sfruttnre r, delJa sua dignità e della tua vita non pu/J importa r nu lla ai tuoi padro ni ed a.i }Qro tirapie di. Jnr:Qminf'.i, cara piccina, anche tu la tua via-cruci ~, il tuo calvario ! Il tuo padrone fa rà poi il moralista fuor i deJl'officin a e griderà contro H n popolaccio )I cont ro la deJinquenz:i precoce, ma intanto cerca di cava re da te quattr ini per la sua borsa. e soddisfazione ai suoi bass i isti nti. Ti Jagrd che le compagne di lavoro soppor– W.no in pace il linguagg io 1t confidenziale II e gli insulti? Ci hanno fatta la tri ste abitu dine! Ed... hanno paura di peggio - lo dici tu stes– sa. - Per darti il conforto cosl detto dei di– sperati , potrei dirt i che pochi giorn i fa u~ gruppo di operaie rni nar rava ctJe in pa recchi laboratori daJ capi si pi cchiano perfi no le ra– ori.zze... e quelle disgrazia te du e volte tacci0rnJ e... tornano al lavoro. Questo ti prova, che nella classe operaia non c'è an cora un 'anima libera, capac e di ribellarsi alle offese: che non c'è ancora un a coscienza di classe , una dign ità del lnvoro. Povere donne ! Che, a forz a di essere le schiave. le serve di tutti , di subir e ta nt i mar– tiri in silenzio, si sono adattate e cont inue– rebbero cosl, se i nuo vi ideali che noi andi amo loro instilland o non le chia massero all'opera sublime del riscatto. Come devi ta re per farti rispett are nella fahhri cn? Ecco: pl' ima di tutto cerca di tr ova re fra le Lue compa gne di lavoro quelle che non Li sembrnno rasseg nate a codesti sistPmi villani; fuori della fa hhri ra ce rc11. di converti rle al sen– so della dig-nil à e incomincia te, se è possibile, a form are un grupp o solidale per un a pr0tPsta. Se siete orga nizzate ,ri vol~etevi ai dir i1Ienti della. vostr a lega , se no r ivolgetevi ugualmen– te alla Camera del Lavoro. Si manda un a com– missione a far le vost re raQ"ion i dai cap i. Se non vi asco ltan o, chiedete la solidarietà rlell e romnagno tutte per un a n~itazio ne, ab– ban donando anche i I Jrworo, ove occorr a. Badate, però, di non far Je cose nlla leµ-– gera; la vostr a. protesta deve essere seri!'I.e fatta. con anim o fermo. Guai se finisse in una bur la! Ad ogni modo, ricordati che Sf" occorr esse che qualcnna di noi propaga ndiste venisse a. parl are alle tue compn,gne per incoragg iarle alla solidarietà, non hai ohe a chiama rci. Br avo. ! eh.e ci hai rivelait.o un c·aso che questa volta i padroni non avra nno il corag– gio di chiam are di egoism o per il quattrin o, ma un caso che ri vela la superiorità e la nobiltà del tuo ani mo di giova ne lavoratri ce cosciente. Noi siamo F.ernpre ai tuoi ord ini, frater na– mente. Intan to, ti bacia per tu tte LU CIA. r·ara Lu cia , Peruu ,lli? Chi l'i scri ve... non po rta la gon– nella ; ma tu tta vi a è lett or e assiduo nonche abbona to di questo caro giornalin o. Sono cert o -- quindi - vo rra i darmi due righ e di risposta a ci ò che li chiedo. Hai l ratt ato e di scus so mol– to bene la qu esti one del m atrimonio ch·ile I) religioso; com e pu r e 'il libero am ore. Ed io qua– le sociali sta, sono convi nti ssimo di qu ell o che hai dell o. Penn etti per ò, or a che ti chieda: - Se n m.e, com e a qu alun que sociali sta. disgra – :i atan iente ·,norisse una v erson a car a - pad re o ma dre, fr atell o o, sorella. i!mant c o sposa, amica, - la qua le, prim a di mo rir e, avesu espr esso il desider io di avere i fun era li r eli qio– si, essenclo qu esta una credent e in buona f ede - io, come ogni altro socialista conv into, come dovremm o compo rtarci? Andar e in chi esa all:i {un:ion e Teli(Jiosa; o aspett ar e che qu esta sza {in'ita per ri cong iun– (Jerci all e altr e persone per l'accom pagn am ent o al cimi ter o ? Dimm i, cara Lud a, qu alora . la tu a risposta non mi faces,'ìe subi to con.vin lo del tu o detto , mi perm etter esti una r eplica? Mi sar ei for se r eso im7)or hrnn ? lln frat ern o salut o tu o RI CCARDO Vt:IWGC.10. Volli-i, Gennaio 1914. Car o com pagno , Ti pro1!1etto la risposta al prossimo numero ~ mentre l1 ringrazio deJl'interessa ment o e t'in – vio frat erni sa luti. L UCIA. RIGAM ONTI GIUSEPPE, gerente . Tip . Editrke della Società « AVANTI I ,, Milano - Via S. bamia.no 16 1 ... .. -

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