Critica Sociale XXIII - n.20-21 - 16 ott.-15 nov. 1913

.I 308 CnITICA SOCIALE stribuire ai milioni di imbecilli che lo sospiravano l'hascisch della gloria guerriera. Ora, mentre la .crisi, il malcontento, e anche, nei centri più poveri dell'A~stria meridionale, la disperazione, crescevano a dismisura, il Gruppo socialista in Parlamento non riesciva mai ad e~primere con·furore adeguato i sentimenti del Partito, Peggio, mentre i deputati dei partiti nazionalisti, gli Czechi, i Ruteni, ecc,, per ogni nonnulla di asili o· di ~cuole, te_mpestavano in procelle ostruzioniste che oc– cupavano tutte le_ sedute della Camera e tutte le co– lonne dei: giornali e tutti i commenti dei Circoli poli– tici,: i deputati socialisti, seri, tranquilli, corretti, op– pugnavano, sì, la politica estera del Governo, rifiutavano, sì, il loro voto ai crediti militari, discutevano ed: inci– tavano, sì, le leggi sociali, ma senza fragore di scandalo, ,enza fulminare di ostruzionismi, senza ~coppi di dina– mite antiparlamentarista. Che voleva dir ciò? Quietismo? "' Imborghe~imento? ,, Allontanamento df!,l cuore delle masse? Certo, uno'squi– libr\o di tono era avvertito anche dai critici meno se• veri, del Gruppo, e fa disamina del fenomeno n'oil/po- . tev; ~fuggire al Congresso nazionale, il _quale ebbil oc– casione di approfondirla discutendo le proposte tassa– tivamènte presentate dalle organizzazioni· di Meidling, · Gratz e Joachimstal, perchè, fra gli altri mezzi di azione in Parlamento, si comprendesse anche l'ostruzionismo Dopo· che ebbero parlato calorosamente molti oratori, pro e contro il Grup.po, pro e contro le mozioni per l'ostruzionismo, il risultato fu questo: che tutti si tro– varono' d'accordo a votare un ordine del giorno ·del compagno Cermaz, il q_uale si esprime così: "It Congr·essorespinge l'ostruzionismo come un me– todo no1·male di lotta. L'ostruzionismo è soltanto, in particola1·i cfrcostanze, applicabile come un estremo 1nezzo di di(esà parlamentare (nu1· als aussàste liiittel parlamentarischer Abwehr anwendbai·) ,,. Questa dichiarazione ha un contenuto. particolarmente austriaco, e sarebbe imprudente tirarla a tutte le con– seguenze che dialetticamente potrebbero tirarsi altrovE'. Iu Austria 80no. le nazionalità che volentieri distrug– gono il Parlamento unita1·io- con l'ostruzioni,smo, perchè esse nazionalità gravitano con preferenza sulle Diete locali, ove le borghesie hanno predoni.inanza. Inversa– 'mente, il Partito socialista internazionalista è tenuto 'particolarmente alla conservazione del Parlamento uni· tario, dove, sopra i privilegi bòrghesi nazionali, è pos– sibil~ far risuonare la v,oce dei bisogni proletari che sono comuni. Pertanto, in Austria, abbandonarsi alla pt;otesta ostruzionistica è òpera più reazionari!\ che rivoluzionaria, più aritiparlan;tentarista per la borghesia che antiparlamentarista per il proletariato. Così nel'la · riprodotta proposizione l'ostruzionismo è soltanto pro– s~ettato nella figurazione paradossale e appena immagi– nabile di difesa del Parlamento contro,. verosimilmente, aggressioni .ostruzionistiche borghesi e nazionaliste; in altri termini ostruzionismo parlamentare contro un ipotizzato ostruzionismo antiparlamentare; ossia, ostru– zionismo socialista, conservatore dell'istituto borghese, contro l'ostruzionismo borghese, eversore dell'istituto borghese: borghese, ma proletariamente ea utilmente conquistabile. Ma_l'illazione pratica di tale dottrina non può essere che l'adozione, da parte dei soèialisti, di una forma di opposizione al Governo che non rovini il Parlamento che i socialisti vogliono conservato. Ed ecco come il Grupp'o parlamentare austriaco, con l'approvazione ad unanimità. della mozione Cermaz, venne ad essere, non- 'chè assolto, del tutto giuslificato. Se agli altri malanni :di cui soffre il proletariato in Austria, al!a folle poii, tic.a che ha dato a divorare al Moloch militarista tutte le risorse economiche del popolo, all'impotenza del Pa·r- : lamento sempre battuto dall'osti uzione borghese-Ìtazio– , nalista, ecc., si fosse aggiunto l'annichilimento del Pat;· lamento per l'azione specifica della ostruzione socialista, qual-sollievo, qual guadagn·o sarebbe stato per le.classi lavoratrici? Come avverti va il compagno deputato Ren– ner, la fine del Parlamento per opera dell'ostruzionismo , sor:ialista sarebbe il più graride successo dell'ostruzio– nismo borghese, perchè la clasrn capitalìstica, col Co- . dice civile, coi tribunali che lo applicano, con le _im– poste sui nullatenenti, a un dipresso ha tutto quello che vuole; è il proletariato che ha rivendicazioni 'da portare in Parlamento e perciò ha interesse a non abo– lire il Parlamento, abolendo insieme il. suffragio uni– versale. Ora; questa riflessione non è più 'austriaca (o noi ci inganniamo assai), essa è veramente universale - vale cioè· per tutti i socialisti di tutti i Parlamenti e riesèe una conferma dell'accettazione, da parte dei socialisti, del metodo parlamentare, quali che sia.no _gli svantaggi ad esso connessi.... Ma lo squilibrio di tono? Ma l'eterna polemica contro il· Gruppo che s'è imborghesito, fatto tròppo schiavo, dell'ambiente parlamentare? Ecco, questa polemica si -supera, praticamente, in clue modi: ·1 ° Non pretendendo dal Gruppo parlamentare pitì. di ciò che, agendo come tale, esso possa dare. La plus belle fille.... 2° Non delegando al Gruppo che le funzioni che gli sono proprie, non quelle proprie del Partito e della massa organizzata. L'ordine · del g_iorno Cermaz, dopò la· dichiarazione di un. ip~tetico ·ostruzionismo a difesa del Parhtmento in particolari circostanze, affronta la sostanza pragmati'stica dell'eterno. contrasto, così dispo• neàdo: " Il Congresso confida çhe il Gruppo affe1•rerà Vanne detl'Osl1·uzionismo quando lo esigeranno le circoùanze e quando sia possibile spera1·ein una vittoria della tolta. · ostruzionistica; ma il Cong1•essoc_onfidaaltresì che, in simile caso, la ctasse lavoratrice alla lotta · ostruzioni– stica in Parlamento d~rà contrafforte ·ed impulso con la lotta di massa fuori del _Parlamento. It Congresso mette in gum·dia contro la sopravalutazione della pos– sibilità di ottenere sÙ.ccessimediante artifì,ziosi attacchi . di tattica pa1·lamentare. La forza dei nost1·i deputati è sempre e sobt~nto d,etenninata dal nume1·q, dalla fer– mezza, dalla maturità, dalla decisione a co!nbattm·e della massa, <;li cit,i essi ·sono i mandatari. Pertarito }a orgqnizzazione delle masse e <la lo,:o consapevolezza . socialista sono la sola via atla vittoria, dentro e fuori del ParZam(!nto ,,. · · Parole oneste e chiare per tutti ~ paesi e per tutti i partiti sociafisti! L'azione parlamentare socialista è una azione socialista, che vale p_er quel che vale la azione socialista extraparlamentare. Dare ·iJ voto al candidato . socialista e su quello mettersi a dormire, salvo sve– gliarsi per tirar moccoli contro i deputati sei mesi dopo l'-elezione, meravigliando che " nulla. si sia otte- · niito ,,, chiedendo con stupefazione: " a che cosa ha servito la vittoria nelle elezioni? ,,, è costume di trop·pi paesi, ma è mal costume. Esso implica u·na favolosa so– pravalutazione del p3:rlamentarismo, una fiducia mistica . nella capacità del potere borghese (il Parlamento è, ripetiamolo ancora, istituto borghese) a fare gli inte– ressi del proletariato. ]} questo è poi stranis:Sim0 nelfa · ·sua banale contraddizione; c_he quegli elei:n~nti,_ i q~ali · I 'l I )

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